Autore Topic: Crac Italpetroli, guai per la Sensi  (Letto 124146 volte)

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Offline Andre

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #520 : Martedì 12 Ottobre 2010, 17:34:40 »
mica tanto una persona, l'ultimo contratto a tozzy non l'ha mica fatto er poro sor Franco...

bhè, non credo potessero fare altrimenti ... diverso discorso è, per dire, il rinnovo a cifre allucinanti a taddei ... in ogni caso mi sembrano bicchieri d'acqua nel mare delle spese del padre
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Andre

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #521 : Martedì 12 Ottobre 2010, 17:40:17 »
ROMA (12 ottobre) - L'accordo per comprare la Roma c'era ed è sfumato nell'ultima fase ma l'interesse rimane «se gli italiani accetteranno di vendere il club». Lo ha detto il magnate egiziano Naguib Sawiris, intervistato da Nile Live, a proposito dell'eventuale acquisto della società

Rifiuto italiano. Sawiris, durante la trasmissione Dal cuore dell'Egitto in onda domenica, ha spiegato che un accordo per l'acquisto c'era già ma che questo «è sfumato nelle ultime fasi a causa del rifiuto italiano. Noi siamo il principale sponsor di questo club e io resto fedele ai miei intendimenti se gli italiani accetteranno di vendere».
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

CiPpi

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #522 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 08:28:40 »
difatti ho parlato di favori, Franz, non pressioni, in un ambiente, quello finanziario, dove alleanze e appunto favori sono il modus operandi.

certo poi si puo' pensare piu' credibile la valutazione di 20 milioni per un giocatore che era praticamente fermo da un anno, per poi darlo via in prestito l'anno dopo, appena recuperato.

il mondo in fondo e' bello perche' vario.

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #523 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 11:41:51 »
difatti ho parlato di favori, Franz, non pressioni, in un ambiente, quello finanziario, dove alleanze e appunto favori sono il modus operandi.
Interessante. Io non ne so molto, ma tu sei in Uk quindi mi puoi illuminare: la proprietà dei Reds è collegata a un soggetto finanziario?
Magari è così, io non lo so. In caso contrario, vi viene difficile immaginare perché il Liverpool avrebbe dovuto fare un indiretto favore a Unicredit.
Buon viaggio, caro Piero.

CiPpi

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #524 : Mercoledì 13 Ottobre 2010, 16:19:41 »
come detto ognuno  sceglie  cosa  ritiene piu' credibile.  alcuni si  attengono  alle  versioni ufficiali, altri pensano che quando cio' che si  sa viene reputato da  molti  alquanto strano, la valutazione di Aquilani nelle condizioni  in  cui era  per  20 meloni, forse, e  sottolineo forse cosi non te  lo perdi per strada  ;), ci  potrebbe (notare il condizionale che presuppone  una chiara attestazione da parte del tuo inerlocutore che  la sua  e' solo una teoria ndCP) essere  qualcosa di piu'.  ma  vera o  non vera  tale teoria poco ci  cale,  perche' l'aesse  rimane comunque nelle mani  delle Sensisters, per  tornare  in merito al  topic.

zorba

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #525 : Giovedì 14 Ottobre 2010, 12:18:42 »
(Il Fatto Quotidiano 14.10.2010)

AS ROMA: TUTTI LA VOGLIONO, NESSUNO È ROMANO

Forse c’è l’offerta di Sawiris Alemanno: “Meglio se resta a noi”

(di Alfredo Faieta)

“Siamo alle solite: sono tre anni che la Roma viene venduta a chiunque sui giornali e alla fine non si è mai spostata da casa Sensi”. Marcel Vulpis, direttore dell’agenzia Sporteconomy.it   e attento osservatore di business sportivi descrive la situazione con una punta d’amarezza dopo le dichiarazioni del magnate egiziano Naguib Sawiris, che dalla televisione satellitare Nine Live aveva parlato di un accordo quasi fatto con Unicredit che sarebbe poi saltato per non meglio precisati impedimenti da parte della banca. “Così la Roma fa la figura della Sora Camilla, che tutti la vogliono e nessuno la piglia”, continua Vulpis, per nulla sorpreso di quel che sta succedendo intorno alla squadra.

I 23 presunti compratori

IN REALTÀ i compratori ci sarebbero: 23 soggetti che hanno risposto all’appello della banca d’affari Rothschild, incaricata dai creditori della vendita, e non bisogna dimenticare che già un paio di anni fa il finanziare di origini ungheresi Gorge Soros si era presentato con una proposta per rilevare la squadra per circa 170 milioni di euro e un impegno per un progetto di valorizzazione importante, che Rossella Sensi, allora come oggi alla presidenza, avrebbe però sdegnato. Ma allora il pallino era ancora in mano alla famiglia romana mentre adesso le cose stanno diversamente.

Ma qual è il senso dell’uscita di Sawiris nel programma “Dal cuore dell’Egitto”, raccolta   dall’agenzia di stampa Adnkronos di Pippo Marra (che della As Roma è consigliere del cda da 18 anni)? Le dichiarazioni, lungi dall’aggiungere certezze al futuro della squadra, hanno avuto solo l’effetto di scuotere ancora un po’ il titolo in Borsa con le conseguenti code polemiche. Mossa propagandistica in patria o messaggio di disponibilità spedito ai banchieri di Unicredit perché affrettino i tempi della cessione? Lo stesso Pippo Marra, contattato dal Fatto Quotidiano, non si vuole sbilanciare. Ma auspica che la cessione avvenga in tempi rapidi, per arrivare al più presto possibile a una soluzione che consenta alla squadra in affanno di guardare al futuro con maggiore serenità e prospettive di sviluppo solide.

Come si spiegano i ritardi e i misteri, visto che i compratori potenziali sarebbero addirittura 23? Oltre a Sawiris, che periodicamente rilancia il suo interesse ma che qualche anno fa, da proprietario di Wind, fece lo stesso con la Tiscali di Renato Soru senza mai concludere, i nomi che si susseguono sono la famiglia Angelini – industrie farmaceutiche -, il fondo sovrano di Abu Dhabi Aabar – già azionista col 4,99 per cento di Unicredit – la famiglia Angelucci – cliniche ed editoria – e la russa Lukoil che però ha smentito ufficialmente l’interesse.

Gli equilibri interni a Unicredit

“MA COSA pensano, che un’attività di questo tipo si possa vendere in una settimana?”, commenta Chicco Testa, che di Rothschild è il managing director italiano. “Il processo di cessione ha i suoi tempi”, aggiunge il manager senza però specificare quali siano e trincerandosi dietro un cordiale no comment, “perché il titolo è quotato e non vogliamo essere noi artefici dei suoi già bruschi movimenti” . Dalla banca si fa comunque sapere che gli information memorandum, i documenti   che illustrano il bene da vendere, sono in viaggio verso i potenziali compratori i quali faranno poi un’offerta non vincolante da esaminare entro i primi dieci giorni di novembre.

Ma c’è dell’altro che forse può spiegare la lentezza della procedura. La Newco (nuova compagnia) che dovrebbe tenere il 67 per cento delle azioni As Roma, di proprietà al 51 per cento di Unicredit e al 49 dei Sensi, non è stata ancora costituita, nonostante sia il formale decisore ultimo della cessione. Come mai? In Unicredit parlano di questioni legali e tecniche ma forse c’entra anche il cambio ai vertici della società. Chi siederà per conto della la banca nel cda della Newco è ancora un mistero. E il rimpasto ai vertici non aiuta a sbrogliare la matassa. Finora della questione Roma si è occupato il vice amministratore delegato Paolo Fiorentino, ma nessuno sa se resterà in quella posizione con l’arrivo del nuovo capo operativo Federico Ghizzoni. Anche il sindaco Alemanno è in attesa di “incontrare i nuovi vertici per sapere quali sono le intenzioni”. Ma ha già detto la sua sul futuro proprietario: “Romano è meglio”.


Tifosi della Roma davanti alla sede di Unicredit.  (FOTO ANSA)

CiPpi

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #526 : Giovedì 14 Ottobre 2010, 13:53:32 »
un piccolo appunto.

le percentuali di proprieta' della Newco sono le stesse della Italpetroli, che appunto sostituisce.

51 alle sister e 49 all'uni, e non viceversa come scritto nell'articolo.

http://bo.asroma.it/UserFiles/1198.pdf
Citazione
...
riorganizzazione del Gruppo Italpetroli, che comporta tra l'altro la costituzione, tramite scissione di Compagnia Italpetroli, di una società ("Newco Roma") partecipata dalla Famiglia Sensi e da UniCredit, secondo le attuali quote azionarie detenute in Compagnia Italpetroli, rispettivamente, pari al 51% e al 49%. A tale società verrà assegnato il pacchetto azionario di controllo di A.S. Roma, con l’obiettivo di procedere alla valorizzazione e alla vendita dello stesso.
...

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #527 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 08:49:29 »
Dal progetto di bilancio consolidato del gruppo as xxxx spa al 30 giugno 2010 (data 27 sett 2010):

Ricavi consolidati: 137 milioni di euro
Costo del personale tesserato: 97,1 milioni di euro.
Incidenza percentuale del monte ingaggi sui ricavi: 70,9%.

Mi pare tanto. La xxxx è una società 'pesante', con costi elevati. Ancora se li può permettere, ma lo 'scialo' dell'ultima campagna acquisti (mi riferisco non tanto al costo dei cartellini, visto che adriano e simplicio sono arrivati a parametro zero, ma al costo dei rispettivi ingaggi, oltre a quello di borriello, lui sì pagato caro) credo si farà sentire sul conto economico a fine stagione.

Fallire non falliscono, TOGLIETEVELO DALLA TESTA.
Ma non si può negare che i margini di manovra del club si sono molto molto  ridotti negli ultimi anni, considerando che dal 2005-2006 in poi il loro costo del lavoro è aumentato di oltre il 50% (allora era pari  64,19 milioni, il 50% dei ricavi consolidati).
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Skorpius

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #528 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 09:21:32 »
Dal progetto di bilancio consolidato del gruppo as xxxx spa al 30 giugno 2010 (data 27 sett 2010):

Ricavi consolidati: 137 milioni di euro
Costo del personale tesserato: 97,1 milioni di euro.
Incidenza percentuale del monte ingaggi sui ricavi: 70,9%.

Mi pare tanto. La xxxx è una società 'pesante', con costi elevati. Ancora se li può permettere, ma lo 'scialo' dell'ultima campagna acquisti (mi riferisco non tanto al costo dei cartellini, visto che adriano e simplicio sono arrivati a parametro zero, ma al costo dei rispettivi ingaggi, oltre a quello di borriello, lui sì pagato caro) credo si farà sentire sul conto economico a fine stagione.

Fallire non falliscono, TOGLIETEVELO DALLA TESTA.
Ma non si può negare che i margini di manovra del club si sono molto molto  ridotti negli ultimi anni, considerando che dal 2005-2006 in poi il loro costo del lavoro è aumentato di oltre il 50% (allora era pari  64,19 milioni, il 50% dei ricavi consolidati).

Un po'il cane che si morde la coda... alzati gli ingaggi per rimanere ai vertici (leggi CL) per ottenere soldi per pagare gli ingaggi
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline AlonZo

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #529 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 10:06:54 »
Interessante l'artticolo sul sole di oggi..

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #530 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 10:12:36 »
Interessante l'artticolo sul sole di oggi..
Eh già...  8)

Però io dissento con quella che è una 'non-notizia', nel senso che i dati diffusi ieri con la relazione dei revisori sono gli stessi che la società aveva comunicato il 27 settembre scorso nel Progetto di bilancio al 30 giugno 2010.
Altro è, non lo nego, la previsione di un pesante rosso anche nell'esercizio 2010-2011: questa è una novità che però potrebbe contrastare con quanto comunicato dalla as xxxx spa a fine settembre.

E' ovvio che revisori professionisti ne sanno 100 volte più di me, ma mi sorprende la sottostima - da parte di detti revisori - dei proventi della Champions 2010-2011 in arrivo.
Buon viaggio, caro Piero.

CiPpi

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #531 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 10:18:37 »
Franz, di questi dati invece che ne facciamo?

http://bo.asroma.it/UserFiles/1263.pdf
Citazione
Sommario – Dati relativi al Bilancio separato di A.S. Roma
-I Ricavi dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2010 sono pari a 118 milioni di euro, in flessione del 16,5%, rispetto all’esercizio precedente, per effetto dei fatti di gestione infra descritti.
- I Costi operativi dell’esercizio, pari a 142,7 milioni di euro, registrano una crescita dello 2,7% rispetto all’esercizio precedente.
- Il Margine operativo lordo dell’esercizio, comprensivo dei risultati della Gestione del parco calciatori, risulta negativo per 5,7 milioni di euro, in flessione rispetto al 30 giugno 2009 (positivo per 18,6 milioni di euro, al 30 giugno 2009).
- Il Risultato netto d’esercizio al 30 giugno 2010, è negativo per 21,9 milioni di euro, in flessione rispetto all’esercizio
precedente
(negativo per 1,9 milioni di euro, al 30 giugno 2009).
- La Posizione finanziaria netta a fine esercizio è negativa per 10 milioni di euro, in flessione di 29,6 milioni di euro, rispetto al 30 giugno 2009.
- Il Capitale Corrente netto a fine esercizio risulta negativo per 61,1 milioni di euro, in miglioramento di 19,2 milioni di euro, rispetto al 30 giugno 2009.
- Il Patrimonio netto a fine esercizio è pari a 105,1 milioni di euro, con un decremento di 21,9 milioni di euro, rispetto all’esercizio al 30 giugno 2009, per il risultato economico conseguito.

Sommario - Dati relativi al Bilancio Consolidato di A.S. Roma
- I Ricavi Consolidati dell’esercizio al 30 giugno 2010 sono pari a 137 milioni di euro, in flessione del 14,8%, rispetto all’esercizio precedente.
- I Costi operativi consolidati dell’esercizio, pari a 152,1 milioni di euro, registrano una crescita del 3,1% rispetto all’esercizio precedente.
- Il Margine operativo lordo consolidato dell’esercizio, comprensivo dei risultati della Gestione del parco calciatori, è pari a 4 milioni di euro (29,8 milioni di euro, al 30 giugno 2009), in peggioramento rispetto nell’esercizio.
- Il Risultato netto consolidato al 30 giugno 2010, comprensivo della quota di terzi, è negativo per 21,8 milioni di euro, in flessione rispetto all’esercizio precedente (negativo per 1,3 milioni di euro, al 30 giugno 2009).
- La Posizione finanziaria netta consolidata a fine esercizio è negativa per 8,5 milioni di euro, in flessione di 29,3 milioni di euro, rispetto al 30 giugno 2009.
- Il Capitale Corrente netto consolidato a fine esercizio risulta negativo per 59,8 milioni di euro, in miglioramento di 16,7 milioni di euro, rispetto al 30 giugno 2009.
- Il Patrimonio netto consolidato a fine esercizio è negativo per 13,2 milioni di euro, con un decremento di 22 milioni di euro, rispetto all’esercizio precedente, per il risultato economico conseguito.

a me sembrano numeri, specialmente confrontati con l'anno precedente, che dovrebbero mettere molta apprensione. (ovviamente a loro ndCP).

fallire non falliscono? propenderei piu' per il fallire, non li faranno fallire.

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #532 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 10:25:27 »
Franz, di questi dati invece che ne facciamo?

a me sembrano numeri, specialmente confrontati con l'anno precedente, che dovrebbero mettere molta apprensione. (ovviamente a loro ndCP).

fallire non falliscono? propenderei piu' per il fallire, non li faranno fallire.

Tu ti rendi conto, vero?, che il bilancio precedente comprendeva i provebnti della partecipazione alla Champions, che alla xxxx frutta circa 30 milioni all'anno?
Tu lo sai, vero?, che quest'anno la xxxx è tornata in Champions e dunque potrà registrare un sensibile aumento dei ricavi in ragione della partecipazione alla fase a gironi della Champions?

Quei numeri non devono destare alcuna sorpresa: se i ricavi calano di alcune decine di milioni tutti gli indicatori non possono che essere negativi laddove i costi fissi non sono restano stabili ma anzi, come avvenuto, aumentano leggermente.

I numeri dicono molto, certo.
Ma non dicono tutto se non li si osserva in una prospettiva 'dinamica'.

Invito tutti a non soffermarsi su un solo esercizio ma a ragionare su più anni: potremo fare, se ci applicheremo un pochino, discussioni più avvincenti e approfondite.  ;)

Concludo dicendo che l'espressione "non li faranno fallire" non significa nulla.
C'è il codice civile (il diritto societario e quello che altro ti pare) che determina se una società fallisce o meno. Nessuna forza occulta può salvare chi non è più salvabile.

La stessa Lazio era tecnicamente fallita... Poi è arrivato Lotito (con alcuni amici), ha ricapitalizzato assieme a loro (dopo che aveva ricapitalizzato Capitalia) e la Lazio ha continuato a vivere.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline aaronwinter

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #533 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 10:37:52 »
Rectius

Un po'il cane che si morde la coda... alzati gli ingaggi per rimanere ai vertici (leggi CL) per ottenere soldi per pagare gli ingaggi il Fesso
Damose da fa (remix di aaronwinter)
Damose da fa' (feat. Disabitato)

Offline Skorpius

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #534 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 10:47:39 »


Concludo dicendo che l'espressione "non li faranno fallire" non significa nulla.
C'è il codice civile (il diritto societario e quello che altro ti pare) che determina se una società fallisce o meno. Nessuna forza occulta può salvare chi non è più salvabile.


il fallimento è ad istanza di parte.. se la parte creditrice non vuol far fallire (per una serie di motivi anche politici) il debitore, il debitore non fallisce
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #535 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 10:57:44 »
il fallimento è ad istanza di parte.. se la parte creditrice non vuol far fallire (per una serie di motivi anche politici) il debitore, il debitore non fallisce
Ok, ma prima che il creditore presenti istanza di fallimento ce ne corre...
Nel peggiore scenario si venderebbero due 'gioielli' e metterebbero tutto a posto.
Non è peraltro escluso, ciò detto, che qualche alienazione venga effettivamente realizzata tra gennaio e il 30 giugno 2011, aggiungo io.

Oppure, come nel caso della Lazio di Masoni, cui non era bastato vendersi parecchi gioielli (Stam, Corradi e Fiore nella tarda primavera 2004), interverrebbero nuovi soggetti con una ricapitalizzazione che diluirebbe le quote dei sensy nel caso la famiglia non fosse in grado di sottoscrivere pro quota l'aumento di capitale.
Buon viaggio, caro Piero.

CiPpi

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #536 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 11:27:15 »
Tu ti rendi conto, vero?, che il bilancio precedente comprendeva i provebnti della partecipazione alla Champions, che alla xxxx frutta circa 30 milioni all'anno?
Tu lo sai, vero?, che quest'anno la xxxx è tornata in Champions e dunque potrà registrare un sensibile aumento dei ricavi in ragione della partecipazione alla fase a gironi della Champions?
...

mi rendo anche conto che sono entrati i 20 meloni dell'aquilone ;), insieme alle entrate della EL, che se non coprire tutto, avrebbero dovuto ammortizzare il non introito. Invece...

fagli saltare la CL per un paio di anni di seguito, e se non riescono a sopperire con altre vendite, quanti altri 20 meloni si possono permettere?

considerando che se ti vendi i giocatori migliori calano anche le possibilita' di buoni risultati e qualificazioni.

rischiano fra', soprattutto se non risolvono la questione vendita.

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #537 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 11:39:27 »
mi rendo anche conto che sono entrati i 20 meloni dell'aquilone ;), insieme alle entrate della EL, che se non coprire tutto, avrebbero dovuto ammortizzare il non introito. Invece...

Perfetto.
E infatti nel testo che hai riportato possiamo leggere:

Il Margine operativo lordo consolidato dell’esercizio, comprensivo dei risultati della Gestione del parco calciatori, è pari a 4 milioni di euro (29,8 milioni di euro, al 30 giugno 2009), in peggioramento rispetto nell’esercizio.

Quindi con la cessione di aquilani i ricavi sono stati incrementati da una voce d'entrata straordinaria (i proventi della cessione del centrocampista) e hanno compensato i costi. Tanto che il margine è positivo per 4 milioni.

Quest'anno, senza i 20 milioni di aquilani, ci saranno a differenza dell'esercizio 2009-2010 i 30 milioni circa della Champions.

Più o meno appena sopra la linea di galleggiamento si mantengono, insomma.

Tu dici

fagli saltare la CL per un paio di anni di seguito, e se non riescono a sopperire con altre vendite, quanti altri 20 meloni si possono permettere?

Questa cosa la leggo da anni sui forum, ma la xxxx dal 2001-2002 in poi non ha mai mancato la Champions per più di un anno. Spero che le Cassandre abbiano presto ragione. Per ora le loro profezie di sventura restano sulla carta (virtuale).
Buon viaggio, caro Piero.

zorba

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #538 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 12:33:29 »
As Roma, 12 offerte d'acquisto

Ipotesi del Financial Times. Stranieri meta' dei candidati

(ANSA) - ROMA,15 OTT - In un articolo in prima pagina, il 'Financial Times' ipotizza 12 offerte per l'acquisto della Roma, meta'delle quali provenienti da fuori Italia. Tra le manifestazioni di interesse che dovrebbero arrivare entro la fine dell'anno ce ne sarebbero - secondo il FT - alcune provenienti da Usa, Cina, Russia e India. La Roma, che ha una capitalizzazione di mercato di 140 milioni di euro, potrebbe raccogliere un'offerta valutata tra i 170 e i 200 milioni di euro.

CiPpi

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #539 : Venerdì 15 Ottobre 2010, 13:33:17 »
Perfetto.
E infatti nel testo che hai riportato possiamo leggere:

Il Margine operativo lordo consolidato dell’esercizio, comprensivo dei risultati della Gestione del parco calciatori, è pari a 4 milioni di euro (29,8 milioni di euro, al 30 giugno 2009), in peggioramento rispetto nell’esercizio.

Quindi con la cessione di aquilani i ricavi sono stati incrementati da una voce d'entrata straordinaria (i proventi della cessione del centrocampista) e hanno compensato i costi. Tanto che il margine è positivo per 4 milioni.

Quest'anno, senza i 20 milioni di aquilani, ci saranno a differenza dell'esercizio 2009-2010 i 30 milioni circa della Champions.

Più o meno appena sopra la linea di galleggiamento si mantengono, insomma.

Tu dici

Questa cosa la leggo da anni sui forum, ma la xxxx dal 2001-2002 in poi non ha mai mancato la Champions per più di un anno. Spero che le Cassandre abbiano presto ragione. Per ora le loro profezie di sventura restano sulla carta (virtuale).

personalmente mica ti capisco, sai?

hanno peggiorato il margine operativo di quasi 26 milioni, nonostante la vendita di aquilani e l'EL, ma dici che quest'anno con la CL, quantificata in 30 milioni da te, non avranno problemi?

tra quanto perso (26 milioni) e quanto venduto (20 milioni) fa molto di piu' dei 30 milioni della CL, quindi a meno che di un cambio nella gestione quest'anno e' capace che comunque un altro peggioramento sia prevedibile.

anche perche':

quanto sono aumentate le spese?

e quanto sono diminuiti i ricavi per abbonamento e, se continua cosi, quanto diminuiranno i ricavi dagli spettatori?

sempre che poi non escano subito dalla CL, allora manco i 30 meloni prendono.



sull'ultima cosa poi non capisco qual'e' il senso della risposta.

dici che se mancano la CL per un paio di anni non ne risentono? perche' a gufargliela le cassandre l'hanno sempre fatto dal 1927.

che poi ci arrivino comunque, sarebbe anche da chiedersi come.

fagli fare un paio di annate stile pre-calciopoli (ad esempio), poi ne riparliamo  ;)