Autore Topic: Flessibilità  (Letto 4222 volte)

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ThomasDoll

Flessibilità
« : Venerdì 16 Novembre 2012, 21:14:30 »
Insomma il Richetti (PD Renziano) da Lillotta Gruber dice che bisogna mettere mano al mondo del lavoro che è ingessato portando più flessibilità. Sta cosa l'ho già sentita vent'anni fa, poi il Pacchetto Treu ha gettato le basi per la finaccia che s'è fatta, usando la stessa parola d'ordine. Da un rottamatore m'aspettavo almeno una parola diversa...
Non c'è rimasta in piedi mezza garanzia, che ti vuoi flettere?

Frusta

Re:Flessibilità
« Risposta #1 : Venerdì 16 Novembre 2012, 21:32:50 »
Il termine "flessibilità" mi scatena istinti omicidi.
P.s.
A proposito di Treu: D'alema è il primo dei quattro "illustri politici" che ha perso quel mio contestatissimo confronto con la sciacquetta per antonomasia.

ThomasDoll

Re:Flessibilità
« Risposta #2 : Venerdì 16 Novembre 2012, 21:42:58 »
eh, ma per ammazzare le formiche non serve mica il napalm...

Offline Fabio70rm

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Re:Flessibilità
« Risposta #3 : Venerdì 16 Novembre 2012, 22:33:49 »
Flessibilità? Ancora?

Non c'è nulla di "rigido"...che altro vogliono rendere flessibile?

In genere chi parla di flessibilità è sempre chi ha le chiappe incollate ad una poltrona a tempo indeterminato.

Possiate voi e i vostri eredi fino alla 7miliardesima generazione fare la fame e passare gli incubi moltiplicati per cento miliardi di tutti i precari e i disoccupati del pianeta!!

 >:(
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

POMATA

Re:Flessibilità
« Risposta #4 : Venerdì 16 Novembre 2012, 22:41:46 »
Si prepara l'americanizzazione dell'europa...ci portano sul lastrico della povertà per farci accettare il lavoro a basso costo e il licenziamento libero...

Verrà il giorno che le fabbriche dei cinesi verranno in europa a cercare manovalanza economica...al momento hanno ridotto la nostra ricchezza al 50%...

Offline aquilafelyx

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Re:Flessibilità
« Risposta #5 : Venerdì 16 Novembre 2012, 23:35:58 »
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline benvolio

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Re:Flessibilità
« Risposta #6 : Sabato 17 Novembre 2012, 00:27:59 »
Insomma il Richetti (PD Renziano) da Lillotta Gruber dice che bisogna mettere mano al mondo del lavoro che è ingessato portando più flessibilità. Sta cosa l'ho già sentita vent'anni fa, poi il Pacchetto Treu ha gettato le basi per la finaccia che s'è fatta, usando la stessa parola d'ordine. Da un rottamatore m'aspettavo almeno una parola diversa...
Non c'è rimasta in piedi mezza garanzia, che ti vuoi flettere?

Caro Pank, la flessibilità di cui parlano i renziani è quella in uscita, compensata dal modello danese finanziato dalle Regioni coi soldi del fondo sociale europeo. Ichino ne parla da mesi e, francamente non mi convince, come non mi convince quando parla di assorbire gli effetti della riforma pensionistica sugli ultracinquantenni che rimangono senza lavoro con il sussidio di disoccupazione. Solo queste due questioni hanno un costo non stimabile e, soprattutto, coperture assolutamente aleatorie. Tra l'altro attualmente il Fondo sociale europeo prevede una frammentazione dei suoi impieghi che assolvono a diversi scopi.
Ci fosse uno che dico uno, a sinistra, che pone come prioritario il problema della riforma degli ammortizzatori sociali (solo affrontato dall'ultimo governo Prodi), della separazione contabile fra assistenza e previdenza, della regolarizzazione ed emersione contributiva della marea di lavoro nero immigrato. Cioè uno c'è e si chiama Luciano Gallino. Ma a sinistra viene sistematicamente emarginato. Non voglio andare ot, però.

sfumatura

Re:Flessibilità
« Risposta #7 : Sabato 17 Novembre 2012, 10:37:05 »
Non siate choosy...


POMATA

Re:Flessibilità
« Risposta #8 : Domenica 18 Novembre 2012, 10:07:15 »
Con la pensione a 67 anni saremo molti quelli che a breve staremo per strada con 50 anni...io ne ho 45 e la mia ditta cerca giovani rampolli da spolpare tra i 28 e i 50 a 1000 euro al mese...er bello è che c'è la fila per entrare...

Offline AlenBoksic

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Re:Flessibilità
« Risposta #9 : Domenica 18 Novembre 2012, 11:29:45 »
Personalemnte ritengo che il problema enorme sia il dualismo del mercato del lavoro.
A 10 anni dalla manifestazione del Circo Massimo in difesa dell'Art. 18 si è ormai capito che nessuno (o quasi) assume più con quella forma - siamo oltre il 90% di contratti a tempo tra i neoassunti - e che le nuove forme contrattuali oltre al 18 non hanno un emerito tubo: TFR, conmtributi, cassaintegrazione ecc ecc
Quindi credo che la migliore soluzione possibile sarebbe nel lasciare il 18 a chi ce l'ha e abolirlo, in partenza, per i neoassunti in cambio di un contratto uniforme a garanzie crescenti che riguardi tutti,
e che spazzi via tutta questa m**da di contratti che esistono.
Voglio 11 Scaloni

Offline sassoxsasso

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Re:Flessibilità
« Risposta #10 : Domenica 18 Novembre 2012, 14:05:43 »
la flessibilità deve avere più garanzie ed essere pagata molto di più di un qualsiasi lavoratore con posto fisso e assicurato.


molto di più. almeno il doppio in proporzione.


invece solitamente è pagata meno e senza alcuna garanzia.
"La Lazialità non te la può togliere nessuno. O ce l’hai o non ce l’hai. Evidentemente tu non ce l’avevi.

POMATA

Re:Flessibilità
« Risposta #11 : Domenica 18 Novembre 2012, 14:16:53 »
C'è talmente tanta fame che accetteremo di lavorare per meno soldi, in spagna siamo arrivati a circa il 25% della popolazione attiva senza ingressi, un cameriere sta lavorando 10/12 ore al giorno per 700/800 euro...se non lo accetta lo spagnolo se lo offrono a un immigrante.

Questa crisi profonda è stata studiata a tavolino, una autentica truffa da parte del capitale...adesso si chiede flessibilità...


Offline Skorpius

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Re:Flessibilità
« Risposta #12 : Domenica 18 Novembre 2012, 19:16:32 »
la flessibilità deve avere più garanzie ed essere pagata molto di più di un qualsiasi lavoratore con posto fisso e assicurato.


molto di più. almeno il doppio in proporzione.


invece solitamente è pagata meno e senza alcuna garanzia.

Esatto.
Vuoi flessibilità? la paghi.

Come puoi ad una persona (un imprenditore) dare una alternativa come quasta: preferisci il surrogato di cacao pagandolo 1000 o la cioccolata vera pagandola 100? La risposta è ovvia ma se inverti il costo tra le due cose tutto torna
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline MCM

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Re:Flessibilità
« Risposta #13 : Domenica 18 Novembre 2012, 20:47:23 »
Affinché ci sia "flessibilità" ci debbono essere delle premesse . L' Italia non è la Danimarca, quelle premesse non esistono.
Se lo mettano in testa questi deficienti che si spacciano per governanti.
Il coglione che abbiamo come primo ministro e che dicono abbia insegnato alla Bocconi si mise a citare la Danimarca come modello di mondo del lavoro , come se ciò che ha garantito al sistema danese una buona sostenibilità economica fosse la flessibilità in uscita stand alone.
E' come pensare che per fare un buon tiramisù basti dell' ottimo cacao, ma tutti gli altri ingredienti vanno bene anche se sono di merda.
E la cosa grave è che lo fanno credere al popolo.
Loro che dovrebbero avere la responsabilità di salvaguardarlo. Se esiste un Dio, non vorrei mai essere nei panni di queste persone quando dovranno essere giudicate.

Frusta

Re:Flessibilità
« Risposta #14 : Domenica 18 Novembre 2012, 22:01:22 »
C'è talmente tanta fame che accetteremo di lavorare per meno soldi, in spagna siamo arrivati a circa il 25% della popolazione attiva senza ingressi, un cameriere sta lavorando 10/12 ore al giorno per 700/800 euro...se non lo accetta lo spagnolo se lo offrono a un immigrante.
Questa crisi profonda è stata studiata a tavolino, una autentica truffa da parte del capitale...adesso si chiede flessibilità...
Pomà, a me quello che da più fastidio è la supponenza di chi difende Monti e vorrebbe proporre per un Monti/bis per non perdere dei non meglio specificati benefici che la "cura Monti" avrebbe prodotto.
Siccome mi sto annoiando davanti a Samp-Genoa (ma come cazzo abbiamo fatto a perdere con dei pipponi simili?) voglio rilassarmi immaginando un dialogo fra Monti e Pomata, che, vivendo all'estero, può interpretare la parte dell'investitore straniero  ;D
Monti: dovreste investire di piu' in Italia. Le prospettive sono ottime. Il cammino e' solo cominciato, ma nel tempo dara' i suoi frutti.
Pomata: me lo spiega meglio?
Monti: in questo anno ho lavorato per consolidare la prospettiva del debito pubblico, e i mercati mi hanno premiato abbassando lo spread.
Pomata: posso vedere i risultati?
Monti: lo spread e' basso.
Pomata: e qual'e' il vantaggio che ne godete?
Monti: le Banche hanno piu' facilmente soldi per fare credito.
Pomatal: La solvibilita' delle banche italiane e' peggiorata enormemente e il credito erogato non e' certo aumentato. Non vedo vantaggi.
Monti: beh, certo. Ma a situazione del debito e' migliorata.
Pomata: veramente il debito pubblico italiano e' aumentato.
Monti: ma abbiamo un bilancio molto migliore.
Pomata: no, non ce l'avete, il debito pubblico e' piu' alto. Sono capaci tutti di avere liquidi facendo debiti.
Monti: abbiamo fatto importantissime riforme.
Pomata: per esempio?
Monti: quella sul lavoro, che serve ad attaccare la disoccupazione.
Pomata: ma la disoccupazione in Italia sta aumentando.
Monti: ma abbiamo fatto anche importanti riforme liberiste che facilitano il commercio.
Pomata: non e' vero. Avete aumentato l' IVA, colpendo durissimamente il commercio. I negozi chiudono al ritmo di 750 al giorno, senza riaprire.
Monti: ma queste misure hanno ridato fiducia al paese.
Pomata: non e' vero. Il numero di italiani che lasciano il paese e' quasi raddoppiato dall'anno scorso, e si sono aggiunte regioni del nord da cui prima non emigrava nessuno.
Monti: in compenso, abbiamo un robustissimo sistema di PMI.
Pomata: le PMI falliscono al ritmo di 200 al giorno, senza riaprire.
Monti: ma abbiamo fatto tutto quello che ci chiedeva l' Europa, per bocca della Merkel.
Pomata: non e' vero. L'Europa vi ha chiesto di risanare i conti, non di farlo a spese del contribuente piu' piccolo o tagliando servizi essenziali.
Monti: ma le richieste erano di andare verso la liberta' di mercato del lavoro. L'europa preme per alleggerire il welfare.
Pomata: non e' vero. La Merkel non e' contro lo  stato sociale ne lo e' la cultura politica tedesca. E non ha mai chiesto questo.
Monti: ma hanno applaudito le nostre scelte.
Pomata: appunto: le VOSTRE SCELTE. La parola "vostre" significa appunto "vostre".
Monti: ma hanno fatto pressioni perche' noi facessimo alcune cose.
Pomata: non avevano alcuno strumento di pressione. Di cosa poteva minacciarvi?
Monti: ma hanno imposto risparmio alla Grecia.
Pomata: io sono un contribuente tedesco. Ho cinquanta euro in tasca. Mi convinca a darli ai greci.
Monti: uhm... ma rimane il fatto che l' Italia ha recuperato credibilita' internazionale.
Pomata: Non e' vero: non vedo una crescita di investimenti stranieri.
Monti: ma i maggiori leader del mondo mi hanno fatto i complimenti.
Pomata: non hanno investito in Italia neanche un dollaro
Pomata: non hanno investito in Italia neanche un dollaro
Pomata: non hanno investito in Italia neanche un dollaro
Pomata: non hanno investito in Italia neanche un dollarooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

P.s.
Il dialogo di cui sopra è liberamente adattato a quello dell'ing. U. Fanelli, un imprenditore italiano (un cervello in fuga) che è scappato in Germania.

Offline MCM

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Re:Flessibilità
« Risposta #15 : Domenica 18 Novembre 2012, 23:47:27 »
Oltretutto non è neanche vero che le Banche hanno più soldi da prestare e, se li hanno, non è certo merito di Monti, ma

1)di un sistema bancario obiettivamente più solido di quello dei vicini e meno esposto in investimenti rischiosi.
2)degli ultimi prestiti della BCE.

Offline MCM

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Re:Flessibilità
« Risposta #16 : Domenica 18 Novembre 2012, 23:51:34 »
Pomà, a me quello che da più fastidio è la supponenza di chi difende Monti e vorrebbe proporre per un Monti/bis per non perdere dei non meglio specificati benefici che la "cura Monti" avrebbe prodotto.
Siccome mi sto annoiando davanti a Samp-Genoa (ma come cazzo abbiamo fatto a perdere con dei pipponi simili?) voglio rilassarmi immaginando un dialogo fra Monti e Pomata, che, vivendo all'estero, può interpretare la parte dell'investitore straniero  ;D
Monti: dovreste investire di piu' in Italia. Le prospettive sono ottime. Il cammino e' solo cominciato, ma nel tempo dara' i suoi frutti.
Pomata: me lo spiega meglio?
Monti: in questo anno ho lavorato per consolidare la prospettiva del debito pubblico, e i mercati mi hanno premiato abbassando lo spread.
Pomata: posso vedere i risultati?
Monti: lo spread e' basso.
Pomata: e qual'e' il vantaggio che ne godete?
Monti: le Banche hanno piu' facilmente soldi per fare credito.
Pomatal: La solvibilita' delle banche italiane e' peggiorata enormemente e il credito erogato non e' certo aumentato. Non vedo vantaggi.
Monti: beh, certo. Ma a situazione del debito e' migliorata.
Pomata: veramente il debito pubblico italiano e' aumentato.
Monti: ma abbiamo un bilancio molto migliore.
Pomata: no, non ce l'avete, il debito pubblico e' piu' alto. Sono capaci tutti di avere liquidi facendo debiti.
Monti: abbiamo fatto importantissime riforme.
Pomata: per esempio?
Monti: quella sul lavoro, che serve ad attaccare la disoccupazione.
Pomata: ma la disoccupazione in Italia sta aumentando.
Monti: ma abbiamo fatto anche importanti riforme liberiste che facilitano il commercio.
Pomata: non e' vero. Avete aumentato l' IVA, colpendo durissimamente il commercio. I negozi chiudono al ritmo di 750 al giorno, senza riaprire.
Monti: ma queste misure hanno ridato fiducia al paese.
Pomata: non e' vero. Il numero di italiani che lasciano il paese e' quasi raddoppiato dall'anno scorso, e si sono aggiunte regioni del nord da cui prima non emigrava nessuno.
Monti: in compenso, abbiamo un robustissimo sistema di PMI.
Pomata: le PMI falliscono al ritmo di 200 al giorno, senza riaprire.
Monti: ma abbiamo fatto tutto quello che ci chiedeva l' Europa, per bocca della Merkel.
Pomata: non e' vero. L'Europa vi ha chiesto di risanare i conti, non di farlo a spese del contribuente piu' piccolo o tagliando servizi essenziali.
Monti: ma le richieste erano di andare verso la liberta' di mercato del lavoro. L'europa preme per alleggerire il welfare.
Pomata: non e' vero. La Merkel non e' contro lo  stato sociale ne lo e' la cultura politica tedesca. E non ha mai chiesto questo.
Monti: ma hanno applaudito le nostre scelte.
Pomata: appunto: le VOSTRE SCELTE. La parola "vostre" significa appunto "vostre".
Monti: ma hanno fatto pressioni perche' noi facessimo alcune cose.
Pomata: non avevano alcuno strumento di pressione. Di cosa poteva minacciarvi?
Monti: ma hanno imposto risparmio alla Grecia.
Pomata: io sono un contribuente tedesco. Ho cinquanta euro in tasca. Mi convinca a darli ai greci.
Monti: uhm... ma rimane il fatto che l' Italia ha recuperato credibilita' internazionale.
Pomata: Non e' vero: non vedo una crescita di investimenti stranieri.
Monti: ma i maggiori leader del mondo mi hanno fatto i complimenti.
Pomata: non hanno investito in Italia neanche un dollaro
Pomata: non hanno investito in Italia neanche un dollaro
Pomata: non hanno investito in Italia neanche un dollaro
Pomata: non hanno investito in Italia neanche un dollarooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

P.s.
Il dialogo di cui sopra è liberamente adattato a quello dell'ing. U. Fanelli, un imprenditore italiano (un cervello in fuga) che è scappato in Germania.


L' unica cosa che ha fatto Monti è prendere tempo(la sua figura, ben vista dagli speculatori internazionali, ha permesso di limitare gli attacchi speculativi all' Italia limando lo spread, che comunque è stato limitato artificialmente anche dagli acquisti della BCE) per permettere l' esatto contrario di quello che il Monti del dialogo dice. Ha preso tempo per permettere agli stranieri che hanno un esposizione sull' Italia, di liberarsene

Offline AlenBoksic

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Re:Flessibilità
« Risposta #17 : Lunedì 19 Novembre 2012, 08:46:09 »
Pomata: non e' vero. Avete aumentato l' IVA

Ad oggi l'unico aumento dell'IVA è stato decretato dal governo precedente.
Di più: secondo l'ultima manovra del tvemonti nel 2013 l'IVA doveva aumentare di 2 punti nelle due aliquote e detrazioni e deduzioni fiscali dovevano essere tagliate di 20 miliardi (quando Grilli ha proposto di tagliarle di 3 si son scatenati tutti).
S'è fatto poco, s'è fatto male, si poteva fare altro, si può discettare su tutto,
ma le condizioni di partenza date erano quelle
Voglio 11 Scaloni

Offline franz_kappa

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Re:Flessibilità
« Risposta #18 : Lunedì 19 Novembre 2012, 10:49:49 »
Oltretutto non è neanche vero che le Banche hanno più soldi da prestare e, se li hanno, non è certo merito di Monti, ma

1)di un sistema bancario obiettivamente più solido di quello dei vicini e meno esposto in investimenti rischiosi.
2)degli ultimi prestiti della BCE.
Errore.
Punto 1) Le banche italiane NON HANNO, nella congiuntura attuale, più fondi da destinare agli impieghi. A dispetto di una maggior solidità di altri sistemi bancari europei (quello spagnolo in primo luogo, fortemente esposto verso la bolla immobiliare domestica), recenti provvedimenti di natura regolamentare e non solo (mi riferisco agli stress test dell'Eba dello scorso anno e alla prossima implementazione dei criteri di Basilea3) hanno imposto o stanno imponendo alle banche italiane rafforzamenti patrimoniali non coerenti con la loro natura, difensiva, di banche commerciali, con una struttura dell'attivo poco sbilanciata su operazioni finanziarie e focalizzata piuttosto sul sostegno a imprese e famiglie.
E si tenga sempre presente che ogni euro destinato a rafforzare il patrimonio è un euro sottratto agli impieghi. Non è possibile realizzare un esito che contemperi entrambe le esigenze (rafforzamento patrimoniale e contestuale sostegno all'economia reale) con la stessa unità di capitale.

Punto 2) i fondi della Bce erogati nell'ambito delle due Ltro (Long term refinancing operations) che dobbiamo a San Mario Draghi hanno avuto una sola, emergenziale, funzione: SOSTITUIRE una quota di raccolta che era venuta a mancare, nel 2011, alle banche europee in ragione della chiusura del mercato 'wholesale' internazionale (tradotto in italiano: i grandi investitori istituzionali d'oltreoceano avevano smesso di acquistare titoli di debito delle banche europee in seguito all'esplosione della crisi dei debiti sovrani dell'estate 2011).
Le banche italiane, ad esempio, avevano 186 miliardi di obbligazioni in scadenza a fine 2012. I fondi della Bce, al netto del rifinanziamento di posizioni già in essere, sono risultati pari a circa 140 miliardi sommando gli importi delle due operazioni. E' evidente, al di là di faziose letture della realtà, che i fondi della Bce hanno avuto la funzione di rimpiazzare e non incrementare lo stock di credito disponibile per famiglie e imprese italiane.
Stock che, va aggiunto a favore di chi ignora quali sono i numeri reali, è sbilanciato a favore degli impieghi per oltre 200 miliardi. Ovvero,  tradotto in cifre, ciò significa che le banche ogni anno raccolgono circa 1.700 miliardi annui (da depositi, obbligazioni e altre forme di raccolta) e ne prestano oltre 1.900. E' tuttavia vero che dall'estate, come certificano i dati della Banca d'Italia, si è riscontrata una contrazione annua degli impieghi dopo mesi e mesi di costante, ancorché lento, aumento.

E' evidente che fondi Bce, sostitutivi e non aggiuntivi, non potevano produrre alcun eclatante aumento del credito erogato. Tanto più che dalle imprese italiane, ormai, giungono quasi solo richieste di fondi per ristrutturare debito in essere o richieste di diverso scadenziamento (allungamento, ovvio) del debito contratto. La domanda di finanziamenti per nuovi investimenti langue. E non è del tutto incoerente, visto l'orizzonte congiunturale in cui si muovono le piccole, familiari, scarsamente attrezzate imprese italiane.
Non si trascuri poi l'eccezionale aumento delle sofferenze lorde sui crediti delle banche italiane (ormai stabilmente sopra quota 100 miliardi dall'agosto 2011), che impone agli istituti la massima prudenza e cautela nella valutazione del merito creditizio in sede d'erogazione di nuovo credito.

Sia chiaro: non difendo un'industria, quella bancaria italiana, che ha le sue colpe (infinitamente inferiori a quelle della finanza globale, sia chiaro). Ma siamo nel mezzo di una crisi epocale e, come in ogni periodo di crisi, è giusto che i più deboli periscano e che vadano avanti solo i più forti. In tale ottica non sarebbe affatto un bene, nell'attuale frangente, erogare credito a tutti, visto che in tal modo si sosterrebbero le aziende buone ma anche quelle 'decotte'.
Non a caso le associazioni di rappresentanza del mondo produttivo (dalle grandi alle micro imprese) chiedono oggi più credito, ovviamente, ma erogato in seguito a una severa selezione dello stesso. Al fine di non mantenere in vita aziende di fatto morte e creando le condizioni di una concorrenza sleale tra imprese virtuose e imprese viziose.

Cosa c'entra tutto ciò con il tema della flessibilità? C'entra eccome, perché il credito è il carburante della ripresa economica che potrà tuttavia incendiarsi e far muovere il motore dell'economia sono se la scintilla degli investimenti produrrà lo scoppio per rendere 'attivo' il combustibile. E, diciamocelo chiaramente, uno degli additivi di questa reazione è una riforma del mercato del lavoro e degli assetti contrattuali che introduca meccanismi premiali (leggasi soldi extra in busta paga) solo in presenza di misurabili aumenti della produttività. Indicatore che pone oggi l'Italia, come evidenziato da dati ufficiali diffusi la scorsa estate in tema di incremento della produttività oraria del lavoro, agli ultimi posti in Europa.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline MCM

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Re:Flessibilità
« Risposta #19 : Lunedì 19 Novembre 2012, 12:59:01 »
I miei due punti riguardavano una situazione ipotetica, che comunque non è quella attuale. Le Banche italiane ora sono meno liquide che in passato, ma anche se lo fossero come in passato, non sarebbe di certo merito di Monti, bensì di una loro caratteristica intrinseca o di un intervento terzo.

Ti ringrazio comunque per l' analisi che può servire a chi non conosce bene le questioni regolamentari e non attorno al mondo bancario.