Napoli-Lazio, Coppa Italia: commenti

[Il frigorifero]

Massa non è propriamente nostro amico ma tu sei un pochino prevenuto.
Per come l'ho vista io dalle immagini tv Massa sente il "vaffa" di Leiva, che dopo ampio gesto del braccio si gira e lo insulta. E infatti non estrae un secondo giallo ma un rosso diretto per l'offesa rivoltagli.
Io la ricordo così ma sono pronto a fare ammenda laddove la memoria mi abbia tradito.

La ricordi bene.

Balotelli, però, lo fa tutte le domeniche tre volte a partita.
Nessuno lo ha mai neanche ripreso verbalmente.

Dovrebbero mettersi d’accordo.

[Davide]

Il discorso e' semplice, nessuno ha avvisato quella merda di massa che non fosse assolutamente rigore quel presunto mani di Acerbi, cosi, a distanza di pochi secondi si e' visto costretto ad espellere il napoletano, li e' andato in tilt ed ha, come un cretino, tentato di compensare fischiando un fallo assurdo e non pensandoci neanche un secondo ad espellere Leiva, reo di aver fatto quello che fanno sistematicamente bonucci e chiellini ogni santa domenica, o che facevano spessissimo totti e de rossi...tutto qua, errori si errori, bravo genio.

[gentlemen]

Mi spiace che qualcuno abbia potuto leggere disfattismo nel mio commento post-partita, cosi come la mia critica ad alcuni nostri giocatori Top, Immobile e Leiva su tutti....Ciro per me è The King, e guai a chi me lo tocca, ma quando gioca male lo critico, ancora di più per Leiva, che si fa espellere ingenuamente perché manda a quel paese l'arbitro, in faccia allo stesso.
Sicuramente l'adrenalina, la tensione e la delusione per la sconfitta mi hanno trascinato in una critica eccessivamente feroce, ma dato che ritengo che la mia Lazio sia una grande società ed una grande squadra, una grande squadra queste partite le vince.
Siamo a due eliminazioni sconcertanti, Europa League e Coppa Italia, contro avversari inferiori...è un aggravante.
Si deve crescere, e non scendere in campo presuntuosi e poi virare sugli isterismi....stasera male....anche perché la rometta imposterà la partita come ha fatto il Napoli stasera....che si fa ?
Niente alibi, siamo una grande squadra e certi errori sono gravi, dei complimenti per la prestazione mi ci faccio il brodo.
Detto, anzi scritto, ciò ora guardiamo avanti, al derby, al campionato, certi atteggiamenti non vanno ripetuti, tutti vicini alla squadra e tutti allo stadio per quello che è il vero obiettivo di questo gruppo....l'approdo in Champions League, questo gruppo lo vuole da quel maledetto 20 maggio 2018, questo lo si è capito.
Forza Lazio Sempre.

[Dissent]

Partita completamente falsata da un arbitro indegno.

Alla squadra non si può dire niente, si magari cè qualche errore individuale ma nel complesso cè stata una prestazione maiuscola e tanta tanta sfortuna. Il Napoli, a casa loro, è stato dominato in lungo e in largo, costretto a difendersi al san paolo con 10 uomini dietro la linea della palle.
Niente da aggiungere.

Detto questo, punto e a capo, cancellare questa partita.
Evidentemente non era destino andassimo avanti.

Ora tutte le energie per il grande obiettivo stagionale e magari chissà sognare qualcosa di più.

[gentlemen]

C’è un precedente per la stramaledetta serata del San Paolo: un Parma-Juventus 1-0 del 1996/’97, terzultima d’andata.
Partita chiaramente “preparata” a livello ambientale dai padroni di casa, come riassunto dall’infelicissima battuta a fine gara dell’allora parmense Buffon (“bravi noi, asini loro”).
Gol (di Chiesa) in apertura su papera del portiere (Peruzzi).
Gara accesissima dal punto di vista agonistico, con arbitro compiacente ed espulsioni da ambo le parti (in quel caso si finì 9 contro 9).
Ospiti che concludono giocando a una porta sola, ma invano.
In concreto, una gara decisa irrimediabilmente nella prima fase, quella meno tecnica.

Il copione si è ripetuto al San Paolo, rendendo nuovamente attuale quanto osservato dopo la scandalosa Lazio-Inter 1-2 - quella del gol e della contestata esultanza di Hernanes: dov’è finito, a proposito? - anche allora con Massa nei panni di killer.
Vale a dire che la Lazio è cresciuta sul piano del carattere e della tenuta atletica, come dimostrano i tre punti più volte strappati nel finale, ma è cresciuta solo quando si gioca a calcio.
Nel momento in cui l’avversario mette in campo altre armi, dal mestiere a qualcosa di peggio, il gruppo di Pioli, di Inzaghi, di chiunque annega in un candore da Prima Comunione.
Si veda la reazione di Leiva: Massa lo punta con spietato cinismo selettivo, calcolando la sua importanza nel gioco biancoceleste e le caratteristiche che lo espongono come pochi alla doppia ammonizione.
Ma la sua plateale opposizione a un giallo criminoso, per un intervento sul pallone, rimane indifendibile: e se un fuoriclasse di testa ed esperienza come lui non regge quelle pressioni, cosa aspettarsi dagli altri?

Tentando di parlare di calcio, è difficile recensire un primo tempo nel quale la Lazio ha accusato troppo marcatamente il colpo del gol e del clima artificialmente esasperato.
Rimane a referto l’incapacità di sfruttare la sia pur brevissima superiorità numerica, al punto da lasciare la sensazione che, col ritorno ad armi pari sul piano degli effettivi in campo, la squadra si sia trovata maggiormente a proprio agio.
Notevole quanto sterile il possesso palla, con Luis Alberto sostituito sul piano del gioco ma non su quello delle giocate.
Il secondo tempo, con una fisionomia del match più definita, può essere suddiviso in due fasi.

Finché si è giocato con un minimo di ordine, Gattuso l’ha stravinta alla sua maniera con accorgimenti pragmatici da veteroitalianista alla Bortolo Mutti: spazi chiusi a doppia mandata, supremazia netta sulle palle alte, uso intelligente del fuorigioco, giocatori (Elmas) scelti per quel che avevano da dare senza badare al ruolo o a simili dettagli tattici.
È sembrato di assistere nuovamente a Barcellona-Chelsea: il pullman parcheggiato da Di Matteo nella sua area, il gioco bello quanto stolido degli offendenti che andava immancabilmente a sbattere contro un muro evidenziando un’assenza di alternative.
Che si tratti di un centravanti di peso assente nell’organico o del disponibilissimo Milinković-Savić, è mancato chiaramente qualcosa nel gioco aereo e in generale nelle soluzioni di sfondamento: un peccato, considerando anche la quantità di cross riversati nel cuore dei sedici metri partenopei.

Quando sono saltati tutti gli schemi, la Lazio ha ripreso quota e pericolosità mancando il pari per questioni di centimetri, intesi sia come fuorigioco sia come palloni finiti sui legni: un’indicazione abbastanza chiara su ciò che la squadra sa e non sa fare.
Jony ha confermato il brutto vizio di confondere talvolta il calcio col bowling, centrando gli avversari come birilli al momento di crossare, ma la sua propensione a muoversi vicino alla linea laterale ha contribuito ad allargare il fronte offensivo aprendo smagliature nel sin lì munitissimo fortino di Gattuso.

Proseguendo con le prestazioni individuali, difficile rimproverare a Immobile le condizioni del terreno di gioco che ne hanno provocato la scivolata dal dischetto.
Datogli atto del fattore sfortuna, appaiono meno giustificabili i troppi offside e la conclusione al volo malamente svirgolata su un corner: non che fosse un tiro facile, ma quando gli avversari ti lasciano così solo sul secondo palo bisogna approfittarne.
Correa frizzante ma spuntato, con la sensazione di un processo involutivo simile a quello di SMS: nell’intento, di per sé lodevole, di farne giocatori completi li si allontana troppo dalla porta.
Dimenticando che il loro contribuito determinante consiste nel suonare il pianoforte, mentre a spostarlo può provvedere anche qualcun altro.
Molto male Luiz Felipe, chiaroscurale Strakosha sul quale vale la pena di riportare il commento del telecronista.
Sul gol rimane indeciso fra la copertura del tiro e del cross, evitando di chiudere lo specchio della porta e lasciando platealmente il fianco a entrambi: nessuna notazione negativa dai dipendenti di Viale Mazzini.
A una ventina di minuti dalla fine, un colpo di testa di Milik centra il palo e ballonzola troppo a lungo sulla linea, a rischio di una carambola con la schiena del portiere, prima di essere spazzato via.
Il replay evidenzia che Strakosha, forte dell’accortezza di non essersi tagliato le unghie, arriva sulla traiettoria parabolica ma angolatissima del polacco deviandola di quel tanto che basta per mandarla sul legno: una prodezza, al limite delle possibilità atletiche in allungo.
Sentenza del duo Rimedio-Pasqual? “Intervento goffo”.

Cosa rimane di una serata da dimenticare?
Intanto la seconda eliminazione stagionale dalle Coppe, e anche qui contro un avversario il cui attuale livello tecnico non giustifica tale risultato.
Con buona pace dell’enfasi mediatica sul pubblico e sullo spirito ritrovato, la prestazione del Napoli si è ridotta ad agonismo esasperato, provocazioni metodiche e un Insigne più coatto del solito: robaccia da parte destra della classifica.
In vista di domenica, contro avversari concittadini e caratterialmente consanguinei rispetto a quelli del San Paolo, un’indicazione bivalente.
I biancocelesti hanno evidenziato i limiti extratecnici di cui si diceva e collezionato appunti potenzialmente preziosi a livello tattico.
Quegli altri hanno assistito a una dimostrazione pratica su come “fermare la Lazio”, per citare il loro hashtag alla vigilia del derby.
Si tratta di capire chi ha imparato meglio la lezione.

Bravissimo, hai fatto un'analisi che va oltre gli episodi, mettendo in luce una competenza calcisticautto tondo.
Le partite si possono perdere, ma a me preoccupa il fatto che nella lotta (ed a fine stagione le partite si avvicinano sempre più a lotte di nervi, e meno a prtite tecniche pulite)mentalmente ti fai mettere sotto.

[Davide]

L'unica critica la si puo' muovere a Felipe...ha fatto una partita pessima, oltre ad essersi fatto saltare un pochino da pollo nell'occasione del gol.

[Wasicu]

Massa non è propriamente nostro amico ma tu sei un pochino prevenuto.
Per come l'ho vista io dalle immagini tv Massa sente il "vaffa" di Leiva, che dopo ampio gesto del braccio si gira e lo insulta. E infatti non estrae un secondo giallo ma un rosso diretto per l'offesa rivoltagli.
Io la ricordo così ma sono pronto a fare ammenda laddove la memoria mi abbia tradito.

Leiva ha sbagliato.      Era troppo nervoso ... mai sfanculeggiare un arbitro in
maniera cosi' evidente e sbagliata  !!   

[zanzalf]

Lo scivolone di Immobile è stato sicuramente preparato: hanno zappato a sinistra dei dischetti, sapendo che la Lazio è facile ad ottenere rigori per la costante presenza in area. E i tiratori del Naples sono mancini.

Leiva fa una fesseria grossa a mandare a quel paese l'arbitro, nella settimana delle polemiche sull'espulsione di Balotelli.

Detto questo comunque ottima Lazio.

[Ataru]

Massa non è propriamente nostro amico ma tu sei un pochino prevenuto.
Per come l'ho vista io dalle immagini tv Massa sente il "vaffa" di Leiva, che dopo ampio gesto del braccio si gira e lo insulta. E infatti non estrae un secondo giallo ma un rosso diretto per l'offesa rivoltagli.
Io la ricordo così ma sono pronto a fare ammenda laddove la memoria mi abbia tradito.

ti prego di andare a rivedere le immagini filmate. il nanoletano sta accanto al direttore di gara dal momento in cui leiva anticipa zielinski e gli dice tutto quello che deve fare. vai pure a rivedere l'espulsione di hysaj e quanto ci mette a cercare conforto nel quarto uomo per decidere per il secondo giallo, evidentissimo.

[WombyZoof]

Sfortuna clamorosa negli episodi, Napoli tritato, arbitro delinquenziale nell'espulsione di Leiva e in altri falli 50/50 regalati al Napoli. la squadra la voleva eccome la qualificazione, , prova ne è il forcing finale con gol mancati di pochissimo.  Peccato, ora guardare avanti e imparare ad affrontare le partite rissose con la calma e non con i nervi.

x El Matador, ottimo intervento come sempre, ricco di spunti.  Però  a proposito di Jony, il cross riuscito è metà merito di chi crossa, metà di chi lo riceve,    se restano dietro il difensore o o aspettano palla invece di anticipare, non è colpa di chi crossa.   Trovatemi un crossatore che dosa regolarmente i palloni sulla testa dei compagni. Insomma, per me a Jony se ne possono dire tanto, ma non che non sappia crossare bene.  Sono palloni ben tagliati, e dosati, sia in corsa che da fermo. 

[Zapruder]

Io ho visto un approccio da torneo "altro" rispetto a quello su cui si è maggiormente concentrati: era vero l'anno scorso per la seconda parte di campionato rispetto alla Coppa Italia, è vero il contrario quest'anno. Due i punti chiave in questo senso: uno, il gol di Insigne al 2', causato da uno schieramento imperfetto, perché ci sta di essere saltati nell'uno-contro-uno, ci sta molto meno che il mezzocalciatore (in tutti i sensi) si faccia una passeggiata trovando sulla sua strada solo Luiz Felipe; due, la reazione di Leiva, che a mio avviso non ci sarebbe mai stata in una partita di campionato, ma è parsa altresì uno "scarico" delle tensioni accumulate lungo la strada.

Questi due episodi sono stati determinanti. L'errore di Immobile ci sta: prima o poi un rigore lo avrebbe sbagliato. Ma era un errore ampiamente rimediabile. Sciupare invece il vantaggio di un uomo a 70' dalla fine quindi con tempo modo ed elevate probabilità che questo fosse decisivo, è molto grave.

Resta, in positivo, la coscienza di sé che ha la Lazio oggi: quella di una squadra che va a Napoli e attacca al muro i padroni di casa, dopo che per anni contro gli usurpatori della storia della SSC Napoli 1926 abbiamo recitato il ruolo delle vittime sacrificali, con qualche rara eccezione ma sempre vista come tale.

Domenica, la partita di ieri sarà derubricata a incidente di percorso, ovvero si darà il via a funerali e de profundis. Ma non cambia la sostanza di una squadra che ha scontato un po' della fortuna fin qui avuta, e come dicevo l'approccio al torneo Coppa Italia.

[Panzabianca]

L'unica critica la si puo' muovere a Felipe...ha fatto una partita pessima, oltre ad essersi fatto saltare un pochino da pollo nell'occasione del gol.

si, si fa uccellare come un pollo.

In termini generali, forse lo hanno già detto in molti, direi che si è cresciuti in consapevolezza. Un'evidenza clamorosa.

Mi è piaciuto anche l'impegno. Si voleva passare il turno, da grande squadra.
Non mi spiego, però, quel filo di nervosismo evidenziato da alcuni giocatori, in particolare, da Leiva.

Ma forse uno scarico prima del derby non è nemmeno male.

Resta un peccato mortale essere usciti dalla coppa contro questo Napoli. A mio personalissimo modo di vedere le cose, Gattuso lo sta rovinando ancora di più. Non credo che andranno lontano.

P.s. Ciao Zanzalf, bentornato 

[Panzabianca]

Partita completamente falsata da un arbitro indegno.

Alla squadra non si può dire niente, si magari cè qualche errore individuale ma nel complesso cè stata una prestazione maiuscola e tanta tanta sfortuna. Il Napoli, a casa loro, è stato dominato in lungo e in largo, costretto a difendersi al san paolo con 10 uomini dietro la linea della palle.
Niente da aggiungere.

Detto questo, punto e a capo, cancellare questa partita.
Evidentemente non era destino andassimo avanti.

Ora tutte le energie per il grande obiettivo stagionale e magari chissà sognare qualcosa di più.

per leggere un post da Laziale tocca  condivide le tragedie (sportive). Ma questo fa parte della genetica del Laziale.
Apprezzo e condivido il tuo post.

[Gasco luis veron]

Partita completamente falsata da un arbitro indegno.

Alla squadra non si può dire niente, si magari cè qualche errore individuale ma nel complesso cè stata una prestazione maiuscola e tanta tanta sfortuna. Il Napoli, a casa loro, è stato dominato in lungo e in largo, costretto a difendersi al san paolo con 10 uomini dietro la linea della palle.
Niente da aggiungere.

Detto questo, punto e a capo, cancellare questa partita.
Evidentemente non era destino andassimo avanti.

Ora tutte le energie per il grande obiettivo stagionale e magari chissà sognare qualcosa di più.

100%

[gentlemen]

La situazione è abbastanza chiara, la sconfitta brucia, come l'eliminazione dall'EL, ma siamo tutti consapevoli che, tranne la Finale di SuperCoppa in partita unica, l'obiettivo e la mission di questo gruppo, dirigenza Mister e giocatori, è la qualificazione alla massima competizione europea, la Champions.
La delusione di due stagioni fa è stata tremenda, la squadra sapeva di meritarsela, prima gli arbitri in lotta con Lotito, poi le tre competizioni giocate al massimo fino a fine Aprile (ovvero 3 partite a settimana da gennaio in poi), il crollo fisico e mentale, infine il tradimento e l'illecito commesso contro la sua squadra da parte di De Vrij....quel tremendo choc stava mandando tutto in malora, a partire dalla stagione seguente, per fortuna il cammino e la vittoria in Coppa Italia ha riequilibrato tutto, ridato consapevolezza e sicurezza nei propri mezzi, ma soprattutto entusiasmo; grandi meriti vanno alla società ed a Mister Inzaghi, ma anche a questi meravigliosi ragazzi, dal primo all'ultimo....il Mister ha provato a cercare di fare turn-over ragionato per cercare di andare avanti in più competizioni, e stavamo pagando dazio....poi quando si è capito tutti che questo gruppo voleva rompere il tabù Champions c'è stata l'inversione di rotta totale....la mission di tutti è arrivare in Champions, riprenderci quello che ingiustamente ci è stato tolto due anni fa, ed oltre ad essere la mission è anche il requisito essenziale per far continuare questo ciclo, Mister e giocatori, solo con il salto di qualità di una qualificazione in CL questo ciclo continuerà...ed ecco perchè il campionato è prioritario, perchè è quello che è mancato a questi ragazzi in questi 3 anni, l'unico tassello, abbiamo vinto Coppe e Supercoppe battendo più volte la Juventus, manca il palcoscenico più importante, si vuole quello.
La vittoria in SuperCoppa ha reso anche questa stagione premiata dalla vittoria di un Trofeo, la bacheca è stata soddisfatta e arricchita anche quest'anno, manca la Champions, e per questo obiettivo i nostri stanno spendendo ogni singola energia, fisica e mentale, è normale che poi in una sfida di coppa come ieri magari paghi un pò in lucidità.
Ora abbiamo solo il campionato, siamo vicinissimi alla vetta, Tutti dedicheranno ogni goccia di energia all'obiettivo comune e oltre.....dobbiamo essere tutti compatti, le eliminazioni sono già il passato, ora dobbiamo tuffarci anima e cuore in questo cammino....siamo a buon punto, e proprio per questo possiamo viverlo con positività ed entusiasmo, e già stare lì a giocare per il massimo traguardo è di per sè esaltante, nessuno si perda questa occasione, non capita a tutte le squadre ed a tutti i tifosi....io per primo ieri mi sono avvelenato per l'eliminazione....ma ora c'è un sogno da cavalcare, ed il sogno è già pensare di poterlo realizzare, e questo sogno ce lo sta regalando questa squadra e questa Lazio.

[Gasco luis veron]

Non critichiamo troppo alcuni singoli (ad esempio L.Felipe), per ieri sera.

Inizialmente, il giocatore era poco concentrato: si e' fatto sfuggire Insigne.

Si vedeva che non era il solito L.Felipe: ma poi ha capito che il Napoli non andava sottovalutato e Insigne non ha fatto piu' niente.

Nell' assalto finale e' passato al centro per consentire dopo l' uscita di Radu, ad Acerbi di creare superiorita' numerica in attacco sul lato sinistro della nostra difesa che mi fa pensare sempre di piu' il prox anno ad un Vavro centrale (un Vavro che a wuel punto sara' cresciuto), e ad un Acerbi a sinistra al posto di Radu che avra' un anno in piu'.

Ricordiamoci che siamo una delle difese meno battute del nostro campionato e il merito e' certamente e soprattutto per la crescita di questo ragazzo attraverso prestazioni da giocatore di spessore che ha fatto grandi gare anche contro le Big.

Imho, ieri inizialmente era deconcentrato e inizialmente anche altri avevano la testa al Derby infatti il Napoli ne ha approfittato: poi, hanno capito che bisognava dare il fritto e sono tornati in partita giocando a mio avviso molto bene e attaccando al muro il Napoli, salvato solo da tanta fortuna, dalla zolla del campo, dai due pali e dall' espulsione ingiusta dell' arbitro su Leiva.

Non c'e' girato un  episodio a favore: forse si trattava di una di quelle partite stregate in cui se giochi anche 120 minuti magari prendi altri due pali ma non segni!

Ci sono stati degli interventi da parte di L.Felipe veramente da grande giocatore, d' anticipo e in scivolata: si, anche ieri sera ho visto questo oltre a degli errori per deconcentrazione.

E' vero, nizialmente ha faticato a starci con la testa il ragazzo: puo' succedere ragazzi, perche' tutti sapevano che ci sarebbe stato un Derby da altissima classifica (per noi!), 5 giorni dopo, vale a dire la nostra priorita'.

L.Felipe e' un grande difensore: lo dimostrano le sue prove in campionato e i dati riguardanti i suoi interventi e i pochi gol incassati quest' anno dalla Lazio ne sono la prova!

Vedrete che al Derby, L.Felipe fara' una delle sue grandi gare dove non si fara' superare da nessuno: con un L.Felipe concentrato, Insigne non sarebbe mai riuscito a superare il brasiliano in quel modo.

Infatti, quando L.Felipe ha capito di esser svagato, Insigne e' sparito dal campo!

[Jim Bowie]

La ricordi bene.

Balotelli, però, lo fa tutte le domeniche tre volte a partita.
Nessuno lo ha mai neanche ripreso verbalmente.

Dovrebbero mettersi d’accordo.

Domenica me pare l'hanno cacciato dopo pochi minuti per il vaffanculo!
Credo che gli arbitri siano stati invitati a non soprassedere sui vaffanculo ricevuti in campo.

[SAV]

Domenica me pare l'hanno cacciato dopo pochi minuti per il vaffanculo!
Credo che gli arbitri siano stati invitati a non soprassedere sui vaffanculo ricevuti in campo.

Infatti, il vaffanculo di Leiva è ancora più grave perché segue quello di Balotelli domenica di cui avevano parlato tutte le tv.

Ricordiamo tutti il triplo "vaffanculo" di totty a Rizzoli rimasto del tutto impunito, se non con un richiamo generale agli arbitri di non consentire queste espressioni. Risultato? espulsione di Dabo a Catania per un vaffanculo accennato all'arbitro...

[Zapruder]

Nel momento in cui Immobile calcia, peraltro, ci sono tre socceristi in area.

[Frusta]

 ...un vaffanculo...

Se non sbaglio anche Ataru, mi sembra ma non ne sono certissimo, qualche lieve accenno in quel senso lì, molto raramente e con tatto estremo cautamente lo invia.