Autore Topic: Ernesto Brivio  (Letto 3080 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #20 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 16:04:37 »
[...]
Allo stesso modo, un lettore da Palermo ad Aosta [cit.], sa chi era Maurizio Lotta Continua Montesi, conosciuto sicuramente nel 1980 ma di cui si sono perse le tracce dal 1982 ?

Io credo di no.
Sono d'accordo.
Osservo però che quel pezzo è un ritratto, non un articolo di cronaca che deve trasferire al lettore un fatto o un insieme di fatti.
E di un ritratto non è detto che debba essere colto tutto, il corpus integrale delle informazioni: l'obiettivo di questo pezzo è affabulare, provare a riportare il lettore ai tempi di un mondo che non esiste più, quando sulla scena recitava un personaggio davvero originale come Brivio.

Sono d'accordo con TD: nel complesso l'articolo non mi piace. La chiosa, poi, regge davvero poco. 
Ma non so se l'approccio del professorini, pronti a sottolineare le molte incongruenze presenti in quelle righe, sia quello più funzionale a recepire questo pezzullo del "Fatto Quotidiano".
Buon viaggio, caro Piero.

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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #21 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 16:07:48 »

Allo stesso modo, un lettore da Palermo ad Aosta [cit.], sa chi era Maurizio Lotta Continua Montesi, conosciuto sicuramente nel 1980 ma di cui si sono perse le tracce dal 1982 ?

Io credo di no.

Ok, però adesso non ci impicchiamo sui particolari più nascosti di un articolo. Un lettore medio da Palermo ad Aosta può a malapena ricordare chi era Furino della Juventus, mentre anche un laziale medio fatica un pochino prima di ricordare chi era Montesi, proprip perché si palra di Lazio, argomento su cui si fatica a trovare gente preparata già tra gli abitanti di Terontola.
E' come pretendere che tutti sappiano chi era Bachlechner oppure Tazio Roversi. Non insistiamo su questo punto.

Piuttosto è più grave il fatto che la prosa sia rigonfia di riferimenti storici in maniera eccessiva, il che fa perdere la intelligibilità del racconto. Con qualche riferiemnto in meno, qualche punteggiatura in più si sarebbe capito qualcosa di più su questo Lotito ante litteram. 
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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #22 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 16:19:54 »
Sono d'accordo.
Osservo però che quel pezzo è un ritratto, non un articolo di cronaca che deve trasferire al lettore un fatto o un insieme di fatti.
E di un ritratto non è detto che debba essere colto tutto, il corpus integrale delle informazioni: l'obiettivo di questo pezzo è affabulare, provare a riportare il lettore ai tempi di un mondo che non esiste più, quando sulla scena recitava un personaggio davvero originale come Brivio.

io, che in quegli anni non c'ero, da questo ritratto non ho capito molto.
Ho capito che Maestrelli era di sx ma allenava una squadra di fascisti; Brivo ha soggiornato a cuba ed è stato presidente della Lazio; Brivo è stato un esponente della destra romana.

Mi pare che con la Lazio c'entri poco..

Insomma, se deve essere un ritratto, non è molto chiaro.
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Offline franz_kappa

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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #23 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 16:36:02 »
[...]
Insomma, se deve essere un ritratto, non è molto chiaro.
Come ricordava Mazzola la regola da tenere a mente è sempre la stessa: si è comunicato quello che gli altri hanno capito. Ergo, nel caso di specie possiamo convenire che, almeno dal punto di vista di disabitato, l'autore ha comunicato assai male.

Ma non trarrei conclusioni definitive e universali. Parlo di me: debbo dire che nel leggere il testo mi sono divertito, almeno scorrendo i primi paragrafi. Trovo che il racconto si sia dipanato con ritmo grazie a uno stile molto visivo: mentre leggevo le frasi del pezzo le recepivo come commenti a corredo di una sequenza di immagini sovrapposte una all'altra, vorticosamente.
Verso la fine, però, Martucci sbraca e gli ultimi due paragrafi (l'ultimo in particolare) sono quasi incomprensibili.

In definitiva uno arriva all'ultimo punto e si chiede: "Beh, ma in finale che voleva dire"?
"Sticazzi", dico io, basta con questa smania di capire da cima a fondo quello che sta scritto sui giornali...

E' stato questo pezzo funzionale all'obiettivo di farmi rilassare due minuti mentre l'ho letto? Direi di sì, mi ha avvinto e preso, almeno sino a un certo punto. Bene così, allora. E' un prodotto di consumo, ormai già scaduto...

Alla fine mi resta in bocca nulla più che un vago sentore di quello che ho letto. Quanto a nomi, circostanze e riferimenti... ne avrò riconosciuti la metà o forse poco più. Ma è davvero importante capire e conoscere tutto su Ernesto Brivio? Direi di no.
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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #24 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 16:39:45 »
Come ricordava Mazzola la regola da tenere a mente è sempre la stessa: si è comunicato quello che gli altri hanno capito. Ergo, nel caso di specie possiamo convenire che, almeno dal punto di vista di disabitato, l'autore ha comunicato assai male.

Ma non trarrei conclusioni definitive e universali. Parlo di me: debbo dire che nel leggere il testo mi sono divertito, almeno scorrendo i primi paragrafi. Trovo che il racconto si sia dipanato con ritmo grazie a uno stile molto visivo: mentre leggevo le frasi del pezzo le recepivo come commenti a corredo di una sequenza di immagini sovrapposte una all'altra, vorticosamente.
Verso la fine, però, Martucci sbraca e gli ultimi due paragrafi (l'ultimo in particolare) sono quasi incomprensibili.

In definitiva uno arriva all'ultimo punto e si chiede: "Beh, ma in finale che voleva dire"?
"Sticazzi", dico io, basta con questa smania di capire da cima a fondo quello che sta scritto sui giornali...

E' stato questo pezzo funzionale all'obiettivo di farmi rilassare due minuti mentre l'ho letto? Direi di sì, mi ha avvinto e preso, almeno sino a un certo punto. Bene così, allora. E' un prodotto di consumo, ormai già scaduto...

Alla fine mi resta in bocca nulla più che un vago sentore di quello che ho letto. Quanto a nomi, circostanze e riferimenti... ne avrò riconosciuti la metà o forse poco più. Ma è davvero importante capire e conoscere tutto su Ernesto Brivio? Direi di no.

Beh, si, hai ragione, anche perché i giornali si leggono in momenti molto vari, personali, intimi: sull'autobus, mentre si fa la fila alla posta, nel bagno seduto sul water. Quindi non è necessario un filo logico che si tenga insieme dall'inizio alla fine. Ma un buon pezzo è quello che la frase finale daà il senso a tutto il resto e da il il segno di dove vuole andare a parare l'autore.
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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #25 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 17:36:11 »
Di Ernesto Brivio ho visto qualcosa su youtube....altro non conoscevo di lui.

Ma con questo articolo non si capisce nulla....
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline franz_kappa

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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #26 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 17:50:33 »
Di Ernesto Brivio ho visto qualcosa su youtube....altro non conoscevo di lui.

Ma con questo articolo non si capisce nulla....
Ma è un articolo dii quotidiano su Brivio con la pretesa di essere 'ritratto', non una voce di enciclopedia. O di Wikipedia. O di LazioWiki (cosa che giustifica il legittimo risentimento di chi è coinvolto in un lodevole progetto basato sulla dettagliatezza delle informazioni e sul loro metodico trattamento 'scientifico').

Tu prova invece ad andare oltre quello che hai letto e pensa a cosa ti è rimasto dopo una veloce lettura di questo pezzullo (pubblicato peraltro su una testata che non ho MAI acquistato né MAI acquisterò. Trovo quindi che averlo ripubblicato in Rete abbia reso a molti, me incluso, un grande servizio, visto che ho fruito di un contenuto per me inaccessibile): un tizio pazzoide e fascistoide che tirava bombe, girava col leone a guinzaglio, prometteva di pagare le cambiali altrui, che era riparato nella Cuba pre-castrista per una storiaccia, che era tornato in Italia ed era assurto alla presidenza della Lazio e poi si era candidato alle elezioni, vincendo ma perdendo, e infine si era sparato a un mignolo e poi era scappato e infine è morto poco dopo Maestrelli.

Raccontata così la sua vita (ammesso che così si sia davvero svolta) pare un romanzo ottocentesco.
Beh, è divertente, curioso e originale. Roba più o meno risaputa, se sei laziale (gira gira la muffita iconografia di cui ci nutriamo sempre quella è). E rimpastata nell'ennesimo articolo sul personaggio. Nulla di più, nulla di meno.
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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #27 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 18:37:40 »
Tu prova invece ad andare oltre quello che hai letto e pensa a cosa ti è rimasto dopo una veloce lettura di questo pezzullo (pubblicato peraltro su una testata che non ho MAI acquistato né MAI acquisterò. Trovo quindi che averlo ripubblicato in Rete abbia reso a molti, me incluso, un grande servizio, visto che ho fruito di un contenuto per me inaccessibile): un tizio pazzoide e fascistoide che tirava bombe, girava col leone a guinzaglio, prometteva di pagare le cambiali altrui, che era riparato nella Cuba pre-castrista per una storiaccia, che era tornato in Italia ed era assurto alla presidenza della Lazio e poi si era candidato alle elezioni, vincendo ma perdendo, e infine si era sparato a un mignolo e poi era scappato e infine è morto poco dopo Maestrelli.

oh.. mo' ho capito!

Grazie Franz!
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ThomasDoll

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #28 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 19:25:42 »
Beh se si deve fare il ritratto di uno per riempire uno spazio, lo si può fare, per far letteratura, anche di un personaggio immaginario, probabilmente viene meglio. Se si deve raccontare Brivio, mi aspetto che il pezzo lo faccia. In qualche modo questo accade, dunque il pezzo ottiene il suo scopo. Il finale, forse messo lì per raggiungere la quantità di battute richiesta, ce lo potevamo risparmiare. Poco male, non è certo un danno gravissimo. Ma pure noi si faceva per parlare, eh

Teo

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #29 : Sabato 15 Dicembre 2012, 07:11:29 »
Si può dire che Martucci non sa scrivere?


Giglic

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #30 : Sabato 15 Dicembre 2012, 07:33:11 »
Credo di si, anche perchè non si è detto altro, finora.


zorba

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #31 : Sabato 15 Dicembre 2012, 07:41:28 »
Si può dire che Martucci non sa scrivere?

Diciamo che in effetti non fa molto (almeno in questo pezzo....) perché si pensi il contrario!!!!

 ;D

Teo

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #32 : Sabato 15 Dicembre 2012, 08:01:35 »
Credo di si, anche perchè non si è detto altro, finora.

Bene, quindi il mio commento vale come Bignami del topic.

Ho un libro di Martucci, credo sia il primo che ha scritto, si chiama Nobiltà Ultras. Da allora, il nostro ha fatto passi in avanti, ma per me rimane illeggibile. E poi affonda a piene mani nella retorica pistolettara e nell'aneddotica ritrita: ho sempre il sentore quando leggo che stia per piombarmi addosso una figurina di Pizzaballa o, peggio, la Bentley di Wilson. Fermo restando il sacrosanto diritto di ciascuno di scrivere quello che vuole, mi sento di dire: che cojoni, mamma mia.

Giglic

Ernesto Brivio
« Risposta #33 : Sabato 15 Dicembre 2012, 08:10:27 »
Ma guarda, non conoscevo il libro (anzi ti devo scrivere un pvt a riguardo) credo comunque che sia Pacifico il fatto che la scrittura sia, per usare un termine buonista, lutulenta.
Il punto del topic credo però non volesse essere questo, quanto il fatto del perchè si vuole ricordare Brivio e non un altro figuro simile vivente, che ha il solo merito di stare dalla parte bora  del Tevere. Non dimenticheró mai un calendario dell'aesse messo a sfregio in portineria a fisica vecchia (il mitico custode Santarelli era lazialissimo): viola su una nuvoletta vestito da angelo che telefonava con faccia beata ad un ciarra sulla terra vestito da federale. La didascalia era "lassù qualcuno ci ama... Quaggiù qualcuno ci protegge"

Mazzola

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #34 : Sabato 15 Dicembre 2012, 08:12:46 »
Se qualcuno mi spiega cosa vuol dire Profetizzava bullonature biancocelesti mi ritiro in disparte soddisfatto...  :D
Che faceva Brivio insieme a Maurizio Arena e Nicola Pietrangeli ?

Non sono d'accordo sulla "non importanza" dei nomi, delle circostanze, dei riferimenti. Se vengono fatti dovrebbero essere "spiegati", almeno quelli meno conosciuti. Non puoi scrivere che...Nino D'Angelo non ha piu il caschetto biondo alla Tazio Roversi. Se è una battuta non la capisce nessuno, se è una citazione non la capisce nessuno e la domanda che nasce spontanea è chi c...è Tazio Roversi ?

Si può dire che Martucci non sa scrivere?
Ma ‘l’uomo che mantiene ciò che promette’ al Teatro Adriano, abdicò nonostante ‘primo lista’ del terzo partito della capitale, giunta di centro-sinistra, Glauco Della Porta.

Si direi di si, qui manca sicuramente qualcosa. Spero per lui che si tratti di un "refuso".
E' come scrivere...prima squadra della capitale, squadra di pistoleri, Giorgio Chinaglia.
Metterci un verbo no ? aggiungere un sindaco neanche ?
L'unica cosa positiva è che adesso so chi erano Giorgio Nelson Page e Glauco Della Porta...

Teo

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #35 : Sabato 15 Dicembre 2012, 09:01:15 »
...il 1969 fu l'anno della Luna e di Chappaquiddick.
Il nostro professore ammise che sinceramente non aveva idea di cosa fosse.
Evidentemente quello che era scritto non aveva superato la "prova del tempo".

Mah, pure ai ragazzi di oggi della Luna poco gliene cale: per loro è preistoria, come i viaggi di Colombo. E per tanti Armstrong è un ciclista, l'astronauta gli è familiare più o meno come Rodrigo da Triana: sono personaggi del passato, che abbiano fatto cose importanti nel secolo scorso o nel 1400 è lo stesso. L'Apollo 11 è passato, anche se per noi bimbi nei Settanta era mito, e tutti volevamo fare l'astronauta (io il cosmonauta perché i sovietici li chiamavano così  :D): dobbiamo prenderne atto. A volte sgrano gli occhi con i figli: "Non sapete chi era Mario Facco? Non sapete cosa si intende quando si parla di gol di Cinesinho? E la rovesciata di Speggiorin?", ma è come se gli parlassi di Jacopone da Todi, Alberto Rabagliati o del quarto conte di Sandwich: se ne incrociano i nomi e le storie, bene, altrimenti non gliene può frega' di meno. Mentre io mi atteggio a conoscitore di calcio parlandogli di Del'Haye, loro mi prendono per i fondelli perché non riconosco in TV i giocatori della panchina del QPR, nonché le ultime tre squadre in cui ciascuno di loro ha militato. E hanno ragione loro, non io. Se gli parli degli anni della B della Lazio, è come per noi sentir parlare di quando la Pro Patria giocava in A: sì, ok, è successo, grazie dell'informazione, ma non fa parte della MIA storia. Magari un giorno gli interesserà pure, ma adesso no. Ora hanno gli occhi e la mente volti al presente.

Tutto questo per dire che quando si parla della Lazio, come ha sottolineato Mazzola, si ha sempre più l'impressione di ritrovarsi in un circolo per anziani, e che si parli solo tra anziani. Io c'avevo la Seicento, le scampagnate al Tuscolo, articolo di costume sugli aspetti negativi dello sportello controventato. Libro: "quando in salita il radiatore bolliva". Ah, che bello. Pippette tra sessantenni. La Supercoppa a Pechino? Partita secca, vòi mette' cor doppio pallonetto de' Giordano ner '77? Ah, che bei tempi.

Fregene

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #36 : Sabato 15 Dicembre 2012, 10:28:53 »

Fantastico Teo.

E' chiaro però che Storia e Storiografia per quanto riguarda la nostra Lazio vanno di pari passo, diciamo a braccetto; io ritengo sia importante, ma non essenziale, mantenere la memoria e conservare anche sotto una teca di vetro le meravigliose gesta tecniche che Giordano ci regalò in quel Lazio Juventus di tanti anni fa.
Il problema è l'inquinamento artificioso e peloso che si fa quando si sovrappongono i costumi di una società pacchiana e disordinata come l'Italia degli anni sessanta e settanta e il calcio come noi lo conosciamo e lo viviamo.
Vanno sempre fatte delle distinzioni, tuttavia a me del panino con la frittata, del tassinaro (pace all'anima sua) e delle pistolettate a Tor di Quinto non interessa, anche se ci sarà sempre chi si chiederà chi ha sparato a quel famoso lampadario e lancerà un sondaggio tra gli ascoltatori tra una vagonata di sponsor e un redazionale...

Mazzola

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #37 : Sabato 15 Dicembre 2012, 11:39:35 »
OT
Oltre alla Luna...penso sempre alla diversa percezione sui "cowboys"...
Per noi molto vicini, sia come tempi, che per quanto riguarda i film, i giochi, le maschere di carnevale. Adesso credo sia una cosa molto lontana per i bambini/ragazzi di oggi.
EOT

Su Storia e Storiografia (libro del liceo...) a me fa impazzire la Lazio di Maestrelli, il 1974, lo scudetto e...Sulfaro.
Mi fa troppo ridere.  ;D
E' una storiografia che gira solo su stessa, come quando si incantava la puntina del giradischi.

Offline Fabio70rm

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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #38 : Sabato 15 Dicembre 2012, 12:34:39 »
Ma è un articolo dii quotidiano su Brivio con la pretesa di essere 'ritratto', non una voce di enciclopedia. O di Wikipedia. O di LazioWiki (cosa che giustifica il legittimo risentimento di chi è coinvolto in un lodevole progetto basato sulla dettagliatezza delle informazioni e sul loro metodico trattamento 'scientifico').

Tu prova invece ad andare oltre quello che hai letto e pensa a cosa ti è rimasto dopo una veloce lettura di questo pezzullo (pubblicato peraltro su una testata che non ho MAI acquistato né MAI acquisterò. Trovo quindi che averlo ripubblicato in Rete abbia reso a molti, me incluso, un grande servizio, visto che ho fruito di un contenuto per me inaccessibile): un tizio pazzoide e fascistoide che tirava bombe, girava col leone a guinzaglio, prometteva di pagare le cambiali altrui, che era riparato nella Cuba pre-castrista per una storiaccia, che era tornato in Italia ed era assurto alla presidenza della Lazio e poi si era candidato alle elezioni, vincendo ma perdendo, e infine si era sparato a un mignolo e poi era scappato e infine è morto poco dopo Maestrelli.

Raccontata così la sua vita (ammesso che così si sia davvero svolta) pare un romanzo ottocentesco.
Beh, è divertente, curioso e originale. Roba più o meno risaputa, se sei laziale (gira gira la muffita iconografia di cui ci nutriamo sempre quella è). E rimpastata nell'ennesimo articolo sul personaggio. Nulla di più, nulla di meno.

Scusa caro Franz, ma l'articolo è molto poco fruibile, almeno dal mio punto di vista.

E' come se ti volessi parlare di Werchmeister nei termini di quell'articolo.

Puoi non conoscere nulla dell'argomento e rimani più confuso di prima...

A che serve una nota di colore su un argomento poco conosciuto?
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Offline gondrano

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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #39 : Domenica 16 Dicembre 2012, 08:44:47 »

io cmq. non c'ho capito un caxxo di questo articolo...
dopo 3 letture a concentrazione crescente (perché penso sempre di essere io che non capisco e non gli altri che non si spiegano),
questo brivio mi è più sconosciuto del martucci che ne ha scritto...