Autore Topic: Ernesto Brivio  (Letto 3244 volte)

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zorba

Ernesto Brivio
« : Giovedì 13 Dicembre 2012, 19:22:43 »
Interessante articolo (ilfattoquotidiano.it) su un pezzo di storia biancoceleste che, onestamente, non conoscevo.

Ernesto Brivio, la Lazio da Cuba a Salò

(di Maurizio Martucci)

Mezzo secolo ante latinismi Lotito. “Io sono colui che vi pagherà la cambialetta del televisore”, pittoresca creatività nel brand, residui bellici da ‘fine pena mai’. Il cielo solcato da un aeroplano, al traino la scritta ‘Vota Brivio’, manifesti di una campagna elettorale milionaria, fondo nero e testa pelata in stile mussoliniano. ‘Vi difenderò in Campidoglio’ che, detto da un politico/produttore cinematografico per cinque mesi alla guida di un blasonato club, suonò come un lampo metafisico tra il Napoli di Achille Lauro e i cinepanettoni azzurri, futura ditta De Laurentis. “SOS Lazio, Brivio è un pericolo!”, titolava L’Unità esorcizzando spauracchi horror sul film laziale. Correva l’anno 1962, anticamera di misteriosi spari a Centocelle, flirt con Stefano Delle Chiaie e trame scissioniste da Rinnovamento Sociale.

Nato nella Grande Guerra, Ernesto Tino Brivio è stato la pancia guascona dell’alta borghesia milanese esportata a Roma. Figlio del Sole post Repubblica Sociale, da volontario nelle Brigate Nere di Alessandro Pavolini tirò quattro bombe a mano sullo stabilimento Motta e, col padre Carlo ai vertici dei magazzini Rinascente e Standa, esiliò al sole de L’Avana sulle orme caraibiche di Ernest Hemingway, prima della Revolucion rossa di Fidel e di un altro Ernesto, guerrigliero ‘Che’. “Raramente ho visto un uomo che ama tanto la propria terra”, scrisse del Presidente militare Fulgencio Batista, prototipo ‘Homo’ Nietzsche tra le meraviglie di Cuba.

Rientrò in Italia tra scandali, gioielli e night club, abbandonata la prima moglie, suicida alla canna del gas. Camicia con le pinces ai fianchi, gemelli da polso, allevava cavalli da corsa, parcheggiando la Ferrari davanti un lussuoso attico sul Lungotevere, abitato con la segretaria. A Piazza del Gesù finanziò il quotidiano Telesera già del Presidente del Consiglio Tambroni e di Umberto Ortolani, braccio sinistro di Licio Gelli P2. Al cinegiornale La Settimana Incom affermò di usare le vincite dei Casinò esteri per sanare le voragini della Lazio di Professor Governato e dell’istrionico Juan Carlos Lorenzo, affogata nei debiti della ‘prima volta’ in Serie B.

Benché rotte le ossa della Nazionale azzurra nella battaglia di Santiago del Cile, Brivio distribuiva folklore nouvelle vague passeggiando per la città con un leoncino al guinzaglio. Profetizzava bullonature biancocelesti ai piedi dell’attore Maurizio Arena e del tennista Nicola Pietrangeli. Espulso con Oronzo Pugliese in uno straripante Lazio-Foggia 4-1, promise ai tifosi una risalita ‘predestinata’, millenarismo con tricolore da cucire in tempi rapidi. In realtà l’ultima raffica di Salò’ fuggiva ai dribbling di promesse e investimenti spericolati, tra flash felliniani di fotografi mimetizzati nelle serate mondane: per la prima de ‘Il giorno più lungo’ sullo sbarco degli Alleati in Normandia, era con Monica Vitti, Anna Magnani, Michelangelo Antonioni e Gina Lollobrigida. Alle elezioni amministrative di Roma, trasformazione dell’Urbe 1962 nel Piano Regolatore, con 35.335 voti e il sostegno degli extraparlamentari neri di Avanguardia Nazionale, superò persino l’ex Segretario MSI Augusto De Marsanich. Ma ‘l’uomo che mantiene ciò che promette’ al Teatro Adriano, abdicò nonostante ‘primo lista’ del terzo partito della capitale, giunta di centro-sinistra, Glauco Della Porta.

Finché il crack nel colpo di scena di un grande bluff. L’ombra degli strozzini, il ciack col coniglio fuori dal cilindro, esibito sul proscenio: “mandatemi in Parlamento, pagherò anche le vostre cambiali”. Addio Lazio e plaudenti passerelle all’Olimpico, sfiduciato da consiglieri e tifosi, tra i misteri di un agguato a mano armata (20 giorni di prognosi e frattura del mignolo con arma da fuoco) e l’accusa di bancarotta fallimentare. Il botto finale? Insolvenza spacciata su Lo Specchio di Nelson Page, nei titoli di coda: fuga all’estero, pista Interpol e richiesta d’estradizione in Libano. Tutto d’un fiato: dall’harem di Beirut nell’Hotel St. George all’epilogo nibelungico sulle rive del Lago di Como, sipario calato sul ‘Che’ di Batista (non l’anti Falcao, il Joao d’era Chinaglia).

Ernesto Tino Brivio muore l’11 Dicembre 1976, nove giorni dopo Tommaso Maestrelli, prigioniero dei tedeschi sul fronte jugoslavo e guida spirituale del primo (vero) scudetto laziale. Vinto con una squadra controcorrente, ammazza grandi due lustri più tardi e convenzionalmente a rigurgito fascista, benché plasmata da un compagno di ventura dei partigiani titini. Liberazione popolare. L’alfa omega di spericolate convergenze pallonare, da ‘lotta continua’ Montesi a ‘saluto romano’ Di Canio.


Offline BobLovati

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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #1 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 19:49:02 »
anch´io, purtroppo, queste cose le ho vissute, prima di rileggerle ora.

Mancoalicani    >:(
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Frusta

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #2 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 20:09:10 »
della serie non-ci-siamo-fatti-mancare-niente  ::)

Offline cartesio

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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #3 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 21:39:33 »
Anche l'Italia non si è fatta mancare niente.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline giangoverni

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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #4 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 23:15:47 »
L'ultima raffica di Salò, si faceva chiamare. per spillare soldi a suo padre si dichiarò vittima di un attentato sparandosi al punta del dito indice. per fortuna durò poco perché un quel poco tempo io non andai a vedere neppure una partita della Lazio.

Offline disabitato

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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #5 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 23:37:31 »
Martucci scrive male. Non ci ho capito nulla.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Mazzola

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #6 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 00:48:21 »
Martucci scrive male. Non ci ho capito nulla.

Sono d'accordo al 100%.

Giglic

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #7 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 06:23:15 »
Martucci scrive male. Non ci ho capito nulla.

Mi sembra abbastanza OT

Offline disabitato

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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #8 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 12:32:34 »
Mi sembra abbastanza OT

Eh lo so. :) Non posso essere IT se non ho capito di cosa si parla. :)
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

ThomasDoll

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #9 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 12:48:26 »
diciamo che Martucci è più preso dall'esercizio di stile che dalla voglia di trasmettere significato. Simpatica la battuta da Cuba (evidentemente prerivoluzione) a Salò. Però c'è un salto temporale: la sequenza era da Salò a Cuba. E poi alla Lazio. Di poco comprensibile c'è la chiusa, un pò amminestrata:

Ernesto Tino Brivio muore l’11 Dicembre 1976, nove giorni dopo Tommaso Maestrelli, prigioniero dei tedeschi sul fronte jugoslavo e guida spirituale del primo (vero) scudetto laziale. Vinto con una squadra controcorrente, ammazza grandi due lustri più tardi e convenzionalmente a rigurgito fascista, benché plasmata da un compagno di ventura dei partigiani titini. Liberazione popolare. L’alfa omega di spericolate convergenze pallonare, da ‘lotta continua’ Montesi a ‘saluto romano’ Di Canio.

E' un po' un mucchietto di informazioni di segno politico sulla Lazio senza che le quattro righe di testo trovino il modo di significare qualcosa...

ThomasDoll

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #10 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 13:01:15 »
(che poi sarebbe pure ora che chi ama associare alla Lazio contenuti politici si cimenti anche col Ciarra che sposta a destra irreversibilmente la tifoseria cicoriona, che nei vent'anni precedenti era connotata decisamente a gauche. Ma l'aroma con la politica nun c'entra mai, sò i politici che sò romanisti)

Mazzola

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #11 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 14:54:15 »
OT
Come detto piu volte io ciò la terza media...e francamente non capisco cosa voglia dire:

Figlio del Sole post Repubblica Sociale...

Benché rotte le ossa della Nazionale azzurra nella battaglia di Santiago del Cile, Brivio distribuiva...

Che c'entra il benchè riferimento del Mondiale 1962 ?

Profetizzava bullonature biancocelesti...

Non so cosa vuole dire...

Ma ‘l’uomo che mantiene ciò che promette’ al Teatro Adriano, abdicò nonostante ‘primo lista’ del terzo partito della capitale, giunta di centro-sinistra, Glauco Della Porta.

Ripeto, terza media, ma mi sembra manchi qualcosa, un verbo...un sostantivo...nonostante primo della lista del 3^ partito rinunciò a favore di questo Glauco Della Porta ? oppure capitale governata da giunta di centro sinistra con sindaco Glauco Della Porta.
Messo così...Glauco Della Porta...non ha senso per me.

Insolvenza spacciata su Lo Specchio di Nelson Page...

Cioè ?

...ciack

...si scrive CIAK su questo so' sicuro. Ciack con la C non esiste.

Sono d'accordo con TD, esercizi di stile.
EOT


Offline franz_kappa

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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #12 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 14:59:46 »
OT
Come detto piu volte io ciò la terza media...e francamente non capisco cosa voglia dire:
EOT
Proseguo nell'OT.
Una curiosità: ma veramente c'hai la terza media o lo scrivi così per dire?
Buon viaggio, caro Piero.

Offline fish_mark

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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #13 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 15:02:49 »
diciamo che Martucci è più preso dall'esercizio di stile che dalla voglia di trasmettere significato. Simpatica la battuta da Cuba (evidentemente prerivoluzione) a Salò. Però c'è un salto temporale: la sequenza era da Salò a Cuba. E poi alla Lazio. Di poco comprensibile c'è la chiusa, un pò amminestrata:

Ernesto Tino Brivio muore l’11 Dicembre 1976, nove giorni dopo Tommaso Maestrelli, prigioniero dei tedeschi sul fronte jugoslavo e guida spirituale del primo (vero) scudetto laziale. Vinto con una squadra controcorrente, ammazza grandi due lustri più tardi e convenzionalmente a rigurgito fascista, benché plasmata da un compagno di ventura dei partigiani titini. Liberazione popolare. L’alfa omega di spericolate convergenze pallonare, da ‘lotta continua’ Montesi a ‘saluto romano’ Di Canio.

E' un po' un mucchietto di informazioni di segno politico sulla Lazio senza che le quattro righe di testo trovino il modo di significare qualcosa...

Pure la punteggiatura va a singhiozzo e le osservazioni di Mazzola (che nun c'ha la terza media) le condivido in toto.

Giusto il tuo riferimento al Ciarra di cui ho sentito raccontare questo aneddoto.
La sera della loro vittoria della Coppa Italia 1991 i tifosi passarono su lungo tevere davanti a Regina Coeli per un caloroso e fragoroso boato rivolto alla palazzina del Carcere giudiziario che in quel momento aveva un ospite illustre a loro molto caro.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

ThomasDoll

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #14 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 15:05:02 »
La terza media è titolo degnissimo, Mazzola sembra valere molto di più da quello che scrive, ma non è mica da questi particolari che si giudica il valore di una persona... lo laureiamo noi in laziologia, comunque
L'estensore dell'articolo pare un V. ciucco, che gl'impazzisce la maionese (il V. è il mio scrivano preferito, insieme a Sca)

Offline franz_kappa

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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #15 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 15:08:42 »
La terza media è titolo degnissimo, Mazzola sembra valere molto di più da quello che scrive, ma non è mica da questi particolari...
Certo che non è da questi particolari, ci mancherebbe. Ma sapere sarebbe meglio.
Buon viaggio, caro Piero.

ThomasDoll

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #16 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 15:14:09 »
(Guarda, a me dispiace non aver portato in fondo gli studi (tre esami a ingegneria informatica, poi una dozzina a scienze della comunicazione) ma a 18 anni dovevo lavorare, e poi studiare lavorando non è semplice. Personalmente non mi sento sminuito dal non aver potuto/voluto/saputo completare gli studi, ma penso sia giusto che chi lo ha fatto ne rivendichi il merito. Io non faccio differenza e ho un ricordo molto bello del manovale analfabeta che mi portava a leggere le carte quando lavoravo in cantiere a Napoli, grande persona e lavoratore stakanovista...)

Il difetto di molti di quelli che scrivono bene è che se gli dai un palchetto fanno subito uno show (anch'io ne so più di qualcosa). Quando si scrive sul giornale bisogna preoccuparsi di veicolare il significato cercando di non esagerare, perché si sta parlando di qualcosa, non raccontando se stessi con tutte le meravigliose attitudini che si hanno. Per quello c'è la letteratura, se uno è così bravo e fortunato da trovare un editore...

Mazzola

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #17 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 15:21:43 »
Grazie...  ;D

A parte tutto, si parla di cose che partono dalla Grande Guerra e arrivano al 1962, chi scrive dovrebbe fare in modo che chi legge possa capire.
Io "so' dovuto" andare a vedere chi era Glauco Della Porta (sindaco di Roma, non lo sapevo lo ammetto), Nelson Page ecc e non ho capito tutto lo stesso.
Senza contare che si dà per scontato il fatto che chi legge il giornale "conosca" la storia della Lazio...sennò chi è "lotta continua Montesi" ? un soprannome della povera Wilma ?

EDIT

100% d'accordo con la seconda parte del post di TD.

Offline franz_kappa

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Re:Ernesto Brivio
« Risposta #18 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 15:31:13 »
Ah, adesso ho capito. Scusate, sto al lavoro, sono pure stanco e seguo trentasette cose assieme.  :(

Mazzola (che scrive spesso che c'ha la terza media: ho memoria e ricordo di averlo già letto nei suoi post) con quella notazione biografica (falsa) vuole trasmettere indirettamente la sua disapprovazione nei confronti di quei giornalisti che non riescono a farsi capire, nei loro articoli, anche da individui di bassa scolarizzazione.

Buon viaggio, caro Piero.

Mazzola

Re:Ernesto Brivio
« Risposta #19 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 15:52:48 »
Scusate non mi apparivano i "posts"  ;D di fm e fk.

Il diploma (a fatica) sono riuscito a prenderlo...

Piu che bassa scolarizzazione direi, con terza media, persone "semplici" alle quali devi far capire quello che dici e scrivi. E qui sono d'accordo con quello che dice sempre fk, che il problema è di chi non si fa capire.

Per me è un articolo scritto male e di difficile comprensione, con riferimenti a persone non conosciute da tutti.
Mi ricordo ancora al liceo (primi anni 80) nel nostro libro d'inglese c'era scritto:
...il 1969 fu l'anno della Luna e di Chappaquiddick.
Il nostro professore ammise che sinceramente non aveva idea di cosa fosse.
Evidentemente quello che era scritto non aveva superato la "prova del tempo". Quello che era un nome "famoso" al momento, pochi anni dopo non si conosceva piu.
Allo stesso modo, un lettore da Palermo ad Aosta [cit.], sa chi era Maurizio Lotta Continua Montesi, conosciuto sicuramente nel 1980 ma di cui si sono perse le tracce dal 1982 ?

Io credo di no.