Mi sorge il dubbio che il curatore fallimentare di IP non possa essere l'azionista di maggioranza della roma e che quindi quest'ultima venga messa in una qualche forma di amministrazione giudiziale o simile.. devo vedere...
Perdonami. Nella fretta ho usato un'espressione temo non corretta. Il curatore fallimentare - nella mia ricostruzione - non diventerebbe azionista di maggioranza ma titolare delle azioni della società controllante ora in stato di fallimento. Il suo compito sarebbe quello di prestare le cure necessarie per mantenere il valore delle azioni fino alla loro vendita al fine di utilizzare quanto incassato come parte dell'attivo della massa fallimentare della controllante in stato di fallimento.
In ogni caso, si può dire anche che il fallimento di una società controllante sarebbe una situazione ai limiti dell'assurdità, dal momento che mi sembra ipotesi più frequente il caso di fallimento della società controllata.
Inoltre, un elemento da approfondire potrebbe essere anche quello del bilancio consolidato tra le società facenti parte del gruppo.
Infine, insisto su elemento - che già ho segnalato precedentemente - che mi sembra non secondario, vale a dire l'esigenza di tracciare il giusto perimetro del gruppo al cui interno è posta la AsRoma, posto che - a quanto ne so io - l'impero dei Senses è in realtà molto frastagliato, in altre parole un gruppo di gruppi di società, in cui non è per niente facile districarsi.