Autore Topic: Il 20 novembre Mauri in Procura  (Letto 40205 volte)

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Offline SAV

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #720 : Martedì 19 Marzo 2013, 08:04:31 »
Comunque, lo zingaro Gegic è veramente un eroe.
Gli basterebbe dire che tutto quello che ha detto Gervasoni è vero per uscire dal carcere e invece continua a negare imperterrito.
Non so più quanti mesi sono che è rinchiuso là entro.
Mi chiedo peraltro quali siano le esigenze cautelari... 
Pericolo di fuga?  Ma se si è costituito spontaneamente...
Inquinamento delle prove?  Ma se il primo a inquinarle è stato il PM di Cremona usando Mensurati come cassa di risonanza di tutte le sue elucubrazioni...
Reiterazione del reato?  Non vedo come sia possibile truccare ora le partite con tutti i riflettori puntati sulla regolarità del campionato...
Insomma, Gegic è in galera con un unico scopo!  Confessare il coinvolgimento di Mauri...

Offline AlenBoksic

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #721 : Martedì 19 Marzo 2013, 08:31:14 »
Ma Gegic da quanto è in carcere ? ? ?
Voglio 11 Scaloni

borgorosso

Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #722 : Martedì 19 Marzo 2013, 08:35:39 »
l'articolo di repubblica é meraviglioso.
é scritto partendo dal presupposto che le tesi dell'accusa siano corrette. mai, e dico mai, un dubbio, un approfondimento, una domanda.
ricordiamoci che questa gente campa con i soldi del finanziamento pubblico... quanto so' contento di aver smesso di comprare repubblica e di avere votato il nano priapesco per la prima volta in vita mia.

Offline DinoRaggio

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #723 : Martedì 19 Marzo 2013, 09:08:42 »
Eccolo.

http://www.repubblica.it/sport/calcio/2013/03/18/news/calcioscommesse_gervasoni_accusa_ma_gegic_non_crolla-54862134/

Calcioscommesse: Gervasoni accusa ma Gegic non crolla

Cremona, nel faccia a faccia di otto ore con l'ex difensore del Piacenza, lo "zingaro" respinge ogni addebito malgrado arrivino conferme da intercettazioni, pedinamenti e riscontri sulle celle telefoniche. L'impressione è che voglia coprire il gruppo di Singapore

di JACOPO MANFREDI

CREMONA - Almir Gegic non crolla. Nelle otto ore di confronto con il suo grande accusatore, l'ex difensore del Piacenza Carlo Gervasoni, lo 'zingaro', così definito nell'inchiesta sul calcioscommesse-bis, ha respinto ogni imputazione nei suoi confronti. Nel faccia a faccia voluto dal procuratore di Cremona, Roberto di Martino, Gegic, unico rimasto ancora in carcere dopo la sua decisione di costituirsi a seguito di oltre un anno di latitanza, ha risposto piccato al suo accusatore (''Tu mi vuoi rovinare'') dopo che Gervasoni ha rivelato qualche altro qualche particolare: ''Dopo le combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio disse, davanti a me, a Ilievsky (altro 'zingaro', ancora latitante ndr): arriveremo alla Champions").
 
GEGIC HA PAGATO PER LAZIO-GENOA E LECCE-LAZIO - Gervasoni ha ribadito di essere a conoscenza ''di contatti precedenti a Lazio-Genoa via Skype tra Gegic e Ilievsky e l'ex calciatore Alessandro Zamperini al fine di raggiungere il capitano della Lazio Stefano Mauri, di incontri successivi con Gegic a Cernobbio e di 20mila euro ricevuti da lui e Zamperini per la loro intermediazione". Quindi ha raccontato che "Gegic aveva investito 400mila euro per Lecce-Lazio", altra partita nel mirino dell'inchiesta.
 
GEGIC VUOL COPRIRE IL GRUPPO DI SINGAPORE - Gegic ha minimizzato, dando la sensazione di voler coprire il potente gruppo degli scommettitori di Singapore al vertice delle scommesse clandestine. Esattamente il motivo per cui il gip di Cremona Guido Salvini, nei giorni scorsi, gli aveva negato la scarcerazione ("Il calciatore ha, sin dall'inizio, operato la scelta di 'coprirè con una versione del tutto falsa o comunque ampiamente circoscritta, gli argomenti più 'sensibilì per l'indagine e cioè la manipolazione delle partite di Serie A e il ruolo del gruppo di Singapore. Il tutto per ottenere il massimo vantaggio con il minimo danno per sè e per gli altri associati", la motivazione, ndr). "Anche a fronte di dati documentali inoppugnabili ha smentito", ha detto un investigatore. Leggasi intercettazioni, pedinamenti, riscontri sulle celle telefoniche che si aggiungono alle accuse di Gervasoni per il quale si profila una richiesta di patteggiamento.
 
NOVITA' IN ARRIVO SUI DUE 'MISTER X' - Intanto novità dall'inchiesta potrebbero arrivare da un'informativa dello Sco della Polizia sui due 'Mister X'. Si tratta dei personaggi, di cui avevano parlato il titolare di agenzie di scommesse, Massimo Erodiani, e lo stesso Gegic, che avrebbero diretto il traffico di scommesse, anche legate alla Serie A, dall'hotel Una Tocq di Milano.
 
(18 marzo 2013)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline aaronwinter

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #724 : Martedì 19 Marzo 2013, 09:52:58 »
Comunque, lo zingaro Gegic è veramente un eroe.
Gli basterebbe dire che tutto quello che ha detto Gervasoni è vero per uscire dal carcere e invece continua a negare imperterrito.
Non so più quanti mesi sono che è rinchiuso là entro.

E' la paura del terribile Mauri, un tale criminale sarebbe capace di tutto
Dunque Gegic preferisce negare l'evidenza e rimanere tra le braccia accoglienti del PM-aguzzino - fuori da quella procura per lui sarebbe la morte.
Damose da fa (remix di aaronwinter)
Damose da fa' (feat. Disabitato)

Offline AlonZo

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #725 : Martedì 19 Marzo 2013, 13:17:44 »
Che schifo!

Il teste, inattendibile, accusa basandosi su cose non viste e che non trovano riscontro ma quell'altro resta in galera.

Che schifo di paese.

GEGIC NON MOLLARE!

Offline carpelo

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #726 : Martedì 19 Marzo 2013, 13:26:52 »
Nessuno ha notato che la carcerazione di Gegic coincide con l'assenza di Giglic?  :-[

GMar

Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #727 : Martedì 19 Marzo 2013, 14:58:14 »
Il teste, inattendibile, accusa basandosi su cose non viste e che non trovano riscontro ma quell'altro resta in galera.

Inattendibile, appunto.
E anche «personaggio di spicco della vicenda del calcio scommesse e per questo (...) perseguito dalla Giustizia penale, come tale privo di qualsiasi spessore morale e non meritevole di credito in quanto tale. Insomma, un personaggio per il quale non doveva costituire un grave problema di coscienza “mettere in mezzo “ un innocente pur di conseguire un utile personale».

E ancora, poche righe dopo: «perché già colpito da una serie significativa di addebiti lo stesso soggetto tendesse ad alleggerire la propria posizione, mostrandosi collaborativo con le autorità inquirenti e decidenti, come segno di un ravvedimento tangibile per rendere credibile il quale non ci si fa scrupolo di coinvolgere anche soggetti estranei, ignari ed innocenti. Ciò avrebbe imposto un serio riscontro alle dichiarazioni del Gervasoni». E poi, ancora, a proposito dei vantaggi ottenibili da Gervasoni nelle sue «chiamate in correità»: «su tale, delicatissimo punto la stessa Commissione non ha speso una sola parola di argomentazione contraria, quasi ritenendo quello dell’autoaccusa un marchio di certificazione della credibilità del Gervasoni, soggetto, per quanto sopra già detto, da “prendere con le molle”».

(Il corsivo è tratto dalle motivazioni della sentenza di assoluzione di Fontana da parte dei giudici del TNAS:
http://www.corrieredellosport.it/calcio/calcioscommesse/2013/01/16-295186/Scommesse%3A+%C2%ABGervasoni+accusatore+non+credibile%C2%BB)

Ma è mai possibile che, in un contraddittorio in cui Gegic e Gervasoni forniscono versioni opposte, si possa dar credito al secondo????

Offline SAV

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Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #728 : Martedì 19 Marzo 2013, 16:24:17 »
Checché scriva la repubblica, Gervasoni riporta solo cose che gli avrebbe raccontato Gegic senza alcuna pezza di appoggio...
Peraltro, la combine delle due partite della Lazio non l'avrebbe manco organizzata Gegic, bensì Ilievsky.
Gegic avrebbe giusto scommesso dei soldi venendo a sapere della combine.
La Repubblica, invece di sottolineare queste incongruenze e l'accanimento del PM, da per scontato che Gervasoni, che fornisce una testimonianza di terza mano, dica il vero...

Offline AlonZo

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #729 : Martedì 19 Marzo 2013, 17:20:04 »
tempi di prescrizione per la giustizia sportiva?

Offline AlenBoksic

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #730 : Martedì 19 Marzo 2013, 18:02:43 »
Comunque, lo zingaro Gegic è veramente un eroe.

Chiamiamolo "Il compagno G"
 :D

Mi chiedo peraltro quali siano le esigenze cautelari... 
Pericolo di fuga?  Ma se si è costituito spontaneamente...
Inquinamento delle prove?  Ma se il primo a inquinarle è stato il PM di Cremona usando Mensurati come cassa di risonanza di tutte le sue elucubrazioni...
Reiterazione del reato?  Non vedo come sia possibile truccare ora le partite con tutti i riflettori puntati sulla regolarità del campionato...
Insomma, Gegic è in galera con un unico scopo!  Confessare il coinvolgimento di Mauri...

Ma non c'è una richiesta presso il tribunale del riesame?
E se sì, entro quando deve essere valutata?
Quanto all'inquinamento delle prove aggiungo - per quanto possa valere... - questo

"Anche a fronte di dati documentali inoppugnabili ha smentito", ha detto un investigatore. Leggasi intercettazioni, pedinamenti, riscontri sulle celle telefoniche che si aggiungono alle accuse di Gervasoni per il quale si profila una richiesta di patteggiamento.

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feiez

Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #731 : Martedì 16 Aprile 2013, 14:29:47 »
Malago', riforma giustizia con Figc
16 Aprile 2013 13:59 SPORT

(ANSA) - ROMA - 'Il Coni, in collaborazione con la Federcalcio, procedera' per fare una vera e propria riforma della giustizia sportiva perche' evidentemente non ci va di avere una situazione temporanea. Per i termini bisogna avere un po' di pazienza, l'argomento resta comunque e' fortemente all'ordine del giorno'. Sono le parole del presidente del Coni, Giovanni Malago', al termine della Giunta del Comitato olimpico che ha trattato anche il tema della riforma della giustizia sportiva.

Offline DinoRaggio

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #732 : Martedì 23 Aprile 2013, 19:46:24 »
http://www.gazzetta.it/Calcio/Speciali/Calcio_Infetto/23-04-2013/calcioscommesse-martino-l-inchiesta-pozzo-senza-fondo-20282388962.shtml

Calcioscommesse, Di Martino: "L'inchiesta è un pozzo senza fondo"

Milano, 23 aprile 2013

Il Procuratore Capo di Cremona snocciola i numeri: "Ci sono quasi cento partite di calcio sotto inchiesta, 160 persone indagate e 200 mila intercettazioni telefoniche. I calciatori? Ritengono che la manipolazione di partite sia un fatto assolutamente veniale"

"L'inchiesta è ancora lunga, è un pozzo senza fondo". Il Procuratore capo della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino, non usa mezzi termini a margine del convegno "match fixing" organizzato dalla Lega Pro nella sede dell'avvocatura di Stato di Roma. "L'indagine è ampia e ha dei numeri tali che consente di dare uno spaccato del fenomeno del match fixing. Ci sono quasi cento partite di calcio sotto inchiesta, 160 persone indagate e 200 mila intercettazioni telefoniche tra le persone coinvolte"

il meccanismo — Di Martino spiega: "Sono tanti i gruppi criminali che si sono occupati della manipolazioni di partite: l'indagine ha consentito di individuare l'esistenza di un'organizzazione che vede al centro - in posizione di vertice - i soggetti di Singapore. Il sodalizio era costituito da un gruppo dirigenziale di 8-9 persone, ciascuna della quali si occupava di una zona del mondo. Tra il gruppo dirigente di Singapore e i calciatori corrotti si inserivano altre componenti come il gruppo di slavi - volgarmente chiamato clan gli zingari - successivamente sostituito dal gruppo di ungheresi. Questi soggetti avevano il compito di verificare la possibilità di manipolare le partite. L'altra componente era formata da una serie di giocatori corrotti per indicare e segnalare i calciatori disponibili a manipolare la partite. Qualora ci fosse stato un accordo, gli slavi portavano in Italia il denaro contante, si recavano presso gli alberghi in cui erano ospitate le squadre in trasferta e consegnavano anticipatamente il denaro".

inchiesta lunga — "Quando il risultato non veniva conseguito, il denaro doveva essere riconsegnato . C'era un altro gruppo che pur aveva contatto con i soggetti di Singapore e che non pagava anticipatamente. Anzi, si faceva consegnare degli assegni in garanzia. Questo era lo schema. L'inchiesta è ancora lunga, è un pozzo senza fondo. Ma prima o poi dovremo chiuderla. Entro il 2013? Questo non mi è dato sapere...".
 
lassismo — "Nel calcio c'è un certo lassismo. La stessa mentalità dei calciatori lascia perplessi, ritengono che la manipolazione di partite - soprattutto nella fase finale dei campionati - sia un fatto assolutamente veniale, una cosa del tutto lecita, lo considerano un piacere tra colleghi. Ma quando questo si verifica viene ovviamente danneggiata un'altra squadra che non può intervenire su questo accordo. I calciatori non sono dei criminali, si rendono responsabili di un reato che è punito con pene molto lievi. Ma alle spalle di questo fenomeno c'è la criminalità organizzata, c'è riciclaggio di denaro. Inoltre il 70% dei giocatori scommette sulle partite di calcio e questo è un fatto frequente che si connette in modo diretto col problema della manipolazione delle partite. Se un calciatore scommette su partite in cui è estraneo, magari è portato ad aggiungere la partita a cui direttamente partecipa. È necessario arginare questo fenomeno. C'è poi un problema che auspica un intervento: quando un calciatore viene a conoscenza di una cosa illecita è obbligato a riferire. Altrimenti è passibile di sanzioni molto pesanti dal punto di vista della giustizia sportiva".

freno — "Il giudice ordinario ha interesse che le persone riferiscano i fatti, ma il soggetto non coinvolto penalmente - che ha paura di subire sanzioni disciplinari sportive - non parla, è indotto a non parlare perchè il rischio di incappare in sanzioni rappresenta un freno. Questa è una situazione da sanare, è necessario intervenire. La frode sportiva può arrivare a due anni con aggravanti, la truffa a tre anni: sono reati che non consentono l'utilizzo delle intercettazioni. Ma anche sotto questo profilo si auspica un intervento del legislatore: è necessario inserire i reati di questo tipo nell'ambito dei reati che consentano le intercettazioni telefoniche".
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

zorba

Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #733 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 07:25:36 »
Di queste cento partite sotto inchiesta sarebbe interessante sapere se riguardano tutte o quasi tutte solo le solite squadre o c'è dell'altro (almeno prima che arrivi la solita vagonata di sabbia a coprire tutto....).

 8)

Offline AlenBoksic

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #734 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 18:10:10 »
Siamo in presenza di un caso umano: un mitomane che, una volta si saranno spenti le luci della ribalta accese da quei 4 pennivendoli che gli fan dal codazzo, finirà in una clinica con l'imbuto in testa a raccontare che senza Gervasoni non sarebbe mai cominciata la carriera di Puskas
 ;)
Voglio 11 Scaloni

feiez

Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #735 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 18:56:52 »
La Procura di Bologna ha chiesto l'archiviazione riguardo al procedimento verso Daniele Portanova per Bologna-Bari 0-4 del 2011.
Portanova è stato squalificato per quattro mesi dalla giustizia sportiva



fonte Televideo RAI pag 229

Offline DinoRaggio

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #736 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 19:36:37 »
http://edizioni.lastampa.it/novara/articolo/lstp/40822/

Calcioscommesse, il Tnas annulla la squalifica di Nicola Ventola

La Corte di Giustizia federale gli aveva imposto tre anni e mezzo di stop dopo l'inchiesta della Procura di Cremona

filippo massara

Il tribunale nazionale di arbitrato dello sport ha assolto anche Nicola Ventola. L'ex attaccante azzurro era stato squalificato per 3 anni e 6 mesi con l'accusa di illecito sportivo. Secondo il procuratore federale Stefano Palazzi, Ventola aveva preso parte al presunto accordo per la gara di Coppa Italia tra Chievo e Novara del 30 novembre 2010.

La commissione disciplinare e la corte d'appello avevano confermato il verdetto, ribaltato oggi in terzo grado. Per la partita con il Chievo erano finiti a processo anche Rijat Shala, Alberto Jimmy Fontana e Cristian Bertani. I primi due sono stati prosciolti (Shala già in primo grado) mentre Bertani risulta squalificato per 4 anni e 6 mesi: 3 anni e 6 mesi per il Siena e un anno in continuazione per Ascoli e Chievo (non c'è ancora il verdetto del Tnas).
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Offline SAV

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #737 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 20:09:36 »
http://edizioni.lastampa.it/novara/articolo/lstp/40822/

Calcioscommesse, il Tnas annulla la squalifica di Nicola Ventola

La Corte di Giustizia federale gli aveva imposto tre anni e mezzo di stop dopo l'inchiesta della Procura di Cremona

filippo massara

Il tribunale nazionale di arbitrato dello sport ha assolto anche Nicola Ventola. L'ex attaccante azzurro era stato squalificato per 3 anni e 6 mesi con l'accusa di illecito sportivo. Secondo il procuratore federale Stefano Palazzi, Ventola aveva preso parte al presunto accordo per la gara di Coppa Italia tra Chievo e Novara del 30 novembre 2010.

La commissione disciplinare e la corte d'appello avevano confermato il verdetto, ribaltato oggi in terzo grado. Per la partita con il Chievo erano finiti a processo anche Rijat Shala, Alberto Jimmy Fontana e Cristian Bertani. I primi due sono stati prosciolti (Shala già in primo grado) mentre Bertani risulta squalificato per 4 anni e 6 mesi: 3 anni e 6 mesi per il Siena e un anno in continuazione per Ascoli e Chievo (non c'è ancora il verdetto del Tnas).

Ora Di Martino chiederà al suo codazzo di giornalisti (Mensurati in testa) di attaccare il Tnas che mette in dubbio l'operato della Procura...  ::)

TheDoctorNesta

Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #738 : Mercoledì 24 Aprile 2013, 20:19:10 »
L'operato della premiata ditta Di Martino-Palazzi è seriamente da mettere in dubbio altro che il Tnas

Offline Il lodolaio

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #739 : Venerdì 26 Aprile 2013, 12:51:44 »
Ventola: 'Ucciso dalla Giustizia Sportiva, ora mi riprendo tutto'

25 aprile alle 20:00
«Mi hanno ammazzato per un anno e mezzo, adesso mi rialzo...». A stento trattiene le lacrime Nicola Ventola, 35 anni fra un mese, ex bomber di Bari, Inter, Atalanta, Bologna, Siena e Novara. Proprio dopo l’esperienza con gli azzurri, al termine di una carriera agrodolce fra gol, vittorie e infortuni, un colpo tremendo gli cancellava tutto il passato: 3 anni e mezzo di squalifica con l’infamante accusa di illecito sportivo a seguito dell’inchiesta sul calcioscommesse per fatti legati ad una gara di Coppa Italia fra Chievo e Novara. Secondo il procuratore federale Stefano Palazzi, il bomber barese aveva preso parte al presunto accordo (con altri giocatori) per la partita disputata 30 novembre 2010 e terminata col risultato di 3-0 per i veneti. Sentenza pesantissima in primo grado, ma ribaltata, anzi annullata martedì pomeriggio dal Tnas. L’attaccante barese ha appreso la notizia negli Stati Uniti a Los Angeles, dove si è trasferito da alcuni mesi con la famiglia. Sono le due di notte quando risponde al cellulare, «con questa adrenalina e felicità non riesco a prendere sonno. Sono qui perché ho seguito mia moglie Kartika che ha trovato un bel lavoro, e poi mio figlio ha cominciato qui le scuole. Io ero senza lavoro, ho pensato a loro due... ma nel frattempo ho cercato di migliorare la lingua».

Sia sincero. Se l’aspettava che la sua personale vicenda finisse così bene?
«Io ho sempre avuto fiducia nella giustizia, anche nei momenti più difficili. Ma è giusto che dica alcune cose: la situazione di chi è stato indagato in quest’inchiesta era assurda, visto che nei primi due gradi non ti lasciano parlare col pubblico ministero. Solo il Tnas prende le carte in mano, ti ascolta e verifica. Nel mio caso ha voluto il confronto con Gervasoni: di fronte ai “non lo so”, “mi pare”, “ho sentito dire”, il Tnas ha capito che non c’erano riscontri oggettivi relativi alle accuse. E mi ha prosciolto, come spiegato nelle sedici pagine».

Ma perché Gervasoni l’ha incolpata? Fu lui a dire che c’era un bottino di 150 mila euro da spartirsi fra diversi giocatori, alcuni proprio del club piemontese in caso di un risultato con più di due gol...
«Questo non lo so. E non voglio neppure dire che i pentiti non siano credibili. Però so che Gervasoni più parlava e più riacquistava la libertà...ha detto tante cose vere, che pure lo riguardavano, ma altre senza alcun fondamento. E’ giusto che paghi chi ha sbagliato, ma non si può fare di tutta l’erba un fascio».

Nel frattempo lei ha pagato ingiustamente...
«Ero arrivato al punto da odiare il nostro paese. Perciò a settembre sono andato via dall’Italia, anche perché avevo perso importanti opportunità di lavoro: a Sky facevo l’opinionista del campionato cadetto, ma avevo in programma di fare il corso per direttori sportivi o diventare agente Fifa. Tutto questo mi è stato impedito da quella assurda sentenza di primo grado».

E adesso è pronto per ricominciare?
«Fino a giugno resto a Los Angeles, nostro figlio deve terminare la scuola. Poi vedremo: magari stavolta riesco davvero a fare il corso di direttore sportivo o l’agente Fifa. Per fortuna le opportunità non mancano, ma vi confesso che avevo un bel peso da togliermi...»

In quest’anno e mezzo qualcuno le ha girato le spalle?
«Ho visto tanta gente che c’è rimasta male, ma gli amici veri mi sono rimasti vicino, offrendomi anche occasioni di lavoro. Però ho avuto pure io un rifiuto di tutto, per questo sono andato via: è stato più un volersi isolare da parte mia che un allontanamento delle persone».

E’ tornato a credere nella giustizia?
«Dipende cosa s’intende. Molti “media” dopo i titoloni “Ventola condannato” si sono limitati a dire “Sconticino per Ventola”. E questo non è giusto, vuol dire che non ci si interessa come si dovrebbe. E questo mi fa soffrire. Penso a mia madre che non smetteva di piangere quando le ho detto che la condanna era stata annullata. Per fortuna il Tnas fa le cose per bene, ma devi arrivare in fondo. E’ l’unica giustizia vera».


(Giulio Mola - Il Giorno)

http://www.calciomercato.com/altre-notizie/ventola-ucciso-dalla-giustizia-sportiva-ora-mi-riprendo-tutto-570578
"A noi la qualità cià rotto il cazzo.
VIVA LA MERDA!"