Antiriommanismo militante. Quando? Perché?

[Andre]

come scritto su altro topic, la pietra angolare fu la vicenda Paparelli, il muro portante i clacson strombazzanti la sconfitta della juve (in quanto italiana) in coppa campioni ad Atene ...

[Fabio70rm]

A parte Paparelli e lo sputacchiatore di trigoria, ma vogliamo ricordare anche l'odiosità del principe de frattocchie?

[chinaglia]

io credo che il big bang di merda abbia una sua propria collocazione temporale e spaziale nella "famosa" riunione che si sarebbe tenuta a Villa Pacelli tra Sensi e i direttori dei quotidiani romani per trovare una "risposta allo scudetto della Lazio".
da lì, secondo me, ha preso il via il progetto di "una città una squadra"...

Riunione coi direttori? Non la conosco questa storia, ero all'estero. Chi c'era? Chi ne parlò?
Mi dite?

[giamma]

Io non ho problemi li ho sempre detestati con la stessa intensità, da milanese d'origine devo alla loro "ignobiltà" il mio tifo biancoceleste.

[DinoRaggio]

In effetti, fino ai primi anni di questo millennio, non è che mi facessero grande impressione. Poi, a poco a poco, cominciarono ad intrufolarsi dappertutto. Gente che prima nemmeno sapeva che esistesse il calcio (o così pareva a me, almeno), iniziava a dichiararsi tifosa delle cacche, e come funghi dopo una giornata di pioggia ottobrina, cominciarono a spuntare dappertutto, con le loro maniere da "semo li mejo" e "dovemo vince". Nel contempo, in questa occupazione sistematica dei media, la Lazio veniva sempre di più descritta in maniera negativa e alcune volte dispregiativa, come se volessero esorcizzare un qualcosa che gli pesa e che dà loro fastidio.

Per non parlare, poi, dell'idiota succhiadito, della gigantesca campagna stampa che lo ha fatto assurgere a personaggio televisivo appetito da sponsor nonostante la sua drammatica mancanza di cultura, educazione e fair play (checché ne dicano i prostituti intellettuali dell'USSI romana, che gli hanno assegnato l'indimenticabile pallone d'argento per la sua sportività). E che dire dei loro dirigenti che minacciano la sicurezza della squadra ospite qualora osi uscire dal campo imbattuta, per fare un solo esempio, ancora, della loro sportività?

[AR]

Sopportabile fino alla fine degli anni '80, quando la loro prevalenza mediatica e sportiva poteva essere considerata naturale ed oggettiva

Insopportabile quando è divenuta ipocrita, demagogica, preconcetta e soprattutto indotta al di là delle prestazioni sportive.

[emiliano]

Per Fulcanelli: porcapaletta, mi si è cancellato tutto l'intervento: maledetta tastiera!

Provo a sintetizzare:

ritengo il comportamento dei laziali davvero anomalo, per loro tradizione.

Tuttavia, da romanista, devo anche considerare che anche noi negli anni di cragnotti gufavamo e assumevamo comportamenti davvero strambi.

E' chiaro che cosi come noi romanisti siamo rimasti colpiti dalla nostra squadra di quest'anno, che ha rischiato di vincere il campionato, parimenti è comprensibile il disorientamento dei laziali al riguardo.

NOn devi sorprenderti.

E' normale tifare contro l'altra squadra della città (anche se fuori ci guardano come scemi)

E' tutto normale.

Anche io sono rimasto colpito dall'antiromanismo cosi acceso da parte di un pubblico, una tifoseria, da sempre "superiore" a certe questioni di sangue.


Ma.

COmunque no fa niente, alla fine ne morti ne feriti; ma concordo che non è da lazio.

Il vero tifoso è sempre per la sua squadra mai, piu di tanto , contro l'altra............

[boksic70]

Che salto nella memoria...
trigoria-Liverpool avevo 12 anni. Ricordo soddisfazione ma poco altro.
trigoria-Lecce ero più grande e ricordo una buona soddsfazione.
Non c'era astio nei terribili anni '80...troppo inferiori noi...
Prima luce vista col derby di Di Canio e la visione di quanto "andarono in puzza".
Anni '90. Si comincia a vincere e comunque essere o alla pari o superiori. Sicuramente la maggiore rivalità ha fatto sì che l'astio crescesse.
Là è cominciata una battaglia soprattutto mediatica - battaglia mai conclusa - che ha fatto uscire fuori dal guscio molti peperonati noti, molti pennivendoli, molti telegiornalisti che si sono portati dietro tutto il popolino sicuro di avere rappresentanti visibili a tutti e quindi legittimato ad atteggiamenti e comportamenti ora chiaramenti noti a tutti...
Ricordo il campionato dei 4 derby vinti, della finale di coppa italia e di quella di uefa e le prese in giro perchè finirono prima di noi il campionato...e non si vergognavano!
Se devo scegliere un evento grazie al quale ho cominciato ad odiare in modo viscerale è la maglietta del pupazzo nel derby 98/99.
Da là in poi non mi sono mai ripreso. Ho perso obiettività anche nel vedere le loro partite. L'odio acceca. Stavolta per fortuna

[Fulcanelli]

Riunione coi direttori? Non la conosco questa storia, ero all'estero. Chi c'era? Chi ne parlò?
Mi dite?

Visto che nessuno ti risponde, faccio un accenno, lasciando ad altri aggiungere dettagli che non ho.
Dopo il nostro scudetto, circolò voce (non solo tra i tifosi), che Franco Sensi, allarmato dal nostro successo e dal malcontento dei suoi, convocò a Villa Pacelli gli stati generali dei vertici mediatici giallorossi ed anche taluni operatori mediatici in ...libera offerta. Lì si sottoscrisse un patto per pompare il riomma e coprirlo quando serviva.
C'erano i direttori e/o caporedattori sportivi dei quotidiani romani, illustri (?) anchor man (Costanzo?) . Pare vi fosse anche Sconcerti.
Leggenda metropolitana? Non lo so (lo dica chi lo sa con certezza, chi può citare le fonti, che io ora non ricordo), ma certo da quell'epoca i media nostrani sono schierati a senso unico come mai prima (mai dimenticherò l'innocentismo speso sui rolex, e il colpevolismo diffuso sulle lamente di Lotito a Carraro).   

[aquilafelyx]

la riunione si dice venne sollecitata dal direttore del CdT e da un caporedattore del Menzognero, fu quasi imposto a Senzy l'acquisto di batistuta e garantito appoggio mediatico volto a vincere lo scudo,

 in contemporanea la denigrazione della Lazio da costante subdola divenne costante aperta/subdola

tutto il resto , occultamento di porcherie giallorosiche e sdoganamento del fesso fa parte del piano della propaganda (p2ista) per irregimentare il "magnifico bobolo" e garantirsi entrate rilevanti (comprano anche la monnezza) dai cerebrolesi.

Dietro quindi c'era una squallida storia di ricavi calanti e la prostituzione intellettuale (materiale) di pseudo giornalisti e marchettari vari.

[Giulio]

... Che poi, se non ricordo male, Sconcerti non dichiarò apertamente, dopo diversi anni, di essere stato presente in quella ormai famosa riunione?

[aquilafelyx]

... Che poi, se non ricordo male, Sconcerti non dichiarò apertamente, dopo diversi anni, di essere stato presente in quella ormai famosa riunione?

Lui e maida, e senzy cominciò a depauperare il patrimonio nonostante l'ingresso in borsa.

[Giulio]

Lui e maida, e senzy cominciò a depauperare il patrimonio nonostante l'ingresso in borsa.

Ricordavo bene allora 

Grazie Aquilafelyx 

[Federica]

Posso comprendere la rivalità calcistica ma è un dato oggettivo che un simile "odio" per la roma i laziali non l'avevano mai avuto.
Mio marito, emiliano, mi riferisce di essere persiono in imbarazzo con la mia famiglia a parlare di calcio, tanto che ha deciso di non farlo più. Mi dice che preferisce far finta di niente pur di non mettere in imbarazzo i miei, pieni e accecati da tanta ira.

Riguardo ai media, mio marito emiliano mi riferisce che negli anni novanta, nel periodo di cragnotti, compravi li corriere dello sport e eri fortunato se leggevi qualcosa della roma alla sesta o settima pagina.
Poi, ammettendo che evidentemente pesa il numero dei tifosi anche per i network, mi riferisce che non è colpa della roma se negli ultimi dieci campionati sono arrivati 7 volte tra le prime due!

   

[giamma]

... Che poi, se non ricordo male, Sconcerti non dichiarò apertamente, dopo diversi anni, di essere stato presente in quella ormai famosa riunione?

Ricordi benissimo, Sconcerti qualche tempo fa a RadioRadio rivendicò il fatto di essere stato lui ad imporre a Sensi l'acquisto di Batistuta.
Sentito con le mie orecchie.

[sassoxsasso]

Posso comprendere la rivalità calcistica ma è un dato oggettivo che un simile "odio" per la roma i laziali non l'avevano mai avuto.
Mio marito, emiliano, mi riferisce di essere persiono in imbarazzo con la mia famiglia a parlare di calcio, tanto che ha deciso di non farlo più. Mi dice che preferisce far finta di niente pur di non mettere in imbarazzo i miei, pieni e accecati da tanta ira.

Riguardo ai media, mio marito emiliano mi riferisce che negli anni novanta, nel periodo di cragnotti, compravi li corriere dello sport e eri fortunato se leggevi qualcosa della roma alla sesta o settima pagina.
Poi, ammettendo che evidentemente pesa il numero dei tifosi anche per i network, mi riferisce che non è colpa della roma se negli ultimi dieci campionati sono arrivati 7 volte tra le prime due!

TANA PE' EMANUELE!

[lollapalooza]

(...)   

Ciao Federica, sono la nonna di lollapalooza.
Dato che lui è impegnato - accecato dall'ira - a fare blocchi stradali per stanare quei kattivoni coi bruchi sul pianale, ti rispondo io.

asromamerda.

[NV]

Poi, ammettendo che evidentemente pesa il numero dei tifosi anche per i network, mi riferisce che non è colpa della roma se negli ultimi dieci campionati sono arrivati 7 volte tra le prime due!

e quindi ve sete attaccatiarcaxxo? è questo che volevi dire, giusto?

[rione 13]

nella loro realtà parallela sò 7 scudi morali, mettece na pezza và...

[Kim Gordon]

Antiromanismo è un bellisimo Topic.

Uno dei più interessanti che sono comparsi in questi ultimi anni.
(altro che quello sui VIP... )

Non sò dove siamo arrivati nella discussione. Non ho avuto tempo di leggere tutti gli interventi.

Sostengo e ho sostenuto che l'antiromanismo traduca non solo il classico sentimento campanilistico di una città con il suo drby.
Ma che sia, nella fattispecie, del Tifoso della Lazio, una sorta di matrice culturale.
Per tutti quelli, almeno nati negli anni 70. Che sono cresciuti in una città che vedeva la Lazio ghettizzata, calcisticamente e culturalmente.
Forse un ulteriore differenza si potrebbe fare, per il Tifoso della Lazio, che come me, è cresciuto con la Lazio nel cuore, non solo in quegli anni, ma anche in una zona di roma a chiare tinte giallorosse, per tradizione e per estrazione, diciamo così.
Roma Sud-est.

La componente Identitaria che ha caratterizzato questa infanzia ha marchiato a fuoco questo Tifoso, non sò se accentuando l'avversione, sicuramente radicandola in profondità.

Sei popo daaLazio.


Sentivo ripetere quadi ogni giorno, a scuola, per strada.

Sappiamo quanto siano importanti nella pubertà e nella prima adolescenza (ma anche dopo..) i fenomeni di assimilizzazione-differenziazione tra gruppi di pari.

Se consideriamo quanto il Calcio abbia una valenza culturale radicata in quesat città in cui spesso si presta proprio come argomento che media la relazione fra ragazzini, ecco, diciamo, che al Laziale, in questo senso è stato dato filo da torcere.

Nel momento in cui si faceva outing della propia fede calcistica era come rivelare un Cognome ostico.
Che sò Pompini.
Uno di quei cognomi che fanno girare gli altri guardarti.

Insomma il consenso non è stato nostro amico.
Su questo, volente o nolente, inconsapevolmente, ho costruito per forza di cose parte della Mia Lazialità.

Per me dire Lazio non sarebbe la stessa cosa se domani mi svegliassi e non esisterebbero più i romanisti.
e tutte le volte che i migliori amici lo sono stati
e tutte le volte che sono diventati, per un giorno, un ora, una sola parola i miei più acerrimi rivali.

Io amo la rivalità fra le squadre di questa città.
Semto essere un Valore.
Da preservare.

Un saluto.