Chiediamo alla Società di ripristanare la scritta sulla maglia e di commercializzarla a un prezzo politico, in maniera che tutti gli spettatori possano indossarla nella prossima partita europea.
Capisco gli argomenti di chi sostiene che è un'affermazione talmente scontata che il fatto di sfoggiarla sulla maglia parrebbe quasi un'ammissione di colpevolezza.
Ma sarebbe al tempo stesso prendere le distanze da certi spettatori ululanti da parte della società; oltre a un'ottima operazione commerciale e di comunicazione (perché, per esempio, non destinare una parte dei ricavi delle vendite a un'organizzazione come quella di Yannick Noah per il finanziamento di impianti sportivi per i bambini in Africa?). Io, una maglia della Lazio "No al razzismo" la comprerei subito.