Autore Topic: Crac Italpetroli, guai per la Sensi  (Letto 123897 volte)

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POMATA

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #740 : Venerdì 26 Novembre 2010, 15:53:26 »
Parlando di siena-inter mi riferivo ad avvenimenti dello scorso maggio, Pomata.
L'esposizione debitoria nei confronti di Unicredit era la stessa di oggi.

Allora, come oggi, il club non era (di fatto, ribadisco per i duri di comprendonio) più dei sensi.
E il maggior creditore, anche ammesso che non fosse 'entrato', avrebbe comunque avuto sommo interesse a complottare nel paranoico (absit iniuria verbis) scenario in cui i 'poteri forti' starebbero operando per lo scudetto della xxxx con l'obiettivo di alleggerire la posizione della banca creditrice.

Tra lo scorso campionato e oggi, dal punto di vista dell'interesse della banca, non è cambiato poi molto.

Frank unicredit non era entrato di fatto nella gestione della roma, che poteva avere interesse in una roma vincente poi si puó discutere, la sensi avrebbe messo piú scogli per il passaggio di proprietá.
Se unicredit fosse entrata prima, credi che avrebbe avallato i sontuosi contratti fatti da rosella, ai vari "campioni"?

Secondo te, tanto da qui nun se ne esce :D, vedi un ridimensionamento delle merde a breve?

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #741 : Venerdì 26 Novembre 2010, 15:58:49 »
Frank unicredit non era entrato di fatto nella gestione della roma, che poteva avere interesse in una roma vincente poi si puó discutere, la sensi avrebbe messo piú scogli per il passaggio di proprietá.

La sensi non decide nulla, Poma'...  ;)

Che margini di decisione vuoi avere quando non sei in grado di rimborsare un debito di svariate centinaia di milioni di euro?
Ti è chiara, vero?, la situazione finanziaria dei sensi (anche solo per sommi capi)?
Buon viaggio, caro Piero.

Offline fish_mark

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #742 : Venerdì 26 Novembre 2010, 16:04:31 »
L'esperienza mi induce a pensare che per acquistare una grande società non è sempre buona norma, da parte dell'acquirente, aspettare che gli eventi ne facciano salire il prezzo, ma semmai il contrario.
Per rispondere alla tua domanda caro Pomata, ho la vaga sensazione che a breve si avranno dei ridimensionamenti.
Peraltro, il primario istituto bancario - così come avvenne per noi - sarà disposto a farsi carico delle sorti della società di Trigoria per un periodo limitato, diciamo un paio di anni.
Agli azionisti dell'istituto - ad esempio la casalinga di Voghera che si è comprata un po' di azioni - sapere che i soldi vengono impiegati per pagare, tra gli altri, gli emolumenti di un ragazzo di 28 anni che sta attraversando un difficile percorso di recupero (e per il quale i "medici" lo hanno sottoposto a un trattamento omeopatico di 3 milioni di euro annui) li farebbe oltre modo incavolare, con pesanti ricadute per i corsi azionari dell'istituto e per la credibilità del suo managment.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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POMATA

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #743 : Venerdì 26 Novembre 2010, 16:05:36 »
Si, ho chiara la situazione dei sensi ma chi ha avallato il super contratto del golden boy?

Offline fish_mark

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #744 : Venerdì 26 Novembre 2010, 16:10:45 »
Si, ho chiara la situazione dei sensi ma chi ha avallato il super contratto del golden boy?

se è per questo hanno avallato prima il contratto di un ragazzo di 28 anni con grosse difficoltà relazionali, poi hanno sponsorizzato l'acquisto di un valente attaccante di 30 anni pagandolo profumatamente.
Anche noi avallammo un contratto di 3,5 mln di euro annui per un giovane allenatore in ascesa, mentre deliberavamo il secondo aumento di capitale in due anni.
Suona l'orchestra ...
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POMATA

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #745 : Venerdì 26 Novembre 2010, 16:12:20 »
se è per questo hanno avallato prima il contratto di un ragazzo di 28 anni con grosse difficoltà relazionali, poi hanno sponsorizzato l'acquisto di un valente attaccante di 30 anni pagandolo profumatamente.
Anche noi avallammo un contratto di 3,5 mln di euro annui per un giovane allenatore in ascesa, mentre deliberavamo il secondo aumento di capitale in due anni.
Suona l'orchestra ...

Stanno facendo il nostro percorso?

Loro ce só abituati ad arrivare dopo...

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #746 : Venerdì 26 Novembre 2010, 16:13:29 »
Si, ho chiara la situazione dei sensi ma chi ha avallato il super contratto del golden boy?
Ti riferisci a totti? Beh, tendo a escludere che la banca sia intervenuta (con l'intenzione di 'stoppare' la dirigenza e dissuaderla dal rinnovare a quelle folli cifre) in quel frangente.
Ma questo non vuol dire che ormai da anni attorno ai sensi non si sia stretto, sempre più serrante, l'abbraccio di Capitalia-Unicredit.
Buon viaggio, caro Piero.

POMATA

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #747 : Venerdì 26 Novembre 2010, 16:15:24 »
Ma questo "cappio" che hanno é lo stesso che avevamo noi?

Perché durano tanto?

Offline fish_mark

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #748 : Venerdì 26 Novembre 2010, 16:18:32 »
Ma questo "cappio" che hanno é lo stesso che avevamo noi?

Perché durano tanto?

Perchè hanno più benzina di noi e perché il loro ex azionista di riferimento non fece il botto all'improvviso e in maniera clamorosa: lisciare un bond è un peccato che non ti perdonano. Ci misero due mesi per mettere alla porta Serginho (il Sommo, il Saggio, il Compassionevole).
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Offline Monteverde74

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #749 : Venerdì 26 Novembre 2010, 16:52:10 »
Perchè hanno più benzina di noi e perché il loro ex azionista di riferimento non fece il botto all'improvviso e in maniera clamorosa: lisciare un bond è un peccato che non ti perdonano. Ci misero due mesi per mettere alla porta Serginho (il Sommo, il Saggio, il Compassionevole).
già anche secondo me, la differenza sostanziale sono le entrate della xxxx e la differenza di "cassa" presente ai ns tempi e quella di ora.
Spero che la china presa, sia la stessa; il dubbio da parte nostra è legittimo perchè storicamente loro sono sempre caduti in piedi, tutto qui.

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #750 : Venerdì 26 Novembre 2010, 17:09:17 »
Ma questo "cappio" che hanno é lo stesso che avevamo noi?

Perché durano tanto?
Poma', capisco che non prendi minimamente in considerazione l'ipotesi che le tue parole possano comportare (per te e non solo per te) conseguenze penali, ma ti invito a rileggermi. Abbraccio non significa cappio. Manco per niente.

Ritengo ingenuo credere che un creditore intenzionato a rientrare (almeno in parte) di quasi 300 milioni di prestiti lasci totalmente liberi di muoversi i suoi debitori. Il mio termine 'abbraccio' immaginalo dunque - se mi passi la metafora - come il semplice contatto, petto contro petto, tra un individuo e due nerboruti individui che, all'entrata di un locale alla moda, ti inducono a rinunciare ad entrarvi. Mica ti maltrattano... Semplicemente, ti fanno 'sentire' i loro muscoli. Nulla a che vedere con l'operazione di stringere un cappio attorno al collo. Una metafora infelice, direi.
Ecco, diciamo che la banca (anche se ci piace ritenere che la xxxx sia un giocattolo in mano a unicredit da poco tempo) si sarà fatta 'sentire' più volte, negli ultimi anni. Giusto per capire cosa i sensi volevano fare del club, per dire.


Detto ciò, rileggi il sempre ottimo fish_mark (il cui bel nick non merita certo disdicevoli storpiature, per inciso) che precede il mio post. Lui ha ben sintetizzato quello che io invano scrivo e cerco di trasmettere da anni: la struttura economico finanziaria della xxxx è ben diversa da quella della Lazio degli anni 2001-2002, visto che allora noi eravamo un club impostato sulla via del fallimento, mentre la xxxx post-Calciopoli (non ci debbono interessare le ragioni che produssero quel fenomeno, atteniamoci solo alle OGGETTIVE conseguenze positive di Calciopoli sui bilanci della xxxx) è un club che per anni ha goduto di flussi di cassa ingentissimi, tali da consentire alla dirigenza di aumentare progressivamente il monte ingaggi e di produrre al contempo utili a fine anno.

La mancata qualificazione alla Champions nella stagione 2008-2009 ha reso però meno solida la situazione economico-finanziaria del club, ormai in crisi di liquidità da più di un anno. E dunque la dirigenza ha dovuto far fronte agli impegni contingenti con costanti anticipi di liquidità, ad esempio sotto forma di operazioni di factoring a breve (che, detta rozzamente, consentono a un soggetto di farsi anticipare con prestiti delle somme garantite da propri crediti ceduti a un finanziatore terzo, il cosiddetto 'factor') che hanno consentito alla xxxx di rispettare alcuni stringenti impegni, ad esempio nella corresponsione delle mensilità ai calciatori entro i termini previsti dai regolamenti federali.

In conclusione e semplificando assai, dunque, possiamo dire che - allo stato attuale - lo stato delle finanze della xxxx (sempre per quanto ci risulta dalla lettura dei documenti ufficiali, ovvero i bilanci pubblicati e approvati da una società di revisione) non è neanche lontanamente paragonabile alle condizioni della Lazio pre-Lotito (ovvero quella che chiuse il bilancio al 30 giugno 2004).

Per tale ragione non solo non è scandaloso ma è anzi coerente con gli obiettivi di un operatore finanziario quale è Unicredit continuare a sostenere (ad esempio con anticipi di capitale CERTI garantiti da crediti futuri o con l'intervento finanziario che, a quanto ho capito, ha reso possibile l'ingaggio di borriello) un club che Unicredit conta di vendere, mantenendolo a livelli medio-alti, il prima possibile e al miglior prezzo.

Non c'è dunque alcuna esigenza, in una situazione come l'attuale, di 'stringere' un cappio, immagine di fantasia che tu hai voluto introdurre nella discussione. La xxxx, per fare un paragone, è OGGI un soggetto che incassa 100 e spende 110 (numeri di pura fantasia che servono solo a trasmettere la fotografia di uno squilibrio). Un soggetto la cui gestione è squilibrata, certo, ma che conta su ingenti flussi di cassa. A un simile soggetto i soldi si possono prestare (o anticipare a sconto su futuri crediti, fate voi) a breve termine (max 12-18 mesi) senza timore di non vederseli restituiti. Peraltro, l'operazione presenta un costo che consente alla banca di incrementare il proprio margine di intermediazione. Non male, insomma, per un'azienda (la banca) il cui scopo è fare utili.

Per concludere, mi sento di contestare in ogni caso l'espressione 'mettere il cappio al collo' se si ripercorre la storia di Capitalia (poi confluita in Unicredit) e le squadre romane.

Al tempo della Lazio post-Cragnotti, rammento a chi ha memoria corta, la gestione Capitalia non solo individuò in Lotito l'imprenditore che avrebbe salvato il club (e, di fatto, lo salvò) ma intervenne anche in prima linea (partecipando all'aumento di capitale del giugno-agosto 2004) per sostenere la Lazio in quel difficilissimo frangente.
Per tacer del fatto che Capitalia, mantenendo la Lazio assolutamente al di sopra dei propri livelli negli anni 2003-2004, consentì al club di vincere una Coppa Italia ottenuta grazie a una rosa di calciatori che quella Lazio non si sarebbe potuta permettere, visto che le disastrate finanze societarie non consentirono alla Lazio di pagare l'Irpef per 3 anni di fila.

Insomma...
E' facile e in alcuni casi legittimo giocare al tiro al piccione contro le banche, quando ripercorriamo il loro rapporto con i club di calcio, ma sarebbe sempre bene parlare il meno possibile per slogan e attenersi il più possibile ai fatti.
Buon viaggio, caro Piero.

Trippanera

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #751 : Venerdì 26 Novembre 2010, 17:35:55 »
Peraltro, il primario istituto bancario - così come avvenne per noi - sarà disposto a farsi carico delle sorti della società di Trigoria per un periodo limitato, diciamo un paio di anni.

A noi ci diedero una mano? Non mi risulta.
Anzi. Arraffarono soltanto.

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #752 : Venerdì 26 Novembre 2010, 17:40:33 »
Al tempo della Lazio post-Cragnotti, rammento a chi ha memoria corta, la gestione Capitalia non solo individuò in Lotito l'imprenditore che avrebbe salvato il club (e, di fatto, lo salvò) ma intervenne anche in prima linea (partecipando all'aumento di capitale del giugno-agosto 2004) per sostenere la Lazio in quel difficilissimo frangente.

Per tacer del fatto che Capitalia, mantenendo la Lazio assolutamente al di sopra dei propri livelli negli anni 2003-2004, consentì al club di vincere una Coppa Italia ottenuta grazie a una rosa di calciatori che quella Lazio non si sarebbe potuta permettere, visto che le disastrate finanze societarie non consentirono alla Lazio di pagare l'Irpef per 3 anni di fila.

Insomma... E' facile e in alcuni casi legittimo giocare al tiro al piccione contro le banche, quando ripercorriamo il loro rapporto con i club di calcio, ma sarebbe sempre bene parlare il meno possibile per slogan e attenersi il più possibile ai fatti.
Buon viaggio, caro Piero.

POMATA

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #753 : Venerdì 26 Novembre 2010, 17:47:01 »
Non voglio assolutamente contraddire il super informato Frank ma la sensazione é che li tengono incollati con lo scotch...

Speriamo nel cielo...che ve devo dí :D


Offline fish_mark

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #754 : Venerdì 26 Novembre 2010, 17:48:45 »
A noi ci diedero una mano? Non mi risulta.
Anzi. Arraffarono soltanto.

Caro Tripanera
so che sei convinto di quello che dici quindi non farò alcuno sforzo per farti cambiare idea.
Sappi che il primario istituto ci ha tenuto in vita, senza mettere una lira, per un paio di anni per poi consegnarla a un imprenditore volenteroso ma senza grossa liquidità pronta. Quindi da quest'ultimo imprenditore ha fatto in modo di cedere la sua quota dandogli qualche ann per poter adempiere al suo impegno (mi pare 10 mln di crediti più la vendita della sua quota nel capitale sociale).
Ci hanno lasciato molto tempo per farci rientare, perché se volevano essere cattivi portavano i libri a viale delle milizie dove c'è il tribunale fallimentare con il primo pony express che passava: non c'era una lir aper piangeere e impegni per centinaia di milioni di euro. roba da Lehman Brothers. Avremmo dovuto vedere i vari Couto e compagnia uscire da Formello con lo scatolone in mano, invece ci aiutarono.
A quest'ora staremmo alla vigilia dell'importantissimo scontro al vertice: Lazio-Derthona, dopo aver giocato il facile Lazio-Castellammare di Stabia.
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Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #755 : Venerdì 26 Novembre 2010, 17:52:00 »
Non voglio assolutamente contraddire il super informato Frank ma la sensazione é che li tengono incollati con lo scotch...

Speriamo nel cielo...che ve devo dí :D
Io bramo e bramerei essere contraddetto, Pomata caro. Ma ragionando su elementi fattuali.

Invece, dopo lunghi e prolissi interventi pieni di numeri o considerazioni 'tecniche' si finisce quasi sempre a discutere con una controparte che ti dice: "Sì vabbé, quello che dici potrà essere pure vero, io non ne capisco molto e mi posso pure fidare, anche se magari sono tutti film che ti sei fatto tu che di conti in realtà non capisci poi molto, ma in finale secondo me la xxxx sta a tocchi e la tengono artificialmente in vita".

E' un po' frustrante, francamente.  :(

Sempre forza Lazio.
Buon viaggio, caro Piero.

POMATA

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #756 : Venerdì 26 Novembre 2010, 17:55:05 »
Caro Tripanera
so che sei convinto di quello che dici quindi non farò alcuno sforzo per farti cambiare idea.
Sappi che il primario istituto ci ha tenuto in vita, senza mettere una lira, per un paio di anni per poi consegnarla a un imprenditore volenteroso ma senza grossa liquidità pronta. Quindi da quest'ultimo imprenditore ha fatto in modo di cedere la sua quota dandogli qualche ann per poter adempiere al suo impegno (mi pare 10 mln di crediti più la vendita della sua quota nel capitale sociale).
Ci hanno lasciato molto tempo per farci rientare, perché se volevano essere cattivi portavano i libri a viale delle milizie dove c'è il tribunale fallimentare con il primo pony express che passava: non c'era una lir aper piangeere e impegni per centinaia di milioni di euro. roba da Lehman Brothers. Avremmo dovuto vedere i vari Couto e compagnia uscire da Formello con lo scatolone in mano, invece ci aiutarono.
A quest'ora staremmo alla vigilia dell'importantissimo scontro al vertice: Lazio-Derthona, dopo aver giocato il facile Lazio-Castellammare di Stabia.

Con la piccola differenza che quando toccó a noi, é vero che ci aiutarono ma i campioni se li presero...a loro li aiutano e je fanno pure i ponti d'oro...

Frank, l'impressione é quella :D non ti sentire frustrado ;)

Speriamo nel cielo...

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #757 : Venerdì 26 Novembre 2010, 17:58:23 »
Con la piccola differenza che quando toccó a noi, é vero che ci aiutarono ma i campioni se li presero...a loro li aiutano e je fanno pure i ponti d'oro...
Ti riferisci a Nesta e Crespo, immagino.

Ti rammento che meno di quattro mesi dopo la loro cessione, ovvero tra novembre e dicembre 2002, la Lazio era in tale sofferenza finanziaria che non riusciva a pagare gli ingaggi.

La Lazio, nell'estate 2002, non doveva iscriversi al campionato. I suoi conti erano tutto fuorché a posto. Il prezzo di un po' di indulgenza da parte degli organismi federali furono un bel difensore centrale e un boccoluto centravanti, ceduti in extremis in quell'infernale finale di agosto.

A volte, mi sembra, la memoria dei laziali è 'selettiva': ricordiamo molto bene alcuni accadimenti e ne dimentichiamo o minimizziamo altri.
Buon viaggio, caro Piero.

POMATA

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #758 : Venerdì 26 Novembre 2010, 18:14:33 »
É proprio perché mi ricordo come fú trattata la Lazio che non riesco a capire come a questi li tengano a galla, accetto quello che tu mi dici ossia il maggiore flusso di cassa, i Laziali hanno buona memoria per questo non si capacitano.

Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #759 : Venerdì 26 Novembre 2010, 18:18:49 »
É proprio perché mi ricordo come fú trattata la Lazio che non riesco a capire come a questi li tengano a galla, accetto quello che tu mi dici ossia il maggiore flusso di cassa, i Laziali hanno buona memoria per questo non si capacitano.
Però, scusa, ragiona un secondo su questo fatto: meglio prestare soldi a
- chi guadagna 100 ma spende 110

o

- a chi guadagna 70 e spende 140?

In quale dei due casi la banca ha maggiori probabilità di vedersi restituire i capitali?
Buon viaggio, caro Piero.