Autore Topic: Crac Italpetroli, guai per la Sensi  (Letto 124008 volte)

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Offline AlonZo

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Offline Andre

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #241 : Lunedì 5 Luglio 2010, 13:06:00 »
FK su questo hai ragione; peraltro le note dei giornalisti che indicano, degli attori coinvolti, chi tifa cosa, non é che aggiungano credibilità all'articolo (parlo ovviamente per me e forse é d'accordo anche qualche altro profano)

Nota di terrore: ammesso che l'offerta ci fu, e se rispuntasse Soros, in uno scenario dove non si gioca al rialzo ma si accetta o non il prezzo che fará la banca ?
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline borges

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #242 : Lunedì 5 Luglio 2010, 13:21:48 »
FK su questo hai ragione; peraltro le note dei giornalisti che indicano, degli attori coinvolti, chi tifa cosa, non é che aggiungano credibilità all'articolo (parlo ovviamente per me e forse é d'accordo anche qualche altro profano)

Nota di terrore: ammesso che l'offerta ci fu, e se rispuntasse Soros, in uno scenario dove non si gioca al rialzo ma si accetta o non il prezzo che fará la banca ?

il giornalismo è morto l'8 agosto 1974
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

CiPpi

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #243 : Lunedì 5 Luglio 2010, 13:22:16 »
Nove coppe Italia e due supercoppe. UNDICI coppe italiane, appunto.

Ma comprendo che il "Dalli al giornalista!" sia un evergreen.

Secondo alcuni la mafia peperonica è arrivata anche al di là della Manica. Forse la realtà è un filino più complessa.  ::)

perche' pensi che Unicredit non abbia interesse a trovare un compratore dell'as al piu' presto?

pensi che al giornalista non possa essere stato chiesto di scrivere un articolo in cui si presenta la faccia migliore del possibile affare?

scusami franz ma ti posso chiedere in che mondo vivi?  :)

leggiti l'articolo su FT e poi dimmi se e' un articolo di Finanza del livello che ci si apetta dal FT.

mica c'e' bisogno di parlare di mafia per pensare che il mondo sia fatto anche di favori.

e manco devono chiamare l'editore, basta che il giornalista scriva il pezzo e lo mandi su.

o siccome ho sbagliato a cosiderare le supercoppe come Italian cup allora l'intero mio ragionamento e' sbagliato  ;)

anzi la mia opinione, che pure quella pare un problema averla.

letto l'articolo, mi pare piu' una commisionata dietro pagamento.
...

zorba

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #244 : Lunedì 5 Luglio 2010, 16:12:26 »
(Il Messaggero.it)


ROMA (5 luglio) - Si va verso l'intesa tra Unicredit e Italpetroli per mettere fine alla battaglia legale sul rientro dei crediti vantati dalla banca nei confronti della holding della famiglia Sensi, di cui Unicredit è socio al 49%. Secondo quanto riferiscono i partecipanti all'udienza arbitrale che è stata aggiornata intorno alle 18 di questa sera, nello studio del professor Cesare Ruperto, presidente del collegio arbitrale, da entrambe le parti c'è la volontà di raggiungere l'accordo che dovrebbe essere ratificato questa sera.

Questa mattina, all'inizio della riunione, Rosella Sensi era stata accolta da striscioni tutt'altro che amichevoli: «Virtuosi saluti!», «Buffona vattene», «17 anni di bugie» e «Rosella Sensi blah, blah, blah».

La bozza d'accordo è pronta, manca solo la firma di Rosella Sensi. I debiti verso Unicredit ammontano a 325 milioni, quelli verso Monte dei Paschi a 80 milioni. Se l'accordo andasse in porto Italpetroli azzererebbe il debito seppur perdendo molti beni, Roma calcio compresa. A questo punto Unicredit nominerebbe un trust per la gestione ordinaria e un consulente (banca Rothschild?) per la vendita.

Se Rosella Sensi decidesse di non firmare si andrebbe all'arbitrato e la Sensi potrebbe andare avanti per qualche mese, ma difficilmente potrebbe prevalere nel contenzioso.

C'è la possibilità che Rosella Sensi, dopo aver firmato, continui come presidente di facciata, se invece dovesse rinunciare si allontanerebbe definitivamente dal calcio. A lei e alla sua famiglia resteranno beni immobili del valore di 25-30 milioni.

In attesa di novità, la Roma brilla a Piazza Affari. I titoli nel primo pomeriggio segnano un progresso intorno al 6% attestandosi a 0,95 euro.

CiPpi

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #245 : Lunedì 5 Luglio 2010, 16:35:23 »
...In attesa di novità, la Roma brilla a Piazza Affari. I titoli nel primo pomeriggio segnano un progresso intorno al 6% attestandosi a 0,95 euro.

tipico di qualsiesi societa' la cui controllante sta sul precipizio del fallimento e non si vede un compratore manco coll' Hubble.

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #246 : Lunedì 5 Luglio 2010, 17:14:06 »
leggiti l'articolo su FT e poi dimmi se e' un articolo di Finanza del livello che ci si apetta dal FT.
Una cortesia.
Lo puoi copiare e incollare, per favore? Mi si blocca il pc anche solo ad aprire il link.
Thanks.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline DinoRaggio

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #247 : Lunedì 5 Luglio 2010, 17:35:56 »
Eccolo.

http://www.ft.com/cms/s/0/c089b228-8...44feabdc0.html

Roma football club on brink of takeover by Unicredit

The Serie A club could find itself on Monday under the reluctant ownership of UniCredit, Europe’s third- largest bank by market value.

But, as sports pundits might say, football is a funny old game.

Rosella Sensi, whose family has held a majority stake in Roma since 1993, may be forced to part with the club and her Italpetroli holding company after a meeting with UniCredit scheduled for Monday.

UniCredit currently owns 49 per cent of Italpetroli, whose main business is the storage and handling of oil products.

The company faces looming bankruptcy as it struggles with €400m ($501m) in debt – €320m owed to UniCredit and €80m to Monte dei Paschi di Siena.

Corriere dello Sport, a leading sports daily, reported on Sunday that Ms Sensi, 38, was ready to strike a deal but, in the event of no agreement, the future of Italpetroli’s assets will be decided by an arbitration court.

The fate of Roma – founded in 1927 and one of Italy’s most successful clubs, winning three Serie A titles and 11 Italian cups -– has been in the balance since the death of Ms Sensi’s father, Franco, two years ago.

Ms Sensi was widely reported to have then turned down an offer from George Soros, although a source close to the US financier and political activist denied this to the Financial Times.

UniCredit has no intention of hanging on to the club and, if agreement is reached with Ms Sensi, the bank is expected to appoint an adviser to find a new owner quickly.

Before the global financial crisis erupted two years ago, analysts say Roma could have been expected to fetch possibly double its current market value of €110m.

Roma is listed on the Milan stock exchange. Its share price closed last week 22 per cent above the level of a month ago, but still down a similar amount over the year.

Roma plays at home in the capital’s Olympic stadium but, in common with most clubs, does not own the ground, which it shares with bitter rivals Lazio. Ms Sensi had launched a project to build the club’s own 55,000-capacity stadium.

“We are all following this very closely,” said one senior banker. “Football is the mirror of Italy.”

Fortunately for wary shareholders of UniCredit, recently joined by an Abu Dhabi investment group, the bank’s chief executive, Alessandro Profumo, is well known as a supporter of Milan’s Inter. He is thought to have little inclination to hang on to a potential black hole in terms of funding for the new season.

Under Francesco Totti, its charismatic but ageing captain, and manager Claudio Ranieri, Roma bounced back from a disastrous start to the 2009-2010 season to finish second behind Inter.

Silvio Berlusconi, prime minister, has intervened in the past to keep iconic but struggling Italian assets in Italian hands – as he did last year with flag-carrier Alitalia.

Ms Sensi is reported to have sought the intervention of Gianni Letta, Mr Berlusconi’s most trusted aide. But as owner of AC Milan, the prime minister’s devotion to Roma could be in doubt.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #248 : Lunedì 5 Luglio 2010, 18:22:53 »
(Indiscrezioni di stampa) Pare che la sensy stia per cedere: tutti gli asset meno qualche immobile alla banca.

La salvezza della xxxx - che dal trapasso dalla famiglia a unicredit uscirà pulita come una verginella - sembra sempre più vicina.
Come da me previsto. Da anni, per inciso. ;)

P.s.= allegri, rivafiumisti!, il vostro calvario si sta per concludere, se Dio vuole. Niente più umide notti all'addiaccio o soffocanti giornate con i piedi a mollo in attesa di un cadavere che non passerà mai. Tra un po' potrete levare le tende e lasciare le rive del fiume. Certo che... se mi aveste ascoltato vi sareste evitati anni di inutili attese.
Buon viaggio, caro Piero.

CiPpi

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #249 : Lunedì 5 Luglio 2010, 18:26:40 »
ma lo sai che sembri quasi contento.

beato te.

in ogni caso che in mano a Unicredit, l'aesse possa trovarsi in una situazione migliore di adesso e' una tesi tutta da provare.

Offline Drenai

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #250 : Lunedì 5 Luglio 2010, 18:52:17 »
io al fallimento della rioma non c'ho mai creduto.
però aspettiamo di sapere a chi unicredit la cederà prima di gioire o disperarci.
ormai il trend è chiaro e le società di calcio vanno tutte verso l'autofinanziamento, quindi a meno di improbabili simil-soros, la roma finirà ad un (o piu di uno) simil-lotito, solo con un budget annuale un pò piu grande.

quello che non capisco sono i romanisti che non vedono l'ora di togliersi i sensi dalle scatole chiunque li rimpiazzerà sarà un miracolo se ripeterà un decennio come quello trascorso.
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird

Offline AlonZo

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #251 : Lunedì 5 Luglio 2010, 19:13:47 »
Ciao a tutti.

Credo che entrerà una cordata, composta da vari imprenditori con interessi eterogenei e che sperano di "speculare" attraverso la rioma.

stadio - appalti vari - pulizie - pubblicità - politica

La banca rientra di parte del credito, e i signorotti investendo "non troppo" sperano di guadagnarci per vie traverse.

 ::) ::)

oizaL

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #252 : Lunedì 5 Luglio 2010, 20:53:59 »
++ AS ROMA: RINVIO UDIENZA A GIOVEDI' 8 LUGLIO ++ (ANSA) - ROMA, 5 LUG - E' stata rinviata ulteriormente a giovedi' 8 luglio alle ore 18 il tentativo di conciliazione tra Unicredit e Italpetroli. Lo hanno dichiarato i legali delle parti uscendo dall'incontro di oggi. (ANSA). Y90 05-LUG-10 20:50 NNN 

oizaL

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #253 : Lunedì 5 Luglio 2010, 21:16:53 »
AS ROMA: CONSOB CHIEDE COMUNICATO, ATTESO DOMANI MATTINA (ANSA) - ROMA, 5 LUG - La Consob, l'autorita' di vigilanza sui mercati borsistici italiani, ha chiesto alla societa' As Roma di diffondere un comunicato prima della riapertura degli scambi sul titolo a Piazza Affari. La nota potrebbe arrivare nelle prime ore di domani, visto che il titolo e' trattato in un segmento di negoziazione che avvia i primi scambi con leggero ritardo rispetto al normale listino, attorno alle 11. Oggi il titolo dell'As Roma ha avuto un buon andamento borsistico ed ha chiuso con un incremento del 7,17% a 0,991 euro.(ANSA). CHO 05-LUG-10 21:13 NNN 

oizaL

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #254 : Lunedì 5 Luglio 2010, 21:19:49 »
AS ROMA: RUPERTO, NON E' RINVIO MA SOLO UNA SOSPENSIONE PUNTUALIZZA SU AGGIORNAMENTO TRA UNICREDIT-ITALPETROLI (ANSA) - ROMA, 5 LUG - ''Ci aggiorniamo a giovedi' perche' a quest'ora ci sono altri impegni. Pensavamo di finire, e invece non e' stato cosi', ma questo non e' un rinvio ma solamente una sospensione''. Lo ha detto il professor Cesare Ruperto, presidente del collegio arbitrale incaricato di dirimere la questione legata al debito di oltre 325 milioni di euro che Italpetroli, societa' che controlla la As Roma, ha nei confronti di Unicredit. ''Non ci sono dissensi, si sta solo puntualizzando tutto'', ha aggiunto Ruperto - questa fase e' definita 'puntuazione'. Credevamo di chiudere in mezz'ora, e invece non e' stato cosi'. Ho fiducia che giovedi' si possa chiudere''. Alla domanda di alcuni cronisti sull'esclusione, a questo punto, del ricorso al lodo arbitrale, Ruperto ha spiegato che: ''Finche' io non firmo non escludo nulla, ma c'e' comunque una piena collaborazione tra le parti. Perche' il rinvio a giovedi? perche' prima le parti avevano altri impegni''. All'uscita dallo studio legale ha parlato anche Francesco Carbonetti, legale per Unicredit. ''Data l'ora tarda l'udienza e' sospesa. Proseguira' quindi giovedi' alle 18 il tentativo del collegio di trovare una conciliazione''. Ottimista l'avvocato di Italpetroli, Agostino Gambino: ''Ci auguriamo di aver lavorato nella direzione giusta''. Solo poche aprole, invece, da parte della presidente della As Roma, Rosella Sensi: ''hanno gia' detto tutto gli avvocati - ha spiegato - ed e' giusto che parlino loro. Stanca? Forse lo sarete piu' voi giornalisti dopo una giornata cosi', sotto il sole''. (ANSA). Y90 05-LUG-10 21:17 NNN 

zorba

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #255 : Martedì 6 Luglio 2010, 07:25:07 »
(Il Fatto Quotidiano 06.07.2010)

ROMA, FINISCE L’ERA SENSI ROSELLA PRONTA ALLA RESA

Giovedì la firma dell’accordo con la banca Unicredit

(di Giorgio Meletti)

Un’altra giornata di trattative serrate tra Unicredit e la famiglia Sensi. La rituale odissea di pause e riunioni tenute sia nello studio di Cesare Ruperto, il giurista 85enne chiamato a fare da arbitro tra la banca creditrice e il gruppo Italpetroli soffocato dai debiti, sia nello studio di Francesco Carbonetti, avvocato di Unicredit, si è conclusa con l’ennesimo rinvio, a dopodomani. Ma ormai è questione di dettagli. Il piccolo impero petrolifero-calcistico di casa Sensi è arrivato al capolinea.

Unicredit, a fronte della cancellazione di crediti vicini ai 400 milioni, passerà dall’attuale 49 per   cento al 100 per cento della Italpetroli, che custodisce anche il pacchetto di maggioranza della Roma calcio, la partecipazione più pregiata. Alla famiglia Sensi rimarranno un numero di immobili dal valore complessivo tra i 30 e i 35 milioni di euro. Rosella Sensi potrebbe restare come presidente della Roma fino al passaggio al nuovo acquirente. Perderebbe i poteri dell’azionista di maggioranza, ma continuerebbe a sovrintendere alla gestione ordinaria e al calcio-mercato. Proprio sui poteri di Rosella Sensi si sarebbe bloccata la discussione ieri sera. Unicredit cercherà di non svalutare il club calcistico e quindi di non cedere i calciatori più rappresentativi. Mentre si dipanava il rosario delle riunioni, intorno al destino della Roma ha continuato a giocarsi per tutta la giornata la partita degli interessi. Il primo è quello degli speculatori di Borsa, ai quali le azioni delle società calcistiche quotate offrono sempre occasione di abili colpi. Ieri la giornata è stata caratterizzata da voci insistenti che volevano imminente la vendita della Roma. E il tam tam ha ripetuto per ore il nome della famiglia romana Angelucci, dandola per pronta all’acquisto. Gli Angelucci, fortissimi nel settore delle cliniche private, ma anche editori di Libero e del Riformista, e ripetutamente citati per un supposto interesse all’Unità, non hanno in realtà dato nessun segnale incoraggiante agli speculatori. Ma le voci sono state sufficienti a far guadagnare ai titoli della Roma il 7 per cento. Reazione comprensibile: in caso di acquisto del pacchetto di maggioranza, l’acquirente dovrebbe per legge offrire il prezzo pagato a Italpetroli a tutti gli altri azionisti. E si tratterebbe sicuramente di un prezzo superiore al normale corso di Borsa. Solo nel tardo pomeriggio la Consob ha chiesto alla Roma un comunicato per dire che cosa sta accadendo.

In realtà i tempi di vendita della Roma sembrano più lunghi. Le indiscrezioni più accreditate danno per già deciso l’affidamento della pratica alla Rothschild Italia, la banca d’affari che curerebbe la vendita sul mercato internazionale. La Roma è una società appetibile anche fuori dei confini nazionali, come dimostra l’interesse dello stesso Financial Times, che al crepuscolo dell’era Sensi ha dedicato un lungo servizio. Non mancano però, nella capitale, i sostenitori della necessaria   italianità, o addirittura romanità, dei nuovi proprietari della squadra. Da una parte si brandisce un argomento di dubbia logica, quello secondo cui un investitore straniero, dopo aver speso 150-200 milioni per comprare la Roma, non sarebbe sufficientemente motivato a farne una squadra vincente. Dall’altra parte c’è l’argomento nascosto: la proprietà della Roma darebbe accesso a un business davvero interessante, quello della costruzione del nuovo stadio. Il progetto è già pronto dall’autunno scorso. C’è già il terreno, 145 ettari lungo la statale Aurelia, di proprietà dell’immobiliarista Sergio Scarpellini, dove con lo stadio dovrebbero sorgere 800 mila metri cubi di nuove strutture commerciali: l’outlet più grande d’Europa, il terzo negozio romano dell’Ikea, ristoranti, bar, due cinema, forse un albergo, e anche un lago artificiale. Non a caso, dicono i maligni, proprio del nuovo stadio avrebbero parlato Rosella Sensi e il sottosegretario Gianni Letta nel loro incontro di domenica pomeriggio.






Il grido laico di Amendola: “Li rimpiangeremo”
L’ATTORE E GLI ULTIMI GIORNI DI UN’EPOCA: “ORGOGLIOSO DI AVERE AVUTO QUESTI PRESIDENTI”

(di Malcom Pagani)

Il ragazzo diventato uomo dietro ai cambi di maglia della Roma, attraversando l'Italia con la birra tra le gambe e le sigarette bruciate in autogrill è sinceramente dispiaciuto. “Addolorato. Quasi non ci credo. Se le notizie sulla cessione fossero confermate, si chiuderebbe un'era sentimentale che mi ha fatto sentire parte di un progetto e di una battaglia per un calcio più pulito. La famiglia Sensi, era molto di più di un semplice gruppo proprietario”. Claudio Amendola parla al tramonto di un pomeriggio nevrotico. Smentite, voci, illazioni. Pare che Rosella ceda. No, forse non subito. Lui non vuole crederci. La prudenza sfuma nella scaramanzia, razionalizzare è complicato: “Ho imparato a conoscere i Sensi, a iniziare da Franco, prima come uomini e poi come dirigenti. Una sera di tanti anni fa, a Ronciglione, cenai con il padre di Rosella. Una notte lunga, felice, tanto profonda che pareva non finisse mai. Franco amava la Roma come Dino Viola. Credo questo basti a spiegare ogni particolare”. A Roma, la squadra che prima di Totti, laureò una trentina di volti rimasti come santini votivi nella memoria di vecchi e giovani (il romanismo, come una storia antica, si tramanda attraverso le generazioni) è il più serio tra i giochi. Rosella ha saputo mantenersi in piedi. Conquistare rispetto, contrapporsi a schiena dritta alle provocazioni: “Le sarò sempre grato perché nonostante Italpetroli, che è bene ricordarlo, è cosa diversa dalla Roma avesse accumulato debiti importanti, ha sempre rifiutato di svendere ai tanti squali che si aggiravano intorno alla preda”. Amendola temeva: “Un destino simile a quello di Fiorentina e Napoli, fatte fallire scientemente dagli attuali proprietari, per poi rilevare scheletri inanimati da riportare in alto. Rosella ha sventato il piano e credo che la sua onestà rimarrà come uno degli esempi più nobili che io ricordi nel calcio dell’ultimo ventennio”. Amendola è di parte. Vuole esserlo. Non codifica altre possibilità. “Sono della Roma e in questi anni, tra piccoli trofei e lezioni di dignità, non mi sono mai dovuto vergognare. Le pare poco?”. Affiorano ricordi, emozioni, angoli di esistenza estremamente personali. “Non posso dimenticare che al funerale di mio padre Ferruccio, Sensi e la madre di Totti, Fiorella, portarono il loro saluto”. Riconoscenza quindi: “Infinita. La stessa che mi piacerebbe ascoltare oggi nelle analisi dei tifosi. Non so chi arriverà, ma credo che prima di lasciare, se davvero accadrà, Rosella farà di tutto per salvaguardare i valori tecnici di una realtà che senza patrimoni da magnati, ha saputo terrorizzare i più ricchi”. Lo scudetto festeggiato a Genova nell’83, (Amendola c’era) quello del Circo Massimo, anno di grazia 2001, (idem). Le immagini si confondono. Senza allegria. Come sono stati e come non saranno più.




LE RADIO temono l’interista Profumo

Eccitate dalla novità, incerte sul futuro. Ieri le radio romane, barometro fedele degli umori dei tifosi giallorossi, friggevano di tensione e impazienza per la cessione della Roma. Una svolta epocale, ma dai margini incerti. Mario Corsi, il più noto dei conduttori radiofonici capitolini, sottolinea: “Gli ascoltatori hanno chiamato ringraziando la famiglia Sensi per quello che hanno fatto. Mi è parso di sentire grande gratitudine da parte loro”. Nella sua trasmissione su Centro Suono Sport ha però ribadito che vigilerà sull’operato di Unicredit, guidata “dall’interista Profumo”. Timori e dubbi sono affiorati anche in tanti altri programmi. Il passaggio della Roma “a una banca del nord”, come ricordato da una lunga teoria di ascoltatori, preoccupa. “Questi so’ leghisti, ci venderanno tutti i giocatori migliori” paventavano i più catastrofisti. Lo spettro della Roma smantellata in nome dei bilanci è forte. Ma c’è anche chi spera: “Magari arriva uno straniero ricco e ci porta in alto”. Perché nel calcio i sogni non sono vietati: almeno finché non vedi il volto del nuovo presidente.

(Luca De Carolis)

CiPpi

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #256 : Martedì 6 Luglio 2010, 07:54:45 »
(Il Fatto Quotidiano 06.07.2010)

ROMA, FINISCE L’ERA SENSI ROSELLA PRONTA ALLA RESA

Giovedì la firma dell’accordo con la banca Unicredit

(di Giorgio Meletti)
...
Rosella Sensi potrebbe restare come presidente della Roma fino al passaggio al nuovo acquirente. Perderebbe i poteri dell’azionista di maggioranza, ma continuerebbe a sovrintendere alla gestione ordinaria e al calcio-mercato. Proprio sui poteri di Rosella Sensi si sarebbe bloccata la discussione ieri sera. Unicredit cercherà di non svalutare il club calcistico e quindi di non cedere i calciatori più rappresentativi. (la Sensi sovraintende il calcio mercato ma Unicredit cerchera' di non svalutare il club calcistico? finche' e' tutto cosi chiaro, chi si preoccupa? ndCP) Mentre si dipanava il rosario delle riunioni, intorno al destino della Roma ha continuato a giocarsi per tutta la giornata la partita degli interessi. Il primo è quello degli speculatori di Borsa, ai quali le azioni delle società calcistiche quotate offrono sempre occasione di abili colpi. Ieri la giornata è stata caratterizzata da voci insistenti che volevano imminente la vendita della Roma. E il tam tam ha ripetuto per ore il nome della famiglia romana Angelucci, dandola per pronta all’acquisto. Gli Angelucci, fortissimi nel settore delle cliniche private, ma anche editori di Libero e del Riformista, e ripetutamente citati per un supposto interesse all’Unità, non hanno in realtà dato nessun segnale incoraggiante agli speculatori. Ma le voci sono state sufficienti a far guadagnare ai titoli della Roma il 7 per cento. Reazione comprensibile: in caso di acquisto del pacchetto di maggioranza, l’acquirente dovrebbe per legge offrire il prezzo pagato a Italpetroli a tutti gli altri azionisti. E si tratterebbe sicuramente di un prezzo superiore al normale corso di Borsa. Solo nel tardo pomeriggio la Consob ha chiesto alla Roma un comunicato per dire che cosa sta accadendo.
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...
Roma is listed on the Milan stock exchange. Its share price closed last week 22 per cent above the level of a month ago, but still down a similar amount over the year.
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(la buona Consob dimostra come sempre la solita protezza sui movimenti di mercato dell'aesse. deve proprio essere una vita difficile quella dello speculatore di borsa in Italia. Specialmente con le azioni dell'aesse. ndCP)
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In realtà i tempi di vendita della Roma sembrano più lunghi. Le indiscrezioni più accreditate danno per già deciso l’affidamento della pratica alla Rothschild Italia, la banca d’affari che curerebbe la vendita sul mercato internazionale. La Roma è una società appetibile anche fuori dei confini nazionali, come dimostra l’interesse dello stesso Financial Times, che al crepuscolo dell’era Sensi ha dedicato un lungo servizio. Non mancano però, nella capitale, i sostenitori della necessaria   italianità, (ma non era Mr.Berluska secondo il lungo servizio di FT ad essere amante dell'italianita' della soluzione ndCP) o addirittura romanità, dei nuovi proprietari della squadra. Da una parte si brandisce un argomento di dubbia logica, quello secondo cui un investitore straniero, dopo aver speso 150-200 milioni per comprare la Roma, non sarebbe sufficientemente motivato a farne una squadra vincente. Dall’altra parte c’è l’argomento nascosto: la proprietà della Roma darebbe accesso a un business davvero interessante, (Lotito speculatore) quello della costruzione del nuovo stadio. Il progetto è già pronto dall’autunno scorso. C’è già il terreno, 145 ettari lungo la statale Aurelia, di proprietà dell’immobiliarista Sergio Scarpellini, dove con lo stadio dovrebbero sorgere 800 mila metri cubi di nuove strutture commerciali: l’outlet più grande d’Europa, il terzo negozio romano dell’Ikea, ristoranti, bar, due cinema, forse un albergo, e anche un lago artificiale (ovviamente non esondabile ;-) ). Non a caso, dicono i maligni, proprio del nuovo stadio avrebbero parlato Rosella Sensi e il sottosegretario Gianni Letta nel loro incontro di domenica pomeriggio.
...
Il grido laico di Amendola
...
“Sono della xxxx e in questi anni, tra piccoli trofei  :P
...

Mario Corsi...ha però ribadito che vigilerà sull’operato di Unicredit,
...

Offline aaronwinter

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #257 : Martedì 6 Luglio 2010, 09:31:20 »
CVD
Il boccone è pronto, e  le pantegane escono allo scoperto.

Perché avrebbero dovuto contrattare con i sensy in un gioco al rialzo, quando potevano prendersi l'aesse dalle mani di Unicredit, che non vede l'ora di sbolognarla?

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CALCIO, ROMA: CORDATA ANGELUCCI INTERESSATA AD ACQUISTO

Una cordata di imprenditori guidata dalla famiglia Angelucci è interessata all'acquisto della A.S. Roma. Secondo l'Agi, la famiglia Angelucci, che opera nel settore sanitario e in quello editoriale, avrebbe già presentato una vera e propria manifestazione di interesse e sarebbe pronta ad acquisire il controllo del club giallorosso dopo la conclusione dell'arbitrato in corso tra la famiglia Sensi e Unicredit, che dovrebbe essere definito nell'incontro fissato per giovedì prossimo alle 18.
Damose da fa (remix di aaronwinter)
Damose da fa' (feat. Disabitato)

oizaL

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #258 : Martedì 6 Luglio 2010, 14:00:07 »
CALCIO: ZAIA, UNICREDIT AIUTI IL NORD EST INVECE DELLA ROMA Roma, 6 lug. - (Adnkronos) - "Le banche gestiscono la raccolta del denaro nei territori di riferimento e svolgono una funzione sociale. Allora a Unicredit chiederei di mettere in cantiere, per lo meno, un intervento di tipo autenticamente federalista: se l'operazione Sensi-Roma vale 325 milioni di euro, Unicredit ne metta sul piatto il doppio per fare qualcosa di utile nel Nord del Paese". Il presidente del Veneto Luca Zaia non vede di buon occhio quanto sta accadendo nella capitale con Unicredit: la banca guidata da Alessandro Profumo per rientrare dei 325 milioni di euro di debiti di Italpetroli si appresta a diventare proprietaria degli asset che fanno capo alla famiglia Sensi, tra cui il club calcistico. "Mi rifiuto di pensare -spiega Zaia in una intervista al Corriere Veneto- che il dottor Profumo e il suo consiglio di amministrazione, per l'intelligenza e l'oculatezza manageriale che gli riconosciamo, possano avallare operazioni che rischino di scaricare sui soci della banca per primi, e sui risparmiatori poi, le conseguenze di un affare andato male come la Roma Calcio". Il leghista Zaia teme che per Roma e la Roma si facciano delle eccezioni. "Io so che Roma, sotto la formula di Roma Capitale, ha veramente esagerato su tutti i fronti e sbuca ovunque. Lo abbiamo appena visto nella vicenda per la candidatura olimpica e adesso ci risiamo". (Red-Spr/Ct/Adnkronos) 06-LUG-10 13:20 NNNN 


CALCIO: CENTO, ZAIA PRENDE FISCHI PER FIASCHI UNICREDIT NON STA SALVANDO LA ROMA 'GIU' LE MANI DA QUALSIASI TENTATIVO DI SPECULARE PER RAGIONI POLITICHE E FINANZIARIE' Roma, 6 lug. - (Adnkronos) - "Zaia prende fischi per fiaschi . Unicredit tutto sta facendo tranne che salvare la Roma. E' in corso un contenzioso durissimo tra la famiglia Sensi e Unicredit, ma dal punto di vista politico Zaia non so per che squadra tifi ma Roma e' proprieta' non solo dei Sensi ma anche sociale e collettivo, una sorta di bene comune per la citta' e per gli oltre due milioni di tifosi romanisti fuori della Capitale. Non c'e' nessun favore alla Roma che ha subito molti torti e pochi favori". Paolo Cento, presidente del Roma Club Montecitorio risponde cosi' al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia che in una intervista ha chiesto alla banca Unicredit di aiutare il Nord Est e non la Roma ed e' tornato ad attaccare la capitale anche per le Olimpiadi del 2020. "Unicredit ha la sede decisionale a Milano, forse Zaia vuole aprire la secessione del Nord Est da Milano e non da Roma. La declinazione del presidente del Veneto e' molto legata ad una visione di parte e parziale. Roma come dimostra anche la legge finanziaria -aggiunge Cento esponente di Sinistra Ecologia Liberta' all'ADNKRONOS- e' molto penalizzata e lo vada a spiegare ad Alemanno e alla Polverini. Parla della Roma per litigare con Alemanno per ragioni politiche. Giu' le mani da qualsiasi tentativo di speculare sulla Roma per ragioni politiche e finanziarie, la citta' e' molto piu' vigile di quello che si pensa. Nessuno scambi il silenzio dei tifosi per disinteresse, c'e' attesa -conclude Cento- ma se le cose non convincono, i romani faranno sentire la propria voce". (Red-Spr/Col/Adnkronos) 06-LUG-10 13:35 NNNN 


CALCIO: CIOCCHETTI, UNICREDIT-ROMA? ZAIA PENSI A COSE PIU' IMPORTANTI Roma, 6 lug. - (Adnkronos) - ''Zaia dovrebbe occuparsi di cose piu' importanti. Dovrebbe occuparsi del disastro che il governo sta compiendo nei confronti delle regioni, compresa la sua''. Luciano Ciocchetti, vicepresidente della Regione Lazio e assessore alle Politiche del Territorio e dell'Urbanistica, replica cosi' al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia che in una intervista ha chiesto alla banca Unicredit di aiutare il Nord Est e non la Roma, ampliando il discorso al trattamento 'speciale' che spesso sarebbe riservato alla capitale. ''Unicredit e' in grado di pensare da sola a cio' che deve fare -dice Ciocchetti all'ADNKRONOS-. Trovare una soluzione per la Roma e' importante e utile. Si sta lavorando per arrivare ad una soluzione che tuteli gli interessi della banca, di chi ha dato tanto alla Roma e dei tifosi''. ''La cosa migliore -aggiunge- e' arrivare ad un accordo senza ulteriori cause e contenziosi che potrebbero mettere in difficolta' la societa' dal punto di vista economico e giuridico. Io auspico che si trovi un'intesa in grado di salvare il club e dare prospettive''. Il futuro del club capitolino, a quanto pare, non sara' legato alla famiglia Sensi. Sull'ipotesi di una cordata di imprenditori: ''Speriamo che investa seriamente come ha fatto la famiglia Sensi''. (Red-Spr/Col/Adnkronos) 06-LUG-10 13:55 NNNN 

Offline sandro astraldi

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #259 : Martedì 6 Luglio 2010, 14:07:06 »
Un paio di considerazioni e un paio di domande all'inclito FK che dimostra sempre più di sapersi addentrare nei meandri dei bilanci.

1) Bene, ci siamo: Reuma in vendita. Scartata l'asta, si tratta di verificare a quanto si riesca a vendere una squadra che ha bilanci abbastanza sani, ma ha un robusto capitolo di spesa, ha già venduto Trigoria e, almeno per ora, deve attaccarsi alla partecipazione alla Champions per poter operare sul mercato. Quanto vale la Reuma? Per la Borsa (che ha annusato il cambio) al massimo 130-150 milioni. Per Rozella ne valeva 350. Diciamo che Unicredit, che si deve rifare non solo dei suoi 400 milioni, ma anche degli 80 di MpS, credo non possa valere meno di 180-200. Facile trovare chi mette mano al portafoglio per quella cifra? Non direi, vista la congiuntura. Comunque sarà d'uopo vigilare, anche perchè una svendita potrebbe costituire una truffa. Perciò prego chi avesse azioni Unicredit, o anche semplici correntisti di stare con gli occhi appizzati....

2) A quel che si dice Rozella manterrebbe la presidenza il tempo necessario all'advisor di trovare clienti. Ma, sempre da quel che si è saputo, dovrebbe limitarsi alla gestione ordinaria. Il che significa che non può rinnovare il contratto a De Rossi, ma neanche stipulare acquisti che non siano a costo zero. Dice: ma se vendi Mexes? Puoi farlo, ma dubito che si possano utilizzare quei fondi per un sostituto che ti impegna sia per il pagamento che per il contratto.
3) Tra i terreni che i Sensidi dovrebbero concedere a Unicredit, ci sono anche quelli di Torrevecchia. Sì, avete capito bene, quelli per i quali 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' aveva concesso l'edificazione in cambio della creazione di una cittadella dello sport. E ora come va a finire? Che Unicredit sarà disposta a farla o a vendere a chi s'impegna in quella direzione? Oppure dobbiamo aspettarci che il Comune - se i Sensidi se li terranno - faccia finta di nulla e permetta l'edificabilità e basta?

Domandine per FK:

1) Reuma quuotato in borsa. Non so quanto abbia Italpetroli della ASfalliti, ma sicuramente dev'essere più del 50%. Allora è vero o no che il nuovo presunto proprietario dovrebbe non appena acquisito il bene fare un'Opa per il resto del flottante (come del resto fa capire l'innalzamento del titolo)? E allora chi ci mette 180-200 milioni è vero o no che deve mettere in conto di doverne aggiungere almeno un'altra cinquantina?

2) Si dice che l'eventuale acquirente sarebbe ingolosito dall'ipotesi stadio. Anzi, già in questi giorni   Corr de Trig ed altri hanno rilanciato l'ipotesi del terreno a fianco dell'Aurelia ipotizzando non solo lo stadio, ma persino ikea2, alberghi, palazzine, centri commerciali, cinema e putiù. Capisco che tra tifosi (e non giornalisti....) si fa di tutto per pubblicizzare al meglio l'oggetto delle tue brame, ma chi l'ha detto mai che il terreno è pronto, che il Prg permette di tutto e di più e che Alemanno e Polverini non aspettino altro che dare il via libera?


ORA E SEMPRE.....  :o   SORVEGLIANZA!!!!!

P.S. - e carta pronta per eventuali denunce....  ;D
L'azzurro è per sempre destinato alla Divinità, ad essere fonte di gioia
John Ruskin