Autore Topic: rubrica in vino veritas  (Letto 42919 volte)

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Offline ammiraglio

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #80 : Mercoledì 9 Gennaio 2013, 15:46:04 »
non conosco i vini da voi postati. In Italia ho provato buonissimi vini, non me lo aspettavo. Per i miei gusti il chianti non mi ha fatto impazzire, forse perché lo assaggiavo per prima volta. L'ho trovato troppo leggero.
Parlo ovviamente da uno a cui piace bere, ma non sono un grande intenditore, per questo alcune delle cazzate scrite su  ;D

Potrei parlare dei vini del Cile, un po' "francesi" in molti sensi, ma mi sa che pochi arrivano in Italia. Vi invito a provarli qua  :)

que tal, hombre?
il primo vino che ho postato è CILENO (devi leggere il thread dall'inizio, ti tocca  ;D).
parlaci tranquillamente dei vini della valle di cochagua o di quelli che ti pare!
i vini non si trovano? amico caro, si trova tutto su internet!
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Offline Chuncho

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #81 : Venerdì 11 Gennaio 2013, 18:59:04 »
 ;D
que tal, hombre?
il primo vino che ho postato è CILENO (devi leggere il thread dall'inizio, ti tocca  ;D).
parlaci tranquillame nte dei vini della valle di cochagua o di quelli che ti pare!
i vini non si trovano? amico caro, si trova tutto su internet!
azzz hai ragione, l'avevo visto ma non ho notato che diceva colchagua!  ???
Come ho detto non sono un esperto, ma a me piace bere un buon vino assieme ad una carne. Un vino come un merlot o cabernet stano benissimo con una grigliata!
È vero che si trovano i vini su internet e non solo, ma a qual prezzo. Io con 7 euro riesco a bere degli ottimi vini cileni, perché cambiare se non son tutti uguali, mi piacciono e non ho troppi soldi per spendere  :) 

Offline ammiraglio

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #82 : Giovedì 17 Gennaio 2013, 18:54:45 »
 :D

caro chuncho, probabilmente conoscerai il cileno 120, un merlot della casa santa rita.
colori quasi violacei alla vista con qualche riflesso più sfumato sul magenta, è un vino dal corpo medio (magari con un plus in direzione della piena robustezza), con al naso ribes e spezie e al palato ancora tanta frutta scura e liquirizia. il tannino è piuttosto pieno, maturo, ma smussato e la chiusura del vino resta fruttata con un principio di vaga dolcezza che nulla a che fare con il livello di zucchero residuale (il vino è secco).
l'affinamento leggero in barile conferisce anche una caratteristica leggermente fumosa.
considerato il costo davvero basso (intorno ai 9 dollari) è un affare perchè il 120 è un entry level nel portfolio dei prodotti della casa stessa.
a me - nella sua genuina semplicità - piace perchè è un prodotto non chiaramente qualificabile come eccellente, ma è - ripeto - ben confezionato, visto il prezzo.




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Offline MCM

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #83 : Venerdì 18 Gennaio 2013, 15:44:27 »
Pecorino d' Abruzzo.
Un bianco eccezionale. Profumatissimo.
http://www.goleminformazione.it/vini/pecorino-dabruzzo.html

Offline Matita

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #84 : Venerdì 18 Gennaio 2013, 22:10:44 »

i vini non si trovano? amico caro, si trova tutto su internet!

jamàs !

Il vino è una delle poche cose che non si compra online.
Quando compro una buona bottiglia , ma , puo' capitare, sà di tappo la restituisco e me ne danno un altra.

L'online è facile pure trovare "partite" di bottiglie che hanno preso la "scaldata" , che quindi rovina il vino. Ovviamente queste bottiglie le puoi trovare pure al negozio , ma almeno gliele riporti.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

jumpingjackflash

Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #85 : Venerdì 18 Gennaio 2013, 22:34:42 »
se cercate qualcosa di particolare vi consiglio questo:

http://www.anarkos.it/

Offline Chuncho

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #86 : Sabato 19 Gennaio 2013, 00:01:56 »
 :D

caro chuncho, probabilmente conoscerai il cileno 120, un merlot della casa santa rita.
........
si, certo che lo conosco e sono d'accordo con te. Da noi costa anche meno ed è perfetto per accompagnarlo ad una grigliata (io solo bevo vino con la carne, e non mangio poche grigliate). 12 euro per noi non è poco per un vino, puoi trovare più cari, ma con quei soldi è difficile sbagliare se compri un rosso. Ho sentito dire però che i vini cileni che arrivano in Italia non sono i migliori.

Non avete mai assaggiato l'elegante melvin? tipico del cile e del estate. È facile di fare; prendete un melone fate un buco e toglite le semi. Poi mettete un vino bianco, un po' di zucchero, aspetti alcuni minuti ed è pronto.   ;D


Offline AlenBoksic

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #87 : Sabato 19 Gennaio 2013, 15:53:27 »
se cercate qualcosa di particolare vi consiglio questo:
http://www.anarkos.it/


Questo non lo conosco,
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Offline ammiraglio

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #88 : Domenica 20 Gennaio 2013, 00:49:50 »
jamàs !
Il vino è una delle poche cose che non si compra online.
Quando compro una buona bottiglia , ma , puo' capitare, sà di tappo la restituisco e me ne danno un altra.

preferisco il rischio di prendere una sola, piuttosto che privarmi del piacere di sviluppare la mia curiosità.
per fortuna vivo in un posto dove trovo veramente tutto e dove una tasting class è all'ordine del giorno (parteciperò a breve ad una serata portoghese).
comunque pwr adesso su internet non ho mai beccato sole  ;D

si, certo che lo conosco e sono d'accordo con te. Da noi costa anche meno ed è perfetto per accompagnarlo ad una grigliata (io solo bevo vino con la carne, e non mangio poche grigliate). 12 euro per noi non è poco per un vino, puoi trovare più cari, ma con quei soldi è difficile sbagliare se compri un rosso. Ho sentito dire però che i vini cileni che arrivano in Italia non sono i migliori.

mi fa piacere che conosci il merlot 120!

oddio, francamente non so cosa stia arrivando in italia,  visto che vivo a new york.

rilancio con un altro cileno: la casa è la de martino, il vino è un legado reserva 2009 n.b la foto di seguito dice 2008, ma solo perchè non ho trovato la foto con l'annata 2009.

de martino: una casa di tutto rispetto, con tradizioni e al contempo ancora sufficientemente aritigianale per lavorare in termini prettamente biologici e quindi puliti.
la fermentazione avviene in contenitori moderni d'acciaio per poi procedere con un affinamento di dodici mesi in barili di quercia francese giù usata (e quindi con conferimento meno intenso a livello di cremosità)

la zona è la maipo valley e il vitigno è il celebre carmenere, una bacca praticamente espatriata dall'antica europa, considerato che sono rimaste poche sacche nel bordeax. il carmenere è un'uva rossa legalizzata nel bordeaux, ma sta soggiacendo ad un processo di scomparsa perchè dominano essenzialmente vini blendati con cabernet sauvignon, il cabernet franc, il merlot e il petit verdot (l'accoppiamento è a due, a volte a tre).

bottiglia sontuosa, secondo me, con un corpo medio di avanzata eleganza, con al naso prugna matura e fichi e in sottofondo strati di note speziate, incenso. i tannini sono morbidi e conferiscono a creare una bella spina dorsale ad un vino che al palato si chiude in modo prolungato ed appagante.
altamente consigliato.
il prezzo in dollari americani è intorno ai 16 -17 e li vale tutti: davvero una piacevolissima sorpresa.
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Offline AlenBoksic

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #89 : Martedì 22 Gennaio 2013, 08:34:07 »
In vino Vinturi
marco belpoliti

Decanter addio! Avete presente quelle caraffe di vetro dal collo sottile e dal piede panciuto, in cui si deve vuotare il vino per farlo aerare diverse ore prima della mescita? L’hanno acquistato in molti anni fa, sotto la suggestione di bere bene una pregiata bottiglia di barbaresco, o grignolino, soprattutto se di annata, così da far decantare il liquido rosso, o bianco, dentro la capiente pancia del decanter. Adesso non serve più, rendendo anche facile le cose a chi si occupava di lavarlo. 

A Napa Valley i sommelier s’aggirano per le cantine con al collo Vinturi, ovvero: Essenzial Win Aerators. Il nuovo decanter funziona grazie all’effetto Venturi. Gian Battista Venturi è un fisico italiano vissuto nel Settecento; nato a Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, fu allievo di Lazzaro Spallanzani e sacerdote. Aveva studiato la meccanica dei fluidi evidenziando il legame tra velocità e pressione in un condotto. L’oggetto che manda in pensione il decanter, sfruttando l’effetto Venturi, non è molto bello da vedere, ma efficace. Si tratta di una sorta d’imbuto trasparente attraverso cui viene versato il vino dalla bottiglia direttamente nel bicchiere. Il liquido scendendo aspira aria da alcune prese laterali, e la convoglia dentro il calice, ossigenando il vino; una tecnica che permette di avere istantaneamente una bevanda che emana profumi, quando prima occorrevano persino diverse ore. Oltre l’effetto studiato dal sacerdote emiliano, c’è di mezzo anche l’equazione di Bernoulli, per dire che questo oggetto non troppo elegante utilizza studi della fisica per darci il nettare di Noè al giusto livello di bevibilità. 

Il decanter è un’invenzione molto antica; sembra che risalga alla civiltà romana, anche se è solo nel Settecento che raggiunge una forma davvero efficace, poi perfezionata negli ultimi cinquant’anni. Senza la caraffa allungata fino a qualche tempo fa non si poteva assaggiare vino senza incorrere nelle reprimende degli addetti ai lavori, degli specialisti, o solo degli intenditori: «Ma come, non usi il decanter?». Rossi di vergogna molti di noi l’hanno acquistato; poi si sono procurati lo scovolino per pulirlo con riso e acqua, e persino l’attrezzo per farlo asciugare a testa in giù. Adesso non serve più. Immagino di vedere la boccia affusolata di vetro in vendita nei prossimi mercatini di Natale, o su eBay. Intanto Vinturi, che si acquista a 50 dollari, su Amazon è a 27,99. Comprarlo? 

http://www.lastampa.it/2013/01/21/cultura/opinioni/minima/in-vino-vinturi-RvVr8JSvYYd4SePrZLtGjL/pagina.html

Antonio,
dacci lumi
Grazie
 ;)

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Offline ammiraglio

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #90 : Sabato 26 Gennaio 2013, 17:22:02 »
carissimo, sì ne ho sentito parlare ma non l'ho ancora mai visto dal vivo, in ogni caso non mi sembra un brutto oggetto da vedere. così come descritto nel pezzo de la stampa.



due parole sul madeira, un vino fortificato e proveniente dalla famosa isola e che in passato ha viaggiato per svariati mari proprio perchè già ossidato attraverso "cottura" e quindi con ampie capacità conservative nel tempo. storicamente è il vino col quale gli americani brindarono all'indipendenza e alla stesura costituzione, ma paradossalmente anche gli inglesi del tardo settecento (e grandi amanti di vini fortificati) hanno condiviso questa passione insieme alla loro ex colonia.
il madeira regge tranquillamente le 8 settimane dall'apertura, non va pertanto bevuto necessariamente di fretta per paura che la boccia si guasti e tra i fortificati è quello che regge meglio.

questo è un entry level a 20 dollari circa, si tratta madeira fine rich, casa sandeman (sì, la celeberrima produttrice del porto).
colore ambrato con riflessi che virano sull'oro, un sapore ricco in bocca con mocha, caramello e chiaramente noci.
l'acidità bilancia il palato conferendo una discreta struttura di fondo nell'ambito dei 19% gradi alcolici.
la bacca di riferimento è il tinto negra mole, quella maggiormente coltivata nell'isola, ma non appartenente all'elite delle uve selezionatissime per il madeira di livello più qualificato (ad esempio la sercial).
la stile del prodotto è definibile semidolce, ma esistono tranquillamente sul mercato madeira secchissimi fino all'osso o semi secchi o addirittura più vischiosi o cremosi rispetto al "fine rich" qui presentato.
il madeira è ottimo sia come vino da dessert ma anche come vino da antipasto, naturalmente in presenza di piatti particolari.

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #91 : Lunedì 11 Febbraio 2013, 20:52:46 »
un ottimo alvear, montilla moriles DO, solera 1927.



vino da dessert con la celebre pedro ximenz come uva di riferimento.

un colore ambrato che cattura ed una vischiosità in bicchiere notevole per una boccia che mi sentirei di raccomandare fortemente. siamo nel sud della spagna, in andalusia, e la denominazione di origine è montilla moriles, a circa una quarantina di cholometri a sud di cordoba.
la zona è rinomatissima per l'uso della "solera" come sistema di blendaggio di vini di diverse annate, in modo tale da conferire al prodotto una consistenza qualitativa sempre riconosciuta sul mercato, esattamente allo stesso modo di come viene trattato lo sherry. la capacità di invecchiamento e di lavorazione, unitamente al livello di acidità del vitigno, bilancia lo zucchero residuale che qui non cito per non intimorire alcuno;-).

generoso al naso con crema brulèè e tanta noce e uva passa, il vino è in bocca è enorme, ma mai pesante, in una delizia senza paragoni. una volta aperta la bottiglia che può reggere tranquillamente le 2, massimo 3 settimane, ma andando oltre, al contrario del madeira, poi scade di tono. per essere un vino fortificato la gradazione è relativamente bassa (16 gradi).
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Offline 110annidistoria

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #92 : Mercoledì 6 Marzo 2013, 13:22:31 »
Questo non lo conosco,
però per chi voglia un moscato da spararsi in endovena



(8€ in enoteca)

ce l'ho in casa da un mesetto..me l'ha regalato un docente AIS assicurandomi la sua eccezionalità..il problema è che io ed il moscato d'Asti non siamo andati mai d'accordo..vi aggiornerò

Offline 110annidistoria

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #93 : Giovedì 26 Dicembre 2013, 12:29:22 »
riporto su il topic con le mie bevute di questi giorni nella terra natia (per chi non lo sapesse sono di Brindisi, anche se romano d'adozione da ormai 12 anni).

Vi parlo di un'azienda che sono andato anche a visitare tre giorni fa, e che è una piccola ed interessantissima realtà dall'alto salento, si chiama Agricole Vallone.

Per la cena del 24, abbiamo bagnato gli spaghetti alle cozze di mamma con questo:
http://agricolevallone.it/sito/it/9/22/vini/tenuta-serranova.htm

fiano in purezza, coltivato all'interno di una riserva marina naturale del wwf chiamata Torre Guaceto, quindi di fatto con agricoltura biologica anche se non certificata. Molto buono, grande sapidità e mineralità, struttura quasi da vino rosso;

Per i cannelloni del pranzo di Natale invece siamo andati sul campanilistico/tradizionale, con un Brindisi Rosso Dop riserva:
http://agricolevallone.it/sito/it/9/29/vini/vigna-flaminio-riserva.htm
Riserva 2008, vino che diventava quasi di color granato, era al momento giusto del suo affinamento in bottiglia; la carica acida e tannica del negroamaro era bilanciata benissimo dalla struttura imponente del montepulciano.

Ma quella più importante la sto per aprire ora, aspettando i rigatoni alla genovese (ricetta in realtà partenopea) che io adoro e di cui vi lascio un link per la ricetta
http://ricette.giallozafferano.it/Genovese.html

S tratta del Graticciaia, vino di punta dell'azienda, da uve negroamaro in purezza (perchè nel brindisino il primitivo è solo la seconda scelta, è quest'altra l'uva regina), vinificate in maniera simile all'amarone della valpolicella, con un appassimento delle uve sui graticci dopo la raccolta e con un lungo affinamento successivo.
http://agricolevallone.it/sito/it/9/20/vini/graticciaia.htm

vi farò sapere come è andata!

Offline cartesio

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #94 : Giovedì 26 Dicembre 2013, 16:00:04 »
Vi segnalo anche un buon Spigel, della cantina di Caldaro.

http://www.kellereikaltern.com/shop/vini/cid-103.html

Sono stato lì un paio di mesi fa ed ho preso un cartone con sei vini diversi, tutti "buoni", ovvero ben fatti, dal punto di vista di un incompetente come me, ma uno solo di mio gusto, il Lagrein Spigel.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline ammiraglio

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #95 : Mercoledì 24 Dicembre 2014, 09:26:45 »
la cantina di caldaro la seguo da un bel po'.

due parole sul nero di troia in purezza della denominazione castel del monte.
l'azienda di maria marmo - tenuta cocevola lavora in purezza, senza blendare dentro un secondo vitigno come fa la maggior parte dei viticultori e come è consentito dal disciplinare.
il vino di punta della cantina è il vandalo, adesso sul mercato con l'annata 2007: è lievemente balsamico, polposo, con la nota vena tannica leggermente amarognola. la barrique francese c'è ma è discreta arricchendo il palato, senza ingessarlo.

caldamente consigliato.
www.azienda-agricola-marmo.com
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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #96 : Mercoledì 24 Dicembre 2014, 11:40:55 »
Ottimo consiglio!
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #97 : Giovedì 25 Dicembre 2014, 16:50:30 »
 senza blendare
 :o
Ottimo consiglio!
 
Ammiraglio dice blendare e disabitato invece di azzannarlo alla gola come farebbe durante gli altri 364 giorni dell'anno dice ottimo consiglio. 
:D Se vede proprio che è Natale, eh?
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline cartesio

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #98 : Giovedì 25 Dicembre 2014, 19:21:27 »
Oggi abbiamo pasteggiato con questo.



Ci ha ampiamente soddisfatto.

Buon Enonatale. 
e ffforza lazzzio

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Offline ammiraglio

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Re:rubrica in vino veritas
« Risposta #99 : Giovedì 25 Dicembre 2014, 21:34:20 »
è natale, è natale, caro Frusta  ;).

ringrazio Cartesio: non l'ho mai assaggiato questo tuo vino ed ho letto che è un 100% Montepulciano della san severo dop.

ancora due parole sulla castel del monte nero di troia doc e con l'occasione invio la foto del Vandalo (anche se l'etichetta recita 2005 mentre è in commercio l'annata 2007). è una denominazione che risale al 1971 e che è spesso stata interpretata con la volontà dei produttori di lavorare con un mix che prevedeva fino al 30% di Montepulciano come complemento. Già negli anni passati alcuni viticultori, forse più coraggiosi, si sono rifiutati di portare avanti questo matrimonio, concentrandosi solo sul NdT in purezza.
scelta difficile e non economicamente vantaggiosa visto che il vitigno raggiunge solo la maturità a fine ottobre (non è un'uva precoce quindi) con ovvi rischi dovuti a possibili piogge forti, un'uva che presenta un tannino e dei polifenoli complessi che necessitano di pazienza e di un lungo invecchiamento in bottiglia, dopo un primo periodo nelle barrique francesi (periodo che può variare a seconda della filosofia della cantina, ma i vini top arrivano anche a 15 mesi). Insomma il lavoro in purezza comporta l'immissione sul mercato di bottiglie solo in un secondo momento rispetto a chi lavora invece con l'assemblaggio (il montepulciano è carnoso, ma presenta tannini di per sè assai malleabili che aiutano a levigare alcune scontrosità adolescenziali del NdT).

dal 2011 la riserva beneficia dello status invece docg ma deve contenere almeno il 90% di uve nero di troia. Finalmente una scelta giusta e di prospettiva con un disciplinare severo, visto che questo vitigno è assolutamente di livello e deve esprimere la giusta territorialità. Naturalmente la riserva è consentita solo a NdT prodotti in pochi determinati comuni e con requisiti minimi di invecchiamento.



chiudo con una bottiglia prodotta dalla cantina Pranzegg con alla guida Martin Gojer, uno che lavora esclusivamente con vini naturali da fermentazione spontanea e senza lieviti industriali. la solforosa aggiunta è davvero minima e serve a dare stabilità contro l'ossidazione.
sui vini naturali in generale ci sarebbe da scrivere un capitolo.
E' il Campill 2011, con un mix di diversi cloni di Schiava (la più varietalmente interessante è quella Grigia) e in misura davvero minimale Lagrein e Barbera. Proveniente da un vigneto singolo con alcuni filari che risalgono addirittura a 80 anni fa. Come detto fermentazione spontanea (tutte le uve insieme modello field blend!), 4-5 settimane di macerazione, pigeage fatto a mano. Invecchiato 22 mesi in botti da 700l and 2500l. Non chiarificato, non filtrato e nessun additivo tipo enzimi, acido ascorbico, etc.
i vini naturali sono altamente digeribili (per chi ha il solito problema dei solfiti) e decisamente gastronomici.
Naso speziate e con tante violette, la bocca è veloce all'ingresso ma non acquosa con la struttura che c'è e si fa sentire. l'acidità pulisce il palato e resta una sensazione di richiami alla cioccolata amara. è un bellissimo vino, assai intrigante.

 
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