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di Simone Bernabei
L'assenza di un attaccante come Klose non può non pesare. Lo dicono i numeri, lo dicono le gare in cui il tedesco non è sceso in campo, almeno dall'inizio. Ma ciò che salta fuori dalla partita di ieri sera col Bologna è anche che la Lazio di Petkovic non è ancora riuscita a fare quel salto di qualità necessario per essere inserita nella lista così dette anti-Juve. Vincere al Dall'Ara infatti avrebbe voluto dire mettere 3 distanze da Roma e Fiorentina (squadra più in forma e sorpresa del campionato) e restare attaccati al binomio Inter-Napoli che probabilmente fino all'ultimo punto del campionato si contenderanno l'accesso diretto ai gironi di Champions League, se non addirittura lo scudetto (ma qui alle due inseguitrici occorrerebbe un calo della Juventus). Insomma vincere nella freddissima trasferta bolognese per la Lazio avrebbe voluto dire scavare un ideale fosso, una linea di demarcazione fra "quelle già pronte" e quelle che ancora sono progetti in crescita, quindi per definizione "non pronti". Nessun dramma, una giornata storta può capitare anche a Hernanes, ma il dubbio, dopo ieri sera, si consolida: qual è, in questo campionato, la vera dimensione della Lazio?
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