LULIC OK, GONZALEZ TRAVOLTO
Petkovic riabbraccia la sua nazionale
ROMA - Petkovic riabbraccia la sua Lazionale??: allappello oggi mancherà solo Alvaro
Gonzalez, El Tata andrà consolato dopo la doppia sberla rimediata dallUruguay contro
lArgentina e la Bolivia. Tabarez di fronte a Messi lo ha sostituito poco dopo il
vantaggio della Pulce e poco prima del crollo dei suoi, ieri lo ha rispedito in campo da
titolare: la goleada subita dalla Celeste è pesantissima in prospettiva Brasile 2014.
Dopo aver svuotato linfermeria, a Formello si apprestano a veder lavorare la rosa al
completo: Cavanda e Onazi sono già rientrati, Klose, Lulic, Stankevicius, Cana e
Candreva - reduci dagli impegni per le qualificazioni Mondiali - sono attesi in giornata.
IL BOSNIACO - Il tecnico troverà un Lulic sorridente e forse un po stanco: il suo ct,
Safet Susic, lo ha sostituito ad un quarto dora dalla fine in ciascuno degli
appuntamenti con Grecia e Lituania. La Bosnia ha fatto 0-0 contro gli ellenici e si è
aggiudicata per 3-0 la seconda sfida di ieri: lo scontro fratricida con Marius
Stankevicius (in campo per tutta la durata del match, dopo i quattro minuti giocati
contro il Liechtenstein) ha visto trionfatore Senad. Ora la Bosnia spartisce la vetta del
girone G solo con la Grecia, che si è sbarazzata della Slovacchia, fino a ieri terzo
incomodo.
LITALIANO - Sarà soddisfatto anche Candreva, che ha ritrovato lazzurro dopo tre
anni: Prandelli gli ha concesso venti minuti contro la Danimarca, Antonio li ha
interpretati con la consueta intensità. La festa a San Siro dellItalia lo avrà caricato, alla
sfida con il Milan non dovrebbe presentarsi in debito di energie. Ha accumulato
minutaggio, invece, Lorik Cana: al capitano dellAlbania non avrà fatto male portare a
termine entrambe le partite con lIslanda (1-2) e la Slovenia (1-0).
Doppio Klose non basta La Germania si butta via
Germania-Svezia 4-4
GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Boateng, Mertesacker, Badstuber, Lahm; Kroos,
Schweinsteiger; Muller (22' st Goetze) Ozil, Reus (42' st Podolski); Klose. Ct.
Loew.
SVEZIA (4-2-3-1): Isaksson; Lustig, Granqvist, J.Olsson, Safari; Wembloom (1' st
Kallstrom) Holmen (1' st Kekaniklic); Larsson (33' st Sana) Ibrahimovic, Elm;
Elmander. Ct. Hamren
ARBITRO: Proenca (Por)
MARCATORE: 8' pt e 15' pt Klose (G), 39' pt Mertesacker
(G), 11' st Ozil (G), 17' st Ibrahimovic (S), 20' st Lustig
(S), 31' st Elmander (S), 48 st Elm (S)
Note: 72.000 spettatori. Ammoniti: Reus, Lahm,
Schweinsteiger (G); Isaksson (S)
di Enzo Piergianni
BERLINO - La Germania di Loew rimane con le gomme a
terra nella ripresa e la Svezia a trazione Ibrahimovic rimonta
clamorosamente il vantaggio tedesco di quattro gol. Follie
del pallone teutonico e irriducibile orgoglio vichingo. Show di
Miroslav Klose nel primo tempo, ma il capitano Zlatan Ibrahimovic guida la Svezia alla
riscossa strappando un punto prezioso ai padroni di casa. Gara movimentata solo sul
fronte dattacco tedesco fino allintervallo.
LA NOTTE DI MIRO - Al 2' Klose lancia lazione di Muller che spara sul palo. Il primo
gol di Miro è una saetta mancina che insacca allincrocio unassist basso da sinistra di
Reus. Dopo appena 7' raddoppio di Klose che mette continuamente in croce il
genoano Granqvist: azione Muller-Reus per il destro di Miro, respinta a bruciapelo del
portiere Isaksson e il laziale ribatte freddamente in rete. Adesso Klose è a -1 dal
record di Gerd Muller (68 reti per la Germania). Sembra la serata della Germania,
tanto più che Mertesacker e Ozil completano il poker con assalti alla baionetta. Si
attende da un momento allaltro lingresso di Podolski per dare il cambio a Klose, che
domenica ha la partitissima col Milan. Ma Loew lo fa correre
fino allultimo secondo. Avessero sgobbato come Miro anche
i suoi compagni, la Germania non si sarebbe fatta sfuggire la
vittoria. Invece, da Badstuber a Neuer, da Schweisteiger a
Kroos, i moschettieri di Loew vanno in affanno e beccano
improvvisamente due gol in tre minuti.
ORGOGLIO ZLATAN - In entrambe le azioni, disastroso
Badstuber. Prima una splendida incornata di Ibra, poi una
discesa-gol dellesterno destro Lustig che infila Neuer tra le gambe. E indietreggiato
anche Klose per sostenere la traballante retroguardia, ma sembrava che gli svedesi
avessero appena fatto il pieno. I tedeschi, invece, erano sempre più in riserva. Ibra ha
trascinato i suoi. Sul 4-2 ha accorciato ancora Elmander. All82 un palo scheggiato da
un potente tiro di Kroos ha rotto lassedio alla porta di Neuer. Sembrava fatta per la
Germania, ma allultimo respiro, in pieno recupero, Elm, lartigliere del CSKA Mosca, ha
trova langolino del sensazionale pareggio.
Una delusione per Klose dopo la doppietta che gli fa sfiorare il trono dei cannonieridella Nazionale e dopo gli onori tributati sul campo nel pre-partita col conferimento
della Medaglia Fair Play alla presenza della cancelliera Angela Merkel, che non perde
occasione per farsi vedere tra i calciatori, perfino negli spogliatoi. Il premio è il
massimo riconoscimento della Federcalcio tedesca per la sportività dimostrata dal
bomber della Lazio con lannullamento del suo gol al Napoli viziato da un fallo di mani.
La scena si è rivista sul maxischermo dello stadio.
Ederson-Hernanes Lazio alla brasiliana
di Simone Di Segni
ROMA - Cè chi nei brasiliani trova certezze e chi
si danna per (non) riuscire a farlo. Questione di
rendimento, dunque, mica di nazionalità. La
convivenza tra Hernanes ed Ederson non è
ancora sancita, ma per Petkovic i due
rappresentano comunque prodotti affidabili,
pedine buone per studiare lo scacco al Milan.
Strano incrocio di destini, sulla strada che porta
alla sfida dellOlimpico: mentre Allegri implora la
stella di Pato e perde Robinho, il tecnico
biancoceleste si coccola i suoi gioielli.
ESPLOSIVO - Altre consapevolezze
accompagnano il tragitto dei laziali, bastano i
numeri per raccontare lexploit di inizio stagione
di Hernanes: quattro centri in serie A, uno in
Europa League, per una media sconosciuta,
anche in fatto di presenze. Il Profeta non è mai
mancato allappello, in
campionato ha
collezionato una sola
panchina: la cura
Petkovic lo ha
rigenerato, tutti i dubbi
sulla sua compatibilità
con il nuovo modulo
sono stati fugati.
Hernanes ha stupito, si
è adattato al ruolo di
mezzala, ha imposto le
sue geometrie, il suo
calcio. La chiamata in Nazionale rischia di
trasformarsi in un cruccio, una sofferenza che
continua a mascherare con dichiarazioni pacate,
sorrette dallequilibrio raggiunto nella Capitale: «Il
mio momento arriverà, sento di essere uno da
Seleçao» , continua a ripetere. Lattestato
ricevuto dal Brasile deve avergli fatto un certo
effetto, Miglior calciatore della settimana,
secondo il sondaggio proposto da Espn: il 94%
dei votanti si è inchinato, Oscar del Chelsea e
Danilo Neco dellAlania (Russia) hanno raccolto
le briciole.
DECOLLATO - Con Ederson condivide un
sogno: si chiama 2014, Brazil. Un Mondiale da
fratelli biancocelesti, prega anche lexcentrocampista del Lione. Petkovic lo ha ritrovato
dopo la contrattura alla coscia sinistra che gli ha
precluso la trasferta di Pescara, lunedì è
rientrato in gruppo, sulla sua scia ha lasciato i
colpi messi in mostra contro il Siena e il Maribor:
linfortunio è un incidente di percorso, Ederson si
sente in volo, si è liberato. Laccoppiata con il Profeta è unidea affascinante, unaltra
sfida interessante: come e se Petkovic riuscirà a trasmormare lopportunità in una
costante, è una domanda che stuzzica la fantasia del popolo laziale. Sabato sera
Ederson pare destinato a partire dalla panchina, può essere lasso nella manica: un
sussulto in un big match, anche a partita in corso, innalzerebbe le sue quote,
aumenterebbe le sue convinzioni. Contro il Siena ha dimostrato di avere il passo e il
fisico per il nostro campionato, il ritmo non gli ha voltato le spalle.
LA STORIA - Ma Lazio-Milan non è solo un incrocio tra brasiliani, perché di rossonero
si è tinto anche lintreccio che ha portato a Formello i due laziali. Raccontano che a
Milanello avessero messo gli occhi su Ederson, prima che Lotito portasse a termine
loperazione. Indiscrezioni. Parole pesanti, invece, certificarono linteresse del Milan per
Hernanes: Braida volò perfino in Brasile, per bruciare la concorrenza. Era un pallino di
Leonardo, il centrocampista del San Paolo: volevano farne lerede di Pirlo.
IRONIA DELLA SORTE - Hernanes era stato eletto alla fine del 2008 miglior
giocatore brasiliano, la corte dei rossoneri si trasformò in unuscita non propriamente
elegante da parte del direttore generale del club paulista, Jesus Lopes. Gli chiesero
quanto avessero messo sul piatto per il suo talento, rispose così: «Prima devo vedere
quanto costa una cassa di banane, perché è questo ciò che il Milan vorrebbe pagare
per il nostro giocatore» . Il cerchio si è chiuso il primo febbraio scorso, allOlimpico si è
materializzata la beffa: senza Klose, di fronte ad Ibrahimovic, Hernanes ha fatto
luccicare il destro. In un attimo si è impossessato del match, ha consegnato la notte
alla Lazio, prima che Rocchi fissasse il risultato sul 2-0. I rossoneri conoscono già
leffetto che fa.
PIAZZA AFFARI: LAZIO E JUVE IN RIALZO. ROMA INVARIATA
di Biagio Angrisani
ROMA - Seduta decisamente positiva per le principali Borse europee. Milano tra le
migliori: a Piazza Affari l'indice Ftse Mib +2,53% a 15.985 punti.
Negli Stati Uniti in progresso Wall Street: indice Dow Jones +0,94% a 13.550,17 punti,
Nasdaq +1,21% a 3.101,17 punti.
TITOLI CALCISTICI - Nel listino milanese invariate le azioni As Roma al prezzo di
riferimento di 0,558 con scambi decisamente modesti.
In rialzo, invece, le azioni Lazio (+0,76%) a 0,488 euro. Anche per il titolo
biancoceleste volumi molto contenuti.
Più consistente l'incremento delle azioni Juventus (+1,03%) a 0,215 euro. Passati di
mano 1.218.833 pezzi bianconeri per un controvalore di 274.519,18 euro.
LA CARRIERA Milan e Real lo bocciarono troppo presto
Dalla redazione
Furio Fedele
MILANO - Sicuramente il marchio di fabbrica è quello giusto. Anzi, Klaas-Jan
Huntelaar di griffe da grande campione ne ha due: nato e cresciuto nel settore
giovanile del Psv Eindhoven, è maturato, dopo aver girovagato nellEredivisie, nelle file
dellAjax. Fuori dai confini olandesi ha mancato clamorosamente due impegnativi
esami di maturità: Real Madrid e Milan lhanno «bocciato» dopo una sola stagione (20
presenze e 8 gol nella Liga, 30 e 7 in Serie A) rischiando di
far tramontare molto prima del lecito la sua complicata
carriera. Ma nello Schalke 04 le quotazioni di Huntelaar sono
al rialzo da almeno due anni. Fino a questo momento ha
segnato 66 gol in 92 partite fra campionato e Coppe.
DESTINO - Al Milan Huntelaar ha sofferto molto lanno di transizione (2009-2010) che
ha segnato la fine dellera-Ancelotti e linizio di quella attuale marchiata da Allegri. La
sofferta scelta di affidare, almeno per una stagione, il Milan a Leonardo (in versione
allenatore) è stata penalizzante per molti giocatori, primo fra tutti Huntelaar. Che
giunse al Milan, nellestate 2009, quale contropartita tecnica per la contestatissima
cessione di Kakà al Real Madrid. Del resto Huntelaar, insieme a Van der Vart e
Sneijder, veniva segnalato in eccedenza nella «rosa» di quel Real sempre più
spendaccione e, soprattutto, sprecone.
SETTEBELLO - La sua stagione al Milan, comunque, è stata lastricata da 30
presenze (assai poche, però, le partite iniziate da titolare e, comunque, spalmate sugli
interi 90'). Per certificare il suo primo gol rossonero (addirittura due in un colpo solo) si
è dovuto attendere il 29 novembre 2009. Quando è riuscito a sbloccare la situazione,
piuttosto complicata, che vedeva il Milan ancora inchiodato sullo 0-0 allo scadere del
90'. Huntelaar (subentrato al 39' del secondo tempo a Flamini) è risucito a segnare in
pieno recupero, al 3' e al 5'.
DECLINO - Quello del Milan di Leonardo, però, non ha favorito laffermazione piena e
totale dellattaccante olandese. Abbastanza redditizio in campionato, ma totalmente a
secco di gol in Champions League e Coppa Italia. A fine stagione il Milan decise di
fare «cassa», offrendo il bomber olandese allasta. Alla fine, dopo numerosi
abboccamenti con la Premie League, lha spuntata lo Schalke 04 che ha versato 15
milioni di euro nelle casse rossonere.
Huntelaar alla Lazio Cè il piano
di Simone Di Segni
ROMA - Solo gli snob possono dubitare che la
Lazio abbia possibilità di riuscita, se il parametro
zero ha segnato una valanga di gol ed è
corteggiato da mezza Europa. Klose docet, i
biancocelsti studiano unaltra operazione low
cost: sarà pure presto per prevederne gli esiti,
ma con Klaas Jan Huntelaar il copione può
essere rispolverato. Lolandese è in scadenza di
contratto e in Germania sono convinti che lo
Schalke 04 sarà costretto a privarsene: non
vivranno, oltretutto, la perdita a cuor leggero,
perché lattaccante non
è più quello che si
presentò in Italia a
ventisei anni, dopo una
stagione complicata al Real Madrid e con un curriculum da
bomber messo a punto in gioventù allAjax. QuellHuntelaar
non è mai stato rimpianto, a Milanello. La versione 2012 del
giocatore, però, è unaltra cosa: sessantasei reti in
novantadue partite con i tedeschi, ultima annata da urlo con
ventinove centri in Bundesliga. Cè modo e modo di
invecchiare.
STRATEGIA - Peccato che la stima per il centravanti non sia unesclusiva di Claudio
Lotito: cè materiale per una trama intrigante, perché attorno al Cacciatore di Drempt
danzano gli interessi di diversi club europei. La concorrenza non è mica da ridere, se
gli osservatori speciali si chiamano Bayern Monaco, Chelsea, Arsenal e Atletico
Madrid. E se anche in Italia radio mercato racconta di unidea - qualcosa di più - della
Fiorentina e di un pensiero - qualcosa di meno - della Juve. La strategia, allora, può
fare la differenza: la Lazio può spuntarla offrendo ad Huntelaar un contratto a lunga
scadenza, articolato con bonus legati a rendimento e obiettivi. La punta si troverebbe
così di fronte allidea allettante di mettere il futuro in cassaforte, alletà di ventinove
anni, magari rinunciando a buona parte dei 4 milioni di euro che gli corrisponde
attualmente lo Schalke.
SCENARIO - La società biancoceleste sa come trattare, altri affari sono stati condotti
in porto con la medesima tattica e altri calciatori appetiti
hanno scelto di voltare le spalle ad assegni in partenza più
sostanziosi, per mettersi in tasca accordi più duraturi.
Cristian Brocchi fu uno dei primi esperimenti riusciti, Ederson
è lultimo vanto, ma il manifesto di Lotito è un certo signor
Klose, strappato alle attenzioni del Tottenham e del
Valencia, del Fenerbahce e del Besiktas - e forse anche del
Barcellona - con un patto fino al 30 giugno del 2014 a circa
2,5 milioni annui. Certo, nel percorso che porta a Huntelaar,
Chelsea, Zenit e Atletico Madrid sarebbero due variabili difficili da arginare, soprattutto
se decidessero di tentare lassalto a gennaio e di bussare ai tedeschi con 7 milioni
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cash: in Inghilterra si sussurra che i Blues siano alla ricerca di unalternativa a
Fernando Torres, mentre gli spagnoli sarebbero già in cerca del sostituto di Falcao. La
storia recente suggerisce prudenza, la Lazio ha carte diverse, ma comunque in regola,
per aggiudicarsi la partita. Il procuratore Arnoldus Oosterveer per il momento si
nasconde: «Solo rumors. Un ritorno in Italia? Tutto può succedere...» .
OPPORTUNITA - Se il punto di riferimento per questa tipologia di affari riusciti è
Klose, il ruolo del tedesco - lo stesso dellolandese - è un altro elemento che merita di
essere tenuto in considerazione: con Huntelaar si materializzerebbe il sostituto di Miro,
lOrange può rispondere ai requisiti, rappresentare una risorsa in più, forse quella che
ora manca, proprio mentre dalla Francia continua a rimbalzare linteresse del Marsiglia
per Zarate, in prestito. Un altro riferimento centrale per Petkovic, Klaas Jan: una
scommessa, al contempo, sul dopo Klose. Il paragone può sembrare irriverente: lo è
alla luce dellultimo Huntelaar visto in Italia; su quello di Germania, forse, vale la pena
puntare una fiche.