Sospensione campionato per coronavirus...

[ThomasDoll]

Repubblica è così: il nazionale dice una cosa, il romaclebbe di repubblica.it sta sulla barricata. Se le pieranno in culo, qualunque cosa accada.
Sicuramente alla ripresa i valori saranno cambiati, nessuno può dire come. Ma se ci sarà ripresa sarà uguale per tutti e ce la giocheremo ad armi pari, ci siamo e ci saremo, eternamente degni.
E lorsignori se la faranno nelle mutande, speriamo, più a lungo possibile.

[Fabio70rm]

Siamo secondi perche' gli avversari sono stanchi, buono a sapersi.

Non ho detto nulla del genere.

Ho detto che il fatto di non fare le coppe ci avrebbe facilitato nel mese di marzo e aprile, se si riprenderà senza le coppe in contemporanea sarà annullato questo vantaggio.

[ThomasDoll]

Sicuramente le coppe riprenderanno, bisogna vedere come.
Ci penalizzerà di sicuro accorciare i tempi di recupero, il nostro vantaggio era preparare le gare con una settimana libera, contro avversari che viaggiavano e giocavano infra. Ciò detto, la Juve magari usciva col Lione.
Però la situazione particolare porterà conseguenze particolari. Per esempio, giocare campionato a giugno e a luglio non sarà uguale a farlo a marzo e aprile. E' tutto nuovo. Da scoprire. Potremmo vincerle tutte o perderle tutte, chi può dirlo?

[Frank 73]

Il campionato attuale ha tredici mesi abbondanti di tempo per essere concluso.
Il campionato attuale ha infatti, per la situazione, caratteristiche di precarietà per cui in qualunque modo possa essere concluso sarà ben accetto. Tanto che per la sua conclusione si sono tirate fuori le ipotesi più curiose e strampalate.
Solo il campionato attuale si può disputare a porte chiuse.
Solo il campionato attuale si può disputare a singhiozzo.
Solo il campionato attuale ogni tre giorni o quando sarà possibile.
Solo il campionato attuale potrà sopportare altri contagi... con tredici mesi davanti puoi mettere in quarantena quattro squadre e farle recuperare il terreno perduto passata la mesata.
Tanto il prossimo, alle condizioni attuali, non vedrà mai la luce. Per un fatto economico, non sanitario.
Il prossimo, quello che oggi si chiama stagione 2020/21 e tra poco cominceremo a chiamare 2021/22, partirà quando gli stadi si potranno riempire e tutto sarà tornato come prima. Se tutto va bene, più o meno alla fine del 2021.
Paradossalmente, il prolungarsi del periodo di quarantena e l'incertezza su quando tutto questo finirà sta rendendo possibile la conclusione di questo campionato, sia pure alle condizioni sopra richiamate.
Le possibilità che questo campionato possa concludersi sono inversamente proporzionali a quelle che la stagione 2020/2021 possa avviarsi.
Ogni giorno che passa nell'incertezza di quando potrà riavviarsi qualche attività sociale e lavorativa, paradossalmente aumenta le possibilità e gli spazi per la conclusione dell'attuale stagione calcistica, in quanto sta fatalmente rendendo impraticabile l'inizio della prossima.
Nessun nuovo campionato partirà a porte chiuse, solo quello attuale potrà concludersi in questa forma monca.
Questo lo hanno capito FIFA, UEFA e federazioni nazionali. Ed è per questo che dalle ipotesi di annullamento si è passati alla prospettiva di chiudere l'attuale stagione e "metterla in sicurezza" (evitare ricorsi e creare le condizioni per una ripartenza, quando sarà e... non sarà quest'anno, senza incertezze e conflittualità).

[cartesio]

Questa interruzione forzata annullerà - forse - il vantaggio di non avere le coppe, ma ci permetterà di recuperare un paio di infortunati importanti (Acerbi, Lulic)e di rimettere in sesto quelli che iniziavano a cigolare (Leiva, Radu, Marusic?). Riavere anche Lukaku sarebbe troppa grascia, non spero tanto.

[Fabio]

Questa interruzione forzata annullerà - forse - il vantaggio di non avere le coppe, ma ci permetterà di recuperare un paio di infortunati importanti (Acerbi, Lulic)e di rimettere in sesto quelli che iniziavano a cigolare (Leiva, Radu, Marusic?). Riavere anche Lukaku sarebbe troppa grascia, non spero tanto.

Lukaku è virus per il virus..

[Matita]

https://www.gazzetta.it/Altri-Mondi/13-04-2020/rezza-iss-scherza-ripresa-campionato-da-romanista-manderei-monte-tutto-370181084577.shtml


Le solite merde

[aaronwinter]

Beh, lo dico sottovoce, ma purtroppo Burioni ha fatto più o meno lo stesso, anche se episodicamente, e molti di noi  hanno applaudito. Purtroppo sapevo, che sarebbe capitato il reciproco, amplificato come sempre dalla potenza di fuoco mediatica dei coprofili.
Per i merdosi, questa è la perfetta risposta alla nostra risposta alla loro risposta alla nostra risposta... e mi fermo qui.

Quello che ci ha sempre contraddistinto è che dicevamo che dellà sono prima riommerdisti e poi scienziati, avvocati, giornalisti, ecc.
E giustamente, abbiamo sempre messo tale atteggiamento alla berlina

Purtroppo Burioni rischia di legittimarlo. In una faida (dialettica, per fortuna) infinita.
E chi ha garbatamente obiettato, è stato quasi accusato di diserzione.

Ma conta poco. Conta di più che un Paese in cui si mischiano ruoli, ambiti e tempi, non ha un grande futuro. Maledetto chi anche oggi con una irresistibile voglia di fare lo splendido quando non era il caso, ha dato un'altra picconata.

Ciò detto, sia messo agli atti il mio Rezza merda. Immensa merda.
In un momento di tale delicatezza.
Merda.

[sandro]

La differenza e'che Burioni ,non lo ha mai detto dopo un annuncio tragico (avevano appena detto che erano morte 600 persone)
Il coglione di Frezza,anche la risatina si e'fatto.

[Davide]

Non amo molta stampa, ma in questo caso non fa certamente terrorismo.
Sono gli oltre 20.000 morti in poco più di un mese a terrorizzare.

Non mi piacciono i complotti,soprattutto quando non hanno basi, ma sti numeri fanno si paura, ma piu' o meno come quelli del passato....leggi qua :

Le nascite, in linea con il trend di flessione, sono state in sei mesi 219.976, circa 1.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2016. Ma a fare impressione è l'impennata del numero di morti: nel primo semestre dell'anno in corso(2017) sono deceduti 343.420 italiani, cioè 28 mila in più rispetto ai 314.692 del medesimo periodo del 2016, pari a un incremento dell'8,8%. Battuto anche l'anno record della mortalità italiana, il 2015, quando i morti nel periodo gennaio-giugno furono 339.479, un dato clamoroso che portò, nel saldo di fine anno, 647.571 decessi registrati e il calo della speranza di vita in Italia....La media della mortalita' italiana e' molto alta, se 3 anni fa in 6 mesi sono morte quasi 350mila persone, significa che mensilmente ne morivano circa 60mila....ovvio non per questo virus, ma chissa' per quali patologie che nessuno ci dira' mai....questo fa riflettere, almeno a me si, visto che non mi fido di nessun governo e non faccio fatica a pensare male quando ci sono loro di mezzo....

[aaronwinter]

La differenza e'che Burioni ,non lo ha mai detto dopo un annuncio tragico (avevano appena detto che erano morte 600 persone)
Il coglione di Frezza,anche la risatina si e'fatto.

Grazie Sandro.
Temo che una differenza la si trovi sempre.
A favore dell'una o dell'altra parte, e sono certo che in questo preciso momento c'è chi giustifica Rezza, e non Burioni. Unica differenza, il tifo, non l'opportunità - che in entrambi i casi, è minima.
Per questo preferirei che si evitasse proprio, e che anche Burioni si astenga.

Il mio Merda per Rezza lo avevo comunque già messo agli atti. Meritatissimo.

Una buona giornata a te ed a tutti.

[geddy]

Che c'entra Burioni?

[SAV]

Che c'entra Burioni?

“Sommessamente mi domando: cosa aspetta Mattarella a sciogliere la Camere ed affidare i suoi i pieni poteri a S.E. Roberto Burioni?“. La risposta del virologo non si è fatta attendere: “Sappia che se mi danno pieni poteri  come prima cosa sciolgo la AS Roma“.

[Matita]

Aron ,burioni se e quando ha parlato da tifoso era in contesti molto diversi.

Questo ha fatto na figura talmente da mentecatto che pure il corriere dello sport lo pijia a carcinculo.



Suvvia, Rezza spenga il virus e la tv (Corriere dello Sport)
 
di Alessandro Barbano
 
 
«Suvvia!», calcio, «siamo a maggio»: cosa vuoi che sia finirla qui? La battuta vola da un pulpito che, da tecnico, diventa politico. E somiglia a una messa in mora al governo. Così il direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, Giovanni Rezza, dice che il campionato non può ripartire. Se mancava una prova dello sbando istituzionale in cui versa il Paese, nel momento più difficile della lotta alla pandemia, la prova è arrivata ieri.
Un consulente tecnico, chiamato a fornire al governo pareri scientifici riservati, si presta a dare in pubblico risposte che non gli competono. Lo fa da una tribuna – la conferenza stampa sui dati quotidiani del contagio – che ha assunto, in nome dell’emergenza, il ruolo di una surroga politica. Il ragionamento di Rezza calpesta qualunque grammatica istituzionale, con i modi di un analfabetismo populista che confonde ruoli, forme e lessico. Quando dice «io non farei ripartire il campionato», premette che il comitato tecnico, di cui fa parte, non si è pronunciato sulla questione. Ma ciò non lo frena dall’accreditarsi una franchigia personale ad esprimersi.
La sua performance è un esempio di quella ignoranza a cui arriva il sapere, quando crede di poter acchiappare il mondo con le pinzette del proprio specialismo. Perché Rezza parla di cose che non ha approfondito, con l’ironia di chi le guarda dall’alto: «Io sono romanista – dice -, e per com’è andata direi: tutto a monte, ah ah ah». Poi, sfiora il merito della vicenda, liquidandola con una battuta che scientificamente vale meno di zero: «Lo sport implica contatti, l’ipotesi di più tamponi per tutti i calciatori mi sembra un po’ tirata». Infine chiude con un’esortazione a ridimensionare le ragioni del calcio, rispetto alla grandezza delle questioni di cui lui si occupa: «Del resto siamo a maggio – dice -. Suvvia!».
Suvvia, Rezza, cosa vuole che sia per uno scienziato un campionato che si ferma, cinquecento milioni che volano via, un’economia sportiva che scoppia come una bolla di sapone, travolgendo un indotto amministrativo e mediatico. Cosa vuole che sia, per un Paese blindato in casa, rinunciare a quelle passioni superstiti che potrebbero essere un balsamo contro la depressione? Gli scienziati valutano la gravità di un’epidemia con le loro conoscenze e i loro protocolli, ma non possono assumere decisioni politiche che, anche in condizioni eccezionali, devono tener conto di costi sociali ed economici.
Suvvia, Rezza, lei concede che «tocca alla politica decidere», ma non può non rendersi conto che tale concessione suona un po’ ipocrita. E somiglia a un altolà. Come a dire: provi la politica a fare il contrario di ciò che io penso. Certo, non c’è da stupirsi: nel Paese in cui il premier trasforma un discorso alla nazione in un comizio elettorale contro i suoi avversari, anche i tecnici possono permettersi di sfidare il governo sulla pubblica piazza. Pensavamo che il potere senza sapere fosse la più crudele autopunizione che una comunità potesse infliggersi. Ci eravamo sbagliati: il sapere che si autoproclama potere può fare peggio.
Suvvia, Rezza, ha visto quanta gente la tira per la giacchetta? C’è il presidente del Torino e di Rcs, Urbano Cairo, che a tempo di record si è tuffato sulla sua gaffe: «Lui è un uomo di scienza e io mi intendo di numeri – ha detto –, con la situazione attuale è impensabile giocare tra un mese e mezzo». C’è da sperare che i numeri della pandemia vadano meglio di quelli in classifica del Torino, a un passo dalla zona retrocessione.
Suvvia, Rezza, abbiamo bisogno di scienziati che ci portino fuori da quest’inferno. Non di scienziati comunicatori che si abituano a sentirsi in tv come nel salotto di casa. Spenga la pandemia, se può. La tv la spegniamo noi, la prossima volta che lei parla di calcio.

[disabitato]

Burioni, inoltre, non mi pare abbia incarichi in seno al ISS e le varie battute le aveva fatte dal proprio profilo twitter e non in diretta nazionale a margine di una conferenza stampa in cui vengono annunciati, di nuovo, centinaia di morti.

Anzi, scoprire che ci sono romanisti ai vertici dell'ISS mi fa diventare molto più pessimista per una rapida soluzione dell'emergenza covid.

[aaronwinter]

Aron ,burioni se e quando ha parlato da tifoso era in contesti molto diversi.

Condivido.
Ma temo sia una delle tante differenze che su entrambi gli argini si possono invocare. Basta vedere articoli e social, è un florilegio.

Io tifo per Burioni. Ma appunto, è tifo.
E preferirei evitare, perché il tifo ci distrae dalle cose importanti che stanno in mano a loro.
Era il semplice concetto che a suo tempo espressi.
Ma come sempre, con garbo e sottovoce.

Il "merda" a Rezza invece lo urlo.
Stammerda.

Abbracci (o meglio, toccate di gomito)

[gentlemen]

Il campionato attuale ha tredici mesi abbondanti di tempo per essere concluso.
Il campionato attuale ha infatti, per la situazione, caratteristiche di precarietà per cui in qualunque modo possa essere concluso sarà ben accetto. Tanto che per la sua conclusione si sono tirate fuori le ipotesi più curiose e strampalate.
Solo il campionato attuale si può disputare a porte chiuse.
Solo il campionato attuale si può disputare a singhiozzo.
Solo il campionato attuale ogni tre giorni o quando sarà possibile.
Solo il campionato attuale potrà sopportare altri contagi... con tredici mesi davanti puoi mettere in quarantena quattro squadre e farle recuperare il terreno perduto passata la mesata.
Tanto il prossimo, alle condizioni attuali, non vedrà mai la luce. Per un fatto economico, non sanitario.
Il prossimo, quello che oggi si chiama stagione 2020/21 e tra poco cominceremo a chiamare 2021/22, partirà quando gli stadi si potranno riempire e tutto sarà tornato come prima. Se tutto va bene, più o meno alla fine del 2021.
Paradossalmente, il prolungarsi del periodo di quarantena e l'incertezza su quando tutto questo finirà sta rendendo possibile la conclusione di questo campionato, sia pure alle condizioni sopra richiamate.
Le possibilità che questo campionato possa concludersi sono inversamente proporzionali a quelle che la stagione 2020/2021 possa avviarsi.
Ogni giorno che passa nell'incertezza di quando potrà riavviarsi qualche attività sociale e lavorativa, paradossalmente aumenta le possibilità e gli spazi per la conclusione dell'attuale stagione calcistica, in quanto sta fatalmente rendendo impraticabile l'inizio della prossima.
Nessun nuovo campionato partirà a porte chiuse, solo quello attuale potrà concludersi in questa forma monca.
Questo lo hanno capito FIFA, UEFA e federazioni nazionali. Ed è per questo che dalle ipotesi di annullamento si è passati alla prospettiva di chiudere l'attuale stagione e "metterla in sicurezza" (evitare ricorsi e creare le condizioni per una ripartenza, quando sarà e... non sarà quest'anno, senza incertezze e conflittualità).

Una analisi molto realista e completa, complimenti a Te.
E' quello che avverrà, perchè fermare bruscamente questo sistema significherebbe tornare indietro di 40 anni, ma senza però la speranza che il futuro sia migliore, ovvero con energie negative e non positive.
L'unica verità è che un Paese democratico come l'Italia sta attraversando un empasse ed una crisi istituzionali senza precedenti, Governo (con i suoi dicasteri) e Parlamento stanno di fatto venendo esautorati da una tecnocrazia messa lì per prendere decisioni che vengono vendute al popolo (gregge) per fatti oggettivi ed incontestabili che in realtà non sono, perché una cosa è l'aspetto settoriale e tecnico, altro è gestire una Nazione e delle persone che devono VIVERE.
Si metta fine a questa tecnocrazia, si ritorni alla politica, si chiudano questi comitati scientifici e economici, la Carta Costituzionale e le nostre Istituzioni hanno in sé tutte le componenti per governare questo paese ed affrontare al meglio le crisi, sanitarie e non: il Governo è formato dal premier che ha un suo gabinetto, ci sono i Ministri che hanno i loro Ministeri che sono composti da tecnici e che dirigono uffici tecnici e legali, con possibilità di avvalersi già di consulenze esterne specifiche, lo stesso vale per il Parlamento che ha la possibilità di nominare commissioni specifiche per materie, composte da esperti, per poter approfondire le singole problematiche e discipline.
Allora se già le nostre Istituzioni prevedono tutto ciò perché è stato istituito questo fantomatico Comitato Tecnico Scientifico ?
Perché è stato istituito un Comitato tecnico-giuridico per la cosiddetta "fase 2" ?
Sia chiaro una volta e per tutte che per uno scienziato, da un punto vista metodico ed epidemiologico, fin quando non ci sarà una cura o un vaccino che azzera questo fantomatico e temuto virus, la normalità non arriverà mai, non verrà mai autorizzata la vita sociale, non darà mai il via libero alla socializzazione....insomma verrà avallata una tesi tecnica che non tiene conto dell'aspetto spirituale della vita stessa, e dei suoi risvolti sociali e psicologici.
Inutili farsi illusioni, se qualcuno si aspetta che nella famosa conferenza stampa delle 18 qualcuno dica...."bene, tornate a vivere"....questo non avverrà mai....anche perché non sono loro deputati a dirlo, e chi li ha messi in quella condizione lo ha fatto perché vuole questo stato di cose, o forse perché non vuole prendere decisioni (per volontà o, come penso, per incapacità)....allora ecco che si strumentalizza la paura e con il paravento della salute si nascondono le inettitudini, e la capacità di guidare un Paese, producendo un orizzonte oscurantista e senza speranze per il Popolo, lasciato da solo a ondeggiare tra egoismi, paure e caccia all'untore, cercando responsabili, che non esistono, di questa condizione di prigionia fisica, mentale, sociale ed economica.
Il Prof. Rezzo ha detto che riprendere a fare sport è improbabile perché c'è il contatto umano....ma allora qualcuno gli chieda se i milioni di giovani ed adolescenti potranno innamorarsi , abbracciarsi o baciarsi.....?
Sarà vietato anche innamorarsi...?
E certo, perché forse nessuno ci vuole pensare....ma se non c'è un vaccino o una cura, secondo questi esimii uomini di scienza, ci si potrà innamorare o amare, si potrà concepire un bambino...o dovremmo prevedere l'accoppiamento e la procreazione in laboratorio con mascherina e guanti e dopo aver fatto un bagno integrale nell'amuchina....?
Quando tempo impiegheremo a comprendere che dovremmo tornare alla vita normale e reale, dopo aver giustamente passato la fase emergenziale sanitaria, avendo delle misure prudenziali e delle linee guide teoriche, ma nell'ambito della vita ordinaria....?
Si metta fine a questa tecnocrazia che ci sta portando all'Autodistruzione, la Politica si riprenda il suo ruolo, e ci si convinca che il mondo e la vita deve svolgersi anche con la presenza di malattie e virus, come è sempre stato, e che la scienza, e quindi la ricerca scientifica, deve essere utile a studiare cure e medicine, e non certo dare linee guida su come vivere, per cui riprenda il suo ruolo settoriale, che non è certo indicare come vivere la nostra esistenza quotidiana.
Una cosa è certa, seguendo la metodologia del "distanziamento sociale" ci avviamo all'estinzione, psicologica spirituale e poi anche fisica.
Riprendiamoci la nostra vita.

[disabitato]

Galliani non ha tutti i torti.
Da quanto ho capito, ha proposto di finire entro natale il campionato 2019/2020 ed svolgere la stagione 2020/2021 da febbraio a ottobre, per poi riallineare tutto dopo il mondiale.

[aaronwinter]

La penso anche io così.
Quandunque si potrà ripartire, sarà il caso di concludere questo Campionato, prima di partire con il successivo, per millemila motivi - sportivi, economici, organizzativi, legali.

A noi ne sta a cuore soprattutto uno, ma gli altri sono condivisi dalla stragrande maggioranza (a parte Cellino, ed i riommerdisti con emotività da bimbiminkia per la situazione di classifica, e guidati inconsciamente da "cupio dissolvi" della loro mostruosa creatura, attaccata al polmone d'acciaio di una labilissima contabilità)

O ci godremo la fine di questo campionato, o il forte ridimensionamento, se non il botto, della fogna.

Divano e pop corn.

[gentlemen]

In questi giorni ci sarà, ed è iniziato da ieri, l'attacco "ad alzo zero" di tutta l'artiglieria che vuole chiudere questo campionato, magari facendolo annullare, si gioca in questi pochi giorni.
Ha iniziato ieri il professor Rezza, ha continuato malagò, ora interverrà Tommasi e qualche presidente truffaldino e prezzolato....l'unico modo di respingere qquesti attacchi è fare leva sull'indipendenza dello sport, e soprattutto NON AVERE FRETTA....questo è il vero pericolo, avere fretta di ripartire....FIFA ed UEFA hanno dato ampi margini temporali, si sfruttino....Gravina deve chiaramente dire, cosa che ha fatto ma a bassa voce e poche volte, che qualsivoglia ripresa non può prescindere dal terminare questa stagione e relative competizioni.
Si diano date e si programmi, ma senza cadere nel tranello di voler ripartire subito, con il conteggio delle 18 ancora in atto....Gravina si faccia furbo, lasci che annuncino ufficuialmente la ripartenza prima la Bundesliga, Ligue 1, Liga e Premier, perchè queste Leghe ripartiranno di certo....non si esponga....una volta che queste Leghe riprendono i vari oscurantisti e teorici dell'annullamento si eclisseranno....così come è avvenuto quando è intervenuta l'UEFA e l'ECA....lasci passare tempo e si programmi la ripresa per giugno o luglio....si sposi la teoria della nuova stagione da gennaio, e si usi come stratagemma lo scudetto ex-aequo Juve-Lazio come spauracchio, nel caso qualcuno imponesse la chiusura anticipata.
Ieri abbiamo capito che c'è un sistema di persone che vuole annullare per poter non vedere celebrata una certa gestione, quella della Lazio e di Lotito in particolare....ma non solo, sivogliono spegnere le passioni e le speranze, si vuole teorizzare la paura di vivere, chissà per quali loschi fini....il Calcio è una strumento ed un segnale di vita....difendiamolo, ma in questi prossimi giorni gli oscurantisti spareranno tutti i colpi per fermarlo.