Sospensione campionato per coronavirus...

[disabitato]

Guarda che ipotesi playoff, posti europei in base al ranking, e via discorrendo sono cazzate partorite dai giornalisti e date in pasto ai poveri stronzi che ancora comprano quotidiani sportivi e si abbeverano di queste stronzate.

Il campionato sarà completato e di conseguenza anche le coppe europee.

[gentlemen]

Guarda che ipotesi playoff, posti europei in base al ranking, e via discorrendo sono cazzate partorite dai giornalisti e date in pasto ai poveri stronzi che ancora comprano quotidiani sportivi e si abbeverano di queste stronzate.

Il campionato sarà completato e di conseguenza anche le coppe europee.

Giusto, la solita propaganda, e poi, ripeto, se davvero tutto sarà costretto a fermarsi vuol dire che si riprenderà tra 3 anni, e che non era il coronavirus ma l'apocalisse.

[gentlemen]

Cmq non riesco a comprendere perchè quelli di SKY, che hanno tutto l'interesse a far ripartire la baracca (o forse pure no...), cercano di non cavalcare le dichiarazioni di Ceferin che ha messo bene in chiaro il percorso dettato dall'UEFA a tutto il calcio europeo, cosa che aveva sentenziato anche Gravina, pres. FIGC.

[Fabio]

ma Spadafora.. qualcuno potrebbe levarlo dalle palle?

[Whistle]

ma Spadafora.. qualcuno potrebbe levarlo dalle palle?

E il pretino appresso...

[gentlemen]

ma Spadafora.. qualcuno potrebbe levarlo dalle palle?

Cosa ti aspetti da un esponente della Honesta....?

[gentlemen]

Tutti, o quasi, hanno l'interesse a portare a termine i campionati, Juventus in primis, solo che, miseramente ma era normale che accadesse, in un periodo di crisi e caos, ognuno cerca di tirare l'acqua al suo mulino, ma gli interessi a terminare la stagione ci sono e sono tantissimi, a tanti zeri.
Le spinte e le dichiarazioni a porre fine alla stagione sono dettate o da ignoranza, o da stupidità e siperficialità, o da interessi personali.
La prima strumentalizzazione è sul fatto che "...ora non si può pensare al calcio, bisogna pensare a salvare bite..."....poichè è chiaro che giocare o allenarsi ora non è possibile, quello che in onesta etica sportiva e pragmatismo giuridico-economico si chiede è che quando si può riprendere a giocare si debba ripartire da dove ci si è fermati....è un concetto talmento bello, chiaro, limpido, trasparente che non si comprende il motivo perchè qualcuno spinga per annullare o terminare in anticipo le competizioni in corso, l'unica spiegazione può essere o la superficialità ed ignoranza, o la malizia strumentale, non ci sono altre ragioni.
E' evidente che una qualsiasi interruzione anticipata provocherebbe gravissimi danni ed ammanchi economici verso tutto il sistema sportivo, fisco e CONI compresi, che con i soldi del Calcio professionistico finanzia le attività sul territorio, molti club avrebbero grossi problemi a proseguire l'attività, ed i danni si protrarrebbero anche sulle dinamiche contrattuali future.
Una prosecuzione delle competizioni, già a 2/3, svolte ammortizzerebbe molto i danni economici, non creerebbe scompensi ed ammanchi, garantirebbe la sostenibilità al sitema Calcio, Sport e Fisco, terrebbe in piedi un settore che rappresenta l'1% del PIL italiano, ed anche a livello internazionale sarebbe lo stesso discorso....e si parla sempre di ricominciare quando ce ne saranno le condizioni, non prima.
Strumentale anche affermare che giocare ad Agosto è sconveniente ed anomalo, in quanto negli ultimi decenni i club a luglio ed agosto vanno in giro per il mondo a giocare tornei improbabili, anche in pieno giorno ed a temperature elevate, per cui  non si chiederebbe nulla di diverso se non fare quello che normalmente si fa ogni anno.
Altra questione, importantissima, è che molto probabilmente la popolazione italiana ed europea questa estate non potrà viaggiare liberamente ed usufruire in maniera piena delle strutture turistiche, sia per motivi di ritorno graduale alla normalità, sia perchè molti non ne avranno la possibilità economica, ed in tale quadro l'apporto sociale e consolatorio del calcio, trasmesso in tv, polarizzarebbe l'interesse delle persone, che per lo più saranno ancora chiamate a rimanere nei luoghi di residenza, per cui avere il calcio come interesse e "svago" sarebbe fondamentale per smorzare pericolosissime tensioni.
Continuare a insistere sull'eutanasia delle competizioni calcistiche nasconde una volontà non solo oscurantista e tendente all'autodistruzione, ma anche ad una sorta di volontà strumentale a voler avvantaggiarsi o danneggiare qualcun altro.
Lo Sport è rinascita, per cui riprendere ciò che si è sospeso, oltre alle motivazioni sopra espresse, sarebbe fondamentale per il messaggio positivo che porterebbe, oltre che onesto sportivamente.
Si deve ripartire dalla 27° giornata, dalle semifinali di coppa Italia, e dagli ottavi delle coppe europee, in qualsiasi data si riprenda.
In ogni caso penso che FIFA, UEFA, FIGC, LEGA vadano in questa direzione, personaggi mediocri e piccoli dovrebbero avere la decenza di rimanere in silenzio e, e sarebbe ancor meglio, farsi da parte.

[gentlemen]

Gravina: "Ecco perché dobbiamo finire il campionato entro l'estate"

Il presidente della Figc: "Non dobbiamo nemmeno compromettere la stagione 2020/21. Non possiamo permetterci un'estate piena di contenziosi sul profilo procedurale e legale"

lunedì 30 marzo 2020 11:10

"La priorità è terminare i campionati entro l'estate, senza compromettere la stagione 2020-21. Non possiamo permetterci un'estate piena di contenziosi sul profilo procedurale e legale". Lo ha dichiarato il presidente della Figc, Gabriele Gravina, parlando a Radio Cusano Tv Italia di un possibile ritorno in campo dopo la pandemia di Covid-19 che ha di fatto bloccato la quasi totalita' dello sport mondiale. Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, vuole proporre lo stop agli allenamenti prima del 3 maggio: "Il ministro ha dichiarato che proporrà il blocco delle attività sportive fino alla fine di aprile compresi gli allenamenti, aspetterei la decisione del Consiglio dei ministri. Certo, è un messaggio che richiede alcune riflessioni - sottolinea il numero uno della Federcalcio - La prima riguarda il momento di grande difficoltà che stiamo vivendo e che sta cambiando i nostri modelli di vita. I nostri campionati sicuramente non riprenderanno prima di maggio, questo era uno scenario che avevamo già ipotizzato".
Priorità finire i campionati

"La priorità l'abbiamo sempre data alla definizione della competizione sportiva. Non possiamo permetterci un'estate piena di contenziosi sul profilo procedurale e legale. Sia la Uefa sia la Fifa si stanno impegnando per far sì che si possa sforare la dead line del 30 giugno fino ad arrivare ad agosto. Questo ci fa piacere, ma dobbiamo anche fare in modo di non andare a compromettere il campionato della stagione 2020-21".
Taglio stipendi

Sul taglio degli ingaggi operato in casa Juventus: "E' un modello che indica un senso di responsabilità, di disponibilità da parte dei calciatori che credo sia un segnale importante in questo momento. Non chiediamo soldi allo Stato, ma la costituzione di un fondo salva calcio dove devono entrare risorse della Federazione e che devono derivare dalle scommesse".
Coronavirus non sottovalutato

Per Gravina, infine, non c'è stata alcuna sottovalutazione del Coronavirus da parte del mondo del calcio: "Quando si è giocato non si aveva l'esatta conoscenza della dimensione del fenomeno, il calcio non ha scienziati e virologi. Noi ci siamo attenuti alle ordinanze, lo stesso ha fatto la Uefa".
La serie C

"Oggi la Serie C soffre tanto, dobbiamo cogliere l'occasione per fare una rivoluzione culturale, un nuovo approccio nell'ambito della gestione". Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, parlando a Radio Cusano Tv Italia. "Le mie proposte le ho già avanzate, ci stiamo confrontando - ha sottolineato il numero uno della Federcalcio - La Serie C a tre livelli non va più bene. Bisogna tornare a un'eccellenza di Serie C di 20 squadre e poi 40 di un'altra serie semi-professionistica. Per individuare le squadre che devono far parte di una C d'elite basta seguire la classifica, ci sono societa' che arrivano prima delle altre. Queste decisioni dipendono dalla Lega Pro, il presidente Ghirelli gia' conosce questa proposta ed e' favorevole, ma dipende dalle società".

[Davide]

Intanto napoli,samp,genoa e torino (cairo pronto ci sei ??) non hanno pagato gli stipendi di febbraio....

[gentlemen]

Eppure basterebbe una frase d Gravina per far sì che tutti, ma proprio TUTTI, spingerebbero per il ritorno in campo al più presto possibile: ..."...scudetto ex-aequo Juventus e Lazio perchè separati da un solo punto con lo scontro diretto ancora da giocare...".....a quel punto penso che non passerebbero due minuti e ci sarebbe una levata di scudi per la ripresa in campo immediata....i primi a parlare sarebbero Malagò e Tommasi....

[SAV]

Eppure basterebbe una frase d Gravina per far sì che tutti, ma proprio TUTTI, spingerebbero per il ritorno in campo al più presto possibile: ..."...scudetto ex-aequo Juventus e Lazio perchè separati da un solo punto con lo scontro diretto ancora da giocare...".....a quel punto penso che non passerebbero due minuti e ci sarebbe una levata di scudi per la ripresa in campo immediata....i primi a parlare sarebbero Malagò e Tommasi....

Il problema non è lo scudetto, che teoricamente potrebbero non assegnare (anche se, post-calciopoli si decise di darlo all'Inter...), ma i mancati introiti determinati dalla chiusura anticipata di Campionato e Coppe. Sono soldi fondamentali per salvare le casse di molte squadre.
Per questo, io spero che si possa riprendere a giocare, a costo di stravolgere anche la prossima stagione.
Quel che è certo è che la Lazio non avrà mai nessuno scudetto in regalo (neanche ex aequo)...

[gentlemen]

Il problema non è lo scudetto, che teoricamente potrebbero non assegnare (anche se, post-calciopoli si decise di darlo all'Inter...), ma i mancati introiti determinati dalla chiusura anticipata di Campionato e Coppe. Sono soldi fondamentali per salvare le casse di molte squadre.
Per questo, io spero che si possa riprendere a giocare, a costo di stravolgere anche la prossima stagione.
Quel che è certo è che la Lazio non avrà mai nessuno scudetto in regalo (neanche ex aequo)...

Ma infatti, la mia era una provocazione-battuta ironica....

[Frank 73]

Il problema non è lo scudetto, che teoricamente potrebbero non assegnare (anche se, post-calciopoli si decise di darlo all'Inter...), ma i mancati introiti determinati dalla chiusura anticipata di Campionato e Coppe. Sono soldi fondamentali per salvare le casse di molte squadre.
Per questo, io spero che si possa riprendere a giocare, a costo di stravolgere anche la prossima stagione.
Quel che è certo è che la Lazio non avrà mai nessuno scudetto in regalo (neanche ex aequo)...

La prossima stagione è già stravolta.
E a prescindere da come venga archiviata quella in corso.
Anche si finisse qui... allo stato attuale delle cose è poco probabile che la prossima stagione si possa disputare nella sua interezza. Anche qualora il virus, come è possibile, possa consentire di riprendere l'attività a giugno o a luglio, è altrettanto possibile che lo stesso si ripresenti in larga scala con l'arrivo dell'inverno (si parla di vaccini a 12-18 mesi, quindi non sono da escludere altre chiusure a partire da ottobre/novembre, nel calcio e non solo...). Che facciamo, sospendiamo due campionati di seguito? Chi se la prenderebbe la responsabilità di aver iniziato un'altra stagione con queste incognite senza aver concluso la precedente e col rischio di ritrovarsi nella stessa situazione, se non peggiore?

La cosa più razionale da fare, e, casualmente, anche quella sportivamente più corretta, è quella di continuare dove si è interrotto, proseguire ogni qual volta l'epidemia conceda o possa concedere "finestre" e fino a quando non ne usciremo definitivamente, con periodiche riprese a partire da quando si era interrotto.
In definitiva, secondo me la soluzione migliore è quella indicata dal presidente del Frosinone Stirpe di "spalmare il campionato in due anni".

Se poi il virus battesse in ritirata o riuscissimo a debellarlo e a ottobre, novembre o dicembre ne saremmo liberi e con il campionato 2020/21 appena concluso, si farebbe sempre in tempo ad organizzare il torneo 2021/22 e concluderlo entro giugno attraverso una formula ridotta (per esempio esempio due gironi da 10 squadre per 18 partite, le prime tre di ognuno qualificate per una poule-finale a 6 di dieci partite per l'assegnazione di scudetto e CL... 28 partite invece di 38... o anche una formula più abbreviata... ma comunque condivisa e accettata dai partecipanti PRIMA di iniziare la competizione e, paradossalmente grazie alla riduzione, con un maggior percentuale di partite appetibili per le televisioni tale da minimizzare lo shock economico...la poule scudetto/CL che per esempio ho ipotizzato farebbe più ascolti di tutte e trentotto le giornate di campionato nell'attuale versione...).

Se invece il virus ci costringesse ad attendere il vaccino per essere sconfitto, quelle eventuali finestre cui si è fatto riferimento serviranno a solo concludere, in due anni, la stagione 2020/21, mentre non sarebbero sufficienti a coprire una intera stagione 2020/21, che se tumulassimo domani mattina la stagione attuale.
Un campionato in due anni... alla peggio metà degli introiti per i club, ma anche metà degli stipendi per i calciatori.
Ma piena regolarità sportiva.

[ThomasDoll]

E' possibile, ma come scelta di ripiego.
Oggi la Premier League ipotizza, a quanto si legge, un concentramento blindato delle squadre stile mondiali, con svolgimento serratissimo delle partite, a porte chiuse, fino a finire la stagione. Ceferin ha parlato da presidente dell'UEFA precisando che lo slittamento degli Europei mette in gravi difficoltà economiche 50 federazioni, che dai soldi ridistruibuiti dipendono. Dei debiti del calcio italiano si è letto: 2,5 miliardi complessivi, metà dei quali sul groppone di merde, Inter e Juve.
Se il virus lascia uno spiraglio la stagione si finisce, a costo di assegnare lo scudetto e la CL a settembre: è una questione di vita o di morte.
A costo di finire il campionato e cominciare quello successivo dopo una settimana. A situazione estrema soluzioni estreme.
Se il virus non lascerà tregua ci sarà il taglio degli ingaggi e si conteranno i fallimenti. La stagione che segue, tra ricorsi, iscrizioni mancate e questioni burocratiche, sarà caotica all'inverosimile.
La sopravvivenza del calcio nei termini odierni passa dal completamento della stagione 2019/2020, e tutti faranno l'impossibile per arrivare in fondo. Il passo lo detterà l'UEFA, alle federazioni non resterà che adeguarsi.

[gentlemen]

Se le forze oscurantiste e faziose dovessero prevalere allora, in caso di differenza dai 3 punti in giù, tra la prima e la seconda in classifica, se nelle rimanenti partite che non si giocherebbero ci fosse lo scontro diretto, per l'appunto, tra la prima e la seconda in classifica allora il titolo, lo scudetto, andrebbe assegnato in Ex-aequo a Juventus e Lazio.

[cartesio]

Se qualche società fallisse, si potrebbe fare il prossimo campionato a 18 o 16 squadre, con meno giornate. 16 squadre vorrebbe dire 8 partite in meno, quasi due mesi. Eventuali interruzioni peserebbero di meno.

[Davide]

Beh, se fossero societa' "normali" nel mondo "normale" sarebbero gia' fallite 16 squadre su 20...

[SAV]

Alcune squadre (Torino in primis) mettono sul piatto della bilancia il rischio serie B.
Meglio rinunciare a una bella fetta dei ricavi stagionali restando tranquilli che non si verrà risucchiati nella lotta retrocessione con conseguenze comunque pesanti per il bilancio, oltre che per il prestigio sportivo...

[gentlemen]

Segnatevi tutti i nomi dei personaggi che approfittano della pandemia per fini strumentali o coloro che cavalcano l'oscurantismo e l'eutanasìa calcistica....coloro che dicono "buttiamo via tutto", "chiudiamo tutto", "azzeriamo tutto"....gli oscurantisti del terzo millennio, pessimisti, che in un momento difficile non danno parole di speranze e rinascita, coloro che si arrendono e che rapprensentano la palla al piede della nostra nazione...i codardi, quelli senza coraggio....che si sono pubblicamente esposti per dire che bisogna annullare il campionato, e che non si deve ripartire....ricordarli è un dovere, chi può aggiunga man mano i nomi che io magari non ricordo finora:
-Alberto Brandi (mediaset)
-Ferrero (pres. sampdoria)
-Preziosi(pres.genoa)
-Cairo (pres. torino)
-Marino (ds udinese)
-Cellino (pres. brescia)
-Tommasi (pres. aic)
-Totti (ex-giocatore)
-Albertini (ex-giocatore)
-Tony Damascelli (giornalista)
-Pruzzo (ex-giocatore)
-Luigi Ferrajolo(giornalista)....ora non me ne vengono in mente altri, altri cmq ce ne sono....non li dimenticate....in un momento di difficoltà, quando serviva coraggio e speranza loro, per finalità diverse, hanno pubblicamente spinto per l'eutanasìa calcistica e delle speranze di ripartenza, anche economica.

[MagoMerlino]

Vista l'emergenza sanitaria che coinvolge come diretto effetto collaterale anche l'economia industriale, scordiamoci che da questo periodo escano società di calcio professionistiche in fallimento o anche a solo rischio fallimento. Nessuna società, nessuna azienda dovrà chiudere a causa dell'emergenza sanitaria, lo stato metterà in campo tutti gli ammortizzatori sociali necessari. L'industria calcio non è differente dalle altre, quindi.

Poi i paraculi nostrani possono sbraitare quanto vogliono, proporre tutte le soluzioni che vogliono, ma se l'UEFA decide che, dove sarà possibile, quando sarà possibile anche in estate, si dovranno finire i campionati, s'attaccanoarcazzo e giocano pure alla vigilia di ferragosto con 35° e il 75% di umidità.
La stagione successiva può iniziare 20 giorni dopo.