Autore Topic: Keita  (Letto 138035 volte)

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Offline Centurio

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Re:Keita
« Risposta #120 : Lunedì 16 Settembre 2013, 18:00:16 »
io non vedo il problema, in questo caso. Ne avrá altre di occasioni importanti.
sine pennis volare haud facile est

Online Wasicu

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Re:Keita
« Risposta #121 : Lunedì 16 Settembre 2013, 18:11:26 »
ecco, sennó prestiamo pure lui e ce mettemo BobLovati de punta. ;D

esatto e senza fa' cross perché non li becca lassu'  in alto .....

Offline BobLovati

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Re:Keita
« Risposta #122 : Lunedì 16 Settembre 2013, 23:58:00 »
ecco, sennó prestiamo pure lui e ce mettemo BobLovati de punta. ;D

esatto e senza fa' cross perché non li becca lassu'  in alto .....

un amichevole, fraterno, affettuoso ´ccivostra vi accompagnerà a letto, stanotte    >:(





 ;D
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

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Offline zorba

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Re:Keita
« Risposta #123 : Martedì 17 Settembre 2013, 08:29:41 »
 ;D ;D ;D

(corsport 17.09.2013)

Con il Legia tocca a Keita

(di Fabrizio Patania)

Da un assaggio di serie A al probabile esordio in Europa League. Petkovic ci pensa, costretto anche a ragionare sul turnover in previsione del derby di domenica prossima con la Roma. Keita Balde Diao scenderà in campo contro il Legia Varsavia, forse già dal primo minuto come esterno d’attacco. Felipe Anderson non è ancora pronto, Perea è sbarcato dalla Colombia soltanto venerdì pomeriggio, Biglia non sta benissimo, Lulic potrebbe essere provato da terzino e ci sarebbe anche da far rifiatare alcuni titolari. Così potrebbe arrivare subito l’occasione giusta per l’ex talento del Barcellona, diciotto anni compiuti a marzo, ancora in età Primavera e stabilmente in prima squadra dalla fine di luglio. Il ds Tare gli ha disegnato un percorso, Lotito lo aspetta con impazienza e lo nomina ogni volta in cui prova a giustificare il mancato acquisto di un’altra punta, ora tocca a Petkovic valorizzarlo. Keita, dopo un’estate tra luci e ombre, ha trovato il ritmo giusto e si sta allenando bene a Formello. Può essere la svolta della sua carriera e lo ha capito, perché la squalifica di Mauri gli ha aperto lo spazio per diventare l’alternativa di Lulic. E così potrebbe giocare giovedì sera all’Olimpico in Europa League. «Sta migliorando, deve continuare così» ha spiegato il tecnico bosniaco che oggi ritroverà la squadra biancoceleste a Formello. Ieri riposo per tutti.
TURNOVER - Alcuni cambi sono scontati. Davanti Klose si riposerà, pensando alla Roma. Largo a Floccari, alla prima uscita stagionale da titolare. E’ altrettanto scontato il ritorno dal primo minuto di Hernanes. Il Profeta non gioca dal 31 agosto, quando venne espulso durante la partita con la Juve. Ha bisogno di ritrovare il ritmo e di prendere confidenza prima del derby. E lo stesso discorso potrebbe riguardare Gonzalez, utilizzato solo nel finale con il Chievo, a meno che Petkovic non decida di insistere con Onazi risparmiando l’uruguaiano per il derby. Un approfondimento merita Lucas Biglia, rientrato dall’Argentina con un edema (di natura traumatica) al polpaccio. Sta meglio, potrebbe recuperare, andranno verificate in queste ore le sue condizioni fisiche. In teoria potrebbe dare il cambio a Ledesma, sicuro titolare con la Roma. Cristian, dopo essersi riposato a lungo, può giocarne anche tre in una settimana. Molto dipenderà dal modulo scelto da Petkovic, che lavorerà per allestire una formazione competitiva e con un occhio in funzione derby.
DIFESA - Dietro, per esempio, proverà Lulic come terzino sinistro. Ci pensa per arginare Maicon domenica prossima. E ha la necessità di risparmiare Konko oppure Cavanda sulla fascia destra. In mezzo potrebbe tenere a riposo Lorik Cana, provando Ciani e Novaretti. Dias non è in lista Uefa, stesso discorso per Vinicius. La prima ipotesi porta al 4-2-3-1. Davanti a Marchetti linea a quattro con Cavanda (o Konko), Ciani, Novaretti e Lulic. Onazi (o Gonzalez) in tandem con Hernanes. Candreva, Ederson e Keita a ridosso di Floccari. La seconda ipotesi è collegata al 4-3-2-1, versione più offensiva del 4-1-4-1. Stessa difesa di prima. Ledesma (o Biglia) nel ruolo di playmaker. Onazi (o Gonzalez) ed Hernanes interni di centrocampo. Ederson e Keita in appoggio a Floccari. Probabile l’ingresso di Felipe Anderson a partita in corso.
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline Ataru

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Re:Keita
« Risposta #124 : Martedì 17 Settembre 2013, 09:08:14 »
ma solo io penso che keita sia entrato a partita già finita perché il mister aveva paura di esaurire anzitempo le sostituzioni col rischio di finire (causa infortunio) la partita in 10?
osa c'è da psicolo propriono capisco.
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Offline Drenai

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Re:Keita
« Risposta #125 : Martedì 17 Settembre 2013, 09:17:24 »
le scelte di formazione sono piu o meno quelle che farei io. adesso vediamo come li mette in campo. comunque mi sembra che pian piano le idee si stanno schiarendo.
mi fa piacere l'accenno al possibile esordio per qualche minuto di anderson, almeno clinicamente vuol dire che è guarito.
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geddy

Re:Keita
« Risposta #126 : Martedì 17 Settembre 2013, 09:21:05 »
ma solo io penso che keita sia entrato a partita già finita perché il mister aveva paura di esaurire anzitempo le sostituzioni col rischio di finire (causa infortunio) la partita in 10?
No, l'ho pensato anche io. Petkovic nell'intervista post partita ha ribadito che è essenziale far giocare più minuti possibili ai titolari. Meglio quindi un Klose in campo per 90 minuti, che 15 minuti concessi a un esordiente. Almeno in questa fase della stagione. Magari più avanti sarà il contrario. Non mi sembra un idea balorda.

Offline Fabio70rm

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Re:Keita
« Risposta #127 : Martedì 17 Settembre 2013, 09:43:47 »
le scelte di formazione sono piu o meno quelle che farei io. adesso vediamo come li mette in campo. comunque mi sembra che pian piano le idee si stanno schiarendo.
mi fa piacere l'accenno al possibile esordio per qualche minuto di anderson, almeno clinicamente vuol dire che è guarito.

Condivido.

E spero che ad Anderson si aggiungerà a breve anche Perea.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Anselazio

Re:Keita
« Risposta #128 : Martedì 17 Settembre 2013, 10:08:20 »
Comunque Keita stava entrando per Klose, a fare la prima punta. Poi s'è fatto male Cavanda e Klose è rimasto, con Keita che è andato a sinistra un po' dove era Lulic.
Col senno di poi, il mister ha avuto ragione ad aspettare fino a poco dalla fine per la sostituzione (anche io lo avrei voluto prima in campo).

Esatto!!! Il cambio era quello.
Io spero lo mandi subito in campo giovedi'

Brocchi 63

Re:Keita
« Risposta #129 : Martedì 17 Settembre 2013, 11:34:23 »
Non diamo troppe responsabilità al ragazzo Keita.
Simili aspettative non le ricordo neanche per campioni conclamati come Giordano e Nesta.

Piano piano, se ha la stoffa dei succitati, il ragazzo diventerà campione.

Online Wasicu

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Re:Keita
« Risposta #130 : Martedì 17 Settembre 2013, 11:41:23 »
ma solo io penso che keita sia entrato a partita già finita perché il mister aveva paura di esaurire anzitempo le sostituzioni col rischio di finire (causa infortunio) la partita in 10?

Mbe leggo che ognuno fa la sua interpretazione.
 
Quindi Keità alla fine della partita perché il Mr (previdente) non voleva esaurire
i cambi e rimanere in inferiorità numerica  ??   Puo'  anche essere cosi' ma il dominio
del fatto e' sempre un senso di incertezza o di paura .... insomma siamo sempre li' ....

Offline Ataru

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Re:Keita
« Risposta #131 : Martedì 17 Settembre 2013, 12:28:37 »
Mbe leggo che ognuno fa la sua interpretazione.
 
Quindi Keità alla fine della partita perché il Mr (previdente) non voleva esaurire
i cambi e rimanere in inferiorità numerica  ??   Puo'  anche essere cosi' ma il dominio
del fatto e' sempre un senso di incertezza o di paura .... insomma siamo sempre li' ....
è pur vero che i clivensi menavano come fabbri senza rimediare cartellini, quindi si ritrovavano autorizzati a continuare...
osa c'è da psicolo propriono capisco.
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Offline disabitato

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Re:Keita
« Risposta #132 : Martedì 17 Settembre 2013, 14:45:56 »
Non diamo troppe responsabilità al ragazzo Keita.
Simili aspettative non le ricordo neanche per campioni conclamati come Giordano e Nesta.

Piano piano, se ha la stoffa dei succitati, il ragazzo diventerà campione.

perfetto.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Online Wasicu

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Re:Keita
« Risposta #133 : Giovedì 19 Settembre 2013, 13:13:55 »
Non ha l’età, ha il talento. Piccolo grande Keita, tocca a te. La prima maglia da titolare, il debutto in Europa dopo l’esordio in serie A, la Supercoppa Primavera contro la Juve tra una settimana: vuole giocarla coi piccoli per vendicare la doppia sconfitta dei grandi. Il giorno è arrivato, è la notte di Keita, il bambino dai piedi d’oro. Lo aspettano tutti: società, compagni, tifosi, amici. Il predestinato si presenta all’appuntamento col destino. Un bel respiro e via, inizierà così il suo volo. Sogni, carriera, futuro, chissà quante cose penserà quando percorrerà il corridoio che porterà al campo. Gli torneranno in mente gli anni vissuti a Barcellona, nella cantera, quando Eto’o convocava i baby più promettenti per insegnargli l’arte del dribbling e del gol. Petkovic l’ha sganciato domenica nel finale del match col Chievo, lo promuoverà titolare stasera. Tocca a Keita, metterà piede in Europa a 18 anni. Si presenterà nel calcio dei grandi, è nato per sfondare, ha tutto per riuscirci. Non ci aspettiamo eccessi, gli è stata chiesta normalità. Petkovic gli ha parlato a fine mercato: «Ci sarà spazio, tieniti pronto, c’è bisogno anche di te. Gioca come sai, serenamente, senza pressione» . Non sono arrivate punte, dovranno bastare quelle presenti. A Keita s’aggrappano in molti, è la speranza del futuro, può diventare la sorpresa del presente.

LEDESMA – Coraggio, Keita. I compagni sono pronti ad aiutarlo, gli danno sicurezza. Domenica, appena entrato, ha indirizzato il primo pallone a Ledesma, la mira non è stata delle migliori. Il capitano s’è avvicinato e l’ha rincuorato in spagnolo: «Va bene Keita, va bene così» . «Voglio vincere il più possibile e voglio rimanere nel gruppo dei grandi» , disse nel ritiro di Auronzo, era luglio. Li chiamava i grandi, erano i suoi compagni perché nel calcio, se hai talento, non ti serve l’età. Keita è la speranza della Lazio, uno dei baby più promettenti. Ha un’allegria spigliata e il dribbling come marchio di fabbrica, s’è presentato con umiltà in ritiro, nel modo migliore, in tanti non se l’aspettavano. Portava la cresta in stile Balotelli, la tolse, conta anche l’aspetto, è importante presentarsi bene. Lotito e Tare lo pronosticano nell’undici da tempo, l’hanno blindato nei mesi scorsi, gli hanno riconosciuto un ingaggio ricco (1 milione di euro da qui al 2017). Keita si sta comportando da uomo, questo volevano tutti. A 17-18 anni, se sai di essere bravo, di essere più forte degli altri, puoi perdere la testa. Keita è cresciuto sotto la guida di Bollini, quella scuola l’ha aiutato, l’ha migliorato sotto ogni punto di vista. L’esuberanza fa parte dell’adolescenza, a volte certi istinti sono difficili da soffocare, vengono fuori da soli. Keita li ha saputi controllare, ha iniziato presto a diventare grande, l’ha fatto prendendo coscienza di se stesso, del mondo che lo circondava, del successo che l’attendeva.
LA STORIA – I tifosi laziali lo aspettano e già gli vogliono bene, lo spingono, lo coccolano, lo riempiono di messaggi su Twitter. Keita, quando è entrato in campo domenica, è stato accolto dai cori della Nord, è un onore riconosciuto a pochi. I tifosi della Lazio si sono sentiti traditi da Zarate, cullano Keita, hanno voglia di sognare, ripongono grandi speranze in lui. Attaccante esterno da 4-3-3, origini senegalesi, Arbucias (città vicino a Barcellona) come luogo di nascita. Keita è cresciuto nel Barcellona, ma nell’estate 2010 il club lo diede in prestito al Cornellà. Quel ragazzino si scatenò, segnò 47 gol con gli Allievi. Keita, a 16 anni, scelse di non rientrare a Barcellona, gli spagnoli non si accorsero dell’imminente scadenza del contratto e si ritrovò libero. La Lazio l’ha preso a parametro zero, ha dovuto riconoscere un solo pagamento: l’indennizzo di formazione. Se diventerà un campione sarà un record. (Daniele Rindone).--


 
 


Online Wasicu

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Re:Keita
« Risposta #134 : Giovedì 19 Settembre 2013, 13:16:30 »
Non ha l’età, ha il talento. Piccolo grande Keita, tocca a te. La prima maglia da titolare, il debutto in Europa dopo l’esordio in serie A, la Supercoppa Primavera contro la Juve tra una settimana: vuole giocarla coi piccoli per vendicare la doppia sconfitta dei grandi. Il giorno è arrivato, è la notte di Keita, il bambino dai piedi d’oro. Lo aspettano tutti: società, compagni, tifosi, amici. Il predestinato si presenta all’appuntamento col destino. Un bel respiro e via, inizierà così il suo volo. Sogni, carriera, futuro, chissà quante cose penserà quando percorrerà il corridoio che porterà al campo. Gli torneranno in mente gli anni vissuti a Barcellona, nella cantera, quando Eto’o convocava i baby più promettenti per insegnargli l’arte del dribbling e del gol. Petkovic l’ha sganciato domenica nel finale del match col Chievo, lo promuoverà titolare stasera. Tocca a Keita, metterà piede in Europa a 18 anni. Si presenterà nel calcio dei grandi, è nato per sfondare, ha tutto per riuscirci. Non ci aspettiamo eccessi, gli è stata chiesta normalità. Petkovic gli ha parlato a fine mercato: «Ci sarà spazio, tieniti pronto, c’è bisogno anche di te. Gioca come sai, serenamente, senza pressione» . Non sono arrivate punte, dovranno bastare quelle presenti. A Keita s’aggrappano in molti, è la speranza del futuro, può diventare la sorpresa del presente.

LEDESMA – Coraggio, Keita. I compagni sono pronti ad aiutarlo, gli danno sicurezza. Domenica, appena entrato, ha indirizzato il primo pallone a Ledesma, la mira non è stata delle migliori. Il capitano s’è avvicinato e l’ha rincuorato in spagnolo: «Va bene Keita, va bene così» . «Voglio vincere il più possibile e voglio rimanere nel gruppo dei grandi» , disse nel ritiro di Auronzo, era luglio. Li chiamava i grandi, erano i suoi compagni perché nel calcio, se hai talento, non ti serve l’età. Keita è la speranza della Lazio, uno dei baby più promettenti. Ha un’allegria spigliata e il dribbling come marchio di fabbrica, s’è presentato con umiltà in ritiro, nel modo migliore, in tanti non se l’aspettavano. Portava la cresta in stile Balotelli, la tolse, conta anche l’aspetto, è importante presentarsi bene. Lotito e Tare lo pronosticano nell’undici da tempo, l’hanno blindato nei mesi scorsi, gli hanno riconosciuto un ingaggio ricco (1 milione di euro da qui al 2017). Keita si sta comportando da uomo, questo volevano tutti. A 17-18 anni, se sai di essere bravo, di essere più forte degli altri, puoi perdere la testa. Keita è cresciuto sotto la guida di Bollini, quella scuola l’ha aiutato, l’ha migliorato sotto ogni punto di vista. L’esuberanza fa parte dell’adolescenza, a volte certi istinti sono difficili da soffocare, vengono fuori da soli. Keita li ha saputi controllare, ha iniziato presto a diventare grande, l’ha fatto prendendo coscienza di se stesso, del mondo che lo circondava, del successo che l’attendeva.
LA STORIA – I tifosi laziali lo aspettano e già gli vogliono bene, lo spingono, lo coccolano, lo riempiono di messaggi su Twitter. Keita, quando è entrato in campo domenica, è stato accolto dai cori della Nord, è un onore riconosciuto a pochi. I tifosi della Lazio si sono sentiti traditi da Zarate, cullano Keita, hanno voglia di sognare, ripongono grandi speranze in lui. Attaccante esterno da 4-3-3, origini senegalesi, Arbucias (città vicino a Barcellona) come luogo di nascita. Keita è cresciuto nel Barcellona, ma nell’estate 2010 il club lo diede in prestito al Cornellà. Quel ragazzino si scatenò, segnò 47 gol con gli Allievi. Keita, a 16 anni, scelse di non rientrare a Barcellona, gli spagnoli non si accorsero dell’imminente scadenza del contratto e si ritrovò libero. La Lazio l’ha preso a parametro zero, ha dovuto riconoscere un solo pagamento: l’indennizzo di formazione. Se diventerà un campione sarà un record. (Daniele Rindone).--

 


Qui ti prendevano per il culo e non credevano in te.   Forza ragazzo metticela tutta e
fai ricredere i tuoi detrattori che ti volevano in B a fare le ossa ......

Boks XV

Re:Keita
« Risposta #135 : Giovedì 19 Settembre 2013, 14:59:14 »
ma solo io penso che keita sia entrato a partita già finita perché il mister aveva paura di esaurire anzitempo le sostituzioni col rischio di finire (causa infortunio) la partita in 10?

dici che sul 3-0, dopo che avevi pure sostituito un "attaccante" come Ederson con Gonzalez, fossimo rimasti in dieci nell'ultimo quarto d'ora Petkovic temeva la rimonta del Chievo?
sarebbe da ricovero.

Offline cuchillo

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Re:Keita
« Risposta #136 : Giovedì 19 Settembre 2013, 15:29:16 »
Beh, lo scorso anno a Verona eravamo 0 a 3, poi un rigorino mezzo fasullo e 1 a 3, poi per un niente non è arrivato il 2 a 3 col recupero ancora da giocare.
E' piena la storia di rimonte inaudite.
Ma basti vedere ieri il Napoli. Partita chiusa e strachiusa e riaperta per un'autorete che manco Pippo Pancaro sotto dietilamide. 

Il Chievo stava creando delle occasioni pericolose e il gol del 3 a 1 era davvero nell'aria.
Io credo che Petkovic abbia davvero voluto polverizzare ogni rischio residuo. Non me la sento di crocifiggerlo oltremodo.

Magari non 4 minuti ma 10/12.
Il timore di un infortunio da parte di Petkovic l'ho considerato anch'io, lì per lì.

Poi, vabbé, io me cago sotto pure con quattro reti di vantaggio all'ottantaduesimo.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline Drenai

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Re:Keita
« Risposta #137 : Giovedì 19 Settembre 2013, 15:34:36 »
ma soprattutto, cosa sarebbe cambiato? col chievo non si chiedeva a keita di dare un contributo tecnico alla gara, il suo ingresso è servito solo per fargli rompere il ghiaccio. quindi 5 o 10 o 15 minuti era la stessa cosa, assurdo criticare anche su una cosa del genere.

la controprova è proprio che stasera keita parte dal primo minuto. dimostrando che petkovic non ha alcuna remora a far giocare un giovane, quando c'è una giustficazione tecnica dietro. come per cavanda e onazi l'anno scorso.

la prima partita in cui viene chiesto a keita di essere un calciatore professionista è questa, ed evidentemente i minuti di domenica avevano il solo scopo di diminuire l'emozione che potrà avere stasera.

anche perea e anderson avranno i loro minuti, appena saranno in condizioni atletiche adeguate e dimostreranno di meritarseli.
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Larry Bird

borgorosso

Re:Keita
« Risposta #138 : Giovedì 19 Settembre 2013, 15:53:14 »
si dice che petko creda molto nel ragazzo

Offline cuchillo

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Re:Keita
« Risposta #139 : Giovedì 19 Settembre 2013, 16:06:11 »
Nelle 3 partite più importanti dello scorso Onazi era in campo, Cavanda fino a che ha potuto, lo ha utilizzato.
Ha utilizzato poco e niente Rozzi ma è pur vero che con un modulo a una punta dovevi far fuori Kozak per dare un po' di minutaggio ad Antonio.
Il fatto che Petkovic sia gerontofilo è un falso postulato. Quello sò io, semmai... O0
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