Autore Topic: Il 20 novembre Mauri in Procura  (Letto 40358 volte)

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feiez

Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #200 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 11:07:44 »
articolo pubblicato da rsi.it
 
Palazzi, missione compiuta: inchiesta caos
              Reso silenzioso dal chiasso del campionato, il soldato Palazzi ha compiuto la sua missione: della vicenda calcioscommesse non capisce più nulla nessuno. Non è successo per caso, è successo invece per la precisa volontà di chi un anno e mezzo fa si è trovato di fronte allo scandalo e ha deciso di affrontarlo nel modo più indolore per il sistema e per se stesso: diluendolo in un tempo infinito, frazionando i processi in una specie di delta della giustizia destinato a sfociare nel grande mare dell'ingiustizia. Il soldato Palazzi, in realtà, è il più innocente tra i colpevoli del caos: il capo del Coni Petrucci e quello del calcio Abete gli avevano detto di fare prestissimo, quando lo scandalo è dilagato, perché quello era un bel titolo da vendere ai giornali ("faremo pulizia, presto e bene"). Inutilmente qualcuno obiettava che le due cose erano impossibili: la mole del lavoro da completare, con tre procure della Repubblica attive, filoni che si aprivano in continuazione tra zingari, pentiti e mister X vari, escludeva  i tempi rapidi a meno di non voler celebrare processi sommari e destinati a contraddirsi tra di loro. Ma c'era il campionato da far partire, la scorsa estate, c'erano le tv che premevano, c'era una dirigenza sportiva terrorizzata dall'imminenza delle elezioni per il rinnovo delle cariche. Il soldato Palazzi è dunque partito, chiudendo di notte nelle stanze della Figc  i suoi collaboratori pur di offrire alla piazza qualche rapido risultato. Così sono stati celermente condannati decine di pesci piccoli, e il caso Conte è diventato il sigillo a un'operazione di presunta efficienza, con l'allenatore della squadra campione d'Italia squalificato prima dell'inizio della stagione.  E a poco serve ricordare che Conte è stato condannato tre volte da tre diversi tribunali sportivi con tre sentenze in palese contrasto l'una con le altre, non tanto nella sanzione comminata quanto nelle motivazioni fornite: un pentito credibile è diventato parzialmente credibile tra un processo e l'altro, un giocatore escluso per mancata complicità si è poi scoperto infortunato, una omessa denuncia è stata bollata come mancato illecito da un giudice chiacchierone, eccetera eccetera. Il tutto trascurando il balletto agghiacciante dei patteggiamenti prima raggiunti, poi negati, poi rinnegati: la pena su cui si litigò, è bene ricordarlo, era la stessa poi sancita con la sentenza tombale del Tnas del Coni, che sta diventando un po' lo scontificio istituzionale dello sport italiano.

Ma non sono solo le sentenze ad essere diventate incomprensibili. Ormai la giustizia sportiva ha rinunciato ad avere una giurisprudenza di riferimento: ogni processo fa storia a sé, come se i precedenti non esistessero. In questi mesi abbiamo visto di tutto: giocatori condannati a mesi o anni per  lo stesso identico reato, omesse denunce che valevano punti di penalizzazione variabili (Uno? Due? Sei? Dipende. Da cosa? Non si sa), fino allo scandalo più evidente: campionati che si giocano con decine di  tesserati coinvolti nella vicenda, dei quali però alcuni sono squalificati, altri  hanno già scontato la pena, altri invece dovranno ancora essere giudicati. Quando? Ora si sussurra che l'ultima tranche dei processi sportivi -anche se ultima è una parola grossa  -  dovrebbe aprirsi a marzo, se non ad aprile, o forse a maggio o a giugno. Riguarda anche squadre e giocatori di serie A, dove ogni settimana scendono regolarmente in campo 13 indagati dalle varie procure. Fatta salva la presunzione di innocenza, che vale per tutti: cosa accadrà se invece si arrivasse a giudizi di colpevolezza, a campionato già avanzatissimo o addirittura finito? Gli eventuali squalificati che avranno giocato tutte le partite, saranno considerati ininfluenti? E quelli che invece non hanno potuto giocare, si sentiranno davvero tutti uguali davanti alla legge?
(12 dicembre 2012) 
     
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CiPpiripi

Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #201 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 11:26:50 »
articolo pubblicato da rsi.it
 
Palazzi, missione compiuta: inchiesta caos
              Reso silenzioso dal chiasso del campionato, il soldato Palazzi ha compiuto la sua missione: della vicenda calcioscommesse non capisce più nulla nessuno. Non è successo per caso, è successo invece per la precisa volontà di chi un anno e mezzo fa si è trovato di fronte allo scandalo e ha deciso di affrontarlo nel modo più indolore per il sistema e per se stesso: diluendolo in un tempo infinito, frazionando i processi in una specie di delta della giustizia destinato a sfociare nel grande mare dell'ingiustizia. Il soldato Palazzi, in realtà, è il più innocente tra i colpevoli del caos: il capo del Coni Petrucci e quello del calcio Abete gli avevano detto di fare prestissimo, quando lo scandalo è dilagato, perché quello era un bel titolo da vendere ai giornali ("faremo pulizia, presto e bene"). Inutilmente qualcuno obiettava che le due cose erano impossibili: la mole del lavoro da completare, con tre procure della Repubblica attive, filoni che si aprivano in continuazione tra zingari, pentiti e mister X vari, escludeva  i tempi rapidi a meno di non voler celebrare processi sommari e destinati a contraddirsi tra di loro. Ma c'era il campionato da far partire, la scorsa estate, c'erano le tv che premevano, c'era una dirigenza sportiva terrorizzata dall'imminenza delle elezioni per il rinnovo delle cariche. Il soldato Palazzi è dunque partito, chiudendo di notte nelle stanze della Figc  i suoi collaboratori pur di offrire alla piazza qualche rapido risultato. Così sono stati celermente condannati decine di pesci piccoli, e il caso Conte è diventato il sigillo a un'operazione di presunta efficienza, con l'allenatore della squadra campione d'Italia squalificato prima dell'inizio della stagione.  E a poco serve ricordare che Conte è stato condannato tre volte da tre diversi tribunali sportivi con tre sentenze in palese contrasto l'una con le altre, non tanto nella sanzione comminata quanto nelle motivazioni fornite: un pentito credibile è diventato parzialmente credibile tra un processo e l'altro, un giocatore escluso per mancata complicità si è poi scoperto infortunato, una omessa denuncia è stata bollata come mancato illecito da un giudice chiacchierone, eccetera eccetera. Il tutto trascurando il balletto agghiacciante dei patteggiamenti prima raggiunti, poi negati, poi rinnegati: la pena su cui si litigò, è bene ricordarlo, era la stessa poi sancita con la sentenza tombale del Tnas del Coni, che sta diventando un po' lo scontificio istituzionale dello sport italiano.

Ma non sono solo le sentenze ad essere diventate incomprensibili. Ormai la giustizia sportiva ha rinunciato ad avere una giurisprudenza di riferimento: ogni processo fa storia a sé, come se i precedenti non esistessero. In questi mesi abbiamo visto di tutto: giocatori condannati a mesi o anni per  lo stesso identico reato, omesse denunce che valevano punti di penalizzazione variabili (Uno? Due? Sei? Dipende. Da cosa? Non si sa), fino allo scandalo più evidente: campionati che si giocano con decine di  tesserati coinvolti nella vicenda, dei quali però alcuni sono squalificati, altri  hanno già scontato la pena, altri invece dovranno ancora essere giudicati. Quando? Ora si sussurra che l'ultima tranche dei processi sportivi -anche se ultima è una parola grossa  -  dovrebbe aprirsi a marzo, se non ad aprile, o forse a maggio o a giugno. Riguarda anche squadre e giocatori di serie A, dove ogni settimana scendono regolarmente in campo 13 indagati dalle varie procure. Fatta salva la presunzione di innocenza, che vale per tutti: cosa accadrà se invece si arrivasse a giudizi di colpevolezza, a campionato già avanzatissimo o addirittura finito? Gli eventuali squalificati che avranno giocato tutte le partite, saranno considerati ininfluenti? E quelli che invece non hanno potuto giocare, si sentiranno davvero tutti uguali davanti alla legge?
(12 dicembre 2012) 
     
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Citazione
Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio.

Offline carpelo

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #202 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 11:46:20 »
...Ma, secondo il legale del portiere, Eduardo Chiacchio, a favore della societa' di De Laurentiis e dei due tesserati azzurri, gioverebbe il mancato patteggiamento del suo assistito (rischia ora 3 anni e tre mesi), respinto dalla Disciplinare che non ha ritenuto ''fattiva'' la sua collaborazione, nonostante tutto il processo si basi principalmente su di lui. Piuttosto che una nuova formulazione di richiesta di patteggiamento piu' cospicua (oltre i 16 mesi), Chiacchio ha preferito infatti richiedere la derubricazione da tentato illecito a violazione dell'articolo 1 del C.G.S (lealta' e correttezza). ''Sia io sia Gianello siamo consapevoli di aver certamente assunto una posizione di conforto per gli avvocati del Napoli, di Grava e di Cannavaro – rileva l'avvocato -.La non adesione al patteggiamento determina certamente ricadute positive sulla posizione degli altri deferiti per il presunto illecito''....
E meno male che io stesso avevo ritenuto assurda la mia tesi complottista!  >:(

POMATA

Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #203 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 13:10:46 »
Gli scoppierà il bubbone tra le mani e per rimediare il tutto faranno cadere 2 squadre delle 7 sorelle come esempio di giustizia...una siamo noi, non ho alcun dubbio al riguardo.

BUFFONI!

Offline disabitato

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #204 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 13:25:09 »
in esclusiva parte del video dell'interrogatorio di Gegic da parte di di martino, mentre crolla il castello accusatorio nei confronti di mauri.
[ Link a YouTube non valido ]
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

oizaL

Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #205 : Sabato 15 Dicembre 2012, 18:06:52 »
CALCIO: ABETE "SERVE RIFLESSIONE PER RIFORMA GIUSTIZIA SPORTIVA" (AGI/ITALPRESS) - Palermo, 15 dic. - "Andiamo verso una riflessione, una volta concluso questo filone giudiziario in cui e' impegnata anche la giustizia sportiva: tenendo sempre conto che siamo all'interno di un quadro normativo internazionale e che esiste l'autonomia dell'ordinamento sportivo riconosciuto dalle leggi dello Stato proprio per salvaguardare una dimensione di specificita' dello stesso". Lo ha detto il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete a margine del convegno "Giustizia penale e giustizia sportiva", spiegando che nei prossimi mesi si avviera' una discussione per la riforma della giustizia sportiva, anche in chiave scommesse illegali. "Serve un approfondimento giuridico sul piano delle esimenti e delle attenuanti tenendo anche conto di un'applicazione della legge 231 (Responsabilita' di Impresa, Codice Etico e Responsabilita' delle persone Giuridiche ex D.Lgs 231/01, - Responsabilita' amministrativa delle societa' e modelli di organizzazione, gestione e controllo, ndr) che puo', in presenza di altri reati, far venire meno o diminuire la responsabilita' di soggetti che non hanno commesso direttamente questi reati, anche se la responsabilita' oggettiva rimane un'architrave dell'ordinamento sportivo internazionale. Le scommesse illegali - ha detto Abete - determinano centri di criminalita' organizzata finalizzata ad utilizzare l'evento, anche se il risultato finale non interessa se non che sia in linea con quello che hanno scommesso per avere un illecito guadagno". Tra le tante ricette per prevenire fenomeni come questo, Abete mette sul piatto quella della maggiore prevenzione.  "Oggi c'e' gia' un'attivita' di coordinamento importante a livello di Interpool che a gennaio sara' nuovamente in Italia, c'e' anche un'iniziativa governativa. Ma c'e' la necessita' di raccordarsi per far crescere la dimensione della prevenzione e della deterrenza". Sul secondo filone di Cremona, Abete si dice preoccupato ma nei giusti limiti: "Il procuratore della Repubblica sta continuando le indagini, ha chiesto un prolungamento delle stesse, da una parte noi siamo nella condizione di sostenere l'impegno della procura, dall'altra preoccupati in maniera giusta, visto che tante situazioni sono emerse e sono oggetto della giustizia sportiva". Lunedi' e' attesa una sentenza della Disciplinare in merito alla vicenda che vede coinvolto il Napoli, una sentenza che comunque andra' a finire fara' parlare e che rischia di scontentare tutti. "E' un fatto abbastanza fisiologico. Visto che non ci sono situazioni di una sanzione bloccata, ma serve una valutazione, e' chiaro che da alcuni saranno ritenute positive e da altri negative. Se ci fosse un tariffario bloccato non ci sarebbe necessita' degli organi di giustizia, si applicherebbe il tariffario". Due mondi, quello dell'ordinamento penale e sportivo che non possono camminare parallelamente. "Devono essere coordinati da parte loro, riconoscendo da una parte la priorita' dell'ordinamento statuale, dall'altro l'autonomia della giustizia sportiva sancita da una legge dello Stato. Ma senza dimenticare che hanno obiettivi diversi". (AGI) Red/Bas 151624 DIC 12 NNNN 



CALCIO: PALAZZI,"RESPONSABILITA' OGGETTIVA CAPOSALDO FEDERAZIONI" (AGI/ITALPRESS) - Palermo, 15 dic. - La responsablita' oggettiva? Un "caposaldo di tutte le federazioni internazionali". Ad affermarlo e' il procuratore federale Stefano Palazzi, a margine del convegno "Giustizia penale e giustizia sportiva - responsabilita' delle societa' e modelli organizzativi" promosso dall'Ordine degli Avvocati di Palermo e svolto nell'aula magna della Facolta' di Giurisprudenza del capoluogo siciliano, alla presenza tra gli altri del presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete.  Della richiesta della penalizzazione di un punto per il Napoli per la vicenda Gianello, Palazzi non vuole parlare ("non posso rispondere di questioni in corso, noi parliamo con i nostri comportamenti procedimentali") ma approfitta della domanda per ringraziare pubblicamente i colleghi di Cremona in merito al secondo filone d'indagine sul calcioscommesse ("cosa ci aspettiamo da Cremona? Non ci aspettiamo niente, siamo in contatto con i colleghi della magistratura ordinaria che non finiro' mai di ringraziare per la loro disponibilita', la loro amicizia e la loro stima, quando avremo ulteriori punti e altro per procedere lo faremo come abbiamo sempre fatto"). "Anche nel dibattito di oggi - sottolinea - abbiamo avuto modo di osservare che quello della responsabilita' oggettiva e' un tema che bene o male e' presente anche nell'ambito dell'ordinamento statuale e che comunque si puo' rendere piu' adeguato alle realta' di fatto attraverso le gradazioni delle sanzioni. E' un istituto che esiste in tutti gli ordinamenti sportivi ed e' un caposaldo di tutte le federazioni".  Per Palazzi e' "fondamentale istituzionalizzare l'ordinamento penale a quello sportivo, visto che in molti casi vanno avanti di pari passo". Oltre agli interventi di Abete e Palazzi, al convegno (moderatore Francesco Greco, presidente dell'Ordine degli avvocati di Palermo) hanno preso parola analizzando diversi aspetti di giustizia penale e sportiva il presidente della Facolta' di Giurisprudenza, Antonio Scaglione, l'ordinario di diritto penale dell'universita' di Palermo e componente del Csm, Bartolomeo Romano, il preside della facolta' di scienze motorie e ordinario di diritto sportivo e diritto privato, Giuseppe Liotta, il presidente del Tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta, il Consigliere della Corte di Cassazione, Renato Grillo mentre le conclusioni sono toccate al primo presidente della Corte Suprerma di Cassazione, Ernesto Lupo. (AGI) Red 151514 DIC 12 NNNN 


Nascar

Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #206 : Lunedì 17 Dicembre 2012, 13:44:43 »
Ma i due punti di penalizzazione al napule sono confermati?

feiez

Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #207 : Lunedì 17 Dicembre 2012, 13:45:56 »
Domani la sentenza, secondo il sito della gazzetta.

Offline Drenai

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #208 : Lunedì 17 Dicembre 2012, 13:46:26 »
li confermeranno ufficialmente domani. ma è solo il primo grado di giudizio, il napoli farà sicuramente appello.
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Larry Bird

Offline Fabio70rm

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #209 : Lunedì 17 Dicembre 2012, 13:48:02 »
CALCIO: ABETE "SERVE RIFLESSIONE PER RIFORMA GIUSTIZIA SPORTIVA" (AGI/ITALPRESS) - Palermo, 15 dic. - "Andiamo verso una riflessione, una volta concluso questo filone giudiziario in cui e' impegnata anche la giustizia sportiva: tenendo sempre conto che siamo all'interno di un quadro normativo internazionale e che esiste l'autonomia dell'ordinamento sportivo riconosciuto dalle leggi dello Stato proprio per salvaguardare una dimensione di specificita' dello stesso". Lo ha detto il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete a margine del convegno "Giustizia penale e giustizia sportiva", spiegando che nei prossimi mesi si avviera' una discussione per la riforma della giustizia sportiva, anche in chiave scommesse illegali. "Serve un approfondimento giuridico sul piano delle esimenti e delle attenuanti tenendo anche conto di un'applicazione della legge 231 (Responsabilita' di Impresa, Codice Etico e Responsabilita' delle persone Giuridiche ex D.Lgs 231/01, - Responsabilita' amministrativa delle societa' e modelli di organizzazione, gestione e controllo, ndr) che puo', in presenza di altri reati, far venire meno o diminuire la responsabilita' di soggetti che non hanno commesso direttamente questi reati, anche se la responsabilita' oggettiva rimane un'architrave dell'ordinamento sportivo internazionale. Le scommesse illegali - ha detto Abete - determinano centri di criminalita' organizzata finalizzata ad utilizzare l'evento, anche se il risultato finale non interessa se non che sia in linea con quello che hanno scommesso per avere un illecito guadagno". Tra le tante ricette per prevenire fenomeni come questo, Abete mette sul piatto quella della maggiore prevenzione.  "Oggi c'e' gia' un'attivita' di coordinamento importante a livello di Interpool che a gennaio sara' nuovamente in Italia, c'e' anche un'iniziativa governativa. Ma c'e' la necessita' di raccordarsi per far crescere la dimensione della prevenzione e della deterrenza". Sul secondo filone di Cremona, Abete si dice preoccupato ma nei giusti limiti: "Il procuratore della Repubblica sta continuando le indagini, ha chiesto un prolungamento delle stesse, da una parte noi siamo nella condizione di sostenere l'impegno della procura, dall'altra preoccupati in maniera giusta, visto che tante situazioni sono emerse e sono oggetto della giustizia sportiva". Lunedi' e' attesa una sentenza della Disciplinare in merito alla vicenda che vede coinvolto il Napoli, una sentenza che comunque andra' a finire fara' parlare e che rischia di scontentare tutti. "E' un fatto abbastanza fisiologico. Visto che non ci sono situazioni di una sanzione bloccata, ma serve una valutazione, e' chiaro che da alcuni saranno ritenute positive e da altri negative. Se ci fosse un tariffario bloccato non ci sarebbe necessita' degli organi di giustizia, si applicherebbe il tariffario". Due mondi, quello dell'ordinamento penale e sportivo che non possono camminare parallelamente. "Devono essere coordinati da parte loro, riconoscendo da una parte la priorita' dell'ordinamento statuale, dall'altro l'autonomia della giustizia sportiva sancita da una legge dello Stato. Ma senza dimenticare che hanno obiettivi diversi". (AGI) Red/Bas 151624 DIC 12 NNNN 



CALCIO: PALAZZI,"RESPONSABILITA' OGGETTIVA CAPOSALDO FEDERAZIONI" (AGI/ITALPRESS) - Palermo, 15 dic. - La responsablita' oggettiva? Un "caposaldo di tutte le federazioni internazionali". Ad affermarlo e' il procuratore federale Stefano Palazzi, a margine del convegno "Giustizia penale e giustizia sportiva - responsabilita' delle societa' e modelli organizzativi" promosso dall'Ordine degli Avvocati di Palermo e svolto nell'aula magna della Facolta' di Giurisprudenza del capoluogo siciliano, alla presenza tra gli altri del presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete.  Della richiesta della penalizzazione di un punto per il Napoli per la vicenda Gianello, Palazzi non vuole parlare ("non posso rispondere di questioni in corso, noi parliamo con i nostri comportamenti procedimentali") ma approfitta della domanda per ringraziare pubblicamente i colleghi di Cremona in merito al secondo filone d'indagine sul calcioscommesse ("cosa ci aspettiamo da Cremona? Non ci aspettiamo niente, siamo in contatto con i colleghi della magistratura ordinaria che non finiro' mai di ringraziare per la loro disponibilita', la loro amicizia e la loro stima, quando avremo ulteriori punti e altro per procedere lo faremo come abbiamo sempre fatto"). "Anche nel dibattito di oggi - sottolinea - abbiamo avuto modo di osservare che quello della responsabilita' oggettiva e' un tema che bene o male e' presente anche nell'ambito dell'ordinamento statuale e che comunque si puo' rendere piu' adeguato alle realta' di fatto attraverso le gradazioni delle sanzioni. E' un istituto che esiste in tutti gli ordinamenti sportivi ed e' un caposaldo di tutte le federazioni".  Per Palazzi e' "fondamentale istituzionalizzare l'ordinamento penale a quello sportivo, visto che in molti casi vanno avanti di pari passo". Oltre agli interventi di Abete e Palazzi, al convegno (moderatore Francesco Greco, presidente dell'Ordine degli avvocati di Palermo) hanno preso parola analizzando diversi aspetti di giustizia penale e sportiva il presidente della Facolta' di Giurisprudenza, Antonio Scaglione, l'ordinario di diritto penale dell'universita' di Palermo e componente del Csm, Bartolomeo Romano, il preside della facolta' di scienze motorie e ordinario di diritto sportivo e diritto privato, Giuseppe Liotta, il presidente del Tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta, il Consigliere della Corte di Cassazione, Renato Grillo mentre le conclusioni sono toccate al primo presidente della Corte Suprerma di Cassazione, Ernesto Lupo. (AGI) Red 151514 DIC 12 NNNN

Quando questa gente, le loro opere e i loro pensieri saranno rottamati sarà sempre troppo tardi....
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline DinoRaggio

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #210 : Lunedì 17 Dicembre 2012, 14:29:24 »
Da gazzetta.it

Napoli, martedì la sentenza
-2 e sei mesi per Cannavaro


Milano, 17 dicembre 2012

La Disciplinare ha deciso la stessa squalifica anche per Grava mentre Gianello non è ritenuto collaborativo e sconterà 3 anni e 3 mesi

Giorni da incubo per i tifosi del Napoli (e per dirigenti e legali che prepareranno presto l'appello alla Corte di giustizia federale e al Tnas). Dopo la sconfitta contro il Bologna, martedì la Disciplinare renderà ufficiale la decisione: due punti di penalizzazione al Napoli e sei mesi ciascuno di squalifica per Paolo Cannavaro e Gianluca Grava sulla presunta combine di Samp-Napoli. Già ieri sera il presidente Sergio Artico da Torino ha provveduto a far recapitare alla segreteria il testo definitivo.
 
Lo schiaffo — Anche se l'impianto accusatorio è quello del Procuratore federale, in verità l'"operato" di Palazzi è messo in discussione dalla Disciplinare. Una richiesta (il "solo punto di penalizzazione" per il Napoli) che non ha basi giuridiche. È vero che nel tempo la responsabilità oggettiva si è modificata, ma in questo caso e nello stesso procedimento, Palazzi ha usato due pesi e due misure per il Napoli e il Portogruaro (certo quest'ultimo non milita in serie A) e la Disciplinare ha dovuto porre rimedio: due punti di penalizzazione a entrambe le società. Ridimensionata la squalifica di Cannavaro e Grava: se la base di partenza è sempre stata di sei mesi (e Palazzi ha largheggiato al ribasso di recente in diversi casi) non si capiva il perché dei nove mesi, senza che ci fossero aggravanti particolari. L'avvocato Luciano Malagnini ha un compito gravoso sia in appello sia davanti al Tnas per ridurre la squalifica soprattutto del capitano, uomo chiave della difesa del Napoli.

Gianello: 3 anni e 3 mesi — Secondo la Disciplinare l'ex terzo portiere del Napoli è reo confesso, ma non ha fornito nessuna collaborazione e "il non aver negato" (come sottolineava Palazzi) non può essere ritenuta una collaborazione: le intercettazioni e il verbale del poliziotto al seguito del Napoli lo incastravano ed era impossibile negare. Tre anni e tre mesi per lui dopo che il patteggiamento è saltato. In appello il suo legale Eduardo Chiacchio tornerà a giocare la carta dell'articolo 1 del codice di giustizia sportiva (slealtà sportiva) nel tentativo di contenere i danni anche per il Napoli (che finalmente si apra un fronte comune con l'avvocato Mattia Grassani?). La derubricazione invocata da Chiacchio per Gianello è stata invece accolta per Andrea Agostinelli e David Dei: per entrambi la richiesta era di tre anni, ma alla fine per loro si tratta solo di slealtà sportiva con pena notevolmente ridotta. Confermati i tre anni e nove mesi per Giusti che si andranno a sommare quelli che aveva avuto in un precedente procedimento e soprattutto su di lui dovrebbe sempre pendere una radiazione per il fallimento della Lucchese.

Maurizio Galdi
Valerio Piccioni
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline aaronwinter

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #211 : Lunedì 17 Dicembre 2012, 14:44:09 »

Lo schiaffo — Anche se l'impianto accusatorio è quello del Procuratore federale, in verità l'"operato" di Palazzi è messo in discussione dalla Disciplinare. Una richiesta (il "solo punto di penalizzazione" per il Napoli) che non ha basi giuridiche. È vero che nel tempo la responsabilità oggettiva si è modificata, ma in questo caso e nello stesso procedimento, Palazzi ha usato due pesi e due misure per il Napoli e il Portogruaro (certo quest'ultimo non milita in serie A) e la Disciplinare ha dovuto porre rimedio: due punti di penalizzazione a entrambe le società.

 ::)
Damose da fa (remix di aaronwinter)
Damose da fa' (feat. Disabitato)

Offline LaLazioMia

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #212 : Lunedì 17 Dicembre 2012, 14:54:01 »
Palazzi è parte ...nopeo  e il resto...tonno e formaggio ( Palamara e Auricchio) :D
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline WBB

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #213 : Martedì 18 Dicembre 2012, 00:02:05 »
Li squalificheranno giusto giusto per fargli saltare la partita con le merdacce.
Poi dopo gliela leveranno o sarà molto ridotta.
Vecchia pratica.
trigoria delenda est

Offline fiDelio

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #214 : Martedì 18 Dicembre 2012, 10:23:45 »
Ufficiale. - 2 al napoli e 6 mesi a cannavaro e grava.

Ad oggi siamo terzi da soli.
#Liberate I Laziali

"Ancora date retta a quegli stronzi dei giornalisti?"

"Se un giorno dovessi fare un trapianto di cervello, vorrei quello di un giornalista sportivo. Perché so che non è mai stato usato"

Offline fabrizio1983

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #215 : Martedì 18 Dicembre 2012, 10:25:45 »
Ufficiale. - 2 al napoli e 6 mesi a cannavaro e grava.

Ad oggi siamo terzi da soli.
si ma a me non è che fa star tranquillo sta cosa...
Io sto con Petković

Offline pizzeman

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #216 : Martedì 18 Dicembre 2012, 10:28:54 »
Ufficiale. - 2 al napoli e 6 mesi a cannavaro e grava.

Ad oggi siamo terzi da soli.

bah, penalizzati nel 2013 per fatti del 2010.
passi le squalifiche, ma la penalizzazione per me non ci sta.
soprattutto a campionato in corso.
io mi incazzerei.
Non il nome dietro, ma il simbolo davanti.

Offline Drenai

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #217 : Martedì 18 Dicembre 2012, 10:31:49 »
la nostra tranche la posticiperanno finchè non sapranno di preciso quanti punti devono darci per toglierci la CL :)
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Offline fiDelio

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #218 : Martedì 18 Dicembre 2012, 10:33:31 »
si ma a me non è che fa star tranquillo sta cosa...

In effetti la sensazione che p. si sia mantenuto il coup de théâtre alla fine, è forte.
#Liberate I Laziali

"Ancora date retta a quegli stronzi dei giornalisti?"

"Se un giorno dovessi fare un trapianto di cervello, vorrei quello di un giornalista sportivo. Perché so che non è mai stato usato"

Offline Eagles71

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Re:Il 20 novembre Mauri in Procura
« Risposta #219 : Martedì 18 Dicembre 2012, 10:35:45 »
la nostra tranche la posticiperanno finchè non sapranno di preciso quanti punti devono darci per toglierci la CL :)

ovvio.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!