"No Racism" per tutto il campionato

[Andre]

ah ecco, pensavo di essere il solo (chiedo venia, ma posso leggere solo a pizzichi e bocconi)

[fish_mark]

ma il DASPO non è il club a comminarlo ... ed allora, con quale titolo la Lazio dovrebbe denunciare quella gente ?

Un momento, la società, ad esempio con la tdt, di fatto è coinvolta nella massima collaborazione con le forze dell'ordine. Non è un invito alla delazione ma ha grosse responsabiità pubbliche.
Difficile ripararsi dietro al paravento "non so chi siano quei figuri". Hai a disposizione elenchi di abbonati e di gente che compra i biglietti.

[Boks XV]

A me sta cosa me manda al manicomio, ma se io prendo a pistolettate il mio vicino di stadio chi caxxo me deve arrestà, Lotito? Non credo, no?

no, ma dovrebbe pretendere, da chi preposto, che te venga a pija'. dichiarandolo in mondovisione.
non può limitarsi a fare 'na majetta con su scritto "ThomasDoll pelato e co 'la panzetta".
perchè è vero, siamo tutti d'accordo ma nun serve a 'na mazza.

p.s.
che maglietta ha fatto il West Ham?

[ThomasDoll]

Ma che il lestofante sia assicurato alla giustizia interessa alla Lazio o alla Repubblica italiana?
Nello stadio la funzione di polizia è delegata o resta in mano allo stato? Credevo avesse l'esclusiva, no? Quindi, che uno delinqua in un vicolo o dentro il teatro alla scala per la polizia dovrebbe essere uguale. O allo stadio (è lì che voglio arrivare) lo stato di diritto è condizionato a qualcosa, tipo la buona volontà di una società sportiva?

Di quello che fa il West Ham m'interessa poco, del resto, intanto non fanno coppe, secondo non sono nel mirino come la Lazio, a quanto ne so, terzo io tifo per la Lazio...

[Drenai]

alla lazio interessa che non ci siano cori all'interno dello stadio che la danneggino. punto. non c'entra niente la giustizia. e siccome questo avrà termine solo quando a certe persone sarà impedito fisicamente di essere presenti, è necessario che la lazio collabori con le forze dell'ordine.
quello su cui non sono daccordo, è che questi proclami vengano fatti sui media. è controproducente, non fa altro che portare l'attenzione sul problema come se fosse un'esclusiva della lazio. bisogna evitare di parlarne e contemporaneamente estirpare i colpevoli dallo stadio. quando non ci saranno piu cori, tutta la faccenda verrà pian piano dimenticata.

[disabitato]

ma il DASPO non è il club a comminarlo ... ed allora, con quale titolo la Lazio dovrebbe denunciare quella gente ?

per violazione del regolamento d'uso dell'impianto.
La Lazio denuncia, e il daspo lo dà la questura.

[Andre]

Un momento, la società, ad esempio con la tdt, di fatto è coinvolta nella massima collaborazione con le forze dell'ordine. Non è un invito alla delazione ma ha grosse responsabiità pubbliche.
Difficile ripararsi dietro al paravento "non so chi siano quei figuri". Hai a disposizione elenchi di abbonati e di gente che compra i biglietti.

ah ma la collaborazione c'è, tutti i dati degli acquirenti degli abbonamenti e biglietti sono a disposizione delle forse dell'Ordine, peraltro che la Lazio lo voglia o no, visto che per il DASPO si procede di ufficio (qualcuno mi corregga se ho capito male)

reitero, con quale titolo la Lazio denuncia chicchessia, considerando che non è destinataria dell'urlo razzista ?

[Whistle]

io la penso esattamente come boks e cuchillo. inoltre personalmente non mi piacciono le "specificità" riguardo ad una situazione a cui vuoi sottrarti. si ottiene l'effetto opposto. se la lazio è l'unica società che si piglia la briga di scrivere no al razzismo sulla maglia, finisce per legarsi ancora di piu al concetto di razzismo.

Piú di quanto non lo sia giá?
Mi sembra impossibile.

Il problema é che la Lazio puó anche non parlarne, ma sono i media (associazioni a delinquere di stampo giallozozzo) che lo fanno appena possono attaccarsi al minimo pretesto con lo scopo di infangare la Lazio e tutti i suoi tifosi.
Siccome la nostra reputazione é ormai quasi irrecuperabile, tanto vale ribadire che la Societá Sportiva Lazio e il 99,9% dei suoi tifosi non hanno nulla da spartire con quei 4 imbecilli che continuano imperterriti a cantare cori antisemiti con il solo scopo di provocare e soddisfare le loro manie di protagonismo (amplificate dai media in malafede).

[Andre]

per violazione del regolamento d'uso dell'impianto.
La Lazio denuncia, e il daspo lo dà la questura.

quindi, ad esempio, il DASPO per uno scontro tra delinquenti e forse dell'ordine viene comminato solo se c'è denuncia della squadra a cui purtroppo appartengono i primi ? non mi torna 'sta cosa ...

[fish_mark]

reitero, con quale titolo la Lazio denuncia chicchessia, considerando che non è destinataria dell'urlo razzista ?

Con il titolo di qualsiasi soggetto privato. Non è necessaria alcuna legittimazione pubblica per "denunciare" una manifestazione razzista: possiamo farlo anche io e te.
Si agirà poi nelle "sedi opportune".

[ammiraglio]

accusare la maglia di essere una scriminante banale tra buoni e cattivi non mi pare una gran genialiata, così come la asserire che la maglia focalizza il problema sul versante della colpa (sì, sono colpevole e quindo lo ammetto scrivendolo) è un'altra corbelleria, se mi permettete.
la scritta no racism non è espiazione del peccato, è grido di rottura.
il problema è l'ego altissimo che ognuno di noi vanta per il proprio cervello e si vede che non avete mai fatto comunicazione aziendale nella vostra vita perchè la comunicazione è arte che prescinde dall'ego e dalle valutazioni soggettive.
adesso sta alla lazio far sì che l'iniziiativa non resti una pecetta perchè la lazio presenta un enorme problema di percezione, sia in italia che all'estero.
ci vuole un budget e ci vuole una strategia.

buon lavoro de martino.

[Reflexblue]

alla lazio interessa che non ci siano cori all'interno dello stadio che la danneggino. punto. non c'entra niente la giustizia. e siccome questo avrà termine solo quando a certe persone sarà impedito fisicamente di essere presenti, è necessario che la lazio collabori con le forze dell'ordine.
quello su cui non sono daccordo, è che questi proclami vengano fatti sui media. è controproducente, non fa altro che portare l'attenzione sul problema come se fosse un'esclusiva della lazio. bisogna evitare di parlarne e contemporaneamente estirpare i colpevoli dallo stadio. quando non ci saranno piu cori, tutta la faccenda verrà pian piano dimenticata.

Questa è la strada della legalità. Ma io non credo che le istituzioni abbiano interesse a individuare e punire le mele marce.

[fish_mark]

accusare la maglia di essere una scriminante banale tra buoni e cattivi non mi pare una gran genialiata, così come la asserire che la maglia focalizza il problema sul versante della colpa (sì, sono colpevole e quindo lo ammetto scrivendolo) è un'altra corbelleria, se mi permettete.
la scritta no racism non è espiazione del peccato, è grido di rottura.
il problema è l'ego altissimo che ognuno di noi vanta per il proprio cervello e si vede che non avete mai fatto comunicazione aziendale nella vostra vita perchè la comunicazione è arte che prescinde dall'ego e dalle valutazioni soggettive.
adesso sta alla lazio far sì che l'iniziiativa non resti una pecetta perchè la lazio presenta un enorme problema di percezione, sia in italia che all'estero.
ci vuole un budget e ci vuole una strategia.

buon lavoro de martino.

ottimo ammiraglio.
Del resto, anni fa ci si limitò alla "Shalom cup". Un po' pochino per lavarsi la coscienza e dare un "segnale forte".

[disabitato]

quindi, ad esempio, il DASPO per uno scontro tra delinquenti e forse dell'ordine viene comminato solo se c'è denuncia della squadra a cui purtroppo appartengono i primi ? non mi torna 'sta cosa ...

per il daspo si procede d'ufficio, non c'è bisogno di denuncia.
Spesso la digos, o chi per loro, soprassiede poichè 200 stronzi è meglio averli un una curva e controllarli che liberi in una città intera.

La digos può procedere o meno, a seconda di cosa ritengono opportuno fare (diciamo della gravità dei gesti). Se però c'è una denuncia, sono obbligati a procedere.

Se la Lazio sporge denuncia, la questura non può fare spallucce. Se la Lazio non sporge denuncia, la questura può decidere se procedere o meno.
Normalmente per i cori non si daspa, ma se la richiesta venisse dalla società, essendo un coro razzista violazione del regolamento d'uso dell'impianto, al pari di un bengala/petardo/ecc, si potrebbe sanzionare la violazione col daspo.

Come ti appioppano le multe per i cori, allora puoi (e devi) daspare.
Altrimenti togliamo la responsabilità oggettiva e giudichiamo tutto secondo le leggi attuali.

[Reflexblue]

accusare la maglia di essere una scriminante banale tra buoni e cattivi non mi pare una gran genialiata, così come la asserire che la maglia focalizza il problema sul versante della colpa (sì, sono colpevole e quindo lo ammetto scrivendolo) è un'altra corbelleria, se mi permettete.
la scritta no racism non è espiazione del peccato, è grido di rottura.
il problema è l'ego altissimo che ognuno di noi vanta per il proprio cervello e si vede che non avete mai fatto comunicazione aziendale nella vostra vita perchè la comunicazione è arte che prescinde dall'ego e dalle valutazioni soggettive.
adesso sta alla lazio far sì che l'iniziiativa non resti una pecetta perchè la lazio presenta un enorme problema di percezione, sia in italia che all'estero.
ci vuole un budget e ci vuole una strategia.

buon lavoro de martino.

Come scrivevo stamattina: so' boni tutti a mettece 'na scritta.

Io temo che la società non abbia le competenze e la forza per pianificare una strategia ad ampio respiro che coinvolga soprattutto gli stakeholder, quelli che ieri sera lodavano l'iniziativa giunta dopo le aggressioni di Campo de Fiori. Se il buongiorno si vede dal mattino... 

[ammiraglio]

ottimo ammiraglio.
Del resto, anni fa ci si limitò alla "Shalom cup". Un po' pochino per lavarsi la coscienza e dare un "segnale forte".

appunto.
confondere poi il versante della legalità con quello della comunicazione è la l'errore nell'errore.
sono binari che non si toccano affatto.

il probelma è che la maglietta può far girare il culo a qualcuno: ai razzisti e a coloro che non vogliono emettere un messaggio che naturalmente potrebbe produrre l'ammissione della colpevolezza in modo indiretto.
è un rischio che va corso, sennò vale la pena dedicarsi all'allevamento degli struzzi, come in un film di virzì.

[Andre]

Con il titolo di qualsiasi soggetto privato. Non è necessaria alcuna legittimazione pubblica per "denunciare" una manifestazione razzista: possiamo farlo anche io e te.
Si agirà poi nelle "sedi opportune".

appunto, se un altro stadio è possibile iniziamo a denunciare noi, altrimenti siamo conniventi esattamente come la Lazio e, forse, con le forze dell'Ordine, che per certi reati dovrebbero procedere anche in assenza di reato ...

Aggiungo: per quali reati si procede anche senza denuncia ? E' compreso anche le manifestazioni di razzismo e dell'apologia del fascismo ? In caso affermativo la lista dei conniventi si allunga, e non di poco

[disabitato]

appunto, se un altro stadio è possibile iniziamo a denunciare noi, altrimenti siamo conniventi esattamente come la Lazio e, forse, con le forze dell'Ordine, che per certi reati dovrebbero procedere anche in assenza di reato ...

Aggiungo: per quali reati si procede anche senza denuncia ? E' compreso anche le manifestazioni di razzismo e dell'apologia del fascismo ? In caso affermativo la lista dei conniventi si allunga, e non di poco

Ni.

Quando vai allo stadio sei sotto gestione dell'ordine pubblico da parte delle FdO. Qualora si ravvisassero violazioni delle norme, sta a loro procedere d'ufficio.
Come cittadino puoi sporgere denuncia. Seppur con un fine comune, se la denuncia la facciamo io e te è un conto, se la fa la società ha tutto un altro impatto mediatico.

Il secondo punto che sollevi è interessante.
Bisogna prima definire i contorni del campo di applicazione con rigore, altrimenti non si definiscono nemmeno bene i ruoli.
La mano a paletta con canzone annessa è apologia del fascismo? Non lo so (mi pare di no), ma sicuramente è una manifestazione politica e pertanto perseguibile secondo le famose norme comportamentali. È per questo che si dà il daspo e non la galera.

Ciò che trovo scandaloso, invece, è che se io ti zaccagno vicino allo stadio, mi danno il daspo; se lo faccio a piazza dell'alberone mi danno tentato omicidio.

[carpelo]

accusare la maglia di essere una scriminante banale tra buoni e cattivi non mi pare una gran genialiata, così come la asserire che la maglia focalizza il problema sul versante della colpa (sì, sono colpevole e quindo lo ammetto scrivendolo) è un'altra corbelleria, se mi permettete.
la scritta no racism non è espiazione del peccato, è grido di rottura.
il problema è l'ego altissimo che ognuno di noi vanta per il proprio cervello e si vede che non avete mai fatto comunicazione aziendale nella vostra vita perchè la comunicazione è arte che prescinde dall'ego e dalle valutazioni soggettive.
adesso sta alla lazio far sì che l'iniziiativa non resti una pecetta perchè la lazio presenta un enorme problema di percezione, sia in italia che all'estero.
ci vuole un budget e ci vuole una strategia.

buon lavoro de martino.

Questa mi sembra la sintesi migliore della discussione.

[Andre]

Ni.

Quando vai allo stadio sei sotto gestione dell'ordine pubblico da parte delle FdO. Qualora si ravvisassero violazioni delle norme, sta a loro procedere d'ufficio.
Come cittadino puoi sporgere denuncia. Seppur con un fine comune, se la denuncia la facciamo io e te è un conto, se la fa la società ha tutto un altro impatto mediatico.

Il secondo punto che sollevi è interessante.
Bisogna prima definire i contorni del campo di applicazione con rigore, altrimenti non si definiscono nemmeno bene i ruoli.
La mano a paletta con canzone annessa è apologia del fascismo? Non lo so (mi pare di no), ma sicuramente è una manifestazione politica e pertanto perseguibile secondo le famose norme comportamentali. È per questo che si dà il daspo e non la galera.

Ciò che trovo scandaloso, invece, è che se io ti zaccagno vicino allo stadio, mi danno il daspo; se lo faccio a piazza dell'alberone mi danno tentato omicidio.

miiiiiiii con questi ni    (scherzo eh)


dipende se l'intenzione è debellare questa piaga o se dobbiamo solo far capire all'opinione pubblica  che (sintetizzo) la Lazio non è razzista ...
nel primo caso forse sarebbe sufficiente anche una denuncia anonima: al quel punto sarebbero le forze dell'Ordine (sempre che non debbano intervenire d'ufficio) a decidere se indagare o meno ... e  se questa denunce anonime fossero, chessò, centinaia e centinaia, cosa accadrebbe ?

concordo con le altre considerazioni, tanto che finché lo stadio sarà un luogo soggetto a norme dedicate non si riuscirà a cavare un ragno dal buco ...