I giovani

[Teo]

Le squadre con l'età media più bassa dei calciatori fin qui schierati sono: Genoa, Udinese, as e Pescara. Questo mi fa pensare, a occhio, che ricorrere ai giovani in quanto tali non sia proprio una buonissima idea.

L'età media dei calciatori finora schierati in A è di 27,3 anni. In linea la Juventus capolista, poco meno di 27 anni; la squadra più anziana è proprio la Lazio con 29,5 anni, abbastanza stagionate (29 anni) anche Napoli, Chievo e Siena.

Fatto pari a 100 il rendimento medio di un calciatore di A, vediamo quanto "vale" ogni millesimo di nascita (prima colonna anno di nascita, seconda numero di calciatori, terza rendimento):

1976   6   120,2
1977   12   121,5
1978   10   110,4
1979   16   139,1
1980   27   112,6
1981   28   127,6
1982   23   108,4
1983   35   105,4
1984   50   109,8
1985   31   107,9
1986   41   91,1
1987   42   123,1
1988   31   105,1
1989   33   72,2
1990   18   48,0
1991   27   82,2
1992   20   63,6
1993   11   37,7
1994   5   23,9

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Ci sono annotazioni importanti da fare, a mio avviso:

- gli ultra 33enni che "sopravvivono" portano un contributo di qualità molto elevato: un giocatore di 33-36 anni tende a sparire dalla scena, ma se riesce a rimanere a galla in A lo fa con pieno merito: insomma, quelli bravi giocano a lungo e costituiscono comunque un valore aggiunto, rispetto ai più giovani;

- un calciatore di 30-33 anni che gioca in A è ancora nel pieno della carriera e sta ancora dando parecchio;

- l'età dai 24 ai 30 è quella in cui si raggiunge il massimo equilibrio tra rendimento e affidabilità, e la maggior parte dei calciatori rientra in questa fascia d'età;

- fino ai 21 anni è molto difficile che un calciatore sia pienamente affidabile, salvo casi eclatanti, e comunque in genere prima de 24 anni non viene raggiunta la piena maturazione.

C'è da notare come le classi meno "pregiate", ad esempio la 1990 che non sembra tra le migliori, siano anche quelle con minor presenza numerica: a conferma del fatto che la selezione la fa il campo, e nessun altro: infatti abbiamo 33 calciatori nati nel 1989, 20 nati nel 1992 ma appena 18 nati nel 1990: è evidente che nessuno sia contro i "giovani" a prescindere: ma che quelli bravi giocano e quelli meno bravi non giocano, semplicemente.

[zorba]

(...) è evidente che nessuno sia contro i "giovani" a prescindere: ma che quelli bravi giocano e quelli meno bravi non giocano, semplicemente.

Ottimo lavoro (come sempre), Teo.

Per l'appunto, ma la domanda che ci frulla sempre in testa è la seguente: ma i giovani della Lazio sono bravi e, di conseguenza, meriterebbero di giocare in prima squadra, oppure no?!?

Ancora non si è capito bene.....

 

[ThomasDoll]

ma che si intende per rendimento?

[Teo]

ma che si intende per rendimento?

I punti che sommano quando giocano.

@zorba, dei 63 nati tra il 1991 e il 1994 la Lazio ne ha solo due: Cavanda e Onazi. Cinque ne ha la Fiorentina, tutti presi all'estero però, e con Savic e Ljajic sembra aver pescato molto bene; il Genoa forse ha esagerato con 7 elementi, tra i quali spiccano Sampirisi e Merkel, cinque ne ha l'Inter che con Juan Jesus ha pescato benissimo; sei il Pescara; 7 anche i nostri cugini scemi, ma forse sono quelli con le migliori prospettive: Lamela (anche se pagato come un 25enne), Destro, Marquinhos, Florenzi; l'Udinese ne ha sei.

In genere, gli italici vivai paiono assai stitici e i giovani che ne vengono fuori finiscono soprattutto in B e LegaPro, mentre la A punta molto su 20-21 pescati fuori dai confini, e spesso con ottimi risultati.

[MCM]

ottima statistica, anche se in alcuni anni diventa poco significativa.
Tra 86 e 87 c'è un abisso di rendimento inspiegabile.

[ThomasDoll]

I punti che sommano quando giocano.

vorrà dire che le squadre più forti non fanno giocare under 21? In un certo senso, mi pare anche normale.

[cuchillo]

Peccato che ancora non trovi applicazione il "lodo cuchillo" ossia che fino a 24 anni in serie A non ci devi stare se sulla carta d'identità non c'è scritto Bruno Giordano.
Aldilà delle battute, se c'è una cosa che apprezzo di questa società è la politica dei/sui giovani.
Una Lazio con un'età media di 29,5 anni è il dato che mi inorgoglisce di più in assoluto.
Ci vorre più gerontocrazia nel calcio.
Le "linee verdi" le lascio a Fazzuoli la domenica mattina...

[Teo]

Peccato che ancora non trovi applicazione il "lodo cuchillo" ossia che fino a 24 anni in serie A non ci devi stare se sulla carta d'identità non c'è scritto Bruno Giordano.
Aldilà delle battute, se c'è una cosa che apprezzo di questa società è la politica dei/sui giovani.
Una Lazio con un'età media di 29,5 anni è il dato che mi inorgoglisce di più in assoluto.
Ci vorre più gerontocrazia nel calcio.
Le "linee verdi" le lascio a Fazzuoli la domenica mattina...

Non ho capito se sei serio o ironico, giuro. Ma propendo per la prima ipotesi. In ogni caso, anche se ragionando su un campione limitato, mi sembra di poter dire che la selezione sia fatta dalle capacità individuali, non dall'anagrafe: e comunque è abbastanza vero che fino ai 24 anni un calciatore non sia ancora realmente completo. Se tu la pensi realmente così, è il caso di rinnovarti i complimenti per le tue capacità di osservazione...

[cuchillo]

Sono serissimo.
Lo sai - vabbé, te lo sei dimenticato, mica pretendo che ogni minchiata che scrivo la si ricordi... - quello che penso di certa (molta) retorica sui giovani.
La Lazio - aldilà di certa retorica di facciata, più eterodiretta che altro - sta facendo quello che deve fare, sui ragazzi.
Quando sono andati via De Silvestri e Faraoni non ho versato una sola lacrima. Nel caso del "cavallo cogli scarpini" (cit. Boks) poco c'è mancato che mi ingozzassi di ostriche e veuve clicquot.
I giovani possono essere belli per ciò che ti potranno dare dopo 5 anni, ma le squadre forti si fanno coi 28/30enni e pure qualcosa di più. Di uner24 in manco non ne vorrei mai più di 1 a partita.
Eppoi, quello buono davvero lo vedi a 18 anni e va in campo senza le petizioni popolari.
A Delio Rossi si chiedeva di trovare più spazio per Mendicino. Peccato che lo spazio per Mendicino non è riuscito a trovarlo manco il Taranto in Lega-Pro.
I "cattivi" erano Rossi e Reja che non trovavano uno spazio adeguato per i giovani, non noi (noi maiestatico) che pretendiamo di capire se sono pronti o meno per aver visto a sprazzi 8 partite di calcio primavera...Ammesso che non ci abbiocchiamo (come capita puntualmente a me) mentre le vediamo...

[CiPpiripi]

Credo che come tutte le cose anche per i giovani non valga un valore assoluto, in questo l'età anagrafica, ma soprattutto il fattore ambientale.

Si porta spesso d'esempio il calcio inglese che fa un maggiore utilizzo, e quindi scoperta, dei giovani dimenticando, più o meno di proposito, che è un calcio più dinamico e quindi fisico e che conseguentemente abbisogna e meglio fa rendere il fisico giovane sull'esperienza canuta.

Mentre il calcio italiano più tattico più si confà proprio all'esperienza dei più anziani.

[carpelo]

Teo ha ragione quando scrive che i forti giocano, indipendentemente dall'anagrafe.
Il fatto che le squadre italiane siano vecchiotte rispetto alle altre europee (quindi prive di giovani forti) può essere una delle cause della crisi del calcio italiano. Del resto, noi della Lazio lo sappiamo bene che i vecchi forti costano meno dei giovani forti.