Autore Topic: La maglietta di Ljajić  (Letto 6295 volte)

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Teo

Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #20 : Giovedì 8 Novembre 2012, 10:41:32 »
Per quanto mi riguarda il fatto che ti dia fastidio non ti rende onore, lo considero insofferenza ai limiti dell'intolleranza. Qualsiasi simbolo religioso anche nella mia terra lo trovo stupendo perche' espressione dell'io piu profondo, anche se non lo condivido, di molte persone.

Il tuo sentire è legittimo quanto lo è il mio. Quanto all'intolleranza, non t'eri appena lamentato della "pantomima ignobile" che va in scena all'asilo?

Offline Skorpius

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La maglietta di Ljajić
« Risposta #21 : Giovedì 8 Novembre 2012, 11:28:48 »
Il tuo sentire è legittimo quanto lo è il mio. Quanto all'intolleranza, non t'eri appena lamentato della "pantomima ignobile" che va in scena all'asilo?

Avevo scritto la spiegazione ma poi ritenendola superflua e troppo OT l'avevo tolta.
Non mi distirba che non venga menzionato alcun elemento religioso ma la creazione, forzata e non sentita neanche dalle maestre piu' timorose delle reazioni di genitori come te dai coglioni facilmente rompibili, di una mitologia spiritual materialista figlia del piu' ipocrita pensiero politicamente corretto. Mi urta sentirlo cantare canzoni all'albero di natale o pregare (?!?!) che lo spirito natalizio pervada i nostri cuori, imparare poesie sui regali.

Inoltre se fossi di altra religione sarei ancora piu incazzato.

Ma si, ormai si capisce che l'unico strumento per preservare i coglioni delicati di chi viene offeso dal pensiero altrui e' l'ipocrisia

Ps un pensiero legittimo puo' essere criticato no? Specie ae riguarda la gestione degli spazi di collisione dei nostri mondi..
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Teo

Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #22 : Giovedì 8 Novembre 2012, 12:56:38 »
Mi urta sentirlo cantare canzoni all'albero di natale o pregare (?!?!) che lo spirito natalizio pervada i nostri cuori, imparare poesie sui regali.

So' d'accordo, basta con lo sfruttamento a fini propagandistici delle feste religiose. Basta con lo sfruttamento dello spazio stadio per gli affari propri. Strilli "Irina te amo" nella telecamera? Io farei comparire un grosso "sticaxxi" sul tabellone. E' come quelli che vengono al lavoro con la sciarpa daaaaamaggica. Gli spazi "comuni" siano laici, nel più ampio senso del termine.

Offline Skorpius

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La maglietta di Ljajić
« Risposta #23 : Giovedì 8 Novembre 2012, 13:33:48 »
So' d'accordo, basta con lo sfruttamento a fini propagandistici delle feste religiose. Basta con lo sfruttamento dello spazio stadio per gli affari propri. Strilli "Irina te amo" nella telecamera? Io farei comparire un grosso "sticaxxi" sul tabellone. E' come quelli che vengono al lavoro con la sciarpa daaaaamaggica. Gli spazi "comuni" siano laici, nel più ampio senso del termine.

L'ateo che pensa che l'unico modo di gestire lo spazio comune (comune a persone religiose) sia quello della totale laicita' non e' un concetto che mi sorprende. Quando avevo uno studio associato con amici l'unico che odiava il calcio pretendeva che non si parlasse mai di calcio anche tra di noi in sua presenza...
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Offline carpelo

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Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #24 : Giovedì 8 Novembre 2012, 13:45:53 »
So' d'accordo, basta con lo sfruttamento a fini propagandistici delle feste religiose. Basta con lo sfruttamento dello spazio stadio per gli affari propri. Strilli "Irina te amo" nella telecamera? Io farei comparire un grosso "sticaxxi" sul tabellone. E' come quelli che vengono al lavoro con la sciarpa daaaaamaggica. Gli spazi "comuni" siano laici, nel più ampio senso del termine.
Questo non è essere laici, ma asettici

Offline chemist

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Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #25 : Giovedì 8 Novembre 2012, 13:49:33 »
Io mi sento fondamentalmente vicino al pensiero e ai principi di Skorpius. Anche a me da una enorme tristezza vedere il Natale despiritualizzato e tolto dal contesto originario.
Mi piacerebbe una tolleranza tra le religioni dove si potesse professare e manifestare il proprio pensiero liberamente senza pregiudizi o fastidi personali.

L'unico dubbio e': chi decide qual'e' il limite accettabile per una manifestazione o comportamento a sfondo religioso? Se ad esempio una persona inizia a fustigarsi a sangue a Piazza S. Pietro, lo consideremmo ancora lecito?

Offline disabitato

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Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #26 : Giovedì 8 Novembre 2012, 13:56:01 »
L'unico dubbio e': chi decide qual'e' il limite accettabile per una manifestazione o comportamento a sfondo religioso? Se ad esempio una persona inizia a fustigarsi a sangue a Piazza S. Pietro, lo consideremmo ancora lecito?

sì, finchè non inizia a fustigare altre persone, o non viola le leggi.

È un terreno molto scivoloso però..
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Teo

Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #27 : Giovedì 8 Novembre 2012, 14:30:21 »
L'ateo che pensa che l'unico modo di gestire lo spazio comune (comune a persone religiose) sia quello della totale laicita' non e' un concetto che mi sorprende. Quando avevo uno studio associato con amici l'unico che odiava il calcio pretendeva che non si parlasse mai di calcio anche tra di noi in sua presenza...

Confondi la misantropia col rispetto della convivenza. Che avresti detto se nella sala d'aspetto del vostro studio i romanisti, appellandosi al fatto che siamo a Roma e al fatto di essere maggioranza, avessero appiccicato un megaposter del fesso?

E' esattamente quello che fanno i cattolici: dittatura della maggioranza, e per di più in genere totalmente fuori contesto, in spazi dedicati ad altro.

E non sono ateo, non rigetto aprioristicamente nessuna possibilità. L'ateismo è una forma di fideismo.

Teo

Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #28 : Giovedì 8 Novembre 2012, 14:46:04 »
Che poi mi piacerebbe sentire qualche volta parlare in un tribunale di "imperscrutabile disegno divino". Mi sa che non succede mai, eh?

Non capisco perché in questo contesto della vita pubblica non sia possibile, mentre in altri altrettanto fondamentali come la scuola ai pargoli si debba insegnare che un giorno saremo tutti in cielo con nonni e bisnonni, sempre che S. Pietro ci fa entrare. E a casa mia la Bibbia c'è, due copie. Chi ha voglia, se la legge.

Offline Er Matador

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Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #29 : Giovedì 8 Novembre 2012, 15:05:38 »
Io mi sento fondamentalmente vicino al pensiero e ai principi di Skorpius. Anche a me da una enorme tristezza vedere il Natale despiritualizzato e tolto dal contesto originario.
Il Natale deriva dalla festa mitraica del Dies Natalis Solis Invicti, celebrata il 25 dicembre: non potendo soffocare una tradizione troppo diffusa, la Chiesa la incorporò sovrapponendovi concezioni proprie e adottando quella data come nascita di Gesù.
La ricorrenza ha in realtà origini molto più antiche poiché cade pochi giorni dopo il solstizio d'inverno: vale a dire il momento in cui le giornate ricominciano ad allungarsi, invertendo la tendenza opposta e dissipando il timore che quest'ultima si protraesse sino al totale oscuramento.
Si trattava, insomma, di una delle due date cruciali per comunità contadine legate a doppio filo alla natura e ai suoi cicli.
L'altra era l'equinozio di primavera, che simboleggiava l'inizio di un nuovo ciclo vitale.
Non a caso nella Roma arcaica, in diverse aree della Penisola nei secoli successivi e tuttora in Iran - si veda la festività del Nowruz, il "nuovo giorno", celebrata anche altrove - tale data coincide con l'inizio dell'anno.
Non a caso anche la Pasqua - non a caso detta "di Resurrezione" -, nonostante l'apposita introduzione di un calendario mobile, cade più o meno in quel periodo.
Ora, possiamo discutere a lungo su come vengono vissuti il Natale e altre festività ai giorni nostri: ma tenendo presente che il "contesto originario" non è di sicuro quello cristiano.

Offline chemist

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Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #30 : Giovedì 8 Novembre 2012, 15:42:30 »
....

OK, bisogna pero' tenere conto anche dei 2000 anni di tradizione cristiana che volenti o nolenti abbiamo in questo paese. Il principio e' tollerare cmq le manifestazioni religiose, non impedirle. Pero' fino a che limite? Come dice disabitato il terreno e' scivoloso..

Offline disabitato

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Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #31 : Giovedì 8 Novembre 2012, 15:53:44 »
Il Natale deriva dalla festa mitraica del Dies Natalis Solis Invicti, celebrata il 25 dicembre: non potendo soffocare una tradizione troppo diffusa, la Chiesa la incorporò sovrapponendovi concezioni proprie e adottando quella data come nascita di Gesù.
La ricorrenza ha in realtà origini molto più antiche poiché cade pochi giorni dopo il solstizio d'inverno: vale a dire il momento in cui le giornate ricominciano ad allungarsi, invertendo la tendenza opposta e dissipando il timore che quest'ultima si protraesse sino al totale oscuramento.
Si trattava, insomma, di una delle due date cruciali per comunità contadine legate a doppio filo alla natura e ai suoi cicli.
L'altra era l'equinozio di primavera, che simboleggiava l'inizio di un nuovo ciclo vitale.
Non a caso nella Roma arcaica, in diverse aree della Penisola nei secoli successivi e tuttora in Iran - si veda la festività del Nowruz, il "nuovo giorno", celebrata anche altrove - tale data coincide con l'inizio dell'anno.
Non a caso anche la Pasqua - non a caso detta "di Resurrezione" -, nonostante l'apposita introduzione di un calendario mobile, cade più o meno in quel periodo.
Ora, possiamo discutere a lungo su come vengono vissuti il Natale e altre festività ai giorni nostri: ma tenendo presente che il "contesto originario" non è di sicuro quello cristiano.

La collocazione delle festività cristiane nelle date già occupate da quelle pagane era il modo che l'imperatore (Costantino mi pare) scelse per far digerire al popolo la nuova religione.
Altri atti, ma successivi, furono quelli di appropriarsi simbolicamente di luoghi pagani collocandoci simboli religiosi. Esempi sono l'ara pacis edificata sul campidoglio simbolo del potere, le collocazioni dei san pietro e san paolo sopra la colonna traiana e la colonna antonina, la conversione del colosseo in chiesa, il tempio di venere e roma trasformato in santa francesca romana, santa maria degli angeli negli edifici monumentali delle terme di diocleziano.. e via dicendo.
Il simbolismo è da sempre molto importante.
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Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #32 : Giovedì 8 Novembre 2012, 17:39:01 »
Confondi la misantropia col rispetto della convivenza. Che avresti detto se nella sala d'aspetto del vostro studio i romanisti, appellandosi al fatto che siamo a Roma e al fatto di essere maggioranza, avessero appiccicato un megaposter del fesso?

E' esattamente quello che fanno i cattolici: dittatura della maggioranza, e per di più in genere totalmente fuori contesto, in spazi dedicati ad altro.

E non sono ateo, non rigetto aprioristicamente nessuna possibilità. L'ateismo è una forma di fideismo.

Appendere un poster di calcio in uno studio legale lo trovo poco professionale ma questo non ha impedito al mio ex socio di appenderlo nel suo studio, come ti dicevo lecito ma criticabile per quanto mi riguarda... anzi se non fosse stato poco professionale ridicolo lo avrei tollerato se mi avesse permesso di appenderne uno simile, la libertà è nel dire il proprio pensiero non nel limitare quello di un altro.

Però parliamo di un gioco, equipararlo ad una espressione così importante come il sentimento personale religioso (parlo di sentimento e non della religione in se perchè vorrei provare a farti entrare in una ottica diversa) mi sembra riduttivo.. Nel MIO studio c'è un crocefisso, nello studio del mio amico Alessandro (di religione ebraica) ci sono molti simboli religiosi... lo trovo assolutamente normale.
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Offline Skorpius

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Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #33 : Giovedì 8 Novembre 2012, 17:40:43 »
Il Natale deriva dalla festa mitraica del Dies Natalis Solis Invicti, celebrata il 25 dicembre: non potendo soffocare una tradizione troppo diffusa, la Chiesa la incorporò sovrapponendovi concezioni proprie e adottando quella data come nascita di Gesù.
La ricorrenza ha in realtà origini molto più antiche poiché cade pochi giorni dopo il solstizio d'inverno: vale a dire il momento in cui le giornate ricominciano ad allungarsi, invertendo la tendenza opposta e dissipando il timore che quest'ultima si protraesse sino al totale oscuramento.
Si trattava, insomma, di una delle due date cruciali per comunità contadine legate a doppio filo alla natura e ai suoi cicli.
L'altra era l'equinozio di primavera, che simboleggiava l'inizio di un nuovo ciclo vitale.
Non a caso nella Roma arcaica, in diverse aree della Penisola nei secoli successivi e tuttora in Iran - si veda la festività del Nowruz, il "nuovo giorno", celebrata anche altrove - tale data coincide con l'inizio dell'anno.
Non a caso anche la Pasqua - non a caso detta "di Resurrezione" -, nonostante l'apposita introduzione di un calendario mobile, cade più o meno in quel periodo.
Ora, possiamo discutere a lungo su come vengono vissuti il Natale e altre festività ai giorni nostri: ma tenendo presente che il "contesto originario" non è di sicuro quello cristiano.

E allora?
Vuol dire che tra duemila anni quando a qualcuno darà fastidio lo "spirito del natale" qualcuno dirà "guarda che prima era una festa cristiana".
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Boks XV

Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #34 : Giovedì 8 Novembre 2012, 17:46:59 »
giusto, levamo tutti i riferimenti al cristianesimo.
e levamo pure le festività religiose. Natale e S.Stefano, Epifania e Lunedì dell'Angelo, Assunzione e Immacolata Concezione, Ognissanti e Santo Patrono. tutti a lavora' e a scuola.
aumentamo pure la produttività e nessuno se sente più discriminato.
ah, e eliminamo pure la Festa dei Lavoratori che non vedo perchè emarginare chi un lavoro non ce l'ha.
alè.

Offline Skorpius

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Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #35 : Giovedì 8 Novembre 2012, 17:52:28 »
giusto, levamo tutti i riferimenti al cristianesimo.
e levamo pure le festività religiose. Natale e S.Stefano, Epifania e Lunedì dell'Angelo, Assunzione e Immacolata Concezione, Ognissanti e Santo Patrono. tutti a lavora' e a scuola.
aumentamo pure la produttività e nessuno se sente più discriminato.
ah, e eliminamo pure la Festa dei Lavoratori che non vedo perchè emarginare chi un lavoro non ce l'ha.
alè.

E ovviamente non studiamo la bibbia...
Ovviamente bisogna stare attenti quando si studia storia dell'arte a tutti i riferimenti biblici: "Maestra chi è quel tizio con la barba nel quadro?".. "non te lo posso dire!"
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Offline NoSurrender

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Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #36 : Giovedì 8 Novembre 2012, 17:57:00 »
giusto, levamo tutti i riferimenti al cristianesimo.
e levamo pure le festività religiose. Natale e S.Stefano, Epifania e Lunedì dell'Angelo, Assunzione e Immacolata Concezione, Ognissanti e Santo Patrono. tutti a lavora' e a scuola.
aumentamo pure la produttività e nessuno se sente più discriminato.
ah, e eliminamo pure la Festa dei Lavoratori che non vedo perchè emarginare chi un lavoro non ce l'ha.
alè.

Potessi eliminare qualunque religione in qualunque sua manifestazione, ne sarei lieta.
Si vivrebbe tanto meglio e tanto più pacificamente.

Poi, di cose da festeggiare, magari ne vuoi.
"No retreat, baby, no surrender"


Boks XV

Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #37 : Giovedì 8 Novembre 2012, 18:05:54 »
Potessi eliminare qualunque religione in qualunque sua manifestazione, ne sarei lieta.
Si vivrebbe tanto meglio e tanto più pacificamente.

Poi, di cose da festeggiare, magari ne vuoi.

m'anfatti t'ho detto. via tutto e a lavorare.
e nei musei un bel velo a ricoprire le opere d'arte a carattere religioso.
non sia ma che tu e Teo mentre ve state a rimira' un laicissimo taglio di Fontana doveste essere aggrediti dalla vista di qualche oscurantissima Madonna con Bambino di Giotto.

Offline NoSurrender

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Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #38 : Giovedì 8 Novembre 2012, 18:14:17 »
m'anfatti t'ho detto. via tutto e a lavorare.
e nei musei un bel velo a ricoprire le opere d'arte a carattere religioso.
non sia ma che tu e Teo mentre ve state a rimira' un laicissimo taglio di Fontana doveste essere aggrediti dalla vista di qualche oscurantissima Madonna con Bambino di Giotto.

Giotto sarebbe stato un genio ugualmente, avrebbe dipinto altro, tutto qui.
Comunque pare che le festività ti servono solo per fare vacanza. Sarà che io lavoro nei festivi da trent'anni, a me non fa alcuna impressione, credimi...

Basta,ora, che la discussione scade troppo  :D




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Offline aquilafelyx

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Re:La maglietta di Ljajić
« Risposta #39 : Giovedì 8 Novembre 2012, 18:37:35 »
Che poi mi piacerebbe sentire qualche volta parlare in un tribunale di "imperscrutabile disegno divino". Mi sa che non succede mai, eh?

dici che bisogna avvertire il Procuratore Capo di Grosseto ?

Costa Concordia processo: il procuratore attacca Schettino
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere