Autore Topic: Crac Italpetroli, guai per la Sensi  (Letto 126769 volte)

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Offline disabitato

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #200 : Sabato 26 Giugno 2010, 21:27:29 »
La Roma non sa quale futuro la attende, ma da ieri ha almeno la certezza di partire senza penalizzazioni nel prossimo campionato: c'è il via libera al pagamento degli stipendi ai tesserati fino ad aprile compreso. I documenti vanno inviati entro oggi alla Lega Calcio e la società giallorossa è riuscita a sistemare tutto proprio sul filo di lana, con tanto di certificazione sul versamento degli stipendi (circa 19 milioni di euro), tasse e contributi da parte della Deloitte, l'azienda di consulting e revisione bilanci della Lega. Il cda della Roma, riunito ieri mattina per l'approvazione della trimestrale, è stato informato sulla regolare sistemazione dell'intera pratica.

(il Tempo)

mai una volta che je salta la connessione o je finisce il toner del fax...
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Offline franz_kappa

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #201 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 07:56:12 »
Che la roma ha ingaggi elevatissimi, al livello del real, per un certo numero di giocatori.  Che non è in grado di far fronte a scadenza.
Da quello che si legge e si sente pare proprio mancare la copertura ai bonifci degli stipendi.
Franz parla di 65 70 milioni, presumo netti. Fanno 130 all'anno, 12 al mese.QUindi 24 milioni devono tirare fuori. Conti della serva,chiaro.

Le servette, per definizione, almeno i conti di casa li sapevano fare, quando la signora le mandava a fare la spesa al mercato.  :P

No, geddy, i 60-70 cui mi riferisco sono lordi. Fossero netti, il loro bilancio (del quale, purtroppo, tu confermi di non avere ALCUNA contezza) non starebbe in piedi.

Registro con amarezza che sulla vicenda si continua a concionare ignorando gli elementi di base.

Ovvero i numeri. :(
Buon viaggio, caro Piero.

geddy

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #202 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 08:52:07 »
Le servette, per definizione, almeno i conti di casa li sapevano fare, quando la signora le mandava a fare la spesa al mercato.  :P

No, geddy, i 60-70 cui mi riferisco sono lordi. Fossero netti, il loro bilancio (del quale, purtroppo, tu confermi di non avere ALCUNA contezza) non starebbe in piedi.

Registro con amarezza che sulla vicenda si continua a concionare ignorando gli elementi di base.

Ovvero i numeri. :(
Mi ha fregato Renga con la sua asserzione che alla roma servivano 38 milioni per  gli stipendi entro il 30/6. Non è attendibile neanche quando parla male della roma evidentemente, io poi ho cercato di conugare il suo dato con il tuo dando per scontato che avessi capito 38 per 28.   e approssimando;D Più tardi mi  sono ricordato del tetto ingaggi cragnottiano all'epoca del crack, vabbe l'entusiasmo puo fare brutti scherzi.
Aspettiamo di sapere cosa succede oggi.
Per mantenere quegli ingaggi devono dare per scontata la partecipazione alla CL ogni anno, non è che si regga poi tanto in piedi lo stesso.
Vabbe, pare sia il giorno. Vediamo che succede, un po ci spero. Eventualmente per scadenza del 15 9 la penalizzazione è sul campionato appena partito?

CiPpi

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #203 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 10:21:31 »
...

Franz,

tu davvero pensi che se la xxxx potesse essere venduta facilmente ad un prezzo conveniente ad Unicredit, la stessa Unicredit non avrebbe gia' provveduto invece di andare avanti con questa storia?

davvero credi che i Sensi offrano contratti da capogiro perche' ci sono i soldi?

ma soprattutto, davvero pensi che l'arrioma renda pubblici tutti i contratti che vengono sottoscritti ai giocatori, quante altre squadre lo fanno, perche' onesti imprenditori? E non per far sapere ad ogni possibile acquirente quant'e' l'onere di servizio per i pedatori che si ritrova?

tu davvero sei convinto che tutto cio' che si puo' trovare in rete, sia tutto cio' che basti sapere per conoscere le finanze dell'aesse, e che finora i vari nomi fatti non si sono spaventati nell'aver scoperto che tutto cio' che si puo' trovare in rete non sia tutto cio' che basti sapere per conoscere le finanze dell'aesse, ed una volta investigato meglio tra le righe si sia scoperta ben altra piu' complicata e di difficile soluzione per un qualsiesi nuovo acquirente?

d'accordo con te che tanti tifosi Laziali siano accecati dalla bramosia di vederli sparire. ma tu sembri (troppe) certe volte altresi' accecato dal tentativo di raffreddare certe, si irrealistiche, aspettative.

ma aspettative meno estreme, una xxxx di molto ridimensionata, non sono cosi' prive di fondamento.

rudy

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #204 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 15:04:11 »
Nel frattempo iniziano a venire fuori le preoccupazioni.

(ANSA) - ROMA, 30 GIU - 'Mi auguro un accordo: nei prossimi giorni devo sentire Unicredit e Rosella Sensi per seguire la situazione': cosi' Gianni Alemanno.'Siamo arrivati al nodo, vigilero' con grande attenzione affinche' non ci siano ripercussioni sull'attivita' sportiva - aggiunge il sindaco di Roma -. Speriamo di avere una soluzione che tuteli la squadra.

Non sono ancora in grado di esprimermi, appena li avro' sentiti daro' il mio punto di vista, ma faro' di tutto affinche' la squadra sia tutelata'.


E comunque, Alemà, una bella ridimensionata ci starebbe proprio bene.

Incrociamo le dita e raccogliamoci in preghiera.  O0  8)

jumpingjackflash

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #205 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 19:50:06 »
un canide marione munito mi ha data certa la notizia di una cessione ai russi.

Offline Eagles71

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #206 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 21:12:23 »
un canide marione munito mi ha data certa la notizia di una cessione ai russi.

fosse così un motivo in più di non attacarmi più alla bottiglia di vodka ;)
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

oizaL

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #207 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 21:51:00 »
AS ROMA: ACCORDO RESTA DISTANTE, ALEMANNO IN CAMPO. IL NODO E' PREZZO, SINDACO PRONTO A VIGILARE TUTELA SQUADRA (ANSA) - MILANO, 30 GIU - Ci sono solo cinque giorni per cercare una stretta tra UniCredit e la famiglia Sensi sul debito della Italpetroli ma al momento - come appreso dall'ANSA al termine dell'incontro tra i legali - un accordo appare ancora distante, soprattutto in termini di prezzo. E nel frattempo a scendere in campo e' il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, che si e' detto pronto a ''tutelare'' e ''vigilare'' sul futuro dell'As Roma. ''Mi auguro un accordo - ha detto quindi Alemanno -: nei prossimi giorni devo sentire Unicredit e Rosella Sensi per seguire la situazione. Siamo arrivati al nodo, vigilero' con grande attenzione affinche' non ci siano ripercussioni sull'attivita' sportiva''. Il primo cittadino ha poi aggiunto: ''Speriamo - ha proseguito - di avere una soluzione che tuteli la squadra. Non sono ancora in grado di esprimermi, appena li avro' sentiti daro' il mio punto di vista, ma faro' di tutto affinche' la squadra sia tutelata, perche' e' un bene prezioso per questa citta'''. Nel frattempo i legali - per UniCredit gli avvocati Francesco Carbonetti e Marcello Villa, e per la famiglia Sensi Agostino Gambino e Antonio Conte - hanno avuto un incontro presso lo studio Gambino puramente tecnico e sullo sfondo rimangono forti distanze sul prezzo e sulla struttura dell'operazione. Secondo le previsioni nei prossimi giorni seguiranno altri aggiornamenti tra le parti, che stanno cercando di evitare di andare ad un lodo arbitrale (il 5 luglio l'udienza). Da una parte UniCredit avrebbe offerto di azzerare i 325 milioni di debiti della Italpetroli rilevando il restante 51% della societa' ancora non posseduto - e a cascata il club giallorosso -, lasciando alla famiglia immobili per circa 20 milioni di euro. Una proposta che per Rosella Sensi non sarebbe sufficiente: per fare un passo indietro ci vorrebbero almeno 100 milioni. Soltanto in seguito all'eventuale accordo si potra' ragionare sulla vendita del club, che nel periodo di transizione finirebbe sotto il cappello di UniCredit, ma con Rosella Sensi al timone. Per la cessione la banca potrebbe affidare un nuovo mandato a un advisor. Si parla di Rotschild, ma al momento sembrerebbe del tutto prematuro parlare di incarichi. Il tutto mentre in Borsa l'attenzione sull'As Roma e' cresciuta, col titolo che e' tornato sulle montagne russe. Dopo un'impennata di oltre cinque punti percentuali in mattinata, le azioni hanno oscillato nervosamente per l'intera seduta tra scambi da capogiro: in chiusura hanno segnato un +2,96% a 0,90 euro, con volumi sei volte superiori rispetto alla media (pari all'1,7% del capitale). Movimenti che vengono giustificati con le voci, spesso infondate, che circolano nella capitale su un possibile compratore (si e' tornati nuovamente a parlare di Francesco Angelini). (ANSA). XCP 30-GIU-10 21:40 NNN 

zorba

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #208 : Giovedì 1 Luglio 2010, 07:14:49 »
(Il Fatto Quotidiano 01.07.2010)

AS Roma: ancora niente accordo tra i Sensi e Unicredit

Ancora nessuna schiarita sul fronte societario per la As Roma. L’incontro tra gli avvocati di Italpetroli, la società che controlla la Roma e fa capo alla famiglia Sensi, e gli emissari della banca Unicredit, tenutosi nella serata di ieri nello sudio dell’avvocato Gambino (Italpetroli) non ha dato i frutti sperati.

Secondo fonti vicine all’operazione, restano forti distanze sul prezzo e sulla struttura dell’operazione. La Italpetroli ha con Unicredit un debito di 325 milioni e la banca si sarebbe offerta di azzerarlo rilevando il 51 per cento della società. Offerta non sufficiente secondo la Sensi.   Rimangono meno di cinque giorni per chiudere l’operazione: il neopresindente del collegio arbitrale Cesare Ruperto ha infatti fissato per il 5 luglio l’ultima udienza di conciliazione. Se un accordo non sarà trovato per quella data si andrà all’arbitrato. Sulla vicenda nella giornata di ieri si è pronunciato anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, pronto “a vigilare e tutelare la As Roma”. “Nei prossimi giorni – ha assicurato Alemanno – sentirò sia Unicredit che Rosella Sensi per seguire la situazione. Speriamo si trovi una soluzione che tuteli la squadra”.

(Cri. Vel.)

jumpingjackflash

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #209 : Giovedì 1 Luglio 2010, 07:18:26 »
gnente russi quindi


Offline WombyZoof

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #210 : Giovedì 1 Luglio 2010, 10:31:48 »
esaurite le scorte di catene in tutte le ferramenta di roma.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

RobCouto

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #211 : Giovedì 1 Luglio 2010, 12:57:22 »
Speriamo si trovi una soluzione che tuteli la squadra”.

(Cri. Vel.) [/font][/size]

Ma anche no.

Boks XV

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #212 : Giovedì 1 Luglio 2010, 14:04:48 »
Speriamo si trovi una soluzione che tuteli la squadra.

potremmo far pagare il pedaggio sul GRA. 8)

Offline aquilafelyx

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #213 : Giovedì 1 Luglio 2010, 14:25:50 »
"muoia rospella con tutti i Canidei"

(semicit.) :D
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

jumpingjackflash

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #214 : Giovedì 1 Luglio 2010, 15:36:47 »
da www.asca.it

AS ROMA: FIORENTINO (UNICREDIT), SPERIAMO SI TROVI L'ACCORDO
 

(ASCA) - Roma, 1 lug - ''Non c'e' nessun mandato ufficiale a Rotchild, siamo in una fase in cui stiamo cercando un accordo. Se entreremo in questo film ci porremo il problema di chi ingaggiare''. Lo ha detto Paolo Fiorentino (Unicredit Group) a margine di una conferenza nella sede di via Lata del gruppo bancario, alla domanda dei giornalisti sul 'lodo' Italpetroli, e se fossero vere le voci circolate sull'incarico alla Rotchild come advisor.

Fiorentino ha detto inoltre che ''tutte le investment bank hanno tifosi della Roma piu' per passione che per professione e magari si fanno avanti loro''.

Incalzato dai giornalisti sulla possibilita' di un accordo con Italpetroli, il deputy ceo di Unicredit Group ha detto: ''Speriamo che si trovi. Ci sono gli avvocati che lavorano''.

ram/rf/lv


 ???
li sta a  prenne per il culio?

zorba

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #215 : Giovedì 1 Luglio 2010, 16:25:54 »
Stamane ho potuto solo 'sbirciare' di straforo la Gazzetta dello Sport durante la pausa caffé. Giuro di aver letto il titolo di un articolo che diceva più o meno che l'accordo tra Unicredit e famiglia Sensi fosse molto ma molto vicino. Ho controllato sul sito della 'rosea' ma non ho trovato ancora niente.
Qualcuno che sia abbonato al giornale on line potrebbe postarne il contenuto?

Grazie in anticipo da parte di tutti.  ;) ;) ;) ;)

Offline Monteverde74

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Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #216 : Giovedì 1 Luglio 2010, 16:33:34 »

jumpingjackflash

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #217 : Giovedì 1 Luglio 2010, 16:35:10 »
http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=215960

cvd  :'(
Quello di Angelucci è un impero:
Cliniche, strutture sanitarie e quotidiani. E' un mondo ampio e variegato quello della famiglia Angelucci. A capo c'è Giampaolo, 35 anni, che da anni è uno dei protagonisti della sanità laziale ed italiana. L'impero Giampaolo lo ha ereditato dal padre, Antonio, fondatore della Finanziaria Tosinvest spa: è lui che ha creato un vero e proprio "network" di cliniche e strutture per la riabilitazione in tutta Italia particolarmente concentrate tra il Lazio e la Puglia.
La Tosinvest dispone di strutture sanitarie accreditate presso il Ssn che garantiscono in totale 3000 posti letto. La società gestisce inoltre il presidio ospedaliero di Ceglie Messapica, 5 residenze sanitarie assistenziali nel Lazio e 11 in Puglia. Da Giampaolo Angelucci dipende anche il San Raffaele di Roma divenuto istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) sotto la precedente giunta regeionale di centrodestra guidata da Francesco Storace.
La famiglia romana è attiva anche nel mercato dell'editoria grazie alla proprietà dei quotidiani Libero e Il Riformista. In passato gli Angelucci avevano una partecipazione anche nell'Unità.
Manca solo il calcio: sarà la prossima tappa? Sensi permettendo...

un vero gentiluomo


zorba

Re:Crac Italpetroli, guai per la Sensi
« Risposta #219 : Venerdì 2 Luglio 2010, 08:32:20 »
(Il Fatto Quotidiano 02.07.2010)


ASSALTO FINALE DI UNICREDIT ALLA TRINCEA DI ROSELLA SENSI
LA PRESIDENTESSA DIFENDE LA ROMA E I RESTI DELL’IMPERO
 

(di Giorgio Meletti)

Per dare un significato all’attuale travaglio del gruppo Italpetroli bisogna risalire al 18 aprile 2008. Il boss, Franco Sensi, è gravemente malato (morirà quattro mesi dopo). Sua figlia Rosella, che ha preso in mano la situazione, incontra gli emissari della americana Inner Circle Sports che, in società con il George Soros Fund (braccio finanziario di uno degli uomini più ricchi del mondo), presentano la loro offerta per comprare il pacchetto di controllo della Roma calcio: un assegno da 283 milioni, sull’unghia, più del doppio di quanto è quotata la società alla Borsa di Milano. Rosella chiede un congruo rilancio perché un misterioso sceicco le offre di più. Gli americani strabuzzano gli occhi e dichiarano di non voler più avere niente a che fare con la simpatica ragazza. La   ricostruzione, contestata in più occasioni dagli uomini più vicini alla famiglia di Villa Pacelli, è contenuta in un libro di Catia Augelli e Alessandro Catapano, “I russi, i russi, gli americani”, dedicato alle peripezie finanziarie del glorioso club giallorosso. Una storia che è ormai giunta al punto di svolta.

DRAMMA FAMILIARE. La Roma oggi vale in Borsa 120 milioni, e i maligni insinuano che il motivo principale per cui Rosella Sensi non si vuole separare dall’amata eredità paterna (è stato Franco a scarificare le risorse del gruppo per mantenere la Roma ad alti livelli in campionato) è lo stipendio di un milione e 100 mila euro l’anno che prende come presidente, mentre sua sorella Silvia, come consigliere delegato, è pagata 250 mila euro l’anno. Il dramma familiare di questi giorni è il seguente. Unicredit, il colosso bancario guidato da Alessandro Profumo (interista, e la notazione non è peregrina) è il principale creditore dell’Italpetroli, indebitata per circa 400 milioni. Da quattro anni il gruppo non restituisce alle banche un solo euro. Profumo, che ha ereditato la grana dalla romanissima Capitalia, incorporata da Unicredit nel maggio del 2007, non ne può più. La sua banca ha già il 49 per cento della Italpetroli, adesso ha deciso di passare all’incasso e ha fatto alla famiglia Sensi una proposta chiara: azzeriamo il debito ma io mi prendo tutto. “Tutto” significa il sistema di depositi petroliferi con cui Franco Sensi è diventato ricco in anni passati, più gli immobili e naturalmente la Roma. Unicredit pensa di vendere rapidamente il tutto per coprire almeno in parte la voragine. Anche il club giallorosso può essere ceduto in tempi ragionevoli per 140-150 milioni come è, con i suoi campioni-bandiera, come Francesco Totti e Daniele De Rossi, a un nuovo azionista che non faccia troppo soffrire la tifoseria e i politici romanisti. Rosella non ne vuol sapere ma la sua battaglia sembra giunta agli ultimi giorni. E’ iniziata tre anni fa, quando Profumo, comprata Capitalia, trovò le prime sorprese lasciate dal padre-padrone della banca capitolina, Cesare Geronzi. Tra queste il mostruoso indebitamento di Sensi. Di fronte alle prime richieste di chiarimento, è partita la contraerea.

L’ INTERISTA. Profumo è stato accusato di voler mettere nei guai la Roma spinto dalla fede interista. Da tre anni va avanti una guerra mediatica senza esclusione di colpi. Gli uomini di fiducia di Rosella accusano Profumo di far circolare veline maliziose che finiscono sui giornali con formule arzigogolate del tipo “Profumo avrebbe confidato ai più stretti collaboratori”, o più lineari, come “dicono a piazza Cordusio” (indirizzo della banca milanese).

GUERRA DI VELINE. In effetti il metodo, trattandosi di società quotate in Borsa, non è del tutto ortodosso. Replicano per l’appunto in piazza Cordusio che non c’è altro modo per difendersi da uno schieramento mediatico agguerrito, di cui si individua il “faro” nell’agenzia di stampa Adn Kronos e nel suo patron Giuseppe Marra detto Pippo. Facendo lo slalom tra veline di opposta provenienza si può abbozzare la seguente provvisoria conclusione. Rosella Sensi sostiene che la Roma vale 315 milioni, e corregge verso l’alto tutte le valutazioni dei beni di Italpetroli, arrivando alla conclusione che Unicredit potrebbe ripianare la voragine anche lasciando alla famiglia immobili per una novantina di milioni di euro. Paolo Fiorentino, il vice di Profumo, ha fatto capire che non c’è più spazio per trattare. La banca è disposta a lasciare immobili per non più di 20 milioni di euro. Prendere o lasciare. Perché intanto la società di revisione Bdo non ha voluto certificare il bilancio Italpetroli, costringendo Rosella a sforare la data limite del 30 giugno per l’approvazione. E lunedì prossimo c’è l’appuntamento decisivo per l’arbitrato tra Unicredit e Italpetroli: se le parti non arrivano dall’arbitro con un accordo firmato, Rosella rischia il fallimento. L’arbitro è il severo giurista Cesare Ruperto, 85 anni. L’avvocato della famiglia Sensi è il 77enne Agostino Gambino, già celebre negli anni Settanta come avvocato di Michele Sindona. Il passato che non passa.


Da ieri Rosella Sensi è anche vicepresidente della Lega Calcio (FOTO ANSA)