Autore Topic: Il pseudo fallimento del call center  (Letto 4245 volte)

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Offline Fabio70rm

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Il pseudo fallimento del call center
« : Martedì 8 Giugno 2010, 19:35:20 »
Le "scatole cinesi" dei call center
Un nuovo misterioso fallimento
di VALENTINA CONTE

Le "scatole cinesi" dei call center Un nuovo misterioso fallimento

Un'altra brutta storia di call center che chiudono e poi riaprono, in altre forme e asciugati di personale, liquidazioni, debiti. In questi giorni i 415 dipendenti della Best Contact Lazio (Bcl) si rigirano sconcertati tra le mani la lettera di licenziamento "per cessazione attività produttiva a Roma a seguito di perdita totale delle commesse". È firmata dal direttore generale Simona Guarino che negli stessi giorni si è adoperata nella compilazione di una discussa lista di 220 lavoratori. Sono i fortunati, tra i 415, riassorbiti da Call&Call, un altro call center che ha aperto da poco una sede nuova di zecca proprio a 200 metri dalla Bcl. Chi non è nella lista è fuori. E quindi in mobilità, fino a dicembre, con l'80% dello stipendio, per lo più non superiore ai mille euro.

Cosa fanno i call center

Gli ex dipendenti del call center sono sotto choc e preparano una denuncia in Procura. Troppi i punti oscuri. "In meno di 20 giorni abbiamo scoperto di non avere commesse e di aver perso il lavoro", raccontano esterrefatti. Ma le commesse, dicono, non sono diminuite: sono transitate quasi tutte alla Call&Call. Si parla di CartaSì, Banca Fideuram, Ucifin del gruppo UniCredit, Finemiro del gruppo Intesa SanPaolo, Bnl, Ace, Mediaset e altre, cioè il cuore della Bcl, specializzata nell'assistenza ai clienti di società del settore bancario e finanziario. E poi la lista: con quali criteri è stata compilata? "Simpatie e parentele", ripetono. Terzo elemento di denuncia: la liberatoria imposta ai 220 fortunati, fatta firmare in azienda e non in sede sindacale, con cui i ripescati rinunciano a qualsiasi rivalsa legale nei confronti delle aziende committenti e in particolare di CartaSì. Alcuni lavoratori sono in causa da anni con CartaSì, firmataria di un accordo con i sindacati nel 2004 che la impegnava ad assumere dalla Bcl i lavoratori in appalto. Su 415 persone, quasi 200 si occupavano ogni giorno dei clienti della carta di credito.

Ma c'è di più. Fino ad otto mesi fa e per cinque anni, Bcl si chiamava Banking&Financial Services (Bfs), direttore Giampaolo Gualla e ad Mauro Lancellotti, lo stesso ad di Omnia Service Center, altro call center fallito e ubicato nello stesso palazzo della Bfs, in via Staderini 93 (Tor Tre Teste). Nell'autunno 2009 il 75% della Bfs viene ceduto senza spiegazioni ("Lancellotti si è stancato dell'attività", avrebbe riferito la Guarino ai lavoratori), al gruppo Omega, il killer dei call center, la scatola finanziaria specializzata nell'inglobare società e portarle al fallimento, quello che ha acquisito Agile da Eutelia a un euro un anno fa e poi ha licenziato mille lavoratori. Ebbene, il meccanismo si ripete: Omega acquista Bfs e le cambia nome due volte, prima Gilla e poi Best Contact Lazio, e secondo i lavoratori "svuota le casse anche aumentando i costi (negli ultimi mesi sono state fatte decine di assunzioni a tempo indeterminato) e poi dichiara la liquidazione e il passaggio a Call&Call", società dell'imprenditore Umberto Costamagna che pochi mesi fa ha salvato un altro call center, quello delle mamme di Pistoia, sempre del gruppo Omega e sempre in fallimento. Risultato: i lavoratori di Bcl perdono, assieme al posto di lavoro, tutti i diritti acquisiti: scatti di anzianità, ferie, Tfr e gli stipendi degli ultimi due mesi.

(08 giugno 2010)

http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/06/08/news/le_scatole_cinesi_dei_call_center-4660485/

La mia ex azienda.

Mah....che dire....

Ho perso lavoro, tfr e per di più si sono imboscati parte delle trattenute e devo dare con il cud 2009 quasi 2.000 euro al fisco. Che mi scaleranno dalle buste paghe del nuovo lavoro part-time....

Ho già elencato tutto il calendario per la settima volta, ora ricomincio...

Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline ammiraglio

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Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #1 : Martedì 8 Giugno 2010, 19:42:09 »
la massima solidarietà, non ho parole per questi cialtroni.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

bak

Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #2 : Martedì 8 Giugno 2010, 20:03:00 »
Siano stramaledetti questi delinquenti.

Fabio, massima solidarietà

Offline DinoRaggio

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Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #3 : Martedì 8 Giugno 2010, 20:45:48 »
Siano stramaledetti questi delinquenti.

Fabio, massima solidarietà

Non posso che quotare.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

jumpingjackflash

Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #4 : Martedì 8 Giugno 2010, 21:08:47 »
il massimo della mia solidarietà  a tutti voi.
Si vuole un lavoro flessibile? si vogliono risolvere un po di problemi di questo paese?

mandate in galera questi cialtroni.

Offline lollapalooza

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Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #5 : Martedì 8 Giugno 2010, 21:32:51 »
Siano stramaledetti questi delinquenti.

Fabio, massima solidarietà



andujo

Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #6 : Martedì 8 Giugno 2010, 21:42:59 »
Mi spiace davvero, caro Fabio.

Purtroppo, queste cose succedono ovunque, anche qui in UK. Ma qui ALMENO c'è un mercato del lavoro abbastanza dinamico, mentre in Italia l'immobilismo è osceno.

Hanno voluto scimmiottare i modelli del capitalismo avanzato, quando poi hanno lasciato nepotismo, clientelarismo e fancazzismo del pubblico impiego del tutto intatti.

Lo so che non è facile: ma quando avevo oltre 40 anni, anche io persi il lavoro in Italia (sono stato un antesignano, anche se lo persi perchè mi licenziai, ma siccome a certi compromessi un uomo non può scendere... vabbe, non voglio buttarla sull'autobiografico), ti dico solo mandai a fare in coulomb il bel paese demmerda e me ne venni definitivamente qui in UK. Non so cosa consigliarti, se non un "apri bene gli occhi e valuta tutto a 360 gradi".

In bocca al lupo.

Offline sassoxsasso

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Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #7 : Martedì 8 Giugno 2010, 22:20:35 »
Fabbie' a te oltre alla solidarietà serve un lavoro al più presto!
porcazzozza!
un momento terribile.
io non so la tua età ma se ti viene il coraggio e hai la possibilità scappa dall'Italia.

quelli so e resteranno impuniti. questo è il liberismo all'italiana. quello dei furbi. perché questa è solo una furbata fatta da farabbutti.
"La Lazialità non te la può togliere nessuno. O ce l’hai o non ce l’hai. Evidentemente tu non ce l’avevi.

Offline Centurio

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Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #8 : Mercoledì 9 Giugno 2010, 11:35:00 »
imparate er tedesco e vié da me, t'aiuto io.
sine pennis volare haud facile est

Offline AlenBoksic

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Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #9 : Mercoledì 9 Giugno 2010, 11:45:27 »
Massiam solidarietà obbligatoria

 e fancazzismo del pubblico impiego del tutto intatti.

Abbi pazienza,
ma dire questo quando c so centinaia di persone che, come il sottoscritto, dopo 5 anni di cococo neanhce sa cosa farà tra 23 giorni, per risparmiare la bella somma di 400mila euro, fa un pò assai tanto incaxxare e dimostra che, come al solito, in Italia si ragiona per stereotipi e senza guardare la realtà che è dominata da questi ladri che agiscono indisturbati quotidianamente.

P.S.: Il solevte ministvo ha anche portato l'invalidità all'85% per evitare i falsi invalidi,
peccato che la quasi totalità dei 38mila down italiani abbia il 75% e, grazie a questa genialata, venga privato dell'assegno mensile di ben 256 (!) euro.
Dev's colpa del fancazzismo nella P.A., mica dei 100miliardi scudati al 5%
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andujo

Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #10 : Mercoledì 9 Giugno 2010, 15:03:18 »
Massiam solidarietà obbligatoria

Abbi pazienza,
ma dire questo quando c so centinaia di persone che, come il sottoscritto, dopo 5 anni di cococo neanhce sa cosa farà tra 23 giorni, per risparmiare la bella somma di 400mila euro, fa un pò assai tanto incaxxare e dimostra che, come al solito, in Italia si ragiona per stereotipi e senza guardare la realtà che è dominata da questi ladri che agiscono indisturbati quotidianamente.

P.S.: Il solevte ministvo ha anche portato l'invalidità all'85% per evitare i falsi invalidi,
peccato che la quasi totalità dei 38mila down italiani abbia il 75% e, grazie a questa genialata, venga privato dell'assegno mensile di ben 256 (!) euro.
Dev's colpa del fancazzismo nella P.A., mica dei 100miliardi scudati al 5%

Scusami AlanBoksic, mi sono espresso male.
Intendevo dire il fancazzismo diffuso, ed ovviamente al netto di quelle brave persone che il loro stipendio se lo sudano e se lo guadagnano, nel pubblico come nel privato, e trasversalmente a tutti i settori.
Ma che ci sia nel pubblico impiego una larga parte di parassiti, la cui stessa esistenza si tramuta non solo in inefficienze, ma in ostacoli alla vita di tutti i cittadini, credo che la cosa sia talmente evidente, che negarla sarebbe da complici.
In bocca al lupo anche a te: tra l'altro, se sei co.co.co presso la pubblica amministrazione, beh quel che scrivevo dubito ti suoni del tutto nuovo...

Offline AlenBoksic

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Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #11 : Giovedì 10 Giugno 2010, 08:28:33 »
Certo che ci sono i parassiti ma come in qualsiasi altro organismo pletorico.
Cmq, imho, i problemi nascono a monte e son normativi (politici), organizzativi (dirigenziali/politici) poi ci son quelli mentali (privati), attitudinali (professionisti) e pubblici (fancazzisti).
Cmq andiamo troppo OT.
Quel che volevo dire è che, prendendo sempre solo e soltanto di mira la P.A., si ignorano del tutto questi pezzidim..da che imperversano nel privato e che tanto male invece fanno, come questi
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/per-un-pugno-di-soldi/2128402&ref=hpsp
Voglio 11 Scaloni

Offline Ataru

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Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #12 : Giovedì 10 Giugno 2010, 09:53:24 »
Fabio, hai tutta la mia solidarietà.

spero che certi individui possano scontare, in qualche modo, qualcosa, in misura proporzionale alle nefandezze che sono soliti fare.

ti auguro di trovare presto una soluzione lavorativa più stabile e remunerativa, quantomeno dal punto di vista umano.
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline NV

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Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #13 : Giovedì 10 Giugno 2010, 09:54:41 »
in becco all'aquila
psichedelicatessen

Offline Fabio70rm

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Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #14 : Martedì 3 Agosto 2010, 00:32:11 »
Piccolo aggiornamento.

Allora, ho fatto, assieme ai miei ex colleghi, il blocco del conto corrente della schifiltosa azienda, tramite i sindacati, principalmente la CGIL - Filcams.

Si è scoperto che questi stronzi sul conto hanno la bellezza di 2,5 milioni di euro. E che debbono prendere ancora la bellezza di quasi 3 milioni di euro dalle committenti.

Da quando abbiamo fatto bloccare i conti gli stronzi, nella persona dell'amministratore delegato Simona Guarino, hanno richiesto tre incontri alla Regione Lazio, chiedendo lo sblocco dei conti correnti per permettere il pagamento degli stipendi, a detta loro, in realtà perchè beccati con il sorcio in bocca (ah, la Polverini...).

Ci sono quindi tre situazioni.

La prima è dei circa 200 dipendenti a tempo indeterminato licenziati e ricollocati ad una azienda, la Call&Call, che miracolosamente dal giorno dopo del fallimento ha preso le commesse perse da BCL; e dove, guarda un po' ci doveva rientrare, come dirigente, proprio la Guarino. Costoro, per poter essere ricollocati, hanno firmato una "liberatoria" che li faceva rinunciare a qualsiasi tentativo di azione legale nei confronti di BCL, e sono finiti a Call&Call in veste di lavoratori in mobilità.

La seconda è dei restanti 250 dipendenti a tempo indeterminato non ricollocati, e in mobilità. Costoro hanno rifiutato di firmare le "liberatorie", e hanno tra l'altro una causa in corso con CARTA SI; essendo questa la committente principale di oltre il 70% delle commesse, si era impegnata in passato ad assumere tutti i 200 suddetti come propri dipendenti. Accordo stipulato nel 2002 e mai rispettato, con conseguente vertenza in atto.

La terza e ultima situazione è quella dei lavoratori a tempo determinato, o non rinnovati alla scadenza o cacciati via prima della fine, come il sottoscritto.

Abbiamo presentato a luglio decreto ingiuntivo, tramite gli avvocati dei sindacati, e anche qui un gran marasma: pochi con la CGIL, circa 100 con la UIL, e il resto suddivisi tra cinque avvocati privati.

Nel frattempo la Filcams otteneva una vaga promessa da parte della BCL, sempre per bocca dell'amministratore delegato Simona Guarino, di far pagare gli stipendi a patto di sbloccare i conti, proposta respinta ovviamente al mittente.

Intanto accadono diverse novità.

I capi del gruppo Agile-Omega, tra cui il famigerato Claudio Marcello Massa, sono arrestati per bancarotta fraudolenta; indagini a tappeto da parte della GdF sono ancora in corso per stabilire chi altri è coinvolto nel fallimento volontario del gruppo, tra cui fa parte anche la BCL, e dove siano finiti oltre 4 miliardi di euro delle spettanze degli oltre 15.000 lavoratori.

Noi intanto facciamo una bella scoperta.

All'ultimo incontro, presente la Polverini in persona, si presenta niente poco di meno che un segretario di Dell'Utri.

Esce fuori che la BCL è proprietaria di diversi migliaia di km di fibre ottiche (comprati come? un sospetto ce l'avrei...) che fanno gola a Mediaset. (Ah Dell'Utri, la Polverini, 'ilvio)

Insomma, intrigo sempre più complesso, e soldi sempre più lontani.

Vedremo...
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jumpingjackflash

Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #15 : Martedì 3 Agosto 2010, 08:10:24 »
un intrigo intricato direi. Oppure una classica storia di malaeconomia italica.

un abbraccio

Offline Matita

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Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #16 : Martedì 3 Agosto 2010, 09:19:20 »
un abbraccio ma sopratutto buona fortuna
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

CiPpi

Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #17 : Martedì 3 Agosto 2010, 09:51:56 »
da quando ho lasciato l'Italia 14 anni fa, non posso fare altro che augurarvi buona fortuna a tutti voi rimasti.

Offline innamoRADU

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Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #18 : Martedì 3 Agosto 2010, 09:53:18 »
Siano stramaledetti questi delinquenti.

Fabio, massima solidarietà
"Dove vola OLYMPIA non arriveranno MAI!"

Offline gazzaladra

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Re:Il pseudo fallimento del call center
« Risposta #19 : Martedì 3 Agosto 2010, 10:03:54 »
Piccolo aggiornamento.

Allora, ho fatto, assieme ai miei ex colleghi, il blocco del conto corrente della schifiltosa azienda, tramite i sindacati, principalmente la CGIL - Filcams.

Si è scoperto che questi stronzi sul conto hanno la bellezza di 2,5 milioni di euro. E che debbono prendere ancora la bellezza di quasi 3 milioni di euro dalle committenti.

Da quando abbiamo fatto bloccare i conti gli stronzi, nella persona dell'amministratore delegato Simona Guarino, hanno richiesto tre incontri alla Regione Lazio, chiedendo lo sblocco dei conti correnti per permettere il pagamento degli stipendi, a detta loro, in realtà perchè beccati con il sorcio in bocca (ah, la Polverini...).

Ci sono quindi tre situazioni.

La prima è dei circa 200 dipendenti a tempo indeterminato licenziati e ricollocati ad una azienda, la Call&Call, che miracolosamente dal giorno dopo del fallimento ha preso le commesse perse da BCL; e dove, guarda un po' ci doveva rientrare, come dirigente, proprio la Guarino. Costoro, per poter essere ricollocati, hanno firmato una "liberatoria" che li faceva rinunciare a qualsiasi tentativo di azione legale nei confronti di BCL, e sono finiti a Call&Call in veste di lavoratori in mobilità.

La seconda è dei restanti 250 dipendenti a tempo indeterminato non ricollocati, e in mobilità. Costoro hanno rifiutato di firmare le "liberatorie", e hanno tra l'altro una causa in corso con CARTA SI; essendo questa la committente principale di oltre il 70% delle commesse, si era impegnata in passato ad assumere tutti i 200 suddetti come propri dipendenti. Accordo stipulato nel 2002 e mai rispettato, con conseguente vertenza in atto.

La terza e ultima situazione è quella dei lavoratori a tempo determinato, o non rinnovati alla scadenza o cacciati via prima della fine, come il sottoscritto.

Abbiamo presentato a luglio decreto ingiuntivo, tramite gli avvocati dei sindacati, e anche qui un gran marasma: pochi con la CGIL, circa 100 con la UIL, e il resto suddivisi tra cinque avvocati privati.

Nel frattempo la Filcams otteneva una vaga promessa da parte della BCL, sempre per bocca dell'amministratore delegato Simona Guarino, di far pagare gli stipendi a patto di sbloccare i conti, proposta respinta ovviamente al mittente.

Intanto accadono diverse novità.

I capi del gruppo Agile-Omega, tra cui il famigerato Claudio Marcello Massa, sono arrestati per bancarotta fraudolenta; indagini a tappeto da parte della GdF sono ancora in corso per stabilire chi altri è coinvolto nel fallimento volontario del gruppo, tra cui fa parte anche la BCL, e dove siano finiti oltre 4 miliardi di euro delle spettanze degli oltre 15.000 lavoratori.

Noi intanto facciamo una bella scoperta.

All'ultimo incontro, presente la Polverini in persona, si presenta niente poco di meno che un segretario di Dell'Utri.

Esce fuori che la BCL è proprietaria di diversi migliaia di km di fibre ottiche (comprati come? un sospetto ce l'avrei...) che fanno gola a Mediaset. (Ah Dell'Utri, la Polverini, 'ilvio)

Insomma, intrigo sempre più complesso, e soldi sempre più lontani.

Vedremo...

spaccateje er culo a sti maledetti.
Non chi comincia...ma colui che persevera.