Lo stadio: il progetto aspetta il sì
Lotito darà il via alla realizzazione appena le leggi avranno lok.
Un mondo diverso: impianto, cittadella sport e casa dei laziali
di Daniele Rindone
ROMA - Un viaggio nel futuro: la rinascita di
Formello, la nascita dellAcademy per i talenti, la
scuola biancoceleste. E poi lo Stadio delle Aquile
e la cittadella dello sport aperta h24. Un mondo
nuovo, pensato con stile, fedele alla lazialità. Un
mondo per i laziali, da vivere tutti insieme:
calciatori grandi e piccoli, tifosi e famiglie. Un
mondo da vivere tifando per una squadra ambiziosa, incoraggiando, svezzando e
istruendo i campioni del futuro.
Sono questi i progetti della nuova era, sono questi i prossimi sogni di Lotito,
diventeranno solide realtà, è uno slogan che gli appartiene: «Ho mantenuto tutte le
promesse, è rimasta ancora una cosa da fare e la farò, è lo stadio», è la promessa
mai tradita, rilanciata dal presidente nei giorni scorsi. Il viaggio nel futuro della Lazio
ha inizio, non serve la bacchetta magica per realizzare questi sogni. Serve fiducia e
pazienza, i progetti sono pronti, alcuni saranno realizzati in breve tempo, nel giro di
uno-due anni. Gli altri? Dipenderà dalle leggi, è il caso dello Stadio delle Aquile.
LO STADIO - Lotito punta a raddoppiare il fatturato, a portarlo da 90 a 180 milioni di
euro. Era il 2004, il presidente della Lazio entrava nel mondo del calcio, parlò subito di
stadi, di aumento di ricavi salva-calcio. Il progetto laziale, ideato dallA.M.A. Group del
professor Alfonso Mercurio, architetto di fama mondiale, è pronto da tempo. La Lazio è
stata sempre in vantaggio rispetto alle altre società, ma non è mai stata messa nelle
condizioni ideali per agire. Lo Stadio delle Aquile fu partorito velocemente, da allora
sono passati otto anni e si è reso necessario un ammodernamento dellimpianto, si è
concluso nel 2009. Prima di tutto servono le leggi per realizzare gli stadi, sul tema ieri
è intervenuto il Sindaco Alemanno aprendo un nuovo spiraglio: «Credo che le nostre
squadre possano prescindere anche dalla legge...». Si vedrà.
I TERRENI - Il primo obiettivo della Lazio è sancire la fattibilità dellopera sui terreni
della Tiberina, ad oggi restano i prescelti. Sè discusso tanto sulla possibilità di
realizzare o meno strutture di un certo tipo nella zona, tutta colpa del paventato rischio
esondazione. Questo ostacolo verrebbe aggirato prevedendo un sistema di vasche di
compensazione. Nel 2009 il presidente Lotito portò il plastico ridisegnato, aggiornato e
rivisitato alla Regione Lazio e in Campidoglio. Liter sembrava avviatissimo dopo anni
di ritardi burocratici e politici, ma si rifermò tutto.
IL CAMBIAMENTO - Lotito aspetta le leggi dello Stato per ripartire, i prossimi venti
giorni potrebbero essere decisivi per tutto il calcio italiano. Il Senato ha tre settimane di
tempo per dare lok alla legge sugli impianti, in tanti aspettano il sì. Lotito è
prontissimo, appena gli strumenti normativi daranno certezze partirà col progetto. Lo
Stadio delle Aquile, in versione rivisitata, avrà una capienza di 55 mila posti. Daquanto emerse nel 2009 il nuovo progetto è stato pensato avvicinando il terreno di
gioco agli spalti in stile inglese. Niente barriere, in caso di bisogno verrebbero innalzati
dei cristalli (inizialmente posti sotto il livello del rettangolo di gioco). Laltezza:
quarantacinque metri circa, non di più. La struttura è stata pensata su due livelli: circa
30 mila tifosi verranno ospitati nellanello inferiore, altri 25 mila nella parte superiore. La
copertura è prevista in poliestere, led luminosi evidenzieranno il logo Lazio anche di
notte. Tempi di costruzione? Tre anni.
LA POLISPORTIVA - Il progetto riguarda anche la Polisportiva: vivrà dentro la
cittadella dello sport, si svilupperà su 28 ettari, da un punto di vista energetico sarà
indipendente. Allesterno dello stadio ci saranno tre campi da calcio, uno da baseball,
uno da rugby, uno da football americano, uno per lhockey prato, sei campi da tennis,
un campo di atletica leggera con pista, un campo per il tiro con larco, due piscine
olimpioniche scoperte da 50 metri. La zona comprende inoltre 40 ettari di parcheggi
(una parte dei quali coperti da pannelli fotovoltaici), 25 ettari per il parco tematico
(parco giochi), una zona commerciale su due livelli, ristoranti, un albergo a quattro
stelle, un cinema e i negozi ufficiali della Lazio. Il progetto aspetta solo un sì, Lotito ha
sempre respinto le accuse di speculazione: «Nessuno vuole speculare, le società
vanno messe nelle condizioni di essere competitive. Cè ancora chi mistifica la realtà».
Ecco la tribuna Fersini in onore del povero Mirko
ROMA - Sarà inaugurata tra poco più di due
settimane, presumibilmente prima della partita
che la Primavera disputerà a Formello contro il
Crotone (27 ottobre). Si chiamerà tribuna Mirko
Fersini?? in onore del povero aquilotto
scomparso tragicamente ad aprile. Mirko aveva
solo 17 anni, un incidente in motorino lha
strappato al futuro. Giocava negli Allievi allenati
da Simone Inzaghi, inseguiva tanti sogni, era
tifosissimo laziale. La sua morte gettò nello
sconforto tutto il mondo laziale, nessuno ha
dimenticato quei momenti, quel giovane talento,
la sua famiglia. La Lazio ha deciso di intitolare a
lui la tribuna del campo che ospita gli allenamenti
della prima squadra e le partite della Primavera.
Levento sarà annunciato nei prossimi giorni,
richiamerà certamente lattenzione degli ex
compagni di Mirko e di tantissimi tifosi. La
famiglia Fersini dimostrò grande forza in quei tragici giorni, tutti si strinsero accanto a
papà Roberto, mamma Katia e alle sorelle Tania e Marika. La Lazio vuole onorare un
suo piccolo figlio, un ragazzo che stava crescendo, giocava come terzino destro,
sognava di indossare la maglia della Primavera e della Lazio maggiore. Mister Inzaghi
e i piccoli calciatori che componevano la squadra dellanno scorso ricordano sempre
lamico Fersini. Ritirarono la maglia numero 2, nessuno la indossò sino al termine della
stagione. Non mancava mai nello spogliatoio, veniva poggiata nel posto che
apparteneva a Mirko in maniera simbolica. La tribuna Fersini nascerà presto in
memoria di un aquilotto sfortunato, un angelo volato in cielo, accanto alle stelle
biancocelesti. Mirko rivive nel ricordo di tutti i laziali, il suo nome entrerà a far parte del
centro sportivo di Formello, nessuno mai dimenticherà quel terzino talentuoso, capace
di attaccare la fascia e segnare spesso. Nessuno dimenticherà il suo sorriso
spensierato, la sua grande lazialità.
Radu pronto per il Milan Konko, nessuna lesione Seimila biglietti
venduti
ROMA - Riecco Radu, unaltra buona notizia.
Brocchi corre e disputa le partitelle, il difensore
romeno ieri si è allenato in gruppo. Ha svolto un
test tecnico e fisico, le risposte sono state
incoraggianti, spera nella convocazione per
Lazio-Milan del 20 ottobre. Petkovic allena la
squadra senza i nazionali, ieri Konko si è recato
alla clinica Paideia, accusa i soliti fastidi al
polpaccio sinistro, non sono state riscontrate
lesioni. Ederson viaggia verso il recupero,
continua il lavoro differenziato, la pausa gli
permetterà di rimettersi in sesto (è reduce da
una contrattura). Sono seimila i biglietti venduti
per la grande sfida di sabato 20 ottobre, la
società pensa di aprire la Curva Sud (finora
rimasta chiusa).
SPONSOR - Una novità di marketing: la IziPlay,
brand del gruppo Cogetech S.p.A. (società attiva nel mondo dei giochi e delle
scommesse), è entrata a far parte della famiglia degli sponsor biancocelesti nella
categoria Premium Sponsor??. Laccordo è valido per la stagione 2012-2013, il
marchio di Cogetech sarà presente sui tabelloni pubblicitari e sul sito della Lazio con i
due prodotti di punta: IziPoker e IziCasinò. Fabio Schiavolin, amministratore delegato
di Cogetech, ha espresso la sua soddisfazione: «Laccordo raggiunto con la SS Lazio
ci rende orgogliosi e fieri del lavoro svolto fino ad ora. La squadra è una delle più
importanti del panorama calcistico italiano e siamo certi che questa partnership
rappresenta un collaborazione duratura e destinata a crescere».
GONZALEZ: A MESSI CI PENSO IO LUruguay sfida lArgentina, il
Tata?? attacca: «Saremo spietati»
di Alberto Abbate
ROMA - Lo chiamano il Tata??, si coccola
lUruguay: «Si parla tanto dellArgentina, ma noi
siamo davvero forti» . E un altro Gonzalez,
stasera risfida Messi: «Il gioco dei nostri rivali
passa parecchio dai suoi piedi, è linterprete
principale. Sarò una spina nel suo fianco» .
Rivivrà un incubo, Lionel. Poco più di un anno fa,
il fenomeno del Barcellona sinchinò al funambolo
laziale: Alvaro, uno dei migliori in campo, lo
fermò ai quarti in Coppa America. Utile,
intelligente, dinamico, un vero operaio,
Gonzalez. Un moto perpetuo, migliorato persino
tecnicamente in due anni di Lazio: sventagliate,
cross e inserimenti
letali. E Petkovic oggi a
coccolarsi il Tata??.
LURUGUAY - E una
storia Celeste, fatta di
polvere e ambizione.
Ne ha fatta di strada,
Alvaro: da comparsa a
punto fermo del maestro Tabarez. Il ct lo ha
sempre stimato. Eppure quella maglia,
Gonzalez, se lè dovuta sudare, eccome. Fra
gioie e lacrime: il taglio dalla lista dei 23 per i
mondiali del SudAfrica nel 2010 è una ferita
scoperta. Rimarginata solo lanno dopo con una
Coppa America da leader autentico: entrò nella
ripresa della sfida col Cile, non uscì più dal box.
Cappottò le gerarchie latine. Si risvegliò sul tetto dAmerica, senza maglia, con una
coccarda al petto. E una fama da star: in patria e a Roma, ormai è speedy??
Gonzalez.
RISFIDA MESSI - E un trottola: gira e rigira, cè sempre. Alla velocità della luce è
guarito dagli ultimi acciacchi. Aveva un fastidio alladduttore, sè ripreso in un istante:
col Siena già sfrecciava e mordeva. Con Maribor e Pescara correva a perdifiato. Poi,
senza sosta, rieccolo pedalare inarrestabile col suo Uruguay. Cè una sfida di sangue
stasera, lArgentina promette vendetta, dopo lo schiaffo in Coppa America. Non trema
mica, Gonzalez. Mostra i denti: «Sarà una battaglia. Sicuramente noi avremo meno il
pallino del gioco, cercheremo di uscire rapidamente dalla nostra metà campo per
punirli in contropiede» .
GLI ALTRI NAZIONALI - Tornerà solo giovedì a Formello, il Tata??: martedì èprevisto uno scalo in Bolivia, per unaltra tornata uruguagia. Il 16 ottobre - oltre agli
impegni odierni - toccherà riscendere in campo pure a Klose (Germania-Svezia), Cana
(Albania-Slovenia), Lulic e Stankevicius (Bosnia-Lituania). Probabilmente, gli europei
rientreranno un giorno prima a Roma, mercoledì pomeriggio dovrebbero già fare
scarico nel centro sportivo biancoceleste. Dove è atteso pure Cavanda, alle prese con
lUnder 21 belga contro Israele.
ONAZI - Al settimo cielo, Onazi, con la sua Nigeria: «Sono qui per fare il mio meglio e
staccare un biglietto per la Coppa dAfrica 2013» . Ecco lincontro delle qualificazioni
contro la Liberia, la rivelazione dellestate biancoceleste metterà lanima: «Per me
vestire la maglia del mio Paese è un sogno che diventa realtà. E sempre stato il mio
unico obiettivo da quando ho iniziato a giocare a calcio. Sarà un onore, sfrutterò quindi
al massimo la mia chance» . Alza gli occhi al cielo, Onazi. E prega: «Devo ringraziare
solo Dio perché, senza di lui, nulla è possibile. Difendere la mia Patria è ciò che più
conta nella vita» . In Nigeria, lo sanno: è la missione di unaquila.
La Germania sta tutta con Klose e boccia Hoeness
di Enzo Piergianni
BERLINO - Tutti con Miro per battere Old Trap e i suoi scomodi irlandesi. Nel suo
unico precedente contro la Germania, Trapattoni lha avuta vinta (1-0 a Stoccarda nel
2003, rete di Vieri su assist di Totti). Klose entrò al 60' per Bobic e avrebbe pareggiato
senza due miracoli di Buffon e un salvataggio di Panucci sulla linea. Ma stasera a
Dublino in ballo non cè solo il risultato. Oltre ai punti, nella sua terza uscita nelle
qualificazioni mondiali, Joachim Loew vuole i gol di Klose
anche per fare rimangiare a Uli Hoeness le sue cattiverie sul
bomber più amato dai tifosi della Germania e della Lazio.
«Klose è fenomenale alla sua età per il rendimento e la
presenza nel gruppo, come pure per il suo gioco e la
capacità di segnare in Italia - ha detto il ct tedesco in
conferenza stampa - Non ho capito lesternazione di
Hoeness. Miroslav Klose ha fatto cose immense per il calcio
tedesco, ha segnato molti gol importanti, mostrando un
grande rendimento negli ultimi dodici-tredici anni» .
Il presidente del Bayern lunedì si era attirato il biasimo generale dicendo che il suo ex
centravanti, diversamente dal mitico Gerd Muller, segna solo contro le
Nazionali-materasso tipo il Liechtenstein. Klose, refrattario alle polemiche, non si era
abbassato a rispondergli per le rime. Aveva provveduto Oliver Bierhoff, manager della
Germania, a tirare subito le orecchie a Hoeness.
Ieri, Loew ha concluso il contrattacco. Al migliore bomber tedesco in attività, la
solidarietà dei compagni: «Ma come si fa a sparare certe sciocchezze?» , si è
arrabbiato Lukas Podolski (ex Bayern da questanno allArsenal).
A Klose mancano appena quattro gol per raggiungere Müller (68 reti) in testa alla
classifica dei marcatori della Germania di tutti i tempi. «Chi conosce la mia tenacia, sa
che questo obiettivo mi stuzzica» , ha detto di recente. Agli irlandesi ha già dato un
dispiacere nei Mondiali nippocoreani del 2002. Stasera collezionerà la presenza
numero 125 con la Germania. Il Kaiser di Formello ha distanziato ampiamente il
monumentale Franz Beckenbauer (103). Può vantare più presenze di Klose soltanto
Lothar Matthaeus (150).
Il lato imprevisto della trasferta irlandese : «Miro dItalia» ritrova per la prima volta,
come quarto uomo di Rizzoli, Luca Banti, larbitro che non aveva visto il suo gol di
mano a Napoli.