Autore Topic: Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)  (Letto 8667 volte)

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Frusta

Devono pagà la pensione alla minetti...
Prendo spunto da Pomata (che peraltro ha ragione: il costo della politica in Italia è immorale) per dire che, considerando il nostro panorama politico, l' unico rilievo che mi viene da fare alla signorina Nicole Minetti è quello di essere gnocca. E NESSUN ALTRO.
Essì, altri non me ne vengono; soprattutto non me ne viene nessuno che mi faccia preferire a lei un qualsiasi altro politico, di genere maschile femminile o neutro non importa.
L' accusa che le viene rivolta è quella di essere diventata un consigliere regionale "senza meriti, titoli adeguati o professionalità ma solo per averlo ciucciato per decisione del capo del suo partito, Silvio Berlusconi"
Ed allora è legittimo chiedersi: "Ma gli altri che meriti hanno?"
Ad esempio una che non può essere accusata di aver fatto carriera spompinando con mezzi riprovevoli, Rosy Bindi, che "meriti" ha?
Sono andato a vedere il suo curriculum ed oltre ad una laurea in scienze politiche ed ad una vita professionale inesistente, NON CI HO TROVATO ALTRO.
Un curriculum dl genere quanto varrebbe oggi nel mondo del lavoro? A domanda retorica risposta scontata: ZERO.
(Se poi ci chiediamo quali siano i meriti politici della Bindi cosa potremmo dare un' occhiata alla catastrofe elettorale in Veneto, quando battendosi contro la Lega la sua DC perse il 14% in un colpo solo? Dico, aveva un partito di DemoCRISTIANI, in una regione molto cattolica, e ha perso. Non contro Clausewitz. Non contro Kennedy. Non contro Napoleone. Ha perso contro Boso!  Vi rendete conto? BOSO! Poi, oltre quello di aver fatto parte di un partito cancellato da un' inchiesta giudiziaria quali altri sarebbero i "MERITI" della Bindi?)
Prendiamone un' altra: Livia Turco: "Diploma di liceo classico; Insegnante di scuola primaria, dirigente di partito". NIENTE ALTRO
Ergo Livia Turco è un' altra che non può essere accusata di aver fatto carriera spompinando con mezzi riprovevoli, ma che nel mondo del lavoro non vale NIENTE.
Passiamo agli uomini.
Massimo D'Alema.
Diplomato, nessuna laurea, esperienze lavorative ZERO, praticamente un altro personaggio incollocabile nel mondo del lavoro: attualmente il suo curriculum non vale NIENTE.
Walter Weltroni.
Diplomato in Cinema (azz, che diploma, utile davvero!) non ha alcuna qualifica professionale né alcuna esperienza lavorativa se non quella di direttore de l'Unità (da pubblicista, non da giornalista, figuriamoci quindi i "meriti" con i quali ci è arrivato); interessante, se il giornale non fosse poi fallito. Ce n'è un' altra ora: scrittore.  Insomma, a meno che qualcuno di voi non pensi di trovarsi di fronte ad un altro Sciascia o ad un altro Calvino, attualmente anche il signor 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' sul mercato del lavoro NON VALE NIENTE.
Ed ora vediamo quello di quella zocc.. pompin... della Minetti.
Esperienze lavorative: igienista dentale in un ospedale. E non deve essere stata nemmeno così capra se le hanno affidato i denti di un presidente del consiglio che era stato appena colpito da una statuetta lanciata da un pazzo. Quindi se volessimo piazzarla nel mondo del lavoro qualcosa la saprebbe fare, e poi leggo che ha diverse esperienze come hostess di convegni oltre ad una serie di sfilate come modella di costumi da bagno. Certo, non sarà il massimo, ma supera di gran lunga le qualifiche lavorative della Bindi o della Turco, ed è incommensurabilmente piu' "professional" di D'Alema e Weltroni.
Ed ora, a meno che mi di dimostrino i "meriti" dei quattro politici di professione di cui sopra, o che la suddetta presunta bocchinara consigliera regionale eletta "senza meriti" in campo politico si sia macchiata di aberrazioni tali da far impallidire quelle dei quattro correi del nostro disastro (sissignori, destre e sinistre si sono diviso equamente il potere e quindi le colpe della attuale situazione politica) ditemi: ma è davvero proprio così zoccola la Minetti ? così difficile ammettere che siamo un popolo di ipocriti bigotti, che sollevano il problema del MERITO solo con donne di bell'aspetto e MAI con i politici maschi o con le racchie?



Offline AlenBoksic

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Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #1 : Martedì 16 Ottobre 2012, 14:25:55 »
 così difficile ammettere che siamo un popolo di ipocriti bigotti, che sollevano il problema del MERITO solo con donne di bell'aspetto e MAI con i politici maschi o con le racchie?

Va aggiunto che con i propri sistemi dubito fortemente la minetti sarebbe stata a capo della FGCI negli anni '70 e che Berlinguer l'avrebbe portata ai funerali di Andropov,
tanto per dirne un paio.
Cerchiamo di non fare tutta l'erba un fascio altrimenti usando paragoni del genere possiamo anche asserire che la laurea di Ciampi alla Normale di Pisa vale quanto quella del trota a Tirana.
La definziione ipocriti bigotti la trovo casomai più calzante all'eccessivo perdonismo che c'è stato fino ad oggi nei confronti del malcelato malaffare imperante. E infatti ritengo che l'informazione tutta sbagli a concentrarsi esclusivamente su Zambetti ignorando del tutto i 4mila che lo votavano su imput dei clan.
Voglio 11 Scaloni

Offline carpelo

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Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #2 : Martedì 16 Ottobre 2012, 14:30:01 »
Frusta m'hai spiazzato!
Fino a quando hai nominato Rosy Bindi ti condividevo in pieno.
La Minetti non è diversa da tanti altri che si sono ritrovati in politica senza sapere cosa fosse in realtà, senza essersene mai interessati se non per avere un bello stipendio, un ruolo di "potere", tutelare interessi personali (con le dovute proporzioni, Silvio = Nicole).

Ma la tua sparata contro Bindi, Turco, D'Alema e 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' non la condivido per niente, non certo per i personaggi che citi (sulle cui incapacità concordo totalmente, chi più, chi meno.... nutro giusto un po' di affetto per Livia Turco che quando facevo il servizio civile fu l'unica a ricordarsi di noi, esercito di dimenticati).
Ti contesto fortemente l'assunto che uno debba avere per forza una carriera lavorativa alle spalle per poter accedere alla politica e farla per bene e con onestà. Ad esempio Berlinguer, che curriculum lavorativo aveva?

Frusta

Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #3 : Martedì 16 Ottobre 2012, 14:33:52 »
Va aggiunto che con i propri sistemi dubito fortemente la minetti sarebbe stata a capo della FGCI negli anni '70 e che Berlinguer l'avrebbe portata ai funerali di Andropov,
tanto per dirne un paio.
Cerchiamo di non fare tutta l'erba un fascio altrimenti usando paragoni del genere possiamo anche asserire che la laurea di Ciampi alla Normale di Pisa vale quanto quella del trota a Tirana.
La definziione ipocriti bigotti la trovo casomai più calzante all'eccessivo perdonismo che c'è stato fino ad oggi nei confronti del malcelato malaffare imperante. E infatti ritengo che l'informazione tutta sbagli a concentrarsi esclusivamente su Zambetti ignorando del tutto i 4mila che lo votavano su imput dei clan.
Alen, ho come la vaga sensazione che tu non abbia afferrato bene il concetto  :)
Non che sia importante, eh?

Frusta

Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #4 : Martedì 16 Ottobre 2012, 14:40:19 »
Frusta m'hai spiazzato!
Fino a quando hai nominato Rosy Bindi ti condividevo in pieno.
La Minetti non è diversa da tanti altri che si sono ritrovati in politica senza sapere cosa fosse in realtà, senza essersene mai interessati se non per avere un bello stipendio, un ruolo di "potere", tutelare interessi personali (con le dovute proporzioni, Silvio = Nicole).

Ma la tua sparata contro Bindi, Turco, D'Alema e 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' non la condivido per niente, non certo per i personaggi che citi (sulle cui incapacità concordo totalmente, chi più, chi meno.... nutro giusto un po' di affetto per Livia Turco che quando facevo il servizio civile fu l'unica a ricordarsi di noi, esercito di dimenticati).
Ti contesto fortemente l'assunto che uno debba avere per forza una carriera lavorativa alle spalle per poter accedere alla politica e farla per bene e con onestà. Ad esempio Berlinguer, che curriculum lavorativo aveva?
Pensavo che lo aveste capito, ma succo del topic è uno solo: Perché farsi domande solo sui meriti delle donne di bell'aspetto e MAI con le altre o con i maschi?
I miei erano esempi, non generalizzazioni (quindi Berlinguer o Ciampi non c' entrano nulla) e gli esempi servono per semplificare il discorso, non sono pretesti per complicarlo.
La Minetti è l'emblema-limite del discorso che ho voluto fare.

Offline carpelo

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Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #5 : Martedì 16 Ottobre 2012, 14:46:49 »
Ed era quello che interpretavo (condividendo totalmente) fino a quando non hai citato quei quattro, screditandoli non per la loro incapacità, non per le loro eventuali raccomandazioni, ma screditandoli per gli scarsi curricula lavorativi!

Offline robylele

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Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #6 : Martedì 16 Ottobre 2012, 14:52:15 »
Pensavo che lo aveste capito, ma succo del topic è uno solo: Perché farsi domande solo sui meriti delle donne di bell'aspetto e MAI con le altre o con i maschi?

perchè l'aspetto della Bindi presuppone, magari a torto, che sappia fare politica.   ;D
pur non avendo precedenti esperienze lavorative.

pure su Casini i primi tempi si adombrava fosse sospinto dal fatto che fosse (e ancora lo è) piuttosto belloccio.

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Frusta

Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #7 : Martedì 16 Ottobre 2012, 15:11:31 »
Ed era quello che interpretavo (condividendo totalmente) fino a quando non hai citato quei quattro, screditandoli non per la loro incapacità, non per le loro eventuali raccomandazioni, ma screditandoli per gli scarsi curricula lavorativi!
Domanda: posto che dal punto di vista lavorativo il loro curriculum vale zero, sapresti dirmi perché nessuno, malgrado i quattro siano stati a vario titolo, ed infinitamente più della Minetti, coprotagonisti del fallimento politico italiano degli ultimi 20 anni, si sia mai chiesto, al contrario di quello che succede continuamente per la Minetti, quali siano i loro meriti?

Offline lollapalooza

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Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #8 : Martedì 16 Ottobre 2012, 15:17:34 »
Mah, come già accennato da carpelo la similitudine col mondo del lavoro c'entra poco o nulla, imho.
Il politicante fa la gavetta da tale, la sua incollocabilità nel mondo del lavoro reale è generalmente notoria, eccezioni a parte.

Perché farsi domande solo sui meriti delle donne di bell'aspetto e MAI con le altre o con i maschi.

Ma questo chi l'ha detto?
Io sto ancora avvelenato dal fatto che una nostra europarlamentare sia Iva Zanicchi, per dire.
L'unico suo merito, evidentemente — glisso sui possibili altri, brrrr — è stato essere un personaggio pubblico, e quindi con alta percentuale di probabili voti da parte della "casalinga media".
Al pari di quando fu candidato Carlo Pedersoli, nel pieno dei deliri berlusconiani.

Il problema non è la Minetti in quanto bella donna.
In Parlamento da anni ci sta Daniela Melchiorre, una bellissima quarantenne, eppure nessuno s'é mai sognato di fare alcuna allusione o inoltrare protesta a riguardo.
Il problema è come la Minetti sia arrivata a quel ruolo.

Se la politica con la Zanicchi e Bud Spencer s'era avvicinata pericolosamente al ridicolo, con l'elezione forzata di prostitute supera ampiamente il limite della decenza.
E le rimostranze a riguardo sono assai prevedibili.


Offline ML

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Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #9 : Martedì 16 Ottobre 2012, 15:29:31 »
Mah, come già accennato da carpelo la similitudine col mondo del lavoro c'entra poco o nulla, imho.
Il politicante fa la gavetta da tale, la sua incollocabilità nel mondo del lavoro reale è generalmente notoria, eccezioni a parte.

Ma questo chi l'ha detto?
Io sto ancora avvelenato dal fatto che una nostra europarlamentare sia Iva Zanicchi, per dire.
L'unico suo merito, evidentemente — glisso sui possibili altri, brrrr — è stato essere un personaggio pubblico, e quindi con alta percentuale di probabili voti da parte della "casalinga media".
Al pari di quando fu candidato Carlo Pedersoli, nel pieno dei deliri berlusconiani.

Il problema non è la Minetti in quanto bella donna.
In Parlamento da anni ci sta Daniela Melchiorre, una bellissima quarantenne, eppure nessuno s'é mai sognato di fare alcuna allusione o inoltrare protesta a riguardo.
Il problema è come la Minetti sia arrivata a quel ruolo.

Se la politica con la Zanicchi e Bud Spencer s'era avvicinata pericolosamente al ridicolo, con l'elezione forzata di prostitute supera ampiamente il limite della decenza.
E le rimostranze a riguardo sono assai prevedibili.

Talmente semplice da essere perfino ovvio.

POMATA

Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #10 : Martedì 16 Ottobre 2012, 15:38:53 »
A frusta, io manco sapevo che era bona la minetti...non era un commento "maschilista" ;)

Era la maniera di dire: tagliano ai lavoratori dipendenti, pregiudicano i freeagent perchè la gente non spende, bloccano il consumo etc etc pero poi danno un vitalizio alla minetti...adesso che ho scoperto che è pure bona, potrei affermare delle cose maschiliste...ma vojo troppo bene alle fanciulle del forum...quindi me fermo ;D

Offline carpelo

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Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #11 : Martedì 16 Ottobre 2012, 15:45:21 »
Domanda: posto che dal punto di vista lavorativo il loro curriculum vale zero, sapresti dirmi perché nessuno, malgrado i quattro siano stati a vario titolo, ed infinitamente più della Minetti, coprotagonisti del fallimento politico italiano degli ultimi 20 anni, si sia mai chiesto, al contrario di quello che succede continuamente per la Minetti, quali siano i loro meriti?
Frusta, sul fatto che ci siano altri politicanti del tutto simili alla Minetti (non fisicamente) sono d'accordo con te.
Che però si parli molto di lei e poco di altri è naturale, perchè esiste grazie alla sua immagine e giustamente, dal suo punto di vista, cerca di cavalcare l'onda del momento e calcare la mano su ciò che può offrire: la sua immagine. E' quindi più esposta, tutti la conoscono e conoscono per filo e per segno i motivi per cui è lì.
Se poi vuoi paragonarla a "quei quattro" fai pure, ma la storia del perchè è lì è abbastanza diversa.
Questo non vuol dire che "quei quattro" siano più o meno capaci di lei, assolutamente, non sto a discutere di questo.

Ed ora: pubblicità! :D

Offline BobLovati

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Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #12 : Martedì 16 Ottobre 2012, 16:51:06 »
mi sorprende essere " dall´altra parte " del Frusta.

La Minetti ( che peraltro mi sembra dalle foto un´ammasso di cellulite e siliconi vari ), avrebbe dovuto continuare a fare quello che sapeva fare.
Stesso discorso per la Zanicchi, la Carlucci & Co.

Non vi potete rendere conto di quanto ci siano costati " gli anni di papi " dal punto di vista degli altri ... chiedete a chi ancora oggi si trova all´estero per lavoro.

Sul fatto di Bindi e Turco è vero, neppure loro forse avevano i numeri sufficienti, ma almeno avevano partecipato attivamente a vita di partito, di organizzazioni sindacali che, prima del periodo delle nipotine, amichetti, ex sportivi e fauna varia, erano il percorso ideale per apprendere il mestiere della politica.
Poi, certo, nessuno ti da una garanzia " soddisfatti o rimborsati "; ma è così ovunque.

Il problema vero della politica, in Italia, secondo me è che quelli che vanno lì, hanno già imparato in famiglia a non pagare le tasse, il condominio, l´assicurazione, l´ingresso a teatri, stadi, parcheggiare in doppia fila, sulle strisce  e quant´altro.

A questo proposito giorni fa, sotto casa mia, un´auto con il contrassegno di invalido ha parcheggiato per tutto il giorno e la notte sulle strisce, occupando anche ... lo scivolo per chi usa la sedia a rotelle    :-X

Insomma, da noi si arriva alla politica " già imparati "    >:( 
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Teo

Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #13 : Martedì 16 Ottobre 2012, 17:42:50 »
Domanda: posto che dal punto di vista lavorativo il loro curriculum vale zero, sapresti dirmi perché nessuno, malgrado i quattro siano stati a vario titolo, ed infinitamente più della Minetti, coprotagonisti del fallimento politico italiano degli ultimi 20 anni, si sia mai chiesto, al contrario di quello che succede continuamente per la Minetti, quali siano i loro meriti?

Te lo dico io: aver fatto politica, quella vera. Tutta gente che le gerarchie le ha scalate.

Minetti, Zanicchi, Ferrara, sono (politicamente parlando) delle sagome calate dall'alto.

Non c'è confronto possibile, tra chi non era nessuno e si è costruito la sua strada, e una cantante che un giorno è stata scelta da un ducetto per fare la parlamentare. Una che dice "fatelo provare Berlusconi, poi se non va bene si cambia, che problema c'è?", come se affidare un Paese per cinque anni a una persona equivalesse a provarsi un paio di scarpe.

Perlomeno, il Berlusconi politico si è costruito, da politico, la sua strada. Come l'altro Duce. Che infatti fu l'unico, assieme a pochi fedelissimi, a pagare per davvero. Gli altri erano già tutti scappati. Perché "fascisti", nel senso politico, non lo erano. Erano come Minetti, Ferrara, Sgarbi: opportunisti senz'anima politica. E' questo che i dittatori non capiscono: circondandosi di pupazzi, sono condannati ad essere soli. Perlomeno, l'imprefetto sistema democratico ti può tirare fuori un De Gasperi (la cui carriera "lavorativa" è inesistente, ma forse ha fatto qualcosa di più che pulire i denti al prossimo).

La politica è utile, è fondamentale. E' l'italiano collione, incapace di gestirla col proprio voto, che la incolpa qualunquisticamente della propria inettitudine.

baol

Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #14 : Martedì 16 Ottobre 2012, 17:46:50 »
Te lo dico io: aver fatto politica, quella vera. Tutta gente che le gerarchie le ha scalate.

Minetti, Zanicchi, Ferrara, sono (politicamente parlando) delle sagome calate dall'alto.

Non c'è confronto possibile, tra chi non era nessuno e si è costruito la sua strada, e una cantante che un giorno è stata scelta da un ducetto per fare la parlamentare. Una che dice "fatelo provare Berlusconi, poi se non va bene si cambia, che problema c'è?", come se affidare un Paese per cinque anni a una persona equivalesse a provarsi un paio di scarpe.

Perlomeno, il Berlusconi politico si è costruito, da politico, la sua strada. Come l'altro Duce. Che infatti fu l'unico, assieme a pochi fedelissimi, a pagare per davvero. Gli altri erano già tutti scappati. Perché "fascisti", nel senso politico, non lo erano. Erano come Minetti, Ferrara, Sgarbi: opportunisti senz'anima politica. E' questo che i dittatori non capiscono: circondandosi di pupazzi, sono condannati ad essere soli. Perlomeno, l'imprefetto sistema democratico ti può tirare fuori un De Gasperi (la cui carriera "lavorativa" è inesistente, ma forse ha fatto qualcosa di più che pulire i denti al prossimo).

La politica è utile, è fondamentale. E' l'italiano collione, incapace di gestirla col proprio voto, che la incolpa qualunquisticamente della propria inettitudine.

 :notworthy: :chapeau:

Offline BobLovati

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Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #15 : Martedì 16 Ottobre 2012, 20:36:24 »
àaaaaaaaaaaaaaazzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz

scopro che Teo è più o meno d´accordo con me    :o
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Teo

Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #16 : Martedì 16 Ottobre 2012, 20:54:13 »
àaaaaaaaaaaaaaazzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz

scopro che Teo è più o meno d´accordo con me    :o

Dai, hai tempo per emendarti anche sul piano calcistico  :) (anche se passi per Rocchi e Mauri, ma sentir dire che "Garrincha faceva sempre e solo la stessa finta", oltre a causarmi la solita sbottata d'invidia, è tosta da mandare giù...)

ThomasDoll

Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #17 : Martedì 16 Ottobre 2012, 21:01:25 »
Io non ho capito il parallelo tra una figura di contorno del centrodestra, come la Minetti, e quattro dirigenti del PD. Mi sfugge... che ci azzecca? Quattro politici di professione e una giovane donna arruolata, come tante altre, in politica da Berlusconi. Come dire che un delfino e una triglia si equivalgono come camminatori.

A proposito, Minetti è Minetti, il fatto che si sia saputo qualcosa del suo privato non implica che non ci siano altre donne che hanno usato la propria avvenenza per fare un po' di carriera in politica. Di cui si tace per mancanza di intercettazioni, o perché il fava era meno illustre del berlusca...

Del resto la prima cosa che fa curriculum delle donne è se sono bone o no...

Frusta

Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #18 : Martedì 16 Ottobre 2012, 21:07:33 »
Vedo che parlando di Bindi (e di altri come lei) e Binetti è uscito fuori un paradosso tutto italiano: sebbene tutti si dicano contrari al professionismo in politica, quando si prendono gli esempi di carriere politiche e si chiedono le credenziali professionali, salta fuori -puntualmente- che il "merito" è semplicemente l' "aver fatto politica".
Vi pare sensato?
Dovendo usare un metro per misurare Bindi e Minetti in un senso preciso ho usato quello lavorativo, che, oltre ad essere un criterio economico, è l'unico che misuri i meriti.
Quindi quando parlo di "esperienze professionali" intendo riferirmi a qualsiasi attività non possa essere definita parassitaria. Quindi quando parlo di "lavoro" intendo qualsiasi occupazione il cui prodotto vale più del reddito che consuma.
E adesso andiamo al punto. Stabilito il mercato del lavoro come indicatore di merito, il quadro è il seguente:
La Minetti ha almeno due professionalità valide sul mercato: igienista dentale e hostess.
La Bindi non ne ha nessuna.
In definitiva, il "Merito" della Minetti SUPERA quella della Bindi; e se lo mettiamo in termini di performance, scopriamo che la Minetti ci ha messo MENO tempo della Bindi ad acquisire valore professionale.
A questa semplice considerazione mi si è ribattuto che la Bindi i meriti se li è guadagnati "in politica". Ma questo ha un gigantesco problema, anzi, ne ha due:
1)La politica di cui parliamo è la politica interna a due-tre partiti, cioè DC, Margherita e DS, cioèin un ambito totalmente relativo. Niente meriti assoluti, quindi.
2) Essa non corrisponde a nessuna precisa professionalità, quindi se il tuo indicatore chiave di prestazione o KPI come lo chiamano gli ammerekani è quello di di "aver fatto carriera in qualche modo", beh, allora mi piacerebbe di cosa stiamo parlando.
Perché se dovessi calcolare il KPI del di chi ha fatto carriera all'interno del PD o del PDL ora (ora che siamo diventati ingovernabili, ed infatti ci governa un "tencico") dovrei licenziare l'intera classe dirigende del PD e del PDL e mettere la Minetti e Ruby al loro posto, tanto è lo stesso, a meno che non abbiate visto gestire qualcosa in maniera più disastrosa.
Torniamo quindi al punto di partenza: qui si parte dall' idea che un -non meglio precisato- indicatore di performance interno ai partiti COSTITUISCA UN MERITO, e che esso sia valido ALMENO QUANTO le esperienze professionali, se non di più; e la cosa incredibile è che questo viene da gente che in buona fede è convinta di essere "contro la casta" e di avercela con la politica usata come ufficio di collocamento.
Di fatto, quindi, chi pensa che la Bindi abbia -senza alcuna esperienza professionale- più meriti per essere ministro della sanita' della Minetti -che perlomeno in un ospedale ci ha lavorato- , sta affermando che la carriera politica della Bindi sia un "merito" maggiore di una carriera professionale qualsiasi, e che un partito SIA a tutti gli effetti il punto di entrata di una carriera professionale.
E quindi per quanto in Italia si affermi di non volera la castae di non volere il professionismo politico, alla fine dei conti si finisce col pensare DAVVERO che la Bindi abbia i titoli per fare il ministro della sanità solamente perché ha fatto non meglio specificate cose per ottenere non meglio specificati risultati all'interno del suo schieramento politico.
A voi pare normale. A me no.

Frusta

Re:Apologia della Minetti (della serie: cazzeggiamo un pò ma mica tanto)
« Risposta #19 : Martedì 16 Ottobre 2012, 21:14:09 »
Io non ho capito il parallelo tra una figura di contorno del centrodestra, come la Minetti, e quattro dirigenti del PD. Mi sfugge... che ci azzecca? Quattro politici di professione e una giovane donna arruolata, come tante altre, in politica da Berlusconi.
A me sfuggono i meriti dei "quattro politici di professione" davvero vi sembra così strano?
P.s.
Non vorrei aver toccato qualcuno nel proprio schieramento politico, se volete al loro posto ce ne metto altri quattro di centrodestra, per me è lo stesso.
Cambia qualcosa se ci mettiamo Gasparri, Storace, Bocchino o chi per loro?
Altrove un candidato premierche viene trombato torna a fare il mestiere che faceva, qui, nel regno del professionismo politico, invece, che succede? Abbiamo una classe politica parassitaria perché al di fuori della politica (della politica fallimentare che avete sotto gli occhi) NON SA FARE ALTRO.
Ed ancora pensate che un "politico di professione" abbia più dignità di una sciacquetta qualsiasi, che però,lontana dalla politica, saprebbe FARE QUALCOSA?