www.gazzetta.itVantaggio sardo con Sau, poi Konko e Candreva su rigore ribaltano il risultato. Espulsi Agazzi e Cossu in occasione del penalty fischiato su KloseDodici mesi fa, alla prima uscita del nuovo anno, la Lazio cadde pesantemente a Siena. Stavolta, dopo lo spavento, s'alza in cielo e sale altissima a -5 dalla Juventus, blindando il 2° posto, anche se il 2-1 al Cagliari farà discutere. Sardi avanti con Sau a inizio ripresa, rimedia Konko su azione di calcio d'angolo, poi al 38' Agazzi stende Klose e Candreva dal dischetto firma il successo. Proteste vibranti dei rossoblù che restano in 9 per le espulsioni dello stesso Agazzi (doppio giallo) e Cossu (proteste). Orsato non aveva mai fischiato rigori dall'inizio del campionato, la Lazio non aveva mai vinto in rimonta.
PRIMI 45' PARI — In attesa del sogno Lampard, per il quale spende un "sì" il presidente Lotito nel prepartita, Petkovic punta ancora su Hernanes-Klose per scardinare l'abbordabile avversaria. Il Cagliari, reduce da cinque sconfitte consecutive, pensa soprattutto a non prenderle e se davanti ha la velocità di Ibarbo per il contropiede, dietro deve fare i conti con una difesa baby sorretta dalla coppia Rossettini-Del Fabro (17 anni) per badare all'attacco biancoceleste. Dopo un quarto d'ora di studio, è una punizione della Lazio a dare la scossa: al 17' Hernanes calcia dai trenta metri, palla sulla traversa. Sulla ripartenza Ibarbo scappa a Radu e trova Sau che scarica su Nainggolan: sul primo tiro si supera l'ex Marchetti, sul secondo, a porta vuota, salva Dias.
PROTESTE CAGLIARI — C'è tempo ancora per un gran controllo al volo di Klose che prima scarta Agazzi, ma poi al momento del tiro incrocia troppo e manda fuori clamorosamente. Il Cagliari, rimasto senza il tecnico Pulga (espulso per proteste dopo un fallo in attacco fischiato a Sau) s'arrabbia col quarto uomo Grilli richiamando l'attenzione sugli ululati razzisti indirizzati a Ibarbo che riportano subito alla mente la protesta di Boateng. Parte della curva biancoceleste applaude per dissociarsi, poi nella ripresa restano "solo" i fischi.
SECONDO LEGNO — Fischiano di sicuro le orecchie ad Agazzi quando al 5' del secondo tempo Mauri calcia dalla bandierina e Del Fabro, nel tentativo di liberare, sfiora quel tanto che basta per mandare la sfera sul palo. La Lazio spinge ma non dà mai l'impressione di sfondare mentre il Cagliari, con la sostituzione Dessena-Cossu, avanza il baricentro per tentare il colpaccio. Sei minuti, tanti ne passano prima del vantaggio rossoblù: Sau si muove tra i reparti e dal limite beffa Marchetti con un preciso rasoterra. Mani nei capelli per Petkovic che vede allontanarsi la capolista Juve. In panchina, dopo 9 stagioni, non c'è più Rocchi e l'alternativa Floccari, dentro alla mezz'ora, non punge.
RISOLVE CANDREVA — E' ancora un tiro dalla bandierina, però, a riportare a galla la Lazio. Al 34' Biava si avvita sul dischetto per servire il liberissimo Konko: pareggiare è un gioco da ragazzi. Passano 4' e Orsato macchia una direzione di gara perfetta assegnando un rigore alla Lazio per il contatto Agazzi-Klose: il tedesco entra in area e calcia in porta prima di essere travolto dal numero 1. Palla alta sulla traversa, l'arbitro indica il dischetto ed espelle il portiere per doppio giallo. Se ne va anche Cossu per proteste, mentre Ibarbo lascia il posto al secondo di Agazzi, Avramov. Candreva è gelido e dal dischetto non sbaglia. La Lazio spicca al volo, ma lascia dietro sè una scia di polemiche.
Claudio Lenzi