Autore Topic: Giorno del ricordo  (Letto 24141 volte)

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Offline MCM

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Re:Giorno del ricordo
« Risposta #80 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 14:39:15 »
Non è possibile coi sinistrati quanto tu auspichi.
Solo a loro è permesso ricordare o mettere in pratica i propri diritti civili.
Vogliamo ricordare quando volevano impedire ai giovani del blocco studentesco di manifestare a roma contro la stessa riforma contro la quale manifestavano loro?
E' violenza vera, violenza pura. Non gliene frega niente dell'altro. E' solo propaganda per difendere un privilegio.

Io ho tirato su un topic per commemorare una martire seviziata e stuprata e poi uccisa.
E' colpa dei "fassisti" (cit.)

voi immaginatevi un articolo il giorno del ricordo dell' Olocausto come quello del Fatto Quotidiano di ieri sulle foibe ad opera di Franz Boraggino.
Ma che dico...immaginatevelo molto meno violento (per Franz in fondo le foibe sono una conseguenza logica dei morti dei nazisti. Un po' come Sabra e Shatila, che insomma, di che ti lamenti?... ammazzano il capo dei falangisti, è normale che quelli entrano nei campi e massacrano indistintamente uomini, anziani, donne e bambini...)
Immaginatevi uno che su un giornale a tiratura nazionale scrive che Israele sfrutta la memoria dell' Olocausto per compiere massacri indistintamente.

Immaginatevelo poverino che fine che fa...

ThomasDoll

Re:Giorno del ricordo
« Risposta #81 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 15:23:53 »
è una citazione di un termine introdotto da un utente sopra pirlone

lo so, ma quelle virgolette non ci vanno messe.
Chiunque sia stato a mettercele.

Offline MCM

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Re:Giorno del ricordo
« Risposta #82 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 15:25:55 »
lo so, ma quelle virgolette non ci vanno messe.
Chiunque sia stato a mettercele.

E' una citazione...
"sono andato a fare la spesa" disse Thomas Doll.
Ma che davero ora il tema sono le virgolette?

ThomasDoll

Re:Giorno del ricordo
« Risposta #83 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 15:37:06 »
MCM, il tema è diventato: non si strumentalizzano le vittime di crimini di guerra per la propria sporca battaglia politica.
Io aprii questo topic per rendere omaggio e ricordare e lo feci per mettere riparo a una mancanza, visto che non l'aveva fatto nessuno.
Ma la memoria non si esercita così: per nessuna delle vittime. Vanno bene le testimonianze, come quella della ragazza che hai postato. Le speculazioni sui colpevoli non sono innocenti. E' come mettersi a litigare sopra una tomba.

Offline Davide

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Re:Giorno del ricordo
« Risposta #84 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 15:43:42 »
O come andare ad un funerale e sparare merda sul morto....tanto vale non andarci allora....

roma merda


Offline MCM

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Re:Giorno del ricordo
« Risposta #85 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 16:05:09 »
Ok, smetto.
Prima concludo però. Oggi, la casa del Ricordo.


Offline Davide

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Re:Giorno del ricordo
« Risposta #86 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 16:09:10 »
L ho letto.....e fa piacere sentire come i tg ne abbiano largamente parlato..........

roma merda


Offline Frusta

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Re:Giorno del ricordo
« Risposta #87 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 17:28:18 »
Ok, smetto.
Prima concludo però. Oggi, la casa del Ricordo.

Oggi oltraggiata la casa del ricordo, l'anno scorso i monumenti, l'anno precedente le lapidi e così via.

Ogni anno puntualmente c'è chi si fa prendere dall'odio che gli è stato istillato generazione dopo generazione e che, malgrado i decenni ormai trascorsi, ancora è vivo e duro da smaltire

E quando si parla DI QUESTO cioè di questo odio che ancora resiste, di questo odio che non ha nessuna intenzione di pacificare o dimenticare nel nome di un sentimento che dovrebbe essere comune, ci si trova sempre davanti a qualche ditino alzato che giudiziosamente invita a limitarsi agli omaggi alla memoria e a non cacare il cazzo strumentalizzare la memoria di quella tragedia.

Ma l'odio c'è, e non vedo perché non se ne debba parlare. C'è ed ha una radice antica, e se ricordarla da fastidio chissenefrega.

Per anni il PCI ha oltraggiato quelle vittime e per anni il negazionismo del PCI ha fatto da brodo di coltura ai dementi che ancora oggi imbrattano la memoria di quella tragedia.
E questa verità non deve restare nascosta.
E infatti la riposto:

-Per i comunisti del dopoguerra valevano le parole di Togliatti che le giustificò come  "una giustizia sommaria fatta dagli stessi italiani contro i fascisti"

-Quello che scrisse Piero Montagnani sull'unità il 30 novembre del 46 fu qualcosa di raccapricciante
"...Non riusciremo mai a considerare aventi diritto ad asilo coloro che si sono riversati nelle nostre grandi città. Non sotto la spinta del nemico incalzante, ma impauriti dall'alito di libertà che precedeva o coincideva con l'avanzata degli eserciti liberatori. I gerarchi, i briganti neri, i profittatori che hanno trovato rifugio nelle città e vi sperperano le ricchezze rapinate e forniscono reclute alla delinquenza comune, non meritano davvero la nostra solidarietà nè hanno diritto a rubarci pane e spazio che sono già così scarsi.
Questi relitti repubblichini, che ingorgano la vita delle città e le offendono con la loro presenza e con l'ostentata opulenza, che non vogliono tornare ai paesi d'origine perchè temono d'incontrarsi con le loro vittime, siano affidati alla Polizia che ha il compito di difenderci dai criminali.
Nel novero di questi indesiderabili, debbono essere collocati coloro che sfuggono al giusto castigo della giustizia popolare jugoslava e che si presentano quì da noi , in veste di vittime, essi che furono carnefici. Non possiamo coprire col manto della solidarietà coloro che hanno vessato e torturato, coloro che con l'assassinio hanno scavato un solco profondo fra due popoli..."


-E così Luigi Gasparotto:
L'atteggiamento del PCI nei confronti dei profughi giuliani, fu conseguente, e ogni profugo venne additato come fascista.  I "comitati d'accoglienza" organizzati dal partito contro i profughi all'arrivo in Patria furono numerosi. All'arrivo delle navi a Venezia e ad Ancona, gli esuli furono accolti con insulti, fischi e sputi e a tutti furono prese le impronte digitali. A La Spezia, città dove fu allestito un campo profughi, un dirigente della Camera del lavoro genovese durante la campagna elettorale dell'aprile 1948 arrivò ad affermare "in Sicilia hanno il bandito Giuliano, noi qui abbiamo i banditi giuliani". A Bologna i ferrovieri, per impedire che un treno carico di profughi provenienti da Ancona potesse sostare in stazione, minacciarono uno sciopero. Il treno non si fermò e a quel convoglio, carico di umanità dolente, fu rifiutata persino la possibilità di ristorarsi al banchetto organizzato dalla (Poa) Pontificia Opera Assistenza. I profughi non crearono mai, in nessun luogo dove trovarono rifugio, problemi di criminalità.


Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

ThomasDoll

Re:Giorno del ricordo
« Risposta #88 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 18:14:25 »
per attaccare il PCI mica c'è bisogno di approfittarsi dei morti nelle foibe, c'è tanto forum per aprirci un topic al giorno, tanto sappiamo tutti che ogni discussione va a finire là. Che problema c'è? Qui mi pare che non ci si faccia una bella figura e lo dico da utente che ha aperto il topic. Se a uno piace sollazzarsi nella cacca, non sarò certo io a impedirglielo. Ma tolgo il disturbo, non senza rabbrividire. Brutta besta, l'odio cieco...

Offline AlenBoksic

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Re:Giorno del ricordo
« Risposta #89 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 18:14:44 »
Si potrebbero comodamente trovare dichiarazioni uguali e contrarie a queste: fu proprio Togliatti a parlare di malinteso che aveva portato molti giovani ad aderire alla RSI e ad accogliere nel PCI (tra gli altri) Alvise Gigante che aveva militato nella X MAS e che era il figlio del senatore Gigante.
Chi era il senatore Gigante?
Il podestà di Fiume/Rijeka negli anni '30 che aveva poi aderito alla RSI ed era divenuto governatore della provincia per poi essere fucilato dall'OZNA nel 1945.
Questo per dire che la Storia si presta malissimo a queste dicotomie, e in periodi di rapidi sconvolgimenti in terre di confine ancora peggio.
Gli imbrattatori della casa del ricordo sono quattro coglioni che non capiscono un emerito ca22o,
così come sono quattro coglioni quanti sventolano le foibe in funzione antislava.
Entrambe le frange non solo ignorano tutto e capiscono niente, ma son del tutto staccate dalla realtà.
Quindi parliamo di cose serie,
senza polemiche astiose e inutili,
che è il modo migliore per rispettare i morti.
Tutti i morti visto che spesso, in quell'epoca, i cambi di fronte erano frequenti, i motivi delle scelte i più disparati e solo la morte dava a tali scelte il segno irrevocabile.

Voglio 11 Scaloni

Zapruder

Re:Giorno del ricordo
« Risposta #90 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 19:11:41 »
Discussione aperta da TD, a suo tempo, con sincere intenzioni di commemorazione e cordoglio, e monopolizzata fin dall'inizio dalla propaganda fascistoide di alcuni. Che sono i primi a non aver, evidentemente, fatto i conti con la storia.

Offline Ceres

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Re:Giorno del ricordo
« Risposta #91 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 19:14:27 »
Al PCI, comunque la si pensi, si dovrebbe restare grati in eterno per il tributo di sangue versato nella lotta contro la tirannide e l'occupazione.

Per la Lazio, Giordano!

Offline aquilafelyx

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Re:Giorno del ricordo
« Risposta #92 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 19:41:03 »
Ultimo paragrafo del capitolo 1941/45

Slovene-Italian Relations 1880-1956 | Report of the Slovene-Italian historical and cultural commission

http://www.kozina.com/premik/indexeng_porocilo.htm

Most Slovenes and Italians in favour of the Yugoslav solution welcomed enthusiastically the expansion of Yugoslav military control from the already liberated partisan territories to the entire Venezia Giulia. Slovenes experienced double liberation: from the German occupation and from the Italian state. At the same time, the population of Venezia Giulia in favour of Italy experienced Yugoslav occupation as the darkest moment in their history due to the fact that in the areas of Trieste, Gorizia and Koper, it was accompanied by a wave of violence, manifested in the arrests of several thousands, mostly Italians, and also the Slovenes who opposed the Yugoslav communist political plan. Some of the arrested were released at intervals; the violence was further manifested in hundreds of summary executions - victims were mostly thrown into the Karst chasms (foibe) - and in the deportation of a great number of soldiers and civilians, who either wasted away or were killed during the deportation; in prisons and in the prisoner-of- war camps in various parts of Yugoslavia (Borovnica should also be mentioned). 11. These events were triggered by the atmosphere of settling accounts with the fascist violence; but, as it seems, they mostly proceeded from a preliminary plan which included several tendencies: endeavours to remove persons and structures who were in one way or another (regardless of their personal responsibility) linked with Fascism, with the Nazi supremacy, with collaboration and with the Italian state, and endeavours to carry out preventive cleansing of real, potential or only alleged opponents of the communist regime, and the annexation of Venezia Giulia to the new Yugoslavia. The initial impulse was instigated by the revolutionary movement which was changed into a political regime, and transformed the charge of national and ideological intolerance between the partisans into violence at the national level.
M'illumino di Lulic

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Offline aquilafelyx

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Re:Giorno del ricordo
« Risposta #93 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 19:50:51 »
Al PCI, comunque la si pensi, si dovrebbe restare grati in eterno per il tributo di sangue versato nella lotta contro la tirannide e l'occupazione.

Grati e basta, perché per fortuna c'è stato chi ha evitato di sostituire una tirannia con un'altra.
M'illumino di Lulic

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Offline MCM

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Re:Giorno del ricordo
« Risposta #94 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 20:11:18 »
Al PCI, comunque la si pensi, si dovrebbe restare grati in eterno per il tributo di sangue versato nella lotta contro la tirannide e l'occupazione.

Direi all' Unione Sovietica, più che al PCI, ma comunque sia questo non significa nulla. Una cosa non esclude l'altra.

Il mio esempio sulle Falangi nel Libano non è casuale. Non ci fossero state le falangi io, e quando dico io, dico proprio io persona, essere umano, non mio cugino o un mio generico connazionale, molto probabilmente non sarei qui. E come me centinaia di migliaia di cristiani libanesi.
Questo mi impedisce forse di condannare i crimini falangisti durante la guerra?
A me no...e li condannerò per sempre.

Offline Frusta

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Re:Giorno del ricordo
« Risposta #95 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 20:49:56 »
Se dobbiamo spostare la data del Giorno del Ricordo potremmo benissimo prendere il 4 novembre o il 24 maggio, oppure il 17 marzo, di date ce ne stanno tante e tutte significative, se si conoscesse con precisione la più adatta sarebbe quella dell'omicidio di Abele da parte di Caino, quale giornata migliore per condannare la sopraffazione la violenza e il sangue versato?
 
Il giorno del Ricordo è stato strumentalizzato dai "fascisti"? Può darsi, ma secondo me non perché volevano coprire i crimini commessi dagli "italiani" - il Regio Esercito nella quasi totalità dei casi - quanto piuttosto per denunciare l'oblio che era calato sui crimini dei comunisti di Tito appoggiati spesso da quelli di Togliatti, stesso oblio calato su scomode vicende immediatamente post belliche.
 
Il filo che lega la storia assume colori diversi e cambia dal punto di osservazione, il rispetto per le vittime ci dovrebbe essere sempre e non dovrebbe mai essere negato, cosa che invece è accaduta nel corso dei decenni alle migliaia di sventurati gettati, da morti o ancora vivi, nelle cavità naturali dell'Istria e della Dalmazia.

E questo è quanto.


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Offline cartesio

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Re:Giorno del ricordo
« Risposta #96 : Mercoledì 11 Febbraio 2015, 22:00:17 »
Chiedo alla moderazione di far cessare il monologo senza dignità a cui assistiamo.

Non mi sembra un monologo. Ci sono varie voci, e non è neanche il caso di due schieramenti contrapposti, come spesso accade nelle discussioni da forum. MCM, TD, Zap, Frusta, Giglic, aquilafelyx e mi scuso con chi dimentico, ognuno con le sue idee, a volte compatibili ma non coincidenti.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline Er Matador

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Re:Giorno del ricordo
« Risposta #97 : Giovedì 12 Febbraio 2015, 00:40:29 »
Quando si parla dell'argomento, due anomalie emergono chiaramente distinguendolo da altri crimini contro l'umanità.
Uno è l'assoluta impunità dei colpevoli.
Persino ai turchi, sia pure in clamoroso ritardo e ancora troppo blandamente, si è chiesto conto di un genocidio negletto per decenni come quello armeno.
Da sloveni e croati - NON dagli Slavi, sempre meglio ripeterlo - nessuno ha mai preteso una parola.
Né sul sangue italiano né su quello serbo, sparso in maniera ancor più copiosa.
L'altra anomalia riguarda il fatto che i primi e più arcigni interlocutori non siano i connazionali degli assassini, ma quelli delle vittime.
Credo che l'origine di tutto vada cercata in quanto documentato da Frusta: nella circostanza il PCI si macchiò di alto tradimento, reato che in un Paese normale ne avrebbe seriamente in dubbio la permanenza nella legalità.
Le reazioni a molla di tanta Sinistra nascono non tanto da sensi di colpa non elaborati, quanto dal timore che quell'armadio della vergogna venga finalmente aperto con tutte le conseguenze del caso.
Tranquilli, non succederà mai: siamo in Italia, non in uno Stato sovrano con una dignità.

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Offline Biancocelesti

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Re:Giorno del ricordo
« Risposta #98 : Giovedì 12 Febbraio 2015, 02:22:21 »
Il topic per ora rimane aperto dopo aver ripulito e sanzionato. Reputiamo che i contenuti della discussione in generale si siano mantenuti interessanti ed i toni civili. Speriamo di non dover ricorrere alla chiusura.

Offline AlenBoksic

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Re:Giorno del ricordo
« Risposta #99 : Giovedì 12 Febbraio 2015, 09:18:28 »
Quando si parla dell'argomento, due anomalie emergono chiaramente distinguendolo da altri crimini contro l'umanità.
Uno è l'assoluta impunità dei colpevoli.
Persino ai turchi, sia pure in clamoroso ritardo e ancora troppo blandamente, si è chiesto conto di un genocidio negletto per decenni come quello armeno.
Da sloveni e croati - NON dagli Slavi, sempre meglio ripeterlo - nessuno ha mai preteso una parola.
Né sul sangue italiano né su quello serbo, sparso in maniera ancor più copiosa.
L'altra anomalia riguarda il fatto che i primi e più arcigni interlocutori non siano i connazionali degli assassini, ma quelli delle vittime.
Credo che l'origine di tutto vada cercata in quanto documentato da Frusta: nella circostanza il PCI si macchiò di alto tradimento, reato che in un Paese normale ne avrebbe seriamente in dubbio la permanenza nella legalità.

Voi date al PCI una capacità di censura che non aveva assolutamente, altrimenti, per dirne una, avrebbe potuto silenziare i fatti di Ungheria. E neanche mi risulta che il PCI fosse al governo.
Siamo fuoripista.
L'armadio della vergogna ci indica la strada giusta.
Per quale motivo rimase chiuso?
Si, dice: perché la Germania era nella NATO.
Vero a metà.
L'altro lato della medaglia è perché altrimenti l'Italia avrebbe dovuto dar conto degli oltre 1000 criminali di guerra che aveva che erano richiesti da mezza Europa. I militari e i civili italiani ritenuti responsabili dei peggiori crimini di guerra erano, soltanto in Yugoslavia 729, ed il numero degli ufficiali italiani che si erano resi responsabili di crimini di guerra fino al luglio 1943, comprendeva, secondo le liste degli Alleati, un numero maggiore di camicie nere rispetto agli stessi ufficiali dell'esercito e delle SS tedesche.
Il mutato scenario internazionale postbellico ha poi favorito l'oblio.
Un oblio che è convenuto a tutto il paese
Tanto che quando poi è cambiato lo scenario internazionale allora il confine orientale è tornato prepotentemente di moda, ovviamente monco  e depurato di tutte le nefandezze nazionali.
Talmente monco che gli esuli dovrebbero essere i primi ad indignarsi che i riconoscimenti vengano conferiti a criminali di guerra conclamati come Vincenzo Serrentino.
Ma d'altronde è pure vero che negli anni '50 si promosse il Gen. Orlando e si diede addirittura una medaglia al valore a Gaetano Collotti, quindi non c'è niente da stupirsi.
Resta però il fatto che nella coscienza nazionale le foibe sono conosciute dalla quasi totalità della popolazione,
mentre i crimini di guerra sono conosciuti da una ristrettissima percentuale di essa.
Alcuni, tipo Debre Libanos o i libici morti alle Tremiti, son ignoti non solo alla quasi totalità degli studenti dei dipartimenti di storia, ma anche a buona parte di chi vi insegna.
Cerchiamo di uscire dalla polemica politica che non porta da nessuna parte.
Voglio 11 Scaloni