Emergenza Coronavirus....

[Frusta]

Una cosa vorrei chiedere a Frusta, su un argomento a lui caro: che ne sarà dell'arte, dopo questo disastro?

All' arte museale e archeologica poco, nel senso che sta lì e ci aspetta come ha sempre fatto, a quella partecipata quello che abbiamo visto accadere a causa degli stenti del dopoguerra, che sono serviti da setaccio per dividere il "men peggio dal peggiore"(cit).
Che poi quel "men peggio" in realtà si è rivelato di una eccellenza assoluta, pensa alla differenza fra il cinema stucchevole dell' anteguerra e quello sublime del neorealismo, tanto per fare un esempio.
Quindi noi, parlo proprio di te e me personalmente dato che in questo campo nulla ci divide, dovremmo guardare il futuro con una buona dose di ottimismo hai visto mai che dovessimo assistere ad una nuova rinascita artistica?
Volevo scrivere rinascimento, ma nn m' annava d' esaggerà.

[Jim Bowie]

ok, andiamo avanti con gli esempi?
Mio cugino, figlio di un elettricista RAI, fa l'ordinario a San Pietro in vincoli e ha diretto progettoni internazionali sulle peggio cose, senza baroni e tromboni.
Giriamo pagina, va.

Quindi mi vuoi dire che in Italia c'e' la meritocrazia?
A Pancra' se fossimo questa fucina di sapienza non avremmo le nostre Universita' neanche menzionate in una lista di eccellenze.
Ricordo anni fa lessi uno studio dove la migliore univerista' italiana era Bologna sotto al 500mo posto.
I cinesi, con i soldi mandano i loro figli in USA e quelli poveri in Australia, idem per i medio orientali, se avessimo che ne so Duke invece che il Policlinico verrebbero da noi.
E stoppo subito che obietta che le Universita americane costano, perche alla fine del corso di laurea lo studente avra' cacciato, tra borse di studio, donazioni, prestiti agevolati  si e no il 20% del "tuition"Certo non accedi a SMU ma anche in Italia chi sono quelli che si possono permettere la Luiss?

[ThomasDoll]

diciamo che c'è stata, tra gli anni '80 e l'inizio dei '90.
Oggi ho idea che ti tocchi ragliare fino alla mezza età, oppure emigri, come molti dei nostri amici.
Primo tra tutti il caro Chemist.

[geddy]

Delirante Bagnai al Senato.

[Jim Bowie]

diciamo che c'è stata, tra gli anni '80 e l'inizio dei '90.
Oggi ho idea che ti tocchi ragliare fino alla mezza età, oppure emigri, come molti dei nostri amici.
Primo tra tutti il caro Chemist.

Non me la ricordo!
Tanto e' vero che dal '91 che sto qui per non vedere i "torinesi" prima ed i bassoliniani poi fare scempio di una eccellenza italiana.
M'hanno fatto rimpiange Nordio, e t'ho detto tutto!

[Frusta]

Delirante Bagnai al Senato.

In effetti è sembrato troppo diplomatico.

[disabitato]

Senza polemica politica, a fronte di necessità di forza lavoro nell'agro alimentare, mi spiegate perché non si possa attingere dai beneficiari del reddito di cittadinanza?
La paga sarebbe minore del sussidio?
Lavorare nei campi non è un lavoro?
Gli immigrati irregolari accetterebbero di lavorare nei campi in cambio di un permesso di soggiorno?
Servono qualifiche particolari per lavorare nei campi?

[geddy]

Dovrebbe parlare la Meloni tra poco alla Camera,lei sara' senza dubbio più diretta e incisiva.
Memorabile il passaggio sui 30 denari, di Bagnai, che con l'inflazione sono diventati 30 miliardi.

[geddy]

Senza polemica politica, a fronte di necessità di forza lavoro nell'agro alimentare, mi spiegate perché non si possa attingere dai beneficiari del reddito di cittadinanza?
La paga sarebbe minore del sussidio?
Lavorare nei campi non è un lavoro?
Gli immigrati irregolari accetterebbero di lavorare nei campi in cambio di un permesso di soggiorno?
Servono qualifiche particolari per lavorare nei campi?

Credo sia solo l'ennesimo pretesto per screditare il reddito di cittadinanza. Soacciatori, perdigiorno etcetc Semplicemente la manodopera in agricoltura e' sottopagata e irregolare in larghissima parte, altrimenti non sarebbe conveniente raccogliere le fragole e le albicicche e manco il cavolo nero. 

[disabitato]

Quindi i negri lo possono fare e devono pure baciare per terra?
Abbiamo le caste come in India?

Però se ci sono enne imprenditori della filiera che si lamentano che i raccolti vanno al macero e via dicendo, non credo che possano impiegare gente in nero o con contratti non a norma.

[geddy]

Si, esattamente.  Probabile che stanno gia lavorando con le consuete modalita'. Col cavolo se no c'erano le fragole al supernercato.

[geddy]

Probabile che provano pure loro, gli imprenditori della filiera, ad acchiappare un qualche aiuto di stato.

[Frusta]

1)Senza polemica politica, a fronte di necessità di forza lavoro nell'agro alimentare, mi spiegate perché non si possa attingere dai beneficiari del reddito di cittadinanza?
2)La paga sarebbe minore del sussidio?
Lavorare nei campi non è un lavoro?
3)Gli immigrati irregolari accetterebbero di lavorare nei campi in cambio di un permesso di soggiorno?
4)Servono qualifiche particolari per lavorare nei campi?

1)Sembra, e ripeto sembra, che anche il ministro Bellanova finalmente abbia aperto a questa possibilita, insieme però alla regolarizzazione degi immigrati irregolari.
2) la paga sarebbe quella prevista dal contratto collettivo dei braccianti agricoli, quindi superiore al reddito di cittadinanza.
3) certo che si, dal momento che già lo stanno facendo in nero
4) si, ma solo per quanto riguarda l' uso di mezzi agricoli, la potatura, l' uso di fitofarmaci eccetera (per queste cose vengono generalmente impiegati gli stagionali rumeni) ma l' urgenza che si sta presentando ora è relativa alla raccolta, per la quale non c'è bisogno di particolari qualifiche.

Ognuno dei quattro punti però presenta il suo bravo rovescio della medaglia.

1) Chi percepisce il reddito di cittadinanza può rifiutare fino a tre offerte di lavoro "congrue" e la cosa fa già ridere così.
2) Se la paga DAVVERO fosse quella prevista dal contratto collettivo dei braccianti agricoli non ci sarebbe bisogno né di caporali, né di irregolari e né di navigator alla ricerca di lavori "congrui".
3) I lavoratori immigrati irregolari vengono reclutati dal caporalato solo perché sono schiavi da sfruttare in nero: turni massacranti a tre euro l' ora e diritti zero.  Nel momento stesso in cui diventeranno regolari, e quindi in diritto di essere trattati secondo il contratto collettivo, o si adegueranno alle leggi del caporalato come hanno fatto fino ad ora ed ancora stanno facendo i migranti regolari e i rifugiati con diritto d' asilo, o faranno la fine dei disoccupati italiani o dei migranti regolari e i rifugiati con diritto d' asilo che non si sono adeguati. 
4) come è già successo per il lavoro "qualificato" (un potatore rumeno ha meno pretese ed accampa meno diritti di un potatore italiano, ma la cosa vale anche per muratori, imbianchini, piastrellisti eccetera) a maggior ragione ci sarà una concorrenza al ribasso per il lavoro meno qualificato.

Concludento: tutti e quattro i punti mettono una (ulteriore) pietra tombale sia su quello che una volta era "il partito dei lavoratori",  sul significato della parola "sinistra" che cessa (per me è da almeno 40 anni che lo ha fatto, ma io sto troppo avanti ) di essere sinomino di difesa dei diritti e diventa il suo esatto contrario.

[cartesio]

Quindi mi vuoi dire che in Italia c'e' la meritocrazia?
A Pancra' se fossimo questa fucina di sapienza non avremmo le nostre Universita' neanche menzionate in una lista di eccellenze.
Ricordo anni fa lessi uno studio dove la migliore univerista' italiana era Bologna sotto al 500mo posto.

A parte la  parola, un po' fuorviante, se vogliamo usarla allora in Italia c'è anche la meritocrazia.
E grazie anche a questo l'Italia ha ancora un sistema universitario d'eccellenza. Se oltre ad usare i soliti criteri numerici per valutare le università ne aggiungessero uno molto significativo in economia, la produttività, ovvero il prodotto per unità di capitale investito, penso che le nostre università scalerebbero qualche decina di posizioni.
Le nozze coi fichi secchi...
Poi dice che uno se la prende con l'evasione. Per forza sono fissato sull'evasione, per fare tutto ci vuole un albero, anzi no, ci vogliono i soldi.
Poi se uno vuole qualche esempio di eccellenza italiana può pensare al Nobel Rubbia, nato e formato in Italia, alla Field Medal  Figalli, anche lui nato e formato in Italia, alla Gianotti, direttore del CERN. E non sono isolati, sono, secondo me, la classica punta dell'iceberg.
Oppure potete pensare al fatto che per anni il Dip. di Fisica di Roma 1 è stato considerato tra i 4 più forti al mondo, insieme  a Stanford, Chicago e un altro che non ricordo (la vecchiaia...).
Per quanto riguarda Bologna, nella classifica del THE è164esima:

https://www.timeshighereducation.com/world-university-rankings/2020/world-ranking#!/page/0/length/25/name/bologna/sort_by/rank/sort_order/asc/cols/stats

Comunque penso sia assurdo paragonare piccoli istituti straricchi come il Caltech a università generaliste come Bologna, che hanno settori di eccellenza, ma per essere costrette ad avere tutto non possono avere livelli medi altissimi.

[Frusta]

Dicitur (mi limito a quel che mi si dice, magari la notizia è pure vecchia e già la sapete, quindi prendetemi con beneficio di inventario) che qui a Monza il San Gerardo abbia chiuso 2 reaparti di terapia intensiva perché il numero dei ricoverati si è dimezzato e quello dei guariti raddoppiato perché dalle autopsie si è scoperto che più che per la polmonite si muore per la trombosi degli alveoli. Insomma col coronavirus si verificano delle microtrombosi che possono essere "sciolte" con i farmaci adatti.
Sperém!

[ThomasDoll]

Intanto quella merdaccia di Travaglio insolentisce sul suo pezzo di oggi l'idolo di Frusta.

Raramente avevamo assistito come ieri, prima alla Camera e poi al Senato, a uno spot più devastante contro la democrazia parlamentare. Salvo rare eccezioni, una catena di interventi miseri, sciatti, retorici, propagandistici, quasi sempre avulsi dall’ora drammatica che stiamo vivendo e asincroni rispetto alle urgenze della gente, mai come ora allergica agli autospot, alle bandierine e alle chiacchiere vuote. Quando poi ha preso la parola l’autorevole leghista Bagnai, che ha fatto a pezzi il Mes inaugurato dal terzo governo B. con dentro la Lega e ha descritto l’Italia di oggi come un plumbeo regime autoritario a mezzadria fra “la dittatura del proletariato” e“la dittatura della scienza”, è apparso alle sue spalle Totò che, dal wagon lit, lo sbeffeggiava come l’onorevole Cosimo Trombetta: “Ah, lei sta in Parlamento? E la lasciano parlare?... Onorevole lei? Ma mi faccia il piacere!”.

[ThomasDoll]

Quando lo diceva TD lo pigliavano puuculu

3. “Prestito? Estingui il fido”
Liquidità Sui siti di Intesa e Unicredit l’invito alle imprese a usare i nuovi prestiti per estinguere le posizioni aperte: così il rischio passa allo Stato
Il Fatto Quotidiano22 Apr 2020» PATRIZIA DE RUBERTIS
Ansa
Il banner Intesa e Unicredit hanno tolto o modificato i messaggi e negano che ci siano automatismi: “Si può rinegoziare senza accedere alla garanzia del Fondo”
Nella corsa disperata di migliaia di imprese e professionisti verso il prestito garantito dallo Stato, soprattutto quello più abbordabile fino a 25mila euro, non è l’infernale macchina organizzativa a rappresentare l’ostacolo maggiore al raggiungimento della liquidità per chi da oltre un mese e mezzo non ha più entrate. È lo stesso sistema bancario a dare una pessima prova provando a lucrare sulle garanzie: molti imprenditori in questi giorni sono stati spinti a credere che sia obbligatorio rientrare da esposizioni in essere, cioè fidi e prestiti in corso, per ottenere il finanziamento statale. Come dire a chi sta affogando che gli si può dare solo una ciambella sgonfia invece di una scialuppa di salvataggio. La vicenda che accomuna i primi due gruppi bancari italiani è già storia.

SUI SITI di Intesa SanPaolo (fino a ieri mattina) e Unicredit (fino ieri pomeriggio) campeggiavano due banner molto simili: “Puoi chiedere un nuovo finanziamento con credito aggiuntivo, pari ad almeno il 10%, attraverso la rinegoziazione e il consolidamento del debito. Il finanziamento in essere andrà estinto. In questo caso la garanzia dello Stato sarà dell’80%”. Quindi, oltre al vincolo del 25% dei ricavi, che ad esempio già fa ottenere solo 5mila euro a chi ha 20 mila euro di ricavi, alcuni imprenditori si sono ritrovati con le briciole dopo aver estinto le esposizioni pregresse.

Questa condizione non è contemplata dal decreto Imzia statale. “È normale domandarsi: quante persone abbiano estinto e sostituito i finanziamenti in essere in questi giorni? Quanti dipendenti hanno ignorato o invece eseguito le disposizioni dei banner pubblicitari?”, si chiede Letizia Giorgianni, presidente del Comitato vittime del Salvabanche. Contattata dal Fatto, Intesa ha spiegato che “il banner è stato modificato per rendere maggiormente chiare le possibili modalità di utilizzo delle somme fino a 25 mila euro, rispetto alle quali non c’è automatismo: la decisione, rispetto a come utilizzare i fondi, è lasciata al cliente. Infatti il personale non condiziona la clientela rispetto alle sue scelte, mentre i tassi applicati che vanno dallo 0,04% al 1,135%”. Unicredit ci ha risposto che “si tratta di una possibilità” e che “in caso di finanziamento in essere rimane possibile richiederne la rinegoziazione anche senza accedere alla garanzia del Fondo”.

INSOMMA, questione di parole. Come quelle mal scritte del decreto “Cura Italia” che lasciano aperto più di un dubbio a una semplice domanda: cosa succede se un imprenditore non riesce a ripagare puntualmente il prestito garantito? Una possibilità tutt’altro che remota in tempi di l ock dow n. Dietro la possibilità di ottenere un finanziamento fino a 25 mila c’è infatti l’incubo di finire nella morsa dell’Agenzia delle Entrate- Riscossione (l’ex Equitalia). “In caso di insolvenza di una sola rata, le banche possono escutere la garanzia assicurandosi l’80% del mancato pagamento. Poi, in base al principio di surroga, il Fondo subentra ed è obbligato a rivalersi sul debitore utilizzando le procedure esecutive erariali”, spiega Andrea Augello, ex senatore di Fratelli d’Italia. In pratica, l’imprenditore non farà i conti con la banca, ma col Fisco che invierà una cartella esattoriale senza bisogno di diffide e decreti ingiuntivi. Con l’aggravante che per l’i m pr e n di t or e potrebbe arrivare anche un Documento di regolarità contributiva (Durc) negativo che gli impedirebbe di chiedere un nuovo prestito: “Fra l’altro le cartelle esattoriali sono crediti privilegiati e vengono liquidati in via prioritaria, in danno a fornitori ed eventuali parenti che hanno prestato denaro”, sottolinea Augello. Non male se vuoi “curare” l’Italia.

E non è finita... Un decreto assai malscritto: chi non paga anche solo una rata potrebbe trovarsi Equitalia a casa

[ThomasDoll]

E il Foglio di oggi ipotizza un'intelligenza tra Zaia e Giorgetti per riprendere l'azione politica della Lega, anche in chiave larghe intese per il governo della crisi da Covid, staccando la spina alla merdaccia felpata, reo, oltre che di essersi avvitato nella twitteide senza senso e di essere prigioniero delle sue ossessioni, tra rosari e immigrati, di contornarsi di antieuropeisti che ci stanno chiudendo in un angoletto, auspicando il crollo del Paese pur di predicare l'Italexit. I soliti due che cominciano per B.
Malumore innescato dal no, nell'ordine, a MES, Recovery bond, Corona Bond che ha sconcertato l'UE e tutti gli attori dell'economia internazionale. Sembra che il felpato, a domanda "Ti chiami Matteo?" abbia risposto no. L'incalzare del Chihuahua tricolore e i mugugni delle Confindustrie settentrionali accelerano i fermenti interni al Carroccio. Vogliono tornare al Governo e per farlo...

Una cosa è certa: il Covid sta sconvolgendo gli equilibri politici in Italia, quelli che sembravano talmente segnati, ad Agosto, da convincere il ducetto a innescare la crisi, beccando gli sganassoni di Giuseppi.

[Il lodolaio]

Intanto quella merdaccia di Travaglio insolentisce sul suo pezzo di oggi l'idolo di Frusta.

Raramente avevamo assistito come ieri, prima alla Camera e poi al Senato, a uno spot più devastante contro la democrazia parlamentare. Salvo rare eccezioni, una catena di interventi miseri, sciatti, retorici, propagandistici, quasi sempre avulsi dall’ora drammatica che stiamo vivendo e asincroni rispetto alle urgenze della gente, mai come ora allergica agli autospot, alle bandierine e alle chiacchiere vuote. Quando poi ha preso la parola l’autorevole leghista Bagnai, che ha fatto a pezzi il Mes inaugurato dal terzo governo B. con dentro la Lega e ha descritto l’Italia di oggi come un plumbeo regime autoritario a mezzadria fra “la dittatura del proletariato” e“la dittatura della scienza”, è apparso alle sue spalle Totò che, dal wagon lit, lo sbeffeggiava come l’onorevole Cosimo Trombetta: “Ah, lei sta in Parlamento? E la lasciano parlare?... Onorevole lei? Ma mi faccia il piacere!”.

Bagnai è uno che ha fatto il giro delle sette chiese, partendo dall'estrema sinistra. Alla fine è entrato in politica, approdando all'estrema destra.

[Il lodolaio]

La foto che rappresenta meglio questi tempi bui, l'antiscienza contro la scienza a Denver.
Gli USA sono un grande paese, pieno di contraddizioni: c'è la meritocrazia, ci sono eccellenti università e c'è anche quello che vediamo in foto.
Che fa paura.