Autore Topic: Roberto Benigni e la Costituzione  (Letto 42677 volte)

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Boks XV

Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #120 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 18:42:18 »
Ecco, ci rendiamo conto che questo è un pensiero che in ultima analisi può essere condiviso qualunque orientamento si abbia? Ciascuno con le proprie prerogative, ciascuno portandolo nel proprio recinto. E' resistenza. Succede quando crolla la qualità della vita, quando non c'è futuro.

ritengo, TD, che sia il passaggio ulteriore.
la Resistenza è un anelito vitale, ma passivo nella sua sostanza.
la Rivolta è la Resistenza che assume Consapevolezza e diviene Azione.
al di là e al di sopra delle ideologie.
ci vorrebbe un Popolo però, non un agglomerato di Individui.

Giglic

Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #121 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 18:49:30 »
ritengo, TD, che sia il passaggio ulteriore.
la Resistenza è un anelito vitale, ma passivo nella sua sostanza.
la Rivolta è la Resistenza che assume Consapevolezza e diviene Azione.
al di là e al di sopra delle ideologie.
ci vorrebbe un Popolo però, non un agglomerato di Individui.

Ma il Popolo, per essere tale, deve avere un'identità. E l'identità è data solo dalla consapevolezza di farne parte, del Popolo. E questo è un lavoro che fa l'individuo. Per creare una qualsiasi metastruttura, devi lavorare all'inzio sulle sue componenti, non credi?
Sulla differenza tra Resistenza e Rivolta sono invece meno d'accordo. La Rivolta, se non guidata correttamente, diventa un banale susseguirsi di Riots. Quello che sta succedendo in Grecia ed in Spagna sono (più in Spagna, a dire il vero) ancora Riots.
E comunque, nell'attuale situazione italiana, entrambe le cose sono estremamente difficili, su questo concordo.

Boks XV

Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #122 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 19:07:32 »
sì Giglic, hai ragione.
vorrei un Popolo che, affrancato dai legacci delle Ideologie, assumesse consapevolezza di sè e si autodeterminasse.
ed è oramai l'unica opzione per la quale sarei disposto a spendermi.

POMATA

Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #123 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 19:08:54 »
(poi ci si meraviglia del fatto che abbia governato una forza che col tricolore si puliva il culo)
Ma possibile che non ci sia più il minimo attaccamento alle istituzioni di questo paese? Io odio nazionalismi e sciovinismi ma amo il mio Paese, la bandiera, le istituzioni democratiche, m'incazzo quando si profana il parlamento, quando si manca di rispetto alla nostra storia martoriata. Che cavolo, non si sente altro che storcimenti di naso, l'Italia è il Risorgimento, la Vittoria, la resurrezione del dopoguerra, la lotta democratica contro il fascismo, la resistenza contro le mafie, il desiderio di giustizia e di verità sulle stragi eccetera. Sono cose che devono accomunare gli italiani, posso capire che si senta escluso chi non accetta la rivendicazione dell'antifascismo come carattere fondante ma poi deve esserci coesione su certi valori, a maggior ragione da parte di chi è di destra, che dovrebbe avere uno spiccato senso di appartenzenza alla patria. Su questo complesso di valori ci vomita da vent'anni Berlusconi APERTAMENTE, un elogio della costituzione è per forza di cose antiberlusconiano, essendo Berlusconi il principale detrattore della costituzione.

Quando le istituzioni del tuo paese ti prendono per il culo, cade o dovrebbe cadere, tutto il patriottismo...

Ci pisciano in testa e dicono che piove...

Giglic

Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #124 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 19:10:46 »
sì Giglic, hai ragione.
vorrei un Popolo che, affrancato dai legacci delle Ideologie, assumesse consapevolezza di sè e si autodeterminasse.
ed è oramai l'unica opzione per la quale sarei disposto a spendermi.

E quindi mi dai ragione sul discorso della cultura :-)

Frusta

Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #125 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 19:24:34 »
evabbè, Cè, stai a guardà er capello: è tutto un magna magna, io ce l'ho con tutti indistintamente, con 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' e D'Alema, Bindi e Di Pietro, Vendola e Bersani, Letta e Fassino, nun sarvo nisuno, manco a quelli de destra. Hai visto poi che facciazza che ha Renzi? E Pisapia? Madonna, che classe politica scarcagnata! Ah, senza distinzioni, di destra, di centro e di sinistra, che mica sò de parte, io! E Cacciari, che faccia de merda. Rutelli, poi, che davero Rutelli? Mappoi la Guzzanti, e Crozza, e Ballarò e Santoro, eh mamma mia. Prodi nzia mai! A me la politica me fa schifo, io ce l'ho con la sinistra, la destra e il centro. Hai visto Fazio? Ah, io non lo sopporto più... e quell'antro che annava chii tranze? Marrazzo, M'arrazzo, come se chiama. Morammazzati a sti magnoni. De sinistra, de centro e de destra, eh? Che io a chi le do e a chi le prometto... siete voi che siete di sinistra e allora v'incazzate
Ma davvero parli così? Ti facevo meno becero, comunque secondo me esageri.
Io sono molto più ottimista, più considero i meriti politici degli illustri personaggi che hai elencato e che non possono aver colpe sulla nostra situazione e più vedo il bicchiere mezzo pieno. Di merda.

Offline BobLovati

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Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #126 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 19:24:46 »
so' quelli de sinistra che pensano che la Costituzione è roba loro

no, so´ quelli de destra che ancora stanno al " caro lei, quando c´era lui "; loro non riconoscono la costituzione, il 25 aprile e la resistenza.
Sennò rileggiti gli ammiccamenti ed i tentativi di revisionismo berluskonoide verso quelli dell´ex MSI che, infatti, giusto per parlare di magnamagna, si avvicinarono fino a subire l´abbraccio mortale di FI. E sappiamo tutti che non lo fecero per amore all´arte, ma per avvicinarsi alla " magnatora bassa ".

Se qualcuno non sa cosa s´intende per magnatora bassa, basta chiederlo   ;)
( ma in questo paese sicuro che lo sappiamo TUTTI )
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Boks XV

Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #127 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 19:37:07 »
E quindi mi dai ragione sul discorso della cultura :-)

assolutamente.
anzi, scusami se non ti avevo risposto ma avevo letto in un momento di fretta.  :)

Offline Centurio

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Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #128 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 20:19:53 »
(poi ci si meraviglia del fatto che abbia governato una forza che col tricolore si puliva il culo)
Ma possibile che non ci sia più il minimo attaccamento alle istituzioni di questo paese?

Ma dici sul serio?
sine pennis volare haud facile est

ThomasDoll

Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #129 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 20:26:17 »
L'errore è confondere le istituzioni con gli uomini, lo stato non è la classe politica, lo stato siamo noi.

POMATA

Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #130 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 20:36:08 »
L'errore è confondere le istituzioni con gli uomini, lo stato non è la classe politica, lo stato siamo noi.

Si, ma le istituzioni sono prigioniere di cotanti banditi...come se cacciano questi?

Io un metodo lo avrei, ma ancora ci sono delle briciole da mangiare e quindi fino a che il popolo riesce a mangiare...

Offline aquilafelyx

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Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #131 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 20:50:26 »
no, so´ quelli de destra che ancora stanno al " caro lei, quando c´era lui "; loro non riconoscono la costituzione, il 25 aprile e la resistenza.
Sennò rileggiti gli ammiccamenti ed i tentativi di revisionismo berluskonoide verso quelli dell´ex MSI che, infatti, giusto per parlare di magnamagna, si avvicinarono fino a subire l´abbraccio mortale di FI. E sappiamo tutti che non lo fecero per amore all´arte, ma per avvicinarsi alla " magnatora bassa ".

Se qualcuno non sa cosa s´intende per magnatora bassa, basta chiederlo   ;)
( ma in questo paese sicuro che lo sappiamo TUTTI )

considera che qualcuno s'era inventato l'arco costituzionale per escluderli da qualsiasi opzione di governo , contravvendo ai principi dell'art. 3 e dando così il via al saccheggio della cosa pubblica partita negli anni '80 .
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


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Teo

Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #132 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 21:17:19 »
considera che qualcuno s'era inventato l'arco costituzionale per escluderli da qualsiasi opzione di governo ,

Gli ex-fascisti? Ma se mezz'ora dopo il 25 aprile sono stati praticamente sdoganati in qualsiasi ambito, salvo che in rari casi dove si potevano salvare le apparenze senza fare danni nella sostanza... Hanno "purgato" Vittorio Pozzo, figurarsi, mentre gente corresponsabile del disastro fino ai capelli se la passava meglio di prima.

Parliamo della storia vera di questo paese, per favore.

Frusta

Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #133 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 21:27:19 »
considera che qualcuno s'era inventato l'arco costituzionale per escluderli da qualsiasi opzione di governo , contravvendo ai principi dell'art. 3 e dando così il via al saccheggio della cosa pubblica partita negli anni '80 .

Quello è stato un "colpo di genio" che tagliò la testa al toro.
La DC, contrariamente a quanto si pensa, avrebbe visto volentieri un MSI cancellato dalla scena politica "per ricostituzione del partito fascista", mentre il PCI era assolutamente contrario a questa ipotesi.
Entrambi per lo stesso motivo, e cioè perché "a quei voti"-come disse un umorista del Travaso- "gli si sarebbe allungata la camicia"
Ovviamente riferendosi alle camicie nere che sarebbero diventate tonache clericali andando ad ingrossare le fila democrostiane  ;D

Offline giangoverni

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Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #134 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 21:42:18 »
Al contrario, Bob. Stiamo messi così male proprio perché ci propinano quello che gli pare e gli diciamo pure bravi.
Benigni si spara la solita tradizionale posa da saggio ed assennato birbaccione nella tv di stato, ottiene una audience superiore ad una finale di coppa del mondo, recita un copione che mette d'accordo tutti, da Casini a Vendola passando per Fini e Berlusconi, dalla Camusso alla Fornero passando per la Polverini e la Binetti, da Monti a Napolitano passando per tutto l'oceano di politicanti che ci sta in mezzo ed a nessuno viene il sospetto di essere preso per il culo!
A me si.
E se il Italia c'è la dittatura del politicamente corretto per cui certe cose le si possono pensare ma non dire se non da soli seduti sul cesso o comodamente rannicchiati nel proprio bagagliaio, beh, tutta la gente di cui sopra per quel che mi riguarda può farsene tranquillamente una ragione. 
E' una dittatura talmente diffusa, sottile e permeante al punto che chi come Centurio vorrebbe dissentirne si morde la lingua per quieto vivere e un pò scherzando e un pò no dice mejo che me stó zitto sennó me squalificano
E non è bello, dai.

Caro Frusta. è la Costituzione ad essere rivoluzionaria. basterebbe applicarla e seguirla...

Offline aquilafelyx

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Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #135 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 21:42:59 »
Gli ex-fascisti? Ma se mezz'ora dopo il 25 aprile sono stati praticamente sdoganati in qualsiasi ambito, salvo che in rari casi dove si potevano salvare le apparenze senza fare danni nella sostanza... Hanno "purgato" Vittorio Pozzo, figurarsi, mentre gente corresponsabile del disastro fino ai capelli se la passava meglio di prima.

Parliamo della storia vera di questo paese, per favore.

allora riprendi in mano qualche libro e rileggiti i capitoli su quanto successe negli anni 60 e 70  se vuoi parlare di storia , a seguito dell'invenzione dell'arco costituzionale molti fuoriusciti dal MSI scelsero strade alternative alla democrazia quando non sfociarono nel terrorismo :

Le reazioni della destra alla formula dell’arco costituzionale « L'Italia tra unita' e liberta'     
M'illumino di Lulic

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Offline giangoverni

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Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #136 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 21:47:36 »
Mi puoi spiegare il meccanismo secondo il quale più è alto lo share e maggiore è la convenienza per chi paga il canone?
Grazie  ;)

Il canone è come l'IRPEF, lo devi pagare a prescindere perché è una tassa.

Offline cuchillo

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Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #137 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 22:05:13 »
L'IRPEF è un'imposta, in realtà. Così come il canone televisivo.
Il problema, appunto, è che molti sono, a torto, convinti che sia una tassa, ma non è così.
Non paghi il canone televisivo perché c'è una controprestazione. Lo paghi perché detieni qualcosa (un apparecchio televisivo, nella specie) non perché sei fruitore di programmi televisivi.

Scusami, deformazione.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline giangoverni

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Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #138 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 22:58:09 »
L'IRPEF è un'imposta, in realtà. Così come il canone televisivo.
Il problema, appunto, è che molti sono, a torto, convinti che sia una tassa, ma non è così.
Non paghi il canone televisivo perché c'è una controprestazione. Lo paghi perché detieni qualcosa (un apparecchio televisivo, nella specie) non perché sei fruitore di programmi televisivi.

Scusami, deformazione.

Giusta la precisazione però la sostanza rimane la stessa: lo devi pagare, indipendentemente che i programmi ti piacciano o no.

Frusta

Re:Roberto Benigni e la Costituzione
« Risposta #139 : Giovedì 20 Dicembre 2012, 23:13:52 »
Caro Frusta. è la Costituzione ad essere rivoluzionaria. basterebbe applicarla e seguirla...
Giango, sai quanto ti stimo, soprattutto come comunicatore, ed è in quanto tale che vorrei che tu considerassi quanto poco rivoluzionaria sia la nostra Costituzione proprio a partire dal campo di tua competenza.
L'accusa più frequente che viene rivolta a Berlusconi è quella di aver monopolizzato l'informazione. Se lo ha fatto è evidente che lo abbia potuto fare non contravvenendo ai dettami costituzionali, trovando cioè la nostra Costituzione con la guardia abbassata.
Quindi non possiamo affermare che il monopolio dell'informazione sia anticostituzionale, pur essendo un aberrante dato di fatto, perché accetteremmo un controsenso: quello che permette al primo Berlusconi che passa di accumulate un potere mediatico pressoché assoluto nonostante la Costituzione.
Ma siccome questo è successo, dobbiamo prenderne atto riconoscendo l'inadeguatezza della nostra Costituzione, perché non c'è NULLA in essa che possa impedire la nascita di un polo mediatico dominante.
E nemmeno possiamo dire che "alla fine degli anni 40 nessuno poteva indovinare gli effetti politici della concentrazione di televisioni" perché a quei tempi era appena finito un regime, quello fascista, che aveva preso il controllo dei massmedia dell' epoca, principalmente la radio , i cinegiornali e i giornali. Goebbels aveva inventato e portato ai livelli estremi la concezione di propaganda politica, e in URSS vigeva la censura e la propaganda sin dagli albori della rivoluzione comunista.
Perché, allora , la Costituzione Italiana non contiene nulla che si opponga alla concentrazione di massmedia e si limita ad enunciare la "liberta' di stampa", assumendo che una stampa libera non possa liberamente concentrarsi tutta da una parte?
Per me la risposta è: semplice incompetenza.
Parte dei padri della costituente erano comunisti, ovvero apprezzavano l'idea che la stampa fosse concentrata in poche sorgenti di propaganda. Gli altri erano, essenzialmente, dei dilettanti della politica, o personalità cresciute ed educate nelle scuole del regime.
La Costituzione italiana è, quindi, obsoleta e colpevolmente incompetente proprio nel tuo campo, cioè in un settore fondamentale per una democrazia come quello dell'informazione.
E la stessa debolezza la mostra anche in altri campi: qualsiasi potere può aggirare la nostra Costituzione e fregarsene purché abbia abbastanza forza per farlo.
La nostra Costituzione mostra un aspetto evidente: è nata per impedire la rinascita del fascismo solo nel caso venisse riproposto esattamente come fu fatto da Mussolini, ma non è in grado di difenderci da nessun altro attacco alla democrazia. Vieta l' accumulo dei poteri perché fu l'accumulo dei poteri a portare al fascismo, ma non può nulla contro una eventuale alleanza di poteri.
Certo, abbiamo un potere legislativo, uno esecutivo e uno giuridico. Ma, anche in questo caso, nulla impedisce ad una triade di questi poteri di produrre ipoteticamente un' oligarchia di potere.
Dei costituzionalisti più illuminati avrebbero dovuto agire TOGLIENDO potere, e non DIVIDENDO i poteri. Dividere i poteri non serve a nulla, anzi produce come risultato che un nuovo potere, nascendo, trova di fronte a se dei nemici disuniti e per questo fragili.
La morale della storia è che la divisione dei poteri impedisce al SINGOLO potere di diventare dittatura, ma rende la somma del potere statale PIU' DEBOLE rispetto a qualsiasi "nuovo" ente che provi a prendere il potere: sia una grossa concentrazione di denaro, la mafia, o qualsiasi altra cosa.
Così, la "meravigliosa" architettura che viene definita "sempre attuale" è proprio la MENO attuale che esista, dal momento che è rigidamente composta al solo scopo di fermare l' unica dittatura conosciuta, e nemmeno quelle simili come il nazismo, espone i cittadini al rischio di QUALSIASI ALTRA dittatura.
Ed infatti la prova l'abbiamo sotto gli occhi proprio in questi tempi: chiunque abbia la forza di farlo, (e ormai purtroppo questi "poteri" agiscono tranquillamente aldilà dei nostri confini,) può fare carne di porco di noi, delle nostre risorse, della nostra economia e delle nostre vite.
Può perfino spedire Benigni in tivvù a dirci quanto siamo fortunati, se per caso non ce ne fossimo accorti.