Autore Topic: Rassegna Stampa 11/10/2012  (Letto 1649 volte)

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Rassegna Stampa 11/10/2012
« : Giovedì 11 Ottobre 2012, 09:41:20 »












Offline lollapalooza

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Re:Rassegna Stampa 11/10/2012
« Risposta #1 : Giovedì 11 Ottobre 2012, 09:44:13 »
[10/ott/2012 22.33.00]



Caso Zarate alla Lazio, l'ex Delio Rossi affonda il dito nella piaga: "Ormai è diventato un giocatore anonimo. Roma? Ci andrei..."

L'ex tecnico biancoceleste critica l'argentino, divenuto quasi un peso per la formazione di Petkovic, elogiato dal collega per l'ottimo impatto avuto sulla nuova realtà.



"Zarate? E' diventato un giocatore anonimo". A scolpire la durissima sentenza è Delio Rossi, ex allenatore dell'argentino. E' proprio sotto la guida del tecnico riminese, che evidentemente non lo 'riconosce' più, che 'Maurito' ha dato il meglio di sè in Italia, siglando 13 reti nel campionato 2008-09, l'ultimo di Rossi nella Capitale.

"Il problema di questo ragazzo - ha spiegato il mister a 'Radio Sei' - è che non è più lui, si è snaturato ed è diventato un giocatore anonimo. La società ha investito tanto in Zarate, sta cercando di recuperarlo alla causa, ma non so se ha scelto il modo giusto".

Della Lazio attuale, invece, lo sta stupendo in positivo il collega Petkovic: "Lo conoscevo poco, ma ha dimostrato molta intelligenza nell'impatto con la nuova realtà. Ha saputo innanzitutto adattare le proprie idee al materiale che aveva a disposizione. Il suo 'capolavoro', finora, è stato quello di essere riuscito a riportare Hernanes al top".

La sua squadra, ricorda Rossi confrontandola con quella di oggi, "era meno forte qualitativamente, c'era gente nuova come Behrami o Lichtsteiner, ho dovuto lavorare in prospettiva, mentre ora mi sembra che il presidente Lotito preferisca a puntare a giocatori già affermati. In entrambi i casi direi che sta avendo ragione lui".

Questo, invece, il suo giudizio sull'altra metà della Capitale, la Roma: "Non è partita bene, per fare quel tipo di calcio devi essere al massimo fisicamente e mentalmente. Quando i risultati non arrivano, arrivano invece le polemiche, di contro c'è una Lazio che mantiene la supremazia cittadina da due anni. Ma ci sono i presupposti per andare avanti. Se allenerei la Roma? Senza problemi - conclude, un po' a sorpresa, Rossi - Sono un professionista".


Offline Reflexblue

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Re:Rassegna Stampa 11/10/2012
« Risposta #2 : Giovedì 11 Ottobre 2012, 10:10:50 »

Caso Zarate alla Lazio, l'ex Delio Rossi affonda il dito nella piaga: "Ormai è diventato un giocatore anonimo. Roma? Ci andrei..."

...


Me stavo a preoccupa'.

Offline lollapalooza

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Re:Rassegna Stampa 11/10/2012
« Risposta #3 : Giovedì 11 Ottobre 2012, 10:14:26 »













BLINDARE LULIC ECCO LE MOSSE Pronto un nuovo contratto
per lesterno
di Alberto Abbate
ROMA - Tempi diversi, stessi intenti: Lotito-Lulic,
prove di matrimonio. Passeggia, il presidente,
verso laltare. Chiede subito lanello doro, Senad.
Nuovi contatti per il rinnovo: il bosniaco vuole un
adeguamento, la Lazio deve blindare il suo
gioiello. Non ha ancora messo il turbo
questanno, non è stata una partenza sprint per
Lulic. Corsi e ricorsi storici: fu esattamente così
anche la passata stagione. Prima che Reja
scoprisse di avere un vero talento fra le mani.
Lallievo prediletto di Petkovic, ai tempi dello
Young Boys. Il Dottore?? ora lo sta aspettando,
Lulic può far volare la sua Lazio. Intanto però
chiede un premio?? per
le ultime sgroppate
sulla fascia. Si sente
artefice della cavalcata
trionfale dello scorso
campionato, pretende
un riconoscimento: oggi
guadagna ancora
700mila euro. Lotito sta
lavorando per accontentarlo, cè stata unapertura ai manager
nei giorni scorsi: prolungamento sino al 2018.
GRANDE LAZIO - Pimpante, sorridente. Così sè presentato, Lulic, nel ritiro della
Bosnia. Non è certo al top della condizione, la botta alla caviglia col Palermo lo ha
frenato in questo primo scorcio di stagione. Anche a Pescara non ha brillato, sta
faticando oltre misura come terzino. Mica facile macinare chilometri sulla fascia e
coprire ogni diagonale in fase difensiva. Senad non sabbatte, può farcela, deve solo
carburare. La voglia non gli manca, è volato in patria per proseguire la sua corsa.
Solite parole damore per la Lazio: «Abbiamo un gruppo importante e io mi sento molto
apprezzato. Questanno possiamo davvero fare bene» .
IL MONDIALE - Prevede il futuro, si concentra sul presente. Due sfide cruciali per la
sua Bosnia: domani volerà in Grecia, martedì 16 ottobre ospiterà la Lituania del
compagno laziale Stankevicius. In ballo ci sono i Mondiali 2014, Lulic non vuole
mancare. Stacca già un biglietto per il Brasile: «Ci prenderemo la qualificazione. Non
so se questa Bosnia è la rappresentativa più forte di tutta lex Jugoslavia, di certo è
una grande squadra. E lo dimostreremo» .
LE PRETESE - E cresciuto in silenzio, Senad. Lo fissi negli occhi, scorgi una
personalità pazzesca. Altro che timido, è solo riservato. Ha le idee chiare, le realizza in
un istante. Sempre di corsa, anche nella vita. Una spanna sopra gli altri. Furbo,intelligente, pretenzioso. Sa di valere, lo ha dimostrato e adesso pretende il
sostanzioso ritocco dellingaggio: il doppio di quanto percepisce. Lotito sta negoziando,
deve sottrarlo alle mire dei più grandi club europei. In estate in tanti - dal Chelsea al
Bayern - gli hanno fatto la corte. Giù le mani o mani al portafoglio.
LA CONSACRAZIONE - Il rinnovo sino al 2018 è allordine dei prossimi giorni. La
Lazio deve blindare la sua scoperta. Pagata appena 2,8 milioni nellestate 2011. Oggi
vale oro: prezzo quasi quintuplicato. Da perfetto sconosciuto a talento indiscusso, vera
rivelazione dellultimo campionato biancoceleste. Adesso deve ripartire e consacrarsi.
Petkovic non vede lora di riabbracciare il suo vero?? pupillo. Non dimenticherà mai
quel funambolo del pallone che scorazzava sulle arcate di Berna. Alla Lazio deve
sfrecciare sul mondo.

E un idolo in Bosnia con Dzeko e Pjanic
Senad Lulic è stato eletto terzo
migliore giocatore bosniaco
alle spalle di Edin Dzeko e
Miralem Pjanic, in merito al
rendimento della scorsa
stagione. Insieme allattaccante
del City e al centrocampista
della Roma, Lulic è un punto
fermo del ct Susic, che lo
considera il vero ago della
bilancia negli schemi della sua
nazionale. La Bosnia, nei
prossimi due impegni per le
qualificazioni mondiali, dovrà
affrontare la Grecia (domani) e
la Lituania (martedì).

Adora la cucina e Internet
Timido e riservato, Lulic non
ama parlare del suo privato. Ha
però confidato qualcosa della
sua vita e del suo arrivo in una
città come Roma, lui abituato a
confrontarsi con realtà molto
più piccole: «Limpatto con
Roma è stato strano. E una
metropoli gigante e non è
facile muoversi. Così ho preso
in affitto un appartamento
vicino allo stadio Olimpico ed è
stato tutto più facile». Tosta
invece la vita da calciatore,
Senad racconta il suo stress,
soprattutto rigiardo agli
spostamenti continui: «Ogni
tre giorni bisogna viaggiare,
sei costantemente in treno o in
aereo. Ad alcuni sembra facile,
ma non lo è affatto. Non ho mai
il tempo per fare ciò che vorrei,
magari anche solo dormire un
po di più o bere un drink con
gli amici». Sin da piccolo tifa
Barcellona, Lulic. E sposato
con limprenditrice svizzera
Sandra Fehr, lha conosciuta
quando giocava nello Young
Boys. Adora la sua cucina: «Mi
prepara delle polpette uniche».
Lulic è un genietto del web, a
Formello trascorre la maggior
parte del suo tempo libero
attaccato al suo inseparabile
tablet.

IL RETROSCENA SULLA PANCHINA DELLA LAZIO
E Petkovic ha battuto Schuster
ROMA - Sliding doors: è arrivato lo
sconosciuto?? Petkovic, poteva esserci Bernd
Schuster sulla panchina biancoceleste. E questo
il clamoroso retroscena di un maggio di fuoco sul
fronte allenatori. Nel turbillon di candidature del
dopo-Reja cera lex tecnico del Real Madrid. Non
solo: la trattativa per portarlo a Roma era
avviatissima, cerano stati contatti frenetici, quasi
una stretta di mano. Lotito in extremis ha puntato
tutto su quel marziano venuto da Sarajevo.
Nessun potere occulto, anche ragioni
economiche hanno dettato la scelta. Il presidente
biancoceleste poi ama le sfide, al momento sta
vincendo lultima.
SCHUSTER - Un allenatore straniero da lanciare
o rilanciare nel campionato italiano. Era questo
lidentikit del personaggio, che doveva sostituire
Reja sulla panchina biancoceleste. Giorni
frenetici, già caldissimi a maggio, per dare subito
una nuova guida alla squadra. Erano rimbalzati tantissimi nomi, cera pure Dunga - ex
ct del Brasile - in lizza. Ma non era mai venuto fuori chi davvero, un contratto
biancoceleste, lo aveva quasi firmato. Non uno qualsiasi, ma lex campione di Spagna
Bernd Schuster. Un vincente in cerca di riscatto dopo lesilio in Turchia al Besiktas. Lex
centrocampista tedesco aveva vinto la Liga, con una cavalcata trionfale, nella stagione
2007/08, alla guida del Real Madrid. Era stato poi esonerato a dicembre dellannata
successiva.
VINCE PETKOVIC - Contatti avviati, Lotito era a un passo dal sì. Eppure, quel signore
della Caritas, non riusciva proprio a toglierselo dalla mente: Petkovic ha vinto in volata.
Forse, ironia del destino, quel curriculum umile è stata la sua carta vincente. Almeno
con un presidente bastian contrario come quello biancoceleste. Sapeva, Lotito, che
avrebbe scatenato tanti mugugni e parecchio scetticismo. Lo desiderava. E ora esulta.
E al settimo cielo. Mai aveva speso così poco, mai era volato così in alto in partenza:
«Non è vero lassioma più spendi, più vinci», ripete da anni. Questo però è un altro
discorso.



Offline lollapalooza

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Re:Rassegna Stampa 11/10/2012
« Risposta #4 : Giovedì 11 Ottobre 2012, 10:16:34 »


Avanza il piano B: c è la difesa a tre
Ieri a Formello le prove del 3-5-2 con Biava, Dias e Ciani
Petkovic soddisfatto: «E un modulo che mi piace molto»
di Alberto Abbate
ROMA - Modulo che vince, non si cambia. E un
altro Petkomandamento: «Al momento il 4-1-4-1
ci garantisce equilibrio. I nostri laterali spingono
e riusciamo a essere in tanti in fase offensiva. Le
altre soluzioni, che proveremo, serviranno per
avere un piano b alloccorrenza». Dallalba al
tramonto. Vlado si confessava di nuovo ieri
mattina, nel pomeriggio ecco le prove di 3-5-2:
«E uno schema che mi piace parecchio. Lo
utilizzavo già quindici anni fa, quando nessun
altro giocava così». In Italia è lultimo grido: «In
serie A, come altrove, la cosa più importante è
lavorare, credere nelle proprie idee e convincere
i giocatori che queste siano giuste», ripete il
bosniaco a Teleroma 56. E il lavaggio del
cervello raggiunge i neuroni biancocelesti:
Floccari ha il veleno, Rocchi ritrova il gol, Brocchi
il campo. E successo tutto ieri pomeriggio a
Formello, nellamichevole contro il Civitavecchia.
E finita 6 a 2, Petkovic ha sperimentato il futuro.
PROVE DI 3-5-2 - Prove di 3-5-2, prove di Lazio
camaleontica. Lidea era nellaria, mancava solo il
tempo per testarla: «In questa sosta la
proveremo diverse volte», ammette Petkovic. Ieri
cerano Biava, Dias e Ciani, a comporre il
terzetto. La retroguardia è stata bucata due volte
dal Civitavecchia, ma il tecnico è rimasto
comunque soddisfatto. Cè parecchio su cui
lavorare. Petkovic continuerà a farlo in gran
segreto, non svelerà i suoi segreti agli avversari.
Ieri pomeriggio Formello era un bunker, non si
sbirciava neppure lorizzonte.
ASPETTANDO RADU - Nei prossimi giorni
rientrerà anche Radu negli esperimenti: ieri sè
allenato, fra oggi e domani effettuerà un provino
per poter tornare a pieno regime in gruppo. Non
assapora lerba da 6 mesi in una gara ufficiale,
dal 9 aprile, il trionfo casalingo sul Napoli. Lo ha
tormentato il solito ginocchio, adesso Stefan
sogna una convocazione già col Milan. E proprio
il rumeno (in estate tanto si era parlato del suo
riposizionamento al centro della difesa) potrebbeessere larma in più della nuova soluzione tattica.
Da sfruttare, chissà, contro avversari ben
individuati. Petkovic non ha certo cancellato la
batosta di Napoli dal 3-4-1-2 di Mazzarri.
Promette scintille al ritorno.
DOPPIETTA FLOCCARI - Un presente
conservatore, un domani trasformista:
«Dobbiamo saper anche cambiare in corsa,
dominare in qualsiasi modo lavversario e
migliorare giorno dopo giorno». Saper sfruttare
ogni forza, convogliarla nellobiettivo comune. A
Formello, col Civitavecchia, ieri cera addirittura
chi volava lì davanti. Floccari è un atleta di
Cristo, ora pure un seguace di Petkovic. Ed è più
cattivo: doppietta nellamichevole di ieri, col
guizzo di chi vuole riprendersi la Lazio. Come
capitan Rocchi, a segno insieme a Mauri,
Ledesma e Scaloni.
ZARATE - E fame di Lazio: «Ho spiegato ai miei ragazzi che oggi, nel calcio, è la
mentalità vincente a permetterti di segnare più gol degli altri. Così si arriva lontano».
Hanno partecipato tutti allabbuffata, tranne Zarate. I dolori del giovane Maurito
rimangono. Li cura il fratellone Sergio? «Non ci sono problemi né con lallenatore né
con la società», assicura il Ratòn. Eppure largentino non riesce proprio a scuotersi.
Petkovic gli indica la via da seguire: «A 34 anni Klose stupisce per la freschezza
mentale che mette in campo e durante gli allenamenti. E un riferimento per tutti, un
esempio». Lo fissi bene, Maurito. Senza mal di panzer.




Offline lollapalooza

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Re:Rassegna Stampa 11/10/2012
« Risposta #5 : Giovedì 11 Ottobre 2012, 10:18:27 »






Felicità Brocchi il rientro è vicino
Test positivo contro il Civitavecchia, dopo quasi un anno prepara
il ritorno: punta alla convocazione per il Milan
di Alberto Abbate
ROMA - Sguardo di fuoco e una lacrima sul viso:
forse il calvario è finito, Brocchi è tornato. Era
quasi commosso sul campo di Formello, lhanno
abbracciato tutti. E stata unagonia lassenza di un
nemico?? da inseguire, ieri pomeriggio Cristian
mordeva le caviglie del Civitavecchia. Con
cautela, per carità. Un tempo e basta, per
respirare il campo e testare la guarigione. Un
tempo di gioia, per ringhiare al mondo la sua
rabbia. E passato quasi un anno da quel
maledetto fine novembre 2011 (Lazio-Juventus)
quando entrò nel tunnel. Al ritorno a Torino, l11
aprile 2012, la sua ultima apparizione ufficiale.
Adesso Brocchi
intravede il rossonero e
rivede la luce:
Lazio-Milan è il suo
derby del cuore. Malato
di calcio.
TEST ANTI-URTO - Il motorino non sè mai
fermato. Inesauribile, Brocchi sè caricato pure
quando davvero sembrava esser calato il suo
sipario. Oltre 10 mesi lontano dalle battaglie dei
campi, Cristian non ha mai smesso di lottare. Ha
convogliato ira, tristezza e ambizione per tornare
a quasi 37 anni più forte di prima. Non lo hanno
scoraggiato mille consulti, una diagnosi sbagliata
(contusione al terzo dito) in principio, un plantare
per poggiare il piede - destro - ferito. La
microfrattura lo ha tormentato allinfinito, adesso
Brocchi non sente quasi più dolore. Lo staff
medico vuole però testarlo agli urti, capire la
reazione e la resistenza. Così sarà pure nei
prossimi giorni, prima di lanciarlo nella mischia.
Vuole la convocazione col Milan, Cristian mette
già lelmetto.
DERBY DEL CUORE - «Argento vivo» negli occhi e nei muscoli: lo ricordano così
dalle parti di via Turati. A Formello era loro di Reja. Inossidabile come la materia
prima, inarrestabile come la sua grinta e la sua voglia di mangiarsi lerba e gli
avversari. Cristian Brocchi ha vinto tanto, praticamente tutto con la maglia del Milan,
una Coppa Italia e una Supercoppa con la Lazio, ma non è ancora sazio. Ha la fame
del vecchio leone, la stessa voglia irrefrenabile, a 36 anni suonati, di togliersi altresoddisfazioni. Non lo ha fermato un anno ai box, desidera chiudere una carriera
elitaria imprimendo il suo nome nella storia biancoceleste. Prima di svestire i panni del
calciatore.
FUTURO ALLENATORE - Cè una proposta da dirigente nellaria. Lotito lha fatta da
tempo a Brocchi. Lui però non ha intenzione di separarsi dal campo, vuole allenare i
bambini. Ne ha già parlato sia col Milan che con la Lazio, è il suo sogno: «Amo il
calcio dalletà di 5 anni e ho deciso dintraprendere questa professione proprio per
questa passione intensa, forte e genuina. Quella che metto ancora in campo a
distanza di tanti anni. Fuori, di diverso cè solo il mio modo di vivere la vita privata, di
comportarmi, di raffrontarmi alle altre persone. Cerco sempre di mantenere un certo
equilibrio - ripete sempre - e tanta umiltà. Sono cosciente che nel momento in cui finirà
la mia carriera, la mia vita sarà sicuramente diversa. E se un giocatore, già durante
lattività, riesce a comprendere che tutti i privilegi e i vantaggi che ha, sono legati alla
professione che svolge, sarà molto più facile e meno traumatico il giorno in cui
appenderà gli scarpini al chiodo» . In realtà, li porterà in spalla per sempre.

LA SFIDA DI SABATO 20 Febbre da Milan: polverizzati 3.000
biglietti
E già corsa allultimo tagliando, si va
verso il tutto esaurito: ecco come e dove
acquistare i tagliandi
ROMA - Quanta voglia di Lazio! Non cera
dubbio. Meglio delle aspettative, al di là delle
previsioni: polverizzati 3 mila tagliandi in appena
quattro ore. Sarà una bolgia lOlimpico il 20
ottobre, è già febbre del sabato sera. Si
preannuncia il tutto esaurito già da questi primi
numeri e ci sarà tempo per acquistare i tagliandi
quasi sino allultimo istante. Difficilmente ci
saranno ancora biglietti nelle ultime ore. A
questo ritmo, finiranno molto prima. Lazio-Milan,
che spettacolo.
Continuano a suonare la carica gli organizzatori
del Terzo Tempo, sarà un successo anche
stavolta: «Uniti si vince - scrivono sulla pagina
facebook - e così spingeremo ancora la Lazio
alla vittoria». A qualsiasi costo: 150 euro in
Tribuna donore, 90 in Monte Mario (ridotto 60),
60 in Tevere Top (ridotto 40), 45 in Tevere
(ridotto 30), 20 in tutti gli altri settori.
Le istruzioni sono arrivate martedì. Ecco dove
acquistare i biglietti: nei Lazio Style 1900 o
presso le ricevitorie della Lottomatica; sul sito
internet Listicket o tramite il Call Center al
numero a pagamento 892.982 (molto utile la possibilità di stampare da casa i tagliandi
acquistati via internet). Non sarà valido, per Lazio-Milan, labbonamento Cucciolone: ai
possessori del medesimo verrà data la facoltà di acquistare in prelazione, sullo stesso
posto, un tagliando a 1 euro, dalle 12:00 di oggi, fino alle 18:30 di mercoledì 17
ottobre, presso tutti i punti vendita Lazio Style 1900 e Lottomatica, presentando
labbonamento stesso in forma voucher elettronico o tessera del tifoso Millenovecento.
Chi comprerà il biglietto dovrà come sempre mostrare il suo documento didentità, per i
ragazzi under 14 basterà solo il tesserino sanitario. Per gli altri minorenni un
documento didentificazione rilasciato dal Comune, la carta didentità, lo stato di
famiglia con foto o il certificato di nascita con foto o il passaporto di un genitore.
Potranno ovviamente essere acquistati al massimo 4 tagliandi (presentando un
documento didentità delle altre 3 persone) per ogni singolo tifoso. I botteghini sono già
in tilt.

I PROCESSI Mauri, i tempi si allungano ancora
Cremona lo blocca, potrebbe non
rientrare nei prossimi giudizi di Palazzi
ROMA - Lattesa non è ancora finita. E può
davvero diventare estenuante: Stefano Mauri
potrebbe non rientrare neppure nei prossimi
giudizi di Palazzi, relativi al calcioscommesse. La
Procura federale infatti potrebbe procedere
soltanto sul filone di Napoli, lasciato in standby
insieme alle gare Lazio-Genoa e Lecce-Lazio
proprio questestate. Il motivo? Gli ultimi sviluppi
di Cremona bloccano la situazione del
centrocampista brianzolo: quelle gare non
possono ancora andare a processo sportivo.
Attende ormai da mesi, Mauri, il momento in cui
dovrà difendere la sua carriera nei tribunali
federali. Invece dovrà aspettare ancora. E, in
attesa di giudizio, continuerà a giocare con la
Lazio con questo peso sulle spalle. Per il conto
svizzero, intestato alla madre, dovrà rispondere
ai magistrati elvetici: è indagato per riciclaggio. Il pm di Cremona Di Martino ha
comunque parlato con Palazzi e gli ha chiesto di aspettare ancora, prima di procedere
a un eventuale deferimento del centrocampista. A meno che non ci siano prima
importanti sviluppi da Berna. Eppure, le date cantano, lultimo tormento di Mauri, nulla
centrerebbe col calcioscommesse.



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« Risposta #6 : Giovedì 11 Ottobre 2012, 10:20:47 »


LAZIO, DUE MESI DI FUOCO Sedici partite fino alla fine dellanno:
primo obiettivo battere una big
La pr ima v o l t a c on l a Ni g e r i a
Ri torno in azzurro dopo due anni
E accolto in patria da superstar
di Alberto Abbate
ROMA - Due mesi di fuoco, 64 giorni da
stakanovisti: questa Lazio non si ferma più.
Addirittura 16 incontri sino alla sosta natalizia,
Petkovic vuole farsi subito il regalo. I
biancocelesti non hanno ancora vinto un big
match, solo un punto accumulato fra Europa
League e campionato nelle sfide verità: il
pareggio col Tottenham e la sconfitta di Napoli.
«Per diventare grandi, bisogna pensare da
grandi - assicura il filosofo Petkovic - e il nostro
obiettivo è battere
chiunque. Adesso cè il
Milan» . Appuntamento
a sabato 20 ottobre.
Poi il tour de force, la
maratona, una via
crucis calcistica sino a
Natale per raggiungere
il Paradiso.
ESAMI DA BIG - Gli esami sono appena iniziati.
Un debutto così, nessuno lo avrebbe mai
immaginato. Cinque vittorie in sette partite e il
primato in Europa League sono un bottino
mostruoso, ma ora Petkovic deve conservarlo e
alimentarlo. A suon dimprese. Poco più di una
settimana per ricaricare le pile, poi la Lazio dovrà
mettere la quinta, avere una marcia in più. Non
avrà un attimo per rifiatare. In due mesi soltanto
tre volte potrà preparare una gara in una
settimana, poi giocherà praticamente ogni tre
giorni.
UNA GARA OGNI 3 GIORNI - Subito il Milan,
quindi il volo ad Atene per mantenere il primato
in Europa League: il Panathinaikos ha fermato
già il Tottenham. Neanche il tempo di voltare
pagina, la Lazio visiterà il Franchi, attesa dalla
Fiorentina di Montella, la formazione più in forma
del campionato. Quindi, appena tre giorni doposbarcherà il Toro allOlimpico. Per chiudere in
bellezza lottobrata romana e proiettarsi al 4
novembre allombra dellEtna, dal Catania.
NOVEMBRE DI FUOCO - Altro che clima derby,
la Lazio non potrà pensarci. Ci sarà lEuropa
League e ancora il Panathinaikos a distrarla, 72
ore prima del fatidico 11 novembre. Roba da
matti. In realtà, proprio dopo i Morti, partirà la
sfilza di sfide verità. Tutte dun fiato:
Panathinaikos, Roma, Juventus, Tottenham e
Udinese. L'unica trasferta sarà allo Juventus
Stadium. A dicembre proseguirà la marcia
estenuante, comprenderà pure una gara di
Coppa Italia (contro Siena o Torino). Il big match
è fisso rosso sul 16 dicembre. Arriva lInter,
sempre allOlimpico. Il teatro dei sogni. La
letterina sotto lalbero dice Champions.

OTTO BIANCOCELESTI CONVOCATI DAI RISPETTIVI CT La
Lazionale?? in giro per il mondo
ROMA - Finalmente la Lazionale??. Non succedeva da tempo che otto biancocelesti
fossero in giro per il mondo al seguito delle loro Nazionali. Una noia, forse, ma anche
una grande vetrina. La squadra di Petkovic va forte in campionato e anche i ct le
rendono merito. Se per Klose e Lulic la convocazione è una costante, Candreva
brinda a un ritorno in azzurro sospirato e guadagnato a suon di prestazioni e gol. La
Germania continua ad affidarsi al Mito?? biancoceleste: il ct Loew ha scommesso
sulla sua presenza ai prossimi Mondiali in Brasile, letà non ha mai rappresentato un
problema. Figurarsi ora che il tedesco sta sfornando numeri da capocannoniere in
serie A: appuntamento domani in Irlanda contro la squadra guidata da Trapattoni,
prossima tappa in Germania martedì 16 contro la Svezia. La caccia al record di Gerd
Muller continua.
DERBY TRA LAZIALI - Grecia-Bosnia e Liechtenstein-Lituania del 12 ottobre saranno
il preludio allo scontro fratricida tra Stankevicius (capitano della sua nazionale) e Lulic,
che si consumerà martedì prossimo in terra bosniaca. Un derby biancoceleste, con il
giallorosso Pjanic a dare manforte allesterno sinistro. Per la Lituania, ferma a un solo
punto in classifica nel gruppo G??, la sfida si presenta delicata. Mentre la Bosnia, in
questa parentesi dedicata alle qualificazioni mondiali, proverà a incrementare il proprio
bottino di reti e punti (rispettivamente 12 e 6 in due partite).
IN SUDAMERICA - Nel frattempo il ct dellUruguay Tabarez sembra orientato a
puntare su Gonzalez per laffascinante sfida contro lArgentina di Messi. Il Tata?? viene
da tre partite con la Lazio senza soluzione di continuità: Petkovic lo ha tenuto in
campo per tutta la durata delle gare con Napoli, Siena e Pescara. Limpegno con la
Bolivia rischia di aggravare il tour de force del centrocampista laziale.
GLI ALTRI - Difenderà i colori dellAlbania con la fascia di capitano al braccio Lorik
Cana, negli impegni casalinghi con Islanda e Slovenia. Onazi sarà invece di scena
sabato prossimo con la sua Nigeria nelle qualificazioni per la Coppa dAfrica contro la
Liberia. Al giovane Cavanda toccheranno i test amichevoli con lUnder 21 belga:
venerdì appuntamento contro la Grecia in trasferta, domenica si vola in Israele.





Offline lollapalooza

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« Risposta #7 : Giovedì 11 Ottobre 2012, 10:39:39 »


















Offline LaLazioMia

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Re:Rassegna Stampa 11/10/2012
« Risposta #8 : Giovedì 11 Ottobre 2012, 10:52:06 »
Delio continua a dimostrare e a confermare di non essere un grande uomo, oltre a non essere un grande allenatore.Ci andasse alla as se se lo accattano....temo pero' che tra un po' sfanculeranno pure sabatini e il sole che sorge sui tetti di aroma :D
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline Fabio70rm

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Re:Rassegna Stampa 11/10/2012
« Risposta #9 : Giovedì 11 Ottobre 2012, 10:54:03 »
Rinnoviamo e blindiamo sia Lulic che Hernanes.

Il bosniaco già scalpita...e non mi piace molto questo atteggiamento...dopo una prima stagione buona bussa già a denari, pur giocando malino...però fa parte del gioco delle parti e tocca starci...al limite blindarlo ti assicura una ricca vendita.

Sul Profeta discorso diverso: sta da papa a Roma, blindiamolo per evitare possibili sirene...

Mi raccomando, clausole rescissorie alte per entrambi, direi un 50 mln per il Profeta e un 30 mln per il bosniaco, minimo!!
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline lollapalooza

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Re:Rassegna Stampa 11/10/2012
« Risposta #10 : Giovedì 11 Ottobre 2012, 11:08:37 »






feiez

Re:Rassegna Stampa 11/10/2012
« Risposta #11 : Giovedì 11 Ottobre 2012, 11:09:11 »
Sit-in degli addetti pulizia Fiumicino sotto la villa di Claudio Lotito

I lavoratori (rimasti senza liquidazione) davanti a casa del patron della

ROMA - Gli addetti alle pulizie dell’aeroporto di Fiumicino in sit-in di protesta sotto la villa di Claudio Lotito. Il gruppo di lavoratori si è dato appuntamento di fronte l’abitazione del patron della Lazio, per protestare contro il mancato arrivo della liquidazione, da parte della Snam Lazio Sud e Linda srl, società riconducibili all’imprenditore, che fino alla scorsa primavera gestivano l’appalto delle pulizie all’interno dello scalo romano del Leonardo Da Vinci. Sono circa un centinaio i manifestanti che, dalla mattina dell’11 ottobre, hanno deciso di presidiare la villa di Lotito, situata nei pressi di Porta Ardeatina a Roma, dopo mesi di trattative andate a vuoto con le ex ditte e Aeroporti di Roma, società di gestione aeroportuale. I manifestanti, armati di cartelli e striscioni, sono monitorati dalle forze dell’ordine e hanno intenzione di proseguire il presidio a oltranza.

STIPENDI AL RIBASSO – Non è solo la liquidazione-fantasma a preoccupare i circa 400 addetti alle pulizie dell’aeroporto di Fiumicino, che denunciavano il rischio di esuberi e tagli al personale, fin dal momento del cambio del contratto di appalto. I lavoratori avevano infatti promosso diverse iniziative di protesta già lo scorso maggio presso i terminal di Fiumicino, bloccando anche le strade di accesso all’aeroporto. Le nuove società subentrate a Lotito, la Meridional Service e il consorzio Eurogroup e Tecnica, come denunciano i lavoratori, stanno tagliando i costi della forza lavoro, riducendo gli stipendi di almeno un 30%, non pagando festività, ferie o malattia, come i precedenti accordi sindacali invece stabilivano.

RISCHIO CAOS A FIUMICINO – «La Meridional in particolare – spiegano i lavoratori riuniti in protesta – avrebbe già richiesto alla Regione Lazio la procedura di cassa integrazione per almeno 80 lavoratori, mentre il resto si ritrova con buste paga ridotte ma lavoro triplicato. Le nuove ditte che gestiscono l’appalto delle pulizie a Fiumicino, lavorano solo con un affidamento temporaneo: Adr deve intervenire come titolare dell’appalto». La manifestazione in atto di fronte l’abitazione di Lotito, è solo la prima di una lunga serie di proteste che gli addetti alla pulizie di Fiumicino hanno intenzione di portare avanti: non si escludono scioperi e blocchi dell’attività, a danno dell’immagine del decoro dell’aeroporto.

Valeria Costantini
11 ottobre 2012 | 10:32


http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_ottobre_11/lotito-sit-in-protesta-addetti-pulizie-fiumicino-2112206384860.shtml

Offline lollapalooza

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Re:Rassegna Stampa 11/10/2012
« Risposta #12 : Giovedì 11 Ottobre 2012, 11:10:36 »
Delio continua a dimostrare e a confermare di non essere un grande uomo, oltre a non essere un grande allenatore.

Te invece ti confermi di una superficialità imbarazzante.

Trattasi di scelta professionale, condivisibile o meno; le qualità umane non c'entrano 'na fava.



Offline ML

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Re:Rassegna Stampa 11/10/2012
« Risposta #13 : Giovedì 11 Ottobre 2012, 12:30:04 »


Dice che lo farebbe da 55mila posti.
Una cazzata immane. Quello della Juve è da 40mila e già faticano a riempirlo in Champions.
Noi siamo mediamente meno di 30mila, con picchi da 50mila.
Se lo fai come quello della Juve basta e avanza, così il tifoso occasionale ogni tanto si viene a vedere pure l'Atalanta, non solo il derby e le strisciate.

Offline gondrano

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Re:Rassegna Stampa 11/10/2012
« Risposta #14 : Giovedì 11 Ottobre 2012, 22:32:31 »
Ma Bologna-Lazio non e' l'11 dicembre?

Offline ML

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Re:Rassegna Stampa 11/10/2012
« Risposta #15 : Venerdì 12 Ottobre 2012, 00:21:10 »
Ma Bologna-Lazio non e' l'11 dicembre?

E' lunedì 10 alle 21.
E Juventus-Lazio è il 17 novembre alle 18.
Però non ditelo al Trigorriere.