Autore Topic: Antiriommanismo militante. Quando? Perché?  (Letto 11929 volte)

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Offline gazzaladra

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #20 : Giovedì 10 Giugno 2010, 18:10:54 »
sono tifoso della S.S. Lazio.

non me li cago mai durante l'anno.
solo 2 volte.
ai derby.
quando ce li ho davanti.

ma per il resto,
                                                               chi se l'e' mai inxxxlati
Non chi comincia...ma colui che persevera.

andujo

Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #21 : Giovedì 10 Giugno 2010, 18:15:37 »
non posso rispondere al tuo quesito perchè io, così visceralmente antiromanista, lo sono sempre stato.
ho sempre scritto in tutti i forum a cui ho partecipato che solo il gol di Fiorini mi ha dato una botta equivalente al rigore di Kennedy in Merde-Liverpool.
alle elementari, negli anni '60, i 4/5 delle note rimediate a scuola erano dovute a comportamenti antiromanisti di vario ordine e grado. dalla scritta "roma merda" sul banco alla zuffa sanguinolenta col romuncolo di turno che dileggiava le gesta pedatorie di Ghio o Fortunato.
confesso che spesso, molto spesso, le brucianti sconfitte canidi mi appagano più delle, ahimè vieppiù rare, vittorie della Lazio.
deve esse 'na sindrome. :(

cioè, per dire, la meravigliosa Coppa Italia dello scorso anno mi è durata, emozionalmente, due tre giorni.
la loro ultima, rutilante, stagione la assaporo ancor oggi tra la lingua e il palato. lentamente.

Concordo: l'anti-romanismo c'è sempre stato. Io le elementari le ho fatte negli anni 50, e mi ricordo che già allora tra laziali e riomeerdisti non se le mandavamo a di' (e parlo pure degli adulti di quegli anni, sia ben chiaro).
E infatti le scazzottate che ricorda Boks XV c'erano anche prima, ed io giovanotto degli anni '60 e '70, ma sapeste quante sveje ho dato (e quarcuna pure presa) allo stadio.
No, io credo che il problema a monte sia una solo (con tutto il rispetto, si intende): se tifi riomma, è perchè sei popo 'no stronz.o.
O ce sei in malafade, oppure perchè talmente cojone che alla fine l'esser stronzi te pare un traguardo: ma in un modo o nell'artro, sempre li vai a fini'. Conosco solo una persona romanista che stimo: un ingegnere di 89 anni. Tutto il resto, per carità...
Cioè, insomma, quanno arivi all'età della ragione, diciamo sui 5/6 anni, e ti guardi intorno, è li che uno decide che modello adottare.
Il problema è che questi hanno adottato come modello tutto ciò di cui ci si dovrebbe vergogna'...
Bho, tanto a noi che ce frega? Semo daa Lazio!!!! 
:band7: :band2: :band1: :band1: :band8: :band12:



Offline benvolio

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #22 : Giovedì 10 Giugno 2010, 19:39:42 »
A livello personale, non esiste un necessario antiromanesimo. La cultura della differenza e della diversita, invece, quello si l'ho sempre avvertita, sin dai primi passi da laziale (anni ' 60). Era piu' in positivo che in negativo , intendo dire. Col tempo ho via via constatato come molti di quei processi di omologazione e conformismo, che rendevano e rendono triviali le persone, erano e sono tratti tipici del tifoso (medio) romanista. Sino ad un certo punto, ho avvertito questa cosa con un misto di ironia e (presuntuosa) superiorità. Mi ricordo che ai tempi del "miglior scudetto della storia", quello del trigoria, sul magazine di LN scrissi pure un decalogo di resistenza umana dal tono generalmente scherzoso. Ora negli ultimi anni l'incastro paralegale fra la rete clientelare della dinamo e le istituzioni (calcistiche e non) mi ha fatto diventare "insopportabile" la leggerezza con cui li consideravo. La protervia e sicumera che vieppiu' si riflette nelle masse idolatre, adoranti qualsiasi cosa abbia a che fare con loro mi lascia sgomento e disgustato. Pero' devo dire, in onesta', che noto in parte riproposti in alcuni settori della tifoseria laziale i germi di alcuni di quei tratti (protagonismo un po' becero, faziosita' e vittimismo) che tanto detesto in loro.

Offline zanzalf

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #23 : Giovedì 10 Giugno 2010, 19:41:27 »
io sono rabbiosamente antiromanista dallo scudetto del 2001.

sono stato adolescente e curvarolo negli anni 80, noi in b loro a lottare per lo scudetto. sognavo la rivalsa ma la loro supremazia nei media mi sembrava equa. poi iniziai a capire che qualcosa non quadrava quando nell'era cragnotti il ribaltamento di attenzione che sarebbe stato equo non avvenne. e li capii chi erano.

poi quando vinsero lo scudetto (con i tifosi a bordocampo sul 2-1, non ce lo scordiamo) e rilasciarono la loro rabbia contro tutto, contro la citta', l'escalation si e' completata.


Offline WombyZoof

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #24 : Giovedì 10 Giugno 2010, 20:01:31 »
le masse ido-latranti però, ai livelli di ora prima non c'erano.

che è successo? totti? i vips televisivi? i siparietti di plastino? le radio? caressa? costanzo? i sensi? palazzi e luna? il romanista? la signora in giallorosso? marione e il suo compare prefetto? 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' incatenato? amendola? liguori? cento e foschi?leggete questi nomi e vedrete che la progressione dello schifo che essi generano è geometrica, esponenziale, tendente ad infinito.

sono essi causa, o sono effetto?

da dove vengono questi mostri, che poi instillano la loro monstruosità in maniera capillare nelle menti dei cani mostruosi?

come mai negli anni 60 e 70 e ce metto pure gli 80, come diceva fulcanelli, pur tra beffe e la casuale baruffa se reggevano e ora li vorresti vedere disintegrati? 
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline benvolio

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #25 : Giovedì 10 Giugno 2010, 20:14:12 »
E' che la degenerazione del calcio in baraccone, essendo loro all'avanguardia del conformismo, li ha proiettati verso l'Empireo...Ma se cinquemila persone vanno a vedere il primo allenamento di Toni o l'arrivo di Adriano, si potra' dire (bando alle falsie modestie) che non pensano con la loro testa? ...che forse non pensano affatto ma sono un riflesso pavloviano di un qualsiasi comando li sollevi dal libero arbitrio? ...

Offline Rupert

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #26 : Giovedì 10 Giugno 2010, 20:36:05 »
Chi sceglie il bene inevitabilmente sta dalla parte opposta del male



"...e gente giusta che rifiuti di esser preda
di facili entusiasmi e ideologie alla moda!"

LOTITO VATTENE!

Errare è umano, perseverare è da Lotito!

Offline Ulisse

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #27 : Giovedì 10 Giugno 2010, 20:42:37 »
Complimaneti Fulcanelli, come sempre molto preciso.
Da parte mia ho sofferto un pò da ragazzino, essendo nato alla Garbatella dove all'epoca alcuni miei coetanei erano tifosi del Torino  altri tifosi del trigoria, al lotto 13 dove abitavo eravamo soltanto in quattro a tifare Lazio, considera che erano una trentina quelli che avevano piu' o meno la mia età.
Come hai detto tu però ci si sfotteva ma senza cattiveria, a volte andavamo a vedere i derby noi quattro con sette otto di loro. Ricordo un 3 a 1 a favore della Lazio, una giornata tipicamente invernale, pioggia a dirotto, quel derby ci dette la possibilità di perculeggiarli per diverse settimane.
Considerando poi che il portiere del trigoria  Albani detto er Palletta era della Garbatella, quando veniva a trovare il cugino, piu' grande di noi al lotto 13 i tifosi peperonici non si reggevano piu', però come ho già detto, a parte le battute le  prese in giro non c'era astio e cattiveria tra noi, solo uno un certo Egidio (pace all'anima sua)  un po' piu grandicello di noi era il prototipo del tifoso trigoriota attuale.
Aperta questa parentesi, il momento quando si è  scatenato in me l'antiromanismo piu' estremo e cattivo  è stato con l'arrivo del capetano, all'inizio lo consideravo solo un povero ignorante (ricordo ancora la prima intervista che rilasciò alla rai dopo una sconfitta del trigoria) dissi tra me e me, poveraccio questo ma dove l'hanno preso, poi le sue smargiassate, le sue paraculate in campo, le sue magliette con le battute becere,  lui, sempre per terra al minimo contatto, a lamentarsi continuamente con l'arbitro, m'ha fatto andare di brutto in cappella.
Ogni volta che lo vedo in tv vado in bestia e cambio canale anche per gli spot pubblicitari, come mi mandano in bestia le varie trasmissione pro trigoria sparse in tv un giorno sì e l'altro pure, i film dove ad ogni costo il protagonista e la sua famiglia sono tifosi  della peperonata. Le varie trasmissioni rai dove il conduttore dice che è romano e romanista, tutto questo non ha fatto altro che accrescere il mio antiromanismo estremo, non tornerè piu indietro ormai, all'età mia poi...... ;)
IL DERBY NON VA MAI PERSO.

Ci sarà sempre chi ti critica, l'unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.

Non ti sforzare tanto, le cose migliori succedono quando meno te lo aspetti.

Nessun futuro è per sempre.

IL GOL DI VIERI ERA BUONO!!

Offline disabitato

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #28 : Giovedì 10 Giugno 2010, 20:46:47 »
Chi sceglie il bene inevitabilmente sta dalla parte opposta del male
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

bak

Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #29 : Giovedì 10 Giugno 2010, 20:49:12 »
le masse ido-latranti però, ai livelli di ora prima non c'erano.

che è successo? totti? i vips televisivi? i siparietti di plastino? le radio? caressa? costanzo? i sensi? palazzi e luna? il romanista? la signora in giallorosso? marione e il suo compare prefetto? 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' incatenato? amendola? liguori? cento e foschi?leggete questi nomi e vedrete che la progressione dello schifo che essi generano è geometrica, esponenziale, tendente ad infinito.

totti-costanzo su tutti. I vips si sentono legittimati in quanto tali, seguono i sensi sopratutto frank che si è saputo muovere da romanista, cioà con metodi non proprio ortodossi. Amendola ha portato l'immondizia fuori dal g.r.a
Anche sventroni ha le sue colpe, come le hsnno rutelli ed alemanno.
Gli altri c'entrano ma a livello locale.

Offline lollapalooza

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #30 : Giovedì 10 Giugno 2010, 21:18:27 »
Credo anch'io che la tottite abbia avuto un certo peso nel mutamento delle relazioni con i trigoriesi.
Personalmente però, la vera molla è scattata quando il roma ha iniziato ad essere qualcosa di più di una squadra di merda: la metamorfosi l'ha fatta diventare una squadra superprotetta ma piagnona, eroicamente sempre vincente ( :laughing6:) e allo stesso tempo perennemente attaccata ar cazso; quel cambiamento radicale, ha splittato in due il mio antiromanista: un sentimento molto vicino all'odio per la società e la struttura che le orbita attorno (mosche?), appoggiata, coperta, istituzionalizzata fino al vomito; poi incontri l'amico che a un certo punto ti parla di Totti... e tac: scatta l'espressione ebete, convinta, quel virus che trasformerebbe anche Asimov in un perfetto coglione; ecco, è più forte di me, mi fanno ridere, e tanto; il risultato di un esperimento di massa, francamente evitabile, ma con risvolti spesso esilaranti.






Offline MagoMerlino

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #31 : Giovedì 10 Giugno 2010, 21:38:19 »
no-comment
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline LaLazioMia

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #32 : Giovedì 10 Giugno 2010, 21:38:55 »
bel topic.

io parlerei di volgarizzazione.
di pletore di personaggini piccoli piccoli, di nani e ballerine.
tutto è riconducibile a questa italia malata di protagonismo becero e dal rutto sempre pronto, magari accompagnato ad una grattata de panza.
a livello nazionale è nato tutto con maurizio mosca che ha portato al baratro il giornalismo da baretto di aldo biscardi. la voglia di rincoglionire il calcio è opera di mediaset.
a roma gli effetti si sono vestiti di giallorosso.
il tifoso laziale ha dovuto assitere con incredulità al crollo dei costumi dell'altra sponda.
si è partito con i ripepi ed i marioni e si è tessuta una trama dagli acuti striduli.
il tottismo, elaborato a tavolino dai vari costanzo, ha dato la mazzata finale.

si sono quindi estremizzati i sentimenti, tra cui anche l'antiromanismo, quasi per un senso di protezione, di autodifesa del nostro posizionamento storico.
non credo che il laziale sia antropologicamente diverso, credo solo che un certo becerume ha intaccato molto più loro che noi.

Condivido , anche se negli ultimi anni il becerume laziale ha assunto toni molto alti, spostando l'obiettivo contro Lotito e la società e cercando improbabili gemellaggi con i beceri dirimpettai
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

RobCouto

Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #33 : Giovedì 10 Giugno 2010, 22:09:33 »
Per ragioni anagrafiche e geografiche, la rivalità - che i miei mentori biancazzurri mi descrivevano tremenda e senza esclusione di colpi - degli anni '70 l'ho vissuta di striscio. I miei ricordi del periodo 7-13 anni riguardano un mondo dove se non si era laziali si era juventini o, al limite, dell'Inter. I romanisti erano una presenza marginale e insignificante, tale da collocarli nel mio immaginario al livello di una squadra come un'altra.

La svolta avviene con l'avvento di Dino Viola, secondo me. Che rovescia il basso profilo di Anzalone e incoraggia e beneficia una stampa non più tesa all'equilibrio (chi ricorda Stinchelli che faceva le partite della Lazio, sulla Rai?) e che comincia ad essere deviata dall'avvento delle private.

Contemporaneamente, le mie vicende personali (inizio delle scuole superiori, estate '80) mi trapiantano in un mondo zeppo di trigorici e dei noti riti che li riguardano: il tutto in coincidenza con il peggior quinquiennio della nostra storia, e col loro migliore.

E' da lì in poi che il rapporto con costoro esce fuori dal contesto calcistico, diventando una questione che riguarda la sopravvivenza dell'umanità intera.

Ricordo sui muri di Pomezia, dove appunto andavo a scuola, una scritta gigantesca: "L'IMPERO CONTINUA". L'anno era l'84, naturalmente.

Qualche giorno dopo, qualche mano ispirata come solo può esserlo una mano laziale aggiunse sotto, a caratteri altrettanto cubitali: "A PERDERE".

La loro storia sintetizzata in due parole aggiunte alle loro. 26 anni fa. Una frase universale, eterna. La Storia dell'asdroma scritta da Ungaretti.

Offline aquilafelyx

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #34 : Venerdì 11 Giugno 2010, 01:26:52 »
La loro ri-evoluzione amplificata dai media e programmata dalle teste circoncise che ci soffrono e ci snobbano hanno creato la situazione attuale,

dal "mostro" baraccato invasato allo stadio, passando per Orazio Pennacchione, fino all'Ultrà delinquente, continuano inevitabilmente a rappresentare il peggio del peggio, involuti in amebe monocellulari dipendenti dalla loro dose quotidiana di "maggica" che spacciatori di illusioni forniscono loro quotidianamente.

Per la maggior parte mi fanno pena, lo schifo lo provocano tutti quelli del "vippaio" nessuno escluso, con il p2ista in pole position seguito a ruota da tutti i politici (un conato bipartisan) ed infine nani ballerine e cantastorie vari,

fin quando continueranno ad essere quel che erano e che sono, consumatori di qualsiasi escremento con i loro colori, rimarranno eredi di quell'impero perdente che ciclicamente li rende ridicoli ed inimitabili.

M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline ammiraglio

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #35 : Venerdì 11 Giugno 2010, 08:59:36 »
(mi ingrifa sto topic, complimenti a tutti, un bravo all'autore ... eppoi abbiamo womby in formissima!)
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

Offline rione 13

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #36 : Venerdì 11 Giugno 2010, 09:53:29 »
leggere di tanto, fervido, motivato antiromanismo mi entusiasma e vi voglio bene.

io sono del '71 e li ho sempre odiati.
è vero, forse ora ancora di più e una delle ragioni può anche essere la loro crescente invasività.

la società è cambiata, il calcio ora è ovunque: in tv, alle  radio, nella battuta quotidiana (anche di chi di calcio non sa nulla e manco tifa veramente).

e se è vero che viviamo una mediacrazia ai comandi ci sono loro: le povere bestie.
e il loro nitrito ora è amplificato al massimo, la loro esistenza più fastidiosa e, di rimando, il nostro odio più intenso.

Offline Holly

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #37 : Venerdì 11 Giugno 2010, 10:05:05 »
Neanche all'epoca della squadra vincente di Liedholm, Falcao, Di Bartolomei avevo il mal di pancia al solo vedere giallorosso. La situazione della loro superiorità nel momento me la vivevo tranquillamente.
Oggi le cose sono molto diverse. Non li reggo più. Li considero la peste del calcio italiano, un mix insopportabile di arroganza, becerume, stupidità.
...
A voi è successo? Quando? Perché?

opporca miseria, ho appena postato su coprologia una specie di risposta al quesito posto da Fulca e non mi ero accorta di questo topo :o

Dunque, per quel che mi riguarda tutto è iniziato il 1° novembre 1997, 1-3 in casa loro con un uomo in meno li ha storditi, poi il derby della Befana li ha tramortiti, poi il derby di ritorno col gol di Guerino (no, pure Gottardi no.... cit.) ha fatto aver loro un copiosissimo travaso di bile, il derby di marzo 1998 li ha definitivamente accoppati: 4 derby su 4 in 5 mesi sono stati un colpo che non hanno più assorbito, perché da lì è iniziato il nostro cammino trionfale, in Italia e in Europa.

Una volta mi sono trovata a discutere con i miei colleghi peperonici, con i quali convivo più o meno pacificamente da 12 anni, a un certo punto ho chiesto loro: "Ma riuscite a immaginate cosa sarebbe successo se voi aveste vinto quel che abbiamo vinto noi in questi anni? malgrado i cross default, malgrado i giocatori migliori svenduti, malgrado calciopoli? 'n ce se salvava più, noi laziali e la città di Roma ridotti a ecce omo (come diceva mia nonna)...... pensàteci, unici eredi del grande impero" (avrei voluto aggiungere: di questa fava, ma sono una signora e mi sono trattenuta)

Io ricordo che al liceo di calcio non si parlava, i miei compagni maschi a malapena tenevano vivo un gioco che ricordava molto il fantacalcio di adesso, le femminucce (tranne me ;D) erano completamente digiune di pallone, nei corridoi non si vedeva una maglia di qualsiasi giocatore manco col binocolo. Ricordo invece che per Italia 90 ci radunavamo a turno a casa di qualcuno e partivano azioni di tifo inverosimile davanti alla TV, con tanto di bocce di alcolici che arrivavano da non si sa dove..... il massimo della trasgressione che ci concedevamo :(

Condivido comunque grandissima parte di ciò che ognuno di voi ha detto nei vari posts.
La situazione si è esasperata, non certo per colpa nostra, o meglio, la colpa è nostra nella misura in cui i fegati dei giallorozzi sono scoppiati: noi ci siamo stati PRIMA DI LORO, ci siamo ora, ci saremo sempre, e ogni tanto vinciamo pure qualcosa.

Tutto ciò per loro è semplicemete intollerabile.

Online Ataru

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #38 : Venerdì 11 Giugno 2010, 10:35:13 »
ricordo che il mio antiriomismo nasce ben prima del mio essere Laziale.

ai tempi delle elementari, dalle mie parti, la maggior parte dei miei amici era juventina, c'era una buona parte di Laziali, i pochi giallorosichi che si dichiaravano tali non sapevano neanche la formazione tipo delle merde.
io avevo il mantra zoffgentilecabrinifurinobrioscireabettegatardellirossiplatiniboniek, ma ricordavo la formazione della Lazio perché era il mantra di alcuni miei amici, che finalmente vedevano la Lazio ritornare in A: orsipodavinisaltarellivellamieleperroneambumanfredoniagiordanodamicodenadai, mantra che veniva accompagnato dalla appena nata vola Lazio vola.
i riommers, a parte lamentarsi per i torti arbitrali che vedevano solo loro (mi ha raccontato mio cugino che era allo stadio, un rigore grosso così e cose varie, solo loro riescono a creare così tanto dal nulla), non sapevano neanche la formazione, che secondo loro era composta da di bartolomei, conti, pruzzo, nela, falcao e prohaska. poi c'erano superchi e tancredi (probabilmente un motivo per cui li ricordavano insieme c'era, anche se probabilmente qualcuno poteva giurare di averli visti in campo contemporaneamente); dubito fortemente che un solo riomico sapesse in che ruolo giocasse iorio: qualcuno di loro avrebbe potuto addirittura pensare che fosse l'ala dell'avellino.

quando ho cominciato ad odiarli seriamente?

forse l'anno del loro scudetto, vinto con molte ombre (a pensarci adesso, io da ex gobbo dovrei tacere, le ombre sulla juve ci sono sempre state, solo che io, ovviamente, non le vedevo). forse perché mi hanno fatto diventare antipatico anche di bartolomei, infilato ovunque solo perché capitano di quella squadra, anche se loro stessi lo ritenevano strano, o quantomeno curioso, perché nel loro immaginario quella squadra di merda era composta in effetti dei soli falcao, pruzzo e conti.

forse perché in quel momento si sono riscoperti tutti "simpatizzanti", anche gente che non aveva mai giocato né visto una partita di pallone: zii, zie, cugini, cugine, che addirittura mi venivano a dire " ma 'ndo annate? quando appena l'anno prima la juve vinceva il 20° scudetto, per poi vincere il 21° l'anno seguente.

forse altro odio nei loro confronti si aggiunse con i festeggiamenti per la vittoria della coppa campioni, cominciati una settimana prima, ma quell'odio rientrò quando grobbelar cominciò a "tremare" :D

la tottite, in effetti, c'è sempre stata: prima conti, poi falcao (anche se brasiliano), poi ancora giannini.
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline sassoxsasso

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Re:Antiriommanismo militante. Quando? Perché?
« Risposta #39 : Venerdì 11 Giugno 2010, 11:59:37 »
battezzato allo stadio a 6 anni per un Rioma Santos con Pelè in campo. novembre '70
mio papà era un laziale molto sportivo e amava il bel calcio. nessun antiromanismo in casa solo grandi perculeggi con gli amici riommici.

negli anni ottanta mi piaceva la Roma di Liedholm e non capii bene il rischio corso con una eventuale vittoria della Coppa Campioni. vedevo i miei amici abbacchiati e non ne godevo particolarmente però mi sorgeva il primo dubbio: m'era sembrata strana la festa che precedeva la finale con il Liverpool.
erano già campioni (anche morali  ;D ). avevano già venduto la pelle dell'orso. sta cosa mi sembrò assurda. frutto di una sicurezza e arroganza che era di una sciocchezza oltre ogni limite.
glielo dissi e mi aggredirono dicendo che noi certi sogni non li avremo mai vissuti..... se so' rimagnati tutto. mi suggerirono anche di cambiare casacca  :o
poracci. non sapevano con chi avevano a che fare. mica ero/sono 'na banderuola!

l'antipatia per la loro prosopopea è cresciuta negli anni novanta sentendoli rosicare e vedendoli sminuire i nostri meriti. covavano odio e vendetta.

il 2001 è stato l'altro gradino verso il mio accrescente disprezzo. avevano vinto contro di noi. avevano strappato lo scudetto da nostro petto.
poi le storie del fallimento della SSLazio e la speranza del pupone di vederci sparire. altro gradino.
il suo rosicare ai derby persi. non rispettava l'avversario vittorioso non citandone i meriti. solo disprezzo. altrettanto in quelli vinti. nessun rispetto per lo sconfitto.
insomma penso che il tottismo sia stata la causa predominante del mio antiromanismo odierno.
per finire i pollici versi. l'apice della sua volgarità.

ma se la so annataapijanderculo!

 :asrm:
"La Lazialità non te la può togliere nessuno. O ce l’hai o non ce l’hai. Evidentemente tu non ce l’avevi.