Autore Topic: 28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo  (Letto 4982 volte)

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Offline giangoverni

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Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #20 : Domenica 28 Ottobre 2012, 17:31:06 »
Sembra che il riferimento all'Italia del 2012 non ispiri molto.
Eppure stiamo assistendo a situazioni che in quanto a prepotenza e a brutalità ottusa hanno poco da invidiare a quelle ormai cristallizzate sui libri di storia e sulle quali è così figo puntare il dito.
Stiamo vivendo la forma più subdola di dittatura però quantosonobrutteledittature.
Abbiamo un governo che non è stato eletto da nessuno e che può solo tassare perché rischierebbe di cadere se andasse atoccare gli interessi di chi lo tiene in piedi però quantosonodemocraticheleprimarie.
L'ultimo esempio ce lo ha dato la commissione bicamerale pergli affari regionali che ha bocciato il decreto legge con cui Monti avrebbe voluto ridurre i costi della politica nelle Regioni e negli enti locali.
Peccato che Fiorito stia in galera e non ne potrà approfittare, mannaggia!
Menoimale però che tutti gli aspiranti Fiorito, o i Fiorito non ancora sorpresi col sorcio in bocca, possono  brindare a ostriche e champagne alla bocciatura di quel decreto decisa all’unanimità da tutti i gruppi politici di maggioranza e di opposizione.
E adesso continuiamo farci le pippe sul 1922.

Frusta, mi fa paicere informarti che il grande giocatore di cui porti il nome e l'avatar, era socialista impegnato.

Frusta

Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #21 : Domenica 28 Ottobre 2012, 18:22:54 »
Frusta, mi fa piacere informarti che il grande giocatore di cui porti il nome e l'avatar, era socialista impegnato.
E quindi?
A meno che tu non abbia letto nei miei interventi qualcosa di diverso da quello che ho scritto non afferro il nesso.
P.s.
A me sembra, prendendo spunto dal tuo riferimento alla dittatura che abbiamo subito, di aver scritto che viviamo momenti in cui gli interessi della partitocrazia stanno bypassando la democrazia.
Non siamo a piazza San Sepolcro, non siamo ancora alla vigilia di una dittatura, ma inizia a diffondersi nell'aria l'odore (la puzza?) di qualcosa che comincia vagamente a somigliarci.
Se in tutto questo ci trovi qualcosa che contrasti l'impegno politico del grande giocatore di cui porto il nome e l'avatar per favore dimmelo che sono proprio curioso di saperlo.

Offline giangoverni

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Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #22 : Domenica 28 Ottobre 2012, 18:52:53 »
E quindi?
A meno che tu non abbia letto nei miei interventi qualcosa di diverso da quello che ho scritto non afferro il nesso.
P.s.
A me sembra, prendendo spunto dal tuo riferimento alla dittatura che abbiamo subito, di aver scritto che viviamo momenti in cui gli interessi della partitocrazia stanno bypassando la democrazia.
Non siamo a piazza San Sepolcro, non siamo ancora alla vigilia di una dittatura, ma inizia a diffondersi nell'aria l'odore (la puzza?) di qualcosa che comincia vagamente a somigliarci.
Se in tutto questo ci trovi qualcosa che contrasti l'impegno politico del grande giocatore di cui porto il nome e l'avatar per favore dimmelo che sono proprio curioso di saperlo.

Era solo per informarti, casomai non lo sapessi. Che poi ci sia in Italia una situazione per certi versi simile a quella del 1922 sono d'accordo con te. L'unica fortuna è che non vedo chi possa fare la parte di Mussolini. Grillo? Sai le risate.... berlusconi, il cavaliere mascarato? oramai all'ultimo atto. Quello che preoccupa è l'analogia fra i partiti di oggi e quelli di allora. I primi paralizzati dalla incapacità politica quelli di oggi paralizzati oltre che dalla incapacità politica anche dalla loro voracità. L'antipolitica è la cosa che preoccupa di più.

Frusta

Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #23 : Domenica 28 Ottobre 2012, 19:30:59 »
Era solo per informarti, casomai non lo sapessi. Che poi ci sia in Italia una situazione per certi versi simile a quella del 1922 sono d'accordo con te. L'unica fortuna è che non vedo chi possa fare la parte di Mussolini. Grillo? Sai le risate.... berlusconi, il cavaliere mascarato? oramai all'ultimo atto. Quello che preoccupa è l'analogia fra i partiti di oggi e quelli di allora. I primi paralizzati dalla incapacità politica quelli di oggi paralizzati oltre che dalla incapacità politica anche dalla loro voracità. L'antipolitica è la cosa che preoccupa di più.
Nemmeno io vedo un Mussolini, credo che non lo veda nessuno.
Vedo però che sono governato da qualcuno che non ho eletto e che è tenuto in piedi da una maggioranza a dir poco mostruosa (da Fini a Vendola c'è di tutto) incapace sicuramente, ma più che paralizzata direi attivamente mossa ed istigata dalla propria voracità.
P.s.
Non che sia importante, ma fra i quarantacinque milioni di italiani che, tanto per citare Churchill, in una notte da fascisti diventarono antifascisti non c'era il mio nonno materno, amico di infanzia di Carlo Rosselli ed un po' più fortunato di lui: il Brasile era più lontano della Francia.

Offline giangoverni

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Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #24 : Domenica 28 Ottobre 2012, 19:55:37 »
Non c'era neppure mio Padre e tutta la mia famiglia paterna.

Teo

Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #25 : Domenica 28 Ottobre 2012, 19:56:07 »
Vedo però che sono governato da qualcuno che non ho eletto

Da quando in qua in Italia si elegge il Governo?

Frusta

Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #26 : Domenica 28 Ottobre 2012, 20:31:05 »
Da quando in qua in Italia si elegge il Governo?
Teo, viviamo in un paese commissariato. Né il presidente del consiglio né alcuno dei ministri è stato democraticamente scelto dagli elettori, o non ti risulta?
Se poi vogliamo fare i maestrini dalla penna rossa facciamolo, chi ce lo impedisce?

Teo

Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #27 : Domenica 28 Ottobre 2012, 20:44:26 »
Perché commissariato? C'è un Governo scelto dal Parlamento, come prevede la Costituzione.

Offline aquilafelyx

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Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #28 : Domenica 28 Ottobre 2012, 20:49:54 »
Perché commissariato? C'è un Governo scelto dal Parlamento, come prevede la Costituzione.

scelto dalla BCE e sostenuto da una variegata maggioranza intenta a mantenere i privilegi di casta
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Giglic

28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #29 : Domenica 28 Ottobre 2012, 20:51:19 »
Pare che questo concetto sia astruso, eppure funziona così dal 1946.

I partiti, eletti dagli italiani, hanno deciso di sostenere monti. Non vi piace? Cambiate partito... Magari analizzando prima Twitter :-)

Sul periodo storico, frusta, c'è molto da dire ma sono col cellulare

Frusta

Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #30 : Domenica 28 Ottobre 2012, 20:56:52 »
scelto dalla BCE e sostenuto da una variegata maggioranza intenta a mantenere i privilegi di casta
Poi c'è a chi questa situazione sta benissimo. E i casi sono due: o fa parte della casta o si chiama Tafazzi, tertium non datur.

Giglic

28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #31 : Domenica 28 Ottobre 2012, 20:58:24 »
La "variegata maggioranza" non si è eletta da sola.

Offline aquilafelyx

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Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #32 : Domenica 28 Ottobre 2012, 22:53:03 »
La "variegata maggioranza" non si è eletta da sola.

anche Mussolini aveva ottenuto la fiducia del parlamento
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Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Teo

Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #33 : Domenica 28 Ottobre 2012, 23:42:04 »
scelto dalla BCE e sostenuto da una variegata maggioranza intenta a mantenere i privilegi di casta

Maggioranza eletta a suffragio universale.

Due sono i metodi per uscirne:

1) cambiare i parlamentari, con il nostro voto;

2) riformare la Costituzione, eleggendo direttamente il PDC (come nel 1924, grossomodo... ehm...);

3) rivedere, necessariamente passando per vie non previste, la forma repubblicana.

Propendo per la soluzione 1): gli italiani la smettano di lamentarsi della gente che assumono.

Offline BobLovati

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Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #34 : Domenica 28 Ottobre 2012, 23:49:49 »
...non solo Teo; sarebbe anche il caso che " la forza attiva " del paese ( per darle un nome ), dovrebbe cominciare a pensare che più di far finta di " indignarsi alla spagnola " ( anche per l´indignazione, ormai, hanno bisogno di esempi esterni ); è arrivata l´ora ( forse l´ultima ) di fare qualcosa.
Del tipo andare a votare più dell´ultima volta, o più di quanto NON hanno fatto, oggi, i nostri compatrioti siciliani.
Pensare che stipendi, pensioni, sanità et similia vengono decise dai governi, in democrazia; per cui, dire ancora " a me daaa politica ´n me frega ´nkatzo " significa solo abdicare al proprio diritto di incidere sulle decisioni. E poi tutti in fila per l´Iphone5 a partire da 785€ ...

E tutto il resto è solo autogiustificare una buona dose di incapacità a fare; fare qualunque cosa, ma fare ...

Bonanotte a tutti
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline aquilafelyx

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Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #35 : Lunedì 29 Ottobre 2012, 00:10:29 »
Maggioranza eletta a suffragio universale.

Due sono i metodi per uscirne:

1) cambiare i parlamentari, con il nostro voto;

2) riformare la Costituzione, eleggendo direttamente il PDC (come nel 1924, grossomodo... ehm...);

3) rivedere, necessariamente passando per vie non previste, la forma repubblicana.

Propendo per la soluzione 1): gli italiani la smettano di lamentarsi della gente che assumono.

a me sembra che lo spin off di Frusta ha colto nel segno , oggi le squadracce fasciste sono state sostituite dallo spread e Mussolini da Monti , per arrivare al '24 manca solo il cambio della legge elettorale , cambio per il quale non è previsto consultazione popolare o ritocco alla Costituzione 

M'illumino di Lulic

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Teo

Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #36 : Lunedì 29 Ottobre 2012, 01:47:16 »
a me sembra che lo spin off di Frusta ha colto nel segno , oggi le squadracce fasciste sono state sostituite dallo spread e Mussolini da Monti , per arrivare al '24 manca solo il cambio della legge elettorale , cambio per il quale non è previsto consultazione popolare o ritocco alla Costituzione

Beh, direi di no. A differenza dello Statuto Albertino, che concedeva al Re ampi poteri (con le conseguenze, tra l'altro, oggetto del topic), l'attuale forma repubblicana - e quindi il concetto di sovranità popolare - è irrimontabile, per via costituzionale. Ogni tanto si usa votare, da 'ste parti. E il Parlamento che sostiene Monti l'abbiamo scelto noi. La classe dirigente è perfetta espressione di chi la vota. O vogliamo credere che persone come Fermi, Szilard, Einstein, M.me Curie, Bob Kennedy, John Lennon, avrebbero scelto di farsi rappresentare da Daniela Santanché o Paolo Cento?

Giglic

Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #37 : Lunedì 29 Ottobre 2012, 06:17:59 »
Parlando di fascismo si parla di dittatura e di perdita di libertà, di sopraffazione e di dignità caplestata  Sotto forme diverse la storia si ripete e niente ci assicura che una forma di totalitarismo non possa riproporsi qui e adesso.
Ed allora tutti i discorsi sul passato senza uno sguardo al presente diventano fine a se stessi.
Poi, hai ragione, dire "fine a se stessi" invece che dire pippe sicuramente migliora la forma, ma la sostanza è quella.

Ma secondo te la storia a cosa serve? Ad aprire topic facendoci dire quanto siamo bravi ad avere studiato? Se cercassi di portare avanti la tua idea in maniera meno aggressiva e sarcastica (perchè purtroppo questa è la sensazione che se ne ha, se non lo fai apposta allora forse è il caso che tu lo specifichi), vedresti che la storia si studia per capire meglio determinate dinamiche della società, potendo avere il vantaggio di non essere "immersi dentro" il periodo - e quindi avere queste dinamiche coperte dalla "nebbia" della cronaca - e capire se esistono macrotendenze (ad esempio, quella dell'autodeterminazione dei popoli, iniziata in embrione con la magna charta, passata per la creazione degli stati del XV-XVII secolo e confluita dopo secoli e grazie all'illuminismo nelle democrazie che conosciamo è una macrotendenza, la cui portata rivoluzionaria rispetto al concetto di impero è purtroppo diluita nei secoli. Pensa che terminerà, il concetto di impero nel 1918, definitivamente. Come puoi capire questo tipo di cose se sei, poniamo, Plutarco o Guicciardini?), e trovare tratti comuni di risposta della società a medesimi stimoli. La storia d'Italia di Montanelli, che è un'opera di meravigliosa divulgazione, termina di essere storia il 3 gennaio del 1925 perchè i libri successivi risentono del fatto che lui (come il coautore Cervi) ha vissuto personalmente quei periodi.

Detto questo, il paragone da fare, a mio modo di vedere (ma solo un paragone, non un parallelismo che è impossibile) per quanto riguarda la situazione attuale non è l'oggetto del topic (da questo punto di vista il 1994 è stato più simile, a mio modo di vedere) ma, come diceva AF qualche post fa (anche se con altro spirito) è il 1900. Dopo un periodo discretamente lungo con Crispi al governo (l'"uomo forte", "o Crispi o il caos", ed arresti a raffica dei parlamentari repubblicani e socialisti. Fino a chiedere, lui massone, bigamo e garibaldino, l'aiuto del Vaticano che ovviamente fece l'unico gesto dell'ombrello sacrosanto della sua storia), quel regime andò a sbattere violentemente contro la disfatta di Adua (1896), che fu però solo il fattore scatenante di una crisi economica e sociale fortissima: i correttivi "socialisti" al neonato capitanato d'industria italiano ancora non erano possibili, e la gente scendeva in piazza, e la politica estera di tensione continua creata da Crispi con la Francia ci aveva alienato anche le possibilità di emigrare (la tragedia di aigues mortes, mi sembra, dove furono trucidati dai francesi degli emigrati italiani colpevoli solo di accettare salari minori è del 1893, ma sto andando a memoria). Crispi lasciò quindi un paese in macerie, che fu poi retto da un Presidente del Consiglio come Saracco (di nomina regia, essendo senatore) nominato da un sovrano invischiato nel macello fino al collo. Ci siamo risparmiati solo i cannoni di Bava Beccaris ma il resto (la connivenza delle più alte cariche con la criminalità - vedi lo scandalo banca romana, il dover recuperare prestigio internazionale rapidamente, e la democrazia sospesa, su cui oltretutto uno statista come Sonnino sarà d'accordo: scrisse un editoriale sul Corriere della Sera nel 1898 intitolato "torniamo allo statuto" dove invitava il re a riprendere l'iniziativa) è simile.

Sai cosa è cambiato, e tanto? Che nel 1899 votarono 400.000 persone, e chi non votata aveva tutto il diritto di incazzarsi, fino a fare gesti estremi come quello di Bresci (che comunque fu solo quello che riuscì, non l'unico). Nel 2012 possono votare 40.000.000 di persone (cioè 100 volte tanto, facendo la tara all'aumento della popolazione 50 volte tanto), e se non si vota (e quindi votano solo quelli che hanno "interesse" a votare) si favoriscono clientele. Ti faccio un esempio con quello che ha comprato 4000 voti a 50 euro l'uno: Sai che ci avrebbe fatto se 40.000 persone avessero votato secondo coscienza? Ma 4000 voti (in Lombardia! non a Spello) contano anche perchè la gente non vota (che poi chi vende il suo voto per 50 euro sia peggio rispetto a chi non vota è ovvio).

SUl resto, Teo ha ragione: Monti è li perchè ha la fiducia del parlamento, secondo costituzione. Il capo dello Stato poteva fare tutti blitz che voleva, ma senza la fiducia del parlamento Monti stava a fare altro, adesso. Se questo parlamento ti ha deluso puoi:
1) Se non hai votato, votare tra un poco per cambiare il parlamento
2) Se hai votato, cambiare il tuo voto
3) Fare la rivoluzione

Ora, la 3) sembra che in Italia sia strutturalmente impossibile, ti rimane la 1) e la 2). Certo, non votare e dire che questo governo non l'hai scelto tu, al di la dell'inesattezza costituzionale, è una tautologia, se mi permetti

CiPpiripi

Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #38 : Lunedì 29 Ottobre 2012, 08:05:30 »
l'Italia e' decisamente a rischio fascismo oggi, proprio perche' socialmente ed economicamente in macerie, terreno fertile per la solita di guide totalitarie, e non solo in Italia.

quanto a Monti capisco il discorso di entrambe le opinioni, da un lato e' il parlamento che elegge il governo, ma dall'altro erano passati 3 anni e mezzo dalle ultime elezioni politiche in Italia al momento della scelta di Monti.

e mi pare di aver capito da un altro topic che si possa ritenere 3 anni un tempo piu' che giusto per cambiare idea, o lungo abbastanza per capire che chi si e' votato non era quello che si credeva, quindi sarebbe stato piu' giusto avere nuove elezioni al piu' presto.

ma forse proprio questo e' il segno di quanto la situazione italiana sia 'difficile' (eufenismo) e che qualunque fosse stato il risultato di tali eventuali elezioni, solo uno come Monti, se non Monti stesso cosi affidabile agli occhi dell'Europa che dovra' sostenere anche economicamente la ripresa italiana, sarebbe stato eleggibile.

vi immaginate una Merkel che 'presta' soldi ad un paese guidato da qualsiesi altro politico? (Monti e' senatore a vita quindi anche politico non solo tecnico.)

perche' se c'e' una differenza con 100 anni fa e' proprio l'Europa, oggi come lo e' stato sul finire degli anni '90.

ThomasDoll

Re:28 Ottobre 1922: il re e partiti inetti aprono le porte al fascismo
« Risposta #39 : Lunedì 29 Ottobre 2012, 08:44:33 »
Del resto considerare Monti come qualcosa di diverso da una scelta obbligata, nel momento in cui è stata fatta, sarebbe da poveri illusi.
Mi consola (ma poco) sapere che la scelta obbligata è stata dettata principalmente dai danni inenarrabili fatti da Berlusconi.
Il parlamento è sovrano, eletto e responsabile della situazione, ma negare che Monti sia almeno in parte un commissario è una forzatura.
Sciogliere le camere in quella fase sarebbe stato molto pericoloso, anche se forse bastava più senso di responsabilità da parte della politica, quella stessa politica che impedisce al prof di incidere in profondità il bubbone. Il che magari mitiga certi dolori, quindi in un certo senso indora la pillola.
E anche solo rileggendo queste cinque righe percepisco, personalmente, la spirale in cui ci siamo avvitati... della quale fatico a trovare altri responsabili che gli italiani, in questo sono con Teo e Giglic. Non esiste delega delle responsabilità, idealmente l'eletto le condivide con l'elettore sempre.