Autore Topic: Rassegna Stampa 24/10/2012  (Letto 556 volte)

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Rassegna Stampa 24/10/2012
« : Mercoledì 24 Ottobre 2012, 09:23:59 »








CÈ LA COPPA CAMBIA TUTTO Pronte 4-5 novità. Klose a riposo
di Daniele Rindone
ROMA - Avanti gli altri, si facciano valere. Una nuova Lazio, formato Europa. Fuori
Marchetti e Ederson (infortunati), Konko e Klose a riposo, Gonzalez in bilico, Lulic è
acciaccato, in tanti sperano nella chiamata. Petkovic pensa a 4-5 cambi per il match di
domani contro il Panathinaikos, ma nasconde le mosse. Ci sono poche tracce da
seguire: Scaloni, Ciani, Cavanda, Cana o Onazi e Floccari attendono notizie, spingono
per giocare, chiedono fiducia. Sarà unaltra Lazio, da qui a Natale si giocherà 15 volte,
cè bisogno di ricorrere al turnover, va responsabilizzato tutto il gruppo.
IL 4-1-4-1 - Ci sono due ipotesi di formazione e non vanno escluse sorprese. Petkovic
ieri ha provato la difesa a quattro schierando Scaloni al posto di Konko, Biava (è in
ballottaggio con Dias), Ciani e Cavanda, il modulo a 4?? non
dovrebbe cambiare. Ciani ripartirà dal primo minuto e le
fasce saranno cambiate: Konko soffre gli impegni multipli,
Lulic è acciaccato e dolorante (botta allanca). I rebus
sannidano a centrocampo: Ledesma dovrebbe giocare, nel
4-1-4-1 davanti a lui potrebbero piazzarsi Candreva e Mauri
(esterni). Se Gonzalez riposerà spazio a Cana (oppure
Onazi) accanto a Hernanes. Floccari è in pole su Kozak e
Zarate per il ruolo di centravanti, ha giocato contro il Maribor
e sè guadagnato il ruolo di vice Klose. Miro potrebbe restare
a Roma per rigenerarsi, non sè mai fermato, ha giocato
anche con la Germania, ha bisogno di rifiatare per arrivare carico a Firenze (di fila si
giocherà contro Torino e Catania).
IL 4-4-2 - Petkovic convocherà Radu (risparmiato col Milan), ma è presto per gettarlo
subito nella mischia, lo farà partire dalla panchina, non gioca una gara ufficiale da 6
mesi. Il rientro del romeno tenta il tecnico bosniaco-croato, con lui si può allestire la
difesa a 3?? sposando il 3-5-2 (è il famoso piano B annunciato dallallenatore nei giorni
scorsi). Il 4-1-4-1 è il modulo di riferimento, il 4-4-2 sembra essere lopzione principale
come alternativa. Non è da escludere una Lazio con Ledesma ed Hernanes centrali di
centrocampo, Candreva e Mauri sulle fasce. Qui viene il bello, la presenza di due
punte in attacco potrebbe richiamare in causa Mauro Zarate, luomo più discusso degli
ultimi tempi. E al centro di vari casi, fa parlare di sè, Petkovic lha escluso a Pescara,
lha riportato in panchina col Milan, chissà che non decida di rilanciarlo ad Atene
accanto a Floccari. Difficile crederlo, ma nel calcio nulla è impossibile. Aspetta una
chiamata anche Kozak dopo essere finito nuovamente ai margini. Una coppia con
Floccari? Il bomber calabrese è molto duttile, sa occupare più ruoli, sa adattarsi, sa
giocare accanto ad altri attaccanti. E una soluzione stravagante, una soluzione in più.
IL PROGRAMMA - La Lazio sè allenata ieri mattina a Formello, la seduta di lavoro è
iniziata con 30 di ritardo, sono state scattate le foto con la divisa ufficiale Boggi. La
partenza per Atene è prevista stamane alle 10 in charter, il rientro in Italia avverrà
domani notte. La seduta di rifinitura sarà svolta oggi pomeriggio allo stadio Spyros
Louis), il via ai lavori è previsto alle 18 locali (le 17 italiane); la conferenza stampa di
Petkovic è in programma alle 17.15 (16.15 in Italia). Lallenamento sarà effettuato a
porte chiuse, come sempre, solo i media potranno assistere ai primi 15.
GLI ALTRI - Marchetti è out e Carrizo è fuori lista Uefa, i tre portieri saranno Bizzarri,
Scarfagna (Primavera) e Guerrieri (Allievi Nazionali). Non saranno convocati Rocchi,
Brocchi, Diakitè, Zauri e Stankevicius (inutilizzabili in Europa), si ritroveranno stamane
a Formello per allenarsi, insieme a loro potrebbe esserci anche Klose. Ieri ha svolto
lavoro differenziato, sta bene, ha solo bisogno di un po di riposo. Miro vorrebbe
giocare sempre, non è possibile.

LA RIVELAZIONE Lotito: Stadio a Valmontone? Mai pensato...
ROMA - Lo disse, non ci credeva neppure lui: «La Lazio a Valmontone? E stata una
provocazione. Allepoca, quando la lanciai, lamministrazione riteneva che gli stadi non
servissero perché cerano lOlimpico e il Flaminio. Dopo 8 anni hanno capito che la
necessità cè...». Sono passati tanti anni, quellannuncio (o provocazione che dir si
voglia) fece scalpore. Lotito minacciò di portare la Lazio a Valmontone, ricordate? Ieri
ha spiegato i motivi di quella sparata??, è stato ospite della trasmissione Supermax di
Radio 2 condotta da Max Giusti. Il presidente della Lazio è tornato a parlare della
legge sugli stadi bloccata in Parlamento: «Ci sono due soluzioni, una senza legge, ma
deve seguire i tempi borbonici della burocrazia. La Juve ha impiegato 11 anni per il
rifacimento di uno stadio che già esisteva. E cè una soluzione con la legge: i
parlamentari hanno inserito 4 righe che rallentano liter, riguardano i vincoli. Tutto viene
acquisito dalla Conferenza dei Servizi, un tavolo a cui partecipano le realtà del
territorio, la legge 241 dice che deve dare parere unanime. Lefficacia della Conferenza
dei Servizi è subordinata allassenso di chi ha messo il vincolo, dunque se chi lo ha
messo dice no, addio stadio».
Lotito ha i progetti pronti, aspetta il via libera. E intanto rivendica con orgoglio i suoi
successi: «Quando sono entrato nella Lazio cerano 84 milioni di ricavi e se ne
spendevano 86,5, ho tagliato subito i costi. Chi comanda deve dimostrare che è il
primo a fare i sacrifici, tagliai gli emolumenti, anche il mio e quelli del consiglio di
amministrazione. Se ne sono andati tutti? E meno male che se ne sono andati cos
hanno finito di fare i prenditori e i magnager. A noi servono imprenditori, cioè persone
che guadagnano e investono. La mia area politica è quella della gente, la gente vuole
soluzioni ai problemi, altri hanno solo creato problemi. Bacone diceva tabula rasa».
Lotito si sente dalla parte dei tifosi, della gente, di chi soffre la vita sociale moderna:
«La gente cosa cerca? Una persona che la rappresenti in modo corretto, che risolva i
problemi quotidiani. La gente vuole sapere cosa succede. I debiti della Lazio? Lo Stato
avrebbe perso tutto, su 150 milioni io ne ho pagati 50».





P I A Z Z A A F F A R I
In netto rialzo le azioni Lazio Roma e Juventus in flessione
di Biagio Angrisani
ROMA - Tutte in calo le principali Borse europee. Milano in scia: a Piazza Affari
l'indice Ftse Mib -1,81% a 15.578 punti.
Negli States pesante Wall Street: Dow Jones -1,82% a 13.103,14 punti, Nasdaq
-0,88% a 2.990,46 punti.
TITOLI CALCISTICI - In netta flessione le azioni As Roma (-1,70%) al prezzo di
riferimento di 0,550 euro. In rialzo, invece, le azioni Lazio (+1,39%) a 0,512 euro. Per
entrambi i titoli calcistici capitolini scambi abbastanza contenuti.
In lieve calo le azioni Juventus (-0,22%) a 0,222 euro con 1.428.026 pezzi bianconeri
passati di mano per un controvalore di 329.977,56 euro.

BIZZARRI, LE MANI SULLEUROPA Come un anno fa: Marchetti
out, il vice doro della Lazio sfrutterà il suo momento
di Alberto Abbate
ROMA - Flashback: come un anno fa, uno
stiramento gli restituisce i guantoni. Allora era
quasi Natale, oggi è unottobrata romana. Cade
Marchetti, si rialza Bizzarri: è il suo momento di
gloria. Fuori il pilastro della porta biancoceleste,
dentro il secondo "palo". Nellombra si riprenderà
i riflettori, Albano. Oscurato da uno strepitoso
Marchetti, ha sempre brillato di luce propria.
Prove di ritorno, scosse dassestamento col
Milan, ad Atene Bizzarri splenderà. Nove
presenze su 18 totali biancocelesti in poco più di
tre anni, tutte dun fiato in Coppa: è cittadino
dEuropa.
LA CARRIERA - Lo sporco lavoro del vice. Un
volo più lungo degli
altri, latterraggio brusco
in panchina. Bizzarri
divora le briciole
biancocelesti da oltre
tre anni. E la strana
storia dellex joven
arquero sbarcato a
Formello. Ex portiere
del Real Madrid,
fenomeno del Catania,
saracinesca della Selecciòn di Bielsa, largentino
aveva scelto Roma con la convinzione
dessere la star. Prima Muslera, ora Marchetti gli
hanno intralciato i piani, oscurato la scena, sbiadito il ruolo: secondo con licenza di
parare. Sempre in volo ha lanciato il guanto 11 presenze la scorsa stagione ma la
sfida era vinta in partenza da Marchetti: «Io e Federico abbiamo un ottimo rapporto -
ripete spesso, Albano - e fra noi cè solo una sana competizione che ci porta a
migliorarci reciprocamente. Tutti e due siamo venuti a Roma per giocare, poi decide il
mister. Non posso dire che altrove sarei titolare e non mimporta. Ciò che conta è
aiutare la squadra quando vengo chiamato in causa» .
IL RINNOVO - A 34 anni ha preso una scelta di vita, respinti i corteggiamenti in patria,
lodore di casa. E fidanzato con unitaliana, Bizzarri è rimasto nella capitale. Premiato,
per lattaccamento alla Lazio, da Lotito con il prolungamento sino al 2014: «Ho
rinnovato - confidava euforico a luglio - perché credo in questo gruppo e in questa
squadra. Il mio obiettivo è quello di giocare più partite possibili e divertirmi tanto con
questa nuova Lazio così propositiva» . E già scoccata la sua ora. Non è mai
tramontata nello spogliatoio, Albano è lanima: «E vero, il gruppo mi apprezza perché
cerco di dare la carica, anche quando non gioco. E io ringrazio sempre i mieicompagni, che mi sostengono sempre nei momenti di difficoltà» . Allinizio della scorsa
estate li aveva trascinati tutti al Foro Italico, durante gli Internazionali di tennis, per
festeggiare il suo compleanno.
LITALIA - Profumo del Bel Paese: «LItalia era nel mio destino» , racconta Bizzarri.
Respirava il tricolore già a Etruria, il paesino del distretto di Cordoba, lasciato non
ancora maggiorenne: 120 anni fa era stato fondato dal bisnonno Santiago Nicola,
emigrante piemontese. Ora Albano si ritrova a Roma. A Vigna Clara, il quartiere dove
vive, è lamico di tutti. Lo intravedi per la strada a parlicchiare col portiere di casa. O
semplicemente passeggiare per i vicoli. A suo agio, come un vero romano. Chissà se
un giorno tornerà in Argentina: ha acquistato una tenuta e una fattoria. Bizzarri ama la
natura, è cresciuto fra i campi e gli animali. Accarezza il sudore, è il nettare della sua
carriera. Ieri fra i pali volava già ad Atene: ha puntato un Trifoglio??, ha infilato le mani
nella terra, lha parato.

IL PANATHINAIKOS E IL SUO TECNICO AL BIVIO I tifosi greci
contro Ferreira
La testa di Ferreira scricchiola, intanto si china: «Dorme in panchina», è lironico e
spietato motivetto che i tifosi del Panathinaikos gli riservano. Lo intonano a
squarciagola sul web, invocano le dimissioni di quel tecnico che Mourinho definì nel
2005 «un somaro mai diventato cavallo». Cè maretta ad Atene, una contestazione
perenne ormai da settimane, è un momento nero. E la Lazio può infierire, Petkovic
può infliggere il colpo di grazia in Europa League. E questa la sensazione che si
respira. Perché sono in pochi a volersi godere?? il triste spettacolo: appena 20 mila
spettatori occuperanno gli spalti dellOaka Spiros Louis, uno stadio da 70 mila posti.
Sarà un deserto. Quindi, insidioso.
Sotto lOlimpo sintravede unoasi felice. Occhio, la sete di gloria può ingannare, ma in
effetti il Panathinaikos è in ginocchio e perde i pezzi. Tredici punti di distacco in
campionato dalla capolista Olympiakos, una sola vittoria nelle ultime cinque giornate:
un inizio così deludente, il Trifoglio?? non lo viveva dalla stagione 86/87. Quanto
manca lex Cisse al Panathinaikos: appena sei gol in sette giornate, numeri impietosi.
E se lattacco è stitico, difesa e centrocampo piangono: ai box lex bianconero
Boumsong, in forte dubbio Owusu-Abwyie e il giovane Mavrias, una delle poche note
positive di questo 2012. Ferma da tempo la stella argentina Sebastian Leto.
Crisi fisica, morale ed economica. Una parte della Grecia può già finire fuori dallEuro:
anche problemi di soldi infatti alla base dello scarso afflusso dei tifosi biancoverdi allo
stadio. Appuntamento domani sera alle 20.00 (ore 19 italiane): nel silenzio dellOaka
Spiros Louis il fischio dello spagnolo Carlos Clos Gomez sarà assordante. E la Lazio
pensa già di ballare il Sirtaki.



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Re:Rassegna Stampa 24/10/2012
« Risposta #1 : Mercoledì 24 Ottobre 2012, 09:28:43 »




TURBO LAZIO SPRINT E GOL Undici reti su 15 in A arrivate nei
primi 45
servizi di Daniele Rindone
Giusta partenza, mai falsa. Palla avanti e... segnare, così si fa. E turboLazio, una
squadra figlia di un calcio a propulsione spaziale. La vuole Petkovic in questo
modo, la pretende concentrata sin dal primo minuto. Devessere affamata prima
di scendere in campo, devessere capace di sbranare gli avversari nei primi 45 e
di segnare a raffica. Lo dicono i numeri: i biancocelesti hanno segnato 15 volte
in 8 partite di campionato, la maggior parte delle reti (11 per la precisione) sono
arrivate nei primi tempi. La Lazio gioca danticipo, nel senso che punta
direttamente lobiettivo. Provate a riacchiapparla: la Lazio vuole andare in
vantaggio per essere padrona del campo, vuole dominare, essere fedele al
credo del suo allenatore. Precedenza ai gol, è questo il motto della nuova era
tecnico-tattica. Le squadre di Petkovic hanno sempre segnato molto, basta
rileggere gli almanacchi per contare oltre 450 reti realizzate in poco più di 240
partite. I gol fanno vincere, i gol fanno sognare i tifosi, i gol possono segnarli
tutti, è questo il bello del calcio, è questo linvito del tecnico bosniaco-croato.
Hernanes e Klose lhanno raccolto al volo, Candreva si sta specializzando nel
ruolo di cannoniere aggiunto e i compagni non possono tirarsi indietro. La
Lazio, in otto giornate di serie A, ha rifilato tre gol a quattro squadre (Palermo,
Chievo, Pescara e Milan). E quando è accaduto ha sbloccato le partite sempre
nel primo tempo, non è solo un caso. Come si dice, chi ben comincia...

INTERVISTA IN GERMANIA Klose, futuro da allenatore
di Enzo Piergianni
BERLINO - Felice di giocare in Italia e di
contribuire con i suoi gol e la sua esperienza al
successo della Lazio. Questo il succo di
un'intervista rilasciata da Miroslav Klose al
programma Sport News del canale tedesco di
Sky che lha messa in onda col titolo Das suesse
Leben?? (la dolce vita). Il nome del celebre film
di Federico Fellini è stato scelto evidentemente
per sottolineare il
piacere della nuova
esistenza iniziata da
Miro con la sua famiglia
sulla sponda
biancoceleste della
Capitale e la bontà
della sua scelta al
momento di lasciare il
Bayern per indossare un'altra maglia dopo quelle del
Kaiserslautern e del Werder Brema.
IL FUTURO - Miro nell'intervista rivela di coltivare il sogno di restare nel mondo del
calcio come allenatore, per cui non si può escludere che un giorno possa affiorare la
sua candidatura per la guida della Nazionale tedesca. E già accaduto con un altro
popolarissimo bomber a riposo diventato commissario tecnico della Germania: è stato
il caso di Rudi Voeller che guidò la spedizione tedesca nel Mondiale nippocoreano del
2002. Fu il primo torneo mondiale di Klose e la Germania, con i suoi gol, si laureò
sorprendentemente vice-campione del mondo. Ci sarà tempo per pensare al futuro,
Miro è un bomber in attività, uno dei più prolifici, pensa al presente: «Nel calcio non si
possono fissare date, spero di essere in forma per il 2014, ma so che dipende solo da
me. Spero di poter decidere io quando smettere e non di doverlo fare per forza di
cose» . Miro ha fatto i complimenti a Petkovic: «E un ottimo allenatore e lo sta
dimostrando. Lo apprezzo molto perchè è uno che tiene
sempre alta la concentrazione e fa lavorare molto la
squadra, questo è importantissimo. Mi sento fortunato ad
essere a Roma e giocare nella Lazio, unottima squadra,
anche se nel primo mese ho avuto qualche difficoltà dal
punto di vista linguistico» . Klose sta imparando litaliano, lo
parla da mesi, si deve solo perfezionare: «Fortunatamente
ora sto imparando litaliano grazie ai miei insegnanti che sono
molto bravi e già riesco a parlarlo un po» . E una Lazio che
pensa in grande: «A cosa possiamo puntare questanno? Vedremo come si evolverà la
stagione, dobbiamo ragionare partita dopo partita. Cè un bel gruppo, abbiamo un
ottimo allenatore ed un grande staff. Ci stiamo allenando con concentrazione,
vedremo dove potremo arrivare, dipende da come affronteremo ogni match» . Miro ha
svelato un retrosecna di mercato: «Mi avrebbe fatto piacere giocare con Podolski, lo
avrei accolto a braccia aperte qui» .AMBIZIONE MONDIALE - Per ora, il suo prossimo traguardo con la Nazionale di
Joachim Loew è la qualificazione a Brasile 2014 possibilmente superando prima o poi
il mitico Gerd Muller che lo precede di un gol a quota 68 nellalbo d'oro dei cannonieri
della Nazionale. «Abbiamo una supersquadra e per me sarà l'ultimo torneo - spiega
Klose parlando delle ambizioni mondiali della Germania nell'intervista a Sky
Deutschland - Naturalmente spero di arrivare in finale e di alzare la Coppa» .

TIFOSI E BIGLIETTI In 400 ad Atene Firenze: da oggi vendita
regolare
ROMA - Quattrocento tifosi laziali in partenza per Atene, la vendita dei biglietti per il
match col Panathinaikos è terminata ieri. La gara è considerata ad alto rischio,
ricordiamo le misure di sicurezza da seguire. 1) All'ingresso dello stadio i tifosi
saranno perquisiti dalla polizia greca e sarà necessario esibire, unitamente al biglietto
di ingresso, un documento di identità valido. 2) Nessun botteghino sarà attivato nella
città di Atene, si invitano pertanto i tifosi a non recarsi in Grecia se sprovvisti di
tagliando di ingresso. 3) Il punto di raccolta dei tifosi laziali è Kallimarmaron Stadium
(Vasileos Konstatinov Avenue), ore 17. 4) Ai sostenitori che si recheranno allo stadio
individualmente e con mezzi propri si consiglia «di non indossare sciarpe o segni
distintivi della Lazio o di altre squadre», avvertono le autorità elleniche. Si sono
registrati problemi nella vendita dei biglietti per la trasferta di Firenze. Cosè successo?
I circuiti Ticketone (che gestiscono la distribuzione) non riconoscono i codici delle
tessere del tifoso, entro oggi dovrebbe tornare tutto regolare. I tagliandi costano 20
euro, la vendita è vietata ai residenti della Regione Lazio escluso i possessori della
tessera del Tifoso.

I L P I A N O
Petkovic chiede partenze a razzo e assalti continui
ROMA - Partenze a razzo, assalti continui, gol a
bruciapelo. E questo che chiede Petkovic alla
sua Lazio ed è questo che sta ottenendo. Si fa
capire, lo seguono, concretizzano le sue idee di
calcio, attaccano alla sua maniera. La sua banda
è stata capace di segnare 15 gol totali in 8
partite, ben 11 reti le ha realizzate nei primi
tempi. Quarantacinque minuti di gioco e tante
pappine rifilate agli avversari, il modo migliore
per ipotecare le partite. Cè di più: sei gol su
undici sono finiti nel tabellino entro i 30 minuti
iniziali. Nel primo tempo è arrivato il gol di
Hernanes a Bergamo (decisivo per la vittoria), il
gol di Klose al Palermo (il primo dei tre rifilati ai
rosanero). Sempre loro, i nuovi
gemelli-cannonieri, hanno bucato il Chievo (1-3
finale, due reti segnate nel primo tempo).
Hernanes e Klose sono stati imitati da Ederson e
Ledesma in Lazio-Siena (i due gol vincenti sono
arrivati al 17 e al 38). Per non parlare di Pescara,
il 3-0 è stato stampato dal 5 del primo tempo al
35 del primo tempo (Hernanes e doppietta di
Klose). Il Milan? Vale come ultimo esempio. Gol
di Hernanes (25), gol di Candreva (41pt), due reti
che hanno messo alle corde i rossoneri (poi è
arrivato il tris di Klose, ha reso meno pericolosa
la rimontina del Milan). Undici gol su quindici
realizzati nei primi 45, ben sei nella mezzora
iniziale. Raffiche di Lazio...

I M A R C A T O R I
Hernanes e Klose super cannonieri Mauri-Lulic: a voi
ROMA - I re del gol sono due: Hernanes e Klose.
Si divertono a segnare in coppia, da quando
giocano insieme ci sono riusciti 10 volte. Il
Profeta è a quota cinque in campionato, il
tedesco è primo nella speciale classifica con sei
firme, divide il posto con Cavani. Hernanes e
Klose stanno segnando a raffica, vanno di pari
passo, salternano, hanno segnato undici gol su
quindici. Petkovic aspetta altri rifornimenti
offensivi, aspetta lesplosione di altri bomber. Nel
suo calcio non bisogna essere professionisti del
ruolo per centrare il bersaglio, chiede il colpo
anche ai centrocampisti. Gli altri gol della Lazio
sono arrivati da Candreva (ha segnato a
Palermo e Milan), è capace di tiri super. Nella
lista dei marcatori figurano anche Ederson e
Ledesma.
E gli altri? Cè spazio per tutti, per difensori e
cursori, per centrocampisti e riserve varie. I gol
possono arrivare da Dias o Biava, magari da
Ciani (specialista nei colpi di testa). E poi da
Mauri e Lulic, finora non hanno fatto centro,
prima o poi ci riusciranno. La capacità offensiva
della Lazio può e deve aumentare, aver segnato
15 gol in 8 partite di campionato non è poco, ma
si può sempre migliorare. Il conto aumenta se
vengono prese in considerazione le sfide
europee: in quattro incontri (tra play off e fase a
gruppi) la Lazio ha segnato sei volte. Cinque reti
al Mura e una al Maribor, nessuna al Tottenham.
Il Panathinaikos è il prossimo bersaglio.

L O B I E T T I V O
Ritmi alti per 90 non si devono correre rischi
ROMA - Si può dare di più, non è solo il
motivetto di una famosa canzone. Petkovic
chiede uno sforzo maggiore, vuole una squadra
continua, che lotti e corra e segni per 90. Il Milan
è riuscito ad accorciare le distanze nel secondo
tempo, era sotto di tre gol (Klose aveva calato il
tris al 4st), certi rischi devono essere evitati. La
Lazio a volte stacca la spina, parte a razzo e
chiude senza la stessa intensità di gioco. E un
bene segnare presto, a patto che gli avversari
non rimontino. I gol realizzati nella prima fase
delle partite possono essere unipoteca sul
risultato, le doti che ha espresso la Lazio nelle
prime giornate di campionato vanno sfruttate al
massimo. Petkovic sta lavorando su questo
aspetto, vuole migliorare la squadra, vuole
renderla ancora più forte. E una questione fisica
e mentale, ma centra anche la gestione delle
gare. Non si può puntare sempre sugli stessi
uomini, è normale progettare i cambi ed
effettuarli. A volte si indovinano, a volte no,
questo è il calcio. La stagione è iniziata da due
mesi e passa, da qui a Natale si giocheranno
altre 15 partite, non sarà facile mantenere i ritmi
alti. Petkovic ci proverà, non chiede solo corsa
continua, ma una presenza forte in campo, che
duri 90, che non si esaurisca nel corso della
partita. E il prossimo obiettivo da centrare.






Klose stravede per Petkovic: "Da quando è arrivato ci ha dato grande concentrazione"
L'attaccante tedesco ha anche parlato dei problemi iniziali avuti con la lingua italiana. Attualmente prende ancora lezioni per migliorare.
23/ott/2012 20.36.00



La Lazio va a gonfie vele, soprattutto grazie alla vena realizzativa inarrestabile di Miroslav Klose. L'attaccante tedesco ha parlato ai microfoni di Sky Sport Deutschland. Si è soffermato sui suoi primi mesi italiani e sull'attuale tecnico Petkovic.
"I primi mesi ho avuto dei piccoli problemi con la lingua, ma successivamente le cose sono andate bene. Sono molto contento di giocare nella Lazio, veramente una grande squadra. Sto ancora cercando di imparare l'italiano, è una cosa fondamentale parlare la lingua del paese nel quale ti trovi. Anche se è chiaro che spesso mi aiuto con l'inglese".

Elogi per l'attuale allenatore Petkovic: "Sta dimostrando di essere un grande allenatore, lo stimo veramente tanto. Da quando è arrivato è riuscito a mantenere sempre alta la concentrazione della squadra e ci fa lavorare sempre con la massima intensità".


Lazio che vince non si cambia: con Petkovic il turn over è stato messo al bando
Petkovic ha scelto undici titolari e, salvo infortuni, manda sempre loro in campo. Non fa turn over e i numeri sono dalla sua parte.
23/ott/2012 12.28.00





Accolto con un pizzico di scetticismo in estate, Vladimir Petkovic ha impiegato pochissimo tempo a conquistare tutti. La sua Lazio gioca bene e vola in campionato con il terzo posto in classifica, ad un solo punto dal Napoli, che fa sognare i tifosi.

Gli ottimi risultati che i capitolini stanno ottenendo sono frutto non solo dell'ottima rosa messa a disposizione, ma anche delle convinzioni di un tecnico che, in questo inizio di stagione, ha fatto capire di digerire poco il turn over.

Petkovic in pratica non lo adotta, ha scelto undici titolari e, salvo infortuni, manda sempre loro in campo. Vuole che i migliori giocatori a sua disposizione siano sempre protagonisti e non sopporta il fatto di vedere una Lazio con minor qualità.

Come ricordato dalla Gazzetta dello Sport, i numeri della compagine capitolina sembrano dare ragione a Petko. La Lazio ha sempre subito goal quando in campo non c'era la formazione titolarissima. Il quartetto, Konko-Biava-Dias-Lulic, non ha mai preso goal, la musica cambia quando è necessario inserire una riserva. Anche sul fronte attacco le statistiche parlano chiaro: 14 dei 15 goal segnati, portano la firma di Klose, Hernanes, Candreva e Ledesma, ovvero dei titolari inamovibili.

Resta ora da vedere se verrà fatto osservare un turno di riposo a qualcuno nella trasferta di Europa League sul campo del Panathinaikos. Petkovic ha aperto le porte a tale ipotesi, di certo si fermerà Lulic perchè si è fatto male con il Milan, per il resto si vedrà.





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Re:Rassegna Stampa 24/10/2012
« Risposta #2 : Mercoledì 24 Ottobre 2012, 09:31:16 »








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« Risposta #3 : Mercoledì 24 Ottobre 2012, 10:09:09 »















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« Risposta #4 : Mercoledì 24 Ottobre 2012, 11:04:02 »





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Re:Rassegna Stampa 24/10/2012
« Risposta #5 : Mercoledì 24 Ottobre 2012, 11:09:19 »
Col cazzo che diakite è stato escluso dalle foto ufficiali al colosseo.

DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

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« Risposta #6 : Mercoledì 24 Ottobre 2012, 11:30:59 »






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Re:Rassegna Stampa 24/10/2012
« Risposta #7 : Mercoledì 24 Ottobre 2012, 12:38:33 »








LA star DEL MALAGA sfida I
ROSSONERI
Eliseu: «Lazio, non mhai capito Ma in Italia
tornerei volentieri»
Raffaele R. Riverso
È SENZA dubbio uno dei giocatori chiave di questo grande inizio di stagione del
Málaga. I suoi due gol a Bruxelles contro lAnderlecht lo hanno portato alla ribalta
europea e il Milan stasera dovrà stare molto attento ai suoi tiri mancini. Perché Eliseu
Pereira non è più quellesterno che nel 2009 non riuscì a dimostrare il suo valore
allallora tecnico della Lazio, Davide Ballardini: «Non mi è stata data lopportunità di
farlo».
Il Málaga è in testa al gruppo del Milan...
«Non me lo aspettavo, però sapevo che potevamo dire la nostra. Ora che abbiamo già
vinto due partite dobbiamo fare di tutto affinché arrivi la terza e assicurarci la
qualificazione».
Magari segnando un altro gol. I due allAnderlecht hanno fatto il giro del mondo.
«Limportante è vincere. Se è grazie a un mio gol, meglio. Il mister mi chiede di tirare.
A Bruxelles ho avuto la fortuna di prenderla bene e segnare un golazo??».
Che vuol dire per una società come il Málaga essere protagonista in Europa?
«È molto importante, soprattutto per la città che sta vivendo un momento unico».
Ora i favoriti del gruppo siete voi?
«No, assolutamente. Allinizio anche lAnderlecht era più quotato di noi?».
Qual è il fascino di una partita contro il Milan?
«Dai sempre un plus quando affronti una squadra così»
Firmereste per un pareggio?
«No. Siamo ambiziosi e scenderemo in campo per vincere la partita, come sempre».
Saviola, Isco, Joaquín, Eliseu. Di chi si deve preoccupare il Milan?
«Del nostro gioco. Perché alla fine in campo non scendiamo solo noi quattro».
E voi di chi vi dovete guardare?
«Del gruppo e del blasone di una squadra abituata a giocare in Champions».
Fa meno paura un Milan senza Ibra e Thiago Silva?
«No. Quando un club come il Milan perde giocatori importanti ha il potere economico
per ricostruire e incluso migliorare la squadra».
Perché la parentesi alla Lazio è stata così corta?
«Sono arrivato in un momento delicato. La situazione del club era complicata. E poi
non giocavo mai».
E se qualche squadra italiana bussasse alla porta?
«Perché no? Ora sto bene al Málaga, ma mai dire mai».



CERCA IL PRIMO GOL EUROPEO
Lazio: Candreva idolo dopo i fischi
SIMONE DI STEFANO
ROMA. Nessuno lo voleva, ora è lidolo della
folla laziale, al pari di Klose e Hernanes.
Questione di profezie. Flashback al 1 febbraio
2012: «I fischi? Diventeranno presto applausi».
Erano le prime parole di Candreva in
biancoceleste. Neanche un anno fa, ed era
scritto nel destino che dovesse riprendersi con
gli interessi quanto profetizzato. Nella stessa
gara dellesordio biancoceleste, stesso
Lazio-Milan. Sabato però è andato oltre, con un
gol da antologia sotto il lincrocio (alla
Candreva??), Amelia battuto e tripudio
dellOlimpico, tutto per lui. Candreva dei gol impossibili, Candreva dei raddoppi, come
quello al Palermo: «Il più difficile? Forse quello al Palermo, perché mi sono dovuto
smarcare e poi tirare», si adagiava nella pancia dellOlimpico sabato sera. Il più
richiesto dai fans, Candreva linsostituibile. Se è a disposizione la prima maglia è sua,
qualsiasi sia lavversario da affrontare. Nelle gerarchie di Petkovic è lunico assieme a
Ledesma ad essere sempre stato impiegato da titolare in campionato. In Europa ha
saltato solo la sfida col Tottenham ma per uninfluenza. «Candreva? Sta crescendo»,
continua a ripetere Petkovic, che gongola a ogni corsa del suo attaccante leggero.
Larma in più che fa volare la Lazio, anche grazie al suo altruismo che fa di Candreva il
miglior uomo assist della Lazio. Per il resto, Candreva linamovibile e - grazie a
Prandelli - ora anche azzurro.
KLOSE MONDIALE Domani sera ad Atene contro il Panathinaikos, Petkovic si
affiderà ancora alle sue folate sulla fascia, e magari anche a un gol europeo che allex
juventino ancora manca. Chi salterà la sfida - oltre allacciaccato Lulic - è Miro Klose,
che ieri si è intrattenuto a lungo con la troupe di Sky Germania. «Mi sento fortunato ad
essere a Roma - ha rivelato il tedesco - e giocare nella Lazio, unottima squadra,
anche se nel primo mese ho avuto qualche difficoltà dal punto di vista linguistico.
Fortunatamente ora sto imparando litaliano grazie ai miei insegnanti. Petkovic? È un
ottimo allenatore e lo sta dimostrando. Lo apprezzo molto perché è uno che tiene
sempre alta la concentrazione e fa lavorare molto la squadra. Come penso che andrà
la stagione? Ancora è presto per dirlo. Io credo che rimanere concentrati in ogni gara
sia la cosa più importante, abbiamo una buona squadra e un ottimo allenatore e
questo è fondamentale. Le somme le tireremo alla fine». Infine la nazionale: «La
Germania è ancora la favorita e lo sarà anche nel 2014. Abbiamo una squadra super,
per me è lultimo torneo, spero di raggiungere la finale e finire con il trofeo in mano».