Autore Topic: Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso  (Letto 80735 volte)

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Giglic

Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #200 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 11:43:23 »
Io da Bersani mi aspetto quello che Bersani ha sempre fatto nella vita. Nulla ( a parte una buona legge che prende proprio il suo nome).
Non capisco perchè tu, così puntiglioso con gli altri, devi essere clemente con Gargamella Bersani?.

Quando mai il PD è stato socialista?.

E' stato molto più socialista Berlusconi negli ultimi anni se paragonato a costoro.
Alzare le tasse a tutti è socialista?

Ma tu non hai il "diritto" (scusa la parola) di far domande a Bersani. Non votandolo, non puoi nè devi aspettarti nulla da lui. Le domande falle a chi voti.
Mi ricordi quella persona che se quando gli ho detto "io uomo di sinistra, alcune cose le critico" mi ha risposto "anche io uomo di destra critico la sinistra". Graziarca...

Offline disabitato

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Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #201 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 11:45:32 »
Personalmente non auspico una vittoria di Berlusconi solo perché avrebbe effetti devastanti come immagine internazionale dell'Italia. Certo, venisse rieletto Berlusconi sarebbe, ovviamente, per volontà popolare insindacabile, quindi europa FMI ecc se ne dovrebbero fare una ragione.

Bersani non mi piace. Non mi piace ciò che dice, non mi piace come lo dice, e mi dà l'idea di non sapere di cosa parla. Già il fatto che, con la vittoria praticamente in tasca, cerchi una sponda in Monti, non mi rassicura. Dopo 20 anni ancora usi come collante l'anti-berlusconismo? Arifamo le ammucchiate che durano 6 mesi? Spero che dietro bersani ci siano persone capaci, visto che sicuramente vincerà il PD.

Su Monti mi taccio. Lo percepisco come un arrogante saccente, che, si dice, abbia salvato il paese. Io di economia capisco ben poco, per cui, se il popolo darà lui ragione, evidentemente avrò sbagliato io. Certo che, nonostante uno dei parlamenti più servili del post-fascismo, abbia combinato poco e nulla. La sua chiusura alle unioni omosessuali, e l'adozione da parte delle coppie gay, nel mondo occidentale del 2013, non si può sentire.

M5S: non hanno i mezzi per governare, è evidente. Non credo neppure aspirino a governare, poiché un loro fallimento significherebbe la morte del movimento. Lo vedo più come un organismo di controllo, una specie di rappresentanza popolare nel parlamento (lo perfettamente che tutti i parlamentari sono rappresentanti del popolo). Un esperimento interessante. Certo che se i parlamentari del M5S riusciranno a vivere con uno stipendio di 2500 netti rinunciando alle indennità ecc ecc renderebbero molto meno credibili il resto dei parlamentari. Interessante anche vedere il cd "cittadino comune" nelle stanze del potere, resistere ai tanti soldi ed interessi che vi girano dentro.

Giannino: manifesto e programma interessanti. Purtroppo non credo avranno numeri sufficienti per dire la loro.

Ingroia: non ho letto/visto nulla ancora. Non mi posso pronunciare.

La mia non vuole essere campagna elettorale, bensì una richiesta di aiuto. Non so proprio cosa aspettarmi dal futuro e quale possa essere la soluzione migliore. So solo che se toppiamo stavolta affondiamo del tutto.

Personalmente sarei molto più tranquillo se in candidati premier fossero (ad esempio) Boks, Giglic, Teo, F_K, Skorpius, Sav, TD, Clazia, Holly, ML, NoSurr e via dicendo.  ;)

Carpelo e borges non li voterei manco sotto tortura.  :P
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline MCM

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Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #202 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 11:46:35 »
Le tasse non le ha alzate Bersani. Semmai le ha alzate Berlusconi. Salvo la reintroduzione dell'IMU, votata da Berlusconiani e dal PD, insieme a UDC eccetera. Tassare i patrimoni è di sinistra, ma una patrimoniale non si è fatta per il veto di chi? Di Bersani? Non credo. Semmai della maggioranza parlamentare. Idem dicasi per la Tobin tax. Per tacere delle franchigie che competono alla Chiesa Cattolica.


La patrimoniale così come vuole farla la "sinistra italiota" colpisce il patrimonio del popolo. Il tuo patrimonio. Non quello dei veri ricchi, il cui patrimonio è da una vita che è uscito da questo paese.
Il PD di De Benedett...ehm Bersani tassa i patrimoni del popolo.
Uno dei più grandi evasori dell' Italia repubblicana, il più grande devastatore dell' industria italiana, primo sponsor del PD socialista.

Ma per favore...

ThomasDoll

Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #203 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 11:47:15 »
indovinello: chi ha detto questa cosa?

Col nuovo Bilancio abbiamo scelto di spostare il dibattito sui contenuti, evitando le faziosità tipiche degli schieramenti,
o le prese di posizione pretestuose ed anacronistiche. In Consiglio Comunale ad esempio è stata richiesta la riduzione dell’Imu. Avremmo potuto anche farlo, ma a quale prezzo? Tagliando i servizi essenziali alla persona, per poi essere costretti a reintrodurre l’aliquota massima nel 2014 o forse non pagando i fornitori per lavori già svolti? Prima mettiamo in sicurezza i conti del Comune, poi
abbassiamo l’Imu. Chi racconta qualcosa di diverso, parla di un libro delle favole.


Offline Centurio

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Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #204 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 11:50:45 »
Peró, la sinistra che stava al governo prima e durante, Prodi, D'alema, per risolvere i problemi alzavano le tasse che era un piacere.
Cosí facendo, come si fa ripartire l'economia? Come fai a creare posti se alle ditte non glielo permetti?
Il problema non é facile, ma se si cominciano per esempio a tagliare i privilegi vergognosi che ha la casta, almeno dai un segnale. Grillo vorrebbe farlo per esempio, gli altri no.
sine pennis volare haud facile est

ThomasDoll

Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #205 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 11:55:36 »
Centurio, Prodi non è più in carica dal 7 maggio 2008.
Nel frattempo la pressione fiscale è cresciuta. Nonostante le promesse elettorali. Chi c'era al governo?

Allora, nessuno indovina? Chi ha fatto quel discorso ricco di buon senso, da buon governatore?

Offline Centurio

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Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #206 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 11:58:36 »
immagino B.

daccordo, ma se il PD va al potere, dici che non aumenteranno le tasse?
sine pennis volare haud facile est

ThomasDoll

Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #207 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 12:02:43 »
Non lo so. Chiunque salga dovrebbe diminuirle o studiare sconti, bonus e meccanismi di rilancio dell'occupazione.

Quel discorso lo ha fatto PIZZAROTTI. Sindaco di Parma del M5S. Alla faccia delle stronzate che ci propina il guru barbuto. Pizzarotti governa Parma come la governerebbe qualunque altro amministratore, altro che aprire scatole. Mandino in piazza i Pizzarotti, non i santoni urlatori della fava. I buoni amministratori servono, di qualunque parrocchia siano. (Naturalmente un M5S al governo fa quello che fanno gli altri per rimanere in Europa, non una virgola di meno, ma questo non sfugge. Chi racconta qualcosa di diverso, parla di un libro delle favole. Cit.)

Frusta

Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #208 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 12:08:36 »
intervento al solito offensivo. Nun ce la fai. "Anche per te". Ma basta. Adesso esce fuori che chi non vota Grillo è complice de chissà che. O che solo il grillino non vuole più la casta. Ma smettiamola con questo modo di fare.
Ho capito, tu puoi offendere quando e quanto vuoi sia direttamente andando a scrivere gli insulti sul profilo (non sul pv, hai ragione, ma non essendo un "vecchio" del forum come ti dichiari tu posso pure non conoscerne tutti i meccanismi) che indirettamente attribuendo a chi non ha mai usato violenza "Se c'è da sfasciare c'è l'imbarazzo della scelta, non per niente il barbuto santone si è detto pronto a collaborare con CP. Un mazzarocco in più può fare comodo..." chissà quali turpi propositi, mentre gli altri devono stare zitti sennò "fanno gli interventi offensivi".
Ebbene sai che ti dico? che hai ragione. Hai ragione al punto che non solo da questo momento in poi sto zitto (solo con te, ovviamente) ma per evitare di cadere in tentazione e lasciarmi scappare qualche monosillabo clicco un bell'ignora utente nei tuoi confronti così manco te leggo e libero i tuoi commenti dalla mia offensiva presenza.

Offline Centurio

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Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #209 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 12:12:10 »
Non lo so. Chiunque salga dovrebbe diminuirle o studiare sconti, bonus e meccanismi di rilancio dell'occupazione.

Ecco, questo in quale programma lo leggi? Chi ha queste soluzioni reali a riguardo nel suo programma elettorale? Lo chiedo con sinceritá a tutti, se qualcuno sa, parli.

Quel discorso lo ha fatto PIZZAROTTI. Sindaco di Parma del M5S. Alla faccia delle stronzate che ci propina il guru barbuto. Pizzarotti governa Parma come la governerebbe qualunque altro amministratore, altro che aprire scatole. Mandino in piazza i Pizzarotti, non i santoni urlatori della fava. I buoni amministratori servono, di qualunque parrocchia siano. (Naturalmente un M5S al governo fa quello che fanno gli altri per rimanere in Europa, non una virgola di meno, ma questo non sfugge. Chi racconta qualcosa di diverso, parla di un libro delle favole. Cit.)


Grillo svacca, ma ha nel movimento persone in gamba. In Sicilia stanno lavorando bene, da quel poco che leggo.
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feiez

Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #210 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 12:14:49 »

La patrimoniale così come vuole farla la "sinistra italiota" colpisce il patrimonio del popolo. Il tuo patrimonio. Non quello dei veri ricchi, il cui patrimonio è da una vita che è uscito da questo paese.

Invece Tremonti cosa ha fatto ? Na pippa, s'è fatto prendere a pizze in faccia da  B. e adesso, come un cagnolino, gli scodinzola dietro.

Giglic

Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #211 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 12:17:24 »
Ecco, questo in quale programma lo leggi? Chi ha queste soluzioni reali a riguardo nel suo programma elettorale? Lo chiedo con sinceritá a tutti, se qualcuno sa, parli.


Grillo svacca, ma ha nel movimento persone in gamba. In Sicilia stanno lavorando bene, da quel poco che leggo.

In SIcilia sono all'opposizione. In maggioranza c'è CRocetta (PD)

Offline Centurio

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Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #212 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 12:24:49 »
ok, ti ringrazio, pensavo avessero vinto, lí. Nonché che Battiato addetto alla cultura l'avessero scelto loro. Ero informato male.
Del resto, quel poco che leggo a riguardo. lo trovo su facebook, non sempre affidabile.
sine pennis volare haud facile est

Offline Skorpius

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Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #213 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 12:24:53 »
Ma tu non hai il "diritto" (scusa la parola) di far domande a Bersani. Non votandolo, non puoi nè devi aspettarti nulla da lui. Le domande falle a chi voti.
Mi ricordi quella persona che se quando gli ho detto "io uomo di sinistra, alcune cose le critico" mi ha risposto "anche io uomo di destra critico la sinistra". Graziarca...


Il voto e' a febbraio!!!
Prima ho il diritto di fare tutte le dande che voglio perche' sto fondando il mio convincimento al voto.
Questo non e' calcio! Da uomo di destra moderata potrei anche votare a sinistra (cosa che ho fatto in passato) se le risposte mi soddisfano. Poi se il mio vop, che pesa esattamente quanto il tuo, ti fa talmente schifo che lo rifiuti..
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

ThomasDoll

Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #214 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 12:36:28 »
Ecco, questo in quale programma lo leggi? Chi ha queste soluzioni reali a riguardo nel suo programma elettorale? Lo chiedo con sinceritá a tutti, se qualcuno sa, parli.


Bersani ha parlato di sconti d'imposta e di detassazione degli utili destinati all'incremento dell'occupazione, credo anche Monti abbia detto qualcosa in questo senso, non so gli altri ma spero bene che l'abbiano fatto.  Alcuni hanno parlato di far lavorare gratis i disoccupati, roba da lager. Ancora altri di salario minimo garantito. Le soluzioni reali fanno il paio con le previsioni su cui si è scagliato Frusta a inizio topic: amministrare vuol dire prevedere, non esistono soluzioni certamente efficaci. Naturalmente fatta una previsione bisogna stare pronti a correggere il tiro se le cose vanno male.

ThomasDoll

Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #215 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 12:40:17 »
Ho capito, tu puoi offendere quando e quanto vuoi sia direttamente andando a scrivere gli insulti sul profilo

a Frù, sei de travertino: la pagina del Karma è PUBBLICA. Understand? La vede chiunque SENZA entrare nel tuo profilo. Motivi PUBBLICAMENTE una pernacchia. Non privatamente.

Frusta

Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #216 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 12:53:28 »
ok, ti ringrazio, pensavo avessero vinto, lí. Nonché che Battiato addetto alla cultura l'avessero scelto loro. Ero informato male.
Del resto, quel poco che leggo a riguardo. lo trovo su facebook, non sempre affidabile.
Il M5S in Sicilia non sta governando ma sta comportandosi come aveva promesso: http://www.beppegrillo.it/2012/11/m5s_sicilia_rim.html Ritengo che sia un gesto estremamente indicativo.
Per le altre promesse non bisogna far altro che vederlo rappresentato in parlamento.

baol

Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #217 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 13:12:18 »
Invece Tremonti cosa ha fatto ? Na pippa...

Con grande orgasmo per i beneficiari dei suoi scudi fiscali e condoni vari...

Offline aquilafelyx

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Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #218 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 13:16:34 »
Un po' di speculazione all'interno di una enorme crisi finanziaria mondiale senza precedenti

una ENORME speculazione , nel 2012 c'erano in scadenza 400 miliardi di debito pubblico italiano e sono stati  rinnovati a tassi d'interesse diventati fuori mercato , hanno derubato gli Italiani con la complicità di Monti e della BCE ed hanno ipotecato il futuro delle famiglie , dei figli e dei nipoti .

le medicine somministrate sono state tossiche , meno consumi , meno occupati , PIL in caduta libera e debito pubblico aumentato ,

i tedeschi hanno sostenuto la loro economia per salvare se stessi , il loro sistema si regge sul debito privato , se in Germania andassero in crisi i consumi e l'occupazione il crollo del loro sistema bancario sarebbe certo , centinaia di miliardi sofferenze bancarie garantite solo dal reddito sul lavoro  , 

da noi hanno attaccato il bene primario degli italiani , la casa , ed hanno cominciato ad aggredire i risparmi , senza nessuna equità e progressività .

M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

ThomasDoll

Re:Del perché Monti è una tegola che non ci deve cadere (di nuovo) addosso
« Risposta #219 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 13:49:57 »
Questo editoriale l'ha scritto sotto natale il nostro "amico" Guido Rossi, noto comunista, per il Sole 24 ore, noto quotidiano di  sinistra.

Il paradosso italiano, l'ossimoro europeo

All'interno di una recessione che non accenna minimamente a finire, la democrazia gode di cattiva salute, sia in Italia, dove sembra pericolosamente declinare, sia in Europa, dove appare un fiore completamente appassito ancor prima di sbocciare. Insomma, siamo di fronte a una sorta di paradosso italiano e di ossimoro europeo.

In Italia, le improvvise dimissioni del governo tecnico e la vicinanza delle elezioni hanno portato alla ribalta realtà contraddittorie. La prima di esse è un decadimento dei poteri dello Stato, alimentato da una oggettiva e soggettiva conflittualità di dubbio livello. Il potere legislativo risulta frutto di una lunga quanto inconcludente passata stagione parlamentare, più interessata al bene personale o di gruppo che al bene comune. Il potere esecutivo, nominato in stato di eccezione, s'è rivelato per sua natura instabile e ora dimissionario, offeso ma non sfiduciato. E così, un potere giudiziario a volte arrogantemente sopra le righe si è sentito in dovere di intervenire in una incompetente supplenza e, suo malgrado, come custode non legittimato dei costumi.

Il paradosso ha come contrappeso l'indiscutibile risveglio, quasi improvviso, ma deciso, del popolo italiano per rivendicare la sua “fondamentale libertà politica”, come hanno tra l'altro evidenziato, con i loro pregi e difetti, la sorprendente partecipazione alle elezioni primarie, nonché le molte manifestazioni di protesta e disobbedienza civile dirette a rivendicare e difendere i fondamentali diritti costituzionali, primi fra tutti quelli al lavoro, all'istruzione, alla salute.

La fragilità delle nostre istituzioni, al di là dei nefasti effetti della depressione economica, ha altresì provocato fenomeni che si sono aggravati nel tempo.

Il primo è quello rappresentato dal trasferimento della sovranità all'esterno dello Stato, fenomeno che Max Weber chiamava "eterocefalìa". Ciò è avvenuto, ad esempio, con la lettera-programma della Bce inviata da Francoforte il 5 agosto del 2011 al primo ministro Berlusconi, e che poi ha costituito nei minimi dettagli il preciso programma del governo Monti, giustificato dallo slogan «è l'Europa che ce lo chiede». È così che il nostro Parlamento, riottoso a introdurre norme sulla corruzione, sulla incompatibilità dei candidati e su minime regole di decenza parlamentare, ha prontamente, senza alcuna discussione sul merito, col nuovo governo in carica, eseguito la richiesta della Bce («sarebbe appropriata anche una riforma costituzionale che renda più stringenti le regole di bilancio»), introducendo il 20 aprile 2012 il nuovo articolo 81 della Carta Costituzionale sulla parità di bilancio. E però non è neppure riuscito a dotare il nostro fragile sistema democratico di una necessaria riforma elettorale.
Mentre una scomposta campagna elettorale ferve, aiutata dai mass media, soprattutto alla ricerca di un nuovo Capo, fortunatamente in televisione Roberto Benigni ha illustrato i principi fondamentali della nostra Costituzione, con una preparazione e capacità espressiva che ha creato apprezzamento, condivisione, e ammirazione in milioni di italiani.
«L'educazione alla democrazia diviene una delle principali esigenze della democrazia stessa», come ha suggerito Hans Kelsen, ma mentre Benigni educava, in molti sponsorizzavano nuovi Capi o si autoeleggevano come tali, dimenticando l'ulteriore postulato della teoria kelseniana: «L'idea di democrazia implica assenza di capi». È così che l'irrompente populismo, accompagnato da una democrazia traballante, va minacciando la nostra vita politica, che ha da tempo abbandonato il carattere della razionalità democratica per quello di un paternalismo dispotico.

Non è allora un caso che a ciò si accompagni un'opposizione decisa all'elemento essenziale dello stato di diritto, cioè a quella "laicità" che fin dal Rinascimento l'Italia, con i suoi pensatori, aveva posto alla base della dignità dell'uomo e della libertà dei moderni, principi ripresi poi e potenziati in Europa dall'Illuminismo. Un attacco alla laicità dello Stato è di recente venuto anche dall'omelia del cardinale Scola nell'anniversario dell'editto di Costantino del 313, che ha introdotto con malcelato rancore un riferimento alla riforma sanitaria del presidente Obama, pur dimenticando che quella critica del gruppo dei vescovi cattolici americani era stata accompagnata da una smaccata preferenza per il candidato Romney (Washington Post del 13 novembre 2012). D'altra parte i principi di una religione non possono essere imposti dallo Stato sulle scelte fondamentali dei propri cittadini nei problemi della vita, della salute, del matrimonio, della morte e della scienza. Negare la laicità significa dunque avere come norma, valori non liberamente da tutti condivisi, ma legati a una cultura religiosa particolare. Il principio era già stato rivendicato chiaramente in una lettera del 2004 dall'allora cardinale Ratzinger, oggi Benedetto XVI, al giurista tedesco Böckenförde (The New York Review of Books 5 dicembre 2012). Ma la sfida e la ripresa della democrazia alla quale deve ispirarsi il futuro governo è invece quella di difendere valori che pongono a loro riferimento la ragione e i diritti dell'uomo e che devono tutelare le varie culture, anche religiose, nella difesa della dignità di tutti i cittadini, garantiti dalla laicità dello Stato e dalla "religion civile" teorizzata da Rousseau.
Il potere politico in Europa, dal quale la vita dei cittadini dei vari Stati membri fortemente dipende, si è andato sviluppando, contro il valore dei padri fondatori, su basi autocratiche, certamente laiche, ma in verità prive di democrazia. L'essenza autentica di questa è il potere del popolo, ma un popolo europeo non esiste, dacché l'Europa non è divenuta uno Stato federale democratico.
La conseguenza ben nota è che la sovranità appartiene ancora ai popoli degli Stati membri e l'integrazione monetaria e, quando avverrà, quella bancaria, sono comunque dettate da organismi burocratici, fuori di ogni base elettiva.
Il futuro governo italiano dovrà dunque, nel suo programma, aver prioritaria una decisa azione in collaborazione con gli altri Stati dell'Unione, per attuare l'unità politica europea e trasformarsi così da Stato membro suddito di una tecno-burocrazia in Stato federato nell'Europa democratica.
La stessa politica depressiva dell'austerity dovrà con trasparenza e nella tutela dei diritti portare ad altre e diverse prospettive economiche. Se infatti è vero quel che sosteneva Democrito, dichiarando che «povertà in democrazia è preferibile alla pretesa prosperità in monarchia come la libertà è preferibile alla schiavitù», è bene subito aggiungere che la povertà in schiavitù è il peggio che possa capitare. Quindi se le normative di delibere e linee guida, come quella appena approvata per la riforma del diritto europeo delle società e delle imprese, provengono da meccanismi di regolazione totalmente burocratici, come la stessa Commissione europea, e hanno la precedenza sugli ordinamenti giuridici degli Stati membri, ai loro cittadini appariranno sempre qualcosa di imposto, lontano ed estraneo.



perdete cinque minuti e leggetevelo. E riprendete l'agenda Monti. Si sta parlando di questo, non di ciarlatani di piazza. Uscire da questo è possibile o no? Conviene o no?