Autore Topic: E intanto in Grecia...  (Letto 29332 volte)

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Frusta

E intanto in Grecia...
« : Mercoledì 13 Febbraio 2013, 21:43:36 »
http://www.nuovosoldo.it/2013/02/12/la-grecia-e-crollata-nel-silenzio-assoluto-i-cittadini-assaltano-i-supermercati/

La Grecia è crollata nel silenzio assoluto: i cittadini assaltano i supermercati

” La Grecia è crollata sotto il peso dei debiti contratti con la Bce , ma in Italia nessuno ne parla perche’ siamo in campagna elettorale, l’attenzione dei media e’ stata spostata sulle dimissioni del Papa,mentre l’Europa brucia! Stanno assaltando i supermercati. Ma non si tratta di banditi armati. Si tratta di gente inviperita e affamata, che non impugna neanche una pistola, con la complicità dei commessi che dicono loro “prendete quello che volete, noi facciamo finta di niente”.

E qui c'è qualcos' altrohttp://www.net1news.org/cronaca/crisi/grecia-al-collasso-gente-si-accalca-per-cibo-gratis.html ma con un giretto di web avoja a roba..!

Si tratta della rivolta di 150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, che si sono rfiutati categoricamente di distruggere tonnellate di arance e limoni per calmierare i prezzi, come richiesto dall’Unione Europea.

Hanno preso la frutta, l’hanno caricata sui camion e sono andati nelle piazze della città con il megafono, regalandola alla gente, raccontando come stanno le cose.

Si tratta di 200 produttori agricoli, ex proprietari di caseifici, che da padroni della propria azienda sono diventati impiegati della multinazionale bavarese Muller che si è appropriata delle loro aziende indebitate, acquistandole per pochi euro sorretta dal credito agevolato bancario,quelli hanno preso i loro prodotti della settimana, circa 40.000 vasetti di yogurt (l’eccellenza del made in Greece, il più buon yogurt del mondo da sempre) li hanno caricati sui camion e invece di portarli al Pireo per imbarcarli verso il mercato continentale della grande distribuzione, li hanno regalati alla popolazione andandoli a distribuire davanti alle scuole e agli ospedali.

Si tratta anche di due movimenti anarchici locali, che si sono organizzati e sono passati alle vie di fatto: basta cortei e proteste, si va a rapinare le banche: nelle ultime cinque settimane le rapine sono aumentate del 600% rispetto a un anno fa.

Rubano ciò che possono e poi lo dividono con la gente che va a fare la spesa. La polizia è riuscita ad arrestarne quattro, rei confessi, ma una volta in cella li hanno massacrati di botte senza consentire loro di farsi rappresentare dai legali.

Lo si è saputo perché c’è stata la confessione del poliziotto scrivano addetto alla mansione di ritoccare con il Photoshop le fotografie dei quattro arrestati, due dei quali ricoverati in ospedale con gravi lesioni.

E così, è piombata la sezione europea di Amnesty International, con i loro bravi ispettori svedesi, olandesi e tedeschi, che hanno realizzato una inchiesta, raccolto documentazione e hanno denunciato ufficialmente la polizia locale, il ministero degli interni greco e l’intero governo alla commissione diritti e giustizia dell’Unione Europea a Bruxelles, chiedendo l’immediato intervento dell’intera comunità continentale per intervenire subito ed evitare che la situazione peggiori.

Siamo venuti così a sapere che il più importante economista tedesco, il prof. Hans Werner Sinn, (consigliere personale di Frau Angela Merkel) sorretto da altri 50 economisti, avvalendosi addirittura dell’appoggio di un rappresentante doc del sistema bancario europeo, Sir Moorald Choudry (il vice-presidente della Royal Bank of Sctoland, la quarta banca al mondo) hanno presentato un rapporto urgente sia al Consiglio d’Europa che alla presidenza della BCE che all’ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea, sostenendo che “la Grecia deve uscire, subito, temporaneamente dall’euro, svalutando la loro moneta del 20/ 30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu”.

E qui c'è qualcos'altro http://www.net1news.org/cronaca/crisi/grecia-al-collasso-gente-si-accalca-per-cibo-gratis.html ma con un giretto sul web avoja a roba..!

Frusta

Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #1 : Mercoledì 13 Febbraio 2013, 21:51:44 »
http://www.valigiablu.it/ci-dispiace-internet-la-grecia-non-e-crollata-definitivamente/
Poi c'è anche chi smentisce e minimizza, ovviamente. Vorrà dire che domattina il mio amico ing. Theo riceverà una mia telefonata.
Il Guardian però sembra confermare: http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2013/feb/11/greece-humanitarian-crisis-eu

Offline Matita

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #2 : Mercoledì 13 Febbraio 2013, 21:55:49 »
 :o
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline Centurio

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #3 : Mercoledì 13 Febbraio 2013, 22:11:24 »
Mio Dio, povera gente.
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Offline Centurio

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #4 : Mercoledì 13 Febbraio 2013, 22:22:29 »
Si tratta della rivolta di 150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, che si sono rfiutati categoricamente di distruggere tonnellate di arance e limoni per calmierare i prezzi, come richiesto dall’Unione Europea.

Hanno preso la frutta, l’hanno caricata sui camion e sono andati nelle piazze della città con il megafono, regalandola alla gente, raccontando come stanno le cose.



Queste sono le cose che fanno male al cuore. Il brutto é che lo facciamo anche noi, con i pomodori in sud Italia, per esempio.

una vergogna immonda.
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Offline Er Matador

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #5 : Giovedì 14 Febbraio 2013, 01:34:51 »
In campagna si oscilla fra il baratto e la pura sussistenza.
In città va molto peggio, data la scarsità di terra coltivabile, tant'è che Atene viene ormai indicata dagli stessi Greci come una città pericolosa.
Si tratta della stessa Capitale che, non più tardi del 2005, trovai dotata di una metropolitana pulita, efficiente, abbellita da teche in cui erano state incastonati reperti archeologici rinvenuti durante i lavori; di un aeroporto a venti minuti o poco più dalla Plaka, il cuore della città (cfr. Malpensa); di un tasso di microcriminalità così basso da permettere di girarvi la notte, senza sapere cosa fosse la paura.
C'è un aspetto toccante e incredibile in questa mostruosa vicenda: la solidarietà, che nonostante tutto unisce ancora gente stritolata in un'economia a metà fra quella di guerra e l'Alto Medioevo.
Un popolo magari con debolezze tipicamente mediterranee, ma pieno di un'umanità meravigliosa che forse - ed è un pensiero orribile - sta diventando al tempo stesso la sua condanna: reagissero come farebbe qualcun altro, con qualche bombetta (non il cappello) nella City, risulterebbe un po' meno automatico e indisturbato trattarli come carne da macello.
Viene da chiedersi come finirebbe da noi - per non parlare di qualche Paese "più sviluppato del nostro" - in una situazione del genere, diversa e per certi aspetti peggiore rispetto a quella vissuta dai nostri connazionali durante l'ultimo conflitto: a dover rinunciare al riscaldamento, se non al cibo, sono persone che fino a non molto tempo fa vivevano grossomodo come noi, non dimentichiamolo.
Per la serie "La sai l'ultima?", da qualche solone continentale pare sia giunta la proposta di sgomberare le isole per risparmiare sui trasporti con la terraferma.
Siamo all'annientamento. A un politicidio che la fame può trasformare in un genocidio.
E tutto non sulla base di idee più o meno malate, ma dei semplici calcoli di un'oligarchia il cui operato non ha più alcun contatto con l'umanità.
La citata vicenda dei prodotti agricoli, da distruggere per astratte questioni contabili mentre troppi saltano i pasti in serie, ne è la prova tangibile.
L'Occidente, ormai un pupazzo nelle mani di questi criminali, partiva da una sorta di monopolio del benessere e da un'adesione vastissima, anche nel resto del mondo, ai fondamenti del suo stile di vita.
Ha usato tutto ciò per seminare odio nei proprio confronti, con un crescendo proporzionale all'ansimare di un modello di sviluppo insostenibile.
La caduta del comunismo gli ha tolto legittimità e il ruolo di male minore; il tentativo di allargare il giro fregando i cinesi, creduti un miliardo e mezzo di consumatori fessi e rivelatisi altrettanti, furbissimi venditori, ne ha avviato l'implosione sul piano economico; la follia post 11 settembre, con la deregulation finanziaria a svettare su tutti gli altri e non banali corollari, ha fatto il resto consolidando un mostro che se la sta prendendo anche coi propri presunti alleati, e finirà col divorare sé stesso.
Ora il resto del mondo, per il quale eravamo un punto di riferimento grazie al raggiunto benessere di massa, ci considera un ammasso di arroganti tripponi.
Da vedere quanto prima, godendosi lo spettacolo in un epocale ribaltamento di ruoli, sprofondati nella stessa miseria che i loro rappresentanti hanno sparso ai quattro angoli del pianeta per motivi quasi sempre futili e sproporzionati.
Il problema è che non la pagheranno gli autori di quest'apocalisse.
La pagheremo noi gente comune, troppo debole, pigra e disinformata per opporsi in tempo.

P.S. Ho inserito per sbaglio questo post come nuova discussione

http://www.biancocelesti.org/amici/re-grecia/

mi scuso per il contrattempo e chiedo ai Moderatori di cancellarla.

CiPpiripi

Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #6 : Giovedì 14 Febbraio 2013, 07:26:43 »
quello di sovrapprodurre per poi  distruggere e'  pratica  consueta da  50 e passa anni in  Europa,  cosi come  in tutto  il mondo sviluppato.  una  decina  di anni  fa  ci furono  svariare  discussioni per terminare  tale  pratica,  ma fu  resistita anche  dai  coltivatori che  cosi  guadagnano di  piu',  grazie agli incentivi  che la  comunita' europea elargisce.  serve ha mantenere  i  prezzi dei prodotti sotto controllo,  cosi  che noi  comuni  cittadini  si possa godere  di  un  presente senza preoccupaziono  ed un  futuro senza paure. non  e' la  sola  pratica di  cui ci  accorgiamo,  schifandocene, solo  quando in  qualche  maniera  trova posto  nella  nostra attenzione. vi xiee mai chieti quanto costerebbe il vosro pc  se l'africano  che  estrae  le materie prime o  il  cinese  che le  'assembla' guadagnassero  piu' della miseria di cui tutti  noi  ci scandalizziamo? quello che  succede in Grecia e' quello che  e'  successo,  e sta succedendo, in tante  altre parti del mondo, dove solo 5  anni fa  poverty avrebbe dovuto essere  made history, ma non sappiamo e chissa'  se fa  piu'  paura che  dispiacere vederlo cosi vicino  a noi. PS: in  Grecia  ci sono  forti  correnti  politiche  che vorrebbero  vederla uscita dall'Europa

ThomasDoll

Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #7 : Giovedì 14 Febbraio 2013, 08:24:15 »
Notizia smentita da più parti e in odore di complottismo, facci sapere che ti dice il tuo amico, a me interessa molto.

Offline Centurio

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #8 : Giovedì 14 Febbraio 2013, 11:20:33 »
quello di sovrapprodurre per poi  distruggere e'  pratica  consueta da  50 e passa anni in  Europa,  cosi come  in tutto  il mondo sviluppato.  una  decina  di anni  fa  ci furono  svariare  discussioni per terminare  tale  pratica,  ma fu  resistita anche  dai  coltivatori che  cosi  guadagnano di  piu',  grazie agli incentivi  che la  comunita' europea elargisce.  serve ha mantenere  i  prezzi dei prodotti sotto controllo,  cosi  che noi  comuni  cittadini  si possa godere  di  un  presente senza preoccupaziono  ed un  futuro senza paure. non  e' la  sola  pratica di  cui ci  accorgiamo,  schifandocene, solo  quando in  qualche  maniera  trova posto  nella  nostra attenzione. vi xiee mai chieti quanto costerebbe il vosro pc  se l'africano  che  estrae  le materie prime o  il  cinese  che le  'assembla' guadagnassero  piu' della miseria di cui tutti  noi  ci scandalizziamo? quello che  succede in Grecia e' quello che  e'  successo,  e sta succedendo, in tante  altre parti del mondo, dove solo 5  anni fa  poverty avrebbe dovuto essere  made history, ma non sappiamo e chissa'  se fa  piu'  paura che  dispiacere vederlo cosi vicino  a noi. PS: in  Grecia  ci sono  forti  correnti  politiche  che vorrebbero  vederla uscita dall'Europa

si vabbé. Ma se il surplus venisse donato ai non abbienti e alle associazioni caritative farebbe schifo?
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Offline Skorpius

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E intanto in Grecia...
« Risposta #9 : Giovedì 14 Febbraio 2013, 11:50:35 »
si vabbé. Ma se il surplus venisse donato ai non abbienti e alle associazioni caritative farebbe schifo?

Esatto. Sottolineare il fatto che la distruzione si faccia da cinquanta anni avrebbe senso rebus sic stantibus. Ma mi sembra proprio che la situazione sia cambiata di molto
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

ThomasDoll

Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #10 : Giovedì 14 Febbraio 2013, 12:34:49 »
la notizia è falsa, leggete qua:

http://www.valigiablu.it/ci-dispiace-internet-la-grecia-non-e-crollata-definitivamente/

con il commento di una giornalista italiana di El Pais che era in Grecia:

Non sono solita lasciare commenti. Ma credo che la circostanza meriti. Sono una giornalista. Torno ora da un mese in Grecia. La situazione è critica ma nessuno saccheggia i supermercati.
La tristezza è che la bufala oscura cose vere come la storia dei detenuti picchiati e la denuncia di Amnesty.
Altra bufala è che in Spagna (dove vivo e lavoro) non si parli della Grecia. Non so in Italia ma qui se ne parla e molto. Io stessa ho scritto vari reportage per El País. L'ultimo (lunghissimo) è uscito domenica scorsa. Lo lascio qui per chi lo vuole leggere. http://internacional.elpais.co...

La situazione che descrivo è critica sí, ma non ci sono assalti ai supermercati.
Scusate l'intromissione. Un caro saluto, Mariangela



inutile commentare, no?

Frusta

Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #11 : Giovedì 14 Febbraio 2013, 14:04:24 »
Ho sentito l'amico Theo stamattina solo per pochi secondi, ci siamo dati appuntamento su skype stasera e spero di avere notiziepiù dettagliate. Intanto, fra bufale vere o presunte, ho trovato questo: http://www.polisblog.it/post/53711/la-grecia-e-crollata-definitivamente-scopriamo-se-e-vero
Certo, la conclusione dell'articolo non è delle più invcoraggianti: "... volendo guardare il lato positivo, almeno ha fatto sì che si tornasse a parlare della Grecia, preferibilmente con dati reali: tipo che il 50% dei cittadini greci sotto i 25 anni non ha un lavoro, il 90% della popolazione non spende più in vestiti e in calzature, il 50% delle famiglie non riuscirà a pagare quest’anno tasse e bollette. E che la Grecia ha il più alto numero di bambini sottopeso di tutti i Paesi dell’Ocse. Magari questi dati fanno meno notizia di un paese “crollato” e non c’è nessuno che li diffonde in maniera virale, ma almeno sono reali e documentati."
Ma tant'è.

Offline NebbiaBiancoceleste

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #12 : Giovedì 14 Febbraio 2013, 14:11:51 »
Ho sentito l'amico Theo stamattina solo per pochi secondi, ci siamo dati appuntamento su skype stasera e spero di avere notiziepiù dettagliate. Intanto, fra bufale vere o presunte, ho trovato questo: http://www.polisblog.it/post/53711/la-grecia-e-crollata-definitivamente-scopriamo-se-e-vero
Certo, la conclusione dell'articolo non è delle più invcoraggianti: "... volendo guardare il lato positivo, almeno ha fatto sì che si tornasse a parlare della Grecia, preferibilmente con dati reali: tipo che il 50% dei cittadini greci sotto i 25 anni non ha un lavoro, il 90% della popolazione non spende più in vestiti e in calzature, il 50% delle famiglie non riuscirà a pagare quest’anno tasse e bollette. E che la Grecia ha il più alto numero di bambini sottopeso di tutti i Paesi dell’Ocse. Magari questi dati fanno meno notizia di un paese “crollato” e non c’è nessuno che li diffonde in maniera virale, ma almeno sono reali e documentati."
Ma tant'è.

...sono stato in Grecia l'ultima volta nel 2004... sapevo che era uno dei paesi con maggior tasso di obesità tra i bambini...

ThomasDoll

Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #13 : Giovedì 14 Febbraio 2013, 15:03:30 »
Ho sentito l'amico Theo stamattina solo per pochi secondi, ci siamo dati appuntamento su skype stasera e spero di avere notiziepiù dettagliate. Intanto, fra bufale vere o presunte, ho trovato questo: http://www.polisblog.it/post/53711/la-grecia-e-crollata-definitivamente-scopriamo-se-e-vero
Certo, la conclusione dell'articolo non è delle più invcoraggianti: "... volendo guardare il lato positivo, almeno ha fatto sì che si tornasse a parlare della Grecia, preferibilmente con dati reali: tipo che il 50% dei cittadini greci sotto i 25 anni non ha un lavoro, il 90% della popolazione non spende più in vestiti e in calzature, il 50% delle famiglie non riuscirà a pagare quest’anno tasse e bollette. E che la Grecia ha il più alto numero di bambini sottopeso di tutti i Paesi dell’Ocse. Magari questi dati fanno meno notizia di un paese “crollato” e non c’è nessuno che li diffonde in maniera virale, ma almeno sono reali e documentati."
Ma tant'è.

raccontaci che ti dice il tuo amico, io sono innamorato della Grecia, ci sono andato in vacanza duecento volte, mi sta a cuore. Speriamo le cose siano meglio di come le raccontano.

Offline Er Matador

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #14 : Giovedì 14 Febbraio 2013, 15:44:33 »
Premessa: quanto ho scritto in precedenza dipende da notizie di prima mano, fornite da chi si trova attualmente in Grecia o vi è stato in tempi recentissimi.
Giusto per precisare dato il rischio, sempre presente, di approssimazioni e deformazioni della realtà.
Confermo che la solidarietà e il civismo dei Greci stanno superando una vera e propria prova del fuoco, facendo da argine al tutti contro tutti e a ruberie indiscriminate: non siamo, per capirci, nell'Argentina dei giorni di crisi più nera.
Ma questo nulla toglie alle enormi difficoltà, all'effettivo aumento dei reati nelle aree urbane, a manifestazioni e scontri non certo infrequenti, a quella che non è una drammatica congiuntura, ma un'uscita di massa e a spintoni dal vivere civile dei nostri tempi.
E nulla toglie al sostanziale oscuramento mediatico di ciò che il "risanamento" delle finanze elleniche significa nella realtà.
Giusto vigilare contro bufale ed esagerazioni, come sempre. Ma attenzione a non cadere nell'eccesso opposto, perché persino una bufala può rivelarsi meno falsa e inverosimile di certe verità ufficiali.

Offline Centurio

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #15 : Giovedì 14 Febbraio 2013, 16:38:17 »
...sono stato in Grecia l'ultima volta nel 2004... sapevo che era uno dei paesi con maggior tasso di obesità tra i bambini...

era. Probabilmente non piú da qualche tempo.
sine pennis volare haud facile est

ThomasDoll

Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #16 : Giovedì 14 Febbraio 2013, 17:37:26 »
...

come diceva la giornalista di ElPais: la drammatizzazione di certe situazioni toglie luce ai fatti veramente gravi. Purtroppo è inevitabile, ma spero trovi il modo di farsi strada un racconto vero di quello che sta accadendo. Ne hanno passate tante, supereranno alla grande anche questa, sono gente in gamba.

CiPpiripi

Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #17 : Giovedì 14 Febbraio 2013, 18:09:18 »
si vabbé. Ma se il surplus venisse donato ai non abbienti e alle associazioni caritative farebbe schifo?

a me no, ma non otterebbe lo stesso risultato di 'gestione dei prezzi' che la pratica ha come obbiettivo.

http://www.csa-be.org/IMG/pdf_quote_latte_ECB_Bozza_finale.pdf

http://www.agriregionieuropa.univpm.it/riviste/agriregionieuropa_n13.pdf

http://www.ec.univaq.it/on-line/Home/Docentiedidattica/documento2788.html

Esatto. Sottolineare il fatto che la distruzione si faccia da cinquanta anni avrebbe senso rebus sic stantibus. Ma mi sembra proprio che la situazione sia cambiata di molto

ritenta sari piu' fortunato, ma devi essere anche piu' attento,, t'aiuto con il grsassetto

quello di sovrapprodurre per poi  distruggere e'  pratica  consueta da  50 e passa anni in  Europa,  cosi come  in tutto  il mondo sviluppato.  una  decina  di anni  fa  ci furono  svariare  discussioni per terminare  tale  pratica,  ma fu  resistita anche  dai  coltivatori che  cosi  guadagnano di  piu', grazie agli incentivi  che la  comunita' europea elargisce.  serve ha mantenere  i  prezzi dei prodotti sotto controllo,  cosi  che noi  comuni  cittadini  si possa godere  di  un  presente senza preoccupaziono  ed un  futuro senza paure. non  e' la  sola  pratica di  cui ci  accorgiamo,  schifandocene, solo  quando in  qualche  maniera  trova posto  nella  nostra attenzione. vi xiee mai chieti quanto costerebbe il vosro pc  se l'africano  che  estrae  le materie prime o  il  cinese  che le  'assembla' guadagnassero  piu' della miseria di cui tutti  noi  ci scandalizziamo? quello che  succede in Grecia e' quello che  e'  successo,  e sta succedendo, in tante  altre parti del mondo, dove solo 5  anni fa  poverty avrebbe dovuto essere  made history, ma non sappiamo e chissa'  se fa  piu'  paura che  dispiacere vederlo cosi vicino  a noi. PS: in  Grecia  ci sono  forti  correnti  politiche  che vorrebbero  vederla uscita dall'Europa

non mi pare di aver detto o dato per intendere che si e' sempre fatto cosi per cui non vedo perche; cambiare.

piuttosto che ne abbiamo usufruito anche noi della pratica, che esiste anche perche' fa comodo a tanti comuni mortali non solo agli 'eletti' e che ci si indigna solo quando si vede e poi si dimentica quando l'occhio non vede che il cuore non duole

cosi come non ci doliamo perche' non sappiamo di tante anltre storie altrettanto gravi, e piu' vere, ma fortunatamente abbastanza lontane da non doverci 'proccupare'.

Offline Skorpius

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Re:E intanto in Grecia...
« Risposta #18 : Giovedì 14 Febbraio 2013, 18:20:52 »

ritenta sari piu' fortunato, ma devi essere anche piu' attento,, t'aiuto con il grsassetto

non mi pare di aver detto o dato per intendere che si e' sempre fatto cosi per cui non vedo perche; cambiare.

piuttosto che ne abbiamo usufruito anche noi della pratica, che esiste anche perche' fa comodo a tanti comuni mortali non solo agli 'eletti' e che ci si indigna solo quando si vede e poi si dimentica quando l'occhio non vede che il cuore non duole

E allora perchè lo hai detto!
La distruzione era funzionale al guadagno, essendo cambiate le situazioni non si può più usare!
Solo questo volevo dire.
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Giglic

E intanto in Grecia...
« Risposta #19 : Giovedì 14 Febbraio 2013, 18:22:32 »
La notizia è falsa o no?