Autore Topic: "Calciobidoni: non comprate quello straniero"  (Letto 5136 volte)

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bak

"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« : Giovedì 10 Giugno 2010, 18:26:13 »
Quando il pallone non rotola
Vite e gesta dei "bidoni" del calcio

La storia dei 90 giocatori stranieri più scarsi che hanno calcato i prati italiani. Da Luis Silvio a Caraballo. Da Andrade "er moviola", al "bombardiere nero" Blisset. E nella lista spunta anche un cinese
di MATTEO TONELLI

ROMA - A modo loro hanno lasciato un segno. Provocando in gradinate intere di tifosi più che urla di gioia, vere e proprie maledizioni. Oltre a sospiri di sollievo al monento della loro partenza. Meteore del calcio, comete apparse sul prato verde e velocemente sparite. Bidoni, insomma. Ovvero quella lunga serie di giocatori stranieri che hanno calcato, dall'apertura delle frontiere in poi, il suolo italico. Gente arrivata in Italia accompagnata da spasmodiche attese, roboanti titoli sui giornali e, spesso, da mazzette di soldi finite nelle tasche di astuti procuratori e presunti talent scout. Il libro di  Cristian Vitali ("Calciobidoni, non comprate quello straniero". Piano B edizioni. 240 pagine. euro 12,90) ne mette in fila 90. Ciascuno accompagnato dal resoconto dell'esperienza italiana. Dai primi Ottanta a oggi. Passando dal calcio naif del passato al giro di miliardi di oggi. Dove tutto è cambiato ma i "bidoni" continuano a fare la loro parte.

L'elenco è lungo e traccia una linea che abbraccia l'intero pianeta. America Latina, Europa, Africa, persino la Cina. Perché il bidone non conosce latitudini. Alcuni sono tuttora scolpiti nella memoria degli appassionati di calcio. Chi non ricorda l'uruguaiano Jorge Caraballo che vestì la maglia del Pisa dal luglio del 1982 al giugno del 1983? La leggenda narra che a segnalarlo ai dirigenti toscani fu un tassista uruguagio. Quando arrivò in Italia Caraballo la sparò grossa: "Sarò il nuovo Schiaffino". Finì che giocò sette partite senza segnare un gol e che i pisani coniarono per lui un motto ad hoc: "Caraballo, meglio perderlo che trovallo". Ma i lontani anni Ottanta sono pieni di giocatori di belle speranza mai realizzate. Come il greco Nikolaos Anastopoulos, approdato all'Avellino nel luglio del 1987. "Scende dall'Olimpo il cannoniere dell'Avellino" titolò la Gazzetta. Come finì? Sedici partite e nessuna rete. Peggio ancora andò alla Roma che, nel 1987, decise di far indossare la casacca giallorossa al brasiliano Jorge Andrade (9 presenze, 0 gol). Era tra i calciatori più lenti che abbiano mai giocato in Italia, e l'ironia capitolina non lo risparmiò, ribattezzandolo "er moviola".

Sempre per restare in Brasile vale la pena di ricordare Beto che giocò nel Napoli dal luglio del '96 al giugno del '97. Ferlaino lo prese mentre la piazza partenopea aspettava Baggio. E già questo non lo aiutò. Alla fine collezionò 22 presenze e 4 reti. E che dire di Luther Blisset? Il "bombardiere nero" che l'allora presidente del Milan, Giussy Farina, portò in Italia dal Watford di Elthon John? Il patron rossonero lo presentò come una macchina da gol e il fatto che in Inghilterra storpiassero il suo nome in "Missit" (sbaglialo) venne considerato un dettaglio trascurabile. Fu un flop totale, coronato con un devastante scontro con un palo della porta per segnare un gol (il quinto in 30 presenze) contro il Pisa. San Siro lo osservò incredulo.

A volte, poi, non resta che buttarla sull'ironia. A quella ricorsero i tifosi empolesi quando si videro davanti il croato Davor Cop. "Si pronuncia Ciop" puntualizzò lui. E la domenica dopo al Castellani apparve lo striscione: "Abbiamo Ciop, ci manca Cip". E che dire del più eclatante caso di nepotismo calcistico che si ricordi? Al Saadi Gheddafi, il figlio del potente colonnello libico Muhammar. Convintosi di essere un giocatore "come gli altri" trovò ospitalità nel Perugia, l'Udinese e la Sampdoria (del petroliere Garrone). Bilancio totale: due presenze.

Un passo indietro al luglio del 1980 ed ecco spuntare quello che, forse più di altri, può essere considerato l'emblema del bidone. La Pistoiese arriva in A e compra il brasiliano Luis Silvio Danuello. Le prime perplessità arrivarono dal connazionale Falcao: "Danuello? E chi è?". Il campo leva ogni dubbio. Mentre il brasiliano, dopo 6 presenze e nessun gol, leva le tende. Sulla sua attuale occupazione ancora oggi fioriscono le leggende. Venditore di bibite? Attore porno? Di sicuro in Italia in pochi l'hanno dimenticato.

In pochi, invece, sanno che anche la Cina ha contribuito alla "bidoneide". Era il luglio del 2000 quando il patron del Perugia Luciano Gaucci ingaggiò Ma Ming Yu. In realtà pare che il figlio del presidente avesse visionato un altro giocatore ma che la federcalcio cinese gli rifilò Ma Ming Yu. Gaucci ci scherzò sopra: "Il suo nome vuol dire cavallo, animale che io adoro". Il figlio Alessandro, invece, si fece serio: "Scopriamo talenti, ripeterà l'exploit di Nakata. D'altronde i cinesi sono un miliardo, ci sarà pure un fenomeno". Probabile, ma di certo non era Ma.

Si potrebbe andare avanti parecchio. Partendo da Edmar, i brasiliani del Catania Luvanor e Pedrinho, il bolognese Eneas e la sua calzamaglia contro il freddo, Geovani, i romanisti Trotta e Renato, lo slovacco Gresko, Binz. Proseguendo con Magallanes, Mirnegg, Neffa, Gilberto, Hatz. E molti altri. Uniti da un destino che li ha comunque consacrati protagonisti, dalla parte "sbagliata", in quella commedia umana che è il calcio. 
(10 giugno 2010)

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Nella mia infanzia di flop ne ricordo alcuni, non strettamente legati agli stranieri. Calloni e Libera, due ex Varese acquistati da Milan ed Inter

Offline Rupert

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Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #1 : Giovedì 10 Giugno 2010, 20:38:01 »
Bel topic!

Aggiungo un paio di flop della mia infanzia.
Soren Skov dell'Avellino (qualcuno se lo ricorda?) e Victorino del Cagliari.

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geddy

Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #2 : Giovedì 10 Giugno 2010, 20:45:52 »
C'ha puresegnato skov. In coppa italia, me lo ricordo si.


RobCouto

Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #4 : Giovedì 10 Giugno 2010, 22:16:25 »
Mah, recentemente era uscito "Bidoni" di Furio Zara, che ho comprato solo nella speranza di avere qualche dato anagrafico o storico in più su qualche calciatore.

Auguro a Vitali di vendere molto, naturalmente, ma mi sembra si vada ad inserire in un filone un po' sfruttato.

A molti calciatori, poi, andrebbe resa giustizia, in queste biografie in chiave negative. Andrade, per esempio, era lento come la mumma di Lequi, è vero, ma in Brasile era qualcuno. Come era qualcuno in Sudamerica il nostro Guaglianone, per esempio. Insomma, bidoni sì, ma anche spiegare perché non sarebbe male. Insomma, all'infante appassionato di calciatori di ogni epoca non posso permettere si instilli l'idea che Anastopoulos fosse solo quello visto con l'Avellino, tanto per dirne uno.

Offline pantarei

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Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #5 : Giovedì 10 Giugno 2010, 23:40:42 »
di Skov era chiacchierata la moglie. leggende ?

Offline Skorpius

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Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #6 : Venerdì 11 Giugno 2010, 11:09:47 »
Mah, recentemente era uscito "Bidoni" di Furio Zara, che ho comprato solo nella speranza di avere qualche dato anagrafico o storico in più su qualche calciatore.

Auguro a Vitali di vendere molto, naturalmente, ma mi sembra si vada ad inserire in un filone un po' sfruttato.

A molti calciatori, poi, andrebbe resa giustizia, in queste biografie in chiave negative. Andrade, per esempio, era lento come la mumma di Lequi, è vero, ma in Brasile era qualcuno. Come era qualcuno in Sudamerica il nostro Guaglianone, per esempio. Insomma, bidoni sì, ma anche spiegare perché non sarebbe male. Insomma, all'infante appassionato di calciatori di ogni epoca non posso permettere si instilli l'idea che Anastopoulos fosse solo quello visto con l'Avellino, tanto per dirne uno.


Infatti per alcuni dei giocatori indicati si dovrebbe parlare di flop non di bidoni.
Giocatori buoni o ottimi che non sono riusciti ad inserirsi.

Socrates, rash tanto per fare due nomi  non erano giocatori scarsi spacciati per campioni ma campioni veri con una piccola parentesi negativa
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Boks XV

Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #7 : Venerdì 11 Giugno 2010, 11:12:35 »
neanche una citazione per Mendieta e De La Pena, Mea Vitali e Gonzales, Keller e Oscar Lopez.
anche un Eliseu sarebbe bastato.
nun ce se fila più nessuno... :(
però in effetti, come notano RobCouto e Skorpius, c'è una sottile differenza tra flop e bidone.

Offline Rupert

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Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #8 : Venerdì 11 Giugno 2010, 11:29:13 »
Uribe del Cagliari
Barbadllo dell'Avellino
Larsson dell'Atalanta
Pedrinho e Luvanor del Catania
Cowans e Rideout del Bari

...proseguisce
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Offline gazzaladra

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Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #9 : Venerdì 11 Giugno 2010, 11:52:39 »
Keller nun era malaccio.
Non chi comincia...ma colui che persevera.

Offline masti càzzi

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Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #10 : Venerdì 11 Giugno 2010, 12:08:00 »
il filone e' molto, troppo sfruttato. ha un po rotto il cazzo, se devo essere sincero. va benissimo come chiacchiera da pub, per il resto du' palle.
per rimanere nell'articolo, in questo ci sono diversi che bidoni non sono stati, e neanche flop. neffa era un ottimo giocatore, oltre che colui che ha ispirato il cantante nella scelta del nome d'arte -giuro-, e fece un paio di buoni campionati di serie b con la cremonese. anche federico magallanes tanto bidone non e' stato, se e' vero che al termine del suo campionato con l'atalanta fu ceduto al real madrid.
flop e' stato sicuramente gilberto, che pero' in questo momento e' in sudafrica per fare i mondiali con la selecao. vojo di'.
henry e bergkamp, non citati, sono stati due flop clamorosi che hanno fatto un lustro delle fortune dell'arsenal.

di Skov era chiacchierata la moglie. leggende ?
ecco, questo e' un argomento meno sfruttato :D
leggenda o meno, la chiacchiera e' molto frequente ad avellino.
pare che fosse solo molto gnocca. e bionda. e appariscente. tendo a credere che in realta' sia solo stata vittima di lei stessa e delle minchiate di qualche capotifoso pipparolo.
in quanto a leggende di questo tipo, molto nota e' la storia di baresi ["e' arrivato weah, e' arrivato weah, e baresi e' di nuovo papa'"]
molto meno leggenda sono le storie che riguardano le ex signore montella e schillaci, per esempio.

RobCouto

Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #11 : Venerdì 11 Giugno 2010, 13:14:15 »
Anche la signora di un famoso centravanti coi baffi di Crocefieschi, cresciuto nel Genoa e passato poi alla Dinamo, capocannoniere nel '81 '82 e '86, di cui però non faccio il nome (si dice il peccato, non il peccatore), era mooooolto chiacchierata...

Offline WombyZoof

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Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #12 : Venerdì 11 Giugno 2010, 14:06:06 »
Uribe del Cagliari
Barbadllo dell'Avellino
Larsson dell'Atalanta
Pedrinho e Luvanor del Catania
Cowans e Rideout del Bari

...proseguisce

mah. oltre al filone ipersfruttato e oramai stucchevole, e su internet esistono già interi siti dedicati mi pare si tirino nomi a caso.

nel libro si parla del  povero eneas che era un signor giocatore.

barbadillo ha fatto diverse stagioni eccellenti in serie A, un esterno d'attacco molto valido e dal rendimento continuo.

uribe fu un flop, ma era stato nominato miglior giocatore del sudamerica e tutto sommato non era scarso, anzi, repertorio tecnico di primo livello. il problema fu bersellini che lo massacrò gli chiedendogli  di marcare a uomo la mezzala avversaria. possiamo paragonarlo a un meghni, come giocatore, al netto degli infortuni.

pedrinho era un buon  centrocampista, come cowans e rideout era il classico centrattacco inglese forte fisicamente e di testa. 


sulle chiacchiere delle mogli, mah, era la leggenda che accompagnava ogni cessione di un giocatore.


«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline cuchillo

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Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #13 : Venerdì 11 Giugno 2010, 14:37:40 »
Confermo che Pedrinho era buono buono. Meno buono era Luvanor.
Cowans era buono, non scherziamo. E anche Rideout fece il suo onorevolmente.
Per fortuna, almeno nell'articolo e nei nostri post, non è stato citato Wilkins. Ogni tanto sento dire - sempre in questo giochino abusato dei "bidoni" - che Wilkins e Hateley furono due sòle. Passi per Hateley, che non ha certamente incantato, ma Wilkins era un signor centrocampista.

Eneas poteva essere risparmiato, vista la tragedia.

Tra le sòle che io ricordo, tante ne pizzicava il buon Costantino Rozzi, a differenza di Romeo Anconetani, vero talent-scout che portò in Italia per 30.000 lire gente come Simeone, Chamot, Kieft, Dunga e Berggreen. E, in fondo, di stranieri ne ha sbagliati pochini.  Uno, sicuro, fu Elliott. Anche Severeyns andò malissimo. Se non sbaglio, non segnò manco un gol.
Meglio - ma non benissimo - Mario Been, considerato un grande in Olanda. Addirittura, gli Olandesi che incontrai in vacanza in Toscana in quegli anni dicevano che era più forte e più "considerato" di Gullitt, dalle loro parti.
Tornando a Rozzi, prese sòle una appresso all'altra: da Zahoui (pagato 20 milioni di lire, ancora lo ricordo - sebbene alcune fonti sostengano 10) ad Arslanovic da Trifunovic a Cvektovic.

Tra l'altro, quando Rozzi - anche per via dell'influenza di Boskov - cominciò a innamorarsi degli slavi per Tonino Carino si fece durissima.
Ci mettava un quarto d'ora, poraccio, a dire "Arslanovic". Povero Tonino, sembrava quasi che Rozzi glielo facesse apposta ad acquistarli...
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline Rupert

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Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #14 : Venerdì 11 Giugno 2010, 15:14:43 »

 Wilkins era un signor centrocampista.


Wilkins capitò nel Milan sbagliato.
Un paio di anni dopo (o forse l'anno dopo) arrivò Berslusconi....
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Offline cuchillo

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Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #15 : Venerdì 11 Giugno 2010, 16:45:38 »
Certamente. In un Milan sbagliato, anche se c'erano già giocatori importanti: Franco Baresi, Filippo Galli, Mauro Tassotti, Agostino Di Bartolomei e altri ancora.
Mancavano, appunto, gli stoccatori là davanti.
L'esperienza di Liedholm non bastò per fare meglio di un quinto posto.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Maulerino

Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #16 : Venerdì 11 Giugno 2010, 17:19:09 »
...
Come era qualcuno in Sudamerica il nostro Guaglianone, per esempio.
...

E qui il mio avatar ha un suo perchè...

...
Passi per Hateley, che non ha certamente incantato, ma Wilkins era un signor centrocampista.
...

Grande ATTILA !!!

Offline masti càzzi

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Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #17 : Venerdì 11 Giugno 2010, 17:43:44 »
Cowans era buono, non scherziamo. E anche Rideout fece il suo onorevolmente.
cowans qualche anni prima vinse scudetto e coppa dei campioni con l'aston villa da titolarissimo, non scherziamo proprio.
"bullet" rideout lo ricordo con grandissimo piacere come quello che segno' una doppietta alle merde. davanti erano in tre per due posti: lui, edy bivi, e un tale bergossi che nel derby con il lecce segno' un gol allucinante dopo che s'era marcato pure il massaggiatore. in quel bari c'era pure un ex-laziale, cupini, ed un futuro laziale, claudio sclosa. e alberto cavasin, coi capelli e i baffoni. in porta pellicano' e sulla sinistra un giovanissimo amedeo carboni. c'era piraccini, e gente della quale non me ricordo un cazzo se non il nome per motivi panini, tipo terracenere, loseto, de trizio, c'era pure uno che me pare se chiamasse sola.

RobCouto

Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #18 : Venerdì 11 Giugno 2010, 17:55:00 »
Sola me lo ricordo col Catanzaro. Ehm, se capiti a Bari ti sconsiglio di parlar male di Loseto... Più o meno è come criticare Maestrelli da queste parti.

Offline cuchillo

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Re:"Calciobidoni: non comprate quello straniero"
« Risposta #19 : Venerdì 11 Giugno 2010, 17:55:22 »
Di Rideout non potrà mai dimenticare un'intervista un giorno dopo essere andato via dall'Italia.

"Insomma, Rideout, com'è stato in Italia in questi anni?"
"Ma, devo dire bene. Un'esperienza importante, un calcio difficile, sia in A sia in B ma quasi tutto bene, insomma..."
"Perché "quasi"...Cosa c'è che cancellerebbe della sua esperienza in Italia?"
"Solo una cosa: Sergio Brio"

Me fece ammazzà dalle risate...

E comunque, povero Bari, manco salì che riscese subito con una squadra decente, in fondo...
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.