Autore Topic: Genoa-Lazio 3-2 all'ultimo respiro.  (Letto 680 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Whistle

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 3467
  • Karma: +66/-2
    • Mostra profilo
Genoa-Lazio 3-2 all'ultimo respiro.
« : Domenica 3 Febbraio 2013, 19:43:16 »
www.gazzetta.it



GENOVA, 03 febbraio 2013
Gli uomini di Petkovic recuperano da 0-2 con Floccari e un contestato rigore di Mauri, ma al 95' incassano il gol del k.o. del centrocampista alla prima in rossoblù. Per i biancocelesti un solo punto nelle ultime tre gare

Una partita da pazzi. Genoa-Lazio finisce 3-2, con i padroni di casa che ribaltano il risultato al 95', dopo esser stati in vantaggio per 2-0 grazie alle reti di Borriello e Bertolacci nel primo tempo. Nella ripresa prima Floccari, poi un rigore contestatissimo di Mauri rimettono la gara in equilibrio. Al 95', all'ultimo respiro, la zuccata vincente di Marco Rigoni, all'esordio in rossoblù. Per il Genoa un balzo in classifica fuori dalla zona retrocessione, per La Lazio uno stop durissimo dopo le vittorie di Juve e Napoli in testa.

le scelte — Ballardini punta su Borriello in avanti con Bertolacci a supporto, rinunciando così a Immobile. Esordio di Cassani e Portanova. Vargas, Floro Flores, Jankovic indisponibili e Antonelli squalificato. Nessuna sorpresa per Petkovic che deve rinunciare a una bella fetta di Lazio. Squalificati Biava e Dias, in difesa ci sono Ciani, Cana e Radu. Out anche Hernanes, Ederson e Candreva, influenzato. Il tandem d'attacco è Klose-Floccari, mai insieme dall'inizio.

gran genoa — I primi 45 minuti del Genoa sono probabilmente quelli che i tifosi avrebbero voluto vedere già da diverse domeniche. Belli compatti, grintosi sulle palle da recuperare, i rossoblù iniziano con il rispetto che si deve a chi sta qualche decina di punti in avanti, poi prendono velocemente fiducia e giocano con personalità. Ballardini azzecca tutto ciò che un tecnico può azzeccare in una gara: modulo, interpreti e atteggiamento. E quel Genoa che ha fatto appena 9 punti e ha subito la bellezza di 21 reti in casa è solo una copia sdrucita della squadra di oggi. In gol al 16' Borriello, con un sinistro di controbalzo che si infila sotto la traversa di Marchetti, e al 21' Bertolacci, con un altro mancino imprendibile e altrettanto pregevole. Gol a parte, i due rimbalzano da una parte all'altra del campo come due palline impazzite, a coprire, recuperare e ripartire, supportati dalla mediana. In mezzo la fatica della Lazio a costruire e a trovare un'idea brillante. Troppo isolati Floccari e Klose in avanti. I due provano ad alternarsi quando c'è da abbassarsi a ricevere palla o ad andare in profondità ad attaccare gli spazi, ma questo lavoro non basta. Chissà Petkovic, che oggi deve rispondere con i suoi allo strapotere di Juve e Napoli, quanto rimpiange quell'Hernanes che taglia e cuce in mezzo. E chissà se le certezze di mercato lotitiane restano anche oggi altrettanto incrollabili.

rimonta biancoceleste — All'uscita dagli spogliatoi dopo l'intervallo subito complicazioni per Petko: non c'è Klose, che nel primo tempo aveva subito un intervento di Manfredini ed era rimasto a terra dolorante. Le prime voci parlano di una probabile distorsione al ginocchio destro. Dentro dunque Kozak. La Lazio fa fatica a tirare, il Genoa si proeccupa di contenere con ordine. Sul piede di Borriello c'è l'occasione per il 3-0, l'attaccante prova una soluzione spettacolare ma troppo difficile. La scossa arriva al 13', con Floccari che si carica la squadra sulle spalle: l'attaccante accorcia le distanze con un destro potente che fulmina Frey e per la Lazio la partita si riapre. Petkovic cambia ancora: via Ledesma, dentro il dinamismo di Brocchi. La sua partita, però, dura appena 5 minuti perchè un intervento disgraziato da dietro di Matuzalem - solo giallo per lui - falcia il centrocampista e la sua caviglia. Brocchi fuori in barella ed è l'ora di Pereirinha. La pressione della Lazio aumenta di brutto, come il nervosisimo di Matuzalem che trattiene Cana a ridosso dell'area e fa sbruffare la panchina che vorrebbe il secondo giallo. Il risveglio biancoceleste c'è, la precisione no e Konko manca al 30' la rete del pari, proprio a due passi da Frey. Il finale, comunque, è da pazzi, tanto che Ballardini, in piena trance agonistica, si dimentica di aver finito i cambi.

che finale! — L'episodio, contestatissimo dal Genoa, è 35': rigore per la Lazio. Mano di Borriello intorno al collo di Cana e Tagliavento fischia tra le proteste dei padroni di casa. Mauri trasforma dal dischetto ed è il 2-2. Il clima diventa rovente: Olivera se ne va in contropiede su un errore di Konko, lo riprende Lulic. Giallo per lui, il Genoa vorrebbe il rosso. Passa un minuto, siamo al 42', e un colpo di testa di Kucka scheggia la traversa. La zuccata, quella buona per i rossoblù, arriva al 95': Rigoni, all'esordio con il Genoa, trova la parabola giusta dopo che Marchetti gli aveva chiuso la porta un attimo prima. Finisce 3-2, con l'eroe di giornata che firma la vittoria e tira via la squadra, seppur di un punto, dalla zona retrocessione. La Lazio si illude, poi resta inchiodata nel finale a quota 43, a -6 dal Napoli e a -9 dalla Juve capolista.

Vai al forum