PriMare

[ThomasDoll]

La lunga attesa è finita: oggi si vota per le primarie del centrosinistra. Non che sia un evento particolarmente emozionante, intendiamoci. Un certo agitamento dello stagno italiano, un oscuro gracidare. I candidati, come tutti sanno, sono tre. Anzi, no, sarebbero cinque, ma Puppato e Tabacci al massimo possono meritarsi la menzione. Lei sembra il participio passato di qualcosa, lui una cartolina spiegazzata di Piazza del Gesù che qualcuno si è dimenticato di spedire prima di ripartire da Roma e si è riportato a casa, vicino Mantova, due fiumi, il Mantegna, Roberto Boninsegna. Niente di cui l’omino si possa dire particolarmente degno. La giostra è a tre. C’è l’apparatcik Bersani che sai già che vincerà. Per lui parlano le lenzuolate, i perbacco, le scie Peppone-style più che le maniche tirate su e una certa bonomia da festa de l’Unità che non deve ingannare, perché nasconde uno sguardo miope e rivolto all’indietro, un’impossibilità di occuparsi di come va il mondo fuori da quella sala riunioni dove si smonta e si rimonta quello che poi si dice di rimettere a una discussione democratica. Poi c’è Vendola, con gli anelli e il capello argentato e il linguaggio che vira dall’arzigogolo e si sposta su un registro più sanguigno, adatto alla pugna. E’ lui che dice le cose di sinistra ed è lui che voterei, se andassi, perché sa scuotere la gente dal torpore coccodrillesco che la imprigiona da decenni. Ma se vincesse, ve l’immaginate? Il terzo è il nuovo, dice lui. Matteo Renzi. Avete presente il commerciale dell’azienda che vi fornisce i prodotti e sciorina parti di testo prememorizzate, tipo le audioguide che vi rifilano quando siete in visita da qualche parte e il sole che picchia vi impedisce di rifiutarne il dono da parte della procace ostessa dell’ufficio turistico che sorridendo vi chiede uerareyoufrom? Renzi è così, schiacci un tasto e canta sur le Pont d’Avignon. La sa a memoria, con tanto di dizione corretta stile cinque cimici cilene. Analcolico squadernatore di tabelline, conoscitore dei minimi particolari della città che amministra. Non ci sarebbe niente di male, a parte le cravatte viola, ma un commerciale è pur sempre un piazzista, e il margherito rottamatore è l’entità che meglio conosce (e canta) i mantra soffusi che in sottofondo stordivano le massaie della penisola nei lunghi anni dell’avvicinamento al potere del conducator di Arcore. Una sfida che corre sul filo della ragnatela, tra un cinguettio e l’altro, con gente che si rincorre su palcoscenici virtuali per rappresentarsi in atteggiamenti e pose che niente hanno a che fare (o molto) col ruolo politico che si candidano a recitare. Inutile unirsi al coro delle contumelie, rendendo omaggio al conformismo rancido dell’antipolitica. C’è bisogno d’aria, di sole, di cose di sostanza: una gita al mare, una passeggiata, un tortello al ragù. Tirerò per aria la moneta da due euro risparmiata: testa Maremma, croce Versilia. Al voto andrò quando servirà davvero...

[Il lodolaio]

Appena tornato dal gazebo, lunga fila, nessun giovane (ancora a dormire? ).

Indeciso tra Bersani e Puppato, alla fine ho scelto il primo.

Vendola no.
Fece cadere Prodi nel 1998, evento dimostratosi nefasto e di cui ancora stiamo pagando le conseguenze.
E poi con lui, come candidato premier a livello nazionale si perde.

Ad majora !

[AlenBoksic]

Vado per Bersani.
Abbiamo bisogno di forza tranquilla.
Non è un genio, anzi, ha il profilo del bidello,
ma l'inseguire quello più bravo, furbo, simpatico, intelligente dell'intero pianeta è sempre stata una sciagura cui ci siamo genuflessi al punto che sulla scheda elettorale c'erano scritti i nomi dei leader su (quasi) tutti i simboli.
Abbiamo già dato.

[Giglic]

Se votassi lo farei per la puppato, l'unica di sinistra.

[Boks XV]

Se votassi lo farei per la puppato, l'unica di sinistra.

sembra una persona per bene.
dice cose sensate e condivisibili.
quindi arriverà ultima.

[Teo]

Il concetto di "scelta del presidente del consiglio" da parte degli elettori lo respingo totalmente. Una linea politica netta e coerente, a mio avviso, darebbe vita a schieramenti credibili, dai quali - una volta eletti in Parlamento - il pdc verrebbe fuori per conseguenza naturale. Invece, continuando a scimmiottare gli americani, a sinistra continuiamo ad attendere il Lider, senza accorgersi che questa figura è connaturata a posizioni fortemente ideologizzate e/o populiste, e che quindi il PD non può tirar fuori nulla del genere. Se la smettono di usare la Costituzione per spessorare i cazzebo e magari le danno una letta, possono trovare soluzioni interessanti. Tanto più che dall'altra parte si riaffaccia il venditore di pentole, contro il quale sul piano del duello personale non c'è match. Io continuo a pensare che, se devo dirimere una questione con Adriano Panatta, proporre di giocarcela a tennis non sia una buona idea. Mettendola sul piano di un programma politico, magari, avrei qualche possibilità in più.

[Boks XV]

Il concetto di "scelta del presidente del consiglio" da parte degli elettori lo respingo totalmente. 

quanto hai ragione.
anche perchè, considerando che la legge elettorale verrà approvata solo quando ne sarà soddisfatta l'ex maggioranza -che non dimentichiamo ha i numeri per farlo- più Casini, e in vista dei grossi numeri che otterrà Grillo, lo scenario che vede lo stallo all'indomani del voto è ben più che un'ipotesi.
e a quel punto il Presidente del Consiglio designato è già bello che apparecchiato.

[Giglic]

È quindi? Posto che sul piano costituzionale hai ragione, che si fa? Ci si tiene peppone come candidato naturale o si cerca di capire (per me il senso è questo, ovvio che i risultati già si sanno) cosa il popolo della sinistra vuole? Boks dice che la puppato arriverà ultima: concordo, bisogna vedere peró se con l'1 o col 5... Un'ultima cosa: non varò a votare proprio per le ragioni che dici tu, oltre a contrastare un partito che egemonizza la competizione decidendo dove spendere (la puppato per candidar si ha avuto bisogno della logistica di sel, ed è pd...)

[Frusta]

Come ho già detto altrove ho smesso di fumare nel 99 e di votare nel 94, e non manca giorno che non mi congratuli con me stesso per questi due traguardi saggiamente raggiunti. Finora, ovviamente. Poi magari qualcuno scoprirà una sigaretta che invece di levarti dieci minuti di vita te li aggiunge o, chissà, un partito farà risorgere dalla tomba Pericle e lo metterà in lista ed allora andrò di corsa a votare. Con la sigaretta in bocca, of course.
Nel frattempo sto alla finestra e osservo. Da cinico, ovviamente, ovvero, come diceva Bierce (e Giamma con lui), da uno che vede le cose come realmente sono e non come dovrebbero essere.
Potrei dire in due secondi che le primarie sono una inutile pappagallata di qualcosa utilissima in Ammereka,ma stamattima mi sento un inutile logorroico anka mi e procedo.
L’ elettore del PD è, storicamente, uno che vota contro. Che si pone “contro”. E con Berlusconi  è campato di rendita per vent’anni perché non doveva fare nessuna fatica a cercarsi qualcuno contro cui essere: Berlusconi esisteva, il lavoro sporco lo faceva tutto lui ed a loro bastava, comodissimamente, puntare il dito. Politicamente era un bel vivere, dai! Poi è arrivato Monti ed è finita la pacchia. E’ finito pure l’agone politico, quello che, se pure perdevi, perdevi ritenendoti migliore di chi aveva vinto. E invece adesso si profilano delle elezioni strane: rischi di vincere senza essere “contro” perché il nemico (in quanto nemico eh?) più bello del mondo è uscito di scena. E quindi uno come Renzi ci voleva! E non solo: meno male che c’è già da sé che sennò toccava fare la fatica di inventarselo!
Perché per il PD Renzi è l’ideale. Da qualsiasi parte si schieri l’elettore del PD, con lui o con Bersani non importa, potrà finalmente riassaporare l’ebbrezza di sentirsi “contro”.
Dato che al momento “contro" Monti non si può.
E Abberluscone ‘ncestappiù. Fine.
Perché il discorso finisce qui ed il "fenomeno" Renzi esaurisce qui il suo compito.
Poi che lui perda (perché perderà, stiamone certi) sarà un dettaglio da digerire beatamente in tre secondi. L’importante  è che Renzi, ora, esista, e questo basta e avanza.
Che poi Renzi perda sta scritto nel dna del PD che è lo stesso del PCI. Eccioè che trattasi di un partito che funziona per delega e delegati. Nel senso che se anche  Renzi vincesse le primarie,  per rendere ufficiale il cambio di vertici sarebbe necessario indire  un congresso straordinario del partito. dal momento che lo statuto recita chiaramente che, primarie o non primarie, non si può avere un nuovo segretario senza un congresso.
Il guaio è che i delegati del PD sono persone elette dalle correnti e dalle segreterie, e non vengono inficiati dalle primarie: quelli sono e quelli rimangono. Ergo quand’anche Renzi vincesse le primarie potrebbe (può) non ottenere la fiducia del congresso straordinario, come successe alla buonanima del povero Occhetto.  E se non la ottenesse come segretario che candidato premier sarebbe un tizio che è stato sfiduciato dal congresso?
Quindi perderà (perderebbe comunque) le primarie, e siccome oltre che toscano e arguto è anche uno sportivo che sa perdere e che per il bene supremo del partito mai e poi mai si avventurerebbe in una scissione, FINIRA’ CHE LA SUA BATTAGLIA CONTRO I SOLITI NOMI, non potendo essere altrimenti, DIVENTERA’ UNA BATTAGLIA A FAVORE DEI SOLITI NOMI.
E magari lo dirà come battuta fissando poi sorridendo la platea.
Nel frattempo io, non avendo l’incombenza di essere un elettore delle primarie (non essendo nemmeno un elettore tout-court) ho tutto il tempo di cercarmi un elettore del PD che mi dica per quale ragione il PD “governerà bene” e cosa farà di preciso che non avrebbe fatto anche Monti.

Il quale sta in piedi perché il PD, condividendo il suo operato, lo puntella e lo sostiene.

Non lo facesse, cadrebbe, direbbero in coro Lapalisse e Catalano.

[feiez]

Dove abito io una vera vergogna. Bisogna farsi, se và bene 40 km per trovare un seggio aperto.
La grande macchina da guerra dormiente dell'organizzazione ex PCI s'è svegliata.

Peccato, avrei votato Renzi. Tra gli altri l'unica spendibile è la Puppato, gli altri, tre sepolcri imbiancati.

[Boks XV]

Peccato, avrei votato Renzi. Tra gli altri l'unica spendibile è la Puppato

come dire "sono della Roma. tra le altre l'unica apprezzabile è la Lazio". 

[MCM]

ACCELERARE IL DECLINO. VOTARE BERSANI.
A due euro a voto, dico PIU' PRIMARIE PER TUTTI

[benvolio]

rescindendo dall'insipienza costituzionale dell'istituto delle primarie usato in questo modo – ci sarebbe da parlare un'ora: un partito detta la linea di una futuribile coalizione che non si sa da chi sarà composta...mah!...- e prescindendo dalla scelta di Vendola e Tabacci di competere senza spiegare cosa faranno l'un contro l'altro messi, eventualmente, ciò che rimane è la chiamata alle armi, il PD pride che ciclicamente ha bisogno di essere consumato per far sentire davvero partecipi gli elettori del partito e gli esponenti del ceto medio che si dicono progressisti perchè votano per il PD.
Io continuo a pensare il PD come un veicolo elettorale che, grazie alla macchina di partito ex PCI – starei per dire grazie solo a quella...- è ancora in grado di frenare l'emorragia elettorale e mantenere uno zoccolo duro mentre il partito nato Fininvest e morto Mediaset si ricicla in spezzoni vari, a meno che il fondatore non dia un altro giro di manovella – tanto ormai...
Come veicolo elettorale, e ancora prescindendo dal cinismo miope della classe dirigente di questo partito, che continua a guardare alla propia sinistra con spregio e fastidio (salvo accattarsi Vendola perchè fa audience e sperando si porti via gli ultimi blocchi di voti della federazione della sinistra), il PD va bene; è nato pronto all'uso pur non avendo quasi mai slancio e portata innovativa.
La segreta ambizione di ostentare Vendola contro Grillo (e/o Di Pietro, dipende...) mette il PD in una condizione di dover stare attento alla riforma elettorale perchè, come dice Boks, il rischio è di fare un'altra frittata come quella di 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'. A far cadere Prodi, più che Vendola fu Mastella, o meglio l'ansia obamiana di 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' che si bevve la logica ulivista (l'unica finora seria proposta politica uscita dall'area di sinistra, latu sensu intesa) e si giocò il ramino col PD bipolare e bipolarista senza capacità di farlo, il bipolarismo.
Ora se il PD ha imparato qualcosa, lo dubito, sarà il caso che si metta a stressare qualche concetto di sinistra davvero. Tanto per dire Obama ha vinto perché stavolta per lui hanno davvero votato tutti gli ispanici, i negri e gli operai...non certo perchè era innovativo, moderno, liberale ecc...Sarà il caso che il PD si chieda davvero se si vuole trovare ad essere l'azionista di riferimento di un governo Monti (o similMonti) o se vuole tentare il difficile compito di governare l'Italia facendo o almeno dicendo qualcosa di sinistra...
Nel frattempo mio figlio è in ostaggio alla sezione da circa tre ore: dice che forse ora ce la fa a votare...[per Vendola]. Io passo. Aspetterò se del caso l'autobus alla fermata delle elezioni, quelle vere.

[Boks XV]

Aspetterò se del caso l'autobus alla fermata delle elezioni, quelle vere.

spero non per fare da ruota di scorta a Monti. 

[ThomasDoll]

Bravo, benvolio
il problema del PD è che chi lo guida pensa sia sufficiente mettersi il tutù per far credere alla gente di essere Carla Fracci. Il Nuovo che avanzerebbe mica fa eccezione...

[Boks XV]

vabbè, disegnamo uno scenario plausibile.
Bersani vince le primarie.
la legge elettorale è quella che, più o meno, vogliono PDL-Lega-UDC.
Grillo presupponiamo che possa fare lo stravedi e incamerare un 150 deputati.

voi che fate? 
lo tirate lo stesso il grilletto che porterà al Monti bis?
(manco Bersani ce crede davvero che riporta tutti alle urne. se lo scenario è quello dell'ingovernabilità, questi riportano lo spread a 550 e Pierluigi ce va in bicicletta a citofona' a Monti).

[AlenBoksic]

Intanto il dato di oggi, sopra e oltre scenari futuribili, è la grande partecipazione popolare: siamo ai livelli delle prime primarie, quelle di Prodi del 2005, il che, in un periodo di grandissima disaffezione dalla politica, è un successone e dimostra che la partecipazione è ancora possibile se si può scegliere.
Restando in tema di primarie sarà interessante vedere se questi partecipanti imprevisti saranno ex elettori di altri schieramenti attratti da renzi - nel cui staff fino a ieri si dicevano certi di essere avvantaggiati da una grande affluenza -
oppure se sono elettori di area che vogliono incidere, nel qual caso, credo, andrebbero su Vendola.

Il dato odierno interessante è questo,
il resto son cose di cui si poteva parlare ieri e si potrà riparlare domani

P.S.: Qui da me giusto 5' di fila stamani alle 11.

[Boks XV]

Intanto il dato di oggi, sopra e oltre scenari futuribili, è la grande partecipazione popolare: siamo ai livelli delle prime primarie, quelle di Prodi del 2005, il che, in un periodo di grandissima disaffezione dalla politica, è un successone e dimostra che la partecipazione è ancora possibile se si può scegliere.
Restando in tema di primarie sarà interessante vedere se questi partecipanti imprevisti saranno ex elettori di altri schieramenti attratti da renzi - nel cui staff fino a ieri si dicevano certi di essere avvantaggiati da una grande affluenza -
oppure se sono elettori di area che vogliono incidere, nel qual caso, credo, andrebbero su Vendola.

Il dato odierno interessante è questo,
il resto son cose di cui si poteva parlare ieri e si potrà riparlare domani

P.S.: Qui da me giusto 5' di fila stamani alle 11.

tutto molto bello.
allora, visto che oggi è il giorno santificato alle primarie, domani me rispondi?
se te va, naturalmente. 

[zorba]

Se votassi lo farei per la puppato, l'unica di sinistra.

Andato a votare e fatta la stessa scelta di Giglic per la stessa motivazione e anche perché l'unica donna.

Da quando ho iniziato ad esercitare il mio diritto di voto ho sempre scelto, tra i candidati, una rappresentante del gentil sesso.

Per coerenza, ho fatto la stessa scelta anche oggi.

Sempre convinto che se ci fossero più donne in politica, le cose andrebbero un pò meglio (anche se, giustamente, qualcuno potrebbe far notare che purtroppo oggi non abbiamo più una signora Jotti o una signora Anselmi e dobbiamo accontentarci di una signora Polverini, tanto per dire....).

 

[feiez]

vabbè, disegnamo uno scenario plausibile.
Bersani vince le primarie.
la legge elettorale è quella che, più o meno, vogliono PDL-Lega-UDC.
Grillo presupponiamo che possa fare lo stravedi e incamerare un 150 deputati.

voi che fate? 
lo tirate lo stesso il grilletto che porterà al Monti bis?
(manco Bersani ce crede davvero che riporta tutti alle urne. se lo scenario è quello dell'ingovernabilità, questi riportano lo spread a 550 e Pierluigi ce va in bicicletta a citofona' a Monti).

Se vince Bersani, pur di non mandare al governo il berlusca (tanto si ricandida lui), si ritorna al Monti bis.