Autore Topic: Crac Italpetroli, guai per la Sensi  (Letto 123478 volte)

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CiPpi

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #960 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 11:47:30 »
ma di chi è esattamente il 67% della asdebiti ?

partendo dal presupposto che questo 67% sia della banca (è tutto suo? e allora perchè dovrebbe versare 30 milioni?), Unicredit incassa 46,2 milioni dagli americani e stando a quanto scritto nell'articolo ne dovrebbe tirare fuori circa 6 per il riacquisto del marchio e di trigoria. E siamo a 40 incassati.
Poi c'è l'OPA, se tutti dovessero aderire unidebit dovrebbe tirar fuori altri 16 milioni. E siamo (ipoteticamente) a 24 milioni incassati + il 40% della roma ancora sul groppone da vendere.

il 67% delle azioni dell'aesse e' di proprieta' dell'Italpetroli, di cui il 51% delle azioni e' di proprieta' dei Sensi e il 49% dell'Unicredit.

la storia che Unicredit possiede, ha in mano, e' padrona de, ecc.ecc. l'aesse e' una leggenda metropolitana fatta girare all'epoca dell'invenzione NewCo, invenzione poi mai messa a punto e completata, che comunque sarebbe risultata semplicemente in un re-branding del nome Italpetroli visto che le percentuali di azionariato della nuova societa' rimaneva la stessa di IP, 51% ai sensi e 49% ad Unicredit, cosi come le varie proprieta' della stessa IP incluso il 67% dell'aesse.

un paio di appunti sull'articolo.

ne' il marchio ne' trigoria e' di proprieta' dell'aesse, e credo ora siano entrambi controllati dalla famiglia sensi (quando si parla della sicurezza della borsa contro espropri di presidenti poco affidabili ndCP), quindi l'acquisto non puo' avvenire tramite Unicredit che non ne ha il benche' minimo controllo finanziario.

il 40% del 67% fa 26,8% che sarebbe la quantita' di azioni dell'aesse che rimarrebbero in mano dell'Unicredit, la quale visto quanto sopra riguardo IP, NEwCo, Sensi ecc.ecc. dovranno essere 'acquistati' dalla stessa.

il che spiega perche' DiBenedetto metta 55 milioni, il 60% di 92 milioni, e Unicredit 37, il 40% di 92.

Ossia che la manovra riguarda l'acquisto da Italpetroli del 67% controllato dalla stessa nel rapporto indicato dall'articolo, il 60% a DiBenedetto e 40% a Unicredit.

Oviamente i 92 milioni ritorneranno poi a Unicredit come recupero debiti.

certo indicativo dovrebbe essere il fatto, se tutto cio' trapelato finora sia vero, che Unicredit preferirebbe far vendere a 92 milioni a se stessa e americani, piuttosto che la stessa cifra o forse anche di piu' ad Angelucci, il quale probabilmente avrebbe voluto acquistato l'intero pacchetto del 67%.

ergo, Unicredit spera che l'americano facciano una bella ripulita per poi rivendere la propria quota del 26,8% in situazioni migliori.

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #961 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 11:54:29 »
la storia che Unicredit possiede, ha in mano, e' padrona de, ecc.ecc. l'aesse e' una leggenda metropolitana fatta girare all'epoca dell'invenzione NewCo
In numerose occasioni mi è capitato di discutere virtualmente con te su questo punto. Ci torno nuovamente con toni sommessi.

Formalmente il 67% della xxxx è in mano a Italpetroli, come ci ha confermato la verifica sul sito della Consob.

Di fatto, però, la xxxx è in mano alla banca. In base all'elementare considerazione che un soggetto (ovvero Italpetroli) indebitato con le banche per circa 380 milioni non è padrone di nulla (ma avrei voluto usare l'espressione adottata da padre Bastiano sul patibolo. Evito, per mantenere i toni in un ambito civile).
Buon viaggio, caro Piero.

CiPpi

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #962 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 12:01:51 »
non credo che un creditore per quanto grande il debito possa appropriarsi di un bene senza la sentenza di un tribunale.

e non mi pare di aver letto nulla a riguardo.

piuttosto si e' letto di ritardi dovuti al rilascio di documentazione, tipo il due diligence, da parte della Sensi, il che se non avesse la presidenza e quindi la proprieta' poteva essere tranquillamente by-passata.

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #963 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 12:07:53 »
non credo che un creditore per quanto grande il debito possa appropriarsi di un bene senza la sentenza di un tribunale.

e non mi pare di aver letto nulla a riguardo.

piuttosto si e' letto di ritardi dovuti al rilascio di documentazione, tipo il due diligence, da parte della Sensi, il che se non avesse la presidenza e quindi la proprieta' poteva essere tranquillamente by-passata.
Dalla tua risposta uno potrebbe credere che tu non comprenda il significato in italiano della formula "di fatto", che ho usato nel mio precedente post avendo anche l'accortezza di sottolineare le due parole.

Ma poiché ti conosco di persona e so che sei una persona intelligente, deduco che sulla questione di specie ti diverti a fare il puntiglioso (inutilmente) per spirito polemico. Ok, ne prendo/prendiamo atto.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline borges

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #964 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 13:10:29 »
il 67% delle azioni dell'aesse e' di proprieta' dell'Italpetroli, di cui il 51% delle azioni e' di proprieta' dei Sensi e il 49% dell'Unicredit.

la storia che Unicredit possiede, ha in mano, e' padrona de, ecc.ecc. l'aesse e' una leggenda metropolitana fatta girare all'epoca dell'invenzione NewCo, invenzione poi mai messa a punto e completata, che comunque sarebbe risultata semplicemente in un re-branding del nome Italpetroli visto che le percentuali di azionariato della nuova societa' rimaneva la stessa di IP, 51% ai sensi e 49% ad Unicredit, cosi come le varie proprieta' della stessa IP incluso il 67% dell'aesse.

un paio di appunti sull'articolo.

ne' il marchio ne' trigoria e' di proprieta' dell'aesse, e credo ora siano entrambi controllati dalla famiglia sensi (quando si parla della sicurezza della borsa contro espropri di presidenti poco affidabili ndCP), quindi l'acquisto non puo' avvenire tramite Unicredit che non ne ha il benche' minimo controllo finanziario.

il 40% del 67% fa 26,8% che sarebbe la quantita' di azioni dell'aesse che rimarrebbero in mano dell'Unicredit, la quale visto quanto sopra riguardo IP, NEwCo, Sensi ecc.ecc. dovranno essere 'acquistati' dalla stessa.

il che spiega perche' DiBenedetto metta 55 milioni, il 60% di 92 milioni, e Unicredit 37, il 40% di 92.

Ossia che la manovra riguarda l'acquisto da Italpetroli del 67% controllato dalla stessa nel rapporto indicato dall'articolo, il 60% a DiBenedetto e 40% a Unicredit.

Oviamente i 92 milioni ritorneranno poi a Unicredit come recupero debiti.

certo indicativo dovrebbe essere il fatto, se tutto cio' trapelato finora sia vero, che Unicredit preferirebbe far vendere a 92 milioni a se stessa e americani, piuttosto che la stessa cifra o forse anche di piu' ad Angelucci, il quale probabilmente avrebbe voluto acquistato l'intero pacchetto del 67%.

ergo, Unicredit spera che l'americano facciano una bella ripulita per poi rivendere la propria quota del 26,8% in situazioni migliori.

angelucci ha offerto circa la metà.......
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CiPpi

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #965 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 13:11:38 »
...

basta che tu dimostri che non sara' necessario far firmare nessun documento alla sensi al momento della vendita e avrai vinto a mani basse.

fino ad allora e' la mia opinione contro la tua.

1 a 1 palla al centro.

quanto riguarda ad esprimersi, o fare polemica, credo tu sia l'ultimo da cui debba prendere esempio visto che non perdi occasione per commentare i miei post con vis polemica, visto che non ci hai pensato due volte a scrivere, sia in pvt che pubblicamente sul forum, che non ci capisco un cax e che avresti dimostrato il tutto con un post esaustivo ancora da venire, e che continui a dimostrare che quando ti fa comodo i fatti contano, e quando no contano i tuoi 'di fatto'.

PS: lascio ad ognuno poi il commento su il tuo 'ne prendiamo atto' a dimostrazione di una presunta auto-elezione a parlare per conto di altri (il forum intero?)

CiPpi

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #966 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 13:17:29 »
angelucci ha offerto circa la metà.......

mai sentito di questo, anche se avendo sentito una gran quantita' diverse di cifre offerte potrebbe anche essere cosi, motivo per cui avevo scritto il disclaimer 'se tutto cio' trapelato finora fosse vero'.

Offline mazzok

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #967 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 14:41:25 »
ricapitoliamo  :D

1) ammericani e unicredit danno a Italpetroli per il suo 67% la cifra di 77 milioni (46,2 gli ammericani e 30,8 la banca rispettivamente 60 e 40 per cento)

2) di questi 77 milioni che entrano nelle casse di Italpetroli quanto torna alla banca, c'è già un accordo sulla riduzione del debito che secondo fk ammonta a 380 milioni ?

3) i subentranti sono obbligati a lanciare un'OPA sul restante capitale (tra cui spiccano come azionisti Monte paschi e Coppola) e, in caso di adesione totale, dovrebbero sborsare altri 40 milioni (24 gli ammericani e 16 unidebit)

4) nell'accordo dovrebbe rientrare pure il riacquisto del marc(h)io e della discarica di trigoria, altri 9 milioni pe' l'ammericani e 6 per unidebit.

Quindi dalla banca uscirebbero quasi 37 milioni (+ una cifra tra 0 e 16 milioni per l'OPA che non calcoliamo).

Italpetroli incassa 77 milioni, sarebbe importante sapere quali sono gli accordi tra unidebit e IP, vale a dire rispondere alle domande poste al punto 2 sopra.

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #968 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 15:15:53 »
quanto riguarda ad esprimersi, o fare polemica, credo tu sia l'ultimo da cui debba prendere esempio visto che non perdi occasione per commentare i miei post con vis polemica, visto che non ci hai pensato due volte a scrivere, sia in pvt che pubblicamente sul forum, che non ci capisco un cax e che avresti dimostrato il tutto con un post esaustivo ancora da venire, e che continui a dimostrare che quando ti fa comodo i fatti contano, e quando no contano i tuoi 'di fatto'.
Abbi pazienza, non appena avrò un po' di tempo darò concretezza a quell'annuncio.
Anticipo, per chi legge e non conosce il background della vicenda, che nel caso di specie si trattava di confutare la tua affermazione che un'operazione di factoring di proventi attesi a breve termine equivaleva più o meno, a un'operazione 'a babbo morto'. Un'affermazione che si commenta da sé, direi.

In generale debbo ammettere che la piega che ha preso la nostra contrapposizione sul forum è pessima e me ne dolgo, perché quando la diatriba si sposta su un piano di reciproca polemica (e di reciproco scarso rispetto. E nal caso di specie non fatico ad affermare che io rispetto te meno di quanto tu non rispetti me. Sono in difetto, dunque) ci si allontana dall'obiettivo irrinunciabile della ricerca di un'analisi seria e approfondita e si finisce per perdersi in sterili polemiche.

A me basterebbe che tu leggessi i bilanci della xxxx e della Lazio. Non chiedo molto, in fondo.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline AlonZo

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #969 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 20:03:05 »
unicredit ha una call ad un prezzo irrisorio sull'altra parte delle azioni della Roma che sono in mano ai Sensi.

Offline mapalla

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #970 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 13:54:26 »
Perdonatemi, ho ascoltato in giro notizie che Unicredit entro domani paghi stipendi, contributi e tasse (F24) del trimestre ott.-nov.dic. 2010. Forse non sono molto aggiornato, ma non mi risulta che possano essere immessi arbitrariamente capitali in una società quotata in borsa. Se è vero che sono stati anticipati tutti i crediti anticipabili (diritti televisivi e sponsor tecnico) non è tecnicamente possibile una operazione di gestione delle risorse ordinarie per generare la liquidità necessaria (orientativamente tra i 20 ed i 25 mln. di euro, che non sono propriamente bruscolini  ::) come quella di farsi anticipare un credito. C'è qualcosa che mi sono perso?
Qualcuno di quelli bravi nel forum può rispondere a questa mia sciocca curiosità?
E nun sparì (Bill Kelso)...
e invece è sparito :-(

Offline mazzok

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #971 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 14:14:27 »
Perdonatemi, ho ascoltato in giro notizie che Unicredit entro domani paghi stipendi, contributi e tasse (F24) del trimestre ott.-nov.dic. 2010. Forse non sono molto aggiornato, ma non mi risulta che possano essere immessi arbitrariamente capitali in una società quotata in borsa. Se è vero che sono stati anticipati tutti i crediti anticipabili (diritti televisivi e sponsor tecnico) non è tecnicamente possibile una operazione di gestione delle risorse ordinarie per generare la liquidità necessaria (orientativamente tra i 20 ed i 25 mln. di euro, che non sono propriamente bruscolini  ::) come quella di farsi anticipare un credito. C'è qualcosa che mi sono perso?
Qualcuno di quelli bravi nel forum può rispondere a questa mia sciocca curiosità?

trattasi di immissione di debiti, e non di capitali  :D

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #972 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 16:54:54 »
Perdonatemi, ho ascoltato in giro notizie che Unicredit entro domani paghi stipendi, contributi e tasse (F24) del trimestre ott.-nov.dic. 2010. Forse non sono molto aggiornato, ma non mi risulta che possano essere immessi arbitrariamente capitali in una società quotata in borsa.
E' possibile che tu abbia ascoltato male.
Ho fatto un veloce giretto su Internet e non ho trovato molti riscontri che diano conto della notizia che riferisci di aver ascoltato in giro (e stiamo parlando di un'affermazione, frutto dell'interpretazione di un soggetto terzo, che tu hai ascoltato - distrattamente o meno - chissà in quale contesto. Magari mentre facevi colazione al bar o mentre eri alla guida della tua auto).

Alcuni siti Web riportano articoli odierni della Gazzetta, del Corriere dello Sport e del Tempo. E la versione fornita non è unanime.
Sul Tempo leggiamo: "Intanto [la Banca] ha dato l’ok per il pagamento degli stipendi di novembre e dicembre che avverrà oggi".
Sulla Gazzetta leggiamo invece: "Grazie all’intervento di UniCredit oggi saranno pagati gli stipendi di novembre e dicembre."
Sul Corriere, infine, leggiamo: "Oggi, per esempio, anche per dare un segnale ai giocatori, saranno corrisposti gli stipendi di novembre e dicembre, ovviamente con il semaforo verde dell’Istituto bancario".

Domanda: da quanto da me riportato si capisce in maniera inequivocabile che la Banca ha anticipato quelle somme (grazie a un anticipo di liquidità garantito da proventi futuri) oppure quello di Unicredit è stato una sorta di 'placet' da parte di chi ha - di fatto ma non di diritto (lo chiarisco per i duri di comprendonio) - il controllo finanziario della società?

Io posso rispondere alla tua domanda, ma ti chiedo, per cortesia, di fornire chiarimenti (magari provenienti da fonti ufficiali o perlomeno autorevoli) sulla notizia di specie che ne chiariscano meglio contorni e dettagli.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline WBB

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #973 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 18:03:19 »
Ma qual era la scadenza per i pagamenti degli stipendi di novembre e dicembre? Vorrei una risposta certa...
trigoria delenda est

CiPpi

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #974 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 18:08:03 »
mi pare, ma  ovviamente  non sono sicuro, che  gli  stipendi debbano  essere  corrisposti  con  un  ritardo massimo di  3 mesi.

Offline mapalla

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #975 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 18:27:06 »
E' possibile che tu abbia ascoltato male.
Ho fatto un veloce giretto su Internet e non ho trovato molti riscontri che diano conto della notizia che riferisci di aver ascoltato in giro (e stiamo parlando di un'affermazione, frutto dell'interpretazione di un soggetto terzo, che tu hai ascoltato - distrattamente o meno - chissà in quale contesto. Magari mentre facevi colazione al bar o mentre eri alla guida della tua auto).

Alcuni siti Web riportano articoli odierni della Gazzetta, del Corriere dello Sport e del Tempo. E la versione fornita non è unanime.
Sul Tempo leggiamo: "Intanto [la Banca] ha dato l’ok per il pagamento degli stipendi di novembre e dicembre che avverrà oggi".
Sulla Gazzetta leggiamo invece: "Grazie all’intervento di UniCredit oggi saranno pagati gli stipendi di novembre e dicembre."
Sul Corriere, infine, leggiamo: "Oggi, per esempio, anche per dare un segnale ai giocatori, saranno corrisposti gli stipendi di novembre e dicembre, ovviamente con il semaforo verde dell’Istituto bancario".

Domanda: da quanto da me riportato si capisce in maniera inequivocabile che la Banca ha anticipato quelle somme (grazie a un anticipo di liquidità garantito da proventi futuri) oppure quello di Unicredit è stato una sorta di 'placet' da parte di chi ha - di fatto ma non di diritto (lo chiarisco per i duri di comprendonio) - il controllo finanziario della società?

Io posso rispondere alla tua domanda, ma ti chiedo, per cortesia, di fornire chiarimenti (magari provenienti da fonti ufficiali o perlomeno autorevoli) sulla notizia di specie che ne chiariscano meglio contorni e dettagli.
La "notizia" proveniva dalla "Gazzetta" e naturalmente l'ho sentita da commenti di "lettori" del giornale.
E' evidente che se la A.S. Roma 2000 ha il benestare della banca per poter anticipare in credito proventi futuri provenienti da fatturazioni e/o contratti in essere, tale opearazione ha una fattibilità relativamente "semplice" , in funzione delle "garanzie" che la banca ha oppure riceve in "ampliamento" della capacità di restituzione del capitale anticipato. E' evidente che, per la mia Azienda, io sia sicuro al 100% delle mie possibilità/capacità di avere credito in anticipazione s.b.f., ma che per "quelli là" le fonti di informazioni che posso ottenere debbano avere il beneficio del dubbio perchè attinte da fonti giornalistiche e non dai bilanci, perchè operazioni ancora non riportate sui bilanci pubblici.
SE, e sottolineo SE, è vero che siano state anticipate le fatture relative allo sponsor tecnico (RdK) fino alla scadenza del contratto e  siano stati anticipati i proventi televisivi fino a scadenza dell'accordo comune con la Lega, la mia domanda era semplicemente questa: quali altri contratti/fatture vi risulta possono essere anticipati da Unicredit (naturalmente con l' assenso e la voglia dell'istituto di aggiungere ulteriori debiti) alla A.S. Roma 2000?
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Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #976 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 18:31:45 »
SE, e sottolineo SE, è vero che siano state anticipate le fatture relative allo sponsor tecnico (RdK) fino alla scadenza del contratto e  siano stati anticipati i proventi televisivi fino a scadenza dell'accordo comune con la Lega, la mia domanda era semplicemente questa: quali altri contratti/fatture vi risulta possono essere anticipati da Unicredit (naturalmente con l' assenso e la voglia dell'istituto di aggiungere ulteriori debiti) alla A.S. Roma 2000?
Non sono certo di quello che ho evidenziato in grassetto e che hai scritto. Magari ho pessima memoria io, però.
Hai evidenze in merito, tratte non dico dai bilanci ma da comunicati ufficiali dalla società? Sempre per capire meglio, mai per fare polemica.  :)
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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #977 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 18:56:20 »
Non sono certo di quello che ho evidenziato in grassetto e che hai scritto. Magari ho pessima memoria io, però.
Hai evidenze in merito, tratte non dico dai bilanci ma da comunicati ufficiali dalla società? Sempre per capire meglio, mai per fare polemica.  :)
Ho semplicemnte posto una domanda perchè non sono in possesso di documentazione certa, altrimenti non l'avrei fatta.  :)   ;)
Purtroppo non ho il dono dell'ironia o della vis polemica.  :) e non sono bravo in economia e nella ricerca di informazioni.
Grazie lo stesso. :band1:

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Trippanera

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #978 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 19:04:27 »
La banca "dà il benestare alla roma di pagare"????

E poi la rioma che fa... stampa biglietti falsi?
Con che paga? Ma che notizie sarebbero queste?

Offline borges

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #979 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 19:37:39 »
Non sono certo di quello che ho evidenziato in grassetto e che hai scritto. Magari ho pessima memoria io, però.
Hai evidenze in merito, tratte non dico dai bilanci ma da comunicati ufficiali dalla società? Sempre per capire meglio, mai per fare polemica.  :)

IL SOLE 24 ORE (G. DRAGONI) - La banca Unicredit finanzia la As Roma per pagare gli stipendi ai calciatori. Mentre la cessione della squadra di calcio è scivolata al 2011 in tempi più lunghi di quelli desiderati dai tifosi che sognano la volta per la Magica, la banca azionista del club insieme alla famiglia Sensi ha aperto i rubinetti del credito.  Unicredit ha fatto un'"anticipazione finanziaria" di 15 milioni di euro in settembre, in parte rimborsata per 11,1 milioni in ottobre. In novembre ci sono state ulteriori anticipazioni per 24,5 milioni. Sono operazioni di factoring, in sostanza sconto di fatture "a valere su crediti e maturandi di crediti derivanti dalla licenza dei diritti audiovisivi del campionato e da sponsorizzazione". La Roma ha ceduto i crediti verso Sky non solo per questa stagione, ma anche i "futuri crediti" per i diritti TV 2011-2012 e i futuri crediti verso Basic Italia (Robe di Kappa).

Le cifre dell'impegno della banca, attraverso UniCredit Factoring sno indicate nella relazione dei conti della squadra al 30 settembre 2010. E' il primo trimestre dell'esercizio corrente, segnato da un peggioramento economico, dopo la perdita di 22 milioni nel bilancio al 30 giugno scorso. I ricavi consolidati del trimestre sono aumentati da 16,7 milioni a 18,65 milioni ma il risultato netto di competenza è in perdita per 4,83 milioni. L'anno scorso lo stesso trimestre  presentava un'utile di 3,15 milioni, grazie ai proventi del caliomercato con 22,3 milioni di plusvalenze nette, crollate quest'anno a 4,74 milioni. E nei conti non sono indicati -tra gli ammortamenti- gli oneri per l'acquisto di Marco Borriello, tranne che per lo stipendio (4,5 milioni di quest'anno più i premi), perchè il contratto prevede che il prezzo del cartellino, 10 milioni oltre IVA, sia pagato in tre identiche annualità solo nelle prossime tre stagioni. nel trimestre il costo del personale è aumentato del 7,4% da 22,9 a 24,6 milioni. Il club però paga in ritardo i calciatori, il ritardo accumulato è di tre mesi. Le anticipazioni di UniCredit hanno permesso a Rosella Sensi di saldare arretrati e tasse prima che scattasse la tagliola della Figc il 15 novembre, con penalizzazione di punti per i pagamenti in ritardo.

Il documento della Roma spiega a cosa è servito il finanziamento di 24,5 milioni di UniCredit in novembre: "Tali disponibilità sono state utilizzate dalla società per il pagamento di emolumenti al personale tesserato per le mensilità di luglio, agosto e settembre 2010, pari a complessivi 12,2 milioni di euro, e per il versamento delle relative ritenute fiscali, pari a complessivi 9,99 milioni ." Il consulente di Italpetroli per la cessione del 67% della Roma, Rothshild, ha comunicato ai gruppi in gara che il termine per le offerte vincolanti sarà alla fine di gennaio 2011. In corsa ci sono la famiglia Angelucci e un investitore americano rappresentato dallo studio Tonucci, il cui nome resta segreto. Secondo Piergiorgio Peluso di UniCredit gli acquirenti per la Roma "ci sono e sono molto interessati, stanno tutti facendo la due diligence"


16-12-2010
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