Calendario cronologico partite prime tre in classifica fino a fine stagione.

[fish_mark]

Le tabelle non servono: sono inutili quando sono composte da 3 o 4 partite, figuriamoci da 14.
E' un po' come le previsioni del tempo. Sono affidabili da qui a un paio di giorni. Il resto è cartomanzia.

Una cosa concreta e solida su cui ragionare è lo stato di forma della Lazio attuale.
Al di là dei rilievi medici - Correa l'ho visto deboluccio, ancora all'80 forse anche al 70% della condizione, ma si riprenderà - la cosa che più mi sta impressionando è lo spirito di gruppo, l'applicazione di tutti i giocatori, ma dico veramente tutti.

Un paio di immagini di Parma.
Nel secondo tempo un'azione del Parma con mischia in area e conclusione a fil di palo. Sull'attaccante del Parma che riprendeva una corta respinta peril tap in vincente si avventano due giocatori due della Lazio (uno era Caicedo) per suturare lo spazio che si stava pericolasamente scoprendo a sinistra di Strakosha.
Questa è applicazione, spirito di sacrificio di gruppo, che consente di vedere i giocatori concentratissimi su ogni pallone, anche a centrocampo ed è la cosa che mi sta impressionando di più.

Altra immagine il coast to coast di Patric, sempre al centro di osservazioni non proprio benevole (comprese le mie). Prende palla dalla difesa comincia a macinare kilometri nelle praterie del Parma poi incrocia un difensore che avanzava per fermarlo e con un uno-due lo supera di slancio ed è quasi di fronte alla mezzaluna dell'area del Parma. Grandioso break dello spagnolo. Che lo vediamo anche autore anche di un spazzamento dell'area con un pallone lanciato sulla tribuna (solo in serata è arrivato il comunicato della FIGC che dava conto del ritrovamento della sfera nell'area di servizio Parma est).

Se continua così non è lecito porsi limiti. Rispetto agli anni passati, abbiamo uno spirito e un'applicazione senza precedenti e nessun altra distrazione dal campionato. Sono elementi importantissimi che non troviamo in altre squadre, decisivi proprio in primavera.
L'inter sta bene ma ha le coppe e potrebbe distrarsi e perdere energie. La Juventus non è più smagliante e inaffondabile come prima e ha le coppe: una su tutte, la Champions, imperativo categorico per chiunque siete sulla panchina bianconera.

Delle tabelle me ne ... frego. Sono altri gli elementi che mi fanno sognare.

[franz_kappa]

[...]
Delle tabelle me ne ... frego. Sono altri gli elementi che mi fanno sognare.

L'elemento che fa sognare è uno solo: 53 punti alla 25esima giornata, frutto di 16 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte. Distaccati di un punto dalle due capoliste.
Tutti gli altri elementi sono transeunti. Non vi è alcuna garanzia che le condizioni attuali di forma si manterranno nei prossimi tre mesi.

IL MOMENTO. Esiste solo il momento. Solo concentrandoci totalmente sul momento rispettiamo noi stessi e rispettiamo la Lazio.
Il nostro orizzonte è domenica sera e tra questo esatto momento e le ore 20.45 di domenica ci sono quasi 7.400 minuti. Tutti da assaporare, regalandoci un piacere prolungato. Dopo domenica sera c'è l'ignoto. E non esistono certezze oltre ai 53 punti già conquistati.

[Frusta]

 Dopo domenica sera c'è l'ignoto.

Li miei compagni fec' io sì aguti,
con questa orazion picciola, al cammino,
che a pena poscia li avrei ritenuti;
e volta nostra poppa nel mattino,
de' remi facemmo ali al folle volo...

  FK, Ulisse era Laziale
p.s.
E Dante pure.

[fish_mark]

L'elemento che fa sognare è uno solo: 53 punti alla 25esima giornata, frutto di 16 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte. Distaccati di un punto dalle due capoliste.
Tutti gli altri elementi sono transeunti. Non vi è alcuna garanzia che le condizioni attuali di forma si manterranno nei prossimi tre mesi.

IL MOMENTO. Esiste solo il momento. Solo concentrandoci totalmente sul momento rispettiamo noi stessi e rispettiamo la Lazio.
Il nostro orizzonte è domenica sera e tra questo esatto momento e le ore 20.45 di domenica ci sono quasi 7.400 minuti. Tutti da assaporare, regalandoci un piacere prolungato. Dopo domenica sera c'è l'ignoto. E non esistono certezze oltre ai 53 punti già conquistati.

Va bene, mo me lo segno proprio

[surg]

Noi giocheremo con la pippa in bocca: lo scudo non fa per noi

[SAV]

Nel secondo tempo un'azione del Parma con mischia in area e conclusione a fil di palo. Sull'attaccante del Parma che riprendeva una corta respinta peril tap in vincente si avventano due giocatori due della Lazio (uno era Caicedo) per suturare lo spazio che si stava pericolasamente scoprendo a sinistra di Strakosha.

Qualcuno ha capito perché Caicedo è stato ammonito in quella occasione?

[franz_kappa]

Va bene, mo me lo segno proprio

Caro mio, temo di non riuscire a spiegarmi.
Secondo me - e mi spendo per diffondere questa visione delle cose - il questo momento la cosa che ci arreca più benessere è goderci il momento, visto che non sappiamo cosa avverrà da qui a tre mesi.
Io non ti sto quindi intimando, a mo' di predicatore, di rammentare che "moriremo tutti!". Anzi, sto rimarcando che non sappiamo davvero cosa accadrà e che potrà accadere di tutto. E visto che potrà accadere di tutto, dall'arrivare ottavi - per assurdo! - a vincere lo Scudetto - ancor più assurdo - perché mai ci trastulliamo nell'immaginare cosa potrà succedere, idealmente proiettandoci in avanti quando c'è un presente meraviglioso da vivere?

Se tu evoci il "ricordati che devi morire" significa che davvero non so spiegarmi.
Io rimarco semmai l'esatto contrario: il mio è un forte e appassionato invito a vivere in totale pienezza e gioia un momento fantastico. Un momento che merita di essere vissuto nel più assoluto abbandono, senza pensare a cosa accadrà nel prossimo futuro. "Nel doman - per citare un Grande vissuto all'epoca rivissuta in 'Non ci resta che piangere' - non v'è certezza".

[fish_mark]

Rispondo imitando il maestro della citazione a frammentazione.

Caro mio, temo di non riuscire a spiegarmi.
Secondo me - e mi spendo per diffondere questa visione delle cose - il questo momento la cosa che ci arreca più benessere è goderci il momento, visto che non sappiamo cosa avverrà da qui a tre mesi.

Io me la sto godendo in silenzio, come tutti, senza andare a fare la spesa o in ufficio con lo sciarpone.
La prova di questo godimento, purtuttavia, sta anche nel tracciare scenari, nell’immaginare possibili evoluzioni, sfidando la logica, la statistica e anche la meteorologia. Me la voglio godere così.
Tu per caso la notte del gol di Simeone a Torino ti godevi soltanto il momento o non vedevi anche l’ora di giocare la prossima partita?
Avere voglia di riprovarci di vedere come va a finire uno spettacolo è qualcosa che succede nel calcio come … nell’amore.

Io non ti sto quindi intimando, a mo' di predicatore, di rammentare che "moriremo tutti!". Anzi, sto rimarcando che non sappiamo davvero cosa accadrà e che potrà accadere di tutto. E visto che potrà accadere di tutto, dall'arrivare ottavi - per assurdo! - a vincere lo Scudetto - ancor più assurdo - perché mai ci trastulliamo nell'immaginare cosa potrà succedere, idealmente proiettandoci in avanti quando c'è un presente meraviglioso da vivere?

Nessuno lo sa, neanche io. Sto provando a immaginare, sto sognando, insieme a voi.
Se potessi sapere il futuro, prevederei 14 vittorie consecutive.
Come vuole, giustamente, Jim (che saluto e abbraccio fortemente)

Se tu evoci il "ricordati che devi morire" significa che davvero non so spiegarmi.
Io rimarco semmai l'esatto contrario: il mio è un forte e appassionato invito a vivere in totale pienezza e gioia un momento fantastico. Un momento che merita di essere vissuto nel più assoluto abbandono, senza pensare a cosa accadrà nel prossimo futuro. "Nel doman - per citare un Grande vissuto all'epoca rivissuta in 'Non ci resta che piangere' - non v'è certezza".

Io non evoco niente, tanto meno esiti definitivi, per carità!
Questa istanza di realismo la faccio mia, anche perché la facevo mia già in precedenza, prima che tu me la facessi.
Sono laziale e le mie vittorie, seppur rade, sono sempre molto faticose, arrischiate, veri e propri miracoli.
E io ci credo ai miracoli.

Ho provato a sottolineare un paio di elementi che rendeono solide certe speranze: molto più solide di quanto si pensi. Basta così, la parola passa al campo, come sempre.

[SAV]

Se potessi sapere il futuro, prevederei 14 vittorie consecutive.

E un pareggio nell'ultima a Napoli... altrimenti, se una delle due avversarie le vince tutte, viene vanificato tutto...

[gentlemen]

Ma infatti. Leggo certe cose e mi viene da sorridere.
Un sorriso non di supponenza ma di affettuosa empatia nei confronti delle tipiche assurde modalità con cui i tifosi, per gestire l'ansia derivante dall'incapacità di controllare gli eventi futuri che vedranno la squadra del cuore protagonista, provano a immaginare lo sviluppo del campionato mettendo in fila i risultati 'attesi'.
Per esperienza la sorpresa c'è sempre e le cose non vanno mai come previsto a tavolino. Ma è nella natura del tifo e non si può impedirlo.

Certo, a mio immodesto avviso sarebbe più sensato vivere alla giornata, assaporando ogni secondo dell'attuale (e probabilmente irripetibile) condizione: a un punto dalla vetta, imbattuti da 18 partite, felici e sulle ali dell'entusiasmo.

Ma è evidente che questo non basta. C'è Lazio-inter, certo. Ma ci sono anche le successive 14 gare.
Pare che s'abbia una fretta indemoniata di arrivare alla fine del percorso. Dimenticando - in maniera secondo me scellerata - che è proprio dal vivere lentamente la stagione, giorno dopo giorno, che potrà derivare il maggior godimento. E invece il tifoso è preda di una invincibile premura. Chissà poi perché, mi chiedo io. Il giorno in cui vinci non ti resta nulla in mano, a parte un trofeo o un titolo sportivo. Devi dire addio a sensazioni come l'attesa, la trepidazione, l'ansia speranzosa.
Ottenuto quanto desiderato, sarà il tifoso felice? Eh, mica è detto. A quel punto, avendo soddisfatto IL desiderio, sorgerà inevitabilmente un nuovo bisogno. E così avanti in un eterno loop di insensata bramosia del prossimo obiettivo da conseguire.

In realtà non c'è nessun obiettivo da conseguire, non esiste, OGGI, alcuna prospettiva. Ci sarebbe, a dirla tutta, un momento da vivere nella massima pienezza. Siamo nella settimana che precede il turno di campionato nel quale la Lazio affronterà la capolista a pari merito distanzata di un solo punto. Credo ci si dovrebbe concentrare su questo. Ma ai più non riesce, visto che - per certi versi invitabilmente - il loro sguardo si proietta oltre. Curioso, no?

E' la natura umana, per cui è normale, però io dico pure che la tua riflessione è opportuna e giusta....GODIAMOCI ED ASSAPORIAMOCI IL MOMENTO.

[Jim Bowie]

Caro mio, temo di non riuscire a spiegarmi.
Secondo me - e mi spendo per diffondere questa visione delle cose - il questo momento la cosa che ci arreca più benessere è goderci il momento, visto che non sappiamo cosa avverrà da qui a tre mesi.
Io non ti sto quindi intimando, a mo' di predicatore, di rammentare che "moriremo tutti!". Anzi, sto rimarcando che non sappiamo davvero cosa accadrà e che potrà accadere di tutto. E visto che potrà accadere di tutto, dall'arrivare ottavi - per assurdo! - a vincere lo Scudetto - ancor più assurdo - perché mai ci trastulliamo nell'immaginare cosa potrà succedere, idealmente proiettandoci in avanti quando c'è un presente meraviglioso da vivere?

Se tu evoci il "ricordati che devi morire" significa che davvero non so spiegarmi.
Io rimarco semmai l'esatto contrario: il mio è un forte e appassionato invito a vivere in totale pienezza e gioia un momento fantastico. Un momento che merita di essere vissuto nel più assoluto abbandono, senza pensare a cosa accadrà nel prossimo futuro. "Nel doman - per citare un Grande vissuto all'epoca rivissuta in 'Non ci resta che piangere' - non v'è certezza".

Carpe Diem!

[Frank 73]

Per quanto riguarda l'Inter, mi auguro che le partite di Coppa Italia siano solo due e che il Napoli sappia eliminare i nerazzurri.
Venendo meno una possibile competizione alternativa per almeno una vittoria di consolazione nel caso lo scudetto possa sfuggire, e l'Inter non vince un trofeo da più di un lustro, i neroazzuri potrebbero allontanare la tentazione di mollare qualcosa in EL.
Uscendo dalla CI, invece, non potrebbero permettersi di sottovalutarla e restare a fine stagione con un pugno di mosche in mano.
L'impegno frequente del giovedì in EL sarebbe un grosso punto a favore delle avversarie. Spero nel Napoli dunque, la polizza assicurativa di una finale di Coppa Italia potrebbe consigliare ai neroazzuri di ridurre i giovedì ad una sola fastidiosa trasferta in Bulgaria per poi subito salutare la competizione.

Quanto alla Juve, mi auguro il contrario. Una cocente eliminazione con i francesi del Lione che mandi in mille pezzi tutto, guida tecnica, morale, rapporti societari, ecc. Del resto, è la squadra di gran lunga tecnicamente più forte, sperare che possa bucare una ruota o bruciare il motore non è peccato. 

Quanto a noi, condivido quanto scritto da FK. Godiamoci ogni partita, l'avvicinamento alla stessa, il brivido di salire le scalette dello stadio e trovarsi di fronte il teatro di una nuova battaglia. Una alla volta, da vivere e assaporare fino in fondo.

[disabitato]

Io mi gratto.

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[MCM]

Purio

[zorba]

Noi giocheremo con la pippa in bocca: lo scudo non fa per noi

Potrebbe essere fraintesa...   

Diciamo che la pipa andrebbe meglio.

 

[paperinik]

Si può benissimo vivere il “presente” semplicemente… desiderando.
“Il tempo è uno. Il passato non è altro che il “Ricordo presente”; il futuro non è altro che “l’immaginazione presente”; per cui è TUTTO PRESENTE.” (cit. San Tommaso-San’Agostino)
Certo, se ne leggono di tutti i colori, ma anche questa è una peculiarità dei Forum: lo scambio di opinioni.
Importante è dire la propria senza, in qualche modo, farla passare per ‘l’ultima verità” (cit. pallottola di Denzel Washington).
Ogni tifoso ha la facoltà barra possibilità di vivere questo piacevolissimo momento della squadra come meglio vuole. Anche condividendo con altri il proprio stato d’animo, il proprio desiderio, proiettato verso il futuro, si. Non la vedo un’azione “frettolosa” o “scellerata”. Si può vivere intensamente questo bellissimo momento della Lazio, istante per istante, con un ichinen sanzen (cit. “3.000 condizioni di vita in un istante”) profondo, anche facendo tabelle. Perché no? Anzi io mi diverto e ne godo a fare calcoli sulla mia squadra del cuore, confrontando i risultati della stessa con le prime 2 della classe, soprattutto perché così facendo, vista la classifica attuale, escludo l’as merda da ogni supposizione. E ne godo!
Ma magari fosse così ogni anno! Che arrivati a 15 giornate dalla fine posso godere “intensamente” di aver raggiunto (al 88%) la qualificazione in CL e aver distanziato i cani di 14 punti. E ad un punto dalla vetta, provare, tentare, sognare, a qualcosa di più ambito, ma in maniera del tutto gratuita, senza nulla perdere, visto che non partiamo mai da favoriti.
Ecco, anche nel fare queste riflessioni, a mio modestissimo parere, sto vivendo intensamente le gioie che questa Lazio mi sta offrendo.
Lazio-Inter per me è già iniziata…

[geddy]

Riesce difficile pero' proiettarsi oltre la prossima partita. Altro non saprei dire.Pure che ci aspettano quindici finali lo ridurrei a una per volta, la prossima.

[surg]

Potrebbe essere fraintesa...   

Diciamo che la pipa andrebbe meglio.

 

Il modo di dire romanesco è con la pippa in bocca.

[zorba]

Il modo di dire romanesco è con la pippa in bocca.

Mi auguro almeno "arsugo"...

 

[JoeSlide]

Per me attualmente quante più ne gioca l'Inter peggio è per noi.