Autore Topic: "Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi  (Letto 6247 volte)

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Offline giangoverni

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"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« : Mercoledì 31 Ottobre 2012, 01:26:34 »

Mi chiamo Vincenzo Paparelli, e sono morto il 28 ottobre del 1979. Forse qualcuno si ricorda ancora di me.
Ero un uomo di trentatré anni che un giorno fu ucciso allo stadio Olimpico da un razzo a paracadute di tipo nautico sparato da un tifoso ultrà della Roma. Quando sono stato colpito stavo mangiando un panino con la frittata.
Mia mogl
ie Wanda cercò di estrarmi quel tubo di ferro dall'occhio sinistro, ma siccome il razzo bruciava ancora, finì per ustionarsi una mano. Il medico che mi ha prestato i primi soccorsi, dichiarò che nemmeno in guerra aveva visto una lesione così grave. Il giorno dopo tutti i giornali mostrarono una fotografia scattata qualche mese prima, che mi ritraeva in un ristorante insieme a mia moglie. Soltanto il quotidiano Il Tempo pubblicò l'immagine di me, riverso per terra, con la faccia insanguinata e l'orbita dell' occhio sinistro vuota.
Sono stato la seconda vittima del tifo calcistico in Italia, la prima era un tifoso della Salernitana che nel 1963 morì in seguito a degli scontri scoppiati in tribuna con dei tifosi del Potenza.
Tra le personalità del mondo sportivo il primo ad accorrere all'ospedale Santo Spirito, dove sono giunto ormai morto, è stato il Presidente del Coni Franco Carraro.
Mio cognato quando ha sentito alla radio il mio nome ha pensato a un caso di omonimia. Mio fratello quando ha saputo della disgrazia, ha avuto un forte senso di colpa perché mi aveva prestato la tessera e quel giorno allo stadio al mio posto doveva esserci lui. Mia moglie, che era accanto a me nell' ambulanza, per tutto il tempo mi ha pregato di non morire e mi ha tenuto stretta la mano. Dopo aver sbrigato tutte le formalità in questura e aver ritirato i documenti e i miei oggetti personali, ha avuto una crisi e ha cominciato a urlare. Sulle foto apparse sui giornali i giorni seguenti viene ritratta insieme a sua madre che cerca di consolarla e le tiene un braccio sulla spalla. Ha la faccia stanca e scavata, e nei suoi occhi c'è qualcosa di terribile.
Il mio nome e quello dei miei familiari sono comparsi sui quotidiani per tutta la settimana dopo l'omicidio e anche quella successiva, ma sempre con minore risalto. Io sono stato definito unanimemente un uomo normale e tranquillo, con un'unica passione, quella per la Lazio.
Alcuni quotidiani hanno sottolineato più volte che avevo un'officina meccanica in società con mio fratello e vivevo in una moderna borgata romana chiamata Mazzalupo. Qualcuno ha scritto che avevo comprato il televisore a colori con le cambiali, e il mio unico lusso era un Bmw di seconda mano che tenevo in garage e lucidavo come uno specchio.
Dopo la mia morte, il capitano della Lazio Pino Wilson ha telefonato a mia moglie per farle le condoglianze.
Anche il sindaco di Roma Petroselli ha telefonato, e si è offerto di pagare le spese del mio funerale e ha messo a disposizione della mia famiglia un assistente sociale. Il giocatore Lionello Manfredonia è andato a far visita ai miei familiari regalando a mio figlio più piccolo la sua maglietta con il numero cinque.
Al mio funerale c'era tutta la squadra della Lazio, insieme all'allenatore Bob Lovati e al presidente Lenzini.
I giocatori della Roma invece non hanno partecipato perché impegnati con la trasferta di Coppa Italia a Potenza, al loro posto la società ha inviato i ragazzi della Primavera.
Alla cerimonia funebre hanno assistito migliaia di persone e per quel giorno è stato proclamato il lutto cittadino.
La Fondazione Luciano Re Cecconi ha devoluto un milione in beneficenza alla mia famiglia. La giunta regionale del Lazio ha stanziato la somma di cinque milioni come segno di solidarietà. La Società Sportiva Roma ha fatto affiggere una targa in Curva Nord per ricordare la mia persona. Mio fratello Angelo ha proposto alle due società romane una partita Lazio-Roma mista cioè con i giocatori laziali e romanisti mescolati nelle due formazioni, ma alla fine non se n' è fatto niente. Per alcuni giorni sono stato oggetto di un acceso dibattito sulla violenza negli stadi.
Il sindaco di Roma ha detto che bisognava meditare su questa tragedia e discuterne in tutti i club sportivi e nelle scuole. Qualcuno ha proposto che venissero installati negli stadi degli impianti di televisione a circuito chiuso per individuare i tifosi violenti. Il capo degli arbitri, Giulio Campanati, ha chiesto l'abolizione della moviola in Tv.
Per alcuni mesi sono state prese drastiche misure repressive: è stato proibito l'ingresso allo stadio di aste di bandiera, tamburi e persino di striscioni dai nomi bellicosi, e anche di spillette e toppe che potessero risultare offensive.
Il pubblico doveva incitare la propria squadra solo con la voce e con le mani. Il mio nome è stato, a secondo dei casi,inneggiato e sbeffeggiato dai tifosi della Lazio e della Roma.
Sui muri della città ancora oggi campeggiano scritte che dicono «Paparelli, sarai vendicato», o «Paparelli non ti dimenticheremo», o anche «10, 100, 1000 Paparelli» o ancora, «Paparelli ti sei perso i tempi belli».
In questi ultimi anni i giornali hanno parlato di me, soltanto all'indomani di un nuovo delitto avvenuto allo stadio.
Nel 5° anniversario della mia scomparsa, i tifosi mi hanno ricordato prima di una partita con la Cremonese.
Sul tartan, all'altezza della Tribuna Tevere hanno spiegato uno striscione con scritto «Vincenzo vive», mentre la curva intonava «28 ottobre Lutto Nazionale». Nel 10° anniversario è stato inaugurato il «Lazio Club Nuovo Monte Spaccato, Vincenzo Paparelli».
L'anniversario della mia morte è stato commemorato dai tifosi laziali della Curva Nord per oltre quindici anni, poi da qualche tempo è calato il silenzio. Il torneo di calcio Vincenzo Paparelli è arrivato soltanto alla terza edizione, poi si è fermato per mancanza di finanziamenti. I lavori per le ristrutturazioni dello stadio Olimpico di «Italia '90» hanno cancellato per sempre le curve di un tempo, e con loro la targa di marmo che mi ricordava.
Il mio assassino si chiamava Giovanni Fiorillo, aveva diciotto anni ed era un pittore edile disoccupato.
Subito dopo l'omicidio ha fatto sparire le sue tracce e si è dato alla latitanza. Qualcuno diceva di averlo avvistato a Pescara, qualcun altro a Brescia, qualcun altro ancora a Frosinone, che chiedeva informazioni per comprare le sigarette. Dopo quattordici mesi di clandestinità, si è costituito.
Nel 1987 è stato condannato in Cassazione per omicidio preterintenzionale: sei anni e dieci mesi a lui che aveva lanciato il razzo, quattro anni e sei mesi agli altri due complici che lo avevano aiutato a introdurre nello stadio l'ordigno e a utilizzarlo. Durante quel girovagare per l'Italia e per la Svizzera ha telefonato quasi tutti i giorni a mio fratello Angelo, chiedendo scusa e giurando che non voleva uccidere quel giorno allo stadio.
Era un ragazzo come tanti, abitava a Piazza Vittorio, era patito della Roma. Sua madre lavorava al mercato, suo padre aggiustatore meccanico. Era gente del popolo, come me. L'articolo sul giornale diceva che Giovanni Fiorillo è morto il 24 marzo del 1993: forse per overdose, forse consumato da un brutto male.
Mio fratello Angelo l'ha perdonato, così come l'hanno perdonato mia moglie e anche i miei figli. Una cosa è certa, quel ragazzo è stato sfortunato, così come lo sono stato io. Mi chiamavo Vincenzo Paparelli.
Sono morto il 28 ottobre del 1979. Forse qualcuno si ricorda ancora di me.

Massimiliano Governi

Offline cartesio

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Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #1 : Mercoledì 31 Ottobre 2012, 01:58:38 »
Non sono riuscito a leggere tutto il pezzo.
La morte di Paparelli fu come quella di Re Cecconi, non me ne sono ancora liberato.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Frusta

Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #2 : Mercoledì 31 Ottobre 2012, 05:55:22 »
Bellissimo.

Offline fabrizio1983

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Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #3 : Mercoledì 31 Ottobre 2012, 08:44:33 »
molto bello...
Io sto con Petković

Offline Matita

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Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #4 : Mercoledì 31 Ottobre 2012, 09:04:57 »
gia c'era nel topic di paparelli.

Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline Ataru

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Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #5 : Mercoledì 31 Ottobre 2012, 09:09:47 »
non so se possa interessare, ma a Vincenzo Paparelli, a Montespaccato, sono stati dedicati dei giardini che il 15 aprile dell'anno scorso sono stati oggetto di un'opera di riqualificazione ambientale e rinnovati con dei murales a tema sportivo molto belli.
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline giangoverni

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Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #6 : Mercoledì 31 Ottobre 2012, 10:40:07 »
gia c'era nel topic di paparelli.

Mi ha chiesto di ripubblicarlo Frusta.

Offline Whistle

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Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #7 : Mercoledì 31 Ottobre 2012, 11:02:31 »
Fa sempre impressione rileggere questo scritto e fa bene Giangoverni a riproporlo tutti gli anni.
Deve rimanere come monito... purtroppo gli imbecilli ci sono sempre anche dopo anni e anni...

Nel perenne ricordo di Vincenzo.

Frusta

Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #8 : Mercoledì 31 Ottobre 2012, 12:31:12 »
Mi ha chiesto di ripubblicarlo Frusta.
Confermo  :)
Non sapevo che fosse già stato pubblicato sul forum.
Non sapevo nemmeno che Giango avesse un figlio e che fosse uno scrittore (poi sono andato ad informarmi su internet e stamattina sono andato in libreria a prenotare "Chi scrive muore" che mi arriverà venerdi mattina e che non vedo l'ora di leggere).
Comunque: ho letto il ricordo di Paparelli su facebook, l'ho letto più volte talmente è bello, ed ho pregato Giango di pubblicarlo anche qui ritenendo di fare cosa gradita a quanti, come me, ancora ne ignoravano l'esistenza.

Offline Sanfatucchio

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Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #9 : Mercoledì 31 Ottobre 2012, 12:54:07 »
L'ho riletto nuovamente e come sempre mi h commosso, come Cartesio non riesco a dimenticare le ns. tragedie

Offline BobLovati

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Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #10 : Mercoledì 31 Ottobre 2012, 15:14:20 »
conoscevo il caudillo cui il Fiorillo si accodava per fare casino all´Olimpico; una delle peggiori persone conosciute ( da sempre, purtroppo; nato e cresciuto a pochi metri da casa mia ) in tutta la mia vita.
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

POMATA

Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #11 : Mercoledì 31 Ottobre 2012, 15:30:59 »
conoscevo il caudillo cui il Fiorillo si accodava per fare casino all´Olimpico; una delle peggiori persone conosciute ( da sempre, purtroppo; nato e cresciuto a pochi metri da casa mia ) in tutta la mia vita.

Confermo, io a tzigano lo conoscevo di vista quando veniva al bar dei 10 a via conteverde, era tossicodipendente e viveva di furtarelli, la madre aveva un piccolo banco di fiori a piazza vittorio, lato che da verso santa maria maggiore.

Lui un delinquente comune, comunque posso assicurare che la sua intenzione non era uccidere, una bravucconata senza pensare le conseguenze purtroppo tragiche. Certo è che uno con un pò di sale in zucca certe cose neanche le pensa, lui non ne aveva.

Offline giangoverni

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Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #12 : Mercoledì 31 Ottobre 2012, 20:33:14 »
Confermo, io a tzigano lo conoscevo di vista quando veniva al bar dei 10 a via conteverde, era tossicodipendente e viveva di furtarelli, la madre aveva un piccolo banco di fiori a piazza vittorio, lato che da verso santa maria maggiore.

Lui un delinquente comune, comunque posso assicurare che la sua intenzione non era uccidere, una bravucconata senza pensare le conseguenze purtroppo tragiche. Certo è che uno con un pò di sale in zucca certe cose neanche le pensa, lui non ne aveva.

Una stupida e criminale bravata favorita dal clima di quegli anni quando si andava allo stadio senza regole e senza controlli. Il primo assassino di Paparelli è da considerare chei ha permesso che quei ragazzi portassero quell'ordigno allo stadio.

Offline Frusta

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Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #13 : Venerdì 28 Ottobre 2016, 10:46:53 »
Oggi è di nuovo il 28 ottobre, ciao Vincenzo.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Anselazio

Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #14 : Venerdì 28 Ottobre 2016, 14:18:28 »

Vincenzo, ti ricordiamo sempre (e salutami mio padre, lassù)


Offline Setteblu

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Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #15 : Venerdì 28 Ottobre 2016, 19:08:53 »
Grazie Giancarlo per averlo pubblicato e grazie a tuo figlio che l'ha scritto.
Una vicenda di una tristezza incommentabile.
Ciao Vincenzo.

Offline gentlemen

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Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #16 : Venerdì 28 Ottobre 2016, 19:37:07 »
Per Sempre nei Nostri Cuori.

Offline Setteblu

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Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #17 : Venerdì 28 Ottobre 2016, 19:46:40 »

Offline gentlemen

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Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #18 : Lunedì 28 Ottobre 2019, 17:28:28 »
40 anni dopo.....29 ottobre 1979 - 29 ottobre 2019.....SEMPRE NEI NOSTRI CUORI !!!

Panzabianca

Re:"Mi chiamo Vincenzo Paparelli" di Massimiliano Governi
« Risposta #19 : Lunedì 28 Ottobre 2019, 17:47:43 »
ciao Vincenzo. Ti si ricorda sempre.

P.s. Ho visto "Roma Violenta 1979", mi pare si intitoli così lo speciale fatto da Matteo Marani in onda in questi giorni su Sky. A parte qualche inspiegabile minuto di troppo concesso alla roma scudettata, mi sembra fatto bene e, soprattutto, con garbo. Toccante la testimonianza del figlio Gabriele.

Dopo il fatto, per circa vent’anni, con la mia fida bomboletta, ogni mattina mi sono fatto la strada che avrebbe fatto mia madre per andare al lavoro, …per cancellare le eventuali scritte (offensive) su mio padre che Lei avrebbe potuto trovare. Perché quando ne vedeva, mamma tornava indietro e si chiudeva dentro casa”. 

Quanto dolore.

Riposa in pace.