Sospensione campionato per coronavirus...

[aaronwinter]

A me sembra semplicemente il tentativo (maldestro, convengo) di fare finta che la sua Caporetto sia, secondo la sua narrazione, un non-fatto.
In realtà sono stati i Presidenti delle Regioni ad imporre, di fronte alla irragionevole e vessatoria contraddizione, il cambio di indirizzo sugli allenamenti individuali estesi anche ai Centri Sportivi; ma lui si ritira nella ridotta del "gli allenamenti di squadra iniziano solo il 18". Che è una verità, ma non è quello che rileva, di fronte al sonoro ceffone che si è impastato oggi su quella faccia da minus habens

Un cretino. E se a lui basta questo, basta anche a noi.
Tanto, questo nulla aggiunge al giudizio impietoso su di lui, un giudizio ormai consegnato alla storia.

[Fabio]

nella pallanuoto devono aumentare il cloro o la distanza sociale?

[WombyZoof]

Con tutto il rispetto per questo bellissimo sport, nella pallanuoto il distanziamento sociale è dato dallla rarefazione degli atleti per kmq, pari alla  Groenlandia, con un pubblico per partita che conta meno presenze di una pizzata di claase di terza media, parenti degli atleti inclusi.

Però  con le medaglie della pallanuoto il Malagò si pavoneggia, e i pallanotisti non sono dei volgari miliardari.

Ecco un bel titolo per Repubblica: "Noi, figli dimenticati di uno sport minore", e di spalla "E Lotito stette a guardare".   Editoriale "Noi, la generazione della Grande Paura alla riscoperta dei valori semplici dello sport".

La domanda che, non fossero dei lacchè reggimicrofono, i giornalisti dovrebbero porre al Ministro contro lo Sport è "Sua Signoria, lei che problemi ha con il calcio? Ce ne parli, si apra con noi umili servitori. Non la facevano giocare da bambino,  la mettevano in porta e la prendevano a pallonate? Ci illlumini Sire, ci aiuti a svelare questo enigma".

[zanzalf]

Mi fate capire una cosa, che forse valuto male io?

Nel calcio si possono fare i test a tutti i giocatori, allo staff, ai raccattapalle, agli operatori TV.
Ogni partita è un centinaio di persone, costo 5.000 euro. Più o meno come le magliette.
Facciamo che le pagano le società, o i calciatori, e ce ne mettono 10.000: per ogni test a calciatore si paga un test ad un ospite di RSA.
I test si fanno alle 16:00 e le partite si giocano alle 21:00. I giocatori positivi sono equiparati agli infortunati e tornano a casa in isolamento. Gli altri NON HANNO IL VIRUS, quindi non sono contagiosi.
A quel punto, all'interno del campo, si può stare senza mascherine, senza distanziamento, i giocatori possono anche fare sesso di gruppo con l'arbitro.

Ovviamente si può giocare.

Le TV riprendono tutto, si genera spettacolo, si crea spazio pubblicitario, si contribuisce all'economia e allo svago delle persone. Al costo di 5.000 euro a partita si fa ripartire un'industria che produce S miliardi di indotto.

Dove sbaglio?

[Matita]

A scriverlo qui. 


Scriviglielo sul profilo FB al ministro. Che tanto li lo legge.

[aaronwinter]

Dove sbaglio?

Sui tempi complessivi di risposta del test (che comunque, non è marginale nel ragionamento).
Il resto, ci sta.

Al piacere di rileggerti

[aaronwinter]

A scriverlo qui. 

[gentlemen]

Nobili (Italia Viva) su Spadafora: “Surreale, proveremo a bloccarlo”
di Riccardo Caponetti Maggio 4, 2020 - 12:53

Nobili, il deputato di Italia Viva, dice: “Il calcio finanzia gran parte del movimento sportivo. Siamo nella fase 2, gli italiani tornano a lavorare”.
In esclusiva per TuttoMercatoWeb.com, il deputato di Italia Viva, Luciano Nobili, ha commentato così l’ultimo post su Facebook di Spadafora. “Lo stimo molto ma mi sembra surreale che un Ministro dello Sport dica non se ne parla proprio di far ripartire il calcio”. Di seguito l’intervista integrale:
“Si, perché mi è stato riferito da più parti che sarebbe allo studio lo stop del calcio. E sarebbe un errore. Ho invitato a procedere con ragionevolezza. E di sera Spadafora ha risposto: ‘non se ne parla proprio’. Nessuno vuole riportare la gente allo stadio. Ma semplicemente come sta avvenendo in Germania e come avverrà in Inghilterra, sarebbe opportuno ripartire, almeno creare le basi e stabilire una data. Poi è ovvio che ci debba essere la dovuta sicurezza. Quindi tamponi ai calciatori e porte chiuse. Se poi alla data prevista ci si rende conto che c’è una seconda ondata di contagi, allora, si blocca tutto. Ieri sera ho chiesto a Spadafora in base a quale confronto con la maggioranza abbia preso questa decisione. Vogliamo che sia garantita la ripartenza del Paese, anche quella del calcio che finanzia metà dello sport italiano.Il calcio è un pezzo di industria del nostro Paese. E mi risulta che altre forze della maggioranza la pensino come noi. Un Ministro dovrebbe parlare almeno con la propria maggioranza, altrimenti siamo nella logica dell’uomo solo al comando”.

Nell’ambiente si dice che Spadafora non ami il calcio…
“L’ho incrociato più volte allo stadio in occasione di Roma-Napoli, sono tifoso giallorosso. Abbiamo scherzato e tifato ognuno la propria squadra. Non mi spiego questa avversione, spero che ce la spieghi lui. Mi da fastidio la venatura di populismo, il messaggio che vuole far passare probabilmente è ‘non occupiamoci dei calciatori miliardari, pensiamo agli altri sport’. Ma deve ripartire tutto lo sport, il calcio finanzia gran parte del movimento. Siamo nella fase 2, gli italiani tornano a lavorare”.

Fate parte della maggioranza, proverete a farlo tornare sui suoi passi?
“Proveremo a bloccare la sua iniziativa. Se siamo ricorsi all’uscita pubblica è perché vogliamo che questa cosa sia risolta. Non credo che Spadafora voglia bracci di ferro che farebbero male alla politica e allo sport. Sia chiaro: può decidere da solo, ma poi dovrebbe anche risponderne. Le conseguenze sarebbero anche politiche. Da quello che mi risulta non siamo gli unici a non volere lo stop del campionato. Italia Viva come ha detto anche Matteo Renzi è per non fermare il calcio. E da ciò che mi risulta questa è la posizione di gran parte della maggioranza al di là dei partiti politici”.

Il mondo del calcio dopo il post pubblicato da Spadafora si è indispettito parecchio.
“Spadafora conosce la politica, l’esperienza non gli manca. Però dispiace che stia conducendo una crociata contro un mondo che dovrebbe governare. È una scelta che non capisco. Il calcio muove tantissimi italiani sia economicamente che per quanto riguarda la passione. E poi quanto sarebbe bello dopo questa tragedia che abbiamo vissuto poter rivedere una partita di calcio in tv?”.

Beh, per leí un po’ meno: per la Roma è stata una stagione tribolata.
“Tutti i miei amici tifosi della Roma mi dicono ‘che battaglia stai facendo? Così la Lazio vince lo Scudetto’. Questa è la prova che non penso solo ai miei interessi. Ogni tanto mi disamoro della Roma, ma non ce la faccio”.

[gentlemen]

Intanto immenso intervento di Matteo Renzi a La7, attacco diretto a Spadafora, definito incompetente a parlare e non rispettoso del suo ruolo ed antidemocratico, e si dichiara assolutamente favorevole alla ripartenza del Calcio.

[geddy]

Gentlemen la gestione mediatica della questione della ripartenza del calcio è senza dubbio migliorabile, ma focalizzarsi solo sulla comunicazione non è il modo migliore per provare a ipotizzare una ripresa del campionato in tempi brevi. Io ancora non so nulla del protocollo esaminato e bocciato dal comitato tecnico, viene da pensare che non sia cosi' accurato e sicuro.

Renzi nel suo intervento ha come al solito banalizzato e generalizzato, appellandosi alla necessita' di imparare a convivere con il virus. Senza avere, né lui né nessun altro, cosa significhi esattamente convivere con un flagello di portata potenzialmente disastrosa. Non vale, vale poco, la considerazione della miglior preparazione delle varie istituzioni e della cittadinanza, senonaltro perché nessuno pare avere un idea di quanto fosse diffuso il virus nelle province piu' colpite all'inizio dell'epidemia e nessuno ha idea di quanto sia diffuso oggi nel resto d'Italia.
Pietosa l'esempio dei parrucchieri.

[disabitato]

Oggi tornato al lavoro milioni di italiani che dovranno lavorare in ambienti comuni, mantenendosi a distanza.
Se sei un calciatore professionista, non puoi allenarti all'aperto mantenendoti a distanza dai tuoi colleghi.

In sostanza: catena di montaggio sì, prato all'aperto no.

Partorito dalla mente del ministro dello sport e dal comitato tecnico scientifico.

[SAV]

La differenza fondamentale tra la gente che lavora in ufficio e i calciatori è che i secondi sono sottoposti a tamponi almeno due volte a settimana.

Quindi, se funzionano i tamponi, i calciatori possono avere contatti tra di loro senza rischi. Invece, chi svolge un lavoro "normale" deve mantenersi a distanza dagli altri, perché non si può sapere se ha il virus (ed è per esempio asintomatico o è in incumbazione).

[geddy]

Il tampone non e' affidabile al 100%, dicono intorno al 60%. Non possiamo sapere quindi con certezza se un individuo è o non è positivo al Covid. La fallibilita' del tampone e' uno dei motivi per cui l'OMS lo raccomandava solo in presenza di sintomi evidenti. Ai fini della ripresa degli allenamenti di gruppo o della disputa delle partite non serve a niente o quasi.  L'apertura dei centri sportivi è un piccolo passo, per ulteriori sviluppi dobbiamo attendere gli eventi dei prossimi giorni.

[SAV]

Il tampone non e' affidabile al 100%, dicono intorno al 60%. Non possiamo sapere quindi con certezza se un individuo è o non è positivo al Covid. La fallibilita' del tampone e' uno dei motivi per cui l'OMS lo raccomandava solo in presenza di sintomi evidenti. Ai fini della ripresa degli allenamenti di gruppo o della disputa delle partite non serve a niente o quasi.  L'apertura dei centri sportivi è un piccolo passo, per ulteriori sviluppi dobbiamo attendere gli eventi dei prossimi giorni.

Da quel che si legge il tampone può dare un risultato sbagliato nelle fasi iniziali e finali della malattia. Per questo, i calciatori verrebbero sottoposti a più tamponi nel corso della stessa settimana. Grazie alla costanza del monitoraggio, si dovrebbe essere in grado di identificare in tempi brevi chi è infetto. Mi rendo conto che il rischio zero non può essere raggiunto, ma ci si può avvicinare parecchio allo zero... se poi qualcuno fosse positivo, si fa come con il Colonia... si mettono in qurantena finché non c'è il doppio tampone negativo.

Si tratta di bilanciare due interessi contrapposti: l'interesse alla salute e quello economico. In questo caso, l'interesse alla salute è quasi soltanto quello dei calciatori perché, grazie ai costanti controlli a cui saranno sottoposti e all'auspicabile rispetto delle misure di protezione nelle loro altre interazioni della vita quotidiana, sarà difficile che possano contagiare altri.

[geddy]

Sono d'accordo SAV. Si tratta di trovare il modo di correre meno rischi possibili tenendo presente che a correrli saranno i calciatori e non la collettivita'.

[Fabio]

Una cosa è certa media di regime il virus lo ha sparso in tante menti...ma nessuno ha mai pensato ad un virus che non "esiste"? siamo passati da un virus influenzale ad un patogeno che sembra aids volatile simil antrace..ora ancora con sta storia dei tamponi..ogni qualvolta estraggono un tampone da un ORIFIZIO e lo pongono in provetta se è come lo stanno descrivendo cosi volatile e aggressivo il campione si inquina..se è un virus cosi micidiale di un milionesimo di millimetro che cazzo ci facciamo con le mascherine, entra nei pori della pelle,negli occhi dalle orecchie.. dai piantiamola li con sta pantomima.. Spadafora deve castigarci secondo istruzioni deve castigare la società annichilirla igenizzarla umiliarla sottometterla allontanarla dal passato . PUNTO

[WombyZoof]

Nobili conferma le pressioni da parte di romanisti per annullare il campionato. Spadafora sta giocando una partita personale, credo che sia uno di quelli a cui il potere da alla testa, e che sia tifoso del Napoli. Questo vuole vendicarsi per i torti presunti del Napoli. Il go de turone alla vesuviana...

In queste mani lo sport muore.

[gentlemen]

Una cosa è certa media di regime il virus lo ha sparso in tante menti...ma nessuno ha mai pensato ad un virus che non "esiste"? siamo passati da un virus influenzale ad un patogeno che sembra aids volatile simil antrace..ora ancora con sta storia dei tamponi..ogni qualvolta estraggono un tampone da un ORIFIZIO e lo pongono in provetta se è come lo stanno descrivendo cosi volatile e aggressivo il campione si inquina..se è un virus cosi micidiale di un milionesimo di millimetro che cazzo ci facciamo con le mascherine, entra nei pori della pelle,negli occhi dalle orecchie.. dai piantiamola li con sta pantomima.. Spadafora deve castigarci secondo istruzioni deve castigare la società annichilirla igenizzarla umiliarla sottometterla allontanarla dal passato . PUNTO

La realtà è quella che più si avvicina alla tua semplice riflessione.
Il virus è entrato nelle nostre teste, non ci rendiamo conto che se facciamo controlli generalizzati trovare dei positivi, oltretutto asintomatici, è normalissimo, però nei media si continua a definirli "contagiati"....allucinante....allora anche per altre infezioni dovremmo definirci contagiati....ma la questione è:
COSA VOGLIAMO FARE DELLA NOSTRA VITA ?
Convivere con il Covid-19, che poi significa convivere con altri miliardi di virus, prevede che dobbiamo vivere una vita "normale", ovvero vivere da ESSERE UMANI, con le nostre passioni e le nostre peculiarità, come avviene da miliardi di anni, e che non possiamo sgranare gli occhi pensando al coronavirus, pena l'estinzione del genere umano, prima da un punto di visto emozionale, e poi anche da un punto di vista fisico.
Vivere con l'assillo del Coronavirus o della sua eventuale cura, vaccino soprattutto, è da pazzi....sta a noi la scelta, e chi ci governa, in Italia, in Europa e nel Mondo, dovrebbe comprendere ciò e non preoccuparsi della "conservazione delle poltrone" o della logica del "mettere le mani avanti".
Il covid-19 è un'epidemia che probabilmente, dopo la grande ondata, permarrà e nel 90-95% dei casi sarà innocuo, qualcuno si ammalerà e dovrà ricorrere alle cure ospedaliere, qualcuno ancora, speriamo siano sempre di meno, morirà....non se ne esce, cosa vogliamo fare ?
Speriamo non affrettino vaccini strani, che hanno bisogno di molto tempo per essere ritenuti affidabili e non dannosi per la salute.
Fermiamo il mondo, facendo sì che le misure restrittive generino più danni dell'infezione stessa ?
Vogliamo vivere, oppure sopravvivere come i topi in una grande fogna sottoterra ?
Tornando al calcio, si decida quando cazzo si può tornare a giocare, domani, tra 15 giorni, tra un mese, 3 mesi, 6 mesi....ma prima o poi si dovrà tornare a giocare....ed i media, tg e trasmissioni, incomincino a parlare di altre cose, che qui il confine con la psicosi e la follia di massa non è tanto lontano.

[gentlemen]

....aggiungo....le mie speranze sono tutte riposte nei giovani....il destino dell'umanità è nelle loro mani, solo loro grazie alle pulsioni passionali ed infinita voglia dui vivere possono spazzare via questo incubo, anche a costo di avere tante perdite, ma l'Umanità, nel senso più pieno del termine la possono salvare solo loro, la loro voglia di socialità, di convivenza, di ribellione e di combattere contro chi li vuole addomesticati ed imbalsamati, gruppi di 50-60-70-80enni TIMOROSI  e CODARDI che cercano di sopravvivere alle leggi di natura,  promuovendo uno stile di non-vita, più simile a quello degli zombie, che prefigurano scenari da "perenne distanziamento sociale"....solo la FORZA E LA PREPOTENZA DEI GIOVANI PUO' COMBATTERE QUESTO ASSURDA CONDIZIONE DA "THE WALKING DEAD".....la mia speranza è vedere orde di giovani che si divertono, ballano, si abbracciano e si amano, per tutta la notte e fino all'alba, nelle discoteche e sulle spiagge di Ibiza, Formentera, Rimini, Riccione, ed altri posti che mi hanno visto vivere la mia giovinezza, tutte cose che una certa massa di secchioni che vediamo sfilare alla tv, e che propagandano la non-vita ad oltranza, non ha mai fatto, e quindi non avvertono l'assurduità della vita che proprongono di(non) far vivere....e vaffanculo al virus.

[geddy]

Che nessuno abbia idea di quello che può succedere non vuol dire che quelli tenuti a prendere decisioni siano timorosi o codardi, semplicemente prudenti.
De Luca, antipatico come pochi, e' prudente, Renzi con i suoi deliri da convivenza e' invece uno sciacallo che per apparire e' raccimolare un poco di visibilita' e consenso dagli stolti delinea scenari da fiction televisiva. Quelle che il tempo e i morti li liquidano con "3 mesi e 50.000 morti dopo...".