Autore Topic: Vizi e virtù del progetto del Fair play finanziario  (Letto 3823 volte)

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Offline DinoRaggio

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Vizi e virtù del progetto del Fair play finanziario
« : Lunedì 3 Dicembre 2012, 22:30:22 »
http://www.sporteconomy.it/Speciale+FPF+-+Vizi+e+virt%26ugrave%3B+del+progetto+del+Fair+play+finanziario_45194_9_1.html

Vizi e virtù del progetto del Fair play finanziario

Paolo Ciabattini è un esperto di bilanci sportivi ed è tra i maggiori opinion leader nel settore del Fair Play Finanziario. Il principio guida di questo progetto è semplice: i costi non possono superare i ricavi e i debiti devono essere ripianati puntualmente. Due regole che valgono per i grandi come per i medio/piccoli club. Eppure c'è già qualcuno che prova a fare il "furbo" e ad aggirare queste regole. Ne abbiamo parlato appunto con Ciabattini in una intervista lunga quanto avvincente.

1) Quali sono i club europei ed italiani attualmente fuori dalle regole del FPF? Quali invece quelli più "virtuosi?

Intanto facciamo un breve passo indietro e spieghiamo che cos’è il FPF. E’ un sistema normativo contabile che sostanzialmente può essere riassunto in 2 regole principali: i costi non devono superare i ricavi o meglio non devono superare la massima deviazione consentita rispetto al pareggio di bilancio e i debiti devono essere pagati puntualmente. La prima regola impatterà soprattutto sul comportamento e le strategie dei top club che spesso chiudono il bilancio facendo registrare delle perdite cospicue. Il primo periodo di monitoraggio riguarderà il biennio 2011-2012/2012-2013. La massima deviazione consentita rispetto al pareggio di bilancio nel primo periodo sarà di 45 milioni. A partire dal 2018-2019 la massima deviazione consentita su periodi di monitoraggio di 3 anni sarà minore di 30 milioni (ancora da decidere), che significa meno di 10 milioni di perdita all’anno. La seconda regola invece si rivolge in particolar modo ai club medio- piccoli i quali spesso non hanno il finanziamento a tasso zero del mecenate di turno o comunque la facilità di accedere alle linee di credito bancarie tipica di alcuni grandi club come ad esempio gli spagnoli fino ad ora oppure i club che appartengono ad importanti gruppi industriali.

Se parliamo di top club, ci riferiamo quindi alla regola del pareggio di bilancio.

Tra le italiane, nonostante da anni stia lavorando per migliorare i propri conti, la squadra più in difficoltà è l’Inter. Partendo da una perdita di 216 milioni nel 2007 è arrivata ad un rosso di “soli” 77 milioni nel 2012. La maggior parte di questi 77 milioni saranno coperti dalla clausola della normativa che prevede che solo per la stagione 2012, possano essere dedotti dal calcolo del risultato di bilancio ai fini del FPF i costi relativi agli stipendi dei calciatori i cui contratti sono stati siglati prima del 1 giugno 2010.

Il bilancio 2013, condizionato sia dai mancati introiti derivanti dalla partecipazione alla Champions League che dagli impatti determinati dalla campagna acquisti estiva, potrebbe chiudersi con una perdita intorno ai 70milioni di euro, superiore quindi al massima deviazione consentita. Con la cessione di Snjideer anche attraverso uno scambio di giocatori e le riduzioni di ingaggio di Milito e Cambiasso, questa differenza si ridurrebbe ulteriormente ponendo l’Inter in una situazione non lontana dai requisiti richiesti rispetto al primo periodo di monitoraggio del FPF, situazione impensabile soltanto 2 o 3 anni fa.

Più o meno analoga potrebbe essere la situazione della Roma che ha chiuso il bilancio 2012 con una perdita di 58 milioni di euro, che sarebbero però in buona parte coperti dalla clausola sugli stipendi.

A questi andrebbero poi aggiunte le perdite dell’esercizio 2013 che in considerazione della campagna acquisiti, appena conclusasi, potrebbero aggirarsi intorno ai 50/55 milioni di euro, evidenziando uno scostamento di 25/30 milioni almeno rispetto alla massima deviazione consentita sul primo biennio.

Entrambe, considerando che altri club stanno molto peggio, dovrebbero in caso di qualificazione alle competizioni europee del 2014-2015 cavarsela con una sanzione moderata

Tra i top club stranieri due sono quelli che evidenzieranno perdite ingenti. Non considero tra i top club le squadre russe ed ucraine.

Il Manchester City ha chiuso il bilancio 2011 con 215 milioni di perdita prima delle tasse. Considerando circa 100 milioni di ricavi aggiuntivi, comprensivi dei 40 a stagione relativi al famoso contratto di sponsorizzazione della maglia e dello stadio, il 2012 potrebbe chiudere con una perdita intorno ai 140 milioni di euro che al netto del costo degli stipendi e dei cosiddetti costi nobili, potrebbero diventare65/70 milioni di euro. La perdita del 2013 con la precoce eliminazione dalla Champions League e gli impatti della campagna acquisti estiva al netto dei costi virtuosi potrebbe essere intorno ai 120/130 milioni di euro, che aggiunti ai 70 milioni del 2012 porterebbe la perdita aggregata considerata ai fini del FPF a quasi 200 milioni di euro, ben oltre la soglia dei 45 prevista dalla normativa.

Il PSG potrebbe chiudere il bilancio 2012 con una perdita di circa 90/100 milioni di euro che al netto degli stipendi, prima del primo giugno 2010, diventerebbe circa 70/80 milioni. L’ultima faraonica campagna acquisti, caratterizzata tra gli altri dagli arrivi di Ibrahimovic, Lavezzi, Thiago Silva e Lucas, con un investimento al netto delle cessioni pari a quasi 100 milioni, potrebbe comportare un impatto sul conto economico di circa almeno 60/70 milioni di euro compresi gli stipendi.

La vittoria della Champions varrebbe fino a quasi 100 milioni di euro di fatturato aggiuntivo tra premi uefa, diritti tv, botteghino, bonus sponsor, merchandising e aumento del valore del marchio che si riflette un po’ su tutte le voci di fatturato. Riguardo il contratto di sponsorizzazione con una banca qatariota parte correlata della proprietà di cui tanto si parla, credo che dei che 100 milioni a stagione potremmo al massimo considerare come ricavi nel calcolo del risultato di bilancio ai fini del FPF 30/40 milioni di euro.

Con la vittoria della Champions, parte del contratto di sponsorizzazione ed ancora altri ricavi aggiuntivi provenienti dal botteghino, merchandising e sponsor, il risultato finale dell’esercizio 2013 sarebbe vicino al pareggio e quindi la perdita aggregata dei 2 esercizi oggetto del primo periodo di monitoraggio si limiterebbe ai 70/80 del 2012.

Rimane aperto il discorso relativo al costo degli stipendi che con la legge francese che prevede per i prossimi 2 anni un’aliquota del 75% di tassazione sugli stipendi oltre 1 milione di euro, visto che i calciatori concordano solitamente il compenso netto, subirebbe un’impennata clamorosa. Possiamo provare a stimare nell’ordine di almeno ulteriori 70/80 milioni di euro di costo l’impatto sul conto economico del PSG. La perdita aggregata diventerebbe 140/150 milioni circa che con un’eliminazione agli ottavi o quarti di Champions si potrebbe avvicinare ai 190/200 milioni di euro. 150 milioni in più della massima deviazione dal pareggio di bilancio consentita dalla normativa.

Infine il Chelsea che ha chiuso il bilancio 2012oltre ogni più rosea previsione con un utile di 1milione di euro. E’la prima volta che accade sotto la gestione di Abramovich, sempre ammesso che questo dato sia in linea con i requisiti previsti dalla normativa del FPF. Il bilancio non è ancora disponibile. La precoce eliminazione in Champions League, provocherà una riduzione dei ricavi pari ad almeno 50/60 milioni di euro che sommati all’impatto degli investimenti effettuati nel corso del mercato estivo, potrebbe portare la perdita di bilancio tra gli 80/90 milioni di euro e quindi oltre la massima soglia consentita.

2) Napoli può essere considerato il club di calcio più virtuoso, sotto il profilo economico-finanziario, a livello italiano? Come ha raggiunto questo perfetto equilibrio economico?

Il Napoli è passato dalla serie C alla Champions in 6 anni. Negli ultimi 7 anni, compreso quindi il 2011, ha totalizzato un utile aggregato pari a 11 milioni di euro. I punti di forza del Napoli sono stati la capacità di contenere il costo degli stipendi all’interno della soglia del 50% di incidenza sul fatturato e una grande oculatezza negli investimenti in calciatori che ha portato a raddoppiare il valore della rosa e a realizzare ad esempio, l’importante plusvalenza sulla cessione di Lavezzi. I prossimi step dovranno essere lo stadio di proprietà ed il rafforzamento del settore giovanile. Oltre al Napoli però ci sono altri club che meritano di essere citati come esempi di gestione vincente all’insegna del FPF.

In Italia non possiamo non ricordare l’Udinese che insieme al Porto rappresenta uno dei sistemi di scouting più efficaci nel mondo, il Catania in utile da 5 stagioni e la Lazio che ha chiuso il bilancio in utile 3 volte negli ultimi 4 esercizi raggiungendo ottimi risultati sportivi.

In Europa molti Club tedeschi chiudono in utile ed in Inghilterra l’Arsenal ha fatto registrare un utile aggregato di 170 milioni di euro negli ultimi 5 esercizi. Infine il Porto che negli ultimi anni ha totalizzato plusvalenze derivanti dalla cessione calciatori per oltre 200 milioni di euro.

3) Si può eludere, aggirare il fair play finanziario ideato e fortemente voluto da Michel Platini (presidente dell'Uefa)?

Questa è una domanda da 100 milioni di euro. Se io sapessi come eluderlo, mi converrebbe correre a dirlo a qualche sceicco il quale molto probabilmente mi offrirebbe un ottimo lavoro. A parte gli scherzi,esiste un organo di controllo che si chiama CLUB FINANCIAL CONTROL BODY , totalmente indipendente dalle federazioni, che è preposto a verificare che non vengano attuati escamotage come ad esempio le sponsorizzazioni fittizie, le compravendite di marchi, le transazioni con parti correlate o non, al di sopra del valore di mercato,le plusvalenze incrociate gonfiate.

La risposta finale potremo però averla soltanto quando nella primavera del 2014, il Club Financial Control Body dovrà decidere le sanzioni nei confronti dei club, compresi quelli che, se ce ne saranno, avranno provato a raggirare la normativa. In questo ultimo caso credo che sarà molto difficile sfuggire alle sanzioni previste.

4) Stanno aumentando le sponsorizzazioni "faraoniche" (caso Barcellona con Qatar airways prossimo anno) di molti top club. E' un modo per ridurre i debiti e bilanciare i conti, nascondendo i problemi economico-finanziari?

Le sponsorizzazioni faraoniche sono un ottimo modo per ridurre i debiti e bilanciare i conti. Esse non nascondono i problemi economici finanziari, anzi, in alcuni casi possono perfino risolverli. Ben venga la Qatar Foundation con i suoi 30 milioni a stagione.

Il problema sarà nel momento in cui queste sponsorizzazioni saranno fittizie perché effettuate con una parte correlata o con un prestanome a valori gonfiati assolutamente al di sopra del riferimento di mercato.

In questo non potranno essere considerate nel calcolo del risultato di bilancio ai fini del FPF.

5) Se diventerà operativo questo sistema (FPF) non vedremo più un calciomercato con assi pagati con contratti faraonici?

Il FPF è operativo da 1 anno e mezzo. Per molti club ci troviamo già nell’esercizio 2013 che sarà l’ultimo preso in considerazione in riferimento al primo periodo di monitoraggio. Alcuni club, come Real Madrid e Barcellona, che fatturano circa 500 milioni di euro all’anno, continueranno ad avere grandi risorse a disposizione. Almeno inizialmente però la concorrenza diminuirà perché i club che ad oggi chiudono il bilancio in perdita e che quindi richiedono costantemente l’intervento del mecenate proprietario con iniezioni di capitale, non potranno spendere più di quanto fatturano e quindi vedendo drasticamente ridotto il loro budget, non rappresenteranno più, almeno nel breve, delle minacce dal punto di vista concorrenziale.

6) Il FPF metterà in ginocchio il sistema delle procure sportive e delle intermediazioni?

Il FPF non si rivolge direttamente al sistema delle procure sportive e delle intermediazioni, ma è chiaro però che, diminuendo i soldi investiti nel calcio mercato e riducendosi anche in maniera significativa il monte ingaggi dei calciatori, i fantastici guadagni dei procuratori sportivi, automaticamente si ridurranno.

7) C'è la reale possibilità che tra 2 anni, quando partiranno le prime sanzioni, che si arrivi concretamente all'esclusione di un ManCity o di un PSG? Non diventerebbe un grave colpo anche agli interessi delle reti pay-tv, che hanno pagato cifre a nove zeri per contratti di durata pluriennale?

Tra 1 anno e mezzo verrano decise le prime sanzioni che riguarderanno la partecipazione alla Champions League del 2014/2015. . Se la normativa dovesse essere applicata puntualmente, il Manchester City ed il PSG sarebbero assolutamente i maggiori indiziati all’esclusione delle competizioni europee. Considerando il notevole vantaggio competitivo che stanno accumulando in questi anni grazie agli investimenti effettuati al di sopra delle possibilità del club, sarebbe anche giusto rispetto agli altri che hanno fatto e stanno facendo tanti sforzi per allinearsi alla normativa. Nonostante l’importanza delle rose calciatori dei due club in questione, non credo che una loro eventuale esclusione potrà ridurre il fascino e l’interesse che la Champions League è in grado di generare.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

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Re:Vizi e virtù del progetto del Fair play finanziario
« Risposta #1 : Martedì 4 Dicembre 2012, 12:05:05 »
non ho ancora letto l'articolo, ma tengo a precisare che il FPF è una puttanata.
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Re:Vizi e virtù del progetto del Fair play finanziario
« Risposta #2 : Martedì 4 Dicembre 2012, 12:20:29 »
c'è da sottolineare che l'esclusione dalle competizioni è la sanzione ultima et maxima. Prima ci sono diverse sfumature che permettono ai club di sforare tranquillamente i parametri visto che le sanzioni sarebbero solo di carattere economico et ridicole.

inoltre, come stamio arimanessimo: il FPF si basa sul fatturato. I club medi (es Lazio) non potranno immettere liquidità nelle casse per fare una grande squadra per poter vincere qualcosa ed aumentare il fatturato. Quindi avremo una cristallizzazione dei rapporti di forza attuali, dove le squadre con minor seguito e popolarità, a meno di miracoli sportivi, non potranno mai competere con le big d'europa.

Per questo, specialmente per la Lazio, ogni euro in più conta.
Bisogna sostenere economicamente il club. Andiamo allo stadio, compriamo SOLO prodotti ufficiali, abboniamoci a rivista e tv.

Lazio - Parma con 25mila spettatori (e meno male che si veniva da un derby vinto, un pareggio a torino, un turno di coppa passato, e una passeggiata contro l'udinese) è un insulto alla Lazio, nonchè una stilettata al cuore delle prospettive tecnico-finanziarie del club.
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POMATA

Re:Vizi e virtù del progetto del Fair play finanziario
« Risposta #3 : Martedì 4 Dicembre 2012, 19:38:00 »
Lazio - Parma con 25mila spettatori (e meno male che si veniva da un derby vinto, un pareggio a torino, un turno di coppa passato, e una passeggiata contro l'udinese) è un insulto alla Lazio, nonchè una stilettata al cuore delle prospettive tecnico-finanziarie del club.
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Eeeeeee ma aaaaa crisiiiii nca mettiiii (cit)

Offline Baruch

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Re:Vizi e virtù del progetto del Fair play finanziario
« Risposta #4 : Mercoledì 7 Maggio 2014, 13:19:51 »
Insomma, pare che le sanzioni che il Psg patteggerà sarà:
1) 60 milioni di multa spalmabili in 3 anni
2) solo un super-acquisto di non oltre 60 milioni
3) rosa di massimo 21 giocatori, di cui 8 devono provenire dal vivaio
4) non meglio definito tetto agli ingaggi

Sanzione in arrivo anche per il City
La stampa parla di sanzioni "morbide", ma il punto 3, ad esempio, non mi sembra roba da poco, se ho ben interpretato

Offline Andre

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Re:Vizi e virtù del progetto del Fair play finanziario
« Risposta #5 : Mercoledì 7 Maggio 2014, 13:40:46 »
8 dal vivaio mi sembrano eccessivi ... forse francesi ?
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Baruch

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Re:Vizi e virtù del progetto del Fair play finanziario
« Risposta #6 : Mercoledì 7 Maggio 2014, 13:44:50 »
Allora, rileggendo e cercando di interpretare una frase poco chiara della Gazzetta (che riporta anticipazioni di giornali francesi e inglesi): credo si faccia riferimento alle liste Champions, in cui la rosa da 25 sarebbe declassata a 21 unità, di cui 8 "dovranno essere per forza del vivaio"

Offline Andre

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Re:Vizi e virtù del progetto del Fair play finanziario
« Risposta #7 : Mercoledì 7 Maggio 2014, 13:54:27 »
l'Equipe ieri parlava solo della limitazione della rosa a 21

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Dans la ligne de mire de l'UEFA à propos du fair-play financier, le PSG connaîtra ses sanctions en fin de semaine. Selon nos informations, la chambre d'instruction de l'instance de contrôle financier des clubs (ICFC)en a prévu quatre : elle va demander au club de la capitale un encadrement de sa masse salariale, la plus élevée d'Europe (240 millions d'euros), qui ne pourra plus augmenter sous peine de sanctions. Le PSG devra également limiter ses transferts : il pourra bien débourser 60 millions d'euros pour acheter une vedette, mais ne pourra consacrer cette somme qu'à un seul joueur, sans que sa masse salariale n'augmente.

Ensuite, le PSG devra absolument vendre avant d'acheter sur le marché des transferts. Il ne pourra inscrire que 21 joueurs en Ligue des champions, contre 25 pour ses concurrents. Ce qui va compliquer la tache de la formation parisienne, parce que les règlements de l'UEFA prévoient que huit d'entre eux soient formés localement. Enfin, elle sera soumise à une amende de 60 millions d'euros répartie sur trois ans, cela assorti à l'obligation de ramener son déficit à 30 millions d'euros en fin de saison prochaine. Le niveau normalement accepté par l'UEFA au terme de la saison 2014-2015 se chiffre à 45 millions d'euros. Un accord définitif aurait été trouvé avec le PSG sur ces sanctions, qui évite ainsi de voir son dossier renvoyé devant la chambre de jugement de l'ICFC. Au risque de voir sa punition aggravée.

EDIT
trovato, in un altro articolo
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Selon nos informations, le PSG, sur la sellette dans le dossier du fair-play financier, est tombé d'accord avec l'UEFA sur un moratoire qui prévoit quatre sanctions. Interrogé ce mardi à ce sujet, Laurent Blanc n'est pas apparu très inquiet : «Si cela se confirme, je peux vous dire que le PSG aura quand même une grande équipe la saison prochaine car nous avons déjà de très grands joueurs. Il y aura quand même des moyens pour recruter même s'il faudra bien cibler nos besoins et être précis.»

Finalement, la sanction qu'il redoute le plus concerne la composition de son futur groupe de joueurs pour la Ligue des champions. Il ne pourra inscrire que 21 hommes, contre 25 pour ses concurrents. Ce qui va compliquer la tâche de la formation parisienne, parce que les règlements de l'UEFA prévoient que huit d'entre eux soient formés localement. «C'est un peu passé inaperçu, mais c'est très compliqué...»
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

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Re:Vizi e virtù del progetto del Fair play finanziario
« Risposta #8 : Domenica 11 Maggio 2014, 00:17:01 »
il FPF è una puttanata.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline zorba

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Re:Vizi e virtù del progetto del Fair play finanziario
« Risposta #9 : Martedì 19 Aprile 2016, 18:03:07 »
Stralcio di dichiarazioni fresche fresche del presidente Tavecchio, adesso sulla home page del corsporc.

"VIOLENZA E STADI - “Dobbiamo fare di tutto per avere campi senza barriere. E se qualcuno invade il terreno di gioco, lo si manda in galera. Punto. La violenza è un problema enorme anche nei dilettanti, ma tutto ha un perché: in Italia manca la cultura sportiva. Se noi applicassimo le norme in modo rigido, solo 5 squadre si potrebbero iscrivere alla Serie A. La mia idea è nota: 18 squadre in Serie A, 20 in B, due gironi da 20 in Lega Pro".

Di grazia, si potrebbe sapere a quali 5 società fa riferimento, così solo per curiosità?!?

 8) 8) 8)
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline The Loner

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Re:Vizi e virtù del progetto del Fair play finanziario
« Risposta #10 : Martedì 19 Aprile 2016, 18:12:38 »
Zorba, io invece gradirei sapere i nomi delle altre 15 squadre, quelle non in regola. E non le farei iscrivere al campionato, una in particolar modo...