Autore Topic: Lazio-Cremonese: commenti  (Letto 2466 volte)

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Online Davide

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Lazio-Cremonese: commenti
« : Martedì 14 Gennaio 2020, 19:54:13 »
Ottima sgambata...nessun infortunio,3 assist di jony...bravo Cataldi,non male Bobby,niente da dire,bravi.

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Offline MCM

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Re:Lazio-Cremonese: commenti
« Risposta #1 : Martedì 14 Gennaio 2020, 19:56:32 »
Bene Patric, ottimo Jony, in crescita Berisha

Panzabianca

Re:Lazio-Cremonese: commenti
« Risposta #2 : Martedì 14 Gennaio 2020, 20:04:43 »
Bene Patric, ottimo Jony, in crescita Berisha

Ho visto solo il secondo, ma voglio darti retta

Offline SAV

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Re:Lazio-Cremonese: commenti
« Risposta #3 : Martedì 14 Gennaio 2020, 20:17:18 »
Bene Patric, ottimo Jony, in crescita Berisha

Non l'ho vista proprio tutta, ma comunque gran parte.
Joni ha un ottimo piede quando crossa.
Mi sembra però che non riesce a saltare l'uomo.
Alcune volte cerca di superarlo in velocità, ma il difensore riesce sempre a contenerlo.
Ci ha provato un paio di volte oggi e varie volte in altre partite.

Gasco luis veron

Re:Lazio-Cremonese: commenti
« Risposta #4 : Martedì 14 Gennaio 2020, 20:54:55 »
Non l'ho vista proprio tutta, ma comunque gran parte.
Joni ha un ottimo piede quando crossa.
Mi sembra però che non riesce a saltare l'uomo.
Alcune volte cerca di superarlo in velocità, ma il difensore riesce sempre a contenerlo.
Ci ha provato un paio di volte oggi e varie volte in altre partite.

Infatti piu' che la parte difensiva dove Inzaghi l' ha fatto migliorare molto, c'e' questo fatto che non ha grande potenza nel saltare l' uomo a lungo.

Si fa' sempre riprendere dall' avversario e questa parte fisica o, ce l' hai o, non ce l' hai.

L' allenatore puo' far poco.

Per questo Jony, in Spagna fino a 28 anni ha giocato e giocava in attacco (al max esterno sinistro piu' offensivo ma nel 4/4/2 che cambia totalmente): Jony e' bravo a saltar l' uomo sul breve anche sul posto, ma non in corsa (alla F.Anderson per citarne uno che era mostruoso in questo ma anche alla Lulic o, alla Lukaku quando stava bene che  sapevano crearsi questo tipo di situazione di gioco).

In attacco o, in un altro ruolo che non sia a tutta fascia, Jony potrebbe saltare l' uomo sul breve con la tecnica che ha senza usare la potenza fisica che non mi e' sembrato possedere o, esser nelle sue corde.

Infatri quando parte suoera di poco l' uomo ma poi viene ripreso proprio per questo.

Jony, giocava ala sinistra d' attacco quindi stazionava vicino alla porta (dove era anche piu' lucido per tentare l' ottimo tiro), e per saltar l' uomo ma sul breve.

Io, credo che anche Correa messo come quinto faticherebbe anche se il dribbling Correa, ce l' ha sia corto che lungo.

E' una sua prerogativa il dribbling!

Jony, a tutta fascia e' come quando si voleva tentare di far fare il gioco di Candreva a Luis Alberto.

Questo almeno secondo me.

Si vede l' ottimo lavoro di Inzaghi nella fase difensiva di Jony, ma al giocatore manca proprio questo fondamentale (saltar l' uomo a tutta fascia), che nel 3/5/2 devi aver nel DNA e l' allenatore non puo' far nulla.

Mi auguro un recupero di Lukaku ma come dicevo a Jim inizio ad esser scettico sulle sue condizioni fisiche: ragion per cui prenderei a Gennaio un quinto di sinistra e sposterei Jony, come vice-Luis oppure, come vice-Correa.

Per me nel 3/5/2 questi sono i ruoli dove puo' far bene Jony, dove serve un altro tipo di dribbling e non e' fondamentale averlo come, F.Anderson, Lulic o, lo stesso Lukaku, di tre anni fa'.

Pero' e' indubbio che il giocatore sia migliorato nel ruolo di quinto ed ora tatticamente fa le cose giuste: il cross e il piede sono ottimi.

Bravo Inzaghi, che ha fatto un ottimo lavoro con Jony.


Offline Amolalazio71

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Re:Lazio-Cremonese: commenti
« Risposta #5 : Martedì 14 Gennaio 2020, 21:03:25 »
jony il quinto lo può fare in un 4 5 1.
Se gli metti dietro un favalli e un centravanti alla Vieri può far bene


Nel modulo attuale non sk valuta
Sono laziale e ne sono orgoglioso.
Non c' è sconfitta che mi allontani
Non c'è vittoria che mi sazi

Offline Wild Bill Kelso

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Re:Lazio-Cremonese: commenti
« Risposta #6 : Martedì 14 Gennaio 2020, 21:48:33 »
Va bene tutto, ma consideriamo la caratura dell'avversario.
Stavolta è doveroso; cercando di sopravvivere nelle parti basse della classifica di Serie B.
Ero curioso di Jony, benino in avanti, male dietro. Ma già lo sapevamo.

Le nostre riserve in una Juve sarebbero le terze scelte. Ahimè!



Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

geddy

Re:Lazio-Cremonese: commenti
« Risposta #7 : Martedì 14 Gennaio 2020, 22:58:08 »
Dimentichi che Parolo,Cataldi e Caiceido hanno deciso le partite con la Juve. Entrando in corso. Joni credo possa ritagliarsi scampoli importanti, Berisha non saprei. Sembra non trovare la posizione, quasi mai si fa trovare libero e i compagni quasi mai lo servono. Bobby frizzante. Contento di aver rivisto Minala.

Offline Er Matador

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Re:Lazio-Cremonese: commenti
« Risposta #8 : Mercoledì 15 Gennaio 2020, 08:13:41 »
Va bene tutto, ma consideriamo la caratura dell'avversario.
Stavolta è doveroso; cercando di sopravvivere nelle parti basse della classifica di Serie B.
L’avversario e l’opposizione che è in grado di esercitare sono senz’altro concetti fondanti nell’analisi di partite come questa, ma da un’angolazione leggermente diversa: non tanto il valore, momentaneamente sovvertibile con un approccio da Coppa d’Inghilterra, quanto le motivazioni messe in campo.

Viene in mente un Maribor-Lazio di EL con Petković in panchina: una Lazio 2, rinnovata praticamente per undici undicesimi, diede spettacolo inanellando prodezze tecniche individuali e muovendosi da squadra, come se i componenti di quella formazione improvvisata avessero giocato insieme da tempo.
Ci si illuse che il guru di Sarajevo fosse così bravo da far giocare a memoria i suoi anche in presenza di un massiccio turnover.
Poi venne fuori la verità, e con essa una fondamentale chiave di lettura: contro un avversario in campo per onor di firma, che lascia giocare, è facile trovarsi e restituire l’impressione ottica di un collettivo ben oliato.
Peccato che esibizioni del genere dicano qualcosa sulle doti dei singoli quando vengono lasciati liberi, ma quasi nulla su ciò che ne rimane quando la controparte se la gioca palla su palla.

Analogo discorso vale per la pratica felicemente sbrigata contro la Cremonese, le cui difficoltà – classifica a rischio, nuovo cambio in panchina appena completato – imponevano di dirottare tutte le risorse disponibili sul campionato.
Una considerazione cui, poi, si aggiunge la componente tecnica vera e propria: ad esempio, con una difesa e un portiere meno kafkiani quanti dei tre assist di Jony si sarebbero trasformati in gol?
Di un tranquillo pomeriggio di sport rimane - sia pure con le riserve di cui sopra - la passerella concessa a giocatori poco utilizzati, oppure a elementi più assiduamente presenti ma schierati per l’occasione in altri ruoli.

A tale proposito, si può partire dalla difesa e da un’altra chance concessa a Luiz Felipe come perno centrale.
Ruolo per il quale l’italo-brasiliano dispone, almeno sulla carta, di tutte le qualità necessarie, ma che non ha impedito qualche evidente - e per fortuna senza conseguenze - buco nei sedici metri.
L’impressione è che non si tratti di défaillance individuali del giocatore, quanto di una mancata sintonia coi compagni nell’interpretazione dei meccanismi difensivi.
In un paio di azioni si nota chiaramente come il buon Marchi arretri in posizione di libero, movimento canonico nel modulo a tre quando la difesa non sale, aspettandosi che uno dei due centrali prenda in prima battuta il più avanzato fra gli offendenti avversari.
I due compagni di reparto tendono invece ad allagarsi, dando per scontato che sia lui a incaricarsi della marcatura.
L’evidente incomunicabilità nasce verosimilmente dal modo in cui la Lazio interpreta la difesa a tre: recuperando una fisionomia di reparto una volta riconquistato il pallone, ma affidandosi per il resto a tre marcature a uomo sull’avversario più vicino, più che a movimenti d’insieme o a un compagno pronto a intervenire in seconda battuta.
Molto dipende dal fatto di imperniare la linea a tre su un marcatore puro come Acerbi, il migliore del torneo nella suddetta competenza ma poco propenso ai complessi tatticismi tipici del ruolo.
Laddove Luiz Felipe presenta un profilo alla Bonucci: buona visione tattica d’insieme, piede educato in impostazione, un certo culto - a volte un po’ rischioso - per l’estetica, pause di concentrazione che le mansioni di marcatore e/o la difesa a quattro rendono imperdonabili.

C’è materiale valido su cui lavorare, insomma: ma senza illudersi di utilizzarli come alternative intercambiabili, poiché le rispettive caratteristiche presuppongono configurazioni del reparto che si escludono a vicenda.
Un’ultima osservazione a proposito dell’ex Sassuolo: schierato a sinistra perde tenuta difensiva, anche perché la necessità di muoversi sulla verticale secondo i dettami della zona gli toglie i riferimenti fissi, più facilmente identificabili quando gioca al centro, che lo rendono implacabile.
Eppure rimane la sensazione che, schierandolo nel ruolo di Radu, la costruzione dalla terza linea e la manovra nel suo insieme guadagnino piacevolmente in scorrevolezza.

Quanto agli altri “volti seminuovi”, il più ingiudicabile è probabilmente Berisha: difensori e attaccanti delle due squadre si sono almeno guardati in faccia, mentre è proprio nella sua zona che i grigiorossi hanno esplicitamente rinunciato a competere.
È sembrato proporre movenze e atteggiamento da giocatore in attività, notizia non secondaria per un elemento sulla cui involuzione potrebbe incidere anche un blocco psicologico, ma servono ben altre verifiche.

Jony e Adekanye hanno invece mostrato di cosa sono capaci quando vengono lasciati fare senza troppa opposizione.
Lo spagnolo ha confermato la propensione - introvabile da anni nel nostro calcio - al cross liftato, tecnicamente pregevole, insidioso per le difese e in grado di innescare una carambola favorevole anche su un intervento approssimativo.
Il nigeriano naturalizzato olandese è piaciuto per la velocità e la capacità di vivacizzare l’azione muovendosi su tutto il fronte.
La sensazione, per entrambi, è innanzitutto quella di limiti fisici insormontabili nel calcio di oggi.
Possono proporre la giocata estemporanea in un finale all’arrembaggio e con schemi saltati, mentre è più difficile da intravedere un percorso di inserimento strutturale nei meccanismi di gioco.

Rivisti dopo una vita, infine, Minala e Djavan Anderson.
Per il primo, a dispetto dei mezzi tecnici, la sentenza ha tutta l’aria di essere tristemente definitiva.
Il secondo aveva brillato nel Bari pre-fallimento per doti atletiche e duttilità.
D’accordo che, con lo sprofondare del livello della serie cadetta, quello nel massimo campionato - soprattutto ai livelli della Lazio attuale - sia diventato un salto nel buio.
Ma stupisce che, col Marušić dell’anno scorso titolare quasi inamovibile nel suo ruolo, non trovi posto neppure nella lista A: dove figura invece Casasola, rimasto in naftalina persino ieri pomeriggio.
Se si pensa alla filiera percorsa da titolari come Strakosha e il già citato Luiz Felipe, anch’essi transitati dalla serie B e da un prestito alla Salernitana, sarebbe interessante capire cosa non ha funzionato.

Anselazio

Re:Lazio-Cremonese: commenti
« Risposta #9 : Mercoledì 15 Gennaio 2020, 08:21:55 »
Ottima sgambata...nessun infortunio,3 assist di jony...bravo Cataldi,non male Bobby,niente da dire,bravi.

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Offline contevlad

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Re:Lazio-Cremonese: commenti
« Risposta #10 : Mercoledì 15 Gennaio 2020, 08:42:00 »
Perchè il quarto di finale contro il Napoli si giocherà in
Gara unica al San Paolo?
"Noi atei crediamo di dover agire secondo coscienza per un principio morale, non perché ci aspettiamo una ricompensa in Paradiso." M.Hack

Offline MCM

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Re:Lazio-Cremonese: commenti
« Risposta #11 : Mercoledì 15 Gennaio 2020, 08:59:40 »
Credo dipenda dal piazzamento dell'anno scorso, ma non ne sono sicurissimo.
Anche anno scorso comunque i quarti erano fuori casa a San Siro contro l'Inter

Gasco luis veron

Re:Lazio-Cremonese: commenti
« Risposta #12 : Mercoledì 15 Gennaio 2020, 09:17:52 »
Dimentichi che Parolo,Cataldi e Caiceido hanno deciso le partite con la Juve. Entrando in corso. Joni credo possa ritagliarsi scampoli importanti, Berisha non saprei. Sembra non trovare la posizione, quasi mai si fa trovare libero e i compagni quasi mai lo servono. Bobby frizzante. Contento di aver rivisto Minala.

A me L.Felipe centrale non piace pdr niente (rispetto al L.Felipe a destra dove piace molto), e Acerbi spostato a sinistra piace di meno rispetto all' Acerbi perno centrale.

Personalmente pur non avendo le capacita' di Inzaghi avrei messo la difesa vista contro il Napoli (che e' anche la solita titolare e la seconda difesa d' Italia), inserendo solo bastos a sinistra per Radu e lasciando gli altri nelle loro consuete posizioni

Questa difesa:

    L.Felipe         Acerbi       Bastos


Senza cambiar zone ai giocatori: inoltre Bastos, lo preferisco a sinistra pur essendo un destro e l' avrei testato li' come vice-Radu non cambiando invece, ruoli agli altri.

E' stata una sgambata grazie anche alla Lazio e alla abnegazione dei nostri ma L.Felipe secondo me al centro si e' trovato in qualche circostanza non a suo agio e non e' la prima volta rispetto a quando gioca a destra.

Ma a questa Lazio che gli vogliamo dire?

Stiamo parlando di un ago in un pagliaio.

Offline Jim Bowie

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Re:Lazio-Cremonese: commenti
« Risposta #13 : Mercoledì 15 Gennaio 2020, 12:11:12 »
Perchè il quarto di finale contro il Napoli si giocherà in
Gara unica al San Paolo?
Una botta di culo nel sorteggio. Il Napoli e' n.1 nel ranking la Lazio n.8.
Ci successe anche a noi qualche anno addietro di essere N.1
Dopo i quarti partite di andata e ritorno (tutti a Torino) con l'ordine di casa/fuori sempre in funzione del numero assegnatogli al tabellone.
Ex En_rui da Shanghai

Win Lose or Tie
"Forza Lazio"
till i die

Sarri uomo di Principi non di Opportunita'

Antiromanista si nasce non ci si diventa, ed io modestamente lo nacqui!

Panzabianca

Re:Lazio-Cremonese: commenti
« Risposta #14 : Mercoledì 15 Gennaio 2020, 12:15:13 »
L’avversario e l’opposizione che è in grado di esercitare sono senz’altro concetti fondanti nell’analisi di partite come questa, ma da un’angolazione leggermente diversa: non tanto il valore, momentaneamente sovvertibile con un approccio da Coppa d’Inghilterra, quanto le motivazioni messe in campo.

Viene in mente un Maribor-Lazio di EL con Petković in panchina: una Lazio 2, rinnovata praticamente per undici undicesimi, diede spettacolo inanellando prodezze tecniche individuali e muovendosi da squadra, come se i componenti di quella formazione improvvisata avessero giocato insieme da tempo.
Ci si illuse che il guru di Sarajevo fosse così bravo da far giocare a memoria i suoi anche in presenza di un massiccio turnover.
Poi venne fuori la verità, e con essa una fondamentale chiave di lettura: contro un avversario in campo per onor di firma, che lascia giocare, è facile trovarsi e restituire l’impressione ottica di un collettivo ben oliato.
Peccato che esibizioni del genere dicano qualcosa sulle doti dei singoli quando vengono lasciati liberi, ma quasi nulla su ciò che ne rimane quando la controparte se la gioca palla su palla.

Analogo discorso vale per la pratica felicemente sbrigata contro la Cremonese, le cui difficoltà – classifica a rischio, nuovo cambio in panchina appena completato – imponevano di dirottare tutte le risorse disponibili sul campionato.
Una considerazione cui, poi, si aggiunge la componente tecnica vera e propria: ad esempio, con una difesa e un portiere meno kafkiani quanti dei tre assist di Jony si sarebbero trasformati in gol?
Di un tranquillo pomeriggio di sport rimane - sia pure con le riserve di cui sopra - la passerella concessa a giocatori poco utilizzati, oppure a elementi più assiduamente presenti ma schierati per l’occasione in altri ruoli.

A tale proposito, si può partire dalla difesa e da un’altra chance concessa a Luiz Felipe come perno centrale.
Ruolo per il quale l’italo-brasiliano dispone, almeno sulla carta, di tutte le qualità necessarie, ma che non ha impedito qualche evidente - e per fortuna senza conseguenze - buco nei sedici metri.
L’impressione è che non si tratti di défaillance individuali del giocatore, quanto di una mancata sintonia coi compagni nell’interpretazione dei meccanismi difensivi.
In un paio di azioni si nota chiaramente come il buon Marchi arretri in posizione di libero, movimento canonico nel modulo a tre quando la difesa non sale, aspettandosi che uno dei due centrali prenda in prima battuta il più avanzato fra gli offendenti avversari.
I due compagni di reparto tendono invece ad allagarsi, dando per scontato che sia lui a incaricarsi della marcatura.
L’evidente incomunicabilità nasce verosimilmente dal modo in cui la Lazio interpreta la difesa a tre: recuperando una fisionomia di reparto una volta riconquistato il pallone, ma affidandosi per il resto a tre marcature a uomo sull’avversario più vicino, più che a movimenti d’insieme o a un compagno pronto a intervenire in seconda battuta.
Molto dipende dal fatto di imperniare la linea a tre su un marcatore puro come Acerbi, il migliore del torneo nella suddetta competenza ma poco propenso ai complessi tatticismi tipici del ruolo.
Laddove Luiz Felipe presenta un profilo alla Bonucci: buona visione tattica d’insieme, piede educato in impostazione, un certo culto - a volte un po’ rischioso - per l’estetica, pause di concentrazione che le mansioni di marcatore e/o la difesa a quattro rendono imperdonabili.

C’è materiale valido su cui lavorare, insomma: ma senza illudersi di utilizzarli come alternative intercambiabili, poiché le rispettive caratteristiche presuppongono configurazioni del reparto che si escludono a vicenda.
Un’ultima osservazione a proposito dell’ex Sassuolo: schierato a sinistra perde tenuta difensiva, anche perché la necessità di muoversi sulla verticale secondo i dettami della zona gli toglie i riferimenti fissi, più facilmente identificabili quando gioca al centro, che lo rendono implacabile.
Eppure rimane la sensazione che, schierandolo nel ruolo di Radu, la costruzione dalla terza linea e la manovra nel suo insieme guadagnino piacevolmente in scorrevolezza.

Quanto agli altri “volti seminuovi”, il più ingiudicabile è probabilmente Berisha: difensori e attaccanti delle due squadre si sono almeno guardati in faccia, mentre è proprio nella sua zona che i grigiorossi hanno esplicitamente rinunciato a competere.
È sembrato proporre movenze e atteggiamento da giocatore in attività, notizia non secondaria per un elemento sulla cui involuzione potrebbe incidere anche un blocco psicologico, ma servono ben altre verifiche.

Jony e Adekanye hanno invece mostrato di cosa sono capaci quando vengono lasciati fare senza troppa opposizione.
Lo spagnolo ha confermato la propensione - introvabile da anni nel nostro calcio - al cross liftato, tecnicamente pregevole, insidioso per le difese e in grado di innescare una carambola favorevole anche su un intervento approssimativo.
Il nigeriano naturalizzato olandese è piaciuto per la velocità e la capacità di vivacizzare l’azione muovendosi su tutto il fronte.
La sensazione, per entrambi, è innanzitutto quella di limiti fisici insormontabili nel calcio di oggi.
Possono proporre la giocata estemporanea in un finale all’arrembaggio e con schemi saltati, mentre è più difficile da intravedere un percorso di inserimento strutturale nei meccanismi di gioco.

Rivisti dopo una vita, infine, Minala e Djavan Anderson.
Per il primo, a dispetto dei mezzi tecnici, la sentenza ha tutta l’aria di essere tristemente definitiva.
Il secondo aveva brillato nel Bari pre-fallimento per doti atletiche e duttilità.
D’accordo che, con lo sprofondare del livello della serie cadetta, quello nel massimo campionato - soprattutto ai livelli della Lazio attuale - sia diventato un salto nel buio.
Ma stupisce che, col Marušić dell’anno scorso titolare quasi inamovibile nel suo ruolo, non trovi posto neppure nella lista A: dove figura invece Casasola, rimasto in naftalina persino ieri pomeriggio.
Se si pensa alla filiera percorsa da titolari come Strakosha e il già citato Luiz Felipe, anch’essi transitati dalla serie B e da un prestito alla Salernitana, sarebbe interessante capire cosa non ha funzionato.

ottimo. Grazie

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Re:Lazio-Cremonese: commenti
« Risposta #15 : Mercoledì 15 Gennaio 2020, 13:37:21 »
Ma stupisce che, col Marušić dell’anno scorso titolare quasi inamovibile nel suo ruolo, non trovi posto neppure nella lista A: dove figura invece Casasola, rimasto in naftalina persino ieri pomeriggio.

Ieri Marusic era squalificato, oltre a non essere al meglio fisicamente. E' certamenete nella lista A per giocare in serie A.
Casasola non è invece in lista A, ma ieri si poteva far giocare tutti i giocato in rosa a prescindere dalla lista A. Ed è per questo che hanno potuto giocare Djavan Anderson e Minala, che ne sono esclusi.