rubrica in vino veritas

[lollapalooza]

se me lo fate passare per vino, io adoro il Porto, per il quale mi sono anche comprato 2 costosissimi ed adeguati RIEDLE.

T'hanno dato la sòla, quelli boni so' i Riedel.

 

[AlenBoksic]

Vedo che la cultura del vino per alcuni a mio personalissimo parere è troppo esterofila

Per forza: tutto il vino attuale, in ogni sua variante bianco e rossa, deriva dall'heunisch,
che Marco Aurelio Probo - nato e morto a Sirmio, attuale Srmska Mitrovica a nord di Belgrado dove adesso la Vinarija Kovačević produce l'ottimo Aurelijus che ahinoi non arriva in Italia - fece impiantare in tutte le terre dell'impero.

[BobLovati]

T'hanno dato la sòla, quelli boni so' i Riedel.

 

la sóla so´ io, che ho scritto pensando a Karl Heinz   

[ThomasDoll]

(la lacrima di Morro d'Alba è bonissima...)

[BobLovati]

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Tracanno ogni cosa che si spaccia per Sauvignon e Chardonnay
[/quote]

non li sopporto più; negli ultimi 10 anni, viaggiando un po´ per tutto il mondo creato, dall´emisfero sud a quello nord trovavi dei cabernet-sauvignon   

Mi sono ricordato 2 vini che mi hanno impressionato:

 - il Malbec argentino, con i suoi 14º ed un gusto piacevole al palato ( almeno al mio )

 - il Portuguiser, prodotto da vitigni originari di Porto da oltre due secoli

[CeiZanettiGarbuglia]

NO vini campani.
(sono prevenuto)

[ThomasDoll]

cabernet-sauvignon   

no, io parlavo di sauvignon blanc, bello profumato

[ammiraglio]

ah, complimenti a freddy per il pecorino, poi ne parliamo!

uno degli aspetti più chiari e solari della nostra esistenza è che primo poi ce ne andremo via dalla terra.
l'esprienza di un sauvignon blanc della nuova zelanda non può essere pertanto tralasciata e andrebbe provata almeno una volta nella vita, abbracciando la giusta curiosità ed entusiasmo.
molti di voi vivono a roma e trovare un sauvignon blanc figlio della kiwi land non dvrebbe essere un'impresa.

zona di marloborough, temperatura alta, clima secco e tanto sole, ma le notti emerge fuori una bella brezza.
la nuova zelanda è specializzata con questa bacca e la cura con amore e divertimento, sfoggiando spesso un vino fruttato con ananas e agrumi a pioggia al naso e una minerlità ben bilanciata dall'acidità che partorisce un vino rinfrescante, da bere sia d'estate, ma soprattutto lungo l'intero anno quando a casa avete voglia di roba piccante. l'imbottigliamento è precoce con il succo che viene subito lavorato spogliandolo dalla buccia proprio per lasciare l'aroma virtuoso della frutta.
la fermentazione avviene a tempaeratura fredda.
qui negli stati uniti viene consigliato in matrimonio coi un tikka masala indiano, ma anche con un pad thai (un piatto che a casa abbiamo imparato a cucinare grazie alla bravura della mia mugliera).

la proposta è il sauvignon blanc otto's constant dream, classe 2011.



passo adesso dalla nuova zelanda all'umbria con un vitiano rosato, casa falesco, del 2011
30% moltiplicato per tre con sangiovese, merlot e cabernet sauvignon, impreziosito da un 10% della bacca locale aleatico.
anche qui la macerazione è velocissima, così' come la fermentazione che avviene in stainless steel.
colore rosa corallino e un corpo medio ottenuto grazie alla presenza del Cab sauv. che aumenta la ricchezza e la varietà degli odori e del sapore. al naso c'è la rosa, ma soprattuto la gardenia. un prezzo al mercato decisamente alla portata di tutti e una qualità ottima in relazione.

[lollapalooza]

NO vini campani.
(sono prevenuto)

Why?

[CeiZanettiGarbuglia]

Why?

Mi è capitato di vedere ogni sorta di rifiuto gettati in mezzo ai filari... e sotto cosa ci sarà?

[lollapalooza]

Mi è capitato di vedere ogni sorta di rifiuto gettati in mezzo ai filari... e sotto cosa ci sarà?

Immaginavo, purtroppo.
(In che zona?)

[ammiraglio]

sicilia, vulcano dell'etna.

un terroir unico dato dal mix di sottosuolo, venti, altitudine ed esposizione solare.
la fluttuazione della temperatura tra giorno e notte stressa la bacca, ma quando sopravvive viene spesso fuori una piccola gemma con una mineralità interessante con denotazione sbilanciata sul salino. 
se ne parla poco, ma la zona sta vivendo un vero rinascimento vinicolo e i vitigni locali bianchi, il carricante (uva millenaria per tradizione) e il catarratto, meritano l'attenzione dovuta. la terza bacca bianca è la minnella, forma dialettiale che si traduce grosso modo in "tette" (visto che la bacca è allungata).
l'etna doc deve contenere un 60% minimo di carricante, ma qui segnalo un prodotto al 100% carricante, senza blending quindi, e con un imbottigliamento a 9 mesi dalla vendemmia, previo affinamento in legno.
al naso c'è il biancospino e il colore un giallo paglierino dal sapore persistente.
l'esposizione della vigna al nord-est regala meno sole diretto e più ritenzione del calore da parte delle pietre e del sottosuolo.

ecco il fiore di villagrande (dell'omonimo barone).



 

[Sanfatucchio]

La Campania pur condividendo molti dei vostri pensieri non è esattamente uguale a certi posti ben noti.
Le zone di Salerno di Avellino e Benevento hanno dato nel corso dei secoli dei vini come il Fiano e l'Aglianico e sono ottimi vini prodotti anche con la dovutà serietà.

[Sanfatucchio]

Cacc'e Mmitte di Lucera di colore rosso rubino e di gusto piacevole, e intenso. Vino accessibile a costi contenuti. Cantine di Terravecchia.

[BobLovati]

La Campania pur condividendo molti dei vostri pensieri non è esattamente uguale a certi posti ben noti.
Le zone di Salerno di Avellino e Benevento hanno dato nel corso dei secoli dei vini come il Fiano e l'Aglianico e sono ottimi vini prodotti anche con la dovutà serietà.

appunto; io non mangio più mozzarella di bufala campana d.o.c.

[Aquila Maremmana]

Nella carta dei vini Biancocelesti non può mancare il RE dei succhi d'uva fermentati:

























mancolebbasi.......

[Aquilotta del Nord]

(la lacrima di Morro d'Alba è bonissima...)

L'ho assaggiato per la prima volta da poco. A mio modesto parere, insieme al Verdicchio di Jesi (bianco) uno dei migliori prodotti delle cantine marchigiane! L'aspetto positivo di questo vino, per me, è che si abbina molto bene alle carni saporite. Ma anche ai formaggi! Mi ha colpito, oltre ad un eccellente retrogusto di frutti di bosco, la massiccia presenza di ciliegia dolce che si avverte, soprattutto in un secondo momento. Questo vino è interessante anche perché andrebbe servito leggermente più fresco (+17 C) rispetto agli altri rossi e le sue caratteristiche organolettiche sono immediate (insomma, non è necessario stapparlo tre ore prima!)

[cartesio]

Io sono razzista, detesto i bianchi.
Tra i rossi uno dei miei preferiti è proprio

sua maestà Sagrantino di Montefalco

Anni fa ho sorprendentemente apprezzato quello che pensavo fosse uno scherzo, ed invece era un rosso di Montalcino



come questo



So che in regione ci sono vini sopraffini, per esempio dei Teroldego di classe, che non sono mai riuscito ad afferrare: troppe prenotazioni. Invece anni fa bevevo volentieri questo vino



che regalai anche ad un antipatico conoscente scassacazzi e molto stagionato. Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot.

In passato ho anche bevuto un superbo Cabernet Franc friulano di cui - ahimé - non ricordo il nome.

Vi saluto con questo, non eccelso, rosso



che, sorpendentemente, ha un omonimo

[BobLovati]

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Tracanno ogni cosa che si spaccia per Sauvignon e Chardonnay


non li sopporto più; negli ultimi 10 anni, viaggiando un po´ per tutto il mondo creato, dall´emisfero sud a quello nord trovavi dei cabernet-sauvignon   

Mi sono ricordato 2 vini che mi hanno impressionato:

 - il Malbec argentino, con i suoi 14º ed un gusto piacevole al palato ( almeno al mio )

 - il Portuguiser, prodotto da vitigni originari di Porto da oltre due secoli in Ungheria ( scusate l´omissione )

[110annidistoria]

Visto il mio lavoro (per chi non lo sapesse sommelier in un'enoteca di rione monti), se cominciassi a parlarvi delle bottiglie che mi hanno lasciato qualcosa credo potrei aprire una rubrica..in ogni caso,visto che evidentemente siamo tanti qui ad essere appassionati o quantomeno incuriositi dal nettare degli dei, non posso fare a meno dall'invitarvi dal 27 ottobre in poi ogni sabato a pranzo (per chi è libero dal lavoro) o anche nel primo pomeriggio, a prendere parte a delle semi-degustazioni che sto organizzando.
Semi degustazioni vuol dire che non sarò li a riempirvi la testa di parole strane, ma farò in modo di avere, volta per volta, un vino abbinato ad un piatto con cui si sposa (a mio parere) bene; o più semplicemente chi verrà avra anche la possibilità di bere un bicchiere di ottima fattura a prezzi umani (ad esempio ai primi di dicembre ospiteremo il Lagrein Urban della cantina Tramin e il Gewurztraminer Nussbaum di Tramin).
Partiamo il 27 con un'azienda di Poggio Mirteto e la sua falanghina (ebbene si,anche nel Lazio la producono) abbinata a coppa di testa con arance e finocchi.
Chi fosse interessato mi contatti in privato.

Intanto vi lascio il ricordo di una bottiglia bevuta non molto tempo fa che resterà sicuramente nel mio "magazzino delle emozioni" (tra l'altro ad un prezzo non troppo esagerato, 35€)