Autore Topic: Cesena a rischio Crac: 35 milioni di debiti da onorare  (Letto 884 volte)

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ThomasDoll

Cesena a rischio Crac: 35 milioni di debiti da onorare
« : Lunedì 21 Gennaio 2013, 10:31:52 »
globalist.it

La crisi morde, la retrocessione è una sciagura economica inenarrabile. Ma qualche volta lo è anche la promozione...
Lotito dovrebbe fare scuola.




Offline DinoRaggio

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Re:Cesena a rischio Crac: 35 milioni di debiti da onorare
« Risposta #1 : Lunedì 21 Gennaio 2013, 13:49:19 »
La crisi morde. Speriamo che la famiglia Lugaresi, ritornata al timone, sappia portare in salvo la societa', che mi e' simpatica dai tempi del mitico Edmeo.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline disabitato

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Re:Cesena a rischio Crac: 35 milioni di debiti da onorare
« Risposta #2 : Lunedì 21 Gennaio 2013, 14:17:47 »
ci vogliono circa 50 mln fra buffi, stipendi, rosa, ecc ecc..

Buona Serie D, caro cesena.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline Eagles71

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Re:Cesena a rischio Crac: 35 milioni di debiti da onorare
« Risposta #3 : Lunedì 21 Gennaio 2013, 14:33:14 »
tornerà il derby della Romagna allora!
un bel Ravenna-Cesena in serie D l' anno prossimo!!!...

da seguire Succi nel caso dovessero perderlo a 0 in caso di fallimento.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline Er Matador

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Re:Cesena a rischio Crac: 35 milioni di debiti da onorare
« Risposta #4 : Lunedì 21 Gennaio 2013, 16:32:13 »
Riporto l'articolo linkato da TD prima che il link faccia qualche scherzo

Citazione
Cesena, 35 milioni di debiti da onorare
La squadra ha debiti per 35 milioni di euro, mentre vanta un credito di 8-9 milioni nei confronti della Lega B. Il presidente Giorgio Lugaresi: «Situazione pesante»


Federico Errante
lunedì 21 gennaio 2013 08:30
pianetab.globalist.it


 Situazione economica difficilissima in casa cesenate, stando almeno a quanto riportato su Corriereromagna.it nell'articolo "Cesena, un quadro più cupo del previsto". Infatti, in base alla stime, il Cesena ha debiti per 35 milioni di euro (25 dei quali tra erario e fornitori), mentre vanta un credito di 8-9 milioni nei confronti della Lega di B. Il problema è che il credito non potrà essere riscosso prima dell'iscrizione al prossimo campionato, un'impresa tutt'altro che semplice. Il presidente Giorgio Lugaresi, che ha rilevato il club da Campedelli, sta provando a salvare la baracca coinvolgendo dei nuovi partner (7 per la precisione), ma è stato costretto ad ammettere che "È dura, molto dura". Il numero uno romagnolo, ha anche aggiunto: "Non nego che la situazione sia pesante, però quella che trovai nel 2002, quando rilevai l'Ac Cesena da mio padre, era simile. Il debito era assai inferiore, certo, però allora si era in C1 con introiti annui di un paio di milioni di euro, ora siamo in B con 8 milioni di ricavi prodotti. Allora ce la facemmo. Speriamo di farcela anche ora".

 Lugaresi, in ogni caso, spera nel piano industriale di risanamento commissionato ad un'apposita società, anche se resta realista e piuttosto preoccupato: "Da soli non ce la possiamo fare. Magari potremo riuscire a mettere pezze sul breve periodo, ma sul lungo no. Abbiamo bisogno che altri imprenditori entrino nella "Cesena&Co" e vengano a darci una mano. Perché l'Ac Cesena ha dato lustro e continua a darlo alla città, alla provincia e a tutta la Romagna, per cui chi ne ha tratto e ne trae benificio, deve ricordarsi di chi ha fatto conoscere la città in Italia e nel mondo". Un appello davvero toccante, peccato però che entro il 31 gennaio il Cesena debba versare altri 500mila euro! Insomma, sarà bene che il Grosseto faccia di tutto e di più per risalire la classifica, non solo nella speranza di compiere un'impresa sportiva, ma anche per saper cogliere eventuali "difficoltà" altrui.

e per una considerazione in merito al coinvolgimento di nuovi soci dalle file dell'imprenditoria locale: premesso che la crisi morde e che non è simpatico dire agli altri cosa devono fare coi loro soldi, a chi conviene che Cesena città perda la propria rappresentanza calcistica ad alti livelli?
Per dirne una: quanti conoscerebbero la località romagnola se il suo approdo in serie A, rarissimo per chi non rappresenta un capoluogo di provincia (almeno allora), non l'avesse resa così popolare?
Non dico che basti per attrarre chissà quali investimenti, ma un minimo di visibilità aiuta in tanti frangenti dell'economia e dell'amministrazione cittadina.
Ripensando a questa vicenda e alla fine del Piacenza, sprofondato fra i Dilettanti nell'indifferenza generale, mi viene da chiedere se il calcio non stia morendo anche di cattiva comunicazione: quella che lo fa passare per un'isola di parassiti e non per la quarta industria del Paese, con ciò che ne deriva in termini di indotto e posti di lavoro.

POMATA

Re:Cesena a rischio Crac: 35 milioni di debiti da onorare
« Risposta #5 : Lunedì 21 Gennaio 2013, 16:46:30 »
Riporto l'articolo linkato da TD prima che il link faccia qualche scherzo

e per una considerazione in merito al coinvolgimento di nuovi soci dalle file dell'imprenditoria locale: premesso che la crisi morde e che non è simpatico dire agli altri cosa devono fare coi loro soldi, a chi conviene che Cesena città perda la propria rappresentanza calcistica ad alti livelli?
Per dirne una: quanti conoscerebbero la località romagnola se il suo approdo in serie A, rarissimo per chi non rappresenta un capoluogo di provincia (almeno allora), non l'avesse resa così popolare?
Non dico che basti per attrarre chissà quali investimenti, ma un minimo di visibilità aiuta in tanti frangenti dell'economia e dell'amministrazione cittadina.
Ripensando a questa vicenda e alla fine del Piacenza, sprofondato fra i Dilettanti nell'indifferenza generale, mi viene da chiedere se il calcio non stia morendo anche di cattiva comunicazione: quella che lo fa passare per un'isola di parassiti e non per la quarta industria del Paese, con ciò che ne deriva in termini di indotto e posti di lavoro.

Il calcio in Italia è bello che morto, i campioni vanno via, la serie B non la segue nessuno e le grandi snobbano l'europa ligue per cercare una CL dove rimedieranno sonore imbarcate.

Dimenticavo, in Brasile ci ri-presenteremo con Pirlo.

Offline ammiraglio

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Re:Cesena a rischio Crac: 35 milioni di debiti da onorare
« Risposta #6 : Lunedì 21 Gennaio 2013, 16:54:57 »
Ripensando a questa vicenda e alla fine del Piacenza, sprofondato fra i Dilettanti nell'indifferenza generale, mi viene da chiedere se il calcio non stia morendo anche di cattiva comunicazione: quella che lo fa passare per un'isola di parassiti e non per la quarta industria del Paese, con ciò che ne deriva in termini di indotto e posti di lavoro.

quale problema di comunicazione?

la comunicazione è la foglia esterna che dovrebbe comunicare lo stato di salute dell'albero. punto e basta.
non è addetta mascherare, nè tanto meno a raccontare cappelle a go go.
lo stato di salute del calcio italico è questo e personalmente mi sono fatto una cultura, soprattutto a livello di C2, dove giocano le altre concorrenti della salernitana che seguo attraverso svariati insider (compreso il coach).

a chi conviene che cesena città perda i suoi gloriosi colori pallonari? credimi, non frega a NESSUNO perchè un club morto viene festeggiato silenziosamente dalle altre che continuano a spartirsi le vesti del defunto.
chi sopravvive è il de cuius, quindi gode di eredità collaterali sufficientemente pesanti per andare avanti un'altra stagione.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

Offline Er Matador

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Re:Cesena a rischio Crac: 35 milioni di debiti da onorare
« Risposta #7 : Martedì 22 Gennaio 2013, 00:49:07 »
quale problema di comunicazione?
Mi riferisco in particolare all'immagine dei giocatori, ieri e oggi.
Un tempo i calciatori erano quasi invisibili fuori dal campo e la loro vita privata compariva solo in qualche trafiletto, giusto per comunicare gli auguri della redazione in occasione della nascita di un figlio e simili.
Non che mancassero le magagne all'interno, ma i giocatori potevano vantare una credibilità e una riconoscibilità professionale: al punto che le rare occasioni di gossip, tipo Rivera-Viviani, venivano assorbite come una nota di colore.
Oggi, per monetizzare al meglio la loro visibilità e i diritti di immagine, si è creata una sistematica joint-venture col mondo dello spettacolo a colpi di terzini fotografati insieme a veline.
Sono così saltati quasi tutti i confini che li separavano da prezzemoline e sculettatrici varie, assai più percepibili come personaggi inetti e vergognosamente strapagati, dotati tutt'al più di qualche competenza in ambito strettamente privato.
Poi, ovviamente, a tenere lontano gli investitori è innanzitutto la scarsa trasparenza di un sistema che incanala il contante verso percorsi tortuosi e ritorni ipotetici.
Ma non credi che quest'alea di parassitismo e mollezza da Basso Impero, creata attorno ai giocatori, abbia tolto ulteriore credibilità e appeal al tutto, legittimando concetti come "ricchi scemi" e "soldi buttati"?

a chi conviene che cesena città perda i suoi gloriosi colori pallonari? credimi, non frega a NESSUNO perchè un club morto viene festeggiato silenziosamente dalle altre che continuano a spartirsi le vesti del defunto.
chi sopravvive è il de cuius, quindi gode di eredità collaterali sufficientemente pesanti per andare avanti un'altra stagione.
Ineccepibile. Io mi riferivo a chi conta qualcosa e a chi lavora ad alto livello in Cesena città, usufruendo indirettamente del ritorno di immagine rappresentato dal calcio.
Il due di picche opposto a Lugaresi e a quasi tutti i presidenti in cerca di aiuto dal tessuto locale certifica che hai ragione.
Mi domando solo se chi ragiona così abbia fatto bene i propri conti, tutto qui.

feiez

Re:Cesena a rischio Crac: 35 milioni di debiti da onorare
« Risposta #8 : Martedì 22 Gennaio 2013, 09:54:00 »
Mutu e Iaquinta sono stati investimenti costosi e sbagliati; basta poco per trovarsi nel baratro.