Autore Topic: dello stadio  (Letto 15366 volte)

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feiez

Re:dello stadio
« Risposta #160 : Giovedì 3 Gennaio 2013, 14:13:18 »
Ma i campi di allenamento di Tor di Quinto, sono sempre della Lazio ?

Offline aquilafelyx

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Re:dello stadio
« Risposta #161 : Giovedì 3 Gennaio 2013, 14:21:41 »
Ma i campi di allenamento di Tor di Quinto, sono sempre della Lazio ?

No , sono a disposizione dei Carabinieri della Caserma Salvo D'Acquisto
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline disabitato

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Re:dello stadio
« Risposta #162 : Giovedì 3 Gennaio 2013, 14:51:19 »
Sbragamo la caserma?
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Mazzola

Re:dello stadio
« Risposta #163 : Giovedì 3 Gennaio 2013, 15:14:39 »
27 settembre del 2016, zona Tor di Valle...

...il tramonto a Roma Sud scatena infuocati giochi cromatici...un flusso imponente di auto, moto, autobus, convogli della metro...La roma debutta in casa nel suo girone di Champions...la prima nel nuovo splendido impianto...sold out da giorni migliaia di cuori diretti verso l'avveniristica struttura...l'inno di Brittel, mutuato da Haendel, fa vibrare l'anima giallorossa di una città...la Sud è un muro d'amore...c'è il Capitano davanti a tutti, ancora e sempre lui a guidare la magica...

Dal CDS di oggi.
...e se non si qualificano per la Champions...?

PS
...autobus..? sulla Via del Mare...?

Offline chinaglia

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Re:dello stadio
« Risposta #164 : Giovedì 3 Gennaio 2013, 18:42:42 »
i terreni non sono, ancora, di proprieta' di Parnasi ma di Papalia che ha posto come condizione di vendita a Parnasi la rilocazione dell'ippodromo, ossia bisogna trovare prima un posto che piace a Papalia per l'ippodromo e poi Parnasi puo' mettere mano a Tor di Valle.

E' già stato individuato nella zona di Pescaccio.

se qualcosa e' stato firmato tra aesse e parsitalia e' probabile sia una dichiarazioni di intenti in cui qualora si arrivasse al momento di tirar su lo stadio, lo fara' parsitalia.

Ecco cosa hanno firmato: un Memorandum of Understanding, cioè una sorta di impegno quadro. ma occhio: il Comune non ha firmato nulla. E questo aspetto non lo ha sottolineato nessuno (ovviamente...)



ma appunto mancano ancora tutti i permessi, i fondi e la proprieta' del terreno stesso.

Come da intervista postata sopra però C&W queste valutazioni le ha fatte e problemi non sembrano essercene al riguardo.

considerato che anche Parnasi e' in debito con la banga di 400 meloni, e molti bc.orger hanno sollevato la questione del progetto europarco, se non sbaglio il fiore nell'occhiello dell'ascesa di parsitalia, in acque piuttosto 'merdose', non e' da escludere che l'intera faccenda sia stata orchestrata proprio da Unidebit nella speranza di rientrare di entrambi i piccioni, i buffi sensi ed i buffi parnasi in un sol colpo.

Questo è il punto nodale del tutto. E' un'operazione con la quale salverebbero entrambe, consentendo alle banche creditrici (cioè anche BNL per Parnasi) di rientrare dell'enorme esposizione.

la conferenza stampa dall'uessei, quando l'aesse era li, in mezzo alle feste di natale con alemanno in semplice collegamento da roma invece che presente come parnasi e pallotta, fa anche pensare che l'intento dell'annuncio fosse quello di stimolare l'interesse di qualche altro tom o james d'oltremanica a mettere i denari che gli attuali 'mericani non hanno voglia, o non hanno proprio, di mettere neanche per, l'annunciato quasi un anno fa, adc.

Questo no. So per certo anche dal Comune che sono stati gli uomini di Alemanno a bruciare i tempi, con Alemanno che l'ha voluta fare per forza in chiusura d'anno, mentre quelli avrebbero aspettato.

adc per il quale la banga ha gia' anticipato quasi la meta', cioe 50 meloni, solo per non far fare l'onda alla merda in cui si trova l'aesse, e quindi qualora andasse in porto riuscirebbe a malapena a coprire parte del rosso in bilancio.

No, l'AdC che devono fare prevede tre tranche: 50+30+20.
Ma se non vanno in ChempignonLig le cose a giugno si mettono molto male finanziariamente.
Ecco perché dobbiamo arrivare con almeno 7 punti davanti a loro (se terzi) a due giornate dalla fine...

CiPpiripi

Re:dello stadio
« Risposta #165 : Venerdì 4 Gennaio 2013, 07:39:50 »
ci hai un pbl in topic apposito e sezione adeguata :)

Offline AlonZo

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Re:dello stadio
« Risposta #166 : Venerdì 11 Gennaio 2013, 17:17:54 »
Nuova vita per lo stadio Flaminio. Il secondo impianto storico di Roma potrebbe presto trovare un 'proprietario' grazie a un bando che Roma Capitale presentera' nelle prossime settimane. L'annuncio lo da' il delegato del sindaco allo Sport, Alessandro Cochi, all'agenzia Dire: "A breve termine presenteremo un progetto che verra' messo a bando" per l'affidamento in concessione dell'impianto, di proprieta' del Comune. Successivamente "sara' una commissione tecnica composta da esperti a valutere l'offerta migliore".

Cochi spiega che il "progetto da elaborare e' complesso e ci stiamo lavorando insieme a Risorse per Roma gia' da due mesi: sicuramente ci vorra' un altro mese per definirlo, quindi penso che da febbraio potremo presentare l'avviso pubblico. Ma sicuramente lo faremo entro la fine della consiliatura prevista per maggio o giugno".

A vincere sara' "l'offerta migliore dal punto di vista qualitativo, economico e soprattutto sportivo. Ricordo che il Flaminio costa ogni anno una cifra non inferiore ai 600-700mila euro, al momento stanziati dal Coni che ringraziamo in base a un accordo con il Comune (e' l'unico impianto non ancora restituito lo scorso anno, ndr). I soldi da spendere sono tanti, ecco perche' dovra' prenderlo un soggetto forte economicamente e sportivamente, possibilmente pluridisciplinare. Chi gestira' il Flaminio dovra' avere delle energie e delle risorse economiche non indifferenti: parliamo sempre del secondo stadio di Roma e di una bellissima struttura inserita in un quadrante strategico con l'Auditorium, il Maxxi e altre opere. Oltretutto i problemi con i vincoli archeologici e con la famiglia Nervi saranno superati grazie al fatto che la destinazione finale resta a uso sportivo. Se non prendiamo provvedimenti- aggiunge Cochi- il trascorrere del tempo aumenterebbe la fatiscenza e questo degli amministratori responsabili non devono permetterlo".









Il Comune infatti aveva stanziato circa 2 milioni di euro per lavori di riqualificazione iniziati nel 2011 ma interrotti a causa del ritrovamento durante gli scavi di una necropoli romana. Nessuna preferenza sul possibile soggetto che fara 'suo' il gioiello disegnato da Nervi, ma il delegato allo Sport di Roma avanza un'ipotesi: "Tanti parlano della Polisportiva Lazio pero' quando c'e' un avviso pubblico tutti possono partecipare, anche dall'estero. Certo, quella della societa' biancoceleste sarebbe una bella idea: ma bisogna trovare dei documenti, aderire a fideiussioni e garanzie economiche che non mi permetto di sapere se la Polisportiva Lazio e' in grado o no di sostenere".

Ovviamente, conclude Cochi, "ci saranno i tempi tecnici per presentare i documenti, non stiamo affidando in concessione l'impianto sotto casa ma una grande struttura". Definitivamente tramontate, quindi, le idee Lazio e Sei Nazioni. "Io mi ero permesso di suggerire il Flaminio al presidente Lotito ma lui ha sempre detto che l'impianto non soddisfa i criteri di patrimonializzazione che la Lazio calcio necessita. Romanticamente questa risposta mi dispiace ma ne prendo atto e mi rendo conto che i soldi da investire non sono i miei ne' del Comune che ha la proprieta' dell'impianto. Il bando togliera' comunque ogni equivoco".

E intanto quella che doveva diventare la casa italiana del rugby e' rimasta disabitata dopo il trasferimento della Nazionale all'Olimpico per il Sei Nazioni. "Per molto tempo siamo stati impegnati nei lavori di adeguamento e aumento di capienza legati alle esigenze del Sei Nazioni (da 27mila a 41mila posti), ne avevamo parlato negli Stati generali della citta' e lo stadio era stato destinato alla Fir da una delibera che risale addirittura all'amministrazione 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'".

Quei lavori "non sarebbero stati comunque sufficienti perche' oggi sappiamo che il Sei Nazioni ha bisogno di 70-75mila posti. Il presidente del Coni Petrucci, il sindaco Alemanno e i presidenti della Federugby, prima Dondi e adesso Gavazzi, hanno capito che giustamente dallo stadio Olimpico non ci si puo' e non ci si deve spostare vista l'enorme capienza e la forte partecipazione di pubblico".

cittaceleste.it

Interessante come sia mutata la visione sul Flaminio. La presa di coscienza che, se non saranno adottati provvedimenti (costosi) lo stadio sarà da demolire potrebbe, se al comune si svegliassero, portare ad assumere una decisione più importante. Nel bando di gara mettessero, invece della concessione, il trasferimento della proprietà. Chi deve fare i lavori di ristrutturazione almeno lo farebbe su un bene che diverrebbe suo.

Pur trasferendo la proprietà ci sarebbero tutti i mezzi giuridici per indirizzare il tipo di lavori, preservarne la destinazione ecc...

Un Flaminio di proprietà, forse, potrebbe essere più interessante.

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Re:dello stadio
« Risposta #167 : Venerdì 11 Gennaio 2013, 17:37:23 »

...

Interessante come sia mutata la visione sul Flaminio. La presa di coscienza che, se non saranno adottati provvedimenti (costosi) lo stadio sarà da demolire potrebbe, se al comune si svegliassero, portare ad assumere una decisione più importante. Nel bando di gara mettessero, invece della concessione, il trasferimento della proprietà. Chi deve fare i lavori di ristrutturazione almeno lo farebbe su un bene che diverrebbe suo.

Pur trasferendo la proprietà ci sarebbero tutti i mezzi giuridici per indirizzare il tipo di lavori, preservarne la destinazione ecc...

Un Flaminio di proprietà, forse, potrebbe essere più interessante.

non mi sembra dirimente la questione sulla proprietà. Potrebbe essere ugualmente interessante una concessione per 99 anni (come il San Siro per le milanesi).
In ogni caso questa è una buona notizia per un impianto patrimonio della città.
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Offline AlonZo

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Re:dello stadio
« Risposta #168 : Venerdì 11 Gennaio 2013, 17:57:53 »
non mi sembra dirimente la questione sulla proprietà. Potrebbe essere ugualmente interessante una concessione per 99 anni (come il San Siro per le milanesi).
In ogni caso questa è una buona notizia per un impianto patrimonio della città.

secondo me invece sposta e non poco in termini economici e di bilancio. Magari sbaglio eh... però credo che un conto è ristrutturare e poi gestire in autonomia un impianto TUO, un altro è ristrutturare e gestire con determinati vincoli un impianto che ti è stato dato in concessione.

Offline Matita

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Re:dello stadio
« Risposta #169 : Venerdì 11 Gennaio 2013, 19:23:44 »


Oltretutto i problemi con i vincoli archeologici e con la famiglia Nervi saranno superati grazie al fatto che la destinazione finale resta a uso sportivo.
 :o

ottimo
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline Fabio70rm

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Re:dello stadio
« Risposta #170 : Venerdì 11 Gennaio 2013, 19:38:25 »
Se come no....non vedete l'ultima polpetta avvelenata lanciata dal Comune?

Ci "ammollano" il Flaminio, con annessa necropoli vicino...inedificabile quindi...

Vincoli archeologici e quelli del Nervi superabili? E io sono Napoleone Bonaparte...

Noi non siamo la mafia palazzinara di Roma...

Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline rione 13

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Re:dello stadio
« Risposta #171 : Sabato 12 Gennaio 2013, 10:22:10 »
sbracare e riedificare l'Olimpico.
io do 100 euro di mio.

Offline Fulcanelli

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Re:dello stadio
« Risposta #172 : Giovedì 2 Maggio 2013, 14:19:25 »
La questione torna di attualità. Vedi dichiarazioni di Letta: il nuovo (?) governo avrebbe capito che in questo momento fare costruire gli stadi  e annessi sarebbe un modo per fare occupazione. Sembra si riscriva la proposta di legge, vincolando la possibilità di costruire qualcosa nei dintorni al rientro (parziale?) delle spese effettive, e non alla moltipliazione dei pani e dei pesci. Oltre la sostenibilità ambientale del progetto architettonico conterà la sostenibilità del project financing.

Offline disabitato

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dello stadio
« Risposta #173 : Giovedì 2 Maggio 2013, 16:44:50 »
Inoltre si parla specificatamente di stadi lontano dal centro città, per questioni di inquinamento, casini ecc.

A quanto credete che venderanno gli appartamenti del futuro centro residenziale Flaminio?


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Re:dello stadio
« Risposta #174 : Mercoledì 6 Novembre 2013, 15:19:11 »
Cercando qua e là su internet ho trovato il testo composto da 7 articoli, intitolato "Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti e di complessi sportivi multifunzionali".

In esso si prevede la finalità della incentivazione – con procedure amministrative semplificate – della realizzazione o la ristrutturazione di impianti sportivi esistenti, nonché lo sviluppo di annessi complessi multifunzionali, garantendo maggiore sicurezza e fruibilità della gestione.
A tal fine, le opere approvate vengono dichiarate di preminente interesse nazionale, di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza.

Norme centrali attengono al procedimento autorizzatorio con i tempi per la presentazione e per la valutazione della proposta d’intervento degli enti competenti (comuni e regione).
Il proponente per un impianto nuovo o per la ristrutturazione di uno esistente presenta al Comune una proposta di intervento contenente: 
a) un progetto dell'opera con l'indicazione dell'area di intervento;
b) uno studio di fattibilità, comprensivo delle valutazioni di ordine sociale, ambientale, paesaggistico, urbanistico e infrastrutturale e di uno studio in tema di accessi e viabilità; 
c) un piano finanziario, con l'indicazione delle eventuali risorse pubbliche necessarie e delle eventuali entrate previste per il Comune; 
d) l’indicazione di eventuali opere compensative da realizzare.

La valutazione da parte del Comune interviene entro 45 giorni dalla presentazione
Successivamente, il progetto, con l’intesa con la società sportiva interessata, o studio di impatto ambientale viene presentato alla Regione competente che nell’arco di 60 giorni indice una conferenza istruttoria che deve ssere completata entro 180 giorni. Al termine del procedimento, il provvedimento conclusivo sostituisce ogni autorizzazione o permesso comunque denominato e necessario alla realizzazione dell'opera e, ove occorra, comporta variante agli strumenti urbanistici.
Importante sottolineare è che in caso di inerzia o di superamento dei termini, il proponente può chiedere l'esercizio del potere sostitutivo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.


Per quanto concerne gli interventi in aree pubbliche o su impianti pubblici preesistenti l'esecuzione del progetto autorizzato è affidata con gara comunitaria ed applicazione della disciplina sul cd. Project financing.
Il progetto definitivo autorizzato è posto a base di gara, entro 60 giorni dalla sua approvazione, per l'affidamento della realizzazione dell'opera e per la concessione di un diritto di superficie o di un diritto d'uso per una durata di almeno cinquanta anni, o per un periodo superiore in ragione di comprovate esigenze di sostenibilità e redditività degli investimenti. Alla gara è invitato anche il soggetto proponente che assume la denominazione di "promotore". 
Laddove non risultasse aggiudicatario, il promotore, può esercitare il diritto di prelazione entro 15 giorni dall'aggiudicazione definitiva e divenire  aggiudicatario se si impegnarsi a pareggiare, alle medesime condizioni, l'offerta. 

Essenziale per la realizzazione dell'intervento la presentazione alla Regione dell’intesa raggiunta tra comune e società sportiva fruitrice prevalente dell'impianto sportivo, con la quale viene consentito a quest'ultima di utilizzare l'impianto e/o il connesso complesso multifunzionale. 

Quanto al contenuto essenziale del progetto il soggetto proponente nella predisposizione del progetto e dello studio di fattibilità deve garantire l'equilibrio economico e finanziario della gestione del progetto e prevedere locali da adibire ad attività sociali ad uso della cittadinanza, anche mediante convenzioni con istituti scolastici, associazioni sportive dilettantistiche, federazioni sportive nazionali ed enti di promozione sportiva; 
Per quanto concerne i complessi multifunzionali, questi possono essere destinati ad attività direzionali, turistico-ricettive, commerciali e di servizi, solo se la loro realizzazione produce una comprovata valorizzazione in termini sociali e di occupazione del territorio.
Nella legge si prevede l'uso da parte del soggetto proponente di materiale e tecnologie ecosostenibili.
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Pomata

Re:dello stadio
« Risposta #175 : Mercoledì 6 Novembre 2013, 16:26:07 »
sbracare e riedificare l'Olimpico.
io do 100 euro di mio.

A sto punto, 100 da parte mia per voi.

Offline Fabio70rm

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Re:dello stadio
« Risposta #176 : Mercoledì 6 Novembre 2013, 20:51:23 »
Molto interessante quello postato da fish, c'è solo un problema: la "ristrutturazione" sarebbe sì a carico degli enti pubblici, ma anche la proprietà.

Quindi, niente stadio di proprietà...
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