Autore Topic: Gazzetta e Corriere dello Sport 23-12-2012  (Letto 1449 volte)

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Offline DinoRaggio

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Gazzetta e Corriere dello Sport 23-12-2012
« : Domenica 23 Dicembre 2012, 09:21:10 »
LA GAZZETTA SPORTIVA

Il secondo è servito
Alla Lazio basta un tiro «vero»
La Samp s’illude


DAL NOSTRO INVIATO
SEBASTIANO VERNAZZA
Genova

La Lazio vince la «bambolina» di anti-Juve delle Feste e passerà il Natale al secondo posto, ma diciamolo: l’anti-Juve non esiste, soltanto la Juve può fare del male a se stessa. Per quello che si è visto a Marassi la Lazio è ottima squadra, che ha pieno diritto di ambire a un pass per Champions League e che tra campionato e coppe varie non perde da 11 partite, però per lo scudetto ci vuole altro. La Samp soffre la prima «Delio-usione». Il nuovo allenatore Rossi ha portato ordine, i blucerchiati hanno tenuto il campo con dignità, ma la differenza di spessore tecnico tra Doria e Lazio si è percepita a occhio nudo.

Cinici, ma non bari Vladimir
Petkovic è uno di noi, a dispetto dei suoi molteplici passaporti. Un italianista, intendiamo dire, che sarebbe piaciuto un sacco a un critico come Gianni Brera. «Safety first». Prima la sicurezza, primo non prenderle. E per questo ci sono Marchetti — gran bel portiere — e una linea a quattro molto serrata, difficile da traforare. Il resto è così strutturato: due che pensano (Ledesma e Hernanes), due che corrono (Gonzalez e Lulic), uno che fa un po’ quello che gli pare perché è bravo e va dove lo guida l’istinto (Mauri). In avanti Klose, attaccante a cinque stelle, così bravo da guadagnarsi un’abbondante sufficienza anche se alla voce conclusioni il tedesco a Marassi non si è schiodato dallo zero. Difficile capire quale sia il sistema di gioco della squadra. A noi sembra che il 4-3-2-1 sia la formuletta che meglio lo descrive, però da un momento all’altro — grazie alle metamorfosi di Mauri — altri «prefissi» vengono composti. Una formazione cinica, ma non bara, capace di vincere con un unico vero tiro in porta, quello dello 0-1 risolutivo. L’altro — la seconda e ultima conclusione laziale nello specchio dei pali — ha le forme di un’innocua «mozzarella» di Hernanes su punizione. Un tiro in porta degno di essere definito tale e tre punti in saccoccia, il massimo col minimo, ma non è colpa della Lazio se la Samp, per inspiegabile mistero, si è messa a cuccia dopo gli iniziali furibondi 20-25 minuti.

Dignitosi, ma piatti
Scintillante partenza. Urca che Samp, al sorgere della partita. Pressing feroce, tutti a correre come dannati. Il miglior Marchetti ha evitato che l’1-0 diventasse realtà. Prima una gran parata su tiro di Icardi «sporcato» da deviazione laziale e poi il superlativo volo su semi-acrobazia di Eder. Sembrava il «sol levante» di una nuova Samp, è stato il classico fuoco di paglia. La Samp si è spenta a metà del primo tempo e il gol di Hernanes, innescato da uno slalom di Lulic sulla sinistra, l’ha spedita in catalessi. Nella restante ora di gioco il Doria ha partorito due miserelle palle gol: un colpo di testa di Gastaldello a fine primo tempo e un tiro di Pozzi a metà ripresa.

Non tutto è da buttare.
Il «match studio» dice che la squadra ha tenuto il baricentro alto (54,8 metri), che è stata corta e bene aggregata (34,9 metri) e che ha avuto il vantaggio territoriale (51,1 a 48,9%). A lasciare perplessi è stata l’incapacità di cambiare marcia.
Una tenace ma sterile compattezza ha contrassegnato il secondo tempo doriano. In attacco — a parte le folate iniziali — elettroencefalogramma piatto. Per un’ora e più nessuno ha creato una situazione di superiorità numerica o elaborato un lancio che non fosse prevedibile. Fasce poco frequentate, la squadra ha faticato ad «allargarsi». Delio Rossi, per il suo debutto doriano, si è adattato alle caratteristiche dei suoi giocatori e ha scelto il 4-3-1-2, ma il suo «storico» dice che, quando ha potuto, ha messo le ali alle proprie formazioni. Non sarebbe male se a Rossi, per la Befana, regalassero degli esterni.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Eagleman

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Re:Gazzetta e Corriere dello Sport 23-12-2012
« Risposta #1 : Domenica 23 Dicembre 2012, 09:26:00 »
http://www.corrieredellosport.it/Edicola.shtml


vabbè ch e è il corriere de trigoria ma almeno volevo  un Lazio sei seconda!, senza nessun accostamento a morattese o a pulcinella, al massimo alla fallentia che è terza ma per forza devono inserire i ciucci soccers ???

Rosicano 
9/01/1900  24/09/1958  12/05/1974  21/06/1987  19/05/1999  27/08/1999  14/05/2000  26/05/2013

Offline DinoRaggio

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Re:Gazzetta e Corriere dello Sport 23-12-2012
« Risposta #2 : Domenica 23 Dicembre 2012, 09:29:52 »
LA GAZZETTA SPORTIVA

HERNANES
Il tuttofare che si veste da bomber
«Siamo grandi»

Il brasiliano impressiona per la continuità, con Petkovic
le sue giocate sono diventate una regola. Ma vola basso:
«Juve irraggiungibile, la Champions è il nostro scudetto»

DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO CIERI
GENOVA

Travestito da Babbo Natale starebbe decisamente bene. Con quella faccia che sembra uscita da un cartone animato e quel sorrisone sempre stampato, farebbe la felicità di qualsiasi bambino se arrivasse a bordo di una slitta a consegnare regali. Più prosaicamente, e senza gli abiti di Santa Claus, Hernanes il suo dono lo consegna ai tifosi laziali. È il gol numero 7 del suo straordinario campionato. Una rete dalle sembianze abbastanza normali, ma dall’importanza capitale per il brasiliano e per la sua Lazio. Perché vuol dire secondo posto in classifica e record di punti nel girone di andata nell’era Lotito. «Questo gol è per loro, per tutti i tifosi laziali. Le mie reti precedenti le avevo dedicate ad amici e familiari, stavolta no, voglio dedicarla a loro. Non è male passare il Natale al secondo posto in classifica, vero?».

Senza limiti
Vero, vero, ci mancherebbe. Hernanes lo dice con la sua solita leggerezza che sembra astrarlo dal contesto che lo circonda. Sembra uno capitato lì per caso, ma poi quando è in campo, e ancor di più quando le partite contano, non passa mai inosservato. Classe, giocate sopraffine e i gol. Tanti per un centrocampista e quasi sempre decisivi. Come a Genova, dove ha risolto da opportunista d’area una mischia che pareva destinata a un nulla di fatto per la Lazio. Un gol da attaccante vero, lui che invece all’anagrafe del calcio è iscritto come centrocampista, fantasista tutt’al più. Ma quando il calcio ce l’hai dentro, al momento giusto ti puoi trasformare anche in quello che non sei. È la grandezza di Hernanes, campione atipico proprio perché si fa fatica a inquadrarlo in una fattispecie definita. Sicuramente è uno che, se è in giornata, le partite le vince da solo.

Cura Petkovic
Il problema, nei primi due anni di Lazio, era stato che queste giornate non erano poi così frequenti. Ma, potere di un Petkovic che continua a strabiliare, come d’incanto quest’anno le giornate-sì del brasiliano sono diventate la regola. Il perché lo spiega lui stesso direttamente dagli spogliatoi di Marassi: «La differenza, per me come per la squadra, è nella testa. Che poi vuol dire il 90 per cento della forza di un gruppo. Quest’anno tutto ci riesce meglio perché siamo più sicuri dei nostri mezzi, siamo convinti di essere un grande collettivo». Così grande da poter fare sogni proibiti? No, Hernanes, detto il Profeta, non vuole passare per ciarlatano. «La parola scudetto scordiamocela, la Juve è irraggiungibile, a meno che non decida lei di fermarsi. Noi però al secondo posto ci stiamo bene e la zona Champions deve essere il nostro scudetto». Fantasia e concretezza.
Sì, questo Hernanes è proprio figlio del nuovo Brasile degli anni Duemila. La Lazio se lo tiene stretto. Sognando, ma con i piedi piantati per terra.
E ra gisumin all'ùart!

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Re:Gazzetta e Corriere dello Sport 23-12-2012
« Risposta #3 : Domenica 23 Dicembre 2012, 09:37:22 »
LA GAZZETTA SPORTIVA

LE PAGELLE
di S.V.

MARCHETTI 6,5
Anche a Marassi due parate decisive. Lavora nel primo quarto d’ora. Poi qualche uscita e tanta noia.

KONKO 6
Mezzo voto in meno perché si divora lo 0 2. Però i suoi continui «su e giù» creano tarli.

BIAVA 6,5
Con cattiveria sul bravo ma «tenero» Icardi e su chiunque si avvicini.

DIAS 6
Samp rinunciataria, non c’è bisogno che Dias faccia l’espressione truce. Gli basta vigilare.

RADU 6
Soffre in avvio, perché Berardi inizia bene e lo attacca.

GONZALEZ 6,5
Corre per due, forse per tre, e arpiona palloni.

IL MIGLIORE
LEDESMA 7
Rossi gli piazza Poli e Soriano alle costole, ma l’argentino trama lo stesso. Palloni recuperati 14:
tantissimi.

HERNANES 6,5
Il gol decisivo lo fa uscire dal gruppo, ma nel complesso non è che «profetizzi» granché (Cavanda s.v.)

MAURI 6,5
Esterno, mezzapunta, spalla di Klose: interpreta una cifra di ruoli (Ciani s.v.)

LULIC 6,5
Il gol è roba sua al 70 per cento. Quella scavallata sulla sinistra, con avversario «birillato», vale tre punti.

KLOSE 6
Gioca per la squadra, non per sé. E serve un assist delizioso a Konko, che però lo dilapida (Floccari s.v.).

All. PETKOVIC 6,5
Dritto al nocciolo, senza fronzoli. Ripartire, segnare e gestire i tre verbi principali.

GLI ARBITRI
RIZZOLI 6,5 Nessun episodio controverso da sbrogliare, sono giuste le ammonizioni. Problemini nel gestire un paio di vantaggi.
Grilli 6,5 - Padovan 6,5;
Di Bello 6,5 - Tagliavento 6,5
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Re:Gazzetta e Corriere dello Sport 23-12-2012
« Risposta #4 : Domenica 23 Dicembre 2012, 09:43:00 »
CORRIERE DELLO SPORT-STADIO

LA PARTITA Hernanes esorcizza il tabù trasferta. Lazio da record

Dall'inviato

GENOVA - La Lazio esorcizza il tabù trasferta, ritrovando gol e vittoria dopo due mesi e mezzo: si arrampica al secondo posto, dietro l'imprendibile Juve, e fissa il record di punti nel girone d'andata con riferimento ai campionati a venti squadre. Non solo: se dovesse battere il Cagliari dopo la sosta, eguaglierebbe il primato della squadra di Eriksson, quella dello scudetto 1999-2000. Decisivo Hernanes, appena scoccata la mezz'ora, con l'unico tiro nello specchio di Romero: è il segno di una partita non bella che i biancocelesti vincono con il cinismo delle grandi, spegnendo la fiammata doriana in avvio, dipanando una manovra poco estetica però efficace, gestendo il vantaggio senza concedere nulla e con l'unica pecca di non trovare il sigillo.

IMPIANTO - Petkovic ridisegna il 4-1-4-1 con Ledesma in regià e Klose unica punta. In difesa, accanto al recuperato Biava, c'è Dias preferito a Ciani; a centrocampo Lulic sostituisce Candreva, squalificato, con Mauri dirottato a destra. Delio Rossi, in sella da quattro giorni, non sconvolge l'abituale impianto tattico: 4-3-1-2 con Munari al posto di Maresca, non al top, Obiang che s'accentra in mediana e Poli che avanza sulle tracce di Ledesma. Al di là dei ritocchi sparsi, l'approccio della Sampdoria sembra risentire positivamente del cambio tecnico: voglia, energia e generosità non mancano, purtroppo la manovra è cieca, la palla scivola ma i varchi sono stretti. In tutto il primo tempo, due soli tiri indovinano la porta, entrambi scoccati nei primi 10' quando si concentra l'aggressività che lascia ben sperare il nuovo tecnico: Marchetti, però, si distende su botta di Icardi sporcata da una deviazione e vola su Eder che riceve da Munari e spara al volo.

MALIZIA - Sfuma presto, la foga doriana. Sfuma perché la Lazio riassetta equilibri e posizioni, prende a filare gioco e frullare la palla. Non è brillante, però è solidissima. Mostra caratterere, convinzione, piglio. Lulic - rigenerato - spinge con costrutto, Mauri svaria, Hernanes e Gonzalez si divincolano da rigidi controlli. Klose, in questo frangente, rimane tuttavia slegato dalla manovra e le imperfezioni diffuse ai bordi delle due aree partoriscono, in assoluto, una partita vibrante ma scarna di emozioni, combattuta ma onestamente non bella. La Lazio, che ha maggiore qualità e più malizia, riesce comunque a indirizzarla a suo favore: Klose lancia, Lulic sgroppa, Berardi annaspa, Gastaldello respinge il cross che piove da sinistra, Hernanes irrompe e scaraventa in rete.

SPOT - La reazione doriana è debole - giusto un'incornata di Gastaldello, appena fuori, all'ultimo respiro del tempo sugli sviluppi di un corner - ma se Rossi cerca nuove soluzioni è anche per via d'un paio d'infortuni: chiede dinamismo a Soriano che rileva Krsticic, sicurezza a De Silvestri che rimpiazza Berardi, forza d'urto - è l'unica scelta tecnica - a Pozzi che rimpiazza Icardi. I benefici sono appena percettibili - l'azzurrino innesca bene Munari che però scarabocchia un tiro di controbalzo, Pozzi spaventa Marchetti con una saetta da venticinque metri - e la fragilità doriana non trova antidoti. Così, limitandosi a un presidio attento, chiudendo con attenzione gli spazi, la Lazio custodisce un vantaggio d'oro: spot della ripresa è Klose, che non riesce mai a intrufolarsi in area però ripiega di continuo a dar manforte.

SUSPANCE - Petkovic effettua il primo cambio al tramonto della sfida: richiama Hernanes e schioda dalla panchina Cavanda, accentra Lulic e avanza Konko a metà campo. Proprio il francese ha sul piede il pallone del raddoppio, però indugia troppo e Rossini respinge. Poi entra Cani per Mauri e dietro si dipana la linea a cinque: non è un'impennata d'orgoglio della Samp a suggerire prudenza, il tecnico biancoceleste teme più la stanchezza.
Entra anche Floccari, che non sfrutta un buon pallone di Cavanda - altra opportunità smarrita per chiudere il match: su questo bisognerà lavorare -, poi ancora un filo di suspance, qualche brivido quando Poli calcia alto, la soddisfazione per il secondo posto che corona un cammino eccellente.

a.ba.
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Re:Gazzetta e Corriere dello Sport 23-12-2012
« Risposta #5 : Domenica 23 Dicembre 2012, 09:45:18 »
CORRIERE DELLO SPORT-STADIO

Per Marchetti 454 minuti d’imbattibilità

Ha chiuso la porta. Federico Marchetti ha prolungato l’imbattibilità: non prende gol in campionato da 454’. Una settimana fa aveva scavalcato Peruzzi e Muslera, adesso insegue Felice Pulici (606’) e Marchegiani (744’), i portieri che vantano le serie più lunghe di imbattibilità nella storia della Lazio.


Nessun tecnico biancoceleste come Petkovic

Non segnava e non vinceva fuori casa dal 7 ottobre, quando sbriciolò il Pescara con una doppietta di Klose e un gol di Hernanes. La Lazio è salita a quota 36 punti e il tecnico di Sarajevo sotto la gestione Lotito, è diventato l’allenatore ad aver fatto registrare il risultato migliore nel girone d’andata.

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Re:Gazzetta e Corriere dello Sport 23-12-2012
« Risposta #6 : Domenica 23 Dicembre 2012, 09:52:35 »
CORRIERE DELLO SPORT-STADIO

Hernanes: «Possiamo sognare»
«E’ stata presa la strada giusta per arrivare molto lontano. Adesso siamo più
convinti»


Dall’inviato
Fabrizio Patania

GENOVA - E’ la Lazio di Hernanes, mezz’ala di regìa sublime, trequartista con il gol facile, il giocatore più decisivo del campionato. Petkovic l’ha fatto esplodere.
Quando segna il Profeta, la Lazio vince. Una regola senza eccezioni. Funziona così dal febbraio 2011, una serie di diciotto partite di fila in campionato, l’ultima ieri. Un destro, sul campo di Marassi, per bucare Romero e piegare la Sampdoria di Delio Rossi. Minuto trentuno del primo tempo, ripartenza veloce della squadra biancoceleste, Klose bravo a proteggere il pallone e portarlo fuori dall’area, favorendo la percussione di Lulic. Il bosniaco ha saltato sulla corsa
Berardi e ha scodellato in mezzo all’area di rigore. Il Profeta era pronto  all’appuntamento, ha mirato l’angolo e ha sfruttato l’occasione per impallinare i blucerchiati. Ci voleva una prodezza del brasiliano per rompere l’incantesimo, tornando a imporsi in trasferta. La Lazio non segnava fuori casa da 446 minuti e non vinceva da più di due mesi, l’ultimo successo a Pescara (3-0) il 7 ottobre.

DEDICA - Il centrocampista di Recife ha fatto felice il popolo biancoceleste. «Questo gol lo dedico a tutti i tifosi della Lazio, sono contento perché abbiamo regalato ai nostri sostenitori un bel Natale». Vittoria pesante per chiudere in bellezza l’anno e compiere un altro balzo in avanti, agganciando il secondo posto in classifica. «Sono tre punti importantissimi, soprattutto se dovessimo continuare a giocare così. Il campionato, dopo la pausa, riprenderà con due partite consecutive all’Olimpico. E’ stata presa la strada giusta, ora dovremo continuare a dimostrare di essere una grande squadra». Petkovic cercava e chiedeva un salto di qualità, la Lazio doveva tornare ad essere autorevole e protagonista anche in trasferta. «Mi faceva arrabbiare vedere la squadra senza l’approccio giusto, in certe occasioni non scendevamo in campo con la testa giusta, prendevamo subito uno, due o tre gol e la partita finiva. Abbiamo fatto un passo in avanti, c’è stata una crescita. Stiamo cambiando mentalità, questo è il fatto più importante. Ora abbiamo maggiore convinzione, vogliamo vincere le partite, l’aspetto mentale conta al 90 per cento ».

VOLO - La Lazio galoppa, ha scavalcato l’Inter, s’è messa nella scia della Juventus, che sta facendo un campionato a parte. «E’ dura parlare di anti-Juve, mi sembra che nessuna squadra si possa definire così. Dipende soltanto dai bianconeri. Stanno andando a una velocità insostenibile. Il modo migliore per provare a diventare la vera anti-Juve del campionato è non pensarci. Dovremo continuare a giocare, a vincere il più possibile, a fare punti. Come abbiamo visto, non esistono partite scontate, ma con questa mentalità la Lazio potrà arrivare lontano». Nell’estate 2010, appena sbarcato a Formello, il Profeta aveva parlato di scudetto. Nella zona mista di Marassi, ricordando quei giorni, ha sorriso. Non si è sbilanciato, ma il suo messaggio è stato pieno di ottimismo. «Sognare? Si può, nella vita bisogna sempre sognare e avere qualche obiettivo. L’importante è che il sogno non ci condizioni e non ci faccia perdere la consapevolezza acquisita. Questa squadra potrà continuare ad essere protagonista se riuscirà a giocare e mantenere la giusta mentalità». Ha chiuso in bellezza il 2012. «La seconda parte dell’anno con la Lazio è stata entusiasmante. I ricordi più belli? Sul campo il secondo gol fatto al Chievo dopo aver aggirato tutta la difesa. Fuori dal campo la notizia che mia moglie mi regalerà un altro figlio». Petkovic gli ha cambiato posizione e lo ha portato al centro della Lazio, eppure Hernanes sta segnando con una regolarità impressionante, di più rispetto alla sua prima stagione italiana. Ieri è salito a quota 7 gol, potrebbe raggiungere e superare Nedved, il centrocampista più prolifico nella storia recente della Lazio. «Ci sono ancora tante partite, posso arrivarci, è vero. Ma non ci penso e non è la cosa più importante. Se continuiamo a giocare così, i gol verranno di conseguenza».
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Re:Gazzetta e Corriere dello Sport 23-12-2012
« Risposta #7 : Domenica 23 Dicembre 2012, 09:54:49 »
CORRIERE DELLO SPORT-STADIO

Dall'inviato
Antonio Barillà

MARCHETTI 7 - Due sole parate, decisive, e tanta sicurezza.

KONKO 7 - Spaventa Romero in apertura e lo grazia nel finale.

BIAVA 7 - Gli acciacchi non lasciano tracce, si distingue per autorità e tempismo.

DIAS 6,5 - Fa valere fisicità e mestiere.

RADU 6 - Diligente, mai oltre l'ordinario.

LEDESMA 6,5 - Prezioso in ricucitura più che in impostazione perché così pretende la partita.

MAURI 6,5 - Dirottato sulla destra, svaria moltissimo togliendo riferimenti ai blucerchiati.

GONZALEZ 6,5 - Intreccia corsa, grinta e rilancio.

HERNANES 7 - Infiocchetta un'ottima partita con un gol che vale tre punti.

LULIC 7 - Un tiro alto, il cross da cui scaturisce il gol-partita, un'infinità di palloni trasportati e difesi.

KLOSE 6,5 - Spesso isolato in avanti, ripiega a dar manforte e sgomitare tra le linee. Utilissimo.

PETKOVIC (ALL.) 7,5 - Secondo posto e record non sono casuali: ha plasmato una squadra organizzata e concreta.

L'arbitro
RIZZOLI 6,5 - Direzione più che accettabile, nessun episodio controverso.
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Re:Gazzetta e Corriere dello Sport 23-12-2012
« Risposta #8 : Domenica 23 Dicembre 2012, 10:01:58 »
CORRIERE DELLO SPORT-STADIO

PETKOVIC: REALISTI E AFFAMATI
«Sono contento, dobbiamo continuare così. La sosta ci farà bene»


Dall'inviato
Antonio Barillà

GENOVA - Il secondo posto accende sogni legittimi, ma Vladimir Petkovic vola basso: soddisfatto, certo, ma non esaltato, orgoglioso di una squadra in crescita ma attento a rimarcare i lavori in corso. « Dobbiamo rimanere con i piedi per terra e continuare ad avere una fame infinita - sorride - Sono contento di quanto abbiamo fatto, merito della squadra, dello staff e di tutti coloro che vivono la Lazio ogni giorno. Contro la Samp abbiamo sofferto, ma ci siamo mostrati compatti e organizzati: non abbiamo concesso occasioni, l'unico neo è non aver chiuso prima la partita» . Scontato chiedere se è la Lazio l'anti-Juve, scontata in fondo la risposta: «Soltanto la Juve è l'anti-Juve: noi dobbiamo continuare così, puntare... la Lazio, cercare di vincere e convincere ancora, arrivare più in alto possibile e tirare le somme alla fine. Negli ultimi due anni la squadra ha iniziato bene, però poi è mancato qualcosa a fine stagione: per è giusto andare con i piedi di piombo».

ATTEGGIAMENTO - Accetta di dare un voto alla sua Lazio ( «Un bel sette ma con tanti margini di miglioramento» ), poi si addentra tra pregi - tanti - e difetti: «Molte cose mi sono piaciute, come il saper soffrire. La squadra è un po' spremuta e questi giorni serviranno per recuperare fisicamente e mentalmente. Dobbiamo migliorare ancora fuori casa, anche se a Marassi abbiamo ricominciato a vincere: voglio una squadra con lo stesso atteggiamento dell'Olimpico, però non è sempre facile da ottenere. Siamo riusciti a portare a casa il risultato e a non subire gol, speriamo di continuare così nel 2013».

RINNOVO - A gennaio riaprirà il mercato: «Io mi concentro sulla squadra. A ogni allenatore piace avere i migliori giocatori possibili, ma ho tanto rispetto per i miei ragazzi: la squadra ha dimosrato di avere qualità, poi se arriverà qualcuno utile a migliorare, sarà benvenuto. Ci saranno anche delle uscite» . Segue una battuta sul rischio che il presidente Lotito limiti gli interventi per via degli ottimi risultati ( «Noi non viviamo di rischi: questa Lazio è una certezza» ) e un dribbling quando il discorso scivola sul suo possibile rinnovo: «Non mi occupo di queste cose: ho già il contratto e sono sereno, decidono gli altri cosa fare».

CLASSIFICA - La Lazio è sempre più realtà, ormai non perde da Catania, una disfatta che ha segnato però una svolta: «Sicuramente è servita a darci la scossa, adesso siamo a undici risultati utili di fila. Però, ripeto, concentriamoci partita dopo partita: per poter competere con tutti, dobbiamo dare sempre il cento per cento» . Cominciano le vacanze ( «Serviranno a ricaricare le batterie e fare sempre meglio: la stanchezza si sente, ma con questo entusiasmo è tutto più facile» ) e al ritorno caccia a nuovi traguardi con una squadra sempre più completa grazie a recuperi preziosi: « E' bello avere tanti elementi a disposizione. In una squadra è importante non avere differenza tra un calciatore e l'altro. In questo avvio di stagione abbiamo giocato con ventotto giocatori e tutti hanno avuto una possibilità grande o piccola, però dobbiamo migliorare ed essere ancora più convinti. L'attacco? Ho tante soluzioni. E se Klose non dovesse giocare, dovremo dimostrare di poter sopperire come è già successo in Europa» . Cominciano le vacanze, mentre il campionato si accorge finalmente della Lazio: «Per forza - sorride Petkovic -, adesso in classifica ci leggono dopo la Juve».
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« Risposta #9 : Domenica 23 Dicembre 2012, 10:07:07 »
CORRIERE DELLO SPORT-STADIO

ROMA-MILAN

TENSIONE
Record d’incasso ma festa rovinata: lanci di pietre ai pullman rossoneri

di Alberto Ghiacci

ROMA - Una festa prima delle feste. In cui la Roma ha registrato il record di incasso stagionale: con oltre 50.000 paganti il botteghino ha incassato 1.773.074 euro. Anche tensione, però. Prima e durante la partita. Perché c'è sempre qualcuno che non trova di meglio da fare: piuttosto che godersi la bella serata dell'Olimpico alcuni tifosi giallorossi hanno pensato ai duemila sostenitori milanisti arrivati in trasferta nella Capitale. Prima della partita c’è stato un vero e proprio agguato da parte dei tifosi della Roma a quelli del Milan. I sostenitori giallorossi hanno assalito alcuni pullman a circa cinquecento metri dallo stadio Olimpico danneggiando in maniera importante i veicoli con sopra i milanisti. Alcuni vetri dei pullman sono stati rotti a mazzate. Oltre a questo, c'è stato un fitto lancio di petardi e molotov all’indirizzo degli stessi pullman. Per fortuna non ci sono stati feriti. La tensione tra le tifoserie non è diminuita all'interno dell'Olimpico, durante la partita. Sempre per colpa di alcuni romanisti. Dalla curva Nord, infatti, sono partiti un paio di petardi in direzione del settore ospiti, lì a due passi, separato solo dalla vetrata e da un paio di file di steward: i petardi sono esplosi tra le gambe dei duemila tifosi del Milan, provocando la reazione di questi ultimi. Gli steward hanno faticato non poco per controllare la situazione e infatti nel secondo tempo le linee degli addetti alla sicurezza sono state rinforzate. L'andamento della partita ha poi fatto sì che gli animi tornassero calmi: non c’è stata storia e allora c'era poco per cui continuare a discutere, a parte un paio di cori offensivi partiti da entrambe le parti. In tutto ciò l’Olimpico ha fatto registrare, come previsto, il record d'incasso. Bella serata: peccato solo per qualcuno che ha pensato ad altro.

a.ghi.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Il lodolaio

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Re:Gazzetta e Corriere dello Sport 23-12-2012
« Risposta #10 : Domenica 23 Dicembre 2012, 10:19:20 »
http://www.corrieredellosport.it/Edicola.shtml


vabbè ch e è il corriere de trigoria ma almeno volevo  un Lazio sei seconda!, senza nessun accostamento a morattese o a pulcinella, al massimo alla fallentia che è terza ma per forza devono inserire i ciucci soccers ???

Rosicano

E' l'edizione nazionale.
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Offline disabitato

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Re:Gazzetta e Corriere dello Sport 23-12-2012
« Risposta #11 : Domenica 23 Dicembre 2012, 10:46:15 »
CORRIERE DELLO SPORT-STADIO

ROMA-MILAN

TENSIONE
Record d’incasso ma festa rovinata: lanci di pietre ai pullman rossoneri

di Alberto Ghiacci

ROMA - Una festa prima delle feste. In cui la Roma ha registrato il record di incasso stagionale: con oltre 50.000 paganti il botteghino ha incassato 1.773.074 euro. Anche tensione, però. Prima e durante la partita. Perché c'è sempre qualcuno che non trova di meglio da fare: piuttosto che godersi la bella serata dell'Olimpico alcuni tifosi giallorossi hanno pensato ai duemila sostenitori milanisti arrivati in trasferta nella Capitale. Prima della partita c’è stato un vero e proprio agguato da parte dei tifosi della Roma a quelli del Milan. I sostenitori giallorossi hanno assalito alcuni pullman a circa cinquecento metri dallo stadio Olimpico danneggiando in maniera importante i veicoli con sopra i milanisti. Alcuni vetri dei pullman sono stati rotti a mazzate. Oltre a questo, c'è stato un fitto lancio di petardi e molotov all’indirizzo degli stessi pullman. Per fortuna non ci sono stati feriti. La tensione tra le tifoserie non è diminuita all'interno dell'Olimpico, durante la partita. Sempre per colpa di alcuni romanisti. Dalla curva Nord, infatti, sono partiti un paio di petardi in direzione del settore ospiti, lì a due passi, separato solo dalla vetrata e da un paio di file di steward: i petardi sono esplosi tra le gambe dei duemila tifosi del Milan, provocando la reazione di questi ultimi. Gli steward hanno faticato non poco per controllare la situazione e infatti nel secondo tempo le linee degli addetti alla sicurezza sono state rinforzate. L'andamento della partita ha poi fatto sì che gli animi tornassero calmi: non c’è stata storia e allora c'era poco per cui continuare a discutere, a parte un paio di cori offensivi partiti da entrambe le parti. In tutto ciò l’Olimpico ha fatto registrare, come previsto, il record d'incasso. Bella serata: peccato solo per qualcuno che ha pensato ad altro.

a.ghi.

Immagino che ci sarà la squalifica del campo, giusto?
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Anselazio

Re:Gazzetta e Corriere dello Sport 23-12-2012
« Risposta #12 : Domenica 23 Dicembre 2012, 12:46:40 »
Immagino che ci sarà la squalifica del campo, giusto?

Come no? Immediata...e' gia' un miracolo che sia uscita la notizia sulle malefatte di  Ste mrde purulente...comunque il fatto é davvero grave (e mi sa che al ritorno i milanisti li aspettano di brutto)..



La migliore di fine anno, in ogni caso, é di Petko: "per forza si devono accorgere di noi..ora in classifica ci leggono subito dopo la juve"
 ;D  ;D  ;D  ;D

Offline DinoRaggio

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Re:Gazzetta e Corriere dello Sport 23-12-2012
« Risposta #13 : Domenica 23 Dicembre 2012, 14:55:41 »
Sono pure recidivi...
http://www.tuttomercatoweb.com/milan/?action=read&idnet=bWlsYW5uZXdzLml0LTY0OTAy

A tal proposito, mi pare di non scorgere alcunché sull'argomento sul sito dell'ASRepubblica, di solito così attenta a tali dettagli quando all'Olimpico è di scena la Lazio.
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La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Sick Boy

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Re:Gazzetta e Corriere dello Sport 23-12-2012
« Risposta #14 : Domenica 23 Dicembre 2012, 17:41:08 »
E' l'edizione nazionale.

L'edizione romana infatti è molto, molto peggio.

Offline Eagleman

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Re:Gazzetta e Corriere dello Sport 23-12-2012
« Risposta #15 : Domenica 23 Dicembre 2012, 18:10:25 »
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