Articoli "Gazzetta dello Sport" su Lazio-Milan 3-2

[DinoRaggio]

Lazio tremenda, Allegri trema

Il Milan va sotto di 3 gol
Rimontina, poi 5o k.o.
E’ ritmo da B: vetta a -15

Concede di tutto a una Lazio buona, ma non straordinaria
Disastrosi Boateng e Bonera. E Hernanes è l’uomo in più

RUGGIERO PALOMBO
ROMA
Potrà pure essere vero, come dice Galliani, che questa per Allegri non era l’ultima chiamata. Ma di sicuro, credeteci, è la penultima. Anche perché a Malaga, mercoledì, sarà difficile trovare un avversario «normale» come la Lazio. Il Milan incassa la quinta sconfitta in campionato su otto partite, uguagliando un record negativo che risale alla notte dei tempi e sprofondando a -15 dalla vetta.

Lo fa regalando agli uomini di Petkovic un’ora e tre gol di vantaggio (Hernanes-Candreva-Klose, il trio meraviglia), figli di una formazione sbagliata perché tutta imperniata su Boateng, un paracarro più che il trequartista tanto desiderato. E anche quando le correzioni in corsa da una parte e un certo braccino dall’altra rimettono il match in bilico grazie alle reti di De Jong ed El Shaarawy e al ritorno di Pato, non si ha mai la sensazione che il Milan solo cuore possa davvero raddrizzare il match. Il 3-2 conclusivo attenua così l’eco polemica di una serata ancora una volta sciagurata e rende appena meno imbarazzante il futuro prossimo di un allenatore che avrà anche le sue colpe, ma deve pure arrangiarsi con quel che passa il convento rossonero.

Lazio normale La gravità della sconfitta del Milan risiede soprattutto nella prestazione buona ma non straordinaria della Lazio. Che sta lì, con la sue bella organizzazione di gioco messa a punto dal pragmatico Petkovic, rispettosa però dell’altrui blasone, in attesa di un qualche gesto di generosità. Tra Boateng, Amelia e Bonera gliene pioveranno addosso in quantità industriale. Hernanes ringrazia. La Lazio è quella solita, anche se all’ultimo momento l’assai meno sicuro Bizzarri sostituisce Marchetti tra i pali. 4-5-1, fatto dei punti fermi Dias-Ledesma-Klose, una verticale sulla quale far girare tutto il resto della compagnia.

Nel Milan Allegri ci prova rispolverando il 4-3-1-2, dando fiducia al loquace Nocerino inserendolo al posto di Emanuelson a completare con Montolivo e De Jong la cerniera di mezzo. Boateng è ancora trequartista, di nome ma non di fatto, visto come appare subito un corpo totalmente estraneo alla squadra. Il nome che il Milan porta induce al rispetto la Lazio, che non decolla come suo solito sulle corsie laterali di Candreva e Mauri. Capisci subito che il match sarà sbloccato dal colpo di un singolo, dall’episodio. E capisci pure che una cosa del genere può avvenire solo in una direzione, quella della porta difesa da Amelia che sostituisce Abbiati per uno sciaguratissimo esordio in campionato. L’uomo del destino è Hernanes che come tutti sanno calcia indistintamente col destro e col sinistro e sa far male anche da fermo.

Quel che gli concede il reparto difensivo del Milan, e in particolare Bonera, è cosa dell’altro mondo, l’intervento in scivolata quando il brasiliano scarica dopo tre o quattro ghirigori il sinistro avviene a eccessiva distanza, e la frittata è confezionata. Deviazione, palombella e gol. Ma non si parli di mera sfortuna, per favore.

Reazione Rabbiosa, ma fine a se stessa. È affidata all’unico che nel Milan sembra avere gambe e spirito giusto: El Shaarawy fa tutto bene, scarta anche Bizzarri ma trova sulla linea di porta Dias, provvidenziale anche in un’altra circostanza. Alla ricerca del pari il Milan si fa subito lungo un chilometro, denunciando più che mai i limiti d’organico e d’una difesa che presa in velocità annaspa da tutte le parti, specie sul fronte sinistro Yepes-Antonini-Nocerino. È da lì che Candreva, che ha nel repertorio il tiro da fuori (anche questo lo si dovrebbe sapere), scarica in piena libertà il destro dai 25-30 metri. È un bel gol, ma Amelia resta a guardare peggio di una statuina.

Correzioni Allegri corre ai ripari nell’intervallo. La bocciatura di Boateng è un atto dovuto, quella di Nocerino, orfano di Ibra, quasi ma avviene subito dopo che il Milan e Bonera in particolare regalano a Klose il 3-0 di piattone con palla chiamata a Candreva dalla tre quarti. Questo per dire che ai tempi di Nesta e Thiago Silva certe cose non succedevano. Emanuelson e Pato, che divora un gol di testa ma si muove in modo promettente, e secondo noi anche l’assenza di Boateng, regalano un Milan nuovo nel modulo (4-2-3-1 che nell’assedio finale con Bojan al posto di Antonini diventerà 4-2-4) e anche nel carattere. La Lazio prende un po’ paura dopo  il gol di De Jong in mischia, si raggrinzisce tutta e le sostituzioni di Petkovic non portano grandi benefici. Quando El Shaarawy segna e il suo è un gol d’autore manca ancora un quarto d’ora alla fine. Ma la rincorsa finisce lì. Ed è onesto dire che è giusto così.

[DinoRaggio]

la Moviola
DI ALEX FROSIO

De Jong in linea: regolare il primo gol rossonero

La partita scorre via veloce ma anche in modo corretto, e Tagliavento è bravo da subito a stabilire il metro della partita: al 12’ ammonisce Nocerino che, superato da Candreva, va dritto sull’uomo, e un minuto dopo giallo anche per Dias che entra duro su Nocerino. Le due sanzioni, giuste, raffreddano subito gli ardori agonistici delle due squadre, che peraltro evitano durezze particolari (appena 6 i falli commessi dal Milan). I due gol della Lazio indirizzano la partita e aiutano il compito dell’arbitro, che al 36’ vede il fallo di Yepes a centrocampo su Klose, fa proseguire e alla conclusione dell’azione ammonisce il colombiano del Milan. Altri due gialli all’11’ del secondo tempo (Gonzalez e Antonini si affrontano faccia a faccia in modo rude dopo una carica regolare del difensore rossonero in area).
Al 16’ l’unico vero episodio da rivedere alla moviola: è il primo gol del Milan, segnato da De Jong. Il centrocampista olandese sembra davanti alla linea difensiva laziale solo con il braccio (parte del corpo non utile) e dunque in posizione regolare quando parte la punizione cross di Emanuelson. Nel finale, Tagliavento tiene in mano la partita nonostante il forcing del Milan, gli spazi più ristretti e la stanchezza.

[paoletto]

caro Palombo... si potrebbero dire ancora due cosette.
Primo potevi scrivere pure & forza reoma
Secondo: ve ce avemo fatto crede. tutto lì

terzo volendo... vattellappiandercù...

[DinoRaggio]

Klose&Hernanes
coppia da 10 e lode
E la Lazio sogna

Per la 10a volta a segno insieme e per la 10a volta è
stata vittoria: la macchina biancoceleste funziona

STEFANO CIERI
ROMA

Con quei due là tutto è possibile. Battere il Milan, pur con qualche patema nel finale, avvicinare il Napoli al secondo posto in classifica e, perché no, cominciare a fare sogni proibiti. La Lazio può perché, dopo tanti anni, ha di nuovo in squadra due fuoriclasse. Si chiamano Klose ed Hernanes. Segnano e decidono. Incantano e fanno gioire. La Petko-Lazio è una piacevole orchestra. Ma se vola lo deve soprattutto ai suoi due gioielli.

Dieci e lode Con quella di ieri sono dieci. Dieci partite, tra lo scorso campionato e questo, che a una realizzazione in tandem di Klose e Hernanes corrisponde una vittoria della Lazio. Se segnano entrambi la Lazio vince sempre. Era accaduto anche in occasione dell’ultima partita prima della sosta, a Pescara. Lì le tre reti erano state esclusivamente roba loro (doppietta del tedesco e gol del brasiliano), all’Olimpico tra le loro marcature si è intromesso Candreva. Ma, senza nulla togliere al romano, altro grande protagonista della serata e fresco di (meritato) ritorno in nazionale, l’immagine-copertina della Lazio spetta sempre a quei due là. Con i loro gol, con le loro prodezze, con quella capacità di rassicurare i compagni (anche quando nel finale il Milan sfiora la rimonta clamorosa) stanno dando alla Lazio quella mentalità vincente che il suo allenatore non si stanca mai di evocare. Ma quelle del tecnico sarebbero parole gettate al vento se poi in campo non ci fosse qualcuno che le traduce in atti concreti. È quanto fanno i gemelli diversi della Lazio. Gemelli perché hanno lo stesso modo di intendere il calcio, quello caro ai grandi campioni; diversi perché uno, Klose, è l’emblema della sua Terra, glaciale e spietato come solo i tedeschi sanno essere; l’altro, Hernanes, è invece l’espressione autentica del nuovo Brasile, gioia e fantasia che ora si accompagnano anche ad una tremenda concretezza.

Sognare si può Con due campioni così la Lazio può cominciare a sognare. L’inizio di campionato era stato positivo, ma mancava la perla di una prova maiuscola contro una grande. È arrivata ieri contro un Milan nobile decaduto, ma pur sempre nobile. Era ciò che Petkovic aveva chiesto ai suoi durante la sosta. Sapeva che ad accontentarlo avrebbero potuto provvedere soprattutto quei due là. Hernanes ha aperto le marcature con la specialità della casa, il tiro da fuori (anche se determinante è stata la deviazione di Bonera); Klose le ha chiuse, per la Lazio, con la sua classica volée di piatto destro sul cross di Candreva. La partita sembrava finita, invece poco ci è mancato che il Milan non riuscisse a riagguantarla. Alla fine, però, la premiata ditta Klose&Hernanes ha colpito ancora. «Questa vittoria rappresenta un salto di qualità per noi — esulta alla fine il brasiliano —. Ci siamo confermati dopo la sosta, dobbiamo continuare con questa mentalità. Stiamo facendo bene, abbiamo imparato dagli errori degli ultimi due anni. Quest’anno il terzo posto non ci deve sfuggire». Ma con Hernanes e Klose in queste condizioni, chissà, il terzo posto può essere un obiettivo addirittura riduttivo.

[DinoRaggio]

Petkovic: «Così si può arrivare primi o secondi»

E Lotito si esalta: «Che carattere. Un attacco come il nostro non ce l’ha nessuno»

DAVIDE STOPPINI
ROMA

Era la sua notte, perché l’esame di laurea era per la Lazio ma anche per lui, Vladimir Petkovic. Beh, allora? Esame superato, avanti il prossimo. La Lazio si avvicina al Napoli e sogna in grande. E un sorriso scappa pure al tecnico di Sarajevo: «Se facciamo bene possiamo raggiungere anche le prime due in classifica». Perché lui nega, ma la vittoria con il Milan è la controprova che mancava alla Lazio, quella fallita al San Paolo e chissà quante volte nelle ultime stagioni.
«Non cambiano le nostre ambizioni, restano le stesse che avevamo prima di scendere in campo — ancora Petkovic —. Certo, i tre punti ci regalano più convinzione: anche contro le grandi possiamo vincere e fare il nostro gioco».

I singoli E pazienza se nel riscaldamento si fa male Marchetti (guaio muscolare): dentro Bizzarri, ma la musica non cambia: «Non so se il portiere recupererà per la partita di giovedì con il Panathinaikos», dice il tecnico. Già l’Europa. Ma per ora i sogni sono in Italia. Lazio in corsa per lo scudetto? Petkovic sorride: «Mi fa piacere che altri abbiano questi pensieri per noi, ma io non posso far altro che chiedere ai miei di continuare su questa strada». Perché c’è ancora da migliorare: «Dopo il primo gol del Milan abbiamo rinunciato a giocare, eravamo un po’ stanchi — la spiegazione dell’allenatore —. Sulla rete di De Jong, peraltro, eravamo mal posizionati. Ma alla fine questi sono tre punti importantissimi». Con le firme di Candreva ed Hernanes, due giocatori (ri)esplosi con Petkovic: «Hanno creduto nelle mie idee, ma possono ancora crescere».

Lotito E vallo a dire a Lotito, che gongola: «Abbiamo giocato alla grande, faticando un po’ nel finale — dice il presidente —. Ma è una sofferenza che ci aiuterà nel prosieguo della stagione. Abbiamo trovato due gol da cineteca con Candreva e Klose, poi abbiamo dimostrato carattere nel portare a casa il risultato». Merito pure di un fase offensiva per una volta cinica al punto giusto: «Ma un attacco come il nostro non ce l’ha nessuno», fa Lotito. E forse una Lazio così lui non l’ha mai avuta...

[DinoRaggio]

[CeiZanettiGarbuglia]

Media voto calciatori 5,95, a quanto abbiamo perso?

[Boks XV]

Media voto calciatori 5,95, a quanto abbiamo perso?

sono equilibrati. voto per voto c'è poco da dire, secondo me.
forse manca un mezzo punto a Gonzalez ma, ad esempio, ce ne sta uno in più per Lulic.

[paoletto]

sono più d'accordo con CeiZanettiGarbuglia che con Boks
personalmente dissento sul 5 a Mauri, o meglio un 6 ci potrebbe stare, visto che è uscito sul 3a0

ma una cosa che trovo assurda e pretestuosa è il 5 Cana. PERCHE'?

[BobLovati]

" un avversario normale come la Lazio "

certo, la 3ª in classifica è squadra " normale "; pensa quanno er Mila incontrerà la Juve, che po´succede   
rosica, traggico tifoso daaatragggicaaaa, rosica; quanno arivi all´ossa, fermate, che li diti te serveno   

" appena 6 i falli commessi dal Milan "

erore; meglio scrivere " l´arbitro ha indecentemente fischiato SOLAMENTE 6 volte contro zio Fester; ´ccisua   

Media voto calciatori 5,95, a quanto abbiamo perso?

non te lo so dire; pensa che io stavo così male che, mentre uscivo, ero sicuro che la Lazio avesse vinto.
Sai dove se le potrebbe mette ´ste paggelle la cazzetta ? Io ´n´idea ce l´avrebbe, cela ....


e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´

 


Forza grande Lazio, dajeee; non dobbiamo fare prigionieri, quest´anno, dajeee     

[AlonZo]

Media voto calciatori 5,95, a quanto abbiamo perso?

per me i voti sono giusti. Abbiamo vinto con una squadra dello spessore del Pescara e sopra 3 a 0 ci siamo fatti rimontare due gol. Concordo con Boks sul mezzo punto in più a Gonzalez e il mezzo in meno a lulic...

[Matita]

palombo.......

[SAV]

Media voto calciatori 5,95, a quanto abbiamo perso?

Avendo 4 laziali al fantacalcio, mi fa incazzare il 5 a Konko e il 6,5 a Dias. Candreva meritava più di 7. Ieri un gol e un assist.  Giusto il 7 a Klose.
Quanto ha preso il piccolo faraone che mi giocava contro?

[chinaglia]

Bene così, falli abbronza' mentre il sole splende su Roma

[LaLazioMia]

Tra Palombo e Palamara, come direbbe Cossiga, due tonni riommerdisti da nulla.
Rosicate che ve fa bene

[Anselazio]

A palombè, bello de casa e dai, rosica ancora di più che quando fate così la goduria per la vittoria raddoppia...media voto 5,95?..ahahahahah

Rosicate pupazzi, rosicate

        

[CeiZanettiGarbuglia]

per me i voti sono giusti. Abbiamo vinto con una squadra dello spessore del Pescara e sopra 3 a 0 ci siamo fatti rimontare due gol. Concordo con Boks sul mezzo punto in più a Gonzalez e il mezzo in meno a lulic...

Ti assicuro che a parità di prestazione e di risultato la rioma avrebbe un punto in più di media.
Questo è il motivo per cui i nostri non figurano mai ai primi posti delle varie classifiche per ruoli.

[DinoRaggio]

Avendo 4 laziali al fantacalcio, mi fa incazzare il 5 a Konko e il 6,5 a Dias. Candreva meritava più di 7. Ieri un gol e un assist.  Giusto il 7 a Klose.
Quanto ha preso il piccolo faraone che mi giocava contro?

I voti (che sono a cura di Fabio Licari, così come quelli della Lazio) dei milanisti:
Amelia 4,5 - Abate 5 - Bonera 4,5 - Yepes 5 - Antonini 5 (dal 40’ s.t. Bojan) - Montolivo 6 -  De Jong 6,5 - Nocerino 4,5 (dal 6’ s.t. Pato 6) - Boateng 4 (dal 1’ s.t. Emanuelson 6,5) - Pazzini 6 - El Shaarawy 7.
Allegri 5,5

[V.]

http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/1-con-il-due-a-zero-juventino-al-napoli-c-un-morto-che-parla-45628.htm

DAGOSPIA

LAZIO DAYS.
Si può dire lo stesso della Lazio. Bella, bellissima per oltre mezza gara sulle spoglie del Milan (3-0) e poi spaventata e quasi recuperata da una piedata di De Jong e da un gol del solito El Sharaawy. Sul 3-2 ha un po' tremato, non tanto da cancellare l'impressione di una buona qualità complessiva del telaio, di un giocatore magnifico, sottovalutato, Hernanes e di un gelido, bravissimo puntero tedesco di nome Klose che invecchia e migliora come il vino.


NOCERINO
Di Lotito si è detta e si può dire qualunque cosa. Ha abbassato ingaggi, emarginato calciatori, affrontato la ripulsa popolare con relativo distacco. Ma spesso ha scelto bene e sostenere che abbia fatto in toto il male della Lazio sarebbe bugiardo. In attesa di Cremona, del calcioscommesse, delle nubi su Mauri «posizione delicata» secondo il Pm de Martino e del futuro prossimo, applausi alle intuizioni del Sor Claudio. Chi lo piazzò lì nel 2005 convinto di manipolarlo, non ha più neanche il biglietto gratis in tribuna d'onore.

[Eagles71]

un' altro euro risparmiato caro palombo...