Autore Topic: diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi  (Letto 4452 volte)

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Offline pariolo 10

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diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi
« : Martedì 6 Novembre 2012, 12:40:31 »
Tema molto interessante ed estremamente importante.
Articolo ben fatto del solito M. Ilaria

Diritti tv, le big studiano un ricorso contro le piccole
Pubblicato il 6 novembre 2012 10:22

Grandi contro piccole. È sempre il solito film in Lega, paralizzata quando c’è da discutere di soldi, e sono tanti — un miliardo di euro all’anno — quelli che piovono dalle tv. Una seduta-fiume, prima in consiglio poi in assemblea, non è servita per mettersi d’accordo sulla ripartizione dei proventi per il triennio 2012-15. Il primo biennio di applicazione della Legge Melandri si è consumato tra litigi e battaglie legali. La storia potrebbe ripetersi: ieri Claudio Lotito, patron della Lazio, ha sbattuto più volte i pugni sul tavolo polemizzando col vicepresidente dell’Udinese Stefano Campoccia.

 

Mutualità ma non solo

Il pomo della discordia non è tanto quel 5% suddiviso in base alla popolazione che almeno 10 società su 20 vorrebbero eliminare ripartendolo secondo i risultati degli ultimi 5 anni. No, la rabbia delle big cova per altro: ogni anno la Serie A devolve il 10% degli introiti tv per la mutualità, inoltre assicura un paracadute (che le medio-piccole vorrebbero aumentare) per le retrocesse. Questo tesoretto, incluso il compenso per l’advisor Infront, ammonta a 170 milioni e, anziché prelevarlo in parti uguali, pesa sui club proporzionalmente ai loro ricavi. «Perché devono essere le grandi, che già lamentano una scarsa competitività con le concorrenti europee, a sobbarcarsi in misura maggiore questo esborso?», è il ragionamento delle big. Le medio-piccole ribattono che è una consuetudine introdotta ormai alcune stagioni fa. Se il muro contro muro continuasse, Inter, Juve, Lazio, Milan, Napoli e Roma potrebbero presentare un ricorso alla Corte di giustizia sportiva. Il metodo di prelievo delle «tasse» di solidarietà s’intreccia con la ripartizione delle risorse, che le medio-piccole (sicuramente Atalanta, Bologna, Catania, Fiorentina, Palermo, Parma, Pescara, Sampdoria, Siena e Udinese) vorrebbero modificare assegnando un peso maggiore alla meritocrazia. Se venisse eliminata la quota legata alla popolazione del comune in cui gioca la squadra, Lazio e Roma sarebbero fortemente penalizzate (-5 milioni a testa). È vero che spostare quei soldi sulla componente sportiva — appunto i risultati degli ultimi 5 campionati — non sarebbe una tragedia per Juve, Milan o Inter. Ma qui c’è una battaglia di principio da portare avanti: il gruppo delle 6 vuole procedere compatto, anche perché basta che un solo club si defili per rompere il blocco anti-maggioranza (le delibere di natura economica richiedono 15 voti).

 

Aiuto

Al di là delle minacce legali, le grandi hanno comunque un’arma da giocare: la fretta delle piccole di trovare un accordo perché, in assenza di certezze sui ricavi tv, le sofferenze finanziarie incombono. Lunedì, quando è stata riconvocata l’assemblea (ore 15), il gruppo delle 6 potrebbe offrire una soluzione tampone: stabilire un minimo garantito da 20 milioni per tutte, buona merce di scambio per ottenere gli anticipi dalle banche. Ma quale sarà la contropartita?

 

 

La Gazzetta dello Sport

POMATA

Re:diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi
« Risposta #1 : Martedì 6 Novembre 2012, 16:49:10 »
Lo siamo sempre stati, è stato anche cavallo di battaglia contro la dirigenza.

Grazie a questo continuo battagliare la dirigenza si è rimboccata le maniche per rispettare la nostra storia.

Un grande grazie a loro.

Offline LaLazioMia

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Re:diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi
« Risposta #2 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 10:19:52 »
Lo siamo sempre stati, è stato anche cavallo di battaglia contro la dirigenza.

Grazie a questo continuo battagliare la dirigenza si è rimboccata le maniche per rispettare la nostra storia.

Un grande grazie a loro.
Scherzi?
Adesso li senti i soliti noti contro a prescindere  ;D ;D ;D
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

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Re:diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi
« Risposta #3 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 10:38:25 »
Al di là del profumo di incenso che ha intriso il topic, vorrei rilevare alcuni punti di sicuro interesse:

un primo punto di frizione tra le parti è la quota del 5 % suddiviso in base alla popolazione che almeno 10 società su 20 vorrebbero eliminare ripartendolo secondo i risultati degli ultimi 5 anni; sarebbe curioso sapere chi sono queste 10 società

il vero punto dolente della contesa, però, è il 10% degli introiti tv per la mutualità, che assicura un paracadute per le medio-piccole, che peraltro vorrebberlo aumentarlo.

In altro topic ho riportato il lavoro di un analista inglese che si è divertito ad applicare il sistema inglese al nostro calcio e il sistema italiano al calcio inglese con il risultato di evidenziare le differenze e le ingiustizie prodotte dai due sistemi. Per restare alle cose di casa nostra, il sistema inglese ci costerebbe soltanto 3 mln di euro, non moltissimo, ma le big verrebbero decurtarsi gli introiti TV dai 15 ai 30 mln di euro.

Ai fini di questa nostra discussione ricordo le due le obiezioni di fondo delle grandi squadre rispetto sul tema dei diritti TV :
•   i diritti televisivi provengono dall’audience che le pay tv contano di raggiungere con la trasmissione degli eventi, quindi è corretto che le squadre che hanno un seguito maggiore vengano premiate in maniera più che proporzionale alle altre.
Obiezione del giornalista de Il tifoso bilanciato si potrebbe rispondere che anche se si facesse un campionato a 5/6 squadre l’interesse scemerebbe e che, quindi, l’effetto di contrazione dei ricavi si avrebbe lo stesso, anche se, probabilmente, il prodotto “grande squadra” sarebbe comunque venduto.
Peraltro, “questa grossa differenza impone, di fatto, uno status quo al campionato di Serie A, con la sostanziale impossibilità da parte di una squadra “media” di vedere premiato un risultato annuale significativo e di trarre risorse economiche per proseguire un cammino di progressiva crescita”.



•   una contrazione dei ricavi da diritti televisivi porterebbe una diminuzione di competitività delle squadre italiane in Europa, minori ricavi UEFA ed un conseguente progressivo impoverimento del campionato di Serie A.

Obiezione del giornalista de Il tifoso bilanciato - il ragionamento è molto più debole per due ordini di motivi:
proprio come nel caso della Premier League, le nostre squadre top stanno già incassando molto di più delle loro rivali europee. Eppure, i risultati in campo UEFA non sono così gratificanti.
perché le altre nazioni stanno progressivamente migliorando il proprio coefficiente UEFA (sia nazionale, sia delle singole squadre) probabilmente perché anche le medie, quando si trovano a partecipare ad una competizione europea, sono sufficientemente dotate di risorse economiche per assicurare la costruzione di una rosa dignitosa. Le squadre italiane, invece, spesso e volentieri falliscono miseramente. E questo provoca un danno a tutto il sistema e previene da ulteriori ricavi (ricchi!) disponibili per chi partecipa alle competizioni UEFA, in particolare alla Champion’s League.


Tra i vari presidenti di serie A, c’è chi insiste sempre su un punto: “affrancarsi dalla dipendenza dai diritti televisivi”. Questo è molto condivisibile: buon lavoro presidente!.
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Re:diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi
« Risposta #4 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 11:33:47 »
Quanto c'è di Melandri dentro questo iniquo sistema di ripartizione?
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

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Re:diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi
« Risposta #5 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 11:40:24 »
Quanto c'è di Melandri dentro questo iniquo sistema di ripartizione?

ma non è colpa della Melandri, visto che si azzuffano sul piattino di lenticchie lasciato libero dalla legge ossia il 30% ripartito sulla base del bacino d’utenza 25% sulla base dei sostenitori (come calcolarli? La discussione è ancora in corso) e il 5% sulla base della popolazione residente nel Comune in cui gioca la squadra (su cui la difesa di Lotito è forte e comprensibile).

Inoltre, non ho ancora sentito uno, dicasi UNO, tra osservatori, giornalisti, presidenti, fattorini e panettieri dire una cosa sull'altro 30% ripartito sulla base dei risultati ottenuti dalla squadra che li ricordiamo: 5% sulla base dei risultati della stagione, 15% sulla base dei risultati del quinquennio precedente e 10% sulla base dei risultati storici dal 1946/47 ...

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Re:diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi
« Risposta #6 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 12:04:40 »
Pensa che io darei il 30% secco in base ai risultati della stagione, in modo da rendere molto differente arrivare decimo o undicesimo. In modo da contrastare nell'unico modo efficace (ovvero economicamente) le pastette di fine anno.
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Re:diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi
« Risposta #7 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 12:13:56 »
Pensa che io darei il 30% secco in base ai risultati della stagione, in modo da rendere molto differente arrivare decimo o undicesimo. In modo da contrastare nell'unico modo efficace (ovvero economicamente) le pastette di fine anno.

Una cosa del genere l'ha detta Teotino nel suo "DECALOGO PER UN CALCIO SENZA TRUCCHI
del 6 giugno 2011 su lavoce.info.

tra le sue 10 proposte di riforma del calcio italiano riporto

DIRITTI TV: PIÙ VALORE ALLA CLASSIFICA
Rivedere, sulla base di quanto previsto dall’articolo 25 della legge Melandri, il meccanismo di distribuzione della quota del 30 per cento delle risorse assicurate dalla cessione collettiva dei diritti televisivi relativa ai risultati sportivi. Attualmente è determinata per il 10 per cento sulla base dei risultati conseguiti dalla stagione 1946-47 ad oggi, per il 15 per cento sulla base dei risultati delle ultime cinque stagioni sportive e per il 5 per cento sulla base del risultato conseguito nell’ultima stagione. Calcolando invece l’intera quota del 30 per cento sulla base della sola classifica dell’ultimo campionato disputato, si verrebbero a determinare possibilità di ricavo supplementari consistenti (nell’ordine di qualche milione di euro) anche piazzandosi al nono anziché al decimo posto, ad esempio. Un incentivo di questa portata di sicuro aumenterebbe la vigilanza dei club sul comportamento dei giocatori anche nelle partite della parte finale del campionato, quelle più esposte alla possibilità di frode.

poi c'è anche

RIFORMA DEI CAMPIONATI
In Italia i club calcistici professionisti sono ufficialmente 132, diventati nell’ultima stagione 127 per la mancata sostituzione di squadre che non hanno ottenuto l’iscrizione ai campionati di competenza. In Inghilterra i club prof sono 92, in Germania 56, in Spagna 42 e in Francia 40. Nel Nord America (Usa più Canada) il totale delle società professionistiche che danno vita ai campionati di football, baseball, basket e hockey è di 122. I calciatori professionisti tesserati per la Federcalcio italiana nella stagione 2009-2010 erano 3.517, 1.608 dei quali impegnati in serie A o serie B. Tra serie A e serie B i sono 42 club, e dunque una media di oltre 38 giocatori per squadra (superfluo ricordare che a calcio si gioca in 11). Èevidente che si tratti di un sistema insostenibile, come testimoniato anche dalla analisi della situazione economico-finanziaria delle società professionistiche appena pubblicata da Arel, PricewaterhouseCoopers e Figc in ReportCalcio 2011. In Lega Pro, ma anche in serie B e in serie A, vi sono società che pagano gli stipendi con ritardo o non li pagano affatto. Una situazione che favorisce le cattive tentazioni dei giocatori più “deboli”, oltre che di quelli a fine carriera. L’orientamento di Federcalcio è quello di proseguire nella politica della non sostituzione dei club professionistici falliti. Ma si tratta di una misura timida e inadeguata.Ènecessaria una riforma dei campionati immediata, che porti subito a una consistente riduzione dell’area professionistica.

ESTENSIONE DI PLAYOFF E PLAYOUT

Sviluppare e allargare il meccanismo dei playoff e dei playout per determinare promozioni e retrocessioni, in modo da limitare il numero delle posizioni in classifica sostanzialmente ininfluenti e quindi tali da predisporre i giocatori a farsi trarre in tentazione. Bisognerebbe applicare il sistema anche alla serie A – magari non solo per decidere chi scende in serie B, ma anche chi acquisisce il diritto di partecipare alle competizioni europee – e comunque allargare il numero delle squadre coinvolte, studiando meccanismi di maggiore tutela nel confronto diretto per le squadre che conquistano più punti nella stagione: si può prevedere ad esempio la necessità di prevalere con più gol di scarto nel doppio confronto. La spettacolarità dell’evento playoff e playout costituirebbe oltre a tutto per i club un’opportunità di generare ulteriori ricavi.
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Re:diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi
« Risposta #8 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 12:25:32 »
Pensa che io darei il 30% secco in base ai risultati della stagione, in modo da rendere molto differente arrivare decimo o undicesimo. In modo da contrastare nell'unico modo efficace (ovvero economicamente) le pastette di fine anno.
Damò che lo sto a dì  :)

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Re:diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi
« Risposta #9 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 12:36:25 »
Damò che lo sto a dì  :)

Invece, pare che stiano andando sulle 18 squadre e UNA retrocessione.
Bellissimo ...
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Re:diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi
« Risposta #10 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 13:04:23 »
Pensa che io darei il 30% secco in base ai risultati della stagione, in modo da rendere molto differente arrivare decimo o undicesimo. In modo da contrastare nell'unico modo efficace (ovvero economicamente) le pastette di fine anno.
Non è che cosi'oltre a mantenere le solite pastette di fine anno , incrementesti  pure la pastetta per il decimo posto? :o
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
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Re:diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi
« Risposta #11 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 14:38:27 »
Non mi torna una cosa.
L'ottimo pariolo 10 ha scelto - credo non casualmente - di intitolare il topic iniziando con le parole "quest'anno [...]".
Eppure, leggendo l'articolo non traggo alcuna evidenza che gli eventi legati alla costituzione di due blocchi in tema di distribuzione dei futuri diritti tv abbiano favorito in questo scorcio di stagione lo 'spostamento' della Lazio da uno schieramento all'altro.

Mi sembra di ricordare che in precedenza la Lazio si era schierata con i club (absit iniuria verbis) 'minori', battendosi per imporre leggere modifiche (o mancate variazioni, a seconda dei casi) dei vari criteri di distribuzione dei diritti e ottenendo così qualche milione in più.

Come dire... Appurare che la Lazio è sesta per somme ricevute nell'ambito della spartizione della torta complessiva dei diritti tv non mi pare una notizia. Direi che era cosa ampiamente nota, giusto?
La notizia, semmai, sarebbe che la Lazio si schiera con gli altri maggiori club italiani. Che ne pensate?
Buon viaggio, caro Piero.

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Re:diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi
« Risposta #12 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 14:54:09 »
Non mi torna una cosa.
L'ottimo pariolo 10 ha scelto - credo non casualmente - di intitolare il topic iniziando con le parole "quest'anno [...]".
Eppure, leggendo l'articolo non traggo alcuna evidenza che gli eventi legati alla costituzione di due blocchi in tema di distribuzione dei futuri diritti tv abbiano favorito in questo scorcio di stagione lo 'spostamento' della Lazio da uno schieramento all'altro.

Mi sembra di ricordare che in precedenza la Lazio si era schierata con i club (absit iniuria verbis) 'minori', battendosi per imporre leggere modifiche (o mancate variazioni, a seconda dei casi) dei vari criteri di distribuzione dei diritti e ottenendo così qualche milione in più.

Come dire... Appurare che la Lazio è sesta per somme ricevute nell'ambito della spartizione della torta complessiva dei diritti tv non mi pare una notizia. Direi che era cosa ampiamente nota, giusto?
La notizia, semmai, sarebbe che la Lazio si schiera con gli altri maggiori club italiani. Che ne pensate?

Che per fare il Robin Hood della situazione, togliere ai ricchi per dare ai poveri, devi avere frecce per il tuo arco e devi sapere usare l'arco.
Sulla questione diritti televisivi già in passato c'è stato uno mascherato da Robin Hood, sarebbe meglio evitare di ripercorrerne le tracce.
E pure quel Robin Hood, a chiacchiere e pubblicità, una volta trovato il suo più che lauto guadagno ha saltato la staccionata, lasciando i "poveri" che avrebbe dovuto aiutare, più poveri di prima.

Se la Lazio è sesta lo deve principalmente alla gestione Cragnotti e al proprio bacino d'utenza, ovvero i tanto denigrati tifosi. Mantenere questa posizione è il minimo sindacale richiesto all'attuale società.
Riuscire ad aumentare i ricavi in maniera tangibile a scapito delle 5 che precedono, sarebbe una ottima iniziativa, che una volta realizzata, meriterebbe i complimenti di tutti.
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Re:diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi
« Risposta #13 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 15:13:36 »
è evidente che Lotito sceglie lo schieramento che offre i maggiori vantaggi alla Lazio , nel primo caso è coinciso con le cosiddette piccole adesso con le altre ,
 
P.S. la storia degli anni cragnottiani la stiamo ancora pagando a rate
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« Risposta #14 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 15:39:07 »
P.S. la storia degli anni cragnottiani la stiamo ancora pagando a rate

Si, ma almeno ci siamo divertiti

è evidente che Lotito sceglie lo schieramento che offre i maggiori vantaggi alla Lazio , nel primo caso è coinciso con le cosiddette piccole adesso con le altre ,
 
è giusto che si schieri dove c'è maggiore convenienza per la Lazio, deve stare attento a cosa dichiara a corollario di queste iniziative, per evitare, quantomeno, di peggiorare ulteriormente i rapporti con le altre società.

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Re:diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi
« Risposta #15 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 15:44:37 »
che deve peggiorare ? quali rapporti ?
pensi che in quel mondo di squali stanno attenti alle dichiarazioni ?
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« Risposta #16 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 16:13:46 »
Non mi torna una cosa.
L'ottimo pariolo 10 ha scelto - credo non casualmente - di intitolare il topic iniziando con le parole "quest'anno [...]".
Eppure, leggendo l'articolo non traggo alcuna evidenza che gli eventi legati alla costituzione di due blocchi in tema di distribuzione dei futuri diritti tv abbiano favorito in questo scorcio di stagione lo 'spostamento' della Lazio da uno schieramento all'altro.

Mi sembra di ricordare che in precedenza la Lazio si era schierata con i club (absit iniuria verbis) 'minori', battendosi per imporre leggere modifiche (o mancate variazioni, a seconda dei casi) dei vari criteri di distribuzione dei diritti e ottenendo così qualche milione in più.

Come dire... Appurare che la Lazio è sesta per somme ricevute nell'ambito della spartizione della torta complessiva dei diritti tv non mi pare una notizia. Direi che era cosa ampiamente nota, giusto?
La notizia, semmai, sarebbe che la Lazio si schiera con gli altri maggiori club italiani. Che ne pensate?

FK quello era il senso del mio post. La cosa che mi sembra importante è che, a prescindere da tutto, la Lazio abbia assunto all'interno della Lega Calcio un ruolo centrale - da ago della bilancia. E' indubbio che tale posizione sia destinata ad accrescere i benefici in termini monetari per la nostra amata Lazio.

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Re:diritti tv: quest'anno la Lazio è una delle sei grandi
« Risposta #17 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 16:31:23 »
FK quello era il senso del mio post. La cosa che mi sembra importante è che, a prescindere da tutto, la Lazio abbia assunto all'interno della Lega Calcio un ruolo centrale - da ago della bilancia. E' indubbio che tale posizione sia destinata ad accrescere i benefici in termini monetari per la nostra amata Lazio.

Ok, ora ho capito meglio.
Beh sì, convengo con te: il fatto che una delibera possa essere assunta con maggioranza di 15 società su 20 rende ogni club dell'esiguo drappello dei 6 'big' decisamente 'strategico', visto che basterebbe una defezione a spostare gli equilibri.
E alla luce di tale strategicità della Lazio (ma ciò vale anche per la xxxx) c'è da sperare che la quota legata al bacino cittadino - che impatta molto sul valore complessivo dei diritti tv dei due club capitolini - verrà mantenuta anche nel prossimo triennio.

P.s= registro con una punta di dispiacere che anche questo topic ha dato vita a un filone secondario di discussione un pochino OT, condotto sotto forma di botta-e-risposta attorno all'avvincente eppure già abbondantemente approfondito dilemma "Lotito fa bene o fa male?"  :icon_scratch:
Invito tutti a superare queste questioni, tutto sommato poco rilevanti e ormai esaurite, che non portano da nessuna parte.  ;)
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« Risposta #18 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 16:40:33 »
che deve peggiorare ? quali rapporti ?
pensi che in quel mondo di squali stanno attenti alle dichiarazioni ?
Beh, certo, peggio di così..... però non sarebbe sbagliato cercare di ricostruire migliori rapporti con le altre società, così, magari per aumentare le possibilità di mercato interno.
Poi si, gli altri presidenti, dirigenti, direttori generali, stanno molto attenti a quello che dichiara, in pubblico e nelle assemblee di Lega, lo conoscono e non accettano di passare per completi deficenti.....
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« Risposta #19 : Mercoledì 7 Novembre 2012, 17:29:31 »
Beh, certo, peggio di così..... però non sarebbe sbagliato cercare di ricostruire migliori rapporti con le altre società, così, magari per aumentare le possibilità di mercato interno.
Poi si, gli altri presidenti, dirigenti, direttori generali, stanno molto attenti a quello che dichiara, in pubblico e nelle assemblee di Lega, lo conoscono e non accettano di passare per completi deficenti.....

l'unico modo che c'è per allacciare buoni rapporti è quello di mettere mano al portafoglio , pagare di più quando si compra e prendere di meno quando si vende , e non mi sembra un sistema utile alla Lazio , se i rapporti funzionassero come dici tu in Italia non ci sarebbero scambi , le dichiarazioni e le liti lasciano il tempo che trovano davanti ai milioni   
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